Salve, sono una studentessa universitaria da quasi un anno. Purtroppo, soffro di un'ansia tremenda e

18 risposte
Salve, sono una studentessa universitaria da quasi un anno. Purtroppo, soffro di un'ansia tremenda e quando ho un esame, mai come ora che devo darne uno in cui sono stata bocciata precedentemente, mi sento veramente male. Ogni secondo ho l'istinto di piangere, mi gira la testa e quando piango sono quasi spinta dal vomito. Mi tremano le mani e non ho idea di come fare per smettere, ogni esame lo vivo con estrema depressione. Sono accanagliata da così tanti pensieri negativi che preferisco più sparire dalla faccia della Terra che fare gli esami. Si aggiunge la paura di sentirmi un fallimento per i miei genitori, i quali spendono soldi per farmi seguire le lezioni. Sento che nonostante io mi sforzi, la mia ansia mi fa dimenticare tutto e mi sento di impazzire. La scorsa volta, all'esame in cui sono stata bocciata, ho fatto una scenata imbarazzante davanti alla mia professoressa poiché sono scoppiata a piangere tantissimo e non riuscivo più a calmarmi. Sono davvero stanca di sentirmi così. Non riesco nemmeno a mangiare nulla prima di un esame e ho gli sforzi di vomito anche solo a vedere del cibo ad estrema distanza. A volte, presa dalla troppa agitazione, il mio cuore batte fortissimo. E' quasi come se la mia ansia prendesse il controllo su di me, nonostante io provi in tutti i modi a controllarla. Fino a qualche giorno fa ero tranquilla e adesso che ho un esame non riesco neanche a stare ferma un secondo perché mi metto a girare per la mia stanza senza motivo. Non so più cosa fare. Un consiglio?
Salve, mi spiace molto per la situazione ed il disagio espresso e comprendo quanto possa essere difficile per lei convivere con questa situazione riportata.
Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta possa aiutarla ad identificare pensieri rigidi e disfunzionali che impediscono il cambiamento desiderato e mantengono la sofferenza in atto. Ritengo opportuno soffermarsi su ciò che rappresenterebbe per lei la possibilità di non passare un esame, perché per lei è così importante.
Resto a disposizione anche online Cordialmente dott FDL

