Salve! Sono una ragazza di 21 anni e da dicembre vengo seguita da un nutrizionista. Attraverso l’esa

16 risposte
Salve! Sono una ragazza di 21 anni e da dicembre vengo seguita da un nutrizionista. Attraverso l’esame BIA è risultato un eccesso di massa liquida ma non massa grassa. Dopo 3 mesi dall’inizio del percorso, ossia a marzo, il mio nutrizionista mi ha ripetuto l’esame BIA ed è venuto fuori che ho perso solo l’1% della massa liquida che avrei dovuto perdere, e ne rimane ancora (almeno) il 2/3% che lui sostiene essere “diversi chili”. Inoltre aggiungo che dall’inizio del percorso ho perso 14 cm di vita e solo 6 cm di fianchi e 2 cm ad entrambe le gambe. Il mio nutrizionista ritiene che quei 2/3% di liquidi ancora da perdere siano stagnati nelle gambe e che su vita e fianchi non ho altro da perdere. Mi domando però come riuscire a perdere questi liquidi in eccesso e come sia possibile che in 4 mesi sostanzialmente io non sia neanche a metà del percorso.
Dott.ssa Francesca Altavilla
Nutrizionista, Biologo nutrizionista
Lecce
Buonasera per aiutarti con la ritenzione idrica potresti prendere un integratore a base di bromelina come il Flomel 500 o l'Ananase e poi potresti utilizzare un gel con cui massaggiare le gambe prima di andare a dormire come il gel Somatoline o il gel sempre della Flomel o un gel all'aloe. Tutto ciò non sostituisce una corretta idratazione, almeno due litri di acqua al giorno, che ti aiutano ad eliminare l'acqua extracellulare in eccesso e al contempo ad avere una buona idratazione intracellulare.

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Gentile Paziente,

Comprendo perfettamente la sua preoccupazione riguardo alla lenta perdita di massa liquida. È importante ricordare che la gestione della ritenzione idrica è un processo complesso e può essere influenzato da vari fattori. Ogni corpo reagisce in modo unico, e talvolta, anche quando seguiamo un piano ben strutturato, alcuni aspetti possono richiedere aggiustamenti per ottimizzare i risultati.

Ecco alcuni fattori che potrebbero spiegare la situazione e che meritano di essere considerati:
1. Fattori ormonali: Le fluttuazioni ormonali, in particolare quelle legate al ciclo mestruale, possono influire sulla ritenzione idrica. Se nota un incremento di liquidi in determinati periodi, potrebbe essere utile monitorare questi momenti e discuterne con il suo nutrizionista per valutare eventuali modifiche nel piano.
2. Alimentazione: Un eccesso di sodio o carboidrati può talvolta essere una causa importante di ritenzione. Sarebbe utile, forse, una revisione più approfondita dell’assunzione di questi nutrienti, per assicurarsi che la dieta stia supportando al meglio i suoi obiettivi.
3. Attività fisica: L’esercizio fisico che stimola la circolazione, come nuoto o camminate, potrebbe essere più integrato o diversificato, se non lo è già, per favorire il drenaggio. Massaggi drenanti o attività come lo yoga potrebbero anche contribuire a migliorare la situazione.
4. Integratori naturali: Alcuni rimedi, come il tè verde o il dente di leone, hanno effetti drenanti. Potrebbe essere utile esplorare insieme al suo nutrizionista se questi integratori potrebbero essere un’aggiunta valida, sempre in linea con il piano complessivo.
5. Monitoraggio e strategie personalizzate: Sebbene il monitoraggio regolare tramite BIA sia utile, se la stagnazione persiste in aree specifiche, come le gambe, potrebbe esserci spazio per modifiche mirate al piano, al fine di accelerare i progressi. Un ulteriore approfondimento su questo aspetto potrebbe rivelarsi utile.

Le consiglio di non perdere la motivazione, ma di considerare insieme al suo nutrizionista eventuali aggiustamenti per ottimizzare il percorso. Con il giusto approccio e un po’ di pazienza, sono sicura che i risultati arriveranno.

Sempre per qualsiasi necessità non esiti a contattarmi.

