Salve! Sono una ragazza di 22 anni e il mio nutrizionista mi ha detto che è arrivata l’ora di fare m
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Salve! Sono una ragazza di 22 anni e il mio nutrizionista mi ha detto che è arrivata l’ora di fare mantenimento, perché ritiene non sia più necessario continuare a perdere peso. Il problema però è che la ritenzione idrica nelle gambe e nei glutei è ancora presente. Mi chiedevo se, nonostante il mantenimento, continuerò comunque a perdere i liquidi in eccesso oppure no
Ciao! Sicuramente continuare a mantenere una buona alimentazione e idratazione ti aiuterà, fai attenzione all'utilizzo del sale in cucina; inoltre abbina sempre attività fisica, mantenere il corpo attivo aumenta la circolazione sanguigna e linfatica, favorendo l'eliminazione dei liquidi in eccesso.
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Buongiorno anche in mantenimento è possibile perdere i liquidi in eccesso: la ritenzione idrica non dipende solo dal peso, ma anche da fattori quali l'alimentazione, l'idratazione, l'attività fisica e la circolazione. Continuando a seguire uno stile di vita sano (poco sale, adeguato apporto di acqua, movimento), potrà migliorare gradualmente, anche senza ulteriori cali di peso.
Il passaggio alla fase di mantenimento non implica necessariamente la fine del miglioramento della composizione corporea. Anzi, può essere un’opportunità per stabilizzare i risultati ottenuti, preservare la massa magra e, in alcuni casi, continuare gradualmente a ridurre la ritenzione idrica, soprattutto se la dieta resta bilanciata e accompagnata da uno stile di vita attivo.
La ritenzione idrica è influenzata da diversi fattori: assetto ormonale, equilibrio idrosalino, infiammazione, sedentarietà, abitudini alimentari e circolazione linfatica. In fase di mantenimento, ottimizzando l’idratazione, la qualità dei nutrienti e l’attività fisica (soprattutto quella che stimola il ritorno venoso e linfatico), è possibile ottenere ulteriori miglioramenti, anche se più lenti rispetto alla fase ipocalorica.
Inoltre, lavorare su qualità del sonno, stress e funzionalità intestinale può anch’esso favorire il drenaggio dei liquidi in eccesso.
Continui a seguire i consigli del suo nutrizionista: un mantenimento ben strutturato è il miglior modo per consolidare i risultati e migliorare ulteriormente il benessere complessivo.
Distinti saluti,
Dr. Luca Agostini
La ritenzione idrica è influenzata da diversi fattori: assetto ormonale, equilibrio idrosalino, infiammazione, sedentarietà, abitudini alimentari e circolazione linfatica. In fase di mantenimento, ottimizzando l’idratazione, la qualità dei nutrienti e l’attività fisica (soprattutto quella che stimola il ritorno venoso e linfatico), è possibile ottenere ulteriori miglioramenti, anche se più lenti rispetto alla fase ipocalorica.
Inoltre, lavorare su qualità del sonno, stress e funzionalità intestinale può anch’esso favorire il drenaggio dei liquidi in eccesso.
Continui a seguire i consigli del suo nutrizionista: un mantenimento ben strutturato è il miglior modo per consolidare i risultati e migliorare ulteriormente il benessere complessivo.
Distinti saluti,
Dr. Luca Agostini
Buongiorno!
Partiamo dal presupposto che la ritenzione idrica è dovuta ad un tessuto che trattiene liquidi tra le cellule e che causa gonfiore.
Non è solamente una questione di "dimagrimento", ma ci sono tantissimi fattori che la influenzano, come il rapporto sale-acqua nella dieta e l'attività fisica che svolgi.
Quello che consiglio sempre per migliorare questa condizione è associare l'allenamento con i pesi al percorso alimentare che stai facendo!
Partiamo dal presupposto che la ritenzione idrica è dovuta ad un tessuto che trattiene liquidi tra le cellule e che causa gonfiore.
