Salve, è da anni che soffro di depressione ma non ha mai impattato la mia vita scolastica più di tan

23 risposte
Salve, è da anni che soffro di depressione ma non ha mai impattato la mia vita scolastica più di tanto siccome frequentavo medie e superiori e diciamo che non ero io a dover organizzare le giornate ma seguivo la routine. Ora che sono all’università faccio fatica, soprattutto ultimamente, perfino ad alzarmi dal letto e combinare qualcosa di produttivo. Sto pensando addirittura di lasciare gli studi ma sono che è una scelta avventata. Il problema è che questa situazione mi sta peggiorando in tutti i sensi: sono rabbiosa, più depressa, non mi sento mai all’altezza e sto prendendo peso. I miei pensieri quando sono da sola mi stanno uccidendo è come se vivessi un loop infinito di autocommiserazione. Non ho un supporto di nessun tipo dalla mia famiglia che pretende solo risultati e non riesco nemmeno a vivere serenamente la relazione che sto vivendo in questo momento. Grazie in anticipo per la disponibilità
Dott. Davide Saggese
Psicologo, Psicologo clinico
Salerno
Salve,
molto piacere, Davide.
Dalla sua descrizione emerge un quadro di sofferenza relativo a varie aree della vita come quella personale, relazionale, sociale e familiare.
Sarebbe opportuno approfondire queste aree in maniera sistematica e dettagliata per giungere, eventualmente, ad una conclusione.
Il fatto che Lei descriva e abbia consapevolezza di alcuni particolari ("perfino ad alzarmi dal letto" o "sto prendendo peso"), nonostante possa non sembrare, significa già tanto. Concettualizzare e rendere reali le proprie sofferenze è uno dei primi step per poterle fronteggiare, gestire, e superare.
Saluti,
DS

Risolvi i tuoi dubbi grazie alla consulenza online

Se hai bisogno del consiglio di uno specialista, prenota una consulenza online. Otterrai risposte senza muoverti da casa.

