Salve, sono una ragazza di 26 anni e sto con un ragazzo da 6 anni e di recente abbiamo deciso di c

20 risposte
Salve,
sono una ragazza di 26 anni e sto con un ragazzo da 6 anni e di recente abbiamo deciso di convivere.
La nostra relazione ha sempre avuto degli alti e bassi, come tutti d'altronde, io con lui mi sento felice e bene, molto sicura e protetta.
Però entrambi siamo molto gelosi, lui particolarmente, ed è molto paranoico, non si fida completamente di me. Io ho avuto un passato orribile, con abusi e problematiche mie, non sono cresciuta in un contesto sano, pertanto posso capire che una persona possa avere paura.
Scrivo perchè sono molto turbata, lui ogni tanto mi accusa che io voglio altri, basta solo che uno faccia due parole con me, e lui comincia con le accuse o battutacce che mi fanno stare male. Tra l'altro lavoriamo insieme, quindi siamo sempre insieme.
Lui è una persona un po' anaffettiva, spesso ci sono momenti di distacco che mi fanno soffrire molto, la cosa che più mi fa soffrire sono i suoi dubbi sui miei sentimenti e le "accuse" dirette o indirette. Ieri è successa una cosa al lavoro, è entrato un autista di un corriere per consegnare un pacco, il mio collega dell'amministrazione ha pagato il contrassegno, e l'autista si è fermato a parlare con il mio collega. io lavoro al centralino, quindi ero seduta alla mia postazione per continuare con il mio lavoro, però questo signore ha cominciato a parlarmi e mi ha chiesto se dov'ero nata, io ho risposto perchè in quel momento non sapevo come gestire la cosa, la cosa mi ha creato enorme disagio, e questo autista ha cominciato a fare il cretino, tanto che gli ho risposto che ero impegnata e se n'è andato via. Il mio collega ha cominciato a dire a tutto l'ufficio che mi aveva difesa dall'autista, e anche questo mi ha dato fastidio perchè io mi difendo da sola e non ho bisogno che lo facciano gli altri. Il mio ragazzo però si è arrabbiato, ha cominciato a dirmi che devono essere sempre gli altri a difendermi, che io "flirto" con la gente, che io do corda alla gente, e mi ha detto che le ragazze serie già alla prima domanda mandano via i tipi, non rispondono alle domande, tanto più se è uno sconosciuto. Io in quel momento, non ho pensato che questo signore fosse malizioso e avesse quelle intenzioni, altrimenti avrei agito subito diversamente. Il mio ragazzo ora dice che vuole lasciarmi, perchè io non sono una ragazza seria, che gli fa stare male che io flirto o do corta agli uomini, che deve spigarmi lui di mettere apposto la gente altrimenti io di mio non lo faccio. Io gli continuo a spiegargli che non è vero che io non flirto con le persone, io sono sempre molto professionale e seria al lavoro. E sono seria anche fuori dl lavoro, a me non interessano gli altri, perchè io sono innamorata di lui e non di altri. Non farei mai vigliaccate del genere, mai, è veramente una cosa becera. Lui ora mi accusa di cose veramente brutte dicendo che a me interessano le attenzioni degli uomini, ecc. Che io do confidenza agli sconosciuti, io semplicemente faccio il mio lavoro, ed essendo a contatto diretto con clienti e autisti, delle volte si vedono veramente delle miserie, è già molto stressante doversi sempre difendere da tutti, perchè non si sa mai cos'hanno in testa certe persone ed ora devo pure difendermi dalle accuse del mio ragazzo, anche se penso che sia molto arrabbiato e non completamente lucido per capire il tutto. Scrivo comunque qui per capire cosa dovrei fare e come dovrei gestire il tutto, ieri gli ho detto che non succederà mai una cosa simile, e lui si è arrabbiato ancora di più, continua a dirmi che vuole stare con una persona che agisca perchè sente queste cose e non perchè glielo dicono gli altri, io non faccio le cose perchè me lo dicono gli altri, io sono una persona seria e non voglio fare la stupida o cavolate varie con nessuno, mi viene uno schifo terribile al solo pensiero, io non capisco perchè lui non lo capisce, inoltre tira fuori il mio passato e mi elenca tutti i miei errori, e mi dice che io sono sempre stata quel genere di ragazza e non una seria. Grazie
Dott.ssa Silvia Parisi
Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo
Torino
Cara Utente,

grazie per aver condiviso una parte così intima e delicata della tua vita. È evidente che stai attraversando un momento di grande confusione e sofferenza emotiva, sia per il tuo passato difficile sia per la situazione complessa con il tuo compagno.

