Salve sono un ragazzo di 18 anni ed è un mese circa che non riesco a vivere più e mi diventa tutto c
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Salve sono un ragazzo di 18 anni ed è un mese circa che non riesco a vivere più e mi diventa tutto complesso a causa della mia sessualità. Premetto che mi sono piaciute sempre le ragazze ma non sono mai stato fidanzato e non ho avuto rapporti.Questo malessere che ho di cui ho paura che sta diventando ossessione é nato da quando per curiosità ho visto un video erotico tra gay e ho avuto un erezione poi però ho avuto delle erezione anche su video tra maschio e femmina.Sinceramente non so cosa fare questa cosa mi sta logorando non riesco a vivere più in modo leggero e ogni cosa mi faccio un problema ho delle paranoie e vorrei avere dei consigli su cosa potrebbe essere e come faccio a superarlo
Buongiorno, la ringrazio per la domanda.
Sicuramente questa è una tematica importante e comprendo la sua difficoltà nel convivere con questa complessità.
Al di là delle sue non esperienze passate credo comunque che sia fondamentale per lei comprendere da dove derivi tutto ciò in modo tale da poter abbandonare la sensazione da lei descritta ed avere la possibilità di vivere con più leggerezza.
Sicuramente questa è una tematica importante e comprendo la sua difficoltà nel convivere con questa complessità.
Al di là delle sue non esperienze passate credo comunque che sia fondamentale per lei comprendere da dove derivi tutto ciò in modo tale da poter abbandonare la sensazione da lei descritta ed avere la possibilità di vivere con più leggerezza.
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Ciao, capisco la tua preoccupazione, ma stai tranquillo: avere un’erezione guardando un certo video non significa affatto essere omosessuale. Il corpo può reagire a stimoli nuovi o curiosi senza che questo cambi il tuo orientamento, e dal tuo racconto è chiaro che l’attrazione che provi per le ragazze resta la parte centrale di te. Da ciò che scrivi emerge chiaramente che l’attrazione principale che senti è verso le ragazze: questo è il punto centrale a cui dare valore. Il resto rientra in una sfera di curiosità ed esperienze che non cambiano la tua identità.
Quello che ti sta facendo stare male non è la tua sessualità, ma l’ansia e le paranoie che ci stai costruendo sopra. Più cerchi una conferma assoluta, più rischi di sentirti confuso. Concediti invece di vivere con leggerezza, senza etichette rigide, sapendo che il tuo corpo può avere reazioni spontanee senza che questo cambi chi sei o cosa desideri davvero.
Comunque se questa ansia continua a pesarti, parlarne con uno psicologo potrebbe aiutarti a liberarti dai pensieri ossessivi e a ritrovare serenità. Ma il punto più importante che voglio lasciarti è questo: non c’è nulla in quello che descrivi che dica che sei omosessuale. Quello che sei lo scoprirai nel tempo, senza fretta e senza paure, e oggi puoi già fidarti delle tue attrazioni verso le ragazze. Dr. Giuseppe Mirabella
Quello che ti sta facendo stare male non è la tua sessualità, ma l’ansia e le paranoie che ci stai costruendo sopra. Più cerchi una conferma assoluta, più rischi di sentirti confuso. Concediti invece di vivere con leggerezza, senza etichette rigide, sapendo che il tuo corpo può avere reazioni spontanee senza che questo cambi chi sei o cosa desideri davvero.
Comunque se questa ansia continua a pesarti, parlarne con uno psicologo potrebbe aiutarti a liberarti dai pensieri ossessivi e a ritrovare serenità. Ma il punto più importante che voglio lasciarti è questo: non c’è nulla in quello che descrivi che dica che sei omosessuale. Quello che sei lo scoprirai nel tempo, senza fretta e senza paure, e oggi puoi già fidarti delle tue attrazioni verso le ragazze. Dr. Giuseppe Mirabella
Salve. La conoscenza del proprio corpo e della propria sessualità è in evoluzione e alla sua età è difficile, il più delle volte, avere certezze. Si è rivolto a qualcuno per parlare di questa sua preoccupazione?
Buongiorno, quello che descrivi è una situazione di grande confusione e ansia legata alla tua sessualità, che al momento sta diventando ossessiva e interferisce con la tua vita quotidiana. È importante sottolineare che tutto ciò è comune tra gli adolescenti e i giovani adulti: esplorare la sessualità, avere curiosità e provare reazioni fisiologiche differenti è normale e **non significa automaticamente cambiare orientamento sessuale**. L’ansia e le “paranoie” spesso nascono dall’intensità emotiva con cui interpreti le tue sensazioni e dai giudizi severi che puoi rivolgerti.
Per affrontare concretamente questa situazione, ti propongo di accettare le sensazioni senza giudizio: le erezioni o l’attrazione momentanea verso stimoli diversi non definiscono chi sei. Osservarle come fenomeni fisiologici e curiosità naturali riduce la pressione interna.
Di ridurre l’iperfocus: quando noti che la mente gira ossessivamente sul tema, distogli l’attenzione verso attività piacevoli e coinvolgenti (sport, musica, studio, passeggiate).
E soprattutto ti consiglio un percorso con uno psicologo specializzato in adolescenza o sessualità che può aiutarti a distinguere tra curiosità naturale e ansia patologica, a normalizzare le tue emozioni e a sviluppare strategie per ridurre l’ossessione.
Ogni volta che emergono pensieri ossessivi, prova a scriverli su un foglio senza giudizio e poi chiudi il foglio, spostando subito l’attenzione su un’attività concreta. Questo insegna al cervello a non amplificare l’ansia. Un cordiale saluto,
**Dott.ssa Marzia Mazzavillani**
Psicologa clinica - Voice Dialogue - Mindfulness - Dreamwork
Per affrontare concretamente questa situazione, ti propongo di accettare le sensazioni senza giudizio: le erezioni o l’attrazione momentanea verso stimoli diversi non definiscono chi sei. Osservarle come fenomeni fisiologici e curiosità naturali riduce la pressione interna.