Dott.ssa Fabiola Diadema, Biologa Nutrizionista
Salve, mi viene automatico chiederle cosa intende il suo nutrizionista per massa liquida perchè dalla BIA si evince ECW ICW (acqua intra ed extra cellulare) in base a quella si valutano eventuali accumuli e ristagni di liquidi.
Nelle donne è molto frequente che le circonferenze scendano meno velocemente su glutei gambe e fianchi, dipendendo sia dalla costituzione fisica, sia dalle secrezioni ormonali correlate a glicemia, insulina, quadro estrogenico e sistema renina-angiotensina-aldosterone.
Dalle info che ci mette a disposizione a mio avviso sono poco attendibili qualsiasi tipo di informazioni che noi professionisti possiamo darle, servirebbe un quadro più dettagliato della situazione ed un'anamnesi approfondita al fine di darle un riscontro preciso della situazione.
Mi viene comunque da dirle che bisognerebbe valutare il tipo di piano alimentare con annessa qualità e tipologia di alimenti inseriti ii quali fanno molto la differenza su eventuali ristagni di liquidi nel corpo.
Resto a disposizione per ulteriori chiarimenti e delucidazioni, se vuole può contattarmi tramite messaggi privati di modo da poterle anche chiedere maggiori info e darle un parere più accurato.
Un caro saluto Dott. Andrea Panni
Dott.ssa Lucia Chierchia
Nutrizionista, Dietologo, Dietista
Milano
Ciao! Grazie per aver condiviso in modo così dettagliato la tua esperienza, e capisco perfettamente il tuo dubbio: stai seguendo un percorso da mesi con impegno, hai ottenuto ottimi risultati in centimetri, eppure c’è ancora quel “liquido in eccesso” che sembra non volersene andare.

Vediamo insieme alcuni punti chiave per aiutarti a chiarire:



1. La ritenzione idrica è multifattoriale

Il tuo nutrizionista ha ragione nel dire che la BIA può rilevare uno stato di iperidratazione extracellulare (cioè ritenzione liquida), ma bisogna anche capire perché il tuo corpo trattiene quei liquidi:
• Squilibri ormonali (es. estrogeni, ciclo irregolare, pillola…)
• Postura e circolazione venosa/linfatica, soprattutto se lavori o stai molto in piedi/ferma
• Sodio e potassio nella dieta
• Poca attività muscolare localizzata (es. gambe)
• Stress cronico o sonno di scarsa qualità

In sostanza: la dieta da sola a volte non basta per smuovere certi liquidi, e serve un intervento più integrato.



2. 14 cm di vita è un risultato enorme

Spesso ci concentriamo troppo su cosa manca da fare, ma guarda quanto hai ottenuto:
• 14 cm in vita significa grasso viscerale ridotto, che è il più importante dal punto di vista metabolico.
• I fianchi e le gambe, invece, spesso trattengono più liquidi ed è lì che entra in gioco la circolazione linfatica.



3. Come favorire la perdita dei liquidi in eccesso (soprattutto alle gambe)

Ecco alcune strategie efficaci che potresti valutare:
• Attività fisica mirata: camminate quotidiane, squat lenti, step up, esercizi in acqua
• Massaggi linfodrenanti o pressoterapia (anche 1 a settimana)
• Maggiore assunzione di acqua (spesso si beve troppo poco!)
• Ridurre sale, salumi, alimenti industriali e aumentare potassio e magnesio (da verdure, frutta fresca, frutta secca)
• Integratori naturali (come betulla, centella, pilosella, bromelina): chiedi però al tuo nutrizionista se sono adatti a te
• Controllo ormonale se sospetti squilibri (ad esempio sindrome premestruale marcata, irregolarità del ciclo, ecc.)



4. Perché il calo è così lento nonostante l’impegno?

Il tuo corpo non è solo grasso e acqua: il sistema linfatico è come una “rete di drenaggio” che può bloccarsi per stress, sedentarietà o predisposizione genetica. Quando tutto il resto migliora (alimentazione, metabolismo, circonferenze), ma una parte del corpo resiste, è spesso questione di riattivare la circolazione e lo scambio tra cellule e liquidi.



