Salve a tutti nuovamente, voglio solamente un parere sulla mia situazione, vedrò prossimamente uno p
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Salve a tutti nuovamente, voglio solamente un parere sulla mia situazione, vedrò prossimamente uno psicologo probabilmente, quindi semplicemente se è possibile in qualche modo o meno.
Ho pensato molto alla mia relazione, siamo insieme da 9 mesi ma ci siam visti poche volte per via di problemi e lockdown, pubblicai già una domanda pochi giorni fa, e sono arrivato ad una nuova conclusione.
Premetto che è la mia prima relazione, e sono estremamente preso da essa, l'ultima volta che ci siam visti, ho notato un difetto fisico in lei che mi ha colpito particolarmente, purtroppo ho una mania di perfezionismo, le prime volte che uscimmo ero innamorato, ma l'ultima volta questo difetto mi ha colpito completamente, e non so se la amo ancora o no.
Quando parliamo al telefono o via chat, sto benissimo e sono innamorato, ma se penso a me che la guardo, mi passa tutto, eppure prima lo accettavo.
Quindi la mia domanda principale: è possibile far passare in qualche modo questo perfezionismo che a tratti credo sia patologico? Perché sono totalmente consapevole che non esista la perfezione al mondo, sono sicuro che nelle eventuali prossime relazioni, troverei sempre qualcosa di imperfetto e tornerei al punto di partenza, oppure mi ci devo rassegnare e non c'è nulla da fare, anche con una terapia? Cioè nel senso che lei non mi piace e che non fa per me?
Perché se ripenso ai nostri bellissimi ricordi insieme, mi torna la voglia di combattere, quando penso al mio futuro, ci vedo lei dato che veramente mi dà tutto l'amore di questo mondo, e siamo compatibili caratterialmente, voglio cambiare questa parte di me. Ho paura poi un giorno di pentirmene, perché questo immagino, se dovessi lasciarla ora, tempo 1 mesetto e probabilmente mi mancherebbe tantissimo, dato che è una cosa solamente mentale, non abbiamo mai avuto problemi tra noi, non mi sembra il caso di lasciar perdere.
Ho pensato molto alla mia relazione, siamo insieme da 9 mesi ma ci siam visti poche volte per via di problemi e lockdown, pubblicai già una domanda pochi giorni fa, e sono arrivato ad una nuova conclusione.
Premetto che è la mia prima relazione, e sono estremamente preso da essa, l'ultima volta che ci siam visti, ho notato un difetto fisico in lei che mi ha colpito particolarmente, purtroppo ho una mania di perfezionismo, le prime volte che uscimmo ero innamorato, ma l'ultima volta questo difetto mi ha colpito completamente, e non so se la amo ancora o no.
Quando parliamo al telefono o via chat, sto benissimo e sono innamorato, ma se penso a me che la guardo, mi passa tutto, eppure prima lo accettavo.
Quindi la mia domanda principale: è possibile far passare in qualche modo questo perfezionismo che a tratti credo sia patologico? Perché sono totalmente consapevole che non esista la perfezione al mondo, sono sicuro che nelle eventuali prossime relazioni, troverei sempre qualcosa di imperfetto e tornerei al punto di partenza, oppure mi ci devo rassegnare e non c'è nulla da fare, anche con una terapia? Cioè nel senso che lei non mi piace e che non fa per me?
Perché se ripenso ai nostri bellissimi ricordi insieme, mi torna la voglia di combattere, quando penso al mio futuro, ci vedo lei dato che veramente mi dà tutto l'amore di questo mondo, e siamo compatibili caratterialmente, voglio cambiare questa parte di me. Ho paura poi un giorno di pentirmene, perché questo immagino, se dovessi lasciarla ora, tempo 1 mesetto e probabilmente mi mancherebbe tantissimo, dato che è una cosa solamente mentale, non abbiamo mai avuto problemi tra noi, non mi sembra il caso di lasciar perdere.