Di ridurre l’iperfocus: quando noti che la mente gira ossessivamente sul tema, distogli l’attenzione verso attività piacevoli e coinvolgenti (sport, musica, studio, passeggiate).
E soprattutto ti consiglio un percorso con uno psicologo specializzato in adolescenza o sessualità che può aiutarti a distinguere tra curiosità naturale e ansia patologica, a normalizzare le tue emozioni e a sviluppare strategie per ridurre l’ossessione.
Ogni volta che emergono pensieri ossessivi, prova a scriverli su un foglio senza giudizio e poi chiudi il foglio, spostando subito l’attenzione su un’attività concreta. Questo insegna al cervello a non amplificare l’ansia. Un cordiale saluto,
**Dott.ssa Marzia Mazzavillani**
Psicologa clinica - Voice Dialogue - Mindfulness - Dreamwork
Buongiorno, in questo momento della sua vita è nel pieno sviluppo sessuale ed ha bisogno di conoscere maggiormente il suo corpo e il suo piacere sessuale senza giudicarsi.
Salve, grazie per aver condiviso qualcosa di cosi intimo e personale. A 18 anni, è normale sentirsi confusi, spaventati o persi riguardo alla propria sessualità, soprattutto se non ha ancora avuto esperienze dirette o se senti che le cose non si stanno "muovendo" come si aspettava.
Ha detto che lei sono sempre piaciute le ragazze, ma ora questa cosa le sta creando malessere e sta diventando quasi un’ossessione. le faccio qualche domanda che potrebbe aiutarla a mettere ordine nei pensieri.
Ha dei dubbi sulla tua sessualità? (Ad esempio: si è mai chiesto se potresti essere gay o bisessuale, o magari si sente “bloccato” e teme di non riuscire mai ad avere una relazione?) SE vuole può rispondermi in privato. Resto a sua disposizione.
Ha detto che lei sono sempre piaciute le ragazze, ma ora questa cosa le sta creando malessere e sta diventando quasi un’ossessione. le faccio qualche domanda che potrebbe aiutarla a mettere ordine nei pensieri.
Ha dei dubbi sulla tua sessualità? (Ad esempio: si è mai chiesto se potresti essere gay o bisessuale, o magari si sente “bloccato” e teme di non riuscire mai ad avere una relazione?) SE vuole può rispondermi in privato. Resto a sua disposizione.
Ciao, grazie per aver condiviso con me la tua esperienza. Quello che descrivi è un vissuto che capita a molti ragazzi della tua età: la sessualità è un aspetto complesso e sfaccettato, e può generare dubbi, paure o confusione, soprattutto quando ci si trova di fronte a esperienze nuove.
L’erezione non è necessariamente un indicatore della propria identità o orientamento sessuale: può essere una semplice risposta fisiologica a stimoli erotici, anche quando non corrispondono ai propri reali desideri o sentimenti. È importante distinguere la reazione del corpo da ciò che davvero senti e desideri a livello affettivo ed emotivo.
Il fatto che tu provi preoccupazione e che queste paure stiano diventando ossessive suggerisce che forse non si tratta tanto della tua sessualità in sé, quanto del modo in cui vivi e interpreti queste sensazioni, caricandole di ansia e di giudizio. Questo può farti percepire ogni cosa come un peso e può generare un circolo vizioso di dubbi e paranoie.
Un primo passo utile può essere quello di accogliere con maggiore serenità ciò che provi, senza giudicarti o forzarti a definire subito chi sei o cosa ti piace. La sessualità si esplora nel tempo, con le esperienze e la conoscenza di sé.
Detto questo, visto che stai vivendo un disagio che ti impedisce di vivere con leggerezza, sarebbe davvero utile e consigliato per approfondire e stare meglio rivolgersi ad uno specialista.
Dottoressa Silvia Parisi
Psicologa Psicoterapeuta Sessuologa
L’erezione non è necessariamente un indicatore della propria identità o orientamento sessuale: può essere una semplice risposta fisiologica a stimoli erotici, anche quando non corrispondono ai propri reali desideri o sentimenti. È importante distinguere la reazione del corpo da ciò che davvero senti e desideri a livello affettivo ed emotivo.
Il fatto che tu provi preoccupazione e che queste paure stiano diventando ossessive suggerisce che forse non si tratta tanto della tua sessualità in sé, quanto del modo in cui vivi e interpreti queste sensazioni, caricandole di ansia e di giudizio. Questo può farti percepire ogni cosa come un peso e può generare un circolo vizioso di dubbi e paranoie.
Un primo passo utile può essere quello di accogliere con maggiore serenità ciò che provi, senza giudicarti o forzarti a definire subito chi sei o cosa ti piace. La sessualità si esplora nel tempo, con le esperienze e la conoscenza di sé.
Detto questo, visto che stai vivendo un disagio che ti impedisce di vivere con leggerezza, sarebbe davvero utile e consigliato per approfondire e stare meglio rivolgersi ad uno specialista.
Dottoressa Silvia Parisi
Psicologa Psicoterapeuta Sessuologa
Si possono scoprire cose di sé a qualsiasi età. Si può anche essere incuriositi dallo stesso sesso senza però provare una reale attrazione fisica o sessuale in sè, nell'atto pratico. accettare un'eventuale bisessualità può essere difficile, come lei esprime, ma è possibile viverla in modo sano. non abbia paura
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stesso utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stesso utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
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Cordialmente, dott FDL
Gentile utente le consiglio di intraprendere un percorso di supporto psicologico per migliorare la sua qualità di vita.