Non è solamente una questione di "dimagrimento", ma ci sono tantissimi fattori che la influenzano, come il rapporto sale-acqua nella dieta e l'attività fisica che svolgi.
Quello che consiglio sempre per migliorare questa condizione è associare l'allenamento con i pesi al percorso alimentare che stai facendo!
Ciao,capisco perfettamente la tua preoccupazione.
Sì, anche in fase di mantenimento puoi migliorare la ritenzione idrica, ma serve fare attenzione ad alcuni aspetti non direttamente legati al dimagrimento. Il fatto che tu non debba più perdere peso non significa che il corpo smetta di eliminare liquidi in eccesso, soprattutto se continui a mangiare in modo equilibrato
Una dieta ricca di verdure, frutta a basso indice glicemico, proteine magre e povera di sale, zuccheri raffinati e alimenti industriali aiuta molto contro la ritenzione. Inoltre l’apporto di potassio (banane, spinaci, avocado) e magnesio (frutta secca, legumi, cioccolato fondente) favorisce il bilancio idrico.
Bevi abbastanza acqua (anche in mantenimento!) stimola la diuresi e riduce la ritenzione. A volte, tisane drenanti naturali (con ortosiphon, betulla, pilosella…) possono dare un piccolo aiuto.
Non trascurare l’attività fisica che deve essere regolare, focalizzatu su l’attività aerobica e quella di tonificazione, come camminata veloce, squat, cyclette o allenamenti mirati per gambe e glutei che stimolano il ritorno venoso e linfatico, migliorando la ritenzione.
Valuta anche eventuali problemi posturali e se la ritenzione persiste nonostante l’alimentazione e l’attività fisica, può esserci una componente ormonale (es. estrogeni dominanti), o un problema linfatico o circolatorio localizzato. In questi casi può essere utile un consulto con un medico o un fisioterapista specializzato (linfodrenaggio, pressoterapia, ecc.).
In conclusione: sì, puoi ancora migliorare la ritenzione anche in mantenimento, ma è importante lavorare su idratazione, movimento e corretta alimentazione.
Sì, anche in fase di mantenimento puoi migliorare la ritenzione idrica, ma serve fare attenzione ad alcuni aspetti non direttamente legati al dimagrimento. Il fatto che tu non debba più perdere peso non significa che il corpo smetta di eliminare liquidi in eccesso, soprattutto se continui a mangiare in modo equilibrato
Una dieta ricca di verdure, frutta a basso indice glicemico, proteine magre e povera di sale, zuccheri raffinati e alimenti industriali aiuta molto contro la ritenzione. Inoltre l’apporto di potassio (banane, spinaci, avocado) e magnesio (frutta secca, legumi, cioccolato fondente) favorisce il bilancio idrico.
Bevi abbastanza acqua (anche in mantenimento!) stimola la diuresi e riduce la ritenzione. A volte, tisane drenanti naturali (con ortosiphon, betulla, pilosella…) possono dare un piccolo aiuto.
Non trascurare l’attività fisica che deve essere regolare, focalizzatu su l’attività aerobica e quella di tonificazione, come camminata veloce, squat, cyclette o allenamenti mirati per gambe e glutei che stimolano il ritorno venoso e linfatico, migliorando la ritenzione.
Valuta anche eventuali problemi posturali e se la ritenzione persiste nonostante l’alimentazione e l’attività fisica, può esserci una componente ormonale (es. estrogeni dominanti), o un problema linfatico o circolatorio localizzato. In questi casi può essere utile un consulto con un medico o un fisioterapista specializzato (linfodrenaggio, pressoterapia, ecc.).
In conclusione: sì, puoi ancora migliorare la ritenzione anche in mantenimento, ma è importante lavorare su idratazione, movimento e corretta alimentazione.