Dalle sue parole sembra attraversare un momento davvero particolare che meriterebbe di essere condiviso. I suoi vissuti, anch'essi così importanti e delicati, necessiterebbero di essere ascoltati e approfonditi in un contesto terapeutico, certamente un percorso psicologico la aiuterebbe a fare chiarezza e ad affrontare questo momento. La psicoterapia è prima di tutto un viaggio, un'esplorazione di noi stessi con la compagnia di qualcuno a cui affidarsi e su cui poter contare che può aiutarci a conoscerci meglio, a sondare parti di noi emozioni, pensieri, prospettive ancora sconosciuti che è arrivato il momento di incontrare. Le suggerisco di valutare l'inizio di un percorso di terapia con la compagnia di qualcuno che si sintonizzi al meglio con le sue necessità e aspettative, in caso mi trova disponibile ad riceverla (attraverso la video-consulenza online) e, se mi permette, la invito con piacere a ritagliarsi qualche minuto per leggere la mia descrizione presente su questa piattaforma e farsi una prima idea di me del mio approccio; se la lettura le piacerà e se la motiverà a mettersi in gioco (scegliere di affrontare il nostro dolore è una scelta molto coraggiosa e una scommessa su noi stessi!), mi troverà felice di accoglierla. Resto a sua disposizione e, se vuole, la aspetto. Un gentile saluto
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Salve, mi spiace molto per la situazione ed il disagio espresso.
Ritengo che possa essere utile ritagliarsi uno spazio per elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi alla situazione da lei riportata e trovare strategie utili per fronteggiare le situazioni particolarmente problematiche onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Sarebbe utile Inoltre, a mio avviso, indagare sui motivi sottostanti alla necessità di perfezione: tentativo di controllo? Valutare Inoltre vantaggi e svantaggi, costi e benefici, al fine di poter raggiungere un pieno benessere che possa aiutarla nelle varie situazioni della vita.
Cordialmente, dott FDL
Ritengo che possa essere utile ritagliarsi uno spazio per elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi alla situazione da lei riportata e trovare strategie utili per fronteggiare le situazioni particolarmente problematiche onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Sarebbe utile Inoltre, a mio avviso, indagare sui motivi sottostanti alla necessità di perfezione: tentativo di controllo? Valutare Inoltre vantaggi e svantaggi, costi e benefici, al fine di poter raggiungere un pieno benessere che possa aiutarla nelle varie situazioni della vita.
Cordialmente, dott FDL
Salve, si è possibile modificare la sua situazione ma questo si può stabilire solla alla fine di un percorso di lavoro. Le ribadisco che l'attenzione viene possa sulla possibilità di riuscire e non sul fatto che sia certo ottenere questo risultato. Le variabile che entrano in gioco sono molte e non sempre una coppia terapeuta-paziente riesce a raggiungere completamente i risultato desiderato dal paziente. Di solito è possibile modificare gli equilibri e quindi ridurre la portata dei sintomi e del disagio ma le ricordo che questo è quello che solitamente accade. In ogni caso sposterei la sua attenzione dal bisogno di controllo e perfezione a ciò che la spaventa, ma questo è quello che sicuramente farà lavorando su se stesso con uno psicoterapeuta. Un cordiale saluto
Salve, scrive che tra poco inizierà un percorso psicologico, vedrà che riuscirà a trovare le risposte che cerca. Credo che sia meglio per lei confrontarsi direttamente con il professionista che la seguirà.
Buona giornata.
Dott. Fiori
Buona giornata.
Dott. Fiori
Buongiorno, da quello che scrive si percepisce la sua voglia di volerci capire di più e di lavorare su di lei. Già solo per questo io mi sentirei di dirle che potrà trarre grande giovamento dal percorso che intende iniziare. Vedrà che con l'aiuto del collega che la seguirà riuscirà a venire a capo dei motivi di questo suo delicato conflitto interiore che lei riassume con la parola "perfezionismo" ma che racchude sicuramente molti altri preziosi significati che, una volta compresi e accettati, le permetteranno di essere sereno qualsiasi scelta prenderà nella sua relazione. Rimango a disposizioni per eventuali approfondimenti. Un caro saluto
Salve, penso che siano le motivazioni al cambiamento che lo rendono più o meno possibile. Per cui se questo perfezionismo le crea difficoltà o porta in luce una parte di sè da cui non si sente più rappresentato, con la terapia troverà sicuramente nuovi modi relazionali.