Sarei felice di accompagnarla in questo percorso.
Se dovesse avere dei dubbi, può contattarmi premendo il tasto 'messaggio' sul mio profilo.
Resto a disposizione attraverso consulenze online.
Dott. Luca Rochdi
Sarei felice di accompagnarla in questo percorso.
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Dott. Luca Rochdi
Salve, provo a risponderle in virtù delle informazioni qui fornite. Immagino quanto sia sconcertante scoprire delle parti di sè che fino a questo momento non aveva considerato, così come è difficile non entrare in confusione in un periodo come quello adolescenziale che porta già di per sè scompiglio e preoccupazioni riguardo tanti aspetti. L'orientamento e l'attrazione sessuale fanno parte della varietà umana e perciò rientrano in un processo di scoperta di se stessi.
A proposito della richiesta, avere un'erezione guardando un certo tipo di video, sia che in esso siano presenti etero o omosessuali, non va a definire automaticamente il suo orientamento sessuale. L’eccitazione è una reazione fisiologica, non sempre significativa del proprio orientamento, legata alla novità, alla curiosità o semplicemente alla stimolazione visiva. Questo non invalida comunque le sue attrazioni.
Ciò che sembra crearle maggiore sofferenza non è tanto l’orientamento in sé, quanto il modo in cui interpreta questi segnali, alimentando dubbi e paure che la logorano. Pensandoci sempre di più non fa altro che alimentare un vortice di pensieri che sfuggono dalla propria volontà e le danno soluzioni non consone. Ricordi: i suoi pensieri non sono verità assolute, non stabiliscono chi è, ma sono eventi mentali. Potrebbe risultarle utile concedersi del tempo, perchè la sessualità non si definisce in un giorno, ma si chiarisce con l’esperienza, le relazioni, l’ascolto di sé. Può anche essere utile parlarne con un professionista se i pensieri sulla questione si fanno sempre più intensi ed estenuanti. Che una persona sia etero, gay, bisessuale o altro, non cambia il suo valore: il giudizio non ha spazio quando si parla di identità.
Dott.ssa Di Gennaro Virginia - Psicologa
A proposito della richiesta, avere un'erezione guardando un certo tipo di video, sia che in esso siano presenti etero o omosessuali, non va a definire automaticamente il suo orientamento sessuale. L’eccitazione è una reazione fisiologica, non sempre significativa del proprio orientamento, legata alla novità, alla curiosità o semplicemente alla stimolazione visiva. Questo non invalida comunque le sue attrazioni.
Ciò che sembra crearle maggiore sofferenza non è tanto l’orientamento in sé, quanto il modo in cui interpreta questi segnali, alimentando dubbi e paure che la logorano. Pensandoci sempre di più non fa altro che alimentare un vortice di pensieri che sfuggono dalla propria volontà e le danno soluzioni non consone. Ricordi: i suoi pensieri non sono verità assolute, non stabiliscono chi è, ma sono eventi mentali. Potrebbe risultarle utile concedersi del tempo, perchè la sessualità non si definisce in un giorno, ma si chiarisce con l’esperienza, le relazioni, l’ascolto di sé. Può anche essere utile parlarne con un professionista se i pensieri sulla questione si fanno sempre più intensi ed estenuanti. Che una persona sia etero, gay, bisessuale o altro, non cambia il suo valore: il giudizio non ha spazio quando si parla di identità.
Dott.ssa Di Gennaro Virginia - Psicologa
Ciao! Avere avuto un erezione non definisce il tuo orientamento sessuale.
L’eccitazione sessuale è una reazione del corpo che può comparire in tanti contesti, anche per stimoli nuovi. Non significa che tu sia gay, etero o altro.
L'orientamento sessuale è una componente dell'identità sessuale di una persona che si definisce su più dimensioni.
L’eccitazione sessuale è una reazione del corpo che può comparire in tanti contesti, anche per stimoli nuovi. Non significa che tu sia gay, etero o altro.
L'orientamento sessuale è una componente dell'identità sessuale di una persona che si definisce su più dimensioni.
Salve,
quando si è molto giovani è facile che un’esperienza o un pensiero inaspettato diventino fonte di forte confusione e di ansia. L’erezione di fronte a certi stimoli non è necessariamente un “indicatore” della sua identità o del suo orientamento sessuale. La sessualità, infatti, non si riduce a una reazione fisica, è fatta di desiderio, affettività, emozioni, fantasie e attrazioni che spesso richiedono tempo per essere comprese e accettate.
La curiosità è normale, e può capitare che il corpo reagisca anche a immagini che non corrispondono ai propri reali desideri. Questo non significa automaticamente “essere” in un modo o in un altro. Anzi, più si cerca di controllare e analizzare ogni singolo pensiero o reazione, più aumenta l’ansia e il rischio che diventi un’ossessione, come sta accadendo a lei.
Un passo importante potrebbe essere concedersi tempo senza forzare risposte immediate, la sua identità sessuale si chiarirà naturalmente con le esperienze e con la crescita personale. Nel frattempo, può esserle utile lavorare sull’ansia e sulle paure che si sono sviluppate, magari con l’aiuto di uno psicologo, così da imparare a distinguere tra ciò che davvero desidera e ciò che invece è solo una reazione del corpo o un pensiero intrusivo.
Un caro saluto
quando si è molto giovani è facile che un’esperienza o un pensiero inaspettato diventino fonte di forte confusione e di ansia. L’erezione di fronte a certi stimoli non è necessariamente un “indicatore” della sua identità o del suo orientamento sessuale. La sessualità, infatti, non si riduce a una reazione fisica, è fatta di desiderio, affettività, emozioni, fantasie e attrazioni che spesso richiedono tempo per essere comprese e accettate.