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Buongiorno, grazie per aver condiviso aspetti così sofferenti del suo vissuto. I sintomi che ci racconta sono abbastanza tipici dell'ansia estrema. L'ansia infatti, come tutte le nostre emozioni, ha la funzione di informarci riguardo il nostro stato interno; in questo momento è come se non uscisse vittoriosa dal confronto tra quanto è importante per lei superare l'esame e quanto ritiene di averne le capacità. Fino ad un certo punto l'ansia ci aiuta ad affrontare le difficoltà (facendoci studiare e magari rinunciare ad un'uscita con le amiche prima di un esame); oltre un certo livello inizia a metterci i bastoni tra le ruote attivandoci tanto, anche fisicamente, e rendendoci poco efficaci per raggiungere il nostro obiettivo. Potrebbe essere d'aiuto un percorso ad orientamento cognitivo comportamentale che le fornisca sia delle strategie pratiche di gestione dell'emotività che una guida per affrontare i pensieri negativi. Qualora lo ritenesse opportuno sono disponibile anche online. Saluti AB
Buona sera, posso capire quanta sofferenza stia vivendo e la paura di ritrovarsi nuovamente a rivivere tutto ciò!
L'ansia può essere a volte molto brutta da gestire fino ad arrivare a livelli intolleranti che ci impediscono di svolgere serenamente la nostra quotidianità . Potrebbe essere utile un percorso di psicoterapia per poter capire e affrontare al meglio queste sensazioni invalidanti. Vedrà che con l'aiuto di un terapeuta troverà giovamento.
Cordiali saluti.
Dott.ssa Verena Elisa Gomiero
Quello che descrive è uno stato d'ansia intenso che può essere superato con un supporto psicologico o trattato diversamente nel caso in cui si tratti della manifestazione di un disturbo d'ansia più esteso.
Le suggerisco un colloquio psicologico di approfondimento.
Intanto può esserle d'aiuto ascoltare il Podcast Le Stanze della Paura, disponibile gratuitamente su diverse piattaforme on line. E' un podcast rivolto a chi soffre di stati d'ansia. Troverà informazioni, approfondimenti e sei episodi dedicati a strumenti di auto aiuto e pratiche guidate che possono esserle di grande aiuto nei momenti di maggiore difficoltà. Segua la pagina Fb Le Stanze della Paura dove trova contenuti esclusi dagli audio. Buona serata. Bruno Ramondetti
Gentile studentessa,
l'ansia da prestazione, in questo caso da esami la sta bloccando nel suo percorso universitario con un vissuto di grande sofferenza. Non esiti a chiedere aiuto ad uno psicoterapeuta per comprendere ed affrontare questa situazione spiacevole per lei al fine di superare l'ansia da prestazione e poter sostenere più serenamente le prove richieste. In bocca al lupo. Dr.ssa Lorena Ferrero
Quando il corpo ci parla con un volume così alto, ciò che siamo portati a fare è cercare di zittirlo, non lo ascoltiamo, vogliamo che smetta. Ma un corpo che urla pretende di essere ascoltato e quindi fa di tutto perché noi lo facciamo.
Ritengo che possa esserle utile un supporto psicologico per riattivare una "buona" connessione tra mente e corpo. Nel frattempo le consiglio di fare un po' di attività fisica e tenersi impegnata, nel tempo che ha a disposizione, in attività manuali come per esempio colorare i mandala, coltivare delle piante, cucinare o qualsiasi altra attività che rientri nelle sue corde.
Buongiorno, capisco quello di cui sta parlando. Sono stato uno studente anche io e posso comprendere come quello che sta attraversando. Penso sia veramente difficile per lei poter continuare a studiare e dare esami sentendosi così, e personalmente penso che nessuno meriti di sentirsi così. Spero che possa trovare la voglia e il tempo di ritagliarsi uno spazio in cui ascoltrsi sentendosi ascoltata così da riuscire, prima di tutto, a sentirsi più tranquilla e poi a riflettere su quanto le sta accadendo, sul senso della sua ansia e sul suo rapporto con università e studi. Questo potrebbe fare la differenza e cambiare la qualità della sua vita. Se lo desiderasse, resto a sua disposizione. Cordialmente, dott. Andrea Brumana
Buongiorno,

le manifestazioni di cui parla sono l'espressione di un disturbo d'ansia importante. I disturbi d ansia sono trattabili attraverso l ausilio della psicoterapia e della farmacoterapia. La mia indicazione è quella di intraprendere un percorso di psicoterapia al fine di poter approfondire e risolvere le problematiche qui esposte. Nella speranza con queste poche righe di aver orientato la sua richiesta di aiuto.

Cordiali saluti
Dott. Diego Ferrara
Buongiorno, posso comprendere il suo grande disagio in questa situazione. Credo sia importnate prendersi un periodo per comprendere meglio alcuni aspetti di sè stessa, andare alla base per affrontare il percorso universitario più efficacemente e rendere la sua vita serena. Potrebbe esserle d'aiuto un percorso fondato sulla compassione verso sè stessa che le possa permettere di affrontare paure ed ansie, oltre che gli eventuali fallimenti. Se le dovesse interessare, resto a disposizione. La saluto cordialmente, dott.ssa Mariangela Balsamo
Insicurezza personale e ansia sono trattati efficacemente dall'intervento psicoterapeutico. Ci vogliono forza di volontà e motivazione ma i risultati sono alla portata. Le consiglio pertanto di attivarsi in tal senso.
Ciao, cavolo sembra una situazione senza via d'uscita, vero? e anzi sembra che più ti sforzi e più le cose peggiorano e lei prende il controllo della tua vita, sbaglio? Più cerchi di controllarla, silenziarla e più lei urla forte nella tua vita...Sembra che tu ti sia impegnata notevolmente nel cercarla di controllarla...e questo dove ti ha portato??? e forse la tua richiesta di un consiglio, è un altro dei modi per controllarla, per silenziarla...ma ha funzionato davvero?? ti ha davvero lasciato in pace??