Mostra risultati Come funziona?
Dott. Francesco Damiano Logiudice
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo quanto possa essere difficile convivere con questa situazione riportata. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi e disfunzionali che mantengono in atto la sofferenza impedendole il benessere desiderato.
Ritengo altresì utile un approccio EMDR al fine di favorire la rielaborazione del materiale connesso con la genesi della sofferenza in atto.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Dott.ssa Daniela Chieppa
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Milano
Salve, comprendo il suo malessere. Però oggi proprio perché sta impattando sulla sua vita perché non prende in considerazione l’idea di intraprendere un percorso di psicoterapia e lavorare sui pensieri che riporta e sulle emozioni disfunzionali?
Resto a disposizione per approfondimento.
Un saluto.
Dott.ssa Daniela Chieppa
Dott.ssa Francesca Gigliarelli
Psicologo clinico, Psicoterapeuta
San Benedetto del Tronto
Salve, mi spiace molto per la sua situazione. Le suggerisco di rivolgersi ad un professionista, tra l'altro se avesse difficoltà economiche è attivo un servizio gratuito: vivere meglio enpap. Un caro saluto
Dott. Matteo De Nicolò
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Salve, innanzitutto la ringrazio di aver condiviso questa esperienza e mi dispiace molto del periodo che sta vivendo. Posso solo provare ad immaginare quanto possa essere difficile per lei convivere con questa situazione. A volte capire come andare avanti e identificare la scelta migliore per noi stessi, può non essere affatto semplice, per questo scoprire le nostre modalità di agire e comprendere da dove deriva questo blocco che la porta a porsi tutte queste domande può aiutarla a stare meglio. La rabbia e la tristezza che l'accompagnano in questo ultimo periodo, ma da come ha detto, anche da prima, hanno sicuramente delle motivazioni che debbano essere scoperte. Un obbiettivo di un percorso psicologico, può essere quello di chiarire questa confusione e questa malessere e cercare di trasformarlo in benessere. Una terapia psicologica potrebbe permettergli di conoscersi meglio e di sviluppare delle strategie utili per poter vivere al meglio il presente, costruendo delle basi solide al fine di affrontare in maniera efficace un futuro che a tratti può sembrare angoscioso. Sarebbe uno spazio solo per lei alla scoperta di se stessi. In caso volesse, io sono a completa disposizione, in presenza ma anche Online. Dott. Matteo De Nicolò
Prenota subito una visita online: Colloquio psicologico clinico - 60 €
Per prenotare una visita tramite MioDottore, clicca sul pulsante Prenota una visita.
Dott.ssa Marina Costantini
Psicologo, Psicologo clinico
Colleferro
Buonasera gentile utente, è importante che sia riuscita a cogliere questi segnali e abbia deciso di chiedere aiuto. Un suo spazio nel quale approfondire e riabilitare alcuni pensieri e atteggiamenti le sarà utile per ripendere le sue attività e uscire dal loop, può chiedere presso Asl/Usl o privati. Rimango a disposizione, in presenza e online, dott.ssa M. Costantini.
Dott.ssa Beatrice Gaboardi
Psicologo, Psicologo clinico
Torino
Buonasera, da quello che scrivi è palpabile il tuo stato di sofferenza. È sempre bene, però, prendere decisioni così importanti dopo aver valutato bene le motivazioni alla base. Il tuo racconto meriterebbe un approfondimento all’interno di un percorso con un professionista, che al momento non nomini. Potresti iniziare a valutare di partire da lì. Piccoli passi ogni giorno. Le difficoltà se prese singolarmente ci sembrano meno pesanti. Un caro saluto. Dott.ssa Beatrice Gaboardi
Dott.ssa Melania Filograna
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Lequile
Salve, capisco che avere delle pressioni sulla performance scolastica e universitaria non sia semplice da gestire. Accade in molti studenti, di vivere dei periodi di insoddisfazione, di abbassamento dell'umore e di ansia verso il percorso accademico. Immagino che questi accadimenti vanno ad influenzare diversi aspetti della vita: relazionale, personale, sociale. Quello che posso suggerirle è di farsi aiutare da uno specialista perché la salute psicologica è troppo importante da trascurarla. Le auguro che con il nuovo anno, possa trovare tranquillità e serenità.
In bocca al lupo!
Se ha bisogno di ulteriori chiarimenti mi può contattare anche online.
Buona giornata
Dott.ssa Melania Filograna
Dott.ssa Marina Ceruti
Psicologo clinico, Psicoterapeuta, Sessuologo
Como
Se nei periodi in cui ha sofferto di depressione non si è mai rivolta ad alcun professionista - psicologo o psicoterapeuta - le suggerisco di provare a farlo adesso, poiché il vissuto di profonda sofferenza e di frustrazione che ha descritto, sembrano avere il sopravvento su di lei, con il rischio di rendere la sua qualità di vita invalidante e di compiere delle scelte in maniera impulsiva.
A disposizione per ogni chiarimento.
MC
Dott.ssa Greta Tovaglieri
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Milano