Gentilissima,
È comprensibile avere dubbi sulla ritenzione idrica, soprattutto quando si passa alla fase di mantenimento dopo un percorso di perdita di peso. Anche se il suo nutrizionista ha ritenuto che non sia più necessario continuare a perdere peso, la ritenzione idrica nelle gambe e nei glutei può persistere per diversi motivi, come l’alimentazione, l’attività fisica e i livelli ormonali. Tuttavia, anche durante la fase di mantenimento, ci sono diverse strategie che può adottare per aiutare a ridurre la ritenzione dei liquidi.
In primo luogo, è importante mantenere una buona idratazione: bere a sufficienza può sembrare controproducente, ma aiuta a bilanciare i fluidi nel corpo. Inoltre, presti attenzione alla sua alimentazione: cercare di ridurre il consumo di sodio e aumentare l’apporto di potassio, che si trova in frutta e verdura, può essere utile per regolare il bilancio dei liquidi. Non dimentichi l’importanza dell’attività fisica: l’esercizio regolare stimola la circolazione e può essere molto efficace nel minimizzare la ritenzione idrica. Infine, cerchi di dedicare del tempo al riposo e alla gestione dello stress, poiché entrambi possono influenzare i livelli di ritenzione idrica. Seguendo queste indicazioni, è possibile che possa notare una diminuzione della ritenzione idrica anche durante la fase di mantenimento. Se la situazione non migliora, le consiglio di parlarne nuovamente con il suo nutrizionista per ulteriori consigli.
Cordialmente
Dott.ssa F.A.
È comprensibile avere dubbi sulla ritenzione idrica, soprattutto quando si passa alla fase di mantenimento dopo un percorso di perdita di peso. Anche se il suo nutrizionista ha ritenuto che non sia più necessario continuare a perdere peso, la ritenzione idrica nelle gambe e nei glutei può persistere per diversi motivi, come l’alimentazione, l’attività fisica e i livelli ormonali. Tuttavia, anche durante la fase di mantenimento, ci sono diverse strategie che può adottare per aiutare a ridurre la ritenzione dei liquidi.
In primo luogo, è importante mantenere una buona idratazione: bere a sufficienza può sembrare controproducente, ma aiuta a bilanciare i fluidi nel corpo. Inoltre, presti attenzione alla sua alimentazione: cercare di ridurre il consumo di sodio e aumentare l’apporto di potassio, che si trova in frutta e verdura, può essere utile per regolare il bilancio dei liquidi. Non dimentichi l’importanza dell’attività fisica: l’esercizio regolare stimola la circolazione e può essere molto efficace nel minimizzare la ritenzione idrica. Infine, cerchi di dedicare del tempo al riposo e alla gestione dello stress, poiché entrambi possono influenzare i livelli di ritenzione idrica. Seguendo queste indicazioni, è possibile che possa notare una diminuzione della ritenzione idrica anche durante la fase di mantenimento. Se la situazione non migliora, le consiglio di parlarne nuovamente con il suo nutrizionista per ulteriori consigli.
Cordialmente
Dott.ssa F.A.
Buongiorno. Sarebbe opportuno, tramite l'analisi bioimpedenziometrica, valutare la quantità di acqua presente a livello extracellulare, ottenendo così informazioni utili sullo stato di idratazione e sulla distribuzione dei fluidi corporei. Questa valutazione rappresenta un passaggio fondamentale per definire con precisione il percorso di intervento più appropriato.
Durante la fase di mantenimento, il corpo potrebbe continuare a eliminare gradualmente i liquidi in eccesso, specialmente se vengono mantenute buone abitudini alimentari, un'adeguata idratazione e una regolare attività fisica mirata.Saluti
Salve, la ritenzione idrica non va trattata solo con l'alimentazione antinfiammatoria ma anche con allenamento e integrazione mirata. Se il suo nutrizionista ritiene opportuno fare un mantenimento, con allenamento e integrazione, la ritenzione idrica continuerà a diminuire.
Sì, anche durante il mantenimento è possibile migliorare la ritenzione idrica, soprattutto se segui uno stile di vita equilibrato. Il dimagrimento si ferma, ma il corpo può continuare a “sfiammarsi”. Bere abbastanza, ridurre sale e zuccheri, fare movimento costante e, se necessario, valutare con un professionista drenanti naturali, ti aiuterà a migliorare gradualmente anche questa parte.
