Salve, sono una donna di 25 anni. Da tre anni sono in cura con Escitalopram 20mg e Talofen. Durante

24 risposte
Salve, sono una donna di 25 anni. Da tre anni sono in cura con Escitalopram e Talofen. Durante questi anni il mio desiderio sessuale è andato scemando e ora sono arrivata ad un punto in cui non ho più voglia di avere contatti sessuali con il mio ragazzo. Ho letto che l'escitalopram può ridurre la libido. Potrebbe essere quella la causa? Prima non avevo questi problemi. Se smetti di prenderlo potrebbe tornare tutto come prima? E quanto tempo ci vorrebbe? Grazie
Dott.ssa Giulia Sala
Psicologo, Psicologo clinico
Ponte San Pietro
Buona sera, grazie per la domanda.
Sì, è possibile che la perdita di desiderio sessuale sia causata dall’Escitalopram, poiché si tratta di un effetto collaterale noto di questo farmaco. Anche il Talofen, seppur a dosaggi bassi, può contribuire a ridurre la reattività emotiva e sessuale. Sospendendo o modificando l’assunzione, il desiderio potrebbe tornare, ma non deve interrompere i farmaci senza aver consultato il medico che glieli ha prescritti. I tempi di recupero variano da persona a persona.

Le consiglio di parlarne con il proprio specialista: esistono alternative farmacologiche con minore impatto sulla libido o strategie per riequilibrare la situazione. Il suo benessere sessuale è importante e merita la giusta attenzione.

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Dott.ssa Nicoleta Baetu
Psicologo, Psicologo clinico
Roma
Gentile Utente,
Le consiglio di condividere queste sue preoccupazioni con il suo medico curante.
Lo psichiatra che le prescrivere i suddetti psicofarmaci sarà in grado senz'altro di dirimere tutti i suoi dubbi.
Cordiali saluti.
Dott.ssa N.Baetu
Dott. Sergio Borrelli
Psicologo, Psicologo clinico
Tradate
Buonasera. Le sue domande sono molto importanti, perché puntano su aspetti fondamentali della qualità della sua vita.
Ma occorre porle ad un medico specialista, possibilmente ad uno psichiatra.
Dott.ssa Silvia Parisi
Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo
Torino
Salve,
grazie per la sua condivisione.

Sì, è vero: l’escitalopram, come altri farmaci appartenenti alla classe degli SSRI (inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina), può avere tra gli effetti collaterali una riduzione del desiderio sessuale, difficoltà nell’eccitazione e nell’orgasmo. Questo tipo di effetto può manifestarsi anche a distanza di tempo dall'inizio della terapia e, in alcune persone, può persistere anche a lungo.

Il Talofen, sebbene usato a dosaggi bassi come sedativo o ansiolitico, può anch’esso contribuire a una riduzione della libido, soprattutto in combinazione con altri psicofarmaci.

È possibile che, interrompendo l'assunzione dell'escitalopram (sempre e solo su indicazione medica), la funzionalità sessuale possa tornare ai livelli precedenti. Tuttavia, il tempo necessario per un eventuale recupero può variare da persona a persona: in alcuni casi si osserva un miglioramento in poche settimane, in altri possono volerci mesi. In rare situazioni, alcune difficoltà sessuali possono persistere anche dopo la sospensione del farmaco.

Detto ciò, la sessualità è influenzata da molteplici fattori: biologici, psicologici, relazionali e contestuali. Per questo motivo, sarebbe utile e consigliato per approfondire rivolgersi ad uno specialista.