In conclusione:

Il tuo percorso è molto più avanti di quanto pensi, ma ora è il momento di “fare squadra” tra nutrizione, movimento, circolazione e recupero. I chili legati ai liquidi possono essere i più lenti, ma anche i più rapidi da perdere appena si sblocca il meccanismo giusto.

Se vuoi posso aiutarti a costruire una strategia combinata: alimentare, fisica e magari anche fitoterapica per accelerare questo processo.

Fammi sapere, e complimenti per tutto quello che hai fatto finora: sei davvero sulla strada giusta!
Buongiorno, non è possibile fare una previsione esatta della perdita di peso perché l'organismo non è una macchina e può reagire in maniera diversa in momenti diversi. La chiave per la riuscita di un percorso è sempre la fiducia (reciproca) paziente/specialista, quindi parli sempre con lui/lei dei suoi dubbi. Detto ciò la BIA non è un esame diagnostico e serve soprattutto al paziente per capire i progressi, ma non è su quello che dobbiamo fare affidamento. Valuti come si sente rispetto a prima, le energie durante la giornata e gli effetti benefici della nuova alimentazione. Lo scopo deve essere cambiare stile di vita, la perdita di peso una conseguenza. A seconda del punto di partenza essere a metà strada dopo tre mesi può essere un grandissimo risultato ma non ci sono risposte assolute, solo relative alla sua storia.
Saluti e in bocca al lupo
"Diversi liquidi in eccesso" mi sembra un po' esagerato. La BIA permette di valutare la composizione corporea confrontandola con quella di una popolazione di riferimento. Se un parametro è "fuori norma" non è detto che sia necessariamente anomalo perché bisogna sempre contestualizzare rispetto al singolo individuo. Se, per esempio, ha una conformazione ginoide, tendenzialmente si notano sempre dei liquidi in eccesso. Inoltre, una distinzione utile è tra acqua intracellulare e acqua extracellulare ed è importante capire quali sono le rispettive percentuali (idealmente 60% iintra e 40% extra). L'acqua extracellulare si associa alla ritenzione idrica o in casi più gravi, a edema se allo stesso tempo la massa metabolicamente attiva e la massa muscolare sono molto carenti. Quindi, ci sono diversi parametri che in realtà andrebbero considerati contemporaneamente per capire la validità e l'efficacia del percorso intrapreso.
Ciao! La BIA (bioimpedenziometria) è uno strumento utile ma non infallibile: stima la composizione corporea basandosi su correnti elettriche, e i risultati possono variare molto in base a idratazione, ciclo mestruale, alimentazione, attività fisica ecc. Piccole variazioni (come l’1–2% di massa liquida) vanno interpretate con cautela.

Parlare di "diversi chili" di liquidi localizzati solo nelle gambe è probabilmente una semplificazione eccessiva. La ritenzione idrica lieve è normale, soprattutto in alcune fasi del ciclo o in caso di sedentarietà, ma di rado rappresenta un peso così importante.

In generale, la perdita di centimetri che hai descritto è un buon segno di ricomposizione corporea, anche se i cambiamenti non sono sempre uniformi.

Infine, ricorda che l’obesità, il peso e la composizione corporea sono processi complessi, e serve tempo. Se hai dubbi, è sempre utile chiedere chiarimenti o valutare un secondo parere.

Aureliano Stingi PhD
Salve, la sua osservazione è molto pertinente. È importante sapere che la BIA (impedenziometria) è una metodica con bassa attendibilità, perché non sempre ripetibile e fortemente influenzata da fattori come idratazione, alimentazione recente, attività fisica, ciclo mestruale e orario della misurazione. Per questo motivo, leggere piccole variazioni come indicazioni precise (es. “diversi chili di liquidi”) può portare a conclusioni fuorvianti. Parametri come le misure corporee, la composizione reale e il benessere generale sono spesso più utili per valutare i progressi. Inoltre, è fondamentale associare un’attività fisica regolare, adeguatamente programmata, per supportare il lavoro nutrizionale e stimolare i corretti adattamenti corporei. Il piano deve essere costruito tenendo conto anche di questo aspetto.
Se desidera un approfondimento personalizzato, può contattarmi per una consulenza specializzata.
Buonasera!
Hai già fatto un ottimo lavoro, complimenti! La ritenzione idrica è un fattore più “lento” da migliorare e può dipendere da più cause: ormonali, circolatorie, sedentarietà o stress. Oltre a proseguire con l’alimentazione personalizzata, possono aiutare:
Idratarti bene (1,5-2 L d’acqua al giorno);
Evitare eccesso di sale e alimenti confezionati;
Inserire movimento regolare, anche camminate;