Buonasera. Ha descritto molto bene quello che le sta capitando: bisognerebbe però approfondire questi vissuti di rabbia e di tristezza insieme, questa immobilità che non si capisce bene da dove provenga. Quando tutto è iniziato? Ricorda un momento preciso?
Ha mai pensato di iniziare un lavoro su di sè?
Cordialmente.
Greta Tovaglieri
Dott.ssa Sara Bachiorri
Psicologo, Psicologo clinico
Milano
Salve buongiorno, durante un percorso di studi può capitare a chiunque un momento di difficoltà per il quale si fa un’enorme fatica a studiare e a rimanere concentrati; quello che comunemente viene definito ‘blocco dello studente’ è una condizione piuttosto ricorrente, nella quale chiunque può ritrovarsi, a prescindere dal grado di diligenza e dal livello di difficoltà del percorso di studi.
A livello psicologico la principale causa del blocco è legata al tempo.
Il fattore temporale genera parecchie ansie negli studenti universitari, costretti a confrontarsi quotidianamente con la preparazione degli esami, con le relative scadenze e con la paura di non riuscire a superarli. Alla percezione personale di sconfitta si aggiunge la sensazione di fallimento nei confronti delle aspettative sociali, nel suo caso con la sua famiglia.
La psicoterapia, purché gestita attraverso un approccio professionale ed estremamente personalizzato, consente di risalire alle reali cause del problema, che spesso si nascondono nel profondo dell’inconscio.
Qualora volesse accettare delle strategie che le permetterebbero di superare questo periodo di crisi non esiti a contattarmi anche on-line. Dott.ssa Bachiorri Sara
Prenota subito una visita online: Colloquio psicologico - 35 €
Per prenotare una visita tramite MioDottore, clicca sul pulsante Prenota una visita.
Dott.ssa Jessica Caglio
Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Vimercate
Buonasera,
purtroppo quando si esce da un percorso di studi predefinito dove sai esattamente quanto e come studiare, quando ci saranno verifiche e interrogazioni ed anche il tempo necessario per prepararsi, diventa molto molto complesso riuscire ad organizzarsi in completa autonomia.
Bisogna lasciarsi lo spazio e il tempo per capire cosa è più utile e funzionale per te, a volte anche andando per tentativi ed errori.
Credo anche che in un momento di passaggio così delicato potrebbe essere molto utile un percorso di sostegno psicologico, per fare in modo che certi comportamenti e pensieri negativi su di sè non si cristallizzino e lei possa comprendere al meglio come far fronte a questo periodo che la sta mettendo a dura prova.
In bocca al lupo,
dott.ssa Jessica Caglio
Dott.ssa Antea Viganò
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Pessano con Bornago
Gentile utente, grazie per la condivisione. Capisco la situazione che descrive, e comprendo le fatiche che sta vivendo, soprattutto mano a mano che si prosegue nel processo di crescita. Credo che intraprendere un percorso di terapia potrebbe aiutarla a sostenere la situazione complicata descritta, nonchè a sentire di avere un supporto che le sembra mancare da parte dei suoi familiari.
Resto a disposizione!
AV
Dott.ssa Angela Amato
Psicologo clinico, Psicologo
Molfetta
Buonasera,
percepisco la rabbia, la tristezza e la sofferenza dal tuo racconto. E' molto buono che tu sia consapevole del tuo stato emotivo e di come alcune dinamiche ti stiano logorando dentro. Questa è una grande risorsa che puoi utilizzare per esplorare te stessa attraverso un percorso psicologico con un professionista che ti tenga per mano e ti faccia uscire dai circoli viziosi che attualmente vivi. Resto a disposizione.
Un caro saluto,
A.A.
Dott. Andrea Rohrich
Psicoterapeuta, Psicologo clinico, Psicologo
Torino
Gentile utente, i cambiamenti sono sempre impattanti sul senso di stabilità personale e certe volte ci si ritrova senza le certezze e le risorse che ci hanno aiutato in passato. Quello che scrive rimanda a una sofferenza che si protrae da tanto tempo e che ora la sta limitando fortemente nell'espressione di sé stessa nelle diverse aree della sua vita: ritengo importante che lei riesca a trovare le risorse per intervenire sulle sue relazioni, in modo da poter godere di persone al suo fianco che possano capirla e sostenerla. Altrettanto, valuterei di intraprendere un percorso psicologico, in modo da avere uno spazio di espressione e di supporto per le sfide della sua crescita ed esistenza. Stia bene, Dott.Rohrich Andrea
Dott. Sergio Borrelli
Psicologo, Psicologo clinico
Tradate
Buongiorno. Il suo stato di intensa sofferenza può essere affrontato. Si può iniziare con un colloquio psicologico conoscitivo e poi valutare insieme come proseguire. Se può esserle utile, possiamo organizzare un colloquio online.
Dott.ssa Ilaria De Pretto
Psicologo, Psicologo clinico
Roma
Sono davvero dispiaciuta di sentire che stai attraversando un periodo così difficile. È fondamentale cercare aiuto e supporto quando si affrontano problemi di salute mentale. Se ti senti a disagio nella tua situazione attuale, considera seriamente l'opzione di parlare con uno psicologo, uno psichiatra o uno specialista del counseling universitario. Questi professionisti sono in grado di offrirti un sostegno adeguato e di aiutarti a sviluppare strategie per affrontare la depressione e le sfide universitarie.