La gelosia e la sfiducia, soprattutto quando sono così intense, possono mettere a dura prova una relazione. Dalla tua descrizione, emerge che entrambi soffrono: tu per le accuse che senti ingiuste e per il peso di doverti continuamente giustificare, e lui per un'inquietudine che sembra legata a timori profondi e forse a sue insicurezze personali.

Avere un dialogo aperto e rispettoso è fondamentale in questi casi, ma spesso, quando le emozioni sono così forti, può essere difficile mantenere la lucidità necessaria per risolvere i conflitti. È possibile che le sue reazioni siano influenzate anche dal tuo passato, che lui vede come una fonte di debolezza, e dal contesto lavorativo che ti costringe a una convivenza continua, aumentando le tensioni.

Ti invito a riflettere su questi punti:

Riconosci i tuoi bisogni e limiti : è importante che tu possa vivere la tua relazione sentendoti rispettata e valorizzata, senza dover continuamente dimostrare la tua serietà o fedeltà.
Indaga insieme le radici della sua insicurezza : ciò che descrivi sembra più legato a sue paure che a tue azioni effettive. Se possibile, provate a parlarne in un momento di serenità.
Valuta l'aiuto di uno specialista : il vostro rapporto potrebbe trarre grande beneficio da un percorso di coppia, per migliorare la comunicazione e superare insieme le difficoltà. Allo stesso tempo, considerando il tuo passato e le emozioni che stai vivendo, potrebbe essere utile per te intraprendere un percorso individuale, per elaborare ciò che hai vissuto e rafforzare la tua consapevolezza emotiva.
Sarebbe utile e consigliato approfondire queste tematiche rivolgendosi a uno specialista, che possa offrire un supporto adeguato per affrontare queste sfide e trovare un equilibrio sia personale sia nella relazione.

Un caro saluto,
Dottoressa Silvia Parisi
Psicologa Psicoterapeuta Sessuologa







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Dott. Matteo Mossini
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Parma
Buongiorno, purtroppo c'è qualcosa di profondamente sbagliato nel fatto che tu abbia paura di quello che può succedere nella quotidianità per non far irritare il tuo ragazzo. Provate a parlarne, provate a fare una terapia di coppia, anche se lui dovrebbe lavorare sulle sue fragilità da solo. A te posso consigliare un percorso individuale per approfondire certe tematiche ed esperienze che possono averti condizionato e portato a non sentirti sicura di te. Sarebbe importante che ci lavorassi in modo da sviluppare una visione maggiormente obiettiva delle cose.
Gent.ma paziente,
mi dispiace per la reazione del suo ragazzo, lei lavora in un contesto relazionale e quindi non può ignorare e mandar via chi la chiama e vuole parlare con lei. Dar corda un pochino alle persone per gentilezza non significa flirtare, a me sembra lei abbia le idee chiare sulle sue intenzioni. Ne parli anche con il suo ragazzo in modo fermo e deciso, gli chieda di essere meno geloso e non farsi strane idee sul suo conto, visto che ciò che lui pensa non è affatto vero e la ferisce molto.
