Salve; Sono una ragazza abbastanza timida, ho 25 anni e mi sento chiusa dentro ad una bolla.. la mi

18 risposte
Salve;
Sono una ragazza abbastanza timida, ho 25 anni e mi sento chiusa dentro ad una bolla.. la mia preoccupazione della timidezza mi sta ostacolando anche dal mondo del lavoro, voglio poter migliorare soprattutto per me stessa!
I miei genitori si sono preoccupati il più delle volte non avendo un lavoro!
Voglio poter iniziare a migliorare la mia vita, ma non so da dove iniziare.. non ho degli amici nel paese dove abito io e tutto questo mi rende triste il più delle volte, mia mamma ha dato la colpa sempre a me per il mio carattere.... io penso che un rapporto deve essere reciproco, sia in amore che in amicizia!
Ho sofferto di bullismo psicologico, ne ho parlato tante volte a mia mamma ma lei se ne fregava sempre riguardo a questa cosa, forse questa cosa mi ha segnato.. i miei ex compagni, hanno riso tante volte di me, hanno detto parole sgradevoli di me, ma la cosa strana è che io non ho nemmeno confidenza con tutti loro, quindi perché tutta questa cattiveria nei miei confronti?
Salve, mi spiace molto per la situazione ed il disagio espresso e comprendo quanto possa essere difficile per lei convivere con questa situazione riportata.
Ritengo utile che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli ed elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta possa aiutarla ad identificare pensieri rigidi e disfunzionali che impediscono il cambiamento desiderato e mantengono la sofferenza in atto.
Ritengo altresì utile un approccio EMDR al fine di favorire la rielaborazione del materiale traumatico connesso alla genesi della sofferenza in atto.
Resto a disposizione anche online Cordialmente dott FDL

