Salve egregi dottori volevo sapere il vs parere circa una situazione che ho vissuto cercherò di esse
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Salve egregi dottori volevo sapere il vs parere circa una situazione che ho vissuto cercherò di essere più esaustivo possibile
Sono stato tradito da mia moglie ho deciso di perdonarla di voltare pagina e andare avanti nonostante dentro di me resta un dolore difficile da descrivere ho dei fortissimi sensi di colpa perché anche se e evidente che lei abbia sbagliato sono certo che anche io abbia responsabilità al riguardo e quello che mi fa più male e stato di non aver fatto tutto il necessario perché questo non accadesse forse sarebbe bastato che fossi più presente che le dedicassi più attenzioni quando ero impegnato con il mio lavoro quando ero con lei le dedicavo le giuste attenzioni ne sono sicuro non posso dire altrettanto quando ero impegnato con il mio lavoro e poi per darvi un quadro più completo lei era una ragazza molto timida che per questa timidezza si curava poco e era poco appariscente infatti non ha avuto uomini che la corteggiassero una o due brevi storie poi con l inizio del nostro rapporto mi sono preso cura di lei facendole tanti regali di vestiti firmati e sicuramente che esaltavano la sua persona e ho pensato che essendo più appariscente non è passata più inosservata e quando si è sentita corteggiata cosa che non le era accaduta fino a 30anni e stato bello per lei provare questa sensazione che non aveva mai provato e queste attenzioni che non aveva mai avuto insieme al fatto che io durante la settimana mi dedicavo solo al mio lavoro penso che per questo si sia lasciata coinvolgere avendo due storie con altri uomini poi mi direte voi con il Vs autorevole parere se quanto credo io sia accaduto possa essere accaduto per il motivo che io credo
Per concludere la cosa che mi fa più male e che ho dentro di me che mi sta logorando e che ho scoperto che uno di questi due uomini con cui mia moglie ha avuto rapporti fosse molto dotato in termini di dimensioni del proprio membro e quello che io penso che non mi fa trovare pace con me stesso e che con questo abbia provato emozioni fisiche che io non riesco e non riuscirò mai a farle provare e quando quindi possa stare in intimità con me possa pensare che io non sia appagante per lei come lo e stato quest altro uomo quindi io penso che lei pensi che io non sia il meglio per lei e che lei si accontenti pur non dicendo niente cosa ne pensate voi dottori?
Sono stato tradito da mia moglie ho deciso di perdonarla di voltare pagina e andare avanti nonostante dentro di me resta un dolore difficile da descrivere ho dei fortissimi sensi di colpa perché anche se e evidente che lei abbia sbagliato sono certo che anche io abbia responsabilità al riguardo e quello che mi fa più male e stato di non aver fatto tutto il necessario perché questo non accadesse forse sarebbe bastato che fossi più presente che le dedicassi più attenzioni quando ero impegnato con il mio lavoro quando ero con lei le dedicavo le giuste attenzioni ne sono sicuro non posso dire altrettanto quando ero impegnato con il mio lavoro e poi per darvi un quadro più completo lei era una ragazza molto timida che per questa timidezza si curava poco e era poco appariscente infatti non ha avuto uomini che la corteggiassero una o due brevi storie poi con l inizio del nostro rapporto mi sono preso cura di lei facendole tanti regali di vestiti firmati e sicuramente che esaltavano la sua persona e ho pensato che essendo più appariscente non è passata più inosservata e quando si è sentita corteggiata cosa che non le era accaduta fino a 30anni e stato bello per lei provare questa sensazione che non aveva mai provato e queste attenzioni che non aveva mai avuto insieme al fatto che io durante la settimana mi dedicavo solo al mio lavoro penso che per questo si sia lasciata coinvolgere avendo due storie con altri uomini poi mi direte voi con il Vs autorevole parere se quanto credo io sia accaduto possa essere accaduto per il motivo che io credo
Per concludere la cosa che mi fa più male e che ho dentro di me che mi sta logorando e che ho scoperto che uno di questi due uomini con cui mia moglie ha avuto rapporti fosse molto dotato in termini di dimensioni del proprio membro e quello che io penso che non mi fa trovare pace con me stesso e che con questo abbia provato emozioni fisiche che io non riesco e non riuscirò mai a farle provare e quando quindi possa stare in intimità con me possa pensare che io non sia appagante per lei come lo e stato quest altro uomo quindi io penso che lei pensi che io non sia il meglio per lei e che lei si accontenti pur non dicendo niente cosa ne pensate voi dottori?
Gentilissimo, innanzitutto la ringrazio per la sua condivisione, immagino che non sia stato semplice per lei parlarne, dato che la situazione le crea comprensibilmente un certo malessere. Quando si parla di tradimento, oltre all'avvenimento in sé che provoca un certo dolore, apre inevitabilmente ad una serie di dubbi, interrogativi e un senso di confusione rispetto a sé stessi, all'altra persona e alla coppia. Le sue domande sono più che lecite, ma è altrettanto complicato trovare una risposta a queste ultime, perché se da un lato è difficile rispondere non conoscendo sua moglie e la vostra storia, dall'altro lato, più che trovare una risposta, sarebbe utile approfondire questi suoi pensieri, riguardo alla sua persona, alla visione che ha di sé stesso e del suo rapporto con la moglie, così da cercare di comprendere da dove derivano queste sue domande e considerazioni e cosa la spinge ad interrogarsi su determinati temi. Il discorso che riporta è certamente complesso e meritevole di approfondimento, credo infatti che sia importante per lei condividere queste sue sensazioni con un professionista, in modo che si possa sentire accolto ed ascoltato, che possa raccontare la sua e la vostra storia.
In alternativa, nel caso in cui sua moglie fosse d'accordo, potrebbe rivelarsi utile un percorso di coppia.
Qualora le facesse piacere, rimango a disposizione (anche online). Cordialmente, Dott.ssa Carlotta Cazzin.
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Buongiorno, la ringrazio per essersi appoggiato a noi. Quando lei racconta è ricco di particolari e sicuramente qualche mio collega potrebbe già esprimersi in merito. Per quel che riguarda me, preferirei almeno avere 2 3 colloqui magari in una seduta di coppia, dove assieme alla sua compagna mi esponete i vostri dubbi e problemi. Ricapitolando quello che le consiglierei per assolvere alla sua domanda è una seduta di coppia con una psicologo. Ne gioverà sicuramente lei la sua compagna e la vostra relazione.
Cordialmente, dott. Pietro Cecchin.
Cordialmente, dott. Pietro Cecchin.
Buongiorno.
Un tradimento può essere un evento veramente doloroso che, come ha scritto anche lei, ha lasciato una sofferenza e una quota di insicurezza. Quello che posso suggerirle è di dedicarsi alle sue emozioni, a quel senso di colpa di cui parla e che in questo momento la porta a tutta una cascata di rimuginii e pensieri intrusivi circa ciò che non ha fatto ma avrebbe potuto fare per prevenire il tradimento. Purtroppo è difficile accettare che non abbiamo tutto questo potere di prevenire certe situazioni, e il rimuginare sul passato è poco funzionale.
Partirei proprio da questo senso di colpa per esplorare la sua ferita emotiva.
Non è possibile cambiare il passato, ma si può cercare di esplorarsi e conoscersi meglio per trarne qualcosa di utile per il suo presente.