Ciao, sono una psicoterapeuta ed ho letto la tua richiesta di aiuto.
La situazione è delicata e richiederebbe un colloquio in cui capire meglio la tua domanda ed approfondire i vari argomenti a cui hai accennato.
La fiducia è certamente basilare in ogni tipo di relazione. Comprendo, quindi, che tu ti senta molto male nel ricevere insinuazioni ed accuse (più o meno esplicite) dal tuo ragazzo. A volte, poi, siamo noi per primi a non nutrire completa fiducia e stima di noi stessi: in tal caso le relazioni diventano una corsa ad ostacoli, se non addirittura fonte di sofferenza!
Purtroppo non posso consigliarti che cosa fare, ma una cosa mi permetto di sottolinearla: nessuno, a parte te, dovrebbe avere il diritto di definire che "genere di ragazza" tu sia o non sia! Occorre iniziare a volersi bene.
Spero di averti dato qualche spunto di riflessione... Ti auguro buon cammino!
Dott.ssa Jessica Cartuccia
Dott.ssa Sandra Petralli
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Pontedera
Salve, la sua é una situazione complessa, da una parte un ragazzo potentemente accusante e dall’altra lei, con una attitudine alla giustificazione che la rende un bersaglio facile nelle dinamiche di accusa.
Per questo motivo la invito a ritrovare spazio e distanza nella relazione.
Quando si cresce con qualcuno che ti fa capire che non hai troppi diritti i risultati sono scontati.
Le suggerisco un percorso terapeutico che la aiuti a recuperare lo spazio di quei diritti che le sono stati negati, solo così potrà iniziare a fare scelte diverse e mettere confini agli altri.
Saluti, dott.ssa Sandra Petralli
Dott.ssa Arianna Corotti
Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Firenze
Salve, credo che la gelosia del suo compagno abbia tratti patologici e le persone troppo gelose rendono difficile la vita dei partner. Le consiglio di farsi supportare e di chiedersi se forse non sta subendo un po' troppo. Riveda il suo rapporto insieme ad un esperto in modo da dare piena voce ai suoi vissuti oppure cerchi di convincere il suo compagno ad affrontare una terapia di coppia. Se lei ha avuto una vita difficile, probabilmente tende ad accettare e subire dagli altri più di quanto sia dovuto. Si faccia aiutare in qualche modo e ricordi che chi è troppo geloso difficilmente cambia a meno che non voglia cambiare e intraprenda un percorso psicologico. Farlo insieme potrebbe esservi molto utile. Un saluto
Dott.ssa Eleonora Errante
Psicoterapeuta, Psicologo, Terapeuta
San matteo della Decima
Buonasera, grazie intanto della sua testimonianza. E' un pò complesso rispondere in modo esaustivo per messaggio anche perché dal suo racconto ci sono diverse situazioni relazionali complesse. Ha mai fatto in primis un suo percorso personale? Per mettere mano piano piano agli eventi traumatici del passato. Ha mai sentito parlare della tecnica EMDR? Io sono inoltre esperta in DIPENDENZA AFFETTIVA e relazioni disfunzionali, seguo diverse situazioni complesse sia in individuale che in coppia. Nelle relazioni "sane", c'è reciprocità, rispetto reciproco e fiducia. Non bisogna sempre giustificarsi con l'altro, così a lungo andare le situazioni peggiorano solamente. Da dove viene questo suo modo di "funzionare"? Il mio approccio è SISTEMICO RELAZIONALE e indaga le relazioni nelle tre generazioni famigliari. La invito ad occuparsi di se stessa, e a pensare che lei è la persona più importante della sua vita. Il resto viene di conseguenza. A disposizione. In bocca al lupo!