Buon percorso di terapia
Dott.ssa Antonella Abate
Buon percorso di terapia
Dott.ssa Antonella Abate
Gentile, ogni cambiamento richiede sforzi, consapevolezza e motivazione, ma leggendo le sue parole mi sembra che questi ingredienti siano presenti, e se sommati a un percorso d'analisi potranno portarla a rivedere parti di sè che ad oggi le rendono difficili alcuni aspetti della sua vita. Un caro saluto, Dott.ssa Dainelli Irina
Salve, porsi la domanda se il suo perfezionismo possa essere, a tratti, patologico, è già un buon inizio perché percepito come limitante e, dunque, affrontabile in un percorso terapeutico dove potrà comprendere la natura di questa tendenza e il fastidio suscitato dal difetto fisico di cui parla. .Vedrà che parlarne con il/la collega l'aiuterà a comprendere l'origine di tale problematiche e anche il modo più efficace per affrontarle. In bocca al lupo. Saluti Dr.ssa Olimpia Miraglia
Salve. Indipendentemente dal disagio espresso per la situazione che sta vivendo, le consiglierei di affrontare il mito del perfezionismo che è alla base di molti problemi che impediscono di vivere serenamente. Valuti la possibilità di concedersi un percorso psicoterapeutico che possa indagare sulle cause del perfezionismo e stimolare la fiducia in se stesso. Distinti saluti
Salve. All'interno del percorso che attuerà potrà raccontarsi e raccontare di quello che sta riportando e di come il perfezionismo le sta impedendo di vivere serenamente questa relazione. In bocca al lupo, saluti
Buonasera, cercare la perfezione non è patologico ma avere lo sguardo fisso (o un pensiero fisso) su qualcosa, finirà per farti vedere sempre lo stesso difetto, vivere male la relazione e non esprimere al massimo l'amore che provi. Hai provato a guardare se ci sono altri difetti? Osserva bene, da vicino, e ne troverai tanti altri. Passaci del tempo, se è possibile, vivendo momenti assieme e coltivando il vostro rapporto interpersonale. Forse avresti bisogno di questo. Poi chiediti: "Cosa amo di questa persona?". Se riuscirai a guardare il rapporto da altre prospettive, qualcosa cambierà e quel difetto scomparirà. Altrimenti qualche colloquio con esperto potrà aiutarti: questo "forum" potrebbe non esserti molto di aiuto. Ciao
Buonasera, penso che al momento attuale, rivolgersi ad uno psicologo potrebbe esserle di aiuto per fare chiarezza e avere maggiore comprensione del periodo e della difficoltà che sta vivendo. Un saluto, Dott. Alessandro D'Agostini
Sono convinta che ha provato la giusta soluzione nel rivolgersi ad uno psicologo per iniziare un percorso. Fin dal primo incontro potrà esporre tutto quanto ha scritto e anche di più e sono sicura che potrà aiutarla. altre risposte e indicazioni in attesa del suo primo incontro potrebbero solo confonderla. In bocca al lupo.
Dott.ssa Tiziana Vecchiarini
Dott.ssa Tiziana Vecchiarini
Buonasera, questa ricerca di perfezione, che non le permette di viversi serenamente la relazione di coppia, potrebbe essere un meccanismo le cui radici e il significato andrebbero esplorati in un percorso psicoterapeutico. Il professionista la può accompagnare verso una maggiore conoscenza di sé e delle dinamiche che si attivano quando sta in relazione con una partner.
Cordiali saluti
Dott.ssa Elisa Lai
Cordiali saluti
Dott.ssa Elisa Lai
Bentrovato!
Se davvero sta pensando di contattare uno psicoterapeuta, ecco…penso sia proprio quello che va fatto in questa situazione.
Con una buona alleanza terapeutica sarà condotto ad acquisire sempre più consapevolezza circa gli standard severi che si pone (il perfezionismo di cui parla) e le strategie di controllo di cui si serve per cercare di garantirsi (evidentemente) qualcosa.
Le auguro di trovare il professionista giusto con cui sentirsi in sintonia e che la aiuti a fare chiarezza.
Auguri !
Dottoressa Mariagrazia Fanciulli
Se davvero sta pensando di contattare uno psicoterapeuta, ecco…penso sia proprio quello che va fatto in questa situazione.
Con una buona alleanza terapeutica sarà condotto ad acquisire sempre più consapevolezza circa gli standard severi che si pone (il perfezionismo di cui parla) e le strategie di controllo di cui si serve per cercare di garantirsi (evidentemente) qualcosa.
Le auguro di trovare il professionista giusto con cui sentirsi in sintonia e che la aiuti a fare chiarezza.
Auguri !
Dottoressa Mariagrazia Fanciulli
Bene, il primo passo è stato fatto: ha posto la domanda e l'ha resa pubblica rivolgendosi a degli specialisti. Ha iniziato a indagare sulla problematica e ha espresso la volontà di individuare le problematiche sottostanti a fronte di una proiezione futura delle conseguenze della scelta che si sente di dover effettuare. Se intende proseguire e intraprendere i passi successivi non tema, il sottoscritto e gli stimati colleghi sono disponibili ad accompagnarla.