Il perdono autentico c'è nel momento in cui si riesce anche a guardare se stessi con compassione, fare dei propri errori e di quelli del partner un nucleo prezioso di possibilità da cui ripartire.
Anche un tradimento richiede uno spazio di elaborazione per trovare insieme poi dei nuovi presupposti su cui rifondare la coppia.
Quanto è accaduto mi par di capire che ha intaccato anche l'immagine che lei ha di se stesso, portando a delle insicurezze anche nella sfera intima.
Rimango a sua disposizione, anche online, per un primo colloquio.
Un caro saluto, Dott.ssa Martina Orzi
Un tradimento può essere un evento veramente doloroso che, come ha scritto anche lei, ha lasciato una sofferenza e una quota di insicurezza. Quello che posso suggerirle è di dedicarsi alle sue emozioni, a quel senso di colpa di cui parla e che in questo momento la porta a tutta una cascata di rimuginii e pensieri intrusivi circa ciò che non ha fatto ma avrebbe potuto fare per prevenire il tradimento. Purtroppo è difficile accettare che non abbiamo tutto questo potere di prevenire certe situazioni, e il rimuginare sul passato è poco funzionale.
Partirei proprio da questo senso di colpa per esplorare la sua ferita emotiva.
Non è possibile cambiare il passato, ma si può cercare di esplorarsi e conoscersi meglio per trarne qualcosa di utile per il suo presente.
Il perdono autentico c'è nel momento in cui si riesce anche a guardare se stessi con compassione, fare dei propri errori e di quelli del partner un nucleo prezioso di possibilità da cui ripartire.
Anche un tradimento richiede uno spazio di elaborazione per trovare insieme poi dei nuovi presupposti su cui rifondare la coppia.
Quanto è accaduto mi par di capire che ha intaccato anche l'immagine che lei ha di se stesso, portando a delle insicurezze anche nella sfera intima.
Rimango a sua disposizione, anche online, per un primo colloquio.
Un caro saluto, Dott.ssa Martina Orzi
Gentile utente, grazie per la condivisione. All'interno delle relazioni di coppia, ciascuno ha un ruolo attivo quindi se da una parte può essere utile cercare di comprendere se e come le proprie azioni abbiano influito sugli eventi, dall'altra è altrettanto importante ricordare che la scelta di tradire è una decisione che appartiene a chi la compie, e non sempre è frutto di una mancanza specifica da parte dell'altro partner. Più che colpe, spesso si tratta di bisogni non comunicati, difficoltà non affrontate, o momenti di vulnerabilità non condivisi.
Per quanto riguarda il confronto con altri uomini, mi sembra che il pensiero di non poter competere su un piano fisico crei una sofferenza significativa. Tuttavia, l’intimità in una relazione di coppia è un’esperienza che coinvolge più livelli, e non si esaurisce solo nella dimensione fisica. C’è una connessione più profonda, fatta di comprensione, di complicità, di rispetto e di emozioni che si costruiscono nel tempo.
La preoccupazione di dover rispondere ad uno standard di prestazione è un aspetto che sarebbe importante esplorare meglio, poiché il senso del suo valore non dovrebbe dipendere solo dal confronto con qualcun altro, ma dall’unicità della sua presenza nella vita di sua moglie.
Potrebbe essere efficace intraprendere con sua moglie un percorso di terapia di coppia per trovare nuovi modi di affrontare i vostri bisogni e desideri, senza sovraccaricarsi della responsabilità esclusiva del benessere della relazione.
Dott. Tommaso Giovannetti
Per quanto riguarda il confronto con altri uomini, mi sembra che il pensiero di non poter competere su un piano fisico crei una sofferenza significativa. Tuttavia, l’intimità in una relazione di coppia è un’esperienza che coinvolge più livelli, e non si esaurisce solo nella dimensione fisica. C’è una connessione più profonda, fatta di comprensione, di complicità, di rispetto e di emozioni che si costruiscono nel tempo.
La preoccupazione di dover rispondere ad uno standard di prestazione è un aspetto che sarebbe importante esplorare meglio, poiché il senso del suo valore non dovrebbe dipendere solo dal confronto con qualcun altro, ma dall’unicità della sua presenza nella vita di sua moglie.
Potrebbe essere efficace intraprendere con sua moglie un percorso di terapia di coppia per trovare nuovi modi di affrontare i vostri bisogni e desideri, senza sovraccaricarsi della responsabilità esclusiva del benessere della relazione.
Dott. Tommaso Giovannetti
Gentile utente,
superare un tradimento richiede molto impegno e consapevolezza, non è affatto facile e lei ci sta provando con senso di amore e capacità di perdono davvero encomiabili.
Certamente, la situazione ha creato un loop di pensieri fortemente intrusivi e invalidanti sul piano della fiducia in sé stesso e che ledono la sua dignità personale.
Il valore di un uomo non è certo nelle sue dimensioni di virilità! E' una trappola della sua mente farle credere che ciò basti a preferire un uomo piuttosto che un altro, e credo che sia poco rispettoso anche dell'intelligenza di sua moglie. Senza dubbio, però, è un segno di abbassamento della sua percezione di autostima e autoefficacia.
Questo è un tema che potrebbe trovare spazio in un contesto di intervento psicologico che le sarebbe molto utile in questa fase, anche per elaborare meglio tutte le emozioni controverse che sta vivendo e come imparare a ricostruire una visione di sé stesso coerente e consapevole.
In tutto ciò, ovviamente, non deve essere esclusa la possibilità di comunicare con sua moglie. La vita relazionale, e sentimentale nello specifico, si basano sul condividere emozioni, pensieri, bisogni e motivazioni. Non è un passaggio che si può saltare. Parlando con lei dei suoi dubbi e delle sue paure, forse, troverà alcune delle risposte che cerca. Dovrà essere paziente e disponibile all'ascolto delle ragioni di sua moglie, ma anche essere assertivo e far emergere i suoi valori e le esigenze che ne possono derivare.
Il supporto psicologico, che le consiglio di valutare, le sarà molto utile anche per elaborare meglio quel senso di colpa che ha ben descritto nella sua esposizione. Nessun essere umano è immune da errori o da mancanze, e nelle relazioni entrambi i partner ne commettono molti. Si può imparare ad accettare e a comprendere comportamenti del passato non adeguati per creare una saggezza utile a migliorare le cose nel presente.
Se lo desidera, sono a sua disposizione per ulteriori dubbi o informazioni. Anche tramite consulenza online.
Un caro saluto, Dott. Antonio Cortese
superare un tradimento richiede molto impegno e consapevolezza, non è affatto facile e lei ci sta provando con senso di amore e capacità di perdono davvero encomiabili.
Certamente, la situazione ha creato un loop di pensieri fortemente intrusivi e invalidanti sul piano della fiducia in sé stesso e che ledono la sua dignità personale.
Il valore di un uomo non è certo nelle sue dimensioni di virilità! E' una trappola della sua mente farle credere che ciò basti a preferire un uomo piuttosto che un altro, e credo che sia poco rispettoso anche dell'intelligenza di sua moglie. Senza dubbio, però, è un segno di abbassamento della sua percezione di autostima e autoefficacia.
Questo è un tema che potrebbe trovare spazio in un contesto di intervento psicologico che le sarebbe molto utile in questa fase, anche per elaborare meglio tutte le emozioni controverse che sta vivendo e come imparare a ricostruire una visione di sé stesso coerente e consapevole.