Dottoressa Silvia Parisi
Psicologa Psicoterapeuta Sessuologa
Dott. Luca Rochdi
Psicologo, Psicologo clinico
Milano
Gentile utente le domande riguardo i farmaci andrebbe poste al medico che le ha prescritto la terapia. Le consiglio di integrare anche con un percorso di supporto psicologico, il medicinale agisce solo sul sintomo.
Sarei felice di accompagnarla in questo percorso.
Se dovesse avere dei dubbi, può contattarmi premendo il tasto 'messaggio' sul mio profilo.
Resto a disposizione attraverso consulenze online.
Dott. Luca Rochdi
Dott. Andrea Boggero
Psicologo, Psicologo clinico
Genova
Salve, la ringrazio per aver condiviso una parte così personale della sua esperienza. È importante riconoscere quanto possa essere delicato affrontare un tema come quello del desiderio sessuale, soprattutto quando entra in conflitto con il proprio benessere psicologico e con la relazione di coppia. Lei è molto lucida nel collegare l’inizio del calo della libido all’inizio della terapia farmacologica, e in effetti le sue osservazioni sono coerenti con quanto la letteratura scientifica ci indica. L’escitalopram, appartenente alla classe degli inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (SSRI), è noto per avere tra i suoi possibili effetti collaterali una riduzione del desiderio sessuale, difficoltà nell’eccitazione o nell’orgasmo. Questo effetto non è raro e può emergere con intensità diversa da persona a persona. È comprensibile che, dopo tre anni, questa situazione possa diventare fonte di disagio e che lei si stia domandando se esista una via per recuperare il proprio desiderio sessuale. Da un punto di vista cognitivo-comportamentale, quando si valuta un sintomo come la perdita della libido, è importante non considerarlo solo come una reazione al farmaco, ma inserirlo in un contesto più ampio. In che modo si sente oggi rispetto a se stessa, al suo corpo, al suo rapporto con la sessualità? Ci sono eventuali pensieri automatici o convinzioni che possono aver contribuito a un certo disinvestimento in questo ambito? Le emozioni che accompagna al rapporto con il partner sono ancora vive e presenti o sente che qualcosa si è affievolito anche sul piano relazionale? Detto ciò, se lei ha notato un chiaro cambiamento legato all’introduzione del farmaco e se la relazione è solida e affettivamente soddisfacente, è assolutamente legittimo porsi il dubbio che il farmaco abbia avuto un ruolo centrale in questa variazione. In molti casi, la riduzione o la sospensione di un SSRI può portare gradualmente alla ripresa della funzione sessuale, ma i tempi possono variare. Alcune persone notano miglioramenti già nelle prime settimane dopo la sospensione, mentre per altre il recupero è più lento, a volte anche di diversi mesi. Tuttavia, è molto importante sottolineare che ogni cambiamento farmacologico va fatto sotto supervisione medica. Interrompere bruscamente l’escitalopram, ad esempio, può causare sintomi da sospensione anche intensi, oltre a un possibile ritorno dei sintomi per cui era stato prescritto. Il mio consiglio è di parlarne apertamente con il suo psichiatra, illustrando quanto la questione della libido stia influendo sul suo benessere generale e sulla relazione. In alcuni casi, si valutano strategie come la riduzione del dosaggio, la sostituzione del farmaco con un altro con minore impatto sulla sfera sessuale, o anche l’introduzione di piccoli accorgimenti farmacologici a supporto della libido. È incoraggiante che lei stia cercando risposte, perché significa che non ha rinunciato all’idea di poter vivere una sessualità piena e appagante. Questo è un segnale prezioso, che merita attenzione e rispetto. Non si colpevolizzi per quello che sta vivendo: non è una sua mancanza, ma una conseguenza possibile di un trattamento che, probabilmente, l’ha aiutata in altre aree della sua vita. E ora può essere il momento giusto per riequilibrare insieme agli specialisti ciò che si è temporaneamente spostato. Resto a disposizione. Dott. Andrea Boggero
Dott.ssa Chiara Quinto
Psicologo clinico, Psicologo
Roma
È piuttosto comune che farmaci come l’escitalopram – un antidepressivo SSRI – possano effettivamente influire sul desiderio sessuale, così come sull’eccitazione, l’orgasmo e la risposta fisica agli stimoli. È una delle effetti collaterali più riportati, anche se non tutte le persone lo sperimentano allo stesso modo.
Il fatto che tu non avessi questi problemi prima dell’inizio della terapia è un elemento importante, e rende plausibile un legame tra l’assunzione del farmaco e il calo della libido. Anche il Talofen (antipsicotico a basse dosi, spesso usato come sedativo) può avere un impatto sulla sfera sessuale, seppur in modo diverso.
È importante che tu non interrompa mai il farmaco da sola, ma ne parli con il tuo Dott.di riferimenti: in molti casi, sospendendo o modificando la terapia, la sessualità torna a normalizzarsi, anche se i tempi possono variare da persona a persona. Potrebbe essere utile valutare un dosaggio diverso o un farmaco alternativo con minori effetti collaterali sulla sfera sessuale. Parlare apertamente è fondamentale, perché il benessere sessuale fa parte della salute generale e può influire anche sulla relazione di coppia. Non sei sola in questa esperienza, e con il giusto supporto puoi ritrovare un equilibrio tra salute mentale e desiderio.