La curiosità è normale, e può capitare che il corpo reagisca anche a immagini che non corrispondono ai propri reali desideri. Questo non significa automaticamente “essere” in un modo o in un altro. Anzi, più si cerca di controllare e analizzare ogni singolo pensiero o reazione, più aumenta l’ansia e il rischio che diventi un’ossessione, come sta accadendo a lei.
Un passo importante potrebbe essere concedersi tempo senza forzare risposte immediate, la sua identità sessuale si chiarirà naturalmente con le esperienze e con la crescita personale. Nel frattempo, può esserle utile lavorare sull’ansia e sulle paure che si sono sviluppate, magari con l’aiuto di uno psicologo, così da imparare a distinguere tra ciò che davvero desidera e ciò che invece è solo una reazione del corpo o un pensiero intrusivo.
Un caro saluto
Grazie per aver trovato il coraggio di esprimere il tuo vissuto. Quello che stai attraversando ha un peso reale nella tua esperienza soggettiva, e merita attenzione, ascolto e rispetto. È comprensibile sentirsi confusi o spaventati quando qualcosa entra in contrasto con l’immagine che abbiamo costruito di noi stessi — soprattutto su un tema delicato e profondo come la sessualità.
L'identità sessuale non è qualcosa che si scopre una volta per tutte, ma qualcosa che si costruisce nel tempo, anche attraverso domande, dubbi e momenti di disorientamento come quello che descrivi.
Il fatto che tu abbia avuto un'erezione guardando un certo tipo di video non "definisce" chi sei. L’eccitazione sessuale può essere influenzata da molte variabili, anche solo dalla novità o dalla curiosità, senza necessariamente rappresentare un orientamento. Il problema, piuttosto, sembra nascere dall’interpretazione che stai dando a questa esperienza, che ti sta portando a giudicarti e a entrare in uno stato di allarme e ossessività.
Il tuo malessere ha forse più a che fare con la paura del giudizio, il bisogno di certezze immediate e una certa rigidità nell'idea di cosa “dovresti” provare o essere. Ma la sessualità è un processo personale, complesso e fluido, che si può esplorare senza fretta e senza obbligo di “definirsi” subito.
Forse varrebbe la pena iniziare a indagare il motivo per cui in te ci sia questa necessità così impellente di definirti.
L'identità sessuale non è qualcosa che si scopre una volta per tutte, ma qualcosa che si costruisce nel tempo, anche attraverso domande, dubbi e momenti di disorientamento come quello che descrivi.
Il fatto che tu abbia avuto un'erezione guardando un certo tipo di video non "definisce" chi sei. L’eccitazione sessuale può essere influenzata da molte variabili, anche solo dalla novità o dalla curiosità, senza necessariamente rappresentare un orientamento. Il problema, piuttosto, sembra nascere dall’interpretazione che stai dando a questa esperienza, che ti sta portando a giudicarti e a entrare in uno stato di allarme e ossessività.
Il tuo malessere ha forse più a che fare con la paura del giudizio, il bisogno di certezze immediate e una certa rigidità nell'idea di cosa “dovresti” provare o essere. Ma la sessualità è un processo personale, complesso e fluido, che si può esplorare senza fretta e senza obbligo di “definirsi” subito.
Forse varrebbe la pena iniziare a indagare il motivo per cui in te ci sia questa necessità così impellente di definirti.
Buongiorno,
quello che descrivi somiglia a un ciclo ansioso-ossessivo più che a un cambiamento del tuo orientamento: l’eccitazione può comparire per novità, curiosità o semplice risposta fisiologica, senza “definire” chi sei. Le verifiche continue (cercare conferme, esporsi a contenuti per “testarti”) alimentano il dubbio.
Un lavoro psicologico con tecniche di gestione dei pensieri intrusivi può aiutarti a interrompere il loop delle rassicurazioni, ridurre l’ansia e tornare a vivere con leggerezza.
Sono psicologa e ricevo online e in presenza a Verona: se vuoi, possiamo impostare insieme alcune strategie pratiche e personalizzate.
un caro saluto, Dott.ssa Quintiliano Francesca Cristina
quello che descrivi somiglia a un ciclo ansioso-ossessivo più che a un cambiamento del tuo orientamento: l’eccitazione può comparire per novità, curiosità o semplice risposta fisiologica, senza “definire” chi sei. Le verifiche continue (cercare conferme, esporsi a contenuti per “testarti”) alimentano il dubbio.
Un lavoro psicologico con tecniche di gestione dei pensieri intrusivi può aiutarti a interrompere il loop delle rassicurazioni, ridurre l’ansia e tornare a vivere con leggerezza.
Sono psicologa e ricevo online e in presenza a Verona: se vuoi, possiamo impostare insieme alcune strategie pratiche e personalizzate.