In tutto ciò, ovviamente, non deve essere esclusa la possibilità di comunicare con sua moglie. La vita relazionale, e sentimentale nello specifico, si basano sul condividere emozioni, pensieri, bisogni e motivazioni. Non è un passaggio che si può saltare. Parlando con lei dei suoi dubbi e delle sue paure, forse, troverà alcune delle risposte che cerca. Dovrà essere paziente e disponibile all'ascolto delle ragioni di sua moglie, ma anche essere assertivo e far emergere i suoi valori e le esigenze che ne possono derivare.
Il supporto psicologico, che le consiglio di valutare, le sarà molto utile anche per elaborare meglio quel senso di colpa che ha ben descritto nella sua esposizione. Nessun essere umano è immune da errori o da mancanze, e nelle relazioni entrambi i partner ne commettono molti. Si può imparare ad accettare e a comprendere comportamenti del passato non adeguati per creare una saggezza utile a migliorare le cose nel presente.
Se lo desidera, sono a sua disposizione per ulteriori dubbi o informazioni. Anche tramite consulenza online.
Un caro saluto, Dott. Antonio Cortese
Gentile Utente, la ringrazio per la condivisione e mi dispiace che sta vivendo questo disagio. La situazione appare delicata ed emotivamente complessa. Il fortissimo senso di colpa ed il peso della responsabilità che lei sente nei confronti di sua moglie emergono da tutto ciò che descrive, insieme al senso di inadeguatezza, confermato dalla paura di 'non essere abbastanza per lei', nè in termini affettivo-relazionali, nè sessuali.
Il senso di colpa spesso nasce dal conflitto tra il desiderio di soddisfare dei propri bisogni e la paura danneggiare in un qualche modo l'altro (''non vorrei che lei si accontenti''), questo porta a una difesa psichica, in cui, per riparare le proprie fantasie 'distruttive' verso l'oggetto amato, si fanno azioni di amore e cura.
Lei così rimuove il desiderio di soddisfare i propri bisogni interni, per paura di danneggiare sua moglie (soddisfandoli), per poi arrivare fino al senso di colpa che la porta a pensare a soddisfare i bisogni di sua moglie, invece che i suoi.
Alla base del suo senso di colpa c'è quindi la paura di fare del male a sua moglie se soddisfa i propri bisogni interni.
Il senso di inadeguatezza che riporta potrebbe nascondere il suo bisogno interno.
E' importante mettersi in contatto con i suoi bisogni interni, come punto di partenza.
Per approfondire la sua situazione mi rendo disponibile per un colloquio conoscitivo anche online.
Dott.ssa Helena Afflitto Cordiali Saluti
Il senso di colpa spesso nasce dal conflitto tra il desiderio di soddisfare dei propri bisogni e la paura danneggiare in un qualche modo l'altro (''non vorrei che lei si accontenti''), questo porta a una difesa psichica, in cui, per riparare le proprie fantasie 'distruttive' verso l'oggetto amato, si fanno azioni di amore e cura.
Lei così rimuove il desiderio di soddisfare i propri bisogni interni, per paura di danneggiare sua moglie (soddisfandoli), per poi arrivare fino al senso di colpa che la porta a pensare a soddisfare i bisogni di sua moglie, invece che i suoi.
Alla base del suo senso di colpa c'è quindi la paura di fare del male a sua moglie se soddisfa i propri bisogni interni.
Il senso di inadeguatezza che riporta potrebbe nascondere il suo bisogno interno.
E' importante mettersi in contatto con i suoi bisogni interni, come punto di partenza.
Per approfondire la sua situazione mi rendo disponibile per un colloquio conoscitivo anche online.
Dott.ssa Helena Afflitto Cordiali Saluti
Salve,
la ringrazio per aver condiviso la sua esperienza. La situazione che sta vivendo è complessa e carica di emozioni difficili da gestire. Il tradimento, in particolare, genera un dolore profondo e può portare a una serie di riflessioni sulle responsabilità e sulle dinamiche relazionali.
È comprensibile che lei si senta colpevole e che possa interrogarsi su cosa avrebbe potuto fare diversamente. È naturale cercare di attribuire responsabilità anche a se stessi, ma è importante ricordare che il tradimento è una scelta che spetta all'altro. Anche se è positivo riconoscere le aree in cui possiamo migliorare, ciò non giustifica l'azione di sua moglie.
La sua preoccupazione riguardo al confronto con gli altri uomini è comprensibile, soprattutto in un momento di vulnerabilità. Tuttavia, il valore di una relazione non si misura solo in termini fisici. La connessione emotiva, l'intimità e la comunicazione sono fondamentali per una relazione sana. È essenziale esplorare e affrontare i suoi sentimenti di insicurezza e le paure legate alla sua autovalutazione.
Considerare un percorso terapeutico potrebbe essere un'opzione utile per lei, per lavorare su questi aspetti e per affrontare il dolore che sta vivendo. Un professionista può aiutarla a comprendere meglio le sue emozioni, a esplorare il suo senso di colpa e a trovare un modo per ricostruire la fiducia in se stesso e nella sua relazione, se deciderà di continuare su questo cammino.
Resto a disposizione per ulteriori riflessioni.
Un saluto,
Dott. Giuseppe Saracino
la ringrazio per aver condiviso la sua esperienza. La situazione che sta vivendo è complessa e carica di emozioni difficili da gestire. Il tradimento, in particolare, genera un dolore profondo e può portare a una serie di riflessioni sulle responsabilità e sulle dinamiche relazionali.
È comprensibile che lei si senta colpevole e che possa interrogarsi su cosa avrebbe potuto fare diversamente. È naturale cercare di attribuire responsabilità anche a se stessi, ma è importante ricordare che il tradimento è una scelta che spetta all'altro. Anche se è positivo riconoscere le aree in cui possiamo migliorare, ciò non giustifica l'azione di sua moglie.
La sua preoccupazione riguardo al confronto con gli altri uomini è comprensibile, soprattutto in un momento di vulnerabilità. Tuttavia, il valore di una relazione non si misura solo in termini fisici. La connessione emotiva, l'intimità e la comunicazione sono fondamentali per una relazione sana. È essenziale esplorare e affrontare i suoi sentimenti di insicurezza e le paure legate alla sua autovalutazione.
Considerare un percorso terapeutico potrebbe essere un'opzione utile per lei, per lavorare su questi aspetti e per affrontare il dolore che sta vivendo. Un professionista può aiutarla a comprendere meglio le sue emozioni, a esplorare il suo senso di colpa e a trovare un modo per ricostruire la fiducia in se stesso e nella sua relazione, se deciderà di continuare su questo cammino.
Resto a disposizione per ulteriori riflessioni.
Un saluto,
Dott. Giuseppe Saracino
Buongiorno,
Comprendo il dolore e il senso di colpa che sta provando; perdonare un tradimento non è semplice, così come fare pace con le domande e i dubbi che questo lascia. È naturale chiedersi quali dinamiche possano aver contribuito a una crisi di coppia, ma è importante che non si addossi interamente la responsabilità di quanto è accaduto. Ogni relazione passa attraverso momenti complessi, e a volte, anche se ci sono mancanze da entrambe le parti, la scelta di tradire non è necessariamente una conseguenza di un suo presunto "fallimento".