Certamente, con un buon mantenimento può migliorare la sua composizione corporea e quindi anche la distribuzione dei fluidi, attenuando la ritenzione.
Buongiorno,
Quando si entra nella fase di mantenimento, l'obiettivo principale non è più la perdita di peso, ma il consolidamento dei risultati raggiunti e il mantenimento di una composizione corporea equilibrata nel lungo termine. Tuttavia, questo non significa che eventuali problematiche come la ritenzione idrica debbano necessariamente persistere.
La ritenzione idrica è un fenomeno multifattoriale e può essere influenzata da vari aspetti, tra cui l'alimentazione, l'attività fisica, il livello di infiammazione sistemica, la circolazione linfatica e venosa, il ciclo ormonale e lo stile di vita complessivo.
Anche in fase di mantenimento, è possibile lavorare su questi aspetti per favorire la riduzione progressiva dei liquidi in eccesso, pur senza mirare alla perdita di massa grassa. In pratica, con un piano alimentare ben bilanciato, un'adeguata idratazione, l’inserimento di attività fisica mirata (soprattutto esercizi che stimolano la pompa muscolare degli arti inferiori), ed eventualmente l’uso di strategie specifiche suggerite dal professionista che la segue (come integrazione, tecniche di linfodrenaggio o termoterapia), la ritenzione può migliorare anche durante il mantenimento.
Le consiglierei di confrontarsi apertamente con il suo nutrizionista per integrare il percorso attuale con misure mirate a questo tipo di problematica, tenendo sempre presente che ogni corpo ha i suoi tempi e che la priorità è la salute a lungo termine.
Oltre al confronto con il nutrizionista, è altamente consigliabile rivolgersi anche a un chinesiologo qualificato, che possa strutturare un programma di allenamento personalizzato. Un’attività fisica mirata – soprattutto esercizi che stimolano la circolazione linfatica e venosa, come camminata attiva, esercizi in scarico, nuoto o circuiti a bassa intensità – può essere estremamente utile per contrastare la ritenzione idrica, migliorare il ritorno venoso e aumentare il tono muscolare negli arti inferiori.
Allo stesso tempo, potrebbe essere molto utile consultare un fisioterapista specializzato in linfodrenaggio manuale. Questa tecnica, se eseguita da professionisti competenti, può favorire il drenaggio dei liquidi in eccesso, migliorare la circolazione linfatica e ridurre sensibilmente la sensazione di pesantezza e gonfiore.
Rimango a sua disposizione per eventuali chiarimenti
Cordiali Saluti
Dr. Rocco Stefnao IEMMA
Quando si entra nella fase di mantenimento, l'obiettivo principale non è più la perdita di peso, ma il consolidamento dei risultati raggiunti e il mantenimento di una composizione corporea equilibrata nel lungo termine. Tuttavia, questo non significa che eventuali problematiche come la ritenzione idrica debbano necessariamente persistere.
La ritenzione idrica è un fenomeno multifattoriale e può essere influenzata da vari aspetti, tra cui l'alimentazione, l'attività fisica, il livello di infiammazione sistemica, la circolazione linfatica e venosa, il ciclo ormonale e lo stile di vita complessivo.
Anche in fase di mantenimento, è possibile lavorare su questi aspetti per favorire la riduzione progressiva dei liquidi in eccesso, pur senza mirare alla perdita di massa grassa. In pratica, con un piano alimentare ben bilanciato, un'adeguata idratazione, l’inserimento di attività fisica mirata (soprattutto esercizi che stimolano la pompa muscolare degli arti inferiori), ed eventualmente l’uso di strategie specifiche suggerite dal professionista che la segue (come integrazione, tecniche di linfodrenaggio o termoterapia), la ritenzione può migliorare anche durante il mantenimento.
