Per i pazienti minorenni si richiede la firma del consenso informato di entrambi i genitori o dei tutori legali, preventivamente alla prima seduta.
Leggi di più23/10/2024
Per i pazienti minorenni si richiede la firma del consenso informato di entrambi i genitori o dei tutori legali, preventivamente alla prima seduta.
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33 recensioni
La dottoressa Avallone è una professionista competente e attenta, capace di creare un ambiente non giudicante. La consiglio vivamente.
Dott.ssa Ilaria Avallone
Grazie per le sue parole!
La dottoressa mi ha accompagnata con delicatezza nel percorso di scoperta e comprensione di me stessa, sempre rispettando i miei tempi e bisogni. Un supporto fondamentale per ritrovare fiducia ed equilibrio. Consiglio vivamente a chiunque stia cercando un supporto autentico e rispettoso, mai giudicante.
Dott.ssa Ilaria Avallone
Grazie Elena del feedback!
La Dott.ssa Avallone è una professionista attenta, competente ed empatica.
Ad ogni incontro riesce a creare uno spazio sicuro e accogliente, in cui ci si sente ascoltati senza giudizio. Il suo approccio unisce grande preparazione clinica e sensibilità umana, aiutando a leggere con chiarezza ciò che spesso appare confuso. Un punto di riferimento prezioso per chi desidera intraprendere un percorso di crescita personale e benessere emotivo.
Dott.ssa Ilaria Avallone
Grazie per le sue parole
Mi hanno consigliato la Dottoressa Avallone per iniziare un percorso di terapia e sono molto felice di aver accettato il consiglio! Non sapevo bene cosa aspettarmi ma poi il percorso con Ilaria si è rivelato davvero un'ottima scelta, è stato bello iniziare ad avere uno spazio dove mi sono sentito ascoltato senza giudizio e dove ho potuto sentirmi libero di esprimermi senza l'ansia di dire sempre la cosa sbagliata.
Dott.ssa Ilaria Avallone
Grazie delle sue parole Cristian
Mi sono rivolta alla Dott.ssa Avallone per problemi legati alla mia relazione di coppia e sto iniziando finalmente a vedere le cose da una prospettiva diversa che mi ha fatto stare più serena, ho iniziato ad avere molta più consapevolezza e sicurezza di me anche nel poter parlare di certe difficoltà che da sola non sapevo come affrontare. Grazie.
Dott.ssa Ilaria Avallone
Ne sono lieta, grazie del feedback!
Ho iniziato il mio percorso con la Dott.ssa Ilaria perché ho sofferto di attacchi di panico per tanto tempo e volevo imparare a gestire l'ansia e i miei rapporti con gli altri, mi sto trovando molto bene, mi sento seguita e affiancata in modo professionale, Ilaria é molto umana, é paziente e mi trasmette sicurezza quindi mi sento più equilibrata, grazie mille
Dott.ssa Ilaria Avallone
Grazie Ludovica per le sue parole, sono lieta che si stia trovando bene!
Io e il mio ragazzo abbiamo fatto terapia di coppia con la Dott.ssa Avallone. Ci siamo trovati benissimo. La Dott.ssa è stata non solo estremamente professionale, ma ci ha dato modo di comprendere cose del nostro rapporto e noi stessi che difficilmente avremmo potuto vedere da soli.
Dott.ssa Ilaria Avallone
Grazie Jana per le sue parole!
Grazie dottoressa! È una professionista che consiglio.
Dott.ssa Ilaria Avallone
Grazie a lei Alessia!
La Dott.ssa mi ha supportato in un periodo particolarmente complicato della mia vita. Grazie al suo approccio, ho trovato finalmente degli strumenti concreti per affrontare le mie difficoltà quotidiane. I progressi sono stati tangibili fin dai primi incontri. È una professionista che sa ascoltare, senza giudicare. La consiglio!
Dott.ssa Ilaria Avallone
Ne sono lieta, grazie Luisa del suo feedback!
Quando parlo con la dottoressa Avallone mi sento ascoltato ed accolto, soprattutto quando parlo delle mie cose più personali. La reputo una professionista all'altezza del lavoro che fa, per cui la consiglio molto
Dott.ssa Ilaria Avallone
Grazie delle sue parole!
ha risposto a 22 domande da parte di pazienti di MioDottore
Ho iniziato e abbandonato più volte percorsi di terapia che mi facevano sentire anormale e inadatta per natura, come se "stare bene" significasse conformarsi e seguire il copione giusto per non mettere a disagio le persone. Sono introversa, non mi piace presentarmi in maniera particolarmente femminile e ho interessi molto di nicchia ma non li vivo in maniera totalizzante o ossessiva e devo dire anche che alcuni amici con cui condividerli in parte li ho trovati. Eppure, più conosco persone fuori dalla mia cerchia, più noto che in tanti hanno sentito il bisogno di farmi sapere che mi ritengono curiosa, ricevo sia "particolare in senso buono" ma anche veri e propri "strana da disagio". Quindi, c'è davvero spazio per essere strani in un percorso di guarigione dai traumi? Occorre trattare ogni stranezza come sintomo di disagio anche se non lo si vive come tale? Mi sembra di dover per forza scegliere di conformarmi al branco o sentirmi libera da sola
Ciao,
la tua riflessione è molto profonda e tocca un punto centrale: spesso, nei percorsi di terapia, si rischia di confondere il “benessere” con l’aderenza a un modello di normalità. Invece stare bene non deve significare per forza diventare “come gli altri”, ma sentirsi in sintonia con sé stessi, dentro la propria unicità. Secondo il mio approccio non esistono persone “strane” o “normali”, ma modi diversi di dare significato all’esperienza. La terapia può diventare uno spazio per esplorare proprio questo — come ti racconti, come ti senti vista, e come costruire un senso di appartenenza senza dover rinunciare a ciò che ti rende autentica e appunto stare bene nei tuoi termini. Forse il punto non è scegliere tra conformarti o restare sola, ma capire come poter stare libera con gli altri senza sentirti in difetto per come sei e come affrontare i rimandi delle altre persona che toccano questi tasti per te delicati.
Salve mi chiamo Sara ho 38 anni e fidanzata da 11.....
Il mio compagno 44 anni mi ama molto e io amo infinitamente lui ma e tipo bloccato sull andare a vivere insieme .....dice che ha paura di non avere più i suoi spazi ....ho provato in tutti i modi di rassicuralo ma nulla..... secondo lei che devo fare?
Salve Sara, capisco quanto possa essere frustrante desiderare un passo in più nella relazione e sentire l’altro bloccato. Oltre al cercare di “rassicurarlo”, forse può essere utile fermarsi a esplorare cosa rappresenta per lui questo passo e cosa c'è dietro alla paura di non avere i suoi spazi. Spesso dietro la paura di “perdere i propri spazi” o il “rassicurare l’altro” ci sono significati diversi legati all’intimità, all’autonomia e al modo di vivere la coppia. Può essere interessante chiederti non solo se e come prendere la decisione, ma anche come vi state raccontando entrambi questo momento — e cosa vi fa sentire in difficoltà.
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