I pensieri che riguardano il confronto con altri uomini, e in particolare quelli relativi alla sua percezione del proprio corpo, sono comprensibili ma rischiano di farla soffrire inutilmente. In realtà, ciò che rende una relazione intima e soddisfacente è molto più ampio della sola fisicità e dimensione. Si basa su affetto, rispetto e sulla capacità di condividere il proprio mondo interiore. Il fatto che sua moglie sia rimasta e che entrambi abbiate deciso di dare una nuova possibilità alla vostra storia indica che il vostro legame ha valore per entrambi.
Esprimere queste insicurezze e trovare uno spazio per elaborarle, magari con l’aiuto di un professionista, potrebbe aiutarla a recuperare serenità e a comprendere come costruire una comunicazione aperta con sua moglie. Avete l’opportunità di riscoprire il legame che vi unisce in modo autentico, senza lasciare che dubbi e timori interferiscano.
Se ha bisogno di ulteriore supporto, sono a disposizione per ascoltarla.
Comprendo il dolore e il senso di colpa che sta provando; perdonare un tradimento non è semplice, così come fare pace con le domande e i dubbi che questo lascia. È naturale chiedersi quali dinamiche possano aver contribuito a una crisi di coppia, ma è importante che non si addossi interamente la responsabilità di quanto è accaduto. Ogni relazione passa attraverso momenti complessi, e a volte, anche se ci sono mancanze da entrambe le parti, la scelta di tradire non è necessariamente una conseguenza di un suo presunto "fallimento".
I pensieri che riguardano il confronto con altri uomini, e in particolare quelli relativi alla sua percezione del proprio corpo, sono comprensibili ma rischiano di farla soffrire inutilmente. In realtà, ciò che rende una relazione intima e soddisfacente è molto più ampio della sola fisicità e dimensione. Si basa su affetto, rispetto e sulla capacità di condividere il proprio mondo interiore. Il fatto che sua moglie sia rimasta e che entrambi abbiate deciso di dare una nuova possibilità alla vostra storia indica che il vostro legame ha valore per entrambi.
Esprimere queste insicurezze e trovare uno spazio per elaborarle, magari con l’aiuto di un professionista, potrebbe aiutarla a recuperare serenità e a comprendere come costruire una comunicazione aperta con sua moglie. Avete l’opportunità di riscoprire il legame che vi unisce in modo autentico, senza lasciare che dubbi e timori interferiscano.
Se ha bisogno di ulteriore supporto, sono a disposizione per ascoltarla.
La tua situazione è complessa e carica di emozioni forti. È comprensibile sentirsi feriti e confusi dopo un tradimento, e il senso di colpa che provi è una reazione comune in queste circostanze. La terapia breve strategica può essere un approccio utile per affrontare questa situazione in modo mirato e costruttivo.
Prima di tutto, è fondamentale riconoscere che il tradimento è un evento doloroso, ma non definisce il tuo valore come persona o come partner. Iniziare un percorso di chiarificazione delle emozioni è un passo importante. Ti invitiamo a riflettere su cosa desideri realmente per il tuo futuro, sia che si tratti di continuare la relazione con tua moglie o di prendere strade diverse.
Una strategia potrebbe essere quella di concentrarti sulla comunicazione aperta con tua moglie. Parlare onestamente dei tuoi sentimenti, delle tue paure e dei tuoi dubbi potrebbe aiutarvi entrambi a comprendere meglio la situazione e a ricostruire la fiducia. Potrebbe essere utile chiedere anche a lei di condividere come si sente, e quali sono le sue aspettative e i suoi desideri dopo l'accaduto.
In secondo luogo, è importante lavorare sulla tua autostima. Le tue preoccupazioni riguardo alle dimensioni fisiche e alle prestazioni non dovrebbero compromettere la tua auto-percezione. L'intimità è molto più di un aspetto fisico: si basa su emozioni, connessione e comprensione reciproca. Potresti considerare di riflettere su come creare un'intimità emotiva più profonda con tua moglie, al di là degli aspetti fisici.
Infine, potresti trovare utile la terapia individuale per elaborare le tue emozioni, i sensi di colpa e la tua autostima. Un terapeuta può aiutarti a sviluppare strategie per affrontare il dolore e a esplorare le dinamiche della tua relazione in modo più profondo. Ricorda che la ricostruzione della relazione richiede tempo e pazienza, ma è possibile se entrambi siete disposti a lavorare insieme su questi aspetti.
Prima di tutto, è fondamentale riconoscere che il tradimento è un evento doloroso, ma non definisce il tuo valore come persona o come partner. Iniziare un percorso di chiarificazione delle emozioni è un passo importante. Ti invitiamo a riflettere su cosa desideri realmente per il tuo futuro, sia che si tratti di continuare la relazione con tua moglie o di prendere strade diverse.
Una strategia potrebbe essere quella di concentrarti sulla comunicazione aperta con tua moglie. Parlare onestamente dei tuoi sentimenti, delle tue paure e dei tuoi dubbi potrebbe aiutarvi entrambi a comprendere meglio la situazione e a ricostruire la fiducia. Potrebbe essere utile chiedere anche a lei di condividere come si sente, e quali sono le sue aspettative e i suoi desideri dopo l'accaduto.
In secondo luogo, è importante lavorare sulla tua autostima. Le tue preoccupazioni riguardo alle dimensioni fisiche e alle prestazioni non dovrebbero compromettere la tua auto-percezione. L'intimità è molto più di un aspetto fisico: si basa su emozioni, connessione e comprensione reciproca. Potresti considerare di riflettere su come creare un'intimità emotiva più profonda con tua moglie, al di là degli aspetti fisici.
Infine, potresti trovare utile la terapia individuale per elaborare le tue emozioni, i sensi di colpa e la tua autostima. Un terapeuta può aiutarti a sviluppare strategie per affrontare il dolore e a esplorare le dinamiche della tua relazione in modo più profondo. Ricorda che la ricostruzione della relazione richiede tempo e pazienza, ma è possibile se entrambi siete disposti a lavorare insieme su questi aspetti.
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo quanto possa essere difficile convivere con questa situazione riportata. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi e disfunzionali che mantengono in atto la sofferenza impedendole il benessere desiderato.
Ritengo altresì utile un approccio EMDR al fine di favorire la rielaborazione del materiale connesso con la genesi della sofferenza in atto.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi e disfunzionali che mantengono in atto la sofferenza impedendole il benessere desiderato.
Ritengo altresì utile un approccio EMDR al fine di favorire la rielaborazione del materiale connesso con la genesi della sofferenza in atto.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Salve gentile utente, grazie per aver condiviso la sua situazione. Capisco quanto sia difficile affrontare il dolore legato al tradimento, soprattutto quando si sente un forte senso di responsabilità, anche se è evidente che sua moglie ha preso una decisione che ha avuto un impatto profondo su di lei e sulla vostra relazione. Le dinamiche di una coppia sono complesse e spesso influenzate da molti fattori, inclusi i cambiamenti nei sentimenti e nelle attenzioni reciproche. La sua riflessione sul fatto che sua moglie si sia sentita apprezzata da altri è comprensibile, ma è importante anche non dimenticare che la qualità di una relazione non dipende solo dall’aspetto fisico o dalle attenzioni ricevute. Per quanto riguarda la sua preoccupazione legata alla comparazione fisica, è naturale sentirsi turbati, ma l’intimità in una coppia è influenzata da molti altri aspetti oltre l’aspetto fisico. Se desidera esplorare questi temi più a fondo, sono a sua disposizione, anche online, il primo colloquio è gratuito. Un caro saluto, Dott Mauro Terracciano.