Valutare, con il professionista, integrazione con sostanze drenanti naturali (es. pilosella, betulla, centella).
I risultati sui liquidi richiedono più tempo rispetto alla perdita di centimetri, ma sei sulla buona strada!
Dott.ssa Anna Maria Spada
Nutrizionista
San Lucido
Ciao cara, hai posto queste perplessità con il tuo nutrizionista in primis? il nostro compito è anche ascoltarvi e darvi le risposte e/o strumenti utili al raggiungimento del proprio obiettivo. Quest'ultimo è soggettivo e non lineare. Bisogna tenere a mente che come ogni percorso ci possono essere delle salite come delle discese. Non ti conoscono e non posso dirti molto riguardo la tua storia e non posso dare valutazioni in merito, ma insieme al nutrizionista si valutano insieme tutti gli aspetti di quel paziente (stile di vita e abitudini) e come si evolvono ad ogni visita, parlare di tutto e senza omettere nulla permette al professionista di lavorare al meglio e come ritiene opportuno perchè ognuno di noi ha un modo di operare, devi anche capire quello che fa bene per te.
Spero di essere stata d'aiuto.
buonasera, capisco la sua preoccupazione per quanto riguarda la lenta perdita di liquidi e la ritenzione idrica.
Da tenere in considerazione anche ulteriori fattori quali eventuali sbalzi ormonali, ma anche eventuale eccesso di sodio durante la sua alimentazione.
La invito a inserire un nutraceutico (Bromelina) che la aiuterà molto se presa per lungo periodo, assieme ad una corretta attività fisica (come nuoto o camminata) e seguire un'alimentazione personalizzata per tutte le sue esigenze!
Resto a disposizione per qualsiasi chiarimento,
Dott.ssa Anelli Noemi
La situazione che sta vivendo può essere davvero frustrante, e comprendo le sue preoccupazioni riguardo alla perdita di massa liquida. La ritenzione idrica può dipendere da diversi fattori, come la dieta, l’apporto di sodio, l’attività fisica e persino lo stress. È importante assicurarsi di bere a sufficienza, poiché una buona idratazione può contribuire a ridurre questo problema.
Inoltre, prestare attenzione alla dieta può fare una grande differenza. Ridurre il consumo di sale e includere alimenti diuretici naturali, come cetrioli e anguria, può aiutare. Anche un’alimentazione equilibrata, ricca di frutta e verdura, può favorire la perdita di liquidi in eccesso.
L’attività fisica regolare gioca un ruolo importante. Esercizi che coinvolgono le gambe, come camminare o nuotare, possono stimolare la circolazione e aiutare a combattere la ritenzione. Anche il riposo e un sonno di qualità sono fondamentali, poiché influiscono sulla salute generale e sulla capacità di gestire i liquidi.
Se dopo alcuni mesi non nota progressi significativi, potrebbe essere utile discutere con il suo nutrizionista per valutare eventuali modifiche al piano alimentare o strategie alternative. Ricordi che ogni corpo è unico e risponde in modi diversi ai cambiamenti. La pazienza è essenziale in questo percorso verso il benessere.
Cordialmente
Dott.ssa F.A.
Cara paziente,
(diamoci pure del TU), dal racconto emerge comunque un buon percorso fatto fino ad ora. Partiamo dal fatto che una perdita significativa di centimetria vita indica una riduzione del grasso viscerale, un ottimo risultato in termini di salute. Per quanto riguarda la massa liquida in eccesso rilevata dalla BIA, è importante considerare che la ritenzione idrica può dipendere da molteplici fattori: ormonali, circolatori, infiammatori, alimentari o legati allo stile di vita (come sedentarietà o stress), senza considerare il fatto che la BIA risulta purtroppo una strumentazione assai approssimativa.
In aggiunta, la perdita di liquidi in eccesso non è sempre lineare o rapida: richiede tempo, costanza e un approccio mirato. A volte, è necessario integrare il piano nutrizionale con attività fisica mirata, miglioramento del microcircolo, idratazione adeguata e valutazione di eventuali squilibri ormonali. Il professionista che non ha un background in termini di allenamento, a volte, non riesce nemmeno a comprendere che l'attività fisica dovrebbe avere priorità in contesti specifici.