Se vuoi imparare un modo nuovo per affrontare le sfide della tua vita, per coltivare ciò che più ti sta a cuore (anche se dovesse significare entrare in contatto con l'ansia) per portare significato e vitalità nella tua vita, allora posso aiutarti...Cordialmente Antonio Zagarese
Carissima
Mi dispiace per la situazione che sta vivendo. Non si preoccupi perchè la condizione da lei descritta è piuttosto comune e nulla di irrecuperabile. L'ansia è spesso un sintomo esplicito di un disagio che non è stato completamente sviscerato. Le consiglio di intraprendere un percorso professionale psicologico mirato all'analisi dei presupposti e degli episodi che lei riporta, in modo da proporre strategie e una maggiore comprensione del suo modo di affrontare tali episodi. Rimango a disposizione.
GM
Gentile utente, credo che lei abbia bisogno di riprendere in mano le "redini" della sua vita. Nonostante lei abbia difficoltà a vedere il suo valore, le dico che ci vuole davvero tanta forza di animo per continuare ad andare avanti nel suo percorso di studio. Mi complimento per questo ma le suggerisco di sfruttare questa energia anche per un percorso di psicoterapia che la aiuti a ricostruire fiducia in sé.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Gentilissima, mi spiace per la sofferenza che traspare dal tuo messaggio! L'ansia, come tutte le emozioni, ha un valore adattivo: ci serve per renderci pronti all'azione nel caso fosse necessario; un certo livello di ansia addirittura ci aiuta ad avere una performance migliore. Tuttavia, quando essa supera il livello ottimale diventa svantaggiosa e anzichè aiutarci, ci ostacola: un elevato livello di ansia, infatti, oltre a innescare una serie di reazioni fisiologiche che sicuramente non giovano alla prestazione, "cattura" anche una grande parte della nostra energia cognitiva (a causa dei pensieri negativi che si creano incessantemente), che viene quindi sottratta dal compito.
Ciò premesso, è importante essere consapevoli che molto spesso l'ansia, quando diventa eccessiva, non è altro che la manifestazione di un disagio, un sintomo di un malessere che ci portiamo dietro; per questo motivo non posso far altro che consigliarti di intraprendere un percorso psicologico che ti aiuti a fare chiarezza e che ti guidi nella gestione della tua ansia, fornendoti le strategie migliori per te.
Rimango a disposizione, dott.ssa Barbara Palmisano.
Capisco che stai affrontando un'ansia molto intensa durante gli esami universitari e vorrei darti alcuni consigli su come gestire questa situazione.

L'ansia può avere un impatto significativo sulla tua capacità di concentrarti e svolgere al meglio durante gli esami. È importante trovare modi per affrontare l'ansia in modo efficace. Ecco alcuni suggerimenti che potrebbero esserti utili:

Innanzitutto, cerca di riconoscere e accettare i tuoi sentimenti di ansia. È normale sentirsi preoccupati o nervosi prima di un esame, ma ricorda che l'ansia non definisce la tua capacità o il tuo valore come studente. Mantieni una prospettiva realistica sui tuoi risultati e non lasciare che l'ansia prenda il sopravvento.

Prova a incorporare delle tecniche di rilassamento nella tua routine quotidiana. Questo potrebbe includere esercizi di respirazione profonda, meditazione o yoga. Queste pratiche possono aiutarti a calmare la mente e il corpo, riducendo i sintomi fisici dell'ansia.

Organizza il tuo tempo di studio in modo da evitare il last-minute cramming. Suddividi i compiti in piccoli obiettivi gestibili e crea un piano di studio realistico. Avere una struttura e un programma può ridurre l'ansia legata alle scadenze e fornirti una maggiore sensazione di controllo.

Crea un ambiente di studio tranquillo e ben organizzato. Elimina le distrazioni, come il telefono o la televisione, e assicurati di avere uno spazio di studio dedicato. Un ambiente pulito e ordinato può favorire la concentrazione e la tranquillità durante lo studio.