un caro saluto, Dott.ssa Quintiliano Francesca Cristina
Salve, comprendo quanto sia difficile per lei vivere questo momento e quanto il pensiero riguardo alla sua sessualità stia diventando fonte di ansia e di sofferenza. A diciotto anni è naturale porsi domande e sentirsi confusi, perché l’identità sessuale è una parte importante della propria crescita personale e si costruisce gradualmente, spesso passando attraverso momenti di incertezza. La curiosità e l’esplorazione, anche attraverso video o fantasie, non rappresentano di per sé una definizione della propria identità, ma possono generare dubbi quando vengono vissuti con paura e con il bisogno di avere risposte assolute e immediate. Il fatto che lei si sia accorto di avere erezioni in contesti diversi non significa che la sua sessualità sia in discussione. Le reazioni fisiche, come l’erezione, possono verificarsi per stimoli di varia natura e non sono automaticamente la prova di un orientamento sessuale. Spesso, soprattutto nei ragazzi giovani, il corpo reagisce in modo spontaneo a stimoli erotici senza che questo corrisponda a un reale desiderio o a una preferenza profonda. È la nostra mente, con i suoi pensieri e interpretazioni, che tende a dare un significato assoluto a queste reazioni, trasformandole in motivo di angoscia. Ciò che descrive, il rimuginare costantemente su queste esperienze, il bisogno di analizzarle e la sensazione che tutto diventi pesante e complesso, richiama alcune caratteristiche del funzionamento ossessivo. Nei disturbi ossessivi spesso la persona resta intrappolata in un circolo vizioso di dubbi e ricerche di conferme, che invece di portare sollievo aumentano il livello di ansia e fanno sembrare la questione sempre più grave. Nel suo caso, l’ossessione riguarda la paura di non conoscere con certezza la sua identità sessuale e il timore che un singolo episodio possa rappresentare una verità nascosta e definitiva. Dal punto di vista cognitivo comportamentale, un passo importante sarebbe iniziare a riconoscere questo meccanismo. L’errore non è nell’aver provato una reazione corporea, ma nel convincersi che da quella reazione dipenda la sua identità. Imparare a osservare i pensieri senza lasciarsi trascinare dalle interpretazioni catastrofiche è un lavoro che richiede tempo, ma che può restituirle quella leggerezza che oggi sente di aver perso. Non si tratta di negare o reprimere le sensazioni, ma di ridimensionarle, ricordando che l’orientamento sessuale non si definisce con un singolo episodio e soprattutto non si riduce a una risposta fisica involontaria. La sua sofferenza è reale e merita ascolto e attenzione. È importante che non resti solo con questi pensieri e che possa parlarne con una figura di riferimento, che sia un professionista o qualcuno di cui si fida, in modo da non alimentare ulteriormente il senso di isolamento e di paura. Un percorso psicologico potrebbe aiutarla a interrompere i circoli ossessivi e a guardare con più serenità alle sue esperienze, liberandola dall’idea che ogni stimolo debba essere analizzato e classificato. Quello che sta vivendo non definisce chi lei è, ma mostra quanto sia sensibile e quanto stia cercando di costruire con serietà la sua identità. Con il giusto sostegno potrà ritrovare leggerezza e sicurezza, senza sentirsi schiacciato dai dubbi. Resto a disposizione. Dott. Andrea Boggero
Buongiorno gentile Utente, capisco quanto questo momento per lei possa essere fonte di confusione e di ansia. È piuttosto comune, soprattutto in giovane età, vivere dubbi e domande rispetto alla propria sessualità, e spesso il timore di “non capire chi si è” può diventare molto più opprimente del contenuto stesso dei pensieri. Quello che descrive, cioè l’erezione di fronte a stimoli diversi, non è in alcun modo una prova definitiva del suo orientamento sessuale. La risposta fisiologica del corpo, soprattutto a diciotto anni, è molto sensibile e può attivarsi anche in situazioni che non corrispondono necessariamente ai propri desideri profondi o alla propria identità.
Il fatto che questa esperienza sia diventata fonte di ossessione, con pensieri che ritornano continuamente e la fanno sentire bloccato e spaventato, è un aspetto importante. Più cerca di analizzare e controllare cosa significhi un determinato pensiero o una reazione del corpo, più il malessere cresce, perché la mente rimane intrappolata in un circolo di dubbi e rassicurazioni che non porta mai ad una vera chiarezza interiore.
Quello che può aiutarla in questo momento non è trovare subito una risposta definitiva alla domanda “chi sono” sul piano sessuale, ma concedersi la possibilità di accogliere le proprie reazioni senza viverle come giudizi o minacce. L’identità affettiva e sessuale è qualcosa che si chiarisce nel tempo, anche attraverso le esperienze reali e non soltanto tramite le fantasie o le immagini.
Le suggerirei, se questo stato di ansia persiste e la fa sentire davvero bloccato, di valutare l’idea di un percorso psicologico. Uno spazio di confronto con un professionista potrebbe aiutarla a ridurre le ossessioni, a gestire l’ansia e a guardare con più serenità al suo mondo interiore, senza il peso costante del dubbio.
Quello che sta vivendo non è una condanna né un segnale che c’è qualcosa di “sbagliato” in lei, ma piuttosto l’espressione di un momento di crescita e di vulnerabilità che, se affrontato con il giusto sostegno, può diventare occasione di maggiore conoscenza di sé e di libertà.
Se dovesse avere bisogno di ulteriori informazioni o di intraprendere un percorso mi trova a disposizione,
Dott. Luca Vocino
Il fatto che questa esperienza sia diventata fonte di ossessione, con pensieri che ritornano continuamente e la fanno sentire bloccato e spaventato, è un aspetto importante. Più cerca di analizzare e controllare cosa significhi un determinato pensiero o una reazione del corpo, più il malessere cresce, perché la mente rimane intrappolata in un circolo di dubbi e rassicurazioni che non porta mai ad una vera chiarezza interiore.
Quello che può aiutarla in questo momento non è trovare subito una risposta definitiva alla domanda “chi sono” sul piano sessuale, ma concedersi la possibilità di accogliere le proprie reazioni senza viverle come giudizi o minacce. L’identità affettiva e sessuale è qualcosa che si chiarisce nel tempo, anche attraverso le esperienze reali e non soltanto tramite le fantasie o le immagini.
Le suggerirei, se questo stato di ansia persiste e la fa sentire davvero bloccato, di valutare l’idea di un percorso psicologico. Uno spazio di confronto con un professionista potrebbe aiutarla a ridurre le ossessioni, a gestire l’ansia e a guardare con più serenità al suo mondo interiore, senza il peso costante del dubbio.