Le consiglierei di confrontarsi apertamente con il suo nutrizionista per integrare il percorso attuale con misure mirate a questo tipo di problematica, tenendo sempre presente che ogni corpo ha i suoi tempi e che la priorità è la salute a lungo termine.
Oltre al confronto con il nutrizionista, è altamente consigliabile rivolgersi anche a un chinesiologo qualificato, che possa strutturare un programma di allenamento personalizzato. Un’attività fisica mirata – soprattutto esercizi che stimolano la circolazione linfatica e venosa, come camminata attiva, esercizi in scarico, nuoto o circuiti a bassa intensità – può essere estremamente utile per contrastare la ritenzione idrica, migliorare il ritorno venoso e aumentare il tono muscolare negli arti inferiori.
Allo stesso tempo, potrebbe essere molto utile consultare un fisioterapista specializzato in linfodrenaggio manuale. Questa tecnica, se eseguita da professionisti competenti, può favorire il drenaggio dei liquidi in eccesso, migliorare la circolazione linfatica e ridurre sensibilmente la sensazione di pesantezza e gonfiore.
Rimango a sua disposizione per eventuali chiarimenti
Cordiali Saluti
Dr. Rocco Stefnao IEMMA
Buongiorno, potresti prendere degli integratori di bromelina, una sostanza che si estrae dal gambo dell'anabas che aiuta il drenaggio dei liquidi corporei. In abbinamento potresti prendere anche una crema per le gambe (ad esempio il Flomel gel) e accompagnare in questo modo il mantenimento, ad un lavoro di riduzione dei liquidi extracellulari.
Gentile paziente, la ritenzione idrica non dipende dall'introito calorico, ma da molti altri fattori quali la tipologia di cibo che si assume, l'attività fisica e la quantità di liquidi (acqua) che si assumono. Il mio consiglio è di bere moltissimo, fare attività fisica costante e fidarsi del suo nutrizionista.
A diposizione.
Dott.ssa Colciago
A diposizione.
Dott.ssa Colciago
Innanzitutto parlane con il tuo nutrizionista di questi dubbi che hai, .
La ritenzione idrica non dipende solo dal peso ma da molti fattori ormonali, infiammatori, circolatori e soprattutto legati al tuo stile di vita.
Continua con una buona routine del movimento e una alimentazione personalizzata che supporti questo inestetismo .
La ritenzione idrica non dipende solo dal peso ma da molti fattori ormonali, infiammatori, circolatori e soprattutto legati al tuo stile di vita.
Continua con una buona routine del movimento e una alimentazione personalizzata che supporti questo inestetismo .
Salve! La ritenzione idrica può continuare a migliorare anche in fase di mantenimento. Il peso corporeo e i liquidi in eccesso sono due aspetti distinti: anche mantenendo un peso stabile, potrai perdere ritenzione idrica migliorando altri fattori come idratazione adeguata, riduzione del sodio, attività fisica regolare e alimentazione ricca di potassio. I risultati saranno graduali - consiglio di concentrarti su questi aspetti piuttosto che sulla perdita di peso ulteriore.
Dott.ssa Barzaghi Federica
Dott.ssa Barzaghi Federica
Salve! Ottima notizia che il suo nutrizionista ritenga che abbia raggiunto il suo peso forma e sia il momento di passare al mantenimento! Questo è un passo importante e significa che ha raggiunto i suoi obiettivi di perdita di peso in modo sano.
Per quanto riguarda la sua preoccupazione sulla ritenzione idrica nelle gambe e nei glutei, cerchiamo di fare un po' di chiarezza. Il passaggio al mantenimento di per sé non è detto che interrompa la perdita di liquidi in eccesso, ma nemmeno che la garantisca automaticamente. Dipende da diversi fattori:
Perché potrebbe continuare a perdere liquidi anche in mantenimento:
* Stabilizzazione ormonale: Durante la perdita di peso, il corpo subisce diversi adattamenti ormonali. Con il raggiungimento del peso stabile e il passaggio a un regime di mantenimento, questi ormoni potrebbero continuare a stabilizzarsi, favorendo una migliore gestione dei liquidi.