Salve gentile Utente, la ringrazio per aver condiviso la sua esperienza così personale e dolorosa. È evidente che sta affrontando un momento di grande sofferenza emotiva e confusione. La situazione che descrive è complessa e coinvolge molteplici aspetti delle relazioni e della vita di coppia.
Innanzitutto, è normale provare sensi di colpa e interrogarsi sulle responsabilità all'interno di una relazione, specialmente dopo un tradimento. Tuttavia, è importante ricordare che, sebbene ci possano essere fattori che hanno contribuito a questa situazione, la responsabilità del tradimento ricade principalmente sulla persona che ha scelto di tradire. Le sue preoccupazioni riguardo alla sua attenzione e presenza nella relazione sono comprensibili, ma non dovrebbero sovraccaricarla di colpe. Ogni relazione richiede impegno da entrambe le parti, e non è giusto attribuirsi completamente la responsabilità per il comportamento dell'altro.
Il fatto che sua moglie sia stata colpita dall'attenzione e dai regali che le ha fatto è una testimonianza del suo desiderio di prendersi cura di lei e di farla sentire amata. Tuttavia, il fatto che ciò l'abbia portata a cercare conferme da altri uomini indica una vulnerabilità che non sempre può essere gestita esclusivamente attraverso regali o attenzioni materiali. La necessità di sentirsi desiderati e apprezzati è un aspetto fondamentale dell'autostima e dell'identità di una persona, e a volte le esperienze passate possono influenzare le scelte future in modi complessi.
Riguardo ai pensieri sulle dimensioni e sulle prestazioni sessuali, è naturale provare insicurezze, specialmente in un contesto in cui ci si sente traditi. Tuttavia, è fondamentale comprendere che l'intimità in una relazione non si basa esclusivamente su fattori fisici. L'emozione, la connessione, la comunicazione e la comprensione reciproca giocano ruoli molto più importanti nella soddisfazione di una relazione. Se sua moglie ha deciso di restare con lei dopo aver vissuto esperienze con altri uomini, è probabile che ci sia un valore profondo nella vostra relazione che va oltre l'aspetto fisico.
Per poter davvero voltare pagina e superare il dolore che sente, sarebbe utile esplorare questi sentimenti con un professionista, come un terapeuta, che possa aiutarla a comprendere meglio le dinamiche della sua relazione e a lavorare sulle sue insicurezze. La comunicazione aperta e onesta con sua moglie è altrettanto importante. Parlarle delle sue paure e insicurezze potrebbe aiutarvi a rafforzare il vostro legame e a chiarire eventuali malintesi.
In conclusione, ricordi che il percorso di guarigione richiede tempo e pazienza, e che è normale avere alti e bassi lungo il cammino. Affrontare queste emozioni e lavorare su di sé può portare a una comprensione più profonda e a una maggiore resilienza nelle relazioni future.
Se dovesse avere bisogno di ulteriori consigli o di una consulenza resto a disposizione. Augurandole di superare al più presto questo momento di difficoltà le porgo cordiali saluti.
Dott. Luca Vocino
Innanzitutto, è normale provare sensi di colpa e interrogarsi sulle responsabilità all'interno di una relazione, specialmente dopo un tradimento. Tuttavia, è importante ricordare che, sebbene ci possano essere fattori che hanno contribuito a questa situazione, la responsabilità del tradimento ricade principalmente sulla persona che ha scelto di tradire. Le sue preoccupazioni riguardo alla sua attenzione e presenza nella relazione sono comprensibili, ma non dovrebbero sovraccaricarla di colpe. Ogni relazione richiede impegno da entrambe le parti, e non è giusto attribuirsi completamente la responsabilità per il comportamento dell'altro.
Il fatto che sua moglie sia stata colpita dall'attenzione e dai regali che le ha fatto è una testimonianza del suo desiderio di prendersi cura di lei e di farla sentire amata. Tuttavia, il fatto che ciò l'abbia portata a cercare conferme da altri uomini indica una vulnerabilità che non sempre può essere gestita esclusivamente attraverso regali o attenzioni materiali. La necessità di sentirsi desiderati e apprezzati è un aspetto fondamentale dell'autostima e dell'identità di una persona, e a volte le esperienze passate possono influenzare le scelte future in modi complessi.
Riguardo ai pensieri sulle dimensioni e sulle prestazioni sessuali, è naturale provare insicurezze, specialmente in un contesto in cui ci si sente traditi. Tuttavia, è fondamentale comprendere che l'intimità in una relazione non si basa esclusivamente su fattori fisici. L'emozione, la connessione, la comunicazione e la comprensione reciproca giocano ruoli molto più importanti nella soddisfazione di una relazione. Se sua moglie ha deciso di restare con lei dopo aver vissuto esperienze con altri uomini, è probabile che ci sia un valore profondo nella vostra relazione che va oltre l'aspetto fisico.
Per poter davvero voltare pagina e superare il dolore che sente, sarebbe utile esplorare questi sentimenti con un professionista, come un terapeuta, che possa aiutarla a comprendere meglio le dinamiche della sua relazione e a lavorare sulle sue insicurezze. La comunicazione aperta e onesta con sua moglie è altrettanto importante. Parlarle delle sue paure e insicurezze potrebbe aiutarvi a rafforzare il vostro legame e a chiarire eventuali malintesi.
In conclusione, ricordi che il percorso di guarigione richiede tempo e pazienza, e che è normale avere alti e bassi lungo il cammino. Affrontare queste emozioni e lavorare su di sé può portare a una comprensione più profonda e a una maggiore resilienza nelle relazioni future.
Se dovesse avere bisogno di ulteriori consigli o di una consulenza resto a disposizione. Augurandole di superare al più presto questo momento di difficoltà le porgo cordiali saluti.
Dott. Luca Vocino
Buongiorno gentile utente, la situazione che descrive ha degli elementi a mio parere interessanti. Ad esempio, mi ha colpito il suo modo di riuscire a individuare quali possano essere state le dinamiche che hanno portato il percorso di coppia alla situazione attuale. Da quello che ha scritto mi sembra una persona con una buona capacità riflessiva su di sé e sugli altri. Ciò che mi sono chiesta è se i dubbi che ha verso sua moglie sia riuscito a esternarli. Avete avuto dei momenti di confronto lei e sua moglie? IN caso, la invito a valutare la possibilità, perché potrebbero rivelarsi dei momenti molto preziosi, sia per esprimere i propri sentimenti che per accogliere quelli dell'altro e capire le motivazioni dietro a certi comportamenti. Questo vi potrebbe aiutare come coppia a prendere delle nuove decisioni e a vivere in maniera diversa rispetto a come avete fatto finora. Resto a disposizione e le auguro una buona giornata.
Dott.ssa Carlotta Massai
Dott.ssa Carlotta Massai
Buon pomeriggio, comprendo il suo senso di colpa e tutte le domande che ha generato in lei. è bello mettersi in discussione nel rapporto di coppia, sicuramente potrebbe aiutarla affrontare queste paure con sua moglie e allo stesso tempo approfondirle con uno psicologo che possa aiutarla a comprendere e ragionare su tutte le domande e i dubbi che ha posto. Resto a disposizione, buona giornata
Buongiorno, rispondo alla sua domanda di “buon cuore”. La trovo infatti una situazione molto dolorosa e di grande incertezza.