Dott.ssa Giulia Casole
Psicologo, Psicologo clinico
Roma
Gentile utente, comprendo la sua preoccupazione riguardo al calo del desiderio sessuale in relazione all'assunzione di Escitalopram e Talofen. È vero che alcuni farmaci, inclusi gli SSRI come l'escitalopram, possono avere come effetto collaterale la riduzione della libido.
Tuttavia, è fondamentale sottolineare che solo il suo medico curante/psichiatra può fornirle una risposta definitiva e indicarle il percorso più appropriato da seguire.
Sarà necessario discutere con lui/lei la sua situazione specifica, valutare l'interazione tra i farmaci che sta assumendo e considerare altre possibili cause di questo cambiamento. Solo un medico potrà valutare se l'escitalopram possa essere la causa principale e, in caso affermativo, discutere con lei eventuali modifiche alla terapia farmacologica e i tempi previsti per un possibile ritorno alla situazione precedente.
Dr. Marco Cenci
Psicologo, Psicologo clinico
Brescia
Buongiorno,
Dovrebbe confrontarsi con il medico che glieli ha prescritti.
Dott. Marco Cenci
Dott. Salvatore Augello
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Palermo
Salve, si questa possibilità c'è. Per questo è bene comprendere se ridurre il dosaggio in maniera graduale le darebbe beneficio, ne parli con lo psichiatra poiché il diminuire la dose di farmaco può portare si dei benefici ma anche degli effetti collaterali.
Cordiali saluti.
Dott. Diego Ferrara
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Quarto
Buongiorno,
È opportuno che rivolga le sue domande al medico prescivente; è la figura professionale più idonea ad accogliere ed orientare i suoi dubbi.
Cordiali saluti
Dott. Diego Ferrara
Dott.ssa Giulia Lo Muto
Psicologo, Psicoterapeuta
Roma
Buongiorno, mi dispiace per quello che sta vivendo. Ne parli col medico che le ha prescritto il farmaco, perchè è un aspetto importante della terapia questo, non si faccia scrupoli. Insieme troverete una soluzione.
Un saluto
Dr. Cristian Sardelli
Psicologo, Psicoterapeuta
Firenze
Buongiorno gentile utente,
per mia esperienza la riduzione della libido è solitamente a carico più dell' uomo che della donna, a seguito della assunzione di psicofarmaci, poiché interagiscono con il sistema endocrino nervoso, e dunque modificano la ricaptazione di alcuni ormoni neuro trasmettitori, inibendo certe reazioni, da cui una progressiva e graduale diminuzione della farmaco terapia, può essere risolutiva sul piano organico, meno su quello umorale affettivo, dato che questi dipendono, da fattori relazionali e mnemonici sedimentati. Ritengo in ogni caso utile, un percorso di psicoterapia, individuale o di coppia se possibile.
Cordiali saluti,
Dr. Cristian Sardelli
Salve, sicuramente è un effetto collaterale dovuto al farmaco.
Le suggerisco di rivedere la terapia farmacologica con uno psichiatra.
Un caro saluto!
Dr. Andrea Luca Bossi
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Arese
Buongiorno Signorina, la probabilità che la riduzione del suo desiderio sia legata all'effetto di questo farmaco è molto alta, uno Psichiatra può confermarlo. Spesso si trascura che l'importanza di un farmaco non sia legata solo alla sua efficacia ma anche alla sua tolleranza. Dopo averne parlato con il suo compagno, il mio suggerimento è soppesare l'importanza della vostra vita sessuale nel rapporto di coppia ed, eventualmente, concordare con lo Psichiatra l'opzione di modificare la terapia farmacologica. Buona giornata
Dott.ssa Virginia Bosca
Psicologo, Psicologo clinico
Calizzano
Buongiorno, smettere di prendere uno psicofarmaco di colpo non è mai la scelta giusta. E' in cura da uno psichiatra? Le consiglio di rivolgersi al suo professionista piuttosto che al medico di base.
Dott. Marco Lenzi
Psicologo, Psicologo clinico
Milano
Buongiorno,
Per quanto riguarda la diminuzione della libido, un fattore potrebbe essere rappresentato dall'assunzione di Escitalopram. Tuttavia, questo non sarebbe sufficiente, in quanto la sua relazione sentimentale con il suo ragazzo è caratterizzata da diversi aspetti e la diminuzione del suo desiderio sessuale potrebbe ascriversi a più elementi. Ad esempio, da quanto tempo state insieme? Come va la relazione tra voi due? Ne ha parlato con lui? Inoltre, per quale ragione assume questi farmaci? Non è sicuro che smettendo l'assunzione la libido torni ad essere quella di prima; potrebbero esserci più cause dietro questo evento. Penso che, se non prova più libido, ci sia un quadro generale molto ampio da esplorare, come il suo stato globale di salute psicofisica, il livello di stress, il suo equilibrio psichico. Per quanto riguarda il dosaggio e l'eventuale sospensione del farmaco, le consiglio di rivolgersi al suo psichiatra per avere un supporto. Resto a disposizione per ulteriori approfondimenti e informazioni. Cordiali saluti
Dott.ssa Rossella Carrara
Psicologo, Psicologo clinico
Bergamo
Buongiorno, le consiglio di rivolgersi allo psichiatra che la segue. Cordiali saluti.
Dott.ssa Valeria Carolina Paradiso
Psicologo, Sessuologo, Psicologo clinico
Bollate
Buongiorno,
come ha ben letto anche lei, il farmaco che assume può abbassare la libido.
Quindi potrebbe essere un effetto collaterale, ma non mi sento di escludere che ci possano essere anche altre motivazioni differenti.
Rispetto alla sua seconda domanda la risposta è affermativa, ma la invito a non fare nulla da sola, ma di contattare il medico che le ha prescritto il farmaco e concordare con lui un eventuale sospensione o una rimodulazione segnalandogli apertamente la difficoltà che incontra. Rispetto alle tempistiche è soggettivo chiaramente. Potrebbe anche essere sufficiente una rimodulazione del farmaco e non una totale sospensione. Ma come detto ne parli col medico che le ha prescitto l'escitalopram.
un caro saluto
Dott.ssa Valeria C. Paradiso
Dott. Nicola Bucci
Psicologo, Psicologo clinico
Roma
Salve,
grazie per aver condiviso una parte così delicata del suo vissuto. Sì, è vero che l’escitalopram, come altri antidepressivi della stessa classe, può avere tra gli effetti collaterali una riduzione del desiderio sessuale. Questo effetto, però, può variare molto da persona a persona.