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Buongiorno, le consiglio di intraprendere un percorso psicologico per poter "imparare" qualcosa di più su sé stessa. L'impressione che ho avuto leggendo le sue parole, infatti, è che manchi della consapevolezza personale. Quali sono le sue risorse? Le sue passioni? Che lavoro vorrebbe fare? Cominciare a 'immaginare' e a sentire come sta, riconoscere le proprie emozioni e viverle, decidere quali direzioni seguire nel suo percorso di vita... In una terapia potrebbe affrontare questi temi e approfondire la questione della timidezza, oltre che ricevere supporto rispetto alle ferite emotive che ha percepito.
Salve, quale momento migliore per iniziare una terapia vista anche la possibilità di richiedere il bonus psicologo. Mi sembra che sia importante per lei fare un lavoro su sé stessi per migliorare le proprie relazioni. Sono a disposizione per una consulenza on line. Cordiali saluti
Cara utente, la sua voglia di cambiare vita, di mettersi in gioco e riscoprire se stessa in una chiave nuova potrebbe essere la giusta motivazione che le serve per iniziare un percorso di terapia. Ove potrà elaborare i vissuti del suo passato, comprendere come questi l'anno segata e capire come potrebbe superare le sue difficoltà relazionali.
Non è mai troppo tardi per ricominciare, non siamo condannati alla nostra timidezza o alle nostre sofferenze solo perché per anni sono state le nostre "migliori alleate".
Valuti la possibilità di intraprendere un percorso di terapia.
Rimango a sua disposizione Dott.ssa Alessia D'Angelo
Salve, lei ha preso consapevolezza di avere bisogno di aiuto per migliorare la sua vita, per cui se lo conceda non appena le sarà possibile. Spesso gli atti di bullismo sono rivolti alle persone più isolate, che non creano alleanze, perchè è più facile prendersela con chi non viene spalleggiato da nessuno. La sua timidezza l'ha resa vulnerabile in tal senso, senza che lei ne abbia alcuna colpa. Un percorso di psicoterapia la aiuterebbe anche ad elaborare tali vissuti. Un saluto
Dott.ssa Marina Bonadeni, Roma
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La domanda che ti poni è quella che si fanno tante persone che come te hanno sofferto molto nella vita, soprattutto chi ha subito bullismo, e peraltro nelle realtà cittadine piccole è più difficile uscire da queste dinamiche. Noto molta grinta, riflessione su di te, e voglia di trovare la tua strada. Credo che un percorso di consapevolezza delle tue risorse e della tua storia possa essere molto d'aiuto in ciò che vorresti fare lavorando su te stessa. Sarà molto importante trovare un/a terapeuta con cui sentirti a tuo agio per trarre il meglio da quest'esperienza
Gentile Utente, al di là di quello che pensa sua madre (che merita sicuramente attenzione nell'eventuale spazio della stanza di terapia, soprattutto rispetto a come la fa sentire) come ci sta lei in questa bolla? Quale è alla funzione di questa timidezza? Da cosa la difende/protegge?
Cari saluti, Luisa
Cara utente, dalle sue parole sembra emergere una chiara motivazione a intraprendere un percorso terapeutico per migliorare le sue relazioni sociali e immagino anche la sua autostima. Sembra che in lei sia già in atto il processo di comprensione del suo vissuto e in un luogo protetto quale la terapia può sicuramente trovare risposta alla sua domanda finale verificando anche come si pone in relazione agli altri e ciò che accade. Immagino che nonostante abbia esposto le sue problematiche sia ancora difficile prendere la decisione di seguire un percorso. Posso suggerirle di iniziare comprendendo con che figura si sentirebbe di più a suo agio (uomo/donna) e anche in che modalità (dal vivo/online). Le auguro di trovare lo giusto slancio per iniziare. Resto a disposizione.
Un caro saluto
Gentile utente, grazie per la sua condivisione. Un percorso terapeutico l’aiuterebbe a riscoprire se stessa e ad aumentare il suo livello di autostima e autoefficacia. Questo porterebbe a una più efficace gestione delle relazioni e ad una ricerca lavorativa attenta e focalizzata in base alle sue attitudini e potenzialità. Sono a disposizione, anche per un lavoro di orientamento al mondo del lavoro.
Gentile utente, questa condivisione è già un primo atto di coraggio e di cambiamento. Vivere episodi come quelli che descrive incidono molto su di ni e lasciano ferite che perdurano nel tempo. Queste ferite possono cambiare la percezione che abbiamo di noi e incidere profondamente sul nostro modo di relazionarci con gli altri. le suggerisco di intraprendere un percorso psicologico per esplorare queste emozioni, individuare gli schemi disadattivi che si sono generati e cercare di modificarli.
Cordiali saluti
Gentile utente, da ciò che dice emerge una certa motivazione al cambiamento, la sfrutti e porti la sua sofferenza in una stanza di terapia. Il cambiamento inizia proprio da quando ci rendiamo conto che c'è qualcosa di disfunzionale che blocca il nostro progredire. Credo sia utile per lei lavorare sul riconoscimento delle proprie risorse e sull'elaborazione delle esperienze passate, che in un modo o nell'altro hanno lasciato una ferita di cui è importante prendersi cura. Resto a disposizione. Cordialmente dott.ssa Martina Bernusso
Gentile Utente, purtroppo può accadere di incontrare sul nostro percorso che ci destinano attacchi difficili da comprendere, ma che lasciano ferite invisibili. Può essere che la sua “bolla” derivi da questo, o che un ruolo l’abbia anche la fatica di mamma nel sintonizzarsi sul suo dolore preferendo la critica, ma l’aspetto più importante è la sua motivazione a uscire da tutto ciò. La terapia vive di motivazione, e potrebbe sostenerla in questo cambiamento che desidera per sè stessa. Un caro saluto
Buon pomeriggio,
dopo essere arrivata di fronte al bivio che l'ha messa davanti alla scelta obbligata di dover chiedere aiuto, ciò che resta da fare non è altro che intraprendere questo nuovo percorso, appena le sarà possibile.
Spesso gli attacchi sono diretti verso le persone più isolate e vulnerabili. Quello che bisognerebbe indagare è: Cosa la porta a tanto isolamento?
Saprà bene che la solitudine può esser croce e delizia, dovrà coltivare entrambe le facce di questa medaglia.
Importante è saper riconoscere la propria ombra ma mai cadere nell'errore di perdercisi dentro.
Rimango a disposizione.
Saluti,
Dott.ssa F. Gottofredi
Gentile utente, mi dispiace molto per quello che ha passato, che immagino sia stato molto difficile da vivere nel momento in cui è successo e ancora adesso potrebbe risuonare in lei. Ritengo sia utile iniziare un percorso di terapia per poterla aiutare a comprendersi meglio e quindi a capire come funziona per poter poi cercare delle strategie per migliorare la sua vita. Rimango a disposizione. Saluti. Dott.ssa Galanti
Mi dispiace sentire che stai affrontando queste sfide nella tua vita. La timidezza può essere un ostacolo, ma è possibile superarla e lavorare per migliorare la tua autostima e la tua sicurezza. È importante ricordare che sei unica e preziosa, e che non sei responsabile per il modo in cui gli altri ti trattano.

Per iniziare a migliorare la tua vita e affrontare la timidezza, puoi seguire alcuni suggerimenti. Innanzitutto, è essenziale accettare te stessa per come sei, con pregi e difetti. Lavora sulla tua autostima e ricorda che nessuno è perfetto. Concentrati sulle tue qualità positive e cerca di apprezzarti per chi sei.