Emerge la capacità di un pensiero molto “emotivo”, in grado cioè di vedere sempre l’altro e la relazione che unisce e che può creare dolore. Sembra che stia parlando anche di fiducia, in sé e nell’altro, e da parte di entrambi.
Non è sicuramente facile districarsi in questo dedalo, che appare come un percorso di crescita e conoscenza reciproca, molto vitale, sia in aspetti positivi che non. Ognuno nelle relazioni porta il proprio “bagaglio”, e la difficoltà grande è la combinazione che può essere trovata fra i propri “attrezzi” e quelli della persona con cui ci accompagnamo.
Le relazioni sono molto complesse, e non si circoscrivono in facili definizioni né modalità di essere condotte. Dalle sue parole, risultano due persone in divenire, che si destreggiano fra ciò che è stato, ciò che è e ciò che sarà. La capacità di sentire sempre la possibilità di essere sé stessi con l’altro può esserne il grande regalo, anche se non facile da perseguire.
Anche se in termini molto vaghi, spero di aver in qualche modo dato sollievo alla sua richiesta, in un momento sembra, di incertezza e confusione
Emerge la capacità di un pensiero molto “emotivo”, in grado cioè di vedere sempre l’altro e la relazione che unisce e che può creare dolore. Sembra che stia parlando anche di fiducia, in sé e nell’altro, e da parte di entrambi.
Non è sicuramente facile districarsi in questo dedalo, che appare come un percorso di crescita e conoscenza reciproca, molto vitale, sia in aspetti positivi che non. Ognuno nelle relazioni porta il proprio “bagaglio”, e la difficoltà grande è la combinazione che può essere trovata fra i propri “attrezzi” e quelli della persona con cui ci accompagnamo.
Le relazioni sono molto complesse, e non si circoscrivono in facili definizioni né modalità di essere condotte. Dalle sue parole, risultano due persone in divenire, che si destreggiano fra ciò che è stato, ciò che è e ciò che sarà. La capacità di sentire sempre la possibilità di essere sé stessi con l’altro può esserne il grande regalo, anche se non facile da perseguire.
Anche se in termini molto vaghi, spero di aver in qualche modo dato sollievo alla sua richiesta, in un momento sembra, di incertezza e confusione
Buongiorno, mi dispiace tantissimo per la situazione che sta vivendo e posso comprendere come si sia sentito e come si stia ancora sentendo. Deduco dalle sue parole che per sua moglie prova un sentimento davvero profondo e sincero e questo per voi può essere un grande aiuto. Ha dato una grandissima prova d'amore decidendo di voltare pagina e soprattutto provando a cercare aiuto per chiarire dei dubbi che la spaventano tanto. Sarebbe utile, a mio avviso per voi, valutare l'ipotesi di una terapia di coppia in quanto ciò potrebbe aiutarvi a chiarire come e perché siete arrivati a questo punto. Quando in una coppia qualcosa si incrina è necessario che entrambi i partner si interroghino su ciò che può aver condotto a determinate scelte. Sarebbe opportuno un confronto tra di voi guidati da un esperto che vi sappia supportare nella maniera adeguata. Resto adisposizione per ogni suo ulteriore dubbio e se vorrà potrà contattarmi in privato.
Grazie per ciò che hai condiviso con tanta autenticità. Nessuna grandezza di nessun membro può superare la bellezza di un uomo che ama, valorizza la propria donna, si assume le sue responsabilità e perdona un tradimento scegliendo di portare avanti il rapporto nonostante tutto. Non conosco direttamente tua moglie e nemmeno la vostra storia. Certo è che una donna, al di là del piacere fisico che è sicuramente importante, si sente nutrita anche da tanto altro. Inoltre, ci sono tanti modi per donare piacere fisico. E potete essere creativi su questo. Piuttosto, ciò di cui tu hai da prenderti cura, è il dolore e il senso di colpa che stai provando. Perché hai tutto il diritto di volerti bene profondamente e di sentirti anche leggero e amato. In un modo che sia rispettoso per te stesso. Ti auguro il meglio. Un caro saluto. Dott.ssa Simona Vanetti
Buongiorno, dalle sue parole riesco a percepire la sofferenza che sta provando per questa situazione. Credo che quello che le sta succedendo sia un rimuginio molto intenso che continua a tenerla agganciato a questa situazione come se fosse in un vortice. Quello che penso sia meglio per lei è provare a lasciare andare tutti questi pensieri anche, se lo ritiene opportuno, chiedendo aiuto ad un professionista. In quel modo potrà decidere di lavorare per elaborare il tradimento di sua moglie e tutto ciò che è collegato ad esso.
Se le facesse piacere rimango a disposizione per ascoltarla e aiutarla anche da remoto. Cordiali saluti Alessia Sara Bergomi
Se le facesse piacere rimango a disposizione per ascoltarla e aiutarla anche da remoto. Cordiali saluti Alessia Sara Bergomi
Buongiorno, possono esserci tante sfumature dietro ad una situazione del genere. Il tradimento spesso è una conseguenza di un qualcosa che si trascina da tempo nella dinamica relazionale come responsabilità di entrambi, ma mi pare di capire che già si è reso consapevole di alcuni aspetti cruciali. Posso comprendere che la questione della soddisfazione fisica di sua moglie sia un punto che le desta preoccupazione, ma sarebbe opportuno approfondire su cosa si basa ora il vostro rapporto, perché spesso l'essere appagante e l'essere appagata a livello sessuale si intreccia anche con altri tipi di appagamento, come il dare o ricevere attenzione, il prendersi cura, l'essere presente, il comunicare. Penso che per sciogliere questi nodi sia opportuno approfondire la dinamiche attuale del vostro rapporto per imparare a gestire tanto le preoccupazioni che porta quanto i sensi di colpa che dice di provare, e rielaborarli in una modalità che renda la vostra relazione sana e funzionale. Se in autonomia o con anche sua moglie sentisse il bisogno di approfondire la questione, resto a disposizione. Dott.ssa Ilaria Avallone
Buonasera, le ipotesi possono essere molte. è importante dialogare e confrontarsi direttamente con l'interessata, questo rafforzerà l'unione di coppie e consentirà di capire ed affrontare i non detti in maniera più funzionale al vostro rapporto ed al reciproco benessere.