Quello che sta vivendo non è una condanna né un segnale che c’è qualcosa di “sbagliato” in lei, ma piuttosto l’espressione di un momento di crescita e di vulnerabilità che, se affrontato con il giusto sostegno, può diventare occasione di maggiore conoscenza di sé e di libertà.
Se dovesse avere bisogno di ulteriori informazioni o di intraprendere un percorso mi trova a disposizione,
Dott. Luca Vocino
Buongiorno
Prima di tutto, voglio dirti che non sei solo. Molti ragazzi e ragazze alla tua età attraversano momenti di forte confusione riguardo alla propria sessualità, e il fatto che tu stia cercando di capire cosa ti sta succedendo è già un passo importante, coraggioso e sano. Da quello che racconti, sembra che tu stia vivendo ansia legata alla tua identità sessuale, accompagnata da pensieri ossessivi e da un forte senso di disagio. Questo malessere può diventare molto pesante, come stai sperimentando, soprattutto se non viene condiviso o affrontato con il giusto supporto.
Vediamo alcuni punti importanti:
Una reazione fisica (come un'erezione) non definisce la tua sessualità.
Il corpo può rispondere a stimoli nuovi o “proibiti” semplicemente per curiosità, sorpresa o eccitazione generale. Questo non vuol dire che tu sia gay, etero o altro. È normale avere reazioni fisiche che a volte confondono.
Essere incuriositi da qualcosa non significa identificarsi con essa.
Vedere un video erotico di un certo tipo non significa necessariamente che tu voglia vivere quell’esperienza nella realtà. L’eccitazione può essere una risposta automatica, e non sempre corrisponde a un desiderio profondo o a un orientamento.
Le ossessioni sessuali possono nascere anche da ansia e paure.
Quando sei molto preoccupato o impaurito da qualcosa che non capisci, la mente può iniziare a fissarsi su quel pensiero (come “E se fossi gay?”, “E se non fossi normale?”), anche senza vere basi. Questo è un fenomeno comune e si avvicina a quello che viene chiamato disturbo ossessivo-compulsivo a tema sessuale (OCD), che può essere trattato.
La mancanza di esperienze reali non aiuta la chiarezza.
È anche normale sentirsi confusi quando non si sono avute ancora relazioni o esperienze sentimentali e sessuali. La teoria, i video, i pensieri non sono sufficienti per capire chi sei davvero: è il tempo, l’esperienza e il confronto con gli altri che ti aiuteranno.
La tua sessualità è qualcosa che si costruisce nel tempo, non devi avere “certezze” oggi. È normale essere in fase di esplorazione a 18 anni. Non serve guardare video per “verificare” cosa ti piace. Questo crea solo più ansia. Le risposte arriveranno con calma e con l'esperienza. La sessualità è una parte profonda e complessa, dove raramente è sempre o bianco o nero, ma ricca di sfumature. Non va vissuta come un peso o una prigione. È un cammino personale, spesso lungo, a volte confuso, ma anche ricco di scoperta dove nessuno è sbagliato.
Quello che stai vivendo può essere molto pesante da gestire da solo e se vorrai un supporto resto a disposizione.
Buona giornata
Dott.ssa Giulia Raiano
Prima di tutto, voglio dirti che non sei solo. Molti ragazzi e ragazze alla tua età attraversano momenti di forte confusione riguardo alla propria sessualità, e il fatto che tu stia cercando di capire cosa ti sta succedendo è già un passo importante, coraggioso e sano. Da quello che racconti, sembra che tu stia vivendo ansia legata alla tua identità sessuale, accompagnata da pensieri ossessivi e da un forte senso di disagio. Questo malessere può diventare molto pesante, come stai sperimentando, soprattutto se non viene condiviso o affrontato con il giusto supporto.
Vediamo alcuni punti importanti:
Una reazione fisica (come un'erezione) non definisce la tua sessualità.
Il corpo può rispondere a stimoli nuovi o “proibiti” semplicemente per curiosità, sorpresa o eccitazione generale. Questo non vuol dire che tu sia gay, etero o altro. È normale avere reazioni fisiche che a volte confondono.
Essere incuriositi da qualcosa non significa identificarsi con essa.
Vedere un video erotico di un certo tipo non significa necessariamente che tu voglia vivere quell’esperienza nella realtà. L’eccitazione può essere una risposta automatica, e non sempre corrisponde a un desiderio profondo o a un orientamento.
Le ossessioni sessuali possono nascere anche da ansia e paure.
Quando sei molto preoccupato o impaurito da qualcosa che non capisci, la mente può iniziare a fissarsi su quel pensiero (come “E se fossi gay?”, “E se non fossi normale?”), anche senza vere basi. Questo è un fenomeno comune e si avvicina a quello che viene chiamato disturbo ossessivo-compulsivo a tema sessuale (OCD), che può essere trattato.
La mancanza di esperienze reali non aiuta la chiarezza.
È anche normale sentirsi confusi quando non si sono avute ancora relazioni o esperienze sentimentali e sessuali. La teoria, i video, i pensieri non sono sufficienti per capire chi sei davvero: è il tempo, l’esperienza e il confronto con gli altri che ti aiuteranno.
La tua sessualità è qualcosa che si costruisce nel tempo, non devi avere “certezze” oggi. È normale essere in fase di esplorazione a 18 anni. Non serve guardare video per “verificare” cosa ti piace. Questo crea solo più ansia. Le risposte arriveranno con calma e con l'esperienza. La sessualità è una parte profonda e complessa, dove raramente è sempre o bianco o nero, ma ricca di sfumature. Non va vissuta come un peso o una prigione. È un cammino personale, spesso lungo, a volte confuso, ma anche ricco di scoperta dove nessuno è sbagliato.
Quello che stai vivendo può essere molto pesante da gestire da solo e se vorrai un supporto resto a disposizione.