Sospendere o modificare la terapia, tuttavia, è una decisione che va sempre presa insieme allo specialista che la segue, valutando con attenzione benefici, rischi e possibili alternative. In alcuni casi, con la sospensione graduale o il cambio del farmaco, la libido può tornare ai livelli precedenti, ma i tempi e le modalità sono soggettivi.
Parlarne apertamente con il suo medico o psichiatra può aiutarla a trovare un equilibrio tra benessere psicologico e qualità della vita relazionale e sessuale.
Dott. Francesco Damiano Logiudice
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Dott.ssa Francesca Romana Casinghini
Psicologo, Psicologo clinico
Roma
Oltre ai farmaci dovrebbe inserire una terapia integrata cioè andare da uno psicologo per capire da dove deriva il suo malessere così importante così da poter smettere piano piano piano l'uso di farmaci e godersi una vita sessuale appagante
Buonasera,
la sua preoccupazione è comprensibile, e ha fatto bene a porre questa domanda: è importante potersi ascoltare e notare quando qualcosa cambia nel proprio benessere, anche in ambiti delicati come quello del desiderio sessuale.
Effettivamente, alcuni farmaci possono avere tra gli effetti collaterali una riduzione della libido o altre modifiche della sfera sessuale. Ogni persona, però, risponde in modo diverso, e ciò che sta sperimentando andrebbe valutato all’interno del suo percorso clinico complessivo.
Per questo è importante parlarne apertamente con lo psichiatra che le ha prescritto la terapia: è la figura professionale più indicata per aiutarla a capire se ci sia un legame tra la terapia farmacologica e le difficoltà che sta vivendo, e per valutare — se necessario — eventuali alternative, modifiche o strategie da adottare.
Inoltre, è importante notare che non è consigliabile sospendere un farmaco senza supervisione: ogni cambiamento nella terapia farmacologica va sempre discusso con il medico, perché anche una riduzione spontanea, se non monitorata, può portare a effetti collaterali o a un peggioramento del quadro clinico. Affidarsi a una guida esperta è il modo migliore per prendersi cura di sé con equilibrio.
Nel frattempo, non si colpevolizzi per ciò che prova (o non prova): la sessualità è una dimensione complessa, legata a molti fattori, e merita rispetto e ascolto, proprio come ogni altro aspetto del nostro benessere.
Un caro saluto.
Dott.ssa Martina Rocchetti
Psicologo, Psicologo clinico
Roma
Salve,
sì, l’escitalopram può influire sul desiderio sessuale: è un effetto collaterale abbastanza comune di questo tipo di farmaco. Se prima non aveva questi problemi, è possibile che ci sia un collegamento.
In molti casi, la libido torna con la sospensione o la modifica del farmaco, ma i tempi possono variare da persona a persona. È fondamentale però non sospendere da sola la terapia, ma parlarne con il medico o psichiatra che la segue, potrà valutare insieme a lei se e come intervenire.
In aggiunta, anche un supporto psicologico può aiutarla a capire meglio cosa sta vivendo e come affrontarlo, ci sono diverse strade possibili.
Un caro saluto.

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