Distinti Saluti
Dott.ssa Sarno
Distinti Saluti
Dott.ssa Sarno
Buongiorno, grazie per aver condiviso una situazione così complessa e dolorosa. È evidente quanto lei stia riflettendo profondamente su ciò che è accaduto nella sua relazione, cercando di capire le dinamiche che hanno portato al tradimento di sua moglie e al modo in cui questa esperienza ha inciso sul suo senso di valore personale e sulla vostra intimità. Parto col dirle che è del tutto normale provare una vasta gamma di emozioni in una situazione come questa: dolore, senso di colpa, insicurezza e paura. Questi sentimenti sono una reazione umana a ciò che ha vissuto, e non c’è nulla di “sbagliato” nel sentirsi così. Le sue riflessioni mostrano una grande consapevolezza di sé e una volontà di affrontare queste difficoltà, il che è già un passo molto importante. Lei si sta attribuendo una grande responsabilità per quanto accaduto, collegando il tradimento di sua moglie al fatto di non essere stato sufficientemente presente o attento, o al cambiamento nella sua immagine e nelle sue esperienze. È comprensibile che si ponga queste domande, ma è importante ricordare che il comportamento di sua moglie è una scelta che lei ha fatto in autonomia, e non è interamente determinato da ciò che lei ha o non ha fatto. Anche se in ogni relazione ci sono aspetti che possono essere migliorati, il tradimento non è mai solo una conseguenza diretta di un partner "troppo assente" o "troppo impegnato". Spesso, ci sono molteplici fattori in gioco, compresi quelli personali dell'altra persona, come il bisogno di attenzione o di conferme esterne. Il fatto che lei abbia deciso di perdonare sua moglie è una scelta di grande forza e generosità, ma non significa che debba ignorare o minimizzare il dolore che prova. È normale sentire quel "logoramento interiore" che descrive, perché il tradimento mette in discussione non solo la relazione, ma anche l'immagine che abbiamo di noi stessi e della nostra capacità di essere "abbastanza" per il partner. Questo è un aspetto su cui vale la pena lavorare, per distinguere i fatti reali dai pensieri o dalle paure che, anche se comprensibili, possono amplificare il suo dolore. Per quanto riguarda il suo timore rispetto all’intimità e al confronto con uno degli uomini con cui sua moglie è stata, mi permetta di dirle che questi pensieri, anche se molto presenti e intensi, non riflettono necessariamente la realtà. L’idea che sua moglie possa essere meno appagata con lei a causa di un confronto fisico è un dubbio che nasce più dalla sua insicurezza e vulnerabilità in questo momento che da una certezza. È importante ricordare che l’intimità non è determinata solo da fattori fisici, ma è una connessione che coinvolge emozioni, fiducia, desiderio reciproco e complicità. La soddisfazione nella relazione non dipende dalle dimensioni o dal confronto con altre persone, ma dal valore che costruite insieme, giorno per giorno. Dal punto di vista cognitivo-comportamentale, potrebbe essere utile lavorare su quei pensieri ricorrenti che sembrano alimentare il suo senso di inadeguatezza. Ad esempio, quando si trova a pensare che sua moglie possa "accontentarsi" o confrontarla con un’altra esperienza, provi a chiedersi: quali prove reali ho di questo pensiero? C’è qualcosa che lo smentisce? Sto vedendo questa situazione in modo oggettivo o attraverso il filtro del mio dolore e delle mie insicurezze? Spesso, i pensieri negativi che ci tormentano non riflettono la realtà, ma una percezione distorta che può essere ristrutturata con il tempo e il supporto giusto. Infine, non dimentichi che il perdono non significa ignorare ciò che è accaduto o accettare di soffrire in silenzio. Affrontare insieme questo tradimento, magari con il supporto di una terapia di coppia, potrebbe aiutarvi a costruire un dialogo più aperto, affrontando le sue paure e lavorando sulla fiducia reciproca. E, se sente che il dolore e le insicurezze personali stanno prendendo il sopravvento, un percorso individuale potrebbe offrirle uno spazio sicuro per elaborare queste emozioni e recuperare la fiducia in sé stesso. Lei merita di sentirsi apprezzato e amato per ciò che è, e lavorare su questi temi potrà aiutarla a ritrovare un senso di serenità e di sicurezza, sia dentro di sé che nella relazione. Un caro saluto. Dott. Andrea Boggero
Gentile utente,
la sua situazione è complessa e carica di emozioni contrastanti. È comprensibile provare dolore e sensi di colpa dopo un tradimento, e spesso si cerca di analizzare le dinamiche che hanno portato a tale evento.
La comunicazione aperta e la terapia di coppia potrebbero aiutarvi entrambi a esplorare questi sentimenti e a ricostruire la fiducia. Infine, riguardo alle sue preoccupazioni sull'intimità, è essenziale affrontarle con sincerità, poiché la connessione emotiva è altrettanto importante quanto quella fisica. La invito a riflettere su questi aspetti con calma e a considerare un percorso di supporto con uno psicologo.
Dott. Giacomo Bonetti
la sua situazione è complessa e carica di emozioni contrastanti. È comprensibile provare dolore e sensi di colpa dopo un tradimento, e spesso si cerca di analizzare le dinamiche che hanno portato a tale evento.
La comunicazione aperta e la terapia di coppia potrebbero aiutarvi entrambi a esplorare questi sentimenti e a ricostruire la fiducia. Infine, riguardo alle sue preoccupazioni sull'intimità, è essenziale affrontarle con sincerità, poiché la connessione emotiva è altrettanto importante quanto quella fisica. La invito a riflettere su questi aspetti con calma e a considerare un percorso di supporto con uno psicologo.
Dott. Giacomo Bonetti
Buongiorno,
grazie per aver condiviso con tanta apertura una situazione così complessa e dolorosa. Le ferite causate da un tradimento toccano profondamente l’autostima, il senso di valore personale e quello del proprio ruolo nella relazione. È naturale che tu stia vivendo un turbine di emozioni: delusione, rabbia, senso di colpa, insicurezza.
È importante però distinguere tra responsabilità e colpa. In ogni relazione possono esserci mancanze o momenti di distanza, ma la scelta di tradire appartiene a chi la compie. Comprendere le cause non significa giustificare: puoi essere stato assorbito dal lavoro, ma questo non rende “inevitabile” ciò che è accaduto.
Riguardo alle tue preoccupazioni sull’intimità e il confronto con l’altro uomo, è comprensibile che tu ti senta vulnerabile, ma è anche importante ricordare che la qualità di una relazione fisica — e affettiva — va molto oltre l’aspetto fisico o le “misure”. Il desiderio, il piacere e il legame si costruiscono su empatia, ascolto, fiducia, emozione condivisa. L’idea che lei possa “accontentarsi” può essere più una tua insicurezza interiore che un pensiero reale suo, e ti sta logorando non perché è vera, ma perché parla a una ferita più profonda: quella del sentirsi “non abbastanza”.
Questo dolore, se non accolto e affrontato, rischia di trasformarsi in qualcosa che corrode la coppia lentamente, anche dopo aver scelto il perdono. Per questo, il mio consiglio sincero è di intraprendere un percorso di supporto psicologico, da solo o in coppia, per affrontare queste paure, comprendere davvero cosa desideri e trovare una via per guarire.
Perdonare è un gesto nobile, ma per andare avanti davvero serve anche guarire. E tu meriti di farlo, con dignità e rispetto verso te stesso.
grazie per aver condiviso con tanta apertura una situazione così complessa e dolorosa. Le ferite causate da un tradimento toccano profondamente l’autostima, il senso di valore personale e quello del proprio ruolo nella relazione. È naturale che tu stia vivendo un turbine di emozioni: delusione, rabbia, senso di colpa, insicurezza.
È importante però distinguere tra responsabilità e colpa. In ogni relazione possono esserci mancanze o momenti di distanza, ma la scelta di tradire appartiene a chi la compie. Comprendere le cause non significa giustificare: puoi essere stato assorbito dal lavoro, ma questo non rende “inevitabile” ciò che è accaduto.