Buona giornata
Dott.ssa Giulia Raiano
Salve, il disagio che descrive nasce da una confusione e da un timore legati alla scoperta della propria sessualità, che è un processo complesso e personale. È del tutto normale avere curiosità e reazioni fisiche diverse senza che questo definisca in modo rigido il proprio orientamento. L’ansia e le ossessioni possono invece diventare un ostacolo e alimentare ulteriori dubbi e sofferenza.
Un percorso di psicoterapia umanistica può aiutarla ad accogliere senza giudizio i propri sentimenti e desideri, mentre un approccio Mindfulness può insegnarle a osservare le proprie emozioni senza esserne travolto. Si tratta di un momento delicato, ma con il giusto supporto potrà ritrovare leggerezza e chiarezza nel vivere la sua sessualità. Se i pensieri diventano troppo invasivi o dolorosi, non esiti a rivolgersi a uno psicologo psicoterapeuta. Saluti, dott.ssa Sandra Petralli
Un percorso di psicoterapia umanistica può aiutarla ad accogliere senza giudizio i propri sentimenti e desideri, mentre un approccio Mindfulness può insegnarle a osservare le proprie emozioni senza esserne travolto. Si tratta di un momento delicato, ma con il giusto supporto potrà ritrovare leggerezza e chiarezza nel vivere la sua sessualità. Se i pensieri diventano troppo invasivi o dolorosi, non esiti a rivolgersi a uno psicologo psicoterapeuta. Saluti, dott.ssa Sandra Petralli
Ciao,
In adolescenza (e prima età adulta) è normale porsi domande sulla propria sessualità e talvolta sentirsi confusi. Avere un’erezione di fronte a stimoli diversi non definisce in modo rigido l’orientamento, perché il corpo può reagire anche per semplice curiosità o eccitazione fisiologica. Da quello che descrivi, però, sembra che l’aspetto più difficile per te sia l’ansia e la preoccupazione su questi temi delicati.
Se vuoi, sono disponibile ad approfondire insieme questi vissuti attraverso dei colloqui, così da aiutarti a ritrovare maggiore serenità e leggerezza.
In adolescenza (e prima età adulta) è normale porsi domande sulla propria sessualità e talvolta sentirsi confusi. Avere un’erezione di fronte a stimoli diversi non definisce in modo rigido l’orientamento, perché il corpo può reagire anche per semplice curiosità o eccitazione fisiologica. Da quello che descrivi, però, sembra che l’aspetto più difficile per te sia l’ansia e la preoccupazione su questi temi delicati.
Se vuoi, sono disponibile ad approfondire insieme questi vissuti attraverso dei colloqui, così da aiutarti a ritrovare maggiore serenità e leggerezza.
Buonasera,
innanzitutto credo che occorra precisare che provare eccitazione di fronte a scene omosessuali non significa necessariamente avere un orientamento sessuale omosessuale! L'eccitazione è causata da diversi fattori tra cui il proprio stato emotivo e le fluttuazioni ormonali (soprattutto per le donne), ma non è strettamente legata all'orientamento sessuale. Quindi, è assolutamente fisiologico provare eccitazione di fronte ad una scena omosessuale pur considerandosi di orientamento (esclusivamente) eterosessuale.
Premesso ciò, se la tua paura è legata più ad avere un orientamento sessuale omosessuale, ti consiglierei un colloquio con un* professionista: cosa ti spaventa dell'essere omosessuale, la paura dello stigma della nostra società ed eventualmente della famiglia di origine sono tematiche delicate che vanno affrontate con cura e in un setting adeguato. Spero di esserti stata d'aiuto.
innanzitutto credo che occorra precisare che provare eccitazione di fronte a scene omosessuali non significa necessariamente avere un orientamento sessuale omosessuale! L'eccitazione è causata da diversi fattori tra cui il proprio stato emotivo e le fluttuazioni ormonali (soprattutto per le donne), ma non è strettamente legata all'orientamento sessuale. Quindi, è assolutamente fisiologico provare eccitazione di fronte ad una scena omosessuale pur considerandosi di orientamento (esclusivamente) eterosessuale.
Premesso ciò, se la tua paura è legata più ad avere un orientamento sessuale omosessuale, ti consiglierei un colloquio con un* professionista: cosa ti spaventa dell'essere omosessuale, la paura dello stigma della nostra società ed eventualmente della famiglia di origine sono tematiche delicate che vanno affrontate con cura e in un setting adeguato. Spero di esserti stata d'aiuto.
Gentile Utente,
grazie per aver condiviso quello che stai vivendo. Posso immaginare quanto possa essere faticoso sentirsi sopraffatti da pensieri e paure legate alla propria sessualità. La sessualità può essere complessa e personale, non sempre trova spazio dentro etichette rigide e non sempre segue un andamento chiaro e lineare. Un percorso insieme a una o un professionista potrebbe aiutarti ad esplorare con più serenità e senza giudizio la tua sessualità e aiutarti a sentirti più libero e conoscere meglio te stesso.
Un caro saluto,
Dott.ssa Alice Brichetto
grazie per aver condiviso quello che stai vivendo. Posso immaginare quanto possa essere faticoso sentirsi sopraffatti da pensieri e paure legate alla propria sessualità. La sessualità può essere complessa e personale, non sempre trova spazio dentro etichette rigide e non sempre segue un andamento chiaro e lineare. Un percorso insieme a una o un professionista potrebbe aiutarti ad esplorare con più serenità e senza giudizio la tua sessualità e aiutarti a sentirti più libero e conoscere meglio te stesso.
Un caro saluto,
Dott.ssa Alice Brichetto
Capisco bene quanto ti stia pesando questa situazione. A 18 anni è normale che la sessualità porti con sé dubbi, curiosità e anche paure, soprattutto se non hai ancora avuto esperienze concrete. La mente tende a interrogarsi su ogni reazione del corpo e, quando ci aggiungi l’ansia, rischi di trasformare tutto in un’ossessione.