Ricorda che non sei solo/a, e chiedere aiuto è un segno di forza. Se non ti senti di affrontare questo passo da solo/a, considera di coinvolgere un amico di fiducia o una persona cara per avere almeno un supporto emotivo.

Le università spesso offrono risorse e servizi di supporto per gli studenti. Valuta l'opportunità di cercare aiuto presso il servizio di counseling della tua università o eventuali programmi di assistenza agli studenti.

Prenditi cura di te stesso/a, e ricorda che ci sono risorse disponibili per aiutarti a superare questo momento difficile.
Dott.ssa Francesca Coretti
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Milano
Buongiorno, da quello che racconta sarebbe utile che lei comprendesse i motivi di queste emozioni e pensieri che riporta. Le consiglierei di intraprendere un percorso psicologico per confrontarsi sulle sue difficoltà, in modo da dare loro un senso e un significato.
Dott.ssa Francesca Coretti
Dott.ssa Laura Lanocita
Psicologo, Psicologo clinico
Milano
Grazie per aver deciso di condividere il Suo stato d’animo e le sfide che sta affrontando. La transizione dalla scuola superiore all’università rappresenta un cambiamento significativo, e la gestione autonoma della propria vita accademica può intensificare sentimenti di sopraffazione, specialmente quando si vive una condizione di depressione. La difficoltà nel mantenere la motivazione e nel sentirsi all’altezza delle aspettative può essere collegata a conflitti interiori e dinamiche inconsce che influiscono sull’autostima e sulla percezione di sé.
La sensazione di vivere in un "loop infinito di autocommiserazione" potrebbe derivare da una critica interna che amplifica il senso di inadeguatezza e isolamento, mentre la pressione familiare e la mancanza di supporto non contribuiscono a migliorare la situazione. È comprensibile sentirsi intrappolati e demotivati quando ci si sente soli di fronte a queste sfide.
Le consiglio di cercare un supporto psicologico, un luogo sicuro dove poter esplorare questi sentimenti e pensieri con l’aiuto di un professionista. Attraverso un percorso terapeutico, potrebbe scoprire modalità per interrompere il ciclo di autocritica e lavorare verso il ripristino del suo benessere emotivo.
Se ha bisogno di ulteriori chiarimenti o desidera discutere più a fondo di possibili strategie per affrontare la Sua situazione, La invito a contattarmi. Sono qui per sostenerLa nel suo percorso verso una maggiore serenità e equilibrio.
Cordiali saluti,
Laura Lanocita
Dott.ssa Martina Panzeri
Psicologo, Psicologo clinico
Cusano Milanino
Gentile utente,
Direi che questo che ha scritto potrebbe essere un ottimo punto di partenza per occuparsi di sé e della sua sofferenza. Sarebbe disposta a concedersi uno spazio in cui poter parlare di come sta e prendere in mano la sua sofferenza?
Da quello che leggo credo che potrebbe essere il momento giusto per iniziare a lavorare su di sé e iniziare un percorso. Resto a disposizione, Dott.ssa Martina Panzeri
Dott.ssa Virginia Bruffa
Psicologo clinico, Psicologo
Velletri
Quando si vive con la depressione, ogni aspetto della vita può sembrare più pesante, e l'università, con tutte le sue richieste e responsabilità, può amplificare ulteriormente quella sensazione di inadeguatezza e fatica. La tua frustrazione è comprensibile: non è facile affrontare un percorso come quello che stai vivendo, soprattutto quando ti senti bloccata, senza supporto e sopraffatta dai tuoi pensieri negativi.

È davvero importante riconoscere che la tua esperienza di depressione non è qualcosa che puoi semplicemente "superare" senza il giusto aiuto, e che non sei da sola in questo. Quello che stai vivendo ora, con la difficoltà di alzarti dal letto, la rabbia, la mancanza di motivazione, il senso di non essere all’altezza e il peso che senti sulle tue spalle, sono segnali che ti stanno dicendo che hai bisogno di un supporto concreto, che vada oltre quello che ti puoi offrire da sola. E non c’è nulla di sbagliato nel chiedere aiuto.

Il fatto che la tua famiglia non sembri comprendere o offrire il supporto che ti serve può rendere tutto ancora più difficile, ma ti invito a non giudicarti per questo. Non avere il supporto che meriti non dipende dalla tua "forza" o dal tuo valore, ma dalle circostanze che ti circondano. Non devi affrontare tutto da sola.

In merito all'università, capisco che possa sembrare la scelta più semplice quella di abbandonare, ma come dici tu, è una decisione importante e avventata. Prima di farlo, ti consiglierei di cercare un supporto psicologico che possa accompagnarti a esplorare queste difficoltà in modo più profondo e a sviluppare strategie per affrontarle. Un terapeuta potrebbe aiutarti a lavorare non solo sulla gestione della depressione, ma anche su come ritrovare il piacere in ciò che fai, come ridurre il senso di inadeguatezza e come sviluppare un'auto-compassione sana, invece di rimanere intrappolata nel loop di autocommiserazione.
E per quanto riguarda la relazione che stai vivendo, è normale che anche essa possa risentire di questo momento difficile. La depressione può influenzare ogni aspetto della vita, inclusi i legami affettivi. Parlarne con il tuo partner, se ti senti in grado, potrebbe essere un primo passo per ottenere anche da lui il supporto emotivo che ti serve, sebbene questo non sostituisca un aiuto professionale.
Per qualsiasi cosa, resto a disposizione.
Dott.ssa Tania Zedda
Psicologo, Psicologo clinico
Quartu Sant'Elena
Ciao, ti ringrazio per aver scritto con tanta sincerità. Non dev’essere stato facile aprirti su qualcosa di così profondo e doloroso, ma il fatto che tu l’abbia fatto dimostra una forza che forse ora non riesci a vedere, ma che c’è. Quello che racconti è il vissuto di qualcuno che sta lottando ogni giorno con un peso enorme addosso. Non è “solo” stanchezza o tristezza: è la fatica di portare avanti anche le cose più semplici, sentendosi sempre in difetto, sempre in colpa, come se nulla bastasse mai.
La sensazione di voler mollare tutto, anche l’università, non nasce dal fatto che non sei capace, ma dal fatto che stai male. E quando si sta male dentro, tutto il resto si spegne, anche ciò che prima sembrava affrontabile. Quindi no, non sei sbagliata, non sei “meno” degli altri: stai solo combattendo qualcosa di più grande, e meriti aiuto, non giudizi.
Il primo passo potrebbe essere cercare uno spazio sicuro dove parlare davvero di tutto questo. So che non è facile, ma un* psicoterapeut* potrebbe aiutarti a uscire da questo loop, a rimettere insieme i pezzi con rispetto e senza pressioni. Non devi fare tutto da sola, e soprattutto non sei sola, anche se in certi momenti può sembrarlo.
Non avere paura di chiedere aiuto. Non è debolezza, è un atto di cura verso te stessa. E te lo meriti. Anche se ora non lo senti, anche se tutto ti sembra buio: c’è una strada, c’è un dopo. E tu hai già cominciato a cercarlo scrivendo questo messaggio.