Se dopo diversi mesi non reputi soddisfacenti i risultati ottenuti, potrebbe essere utile un secondo parere professionale per analizzare a fondo la composizione corporea, il piano attuale e altri aspetti che possono influenzare la ritenzione. Se desideri approfondire il suo caso con un’analisi personalizzata, ricevo sia in studio che online. Offro anche la possibilità di una consulenza gratuita per capire insieme come procedere in modo efficace.
Un saluto!
Dott. Luca Agostini
Nutrizionista
Piove di Sacco
Lla perdita di liquidi in eccesso, soprattutto se legata a ritenzione idrica localizzata, può essere più lenta rispetto al dimagrimento in termini di centimetri o massa grassa. La sua progressione è comunque significativa, considerando i risultati sulla circonferenza vita.
Per favorire un drenaggio più efficace si può intervenire su:

Assunzione regolare di acqua e riduzione del sale
Aumento della quota di potassio nella dieta (es. verdure, frutta fresca)
Eventuali diuretici naturali (es. infusi di equiseto, ortica, tarassaco)
Attività fisica con stimolazione linfatica (camminata, esercizi con ritorno venoso attivo)
Può essere utile anche valutare il supporto con massaggi drenanti o pressoterapia, sempre sotto consiglio del nutrizionista che la segue. Ogni organismo ha tempi diversi, l’importante è monitorare la tendenza complessiva.
Distinti saluti,
Dr Luca Agostini
Salve! Comprendo la sua frustrazione nel vedere progressi lenti riguardo alla riduzione della massa liquida, nonostante i risultati positivi sulla circonferenza vita. Cerchiamo di fare un po' di chiarezza e di capire quali strategie potrebbero essere utili.
Interpretazione dei risultati BIA:
L'esame BIA (Bioimpedenziometria) stima la composizione corporea, inclusa la massa liquida. Un eccesso di massa liquida può essere dovuto a diverse ragioni, non necessariamente patologiche, ma è importante indagarne le possibili cause. La perdita di solo l'1% in 3 mesi, secondo quanto riferisce, suggerisce che la strategia attuale potrebbe non essere sufficientemente mirata alla riduzione della ritenzione idrica.
La perdita di centimetri e la massa liquida:
È interessante notare la significativa perdita di centimetri a livello della vita rispetto a fianchi e gambe. Questo potrebbe indicare una riduzione del grasso viscerale (grasso addominale profondo), che è positivo per la salute metabolica. Tuttavia, la persistente massa liquida potrebbe essere la causa della minore riduzione di circonferenza su fianchi e gambe, come ipotizzato dal suo nutrizionista.
Possibili cause dell'eccesso di massa liquida:
Diverse condizioni e abitudini possono contribuire alla ritenzione idrica:
* Dieta: Un'elevata assunzione di sodio (sale), una bassa assunzione di potassio e magnesio, un'idratazione insufficiente o un eccessivo consumo di carboidrati raffinati possono favorire la ritenzione idrica.
* Stile di vita: La sedentarietà, stare in piedi o seduti per lunghi periodi, lo stress e la mancanza di sonno possono influire sulla circolazione linfatica e venosa, contribuendo all'accumulo di liquidi, soprattutto nelle gambe.
* Ciclo ormonale: Nelle donne, le fluttuazioni ormonali durante il ciclo mestruale possono causare ritenzione idrica temporanea.
* Farmaci: Alcuni farmaci possono avere come effetto collaterale la ritenzione di liquidi.
* Condizioni mediche: Anche se il suo nutrizionista non sembra sospettarlo, alcune condizioni mediche (es. problemi renali, cardiaci, tiroidei) possono causare edema e ritenzione idrica. È importante escluderle con il suo medico curante se persistono dubbi.
Strategie per ridurre la ritenzione idrica (da discutere con il suo nutrizionista e/o medico):