Il fatto che tu abbia avuto un’erezione guardando un video tra uomini non significa automaticamente che sei gay o che la tua identità sessuale sia diversa da come l’hai sempre percepita. L’eccitazione non è sempre legata a un orientamento “definitivo”: può accadere per curiosità, per la novità, o semplicemente perché il corpo reagisce a stimoli sessuali in generale. È lo stesso motivo per cui subito dopo ti sei eccitato anche con video eterosessuali.
Quello che ti logora non è la tua sessualità, ma il continuo interrogarti e giudicarti. Più cerchi di analizzare le tue reazioni, più diventa tutto pesante. In realtà la sessualità non è una formula matematica da risolvere subito: si scopre vivendo, con calma, facendo esperienze quando ti sentirai pronto.
Un consiglio che può aiutarti è smettere di “testarti” attraverso i video o i pensieri. Non serve metterti alla prova per capire chi sei: così rischi solo di aumentare ansia e confusione. Permettiti invece di osservarti senza giudizio, sapendo che non devi darti un’etichetta immediata e che qualunque sfumatura della tua attrazione non ti rende “sbagliato”.
Non sei solo in questo: tantissimi ragazzi alla tua età passano momenti simili, soprattutto se sono persone riflessive e tendenti a farsi molte domande. Col tempo e con l’esperienza reale imparerai a conoscere meglio te stesso. Per ora la cosa più importante è non farti spaventare dalle reazioni del corpo e non trasformarle in condanne.
Dott.ssa De Pretto
Il fatto che tu abbia avuto un’erezione guardando un video tra uomini non significa automaticamente che sei gay o che la tua identità sessuale sia diversa da come l’hai sempre percepita. L’eccitazione non è sempre legata a un orientamento “definitivo”: può accadere per curiosità, per la novità, o semplicemente perché il corpo reagisce a stimoli sessuali in generale. È lo stesso motivo per cui subito dopo ti sei eccitato anche con video eterosessuali.
Quello che ti logora non è la tua sessualità, ma il continuo interrogarti e giudicarti. Più cerchi di analizzare le tue reazioni, più diventa tutto pesante. In realtà la sessualità non è una formula matematica da risolvere subito: si scopre vivendo, con calma, facendo esperienze quando ti sentirai pronto.
Un consiglio che può aiutarti è smettere di “testarti” attraverso i video o i pensieri. Non serve metterti alla prova per capire chi sei: così rischi solo di aumentare ansia e confusione. Permettiti invece di osservarti senza giudizio, sapendo che non devi darti un’etichetta immediata e che qualunque sfumatura della tua attrazione non ti rende “sbagliato”.
Non sei solo in questo: tantissimi ragazzi alla tua età passano momenti simili, soprattutto se sono persone riflessive e tendenti a farsi molte domande. Col tempo e con l’esperienza reale imparerai a conoscere meglio te stesso. Per ora la cosa più importante è non farti spaventare dalle reazioni del corpo e non trasformarle in condanne.
Dott.ssa De Pretto
Gentile utente, grazie per aver condiviso la sua situazione.
Dalle sue parole emerge un forte disagio legato a reazioni corporee e a pensieri che si sono fatti urgenti e ossessivi.
Potrebbe essere utile separare l’accaduto fisico dalla sua identità, una reazione momentanea non definisce chi è.
Quello che la sta consumando sembra essere soprattutto la ruminazione e la paura di una definizione forzata.
Chiedersi “è davvero così?” alimenta l’ansia e impedisce di ascoltare con calma come si sente nel tempo.
Con un percorso, anche breve, può esplorare i suoi vissuti, le paure collegate e le immagini di sé che emergono.
Questo lavoro aiuta a trasformare la curiosità in conoscenza, senza giudizio o condanna.
Prendere spazio per queste domande rende possibile integrare l’esperienza anziché subirla.
Se lo desidera, possiamo approfondire insieme in un primo colloquio chiarificatore, può prenotare un appuntamento, anche online.
Per ogni eventuale approfondimento sono a sua disposizione, anche online, il primo colloquio è gratuito.
Un caro saluto,
Dott. Mauro Terracciano.
Dalle sue parole emerge un forte disagio legato a reazioni corporee e a pensieri che si sono fatti urgenti e ossessivi.
Potrebbe essere utile separare l’accaduto fisico dalla sua identità, una reazione momentanea non definisce chi è.
Quello che la sta consumando sembra essere soprattutto la ruminazione e la paura di una definizione forzata.
Chiedersi “è davvero così?” alimenta l’ansia e impedisce di ascoltare con calma come si sente nel tempo.
Con un percorso, anche breve, può esplorare i suoi vissuti, le paure collegate e le immagini di sé che emergono.
Questo lavoro aiuta a trasformare la curiosità in conoscenza, senza giudizio o condanna.
Prendere spazio per queste domande rende possibile integrare l’esperienza anziché subirla.
Se lo desidera, possiamo approfondire insieme in un primo colloquio chiarificatore, può prenotare un appuntamento, anche online.
Per ogni eventuale approfondimento sono a sua disposizione, anche online, il primo colloquio è gratuito.
Un caro saluto,
Dott. Mauro Terracciano.
Buona sera.
Credo lei abbia parecchio desiderio di aver un rapporto sessuale e una relazione amorosa. Perciò Non cè nulla di strano se ha avuto questa reazione difronte ad un video erotico tra maschi.
Credo lei abbia parecchio desiderio di aver un rapporto sessuale e una relazione amorosa. Perciò Non cè nulla di strano se ha avuto questa reazione difronte ad un video erotico tra maschi.
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