Ti abbraccio forte, con tutta la comprensione possibile.
Dott.ssa Chiara Avelli
Psicologo, Psicologo clinico
Roma
Buongiorno, capisco molto bene quanto stia vivendo questo momento: il passaggio dalla scuola all’università è un cambiamento importante e complesso, che richiede di gestire le giornate in autonomia. È naturale sentirsi sopraffatti, soprattutto se prima seguiva una routine scolastica già impostata. Il fatto che rimanga a letto può alimentare un circolo difficile: più si resta inattivi, meno energia e motivazione si hanno, e più ci si sente impotenti o inutili. Mi chiedo: c’è qualche attività che le piace o che la motiva ad alzarsi, anche solo per poco? Ha parlato poi di rabbia: può essere utile esplorare verso chi è rivolta? Verso se stessa, verso gli altri o verso la vita in generale? La sente come un’ingiustizia, sentirsi in questo modo? Riflettere su questo può aiutare a comprendere meglio i vissuti legati alla depressione. Anche l’oscillazione di peso e i pensieri di “autocommiserazione” rientrano nei sintomi tipici della depressione, e come lei osserva, l’inizio dell’università ha probabilmente esacerbato frequenza e intensità dei sintomi. Ci sono stati eventi recenti che hanno contribuito a questo peggioramento? Mi dispiace molto che la famiglia non la supporti: vivere un “loop infinito”, come dice lei, di pensieri negativi sotto pressione può rendere difficile essere produttivi e sentirsi bene. Comprendo quanto questo possa essere doloroso. D’altro canto, è bello che abbia una relazione affettiva: potrebbe rappresentare una risorsa importante. Mi chiedo però, cosa le impedisce di viverla serenamente? Data la frequenza di questi pensieri, la deflessione dell’umore e l’anedonia che descrive, sarebbe molto utile rivolgersi a uno specialista, per comprendere le dinamiche più profonde che muovono questi vissuti così intensi e drammatici relativi a se stessa e alla sua vita. Chiara Avelli, Psicologa.

Stai ancora cercando una risposta? Poni un'altra domanda

  • La tua domanda sarà pubblicata in modo anonimo.
  • Poni una domanda chiara, di argomento sanitario e sii conciso/a.
  • La domanda sarà rivolta a tutti gli specialisti presenti su questo sito, non a un dottore in particolare.
  • Questo servizio non sostituisce le cure mediche professionali fornite durante una visita specialistica. Se hai un problema o un'urgenza, recati dal tuo medico curante o in un Pronto Soccorso.
  • Non sono ammesse domande relative a casi dettagliati, richieste di una seconda opinione o suggerimenti in merito all'assunzione di farmaci e al loro dosaggio
  • Per ragioni mediche, non verranno pubblicate informazioni su quantità o dosi consigliate di medicinali.

Il testo è troppo corto. Deve contenere almeno __LIMIT__ caratteri.


Scegli il tipo di specialista a cui rivolgerti
Lo utilizzeremo per avvertirti della risposta. Non sarà pubblicato online.
Tutti i contenuti pubblicati su MioDottore.it, specialmente domande e risposte, sono di carattere informativo e in nessun caso devono essere considerati un sostituto di una visita specialistica.