* Miglioramento delle abitudini: Se durante il percorso di perdita di peso ha adottato abitudini che favoriscono la riduzione della ritenzione idrica (come bere a sufficienza, limitare il sodio, fare attività fisica), continuare a seguirle anche in mantenimento contribuirà a mantenere questo beneficio.
* Adattamento metabolico: Il suo metabolismo si sta adattando al nuovo peso. Questo processo può influenzare la gestione dei liquidi nel corpo.
* Riduzione dello stress: Il mantenimento può essere meno restrittivo della fase di perdita di peso, e una riduzione dello stress può avere un impatto positivo sulla ritenzione idrica.
Perché la ritenzione idrica potrebbe persistere o non diminuire ulteriormente:
* Cause specifiche della ritenzione: La ritenzione idrica può avere diverse cause, non sempre legate al peso in sé. Potrebbe essere influenzata da fattori ormonali (ciclo mestruale, assunzione di contraccettivi), periodi di inattività prolungata, predisposizione genetica, sensibilità al sodio, alcune condizioni mediche (anche se lei ha detto di non averne di particolari) o persino dallo stress. Se la causa principale non è stata completamente risolta con la perdita di peso, potrebbe persistere.
* Dieta di mantenimento: La composizione della sua dieta di mantenimento sarà cruciale. Se dovesse aumentare significativamente l'apporto di sodio, di carboidrati raffinati o non bere a sufficienza, la ritenzione idrica potrebbe non migliorare o addirittura peggiorare.
* Livello di attività fisica: Mantenere un buon livello di attività fisica è importante per la circolazione e il drenaggio linfatico, che aiutano a ridurre la ritenzione idrica. Se dovesse diminuire l'attività fisica nel passaggio al mantenimento, potrebbe influire negativamente.
Cosa le consiglio di fare:
* Segua scrupolosamente il piano di mantenimento del suo nutrizionista: Questo è fondamentale per stabilizzare il suo peso e permettere al corpo di adattarsi.
* Mantenga le buone abitudini acquisite: Continui a bere a sufficienza, a seguire un'alimentazione equilibrata (ricca di frutta e verdura, limitando cibi processati e ricchi di sodio), e a fare attività fisica regolarmente.
* Comunichi con il suo nutrizionista: Esprima le sue preoccupazioni riguardo alla ritenzione idrica. Lui potrà valutare la sua situazione specifica, rivedere il piano alimentare di mantenimento se necessario e darle ulteriori consigli. Potrebbe anche suggerirle strategie specifiche per la ritenzione idrica, come aumentare l'apporto di potassio attraverso gli alimenti, assicurarsi un adeguato apporto di magnesio, o consigliarle blandi rimedi naturali (sempre sotto la sua supervisione).
* Osservi attentamente il suo corpo: Presti attenzione a come evolve la ritenzione idrica nel tempo con il nuovo regime alimentare. Noti se ci sono momenti in cui peggiora o migliora (ad esempio, in relazione al ciclo mestruale).
* Non si scoraggi: La gestione della ritenzione idrica può richiedere tempo e pazienza. Continui a seguire i consigli del suo nutrizionista e a prendersi cura di sé.
In conclusione, è possibile che la ritenzione idrica continui a diminuire anche durante il mantenimento, soprattutto se continuerà a seguire uno stile di vita sano. Tuttavia, non è una garanzia automatica. L'aspetto più importante è mantenere un dialogo aperto con il suo nutrizionista per affrontare al meglio questa problematica nel contesto del suo nuovo piano alimentare.