Mantieni uno stile di vita equilibrato. Assicurati di dedicare del tempo al riposo, al relax e all'attività fisica regolare. L'esercizio fisico può aiutare a ridurre lo stress e migliorare il tuo umore complessivo. Cerca di seguire una dieta sana ed equilibrata e cerca di evitare eccessi di caffeina o zuccheri, che potrebbero aumentare l'ansia.

Parla dei tuoi sentimenti e delle tue preoccupazioni con persone di fiducia, come amici, familiari o consulenti universitari. Avere un sistema di supporto può farti sentire meno solo e offrirti un'opportunità per condividere le tue preoccupazioni e ottenere supporto emotivo.

Infine, se l'ansia continua a essere intensa e interferisce significativamente con la tua vita quotidiana, potrebbe essere utile cercare il supporto di uno psicologo o di uno specialista in salute mentale. Questi professionisti possono fornirti un sostegno personalizzato e aiutarti a sviluppare strategie specifiche per affrontare l'ansia.

Ricorda che sei più di un semplice risultato degli esami. Concentrati sul tuo benessere emotivo e cerca di trovare un equilibrio tra lo studio e il prenderti cura di te stessa. L'ansia può essere gestita con il tempo e la pratica, quindi sii gentile con te stessa e fai passi avanti gradualmente.
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Buonasera, posso comprendere quanto lei possa sentirsi imprigionata da questa sofferenza e dal grado in cui questa la invalida.
Le consiglierei di appoggiarsi ad un professionista che la aiuti in questo momento.
Rimango a disposizione, anche online.
Un saluto, dott. Ssa Chiara Carraro
Leggo con attenzione e dispiacere le parole e la sofferenza che ha deciso di condividere. Dalle informazioni che ha portato sembra che ci sia un vissuto intenso e negativo riconducibile ad uno stato di ansia. Ricordi che avere pensieri di fallimento e preoccupazioni in generale rappresenta la normalità, infatti tutti gli esseri umani sperimentano pensieri con caratteristiche simili; ciò che può fare la differenza in alcune occasioni è proprio il significato che diamo a questi pensieri. Un'ansia "normale" infatti ci suggerisce e ci può dare le energie per affrontare le situazioni temute. Quando questi sentimenti e sensazioni fisiche perdurano oltre le circostanze che le hanno causate il rischio è quello di sentirci schiacciati, oppressi, avere l'idea di perderne il controllo, quasi impazzire, con le conseguenti sensazioni fisiche di malessere e comportamenti che possono aumentare questi pensieri e queste sensazioni fisiche. Una possibilità è quella di cadere inavvertitamente in un circolo chiuso che si autoalimenta. Non è possibile eliminare determinati pensieri, dal momento che in quanto esseri umani pensiamo continuamente e ci sarà sempre la possibilità di incontrare un pensiero anche "particolare".
Potrebbe esserle d'aiuto un consulto psicologico per cercare di individuare quali sono gli elementi che la portano a vivere questi momenti in determinati modi. Con l'aiuto di un professionista potrà avere la possibilità di scoprire e definire meglio le sue difficoltà in modo da trovare insieme delle strategie adeguate per provare a gestirle (e non eliminarle).
Rimanendo a disposizione, le auguro il meglio e un grande in bocca al lupo per la sua carriera universitaria.
Dott. Alessandro Di Sabato
Gentile studentessa, sono molto dispiaciuto per la sofferenza che esprime con le sue parole. La situazione che sta vivendo ha un profondo impatto sul suo percorso accademico e sulla sua autostima.
Ci sono tante cose che potrebbe fare per cercare di attenuare i sintomi ansiosi come tecniche di rilassamento, meditazione, esercizio fisico. Tuttavia mi sembra anche di capire che in questo momento la sintomatologia si presenta con forte intensità e per lei risulta molto difficile mettere in atto delle strategie per alleggerirla. Iniziare un percorso psicologico potrebbe esserle molto utile inizialmente per avere un posto dove poter esprimere i suoi pensieri negativi e le sue difficoltà e successivamente per poter andare più a fondo nella comprensione dei suoi sintomi ansiosi.
Rimango a disposizione e le auguro di potersi vivere l'università e i suoi esami sempre più serenamente.
Un saluto, Dott. Marco Squarcini

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