* Ottimizzare l'idratazione: Bere una quantità adeguata di acqua durante il giorno è fondamentale. Contrariamente a quanto si possa pensare, una disidratazione può portare il corpo a trattenere liquidi come meccanismo di difesa.
* Ridurre l'assunzione di sodio: Leggere attentamente le etichette degli alimenti ed evitare cibi processati, snack salati, salse pronte e insaccati, che sono spesso ricchi di sodio nascosto.
* Aumentare l'assunzione di potassio e magnesio: Questi minerali aiutano a bilanciare il sodio e favoriscono l'eliminazione dei liquidi. Buone fonti includono verdure a foglia verde, banane, avocado, legumi, frutta secca e semi.
* Moderare l'assunzione di carboidrati raffinati: Alimenti come pane bianco, pasta raffinata, dolci e bevande zuccherate possono causare picchi glicemici e favorire la ritenzione idrica. Preferire carboidrati integrali.
* Aumentare l'apporto di fibre: Le fibre aiutano a regolarizzare l'intestino e possono contribuire a ridurre il gonfiore.
* Attività fisica regolare: L'esercizio fisico, soprattutto quello che coinvolge le gambe (camminare, nuotare, andare in bicicletta), favorisce la circolazione sanguigna e linfatica, aiutando a drenare i liquidi.
* Sollevamento delle gambe: Quando possibile, sollevare le gambe può aiutare a ridurre il gonfiore.
* Massaggi linfodrenanti: Questa tecnica manuale delicata può favorire il drenaggio dei liquidi stagnanti. Può rivolgersi a un fisioterapista specializzato.
* Indumenti compressivi: In alcuni casi, l'uso di calze o collant a compressione graduata può aiutare a migliorare la circolazione nelle gambe.
* Tisane diuretiche naturali (con moderazione e sotto consiglio): Alcune erbe come tarassaco, betulla, finocchio e pilosella hanno proprietà diuretiche blande. Tuttavia, è importante consultare il suo nutrizionista o medico prima di utilizzarle, in quanto un uso eccessivo può portare a squilibri elettrolitici.
* Gestione dello stress e buon sonno: Lo stress cronico e la mancanza di sonno possono influenzare gli ormoni che regolano l'equilibrio idrico.
Perché i progressi sembrano lenti:
La perdita di peso e la riduzione della massa liquida sono processi individuali che dipendono da molti fattori, tra cui il metabolismo basale, il livello di attività fisica, l'aderenza al piano alimentare e le caratteristiche individuali. 4 mesi potrebbero non essere sufficienti per raggiungere risultati significativi per alcune persone, soprattutto se la ritenzione idrica è importante e multifattoriale.
Cosa fare ora:
* Discuta apertamente con il suo nutrizionista: Esprima le sue preoccupazioni e chieda chiarimenti sulle strategie adottate finora e su come potrebbero essere modificate per mirare meglio alla riduzione della massa liquida nelle gambe.
* Collabori attivamente: Segua scrupolosamente le indicazioni del suo nutrizionista e sia onesta riguardo alle sue abitudini alimentari e al suo stile di vita.
* Consideri una visita medica: Se la ritenzione idrica è particolarmente marcata o se compaiono altri sintomi, consulti il suo medico curante per escludere eventuali cause mediche sottostanti.
* Sia paziente: Il cambiamento richiede tempo e costanza. Non si scoraggi se i progressi non sono immediati.
Ricordi che un approccio multidisciplinare, che coinvolga un nutrizionista e, se necessario, un medico, è spesso il più efficace per affrontare la ritenzione idrica e raggiungere i suoi obiettivi di benessere. In bocca al lupo per il suo percorso! A presto!
Buongiorno, solitamente seguendo un piano nutrizionale adeguato accompagnato da attività fisica e un'altrettanto adeguato apporto di acqua la situazione dovrebbe ripristinarsi. Da valutare anche tramite analisi il dosaggio del sodio e del potassio, se non sono in equilibrio questo porta ad una sbagliata distribuzione dell'acqua cellullare.

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