Dott.ssa Giada Di Veroli
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Gentile utente, è una situazione di coppia complessa. Senza dubbio le minacce di separazione non aiutano un rapporto. Avete mai pensato di farci aiutare da un terapeuta di coppia? Poiché la lettura del suo ragazzo mi pare un attacco alla sua persona " non sei seria" e anche molto giudicante. Se la terapia di coppia non è possibile, sarebbe utile per lei farsi aiutare per capire meglio le basi della sua relzione. Cordialmente, Giada di veroli
Dr. Bruno De Domenico
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Milano
Cara utente, il suo continuo e angosciato tentativo di giustificarsi per delle cose assurde è già una evidenza chiara che si trova in una situazione tossica che le dà più infelicità che gioia, ammesso che di questa ci sia ancora traccia. Spero che mi scriva e di poterne parlare di persona. PS: il fatto di avere avuto esperienze precedenti negativi non è un alibi o una scusante per poter succhiare l'energia agli altri.
Dr. Massimo Mestroni
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Trieste
Cara ragazza, perdoni la franchezza ma dopo tanti anni di lavoro continuo ad incontrare la coazione a ripetere.. purtroppo spesso (cioè non sempre ma frequentemente), coloro i quali hanno avuto un'infanzia difficile, incontrano delle difficoltà, una volta cresciuti, nelle relazioni di coppia, vissute molte volte come mentalmente faticose se non addirittura molto stressanti e portatrici di sofferenza (psichica se non anche fisica). In effetti lei descrive il suo ragazzo "molto paranoico", e se per paranoico intende una personalità estremamente sospettosa (cioè portato a vedere sistematicamente intenzioni malevole, laddove non sussistono), rancorosa (che ad esempio elenca tutti gli errori presunti ad ogni discussione), portata spesso a scoppi di collera in base ad interpretazioni distorte o in seguito ad eventi banali, la sua situazione di coppia non è certo semplice. Inoltre comprendo che lei non capisca perché lui non capisce, ma lei non capisce perché non è un "addetta ai lavori". Purtroppo però dal punto di vista psicologico/clinico esistono individui che sono caratterizzati da rigidi e immutabili fondamentalismi e fanatismi non solo a livello ideologico o religioso, ma pure a livello relazionale, che malauguratamente spesso vengono percepiti come individui forti o protettivi, però che di fatto sono degli attaccanti fragili, incapaci cioè di tollerare minime frustrazioni o difficoltà, che altre persone affrontano e superano ogni giorno, come ad esempio un partner che lavora, al quale può capitare che talvolta pervengano delle proposte, proposte che chiunque possieda un minimo "sindacale" di autostima e di fiducia in se stesso e nel partner, riesce agevolmente ad affrontare. Pertanto, soprattutto se gli episodi di conflittualità e di paranoia da lei riportati sono frequenti (capitano cioè due/tre volte l'anno o più volte al mese?), le suggerirei, magari tramite dei consulti psicologici individuali, di approfondire la sua situazione di coppia e cosa implica per lei, ricordando che dopo 30 anni di lavoro posso garantirle che di solito il sottoscritto vede il membro più sano di una coppia, cioè quello in grado di mettere e mettersi in discussione.
Concludo riportando una frase di una paziente che mi ha detto molti anni fa e che ogni tanto riporto: " è una cosa molto sana stare con persone che ci trattano bene.."
Cordialmente
M.M.
Dott.ssa Alessia D'Angelo
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Milano
Gentile utente, posso solo immaginare la fatica e la complessità che sta vivendo nella sua relazione. Lei e il suo compagno vi state incastrando in una dinamica che accende e colpisce dei pezzi di voi. Una comunicazione onesta e sincera, lontana da accuse o colpe sarebbe importante. Avete mai valutato una terapia di coppia che vi posso sostenere in una comunicazione e condivisione di vissuti in una modalità più funzionale per voi. Se una terapia di coppia non fosse possibile, o volesse al contempo lavorare su di sè su come lei sta vivendo questa dinamica potrebbe anche valutare un percorso individuale. Cordialmente Dott.ssa Alessia D'Angelo
Dott.ssa Roberta Dallera
Psicoterapeuta, Psicologo clinico, Psicologo
Lodi
Buongiorno,
Innanzitutto mi sembra importante precisare che esperienze negative del passato, a maggior ragione se si tratta di situazioni di abuso, non dovrebbero assolutamente giustificare dubbi e gelosie da parte di un compagno.