Inoltre, puoi espandere il tuo mondo sociale cercando di connetterti con nuove persone e facendo nuove amicizie. Partecipa a eventi o attività che ti interessano, dove potresti incontrare persone con interessi simili. Inizia con piccoli passi e gradualmente spingiti fuori dalla tua zona di comfort.

Lavorare sulla tua comunicazione è un'altra area importante. Cerca di sviluppare le tue abilità di comunicazione, sia verbale che non verbale. Pratica l'ascolto attivo e cerca di esprimere le tue idee e i tuoi pensieri in modo chiaro.

Affronta le tue paure identificandole e affrontandole gradualmente. Puoi iniziare ad esporre te stessa a situazioni sociali che ti mettono a disagio, prendendo piccoli passi e gradualmente spingendoti oltre i tuoi limiti. Ricorda che è normale sentirsi ansiosi, ma con la pratica e la determinazione puoi superare le tue paure.

Se senti di avere difficoltà a far fronte da sola alla timidezza e alle conseguenze del bullismo psicologico, potresti cercare il supporto di uno psicologo o di un terapeuta. Possono aiutarti a esplorare le tue emozioni, a costruire una maggiore fiducia in te stessa e a sviluppare strategie per superare le tue sfide.

Ricorda che il percorso verso il cambiamento richiede tempo e pazienza. Sii gentile con te stessa e cerca di concentrarti sui progressi che fai lungo il cammino. Se lavori costantemente su te stessa e sulla tua crescita personale, puoi ottenere risultati positivi e vivere una vita più appagante e soddisfacente.
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Cara utente, grazie per aver condiviso con noi queste sue difficoltà. Sicuramente come ha ben detto in tutti i rapporti è fondamentale che ci sia la reciprocità in ogni aspetto, dal sentimento al rispetto alla fiducia e così via. Sicuramente andrebbe analizzato il fatto che nel corso della sua vita non abbia trovato dei legami significativi e questo può essere fatto in un percorso terapeutico creato su misura per lei. Le motivazioni possono essere tante, la cosa importante è non colpevolizzarsi, ma cercare di capire meglio cosa è successo e cosa succede tutt'ora quando entra in relazione.
Per qualsiasi cosa, sono a disposizione.
Buona serata e in bocca al lupo per tutto,
Dott.ssa Sara Santilli
Gentile utente,
Certamente è possibile che lei possa migliorare sia sul fronte delle amicizie sia sul fronte lavorativo, mettendo da parte la timidezza e le preoccupazioni.
Infatti, un percorso piscologico potrebbe aiutarla nel trovare delle strategie per avere una vita sociale e lavorativa più soddisfacente.
Cordiali saluti
Alberto Binda
Cara ragazza,

Capisco quanto sia difficile sentirsi intrappolata in una bolla di timidezza, soprattutto quando questa condizione influisce negativamente sulla tua vita personale e professionale. È coraggioso da parte tua cercare di affrontare questa sfida e desiderare un cambiamento per te stessa.

Prima di tutto, vorrei rassicurarti che non sei sola in questo percorso. Molte persone sperimentano la timidezza e i suoi effetti limitanti, ma è possibile superarla con il tempo, la pratica e il sostegno giusto.

Per iniziare a migliorare la tua vita, potresti considerare alcune strategie pratiche. Ad esempio, potresti gradualmente espandere la tua zona di comfort socializzando con persone nuove, partecipando a eventi o attività che ti interessano e che potrebbero metterti in contatto con persone simili a te. Anche l'acquisizione di nuove abilità o interessi può aiutarti a costruire fiducia in te stessa e a creare opportunità di connessione con gli altri.

È importante anche lavorare sulla tua autostima e sulla tua percezione di te stessa. Il bullismo e le esperienze passate possono lasciare cicatrici profonde, ma ricorda che non sei responsabile delle azioni crudeli degli altri. È normale sentirsi feriti da queste esperienze, ma non permettere che definiscano il tuo valore personale. Cerca il supporto di amici fidati, familiari o di uno psicologo per elaborare queste emozioni e lavorare verso una maggiore fiducia in te stessa.

Infine, riguardo alla tua relazione con tua madre, potrebbe essere utile esplorare con lei i tuoi sentimenti e le tue esperienze passate in modo aperto e rispettoso. Comunicare i tuoi bisogni e le tue preoccupazioni in modo chiaro potrebbe aiutare a migliorare la comprensione reciproca e a rafforzare il vostro legame.

Ricorda che il processo di crescita personale richiede tempo e pazienza, quindi sii gentile con te stessa mentre affronti queste sfide. Se senti di aver bisogno di ulteriore sostegno o consulenza, non esitare a cercare un professionista qualificato che possa accompagnarti in questo viaggio.

Con affetto,

Dott.ssa De Pretto

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