Per quanto riguarda la sua preoccupazione sulla ritenzione idrica nelle gambe e nei glutei, cerchiamo di fare un po' di chiarezza. Il passaggio al mantenimento di per sé non è detto che interrompa la perdita di liquidi in eccesso, ma nemmeno che la garantisca automaticamente. Dipende da diversi fattori:
Perché potrebbe continuare a perdere liquidi anche in mantenimento:
* Stabilizzazione ormonale: Durante la perdita di peso, il corpo subisce diversi adattamenti ormonali. Con il raggiungimento del peso stabile e il passaggio a un regime di mantenimento, questi ormoni potrebbero continuare a stabilizzarsi, favorendo una migliore gestione dei liquidi.
* Miglioramento delle abitudini: Se durante il percorso di perdita di peso ha adottato abitudini che favoriscono la riduzione della ritenzione idrica (come bere a sufficienza, limitare il sodio, fare attività fisica), continuare a seguirle anche in mantenimento contribuirà a mantenere questo beneficio.
* Adattamento metabolico: Il suo metabolismo si sta adattando al nuovo peso. Questo processo può influenzare la gestione dei liquidi nel corpo.
* Riduzione dello stress: Il mantenimento può essere meno restrittivo della fase di perdita di peso, e una riduzione dello stress può avere un impatto positivo sulla ritenzione idrica.
Perché la ritenzione idrica potrebbe persistere o non diminuire ulteriormente:
* Cause specifiche della ritenzione: La ritenzione idrica può avere diverse cause, non sempre legate al peso in sé. Potrebbe essere influenzata da fattori ormonali (ciclo mestruale, assunzione di contraccettivi), periodi di inattività prolungata, predisposizione genetica, sensibilità al sodio, alcune condizioni mediche (anche se lei ha detto di non averne di particolari) o persino dallo stress. Se la causa principale non è stata completamente risolta con la perdita di peso, potrebbe persistere.
* Dieta di mantenimento: La composizione della sua dieta di mantenimento sarà cruciale. Se dovesse aumentare significativamente l'apporto di sodio, di carboidrati raffinati o non bere a sufficienza, la ritenzione idrica potrebbe non migliorare o addirittura peggiorare.
* Livello di attività fisica: Mantenere un buon livello di attività fisica è importante per la circolazione e il drenaggio linfatico, che aiutano a ridurre la ritenzione idrica. Se dovesse diminuire l'attività fisica nel passaggio al mantenimento, potrebbe influire negativamente.
Cosa le consiglio di fare:
* Segua scrupolosamente il piano di mantenimento del suo nutrizionista: Questo è fondamentale per stabilizzare il suo peso e permettere al corpo di adattarsi.
* Mantenga le buone abitudini acquisite: Continui a bere a sufficienza, a seguire un'alimentazione equilibrata (ricca di frutta e verdura, limitando cibi processati e ricchi di sodio), e a fare attività fisica regolarmente.
* Comunichi con il suo nutrizionista: Esprima le sue preoccupazioni riguardo alla ritenzione idrica. Lui potrà valutare la sua situazione specifica, rivedere il piano alimentare di mantenimento se necessario e darle ulteriori consigli. Potrebbe anche suggerirle strategie specifiche per la ritenzione idrica, come aumentare l'apporto di potassio attraverso gli alimenti, assicurarsi un adeguato apporto di magnesio, o consigliarle blandi rimedi naturali (sempre sotto la sua supervisione).
* Osservi attentamente il suo corpo: Presti attenzione a come evolve la ritenzione idrica nel tempo con il nuovo regime alimentare. Noti se ci sono momenti in cui peggiora o migliora (ad esempio, in relazione al ciclo mestruale).
* Non si scoraggi: La gestione della ritenzione idrica può richiedere tempo e pazienza. Continui a seguire i consigli del suo nutrizionista e a prendersi cura di sé.
In conclusione, è possibile che la ritenzione idrica continui a diminuire anche durante il mantenimento, soprattutto se continuerà a seguire uno stile di vita sano. Tuttavia, non è una garanzia automatica. L'aspetto più importante è mantenere un dialogo aperto con il suo nutrizionista per affrontare al meglio questa problematica nel contesto del suo nuovo piano alimentare.
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