È comprensibile che lei abbia dei motivi per continuare a credere nella relazione e voglia fare di tutto per migliorare le cose; gli atteggiamenti del suo fidanzato, di gelosia estrema e di svalutazione riflettono però una mancanza di fiducia e di rispetto nei suoi confronti e la portano a stare male, a sentirsi in colpa e "sbagliata" anche per situazioni normali e quotidiane (come parlare con un collega o gestire incontri sul lavoro). Quando si è molto coinvolti si ha la speranza di poter fare ogni volta di più per evitare discussioni e per non deludere l'altro, però nonostante gli sforzi continui la situazione non migliora. Dal momento che ha chiesto un consiglio professionale, forse si rende conto di fare fatica ad affrontare tutto da sola; potrebbe valutare di iniziare un percorso terapeutico per essere supportata innanzitutto ad affrontare il malessere e le situazioni più difficili e in secondo luogo a capire quello che desidera e come poter stare meglio.
Dott.ssa Franca Sebastiana Goddi
Psicologo, Neuropsicologo, Psicoterapeuta
Mazzano Romano
Salve non mi è ben chiara la richiesta.
Leggendo quello che riporta, indipendentemente da quale possa essere la richiesta, le consiglio una psicoterapia di coppia e una individuale.
Un caro saluto
Dott.ssa Elda Valente
Psicologo, Psicologo clinico
Torremaggiore
Salve, le rimando un aspetto fondamentale delle relazioni: un rapporto di coppia si basa su tre principi fondamentali intimità, passione e impegno da entrambe le parti, questo per dirle che il rispetto nei confronti dell'altro è fondamentale. Le suggerisco di iniziare un lavoro personale che miri all'accrescimento della componente della autostima personale, unito ad un percorso di coppia che aiuti a snodare i nodi esistenti nella vostra relazione.
Cordialmente. Dott.ssa Elda Valente
Dott. Diego Ferrara
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Quarto
Buongiorno,
lei è portatrice di una istanza di coppia ed è in un percorso di coppia che potrebbero essere affrontate le problematiche qui riportate. Ne parli anche con il suo ragazzo, sarebbe una occasione di crescita per entrambi. Cordiali saluti Dott. Diego Ferrara
Prof. Jose Ramon Fiore
Psicoterapeuta, Psicologo
Bari
Mia cara, comprendo la pena della sua situazione. Creare un equilibrio tra una sana gelosia ed una ossessione non è semplice. Bisognerebbe che il suo ragazzo comprendesse le sue esagerazioni ed accettasse, anche in coppia, un aiuto professionale. Altrimenti, il futuro potrebbe solo incupirsi di piu. E c è da interrogarsi se ne vale la pena. In bocca al lupo
Dr. Fabio Ricardi
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Milano
Capisco il tuo sfogo. Sinceramente, penso che tu abbia tutte le ragioni. Fai un lavoro di relazione col pubblico, cosa dovresti fare, metterti una maschera e non sorridere mai? Come facciamo a convincere il tuo fidanzato ad avere più fiducia in te? Forse, parlandogli con molta apzienza e delicatezza, ci riuscirai!
Dott.ssa Agnese Martinoli
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Roma
Grazie per aver condiviso, credo sia un atto di grande forza il fatto che tu stia cercando di riflettere e comprendere meglio la tua situazione. Già questo dimostra la tua serietà e il tuo impegno nei confronti di te stessa e della relazione.