Riguardo alle tue preoccupazioni sull’intimità e il confronto con l’altro uomo, è comprensibile che tu ti senta vulnerabile, ma è anche importante ricordare che la qualità di una relazione fisica — e affettiva — va molto oltre l’aspetto fisico o le “misure”. Il desiderio, il piacere e il legame si costruiscono su empatia, ascolto, fiducia, emozione condivisa. L’idea che lei possa “accontentarsi” può essere più una tua insicurezza interiore che un pensiero reale suo, e ti sta logorando non perché è vera, ma perché parla a una ferita più profonda: quella del sentirsi “non abbastanza”.
Questo dolore, se non accolto e affrontato, rischia di trasformarsi in qualcosa che corrode la coppia lentamente, anche dopo aver scelto il perdono. Per questo, il mio consiglio sincero è di intraprendere un percorso di supporto psicologico, da solo o in coppia, per affrontare queste paure, comprendere davvero cosa desideri e trovare una via per guarire.
Perdonare è un gesto nobile, ma per andare avanti davvero serve anche guarire. E tu meriti di farlo, con dignità e rispetto verso te stesso.
Quello che descrivi è un dolore molto profondo, e si sente chiaramente quanto tu stia cercando di dare un senso a ciò che è accaduto, assumendoti responsabilità anche oltre il necessario. Il tradimento non è mai una ferita “semplice”: tocca la fiducia, l’autostima, l’immagine che abbiamo di noi stessi nel rapporto e riattiva paure e insicurezze che spesso erano già presenti, anche se silenziose.
Parto da un punto importante: è comprensibile chiedersi “dove ho sbagliato?”, ma il tradimento non è mai la conseguenza lineare di un singolo comportamento del partner. Nelle coppie ci sono sempre fasi in cui uno dei due è meno presente o più assorbito dal lavoro, e questo non giustifica né spiega da solo una scelta così complessa. Quello che hai fatto — lavorare, impegnarti, essere affettuoso quando eri con lei — non è un difetto. È una normalità di vita adulta.
La storia che ti sei costruito, ovvero che lei “non era mai stata corteggiata” e che, una volta diventata più appariscente, si sia lasciata coinvolgere semplicemente perché ha provato una sensazione nuova, è una lettura possibile… ma parziale. Le dinamiche che portano una persona a tradire riguardano bisogni emotivi, fragilità personali, momenti di crisi identitaria, difficoltà nel comunicare dentro la coppia. Non riguardano il “valore” del partner né la sua presenza o meno.
Ti stai caricando il peso di qualcosa che non dipende solo da te.
Il punto che ti fa più soffrire — le dimensioni dell’altro uomo e la paura che tua moglie possa aver provato sensazioni fisiche che tu non potrai mai darle — è un pensiero molto comune dopo un tradimento, soprattutto tra gli uomini. Non perché sia basato su una verità oggettiva, ma perché il tradimento colpisce direttamente la percezione di virilità, desiderabilità e “sufficienza” rispetto al partner.
È importante dirti con chiarezza due cose:
1. Il piacere sessuale non dipende dalla grandezza del pene.
Il desiderio, l’intesa, la profondità emotiva e il modo in cui due persone si incontrano sessualmente sono ciò che determina la qualità del rapporto. Le dimensioni non sono un predittore né di soddisfazione né di appagamento. Il fatto che tu oggi sia così concentrato su questo è la manifestazione di una ferita narcisistica profonda, non una realtà oggettiva.
2. Il timore che lei “ti preferisca” meno è una paura tua, non un dato di fatto.
È il modo in cui la tua autostima, già messa a dura prova dal tradimento, sta cercando di darti una spiegazione. Ma non è necessariamente ciò che pensa tua moglie. Le scelte di chi tradisce — anche quando riguardano il corpo — parlano del loro mondo interno, non del “valore” o dell’adeguatezza del partner.
In questo momento sei intrappolato in un circolo di confronto, colpa e paura che ti sta logorando. E non puoi uscirne da solo. Se davvero vuoi ricostruire il rapporto, sarebbe fondamentale un lavoro di coppia che vi permetta di:
• chiarire cosa è accaduto e perché;
• affrontare la tua ferita e le sue responsabilità;
• ricostruire un senso di sicurezza affettiva;
• ristabilire un’intimità che sia scelta, non compensazione.
Il tuo dolore merita uno spazio adeguato, non sensi di colpa. Hai perdonato, stai provando a ricostruire, ma dentro di te c’è una parte che non ha ancora avuto modo di essere ascoltata e rielaborata. Il fatto che tu stia cercando un parere è già un segnale di forza e di desiderio di capire, non di debolezza.
Parto da un punto importante: è comprensibile chiedersi “dove ho sbagliato?”, ma il tradimento non è mai la conseguenza lineare di un singolo comportamento del partner. Nelle coppie ci sono sempre fasi in cui uno dei due è meno presente o più assorbito dal lavoro, e questo non giustifica né spiega da solo una scelta così complessa. Quello che hai fatto — lavorare, impegnarti, essere affettuoso quando eri con lei — non è un difetto. È una normalità di vita adulta.
La storia che ti sei costruito, ovvero che lei “non era mai stata corteggiata” e che, una volta diventata più appariscente, si sia lasciata coinvolgere semplicemente perché ha provato una sensazione nuova, è una lettura possibile… ma parziale. Le dinamiche che portano una persona a tradire riguardano bisogni emotivi, fragilità personali, momenti di crisi identitaria, difficoltà nel comunicare dentro la coppia. Non riguardano il “valore” del partner né la sua presenza o meno.
Ti stai caricando il peso di qualcosa che non dipende solo da te.
Il punto che ti fa più soffrire — le dimensioni dell’altro uomo e la paura che tua moglie possa aver provato sensazioni fisiche che tu non potrai mai darle — è un pensiero molto comune dopo un tradimento, soprattutto tra gli uomini. Non perché sia basato su una verità oggettiva, ma perché il tradimento colpisce direttamente la percezione di virilità, desiderabilità e “sufficienza” rispetto al partner.
È importante dirti con chiarezza due cose:
1. Il piacere sessuale non dipende dalla grandezza del pene.
Il desiderio, l’intesa, la profondità emotiva e il modo in cui due persone si incontrano sessualmente sono ciò che determina la qualità del rapporto. Le dimensioni non sono un predittore né di soddisfazione né di appagamento. Il fatto che tu oggi sia così concentrato su questo è la manifestazione di una ferita narcisistica profonda, non una realtà oggettiva.
2. Il timore che lei “ti preferisca” meno è una paura tua, non un dato di fatto.
È il modo in cui la tua autostima, già messa a dura prova dal tradimento, sta cercando di darti una spiegazione. Ma non è necessariamente ciò che pensa tua moglie. Le scelte di chi tradisce — anche quando riguardano il corpo — parlano del loro mondo interno, non del “valore” o dell’adeguatezza del partner.
In questo momento sei intrappolato in un circolo di confronto, colpa e paura che ti sta logorando. E non puoi uscirne da solo. Se davvero vuoi ricostruire il rapporto, sarebbe fondamentale un lavoro di coppia che vi permetta di:
• chiarire cosa è accaduto e perché;
• affrontare la tua ferita e le sue responsabilità;
• ricostruire un senso di sicurezza affettiva;
• ristabilire un’intimità che sia scelta, non compensazione.
Il tuo dolore merita uno spazio adeguato, non sensi di colpa. Hai perdonato, stai provando a ricostruire, ma dentro di te c’è una parte che non ha ancora avuto modo di essere ascoltata e rielaborata. Il fatto che tu stia cercando un parere è già un segnale di forza e di desiderio di capire, non di debolezza.
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