Da ciò che scrivi, emerge chiaramente una profonda fatica emotiva: da un lato il tuo desiderio di essere vista e rispettata per la persona che sei, dall’altro il peso delle accuse e dei dubbi che ti vengono rivolti dal tuo partner. Mi colpisce quanto tu cerchi di spiegarti, di rassicurare, di dimostrare il tuo amore. È come se stessi lottando per essere ascoltata e per ottenere uno spazio in cui la tua realtà e il tuo valore possano essere pienamente riconosciuti.Il comportamento del tuo compagno sembra essere influenzato da una forte insicurezza e gelosia, che però finiscono per sovraccaricare te di responsabilità che non sono tue. La fiducia è un pilastro fondamentale in ogni relazione sana: non è qualcosa che si guadagna a forza di spiegazioni, ma un terreno che si costruisce insieme, con rispetto e con la capacità di accettare l’altro per quello che è. Se lui fatica a fidarsi di te, nonostante il tuo comportamento sia limpido e coerente, questo potrebbe indicare che sta proiettando su di te paure che appartengono solo a lui.
La gelosia patologica o il bisogno di controllo non sono mai giustificati, neppure con l’argomento del “voler proteggere” o “voler insegnare” come comportarti. Ogni volta che lui sminuisce la tua serietà o ti accusa, si mette in una posizione di superiorità che toglie potere a te. Ed è importante chiederti: quanto spazio stai avendo tu in questa relazione per esprimerti pienamente come donna, con le tue scelte e la tua autonomia?
È evidente che il tuo passato ti ha resa una persona profondamente consapevole e forte. Il fatto che tu abbia vissuto situazioni difficili non ti definisce come persona, ma ti ha dato strumenti per affrontare la vita con sensibilità e determinazione. Nessuno, tantomeno il tuo partner, dovrebbe usare il tuo passato per giudicarti o ferirti. Questo tipo di comportamento può riaprire ferite emotive e portarti a dubitare di te stessa, quando invece dovresti ricordare ogni giorno la forza che hai dentro.
La situazione che hai descritto sul lavoro mi sembra un esempio di quanto tu sappia già difenderti e proteggerti. Hai risposto all’autista in modo chiaro e rispettoso, hai posto un limite e hai gestito la situazione. Questo è un segno di forza, non di debolezza. Il fatto che il tuo partner non riesca a riconoscere questo e interpreti il tuo comportamento in modo negativo non parla di te, ma di lui.Ti invito a riflettere su una domanda importante: quanto ti senti sostenuta e accolta in questa relazione? L’amore dovrebbe essere un rifugio, non un campo di battaglia dove devi continuamente dimostrare il tuo valore o giustificare le tue intenzioni.
Dott.ssa Minerva Medina-Diaz
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Milano
Cara ragazza. Grazie di condividere la tua esperienza. Sicuramente la gelosia logora sempre le relazioni sentimentali. Dalla tua descrizione sembrerebbe che lui sia abbastanza insicuro. Ti consiglio di chiedere un consulto di coppia, insieme a lui, se lui ammette le sue paure per cominciare un dialogo su questa problematica. In bocca al lupo.
Dott.ssa Cristina Sinno
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Napoli
Buonasera cara utente, la situazione che descrivi è molto difficile e comprendo il tuo turbamento. Purtroppo la serenità della vostra relazione è minata dalla gelosia eccessiva e dalle accuse del tuo ragazzo. Lavorare e convivere con una persona gelosa e paranoica può essere molto stressante e logorante. Considera la possibilità di intraprendere un percorso di psicoterapia prima individuale e poi successivamente anche di coppia, per affrontare questa situazione. Prendi del tempo per te stessa per affrontare e superare le difficoltà. È importante che tu prenda la strada per vivere una vita serena e felice senza sentirti obbligata a rimanere in una relazione che ti fa soffrire. Per qualsiasi domanda non esitare a contattarmi, sono disponibile anche per terapie online. Un caro saluto, dott.ssa Cristina Sinno.

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