Un sincero saluto Dottor Alberto Ferroni
Un sincero saluto Dottor Alberto Ferroni
Salve. I cambiamenti sono sempre possibili se si vogliono.
Lei ha ben notato un suo tratto caratteriale che le procura "pensieri" : il volere la perfezione. Credo che un ciclo di incontri con uno psicologo potranno solo far bene. L'aiuteranno sicuramente a conoscersi e capirsi. Io mi focalizzerei non sulla ricerca di perfezione vista come tratto controllante ma come caratteristica evitante. Mi spiego: la relazione con questa donna, se telefonica sembra perfetta ma quando la vede (quindi nella vita reale) non le piace; vorrebbe evitarla. é come se la mancanza di perfezione fosse una "scusa" per non vivere la relazione. Ovviamente ci sarebbe da parlarne per verificare quanto detto e capire.
Buona vita.
dottoressa Stefania Pelosi
Lei ha ben notato un suo tratto caratteriale che le procura "pensieri" : il volere la perfezione. Credo che un ciclo di incontri con uno psicologo potranno solo far bene. L'aiuteranno sicuramente a conoscersi e capirsi. Io mi focalizzerei non sulla ricerca di perfezione vista come tratto controllante ma come caratteristica evitante. Mi spiego: la relazione con questa donna, se telefonica sembra perfetta ma quando la vede (quindi nella vita reale) non le piace; vorrebbe evitarla. é come se la mancanza di perfezione fosse una "scusa" per non vivere la relazione. Ovviamente ci sarebbe da parlarne per verificare quanto detto e capire.
Buona vita.
dottoressa Stefania Pelosi
Buongiorno, capisco che la tua situazione possa essere difficile da gestire, specialmente considerando il conflitto tra i sentimenti positivi che provi quando sei con lei e la tua preoccupazione per il suo difetto fisico che ti disturba. È importante ricordare che nessuno è perfetto e che le imperfezioni fanno parte della natura umana. Il perfezionismo può essere un tratto difficile da gestire, ma è possibile lavorare su di esso attraverso la consapevolezza e la pratica di accettare le persone per quello che sono, imperfezioni incluse. La terapia può sicuramente essere utile per affrontare queste preoccupazioni e per aiutarti a comprendere meglio le tue emozioni. Un terapeuta può aiutarti a esplorare le radici del tuo perfezionismo e a sviluppare strategie per affrontarlo in modo più costruttivo. È anche importante considerare i tuoi sentimenti complessivi per la tua ragazza e la relazione. Se, nonostante il difetto fisico che hai notato, ti senti comunque profondamente legato a lei e la vedi nel tuo futuro, potrebbe valere la pena di lavorare su questi sentimenti anziché abbandonare la relazione. Prenditi il tempo necessario per riflettere su cosa è davvero importante per te in una relazione e cerca di essere onesto con te stesso riguardo ai tuoi sentimenti. Se decidi di continuare la relazione, sii aperto e onesto con lei riguardo ai tuoi dubbi e alle tue preoccupazioni, e lavorate insieme per costruire una relazione sana e appagante. Un saluto, Dr. Vittorio Penzo.
Gentile utente, si, un percorso ad hoc può aiutarla, soprattutto se il suo perfezionismo si riflette anche in altri contesti, una strategia che può attuare già da subito, intanto che decide se avviare un percorso con un professionista, è lasciare fuori posto per 24 ore una cosa al giorno di casa sua, ad esempio un giorno lascia una tazzina da caffe sporca nel lavandino per 24 ore, il giorno dopo ad esempio può lasciare il letto sfatto sempre per 24 ore ecc... Lo deve prendere come un piccolo compito da portare a termine ogni giorno per circa due settimane, questo dovrebbe attenuare il suo perfezionismo. Poi se decide di affidarsi ad un professionista potra approfondire il rapporto che c'è tra il difetto fisico che ha menzionato è la sensazione spiacevole che ha provato. Resto a disposizione per ulteriore supporto (effettuo consulenze anche online). Cordiali saluti.
Ciao, capisco quanto questa situazione ti stia facendo riflettere e ti faccia sentire confuso. Il perfezionismo può influire profondamente sulle relazioni, ma il fatto che tu sia consapevole e voglia cambiare è già un passo importante. La terapia potrebbe davvero aiutarti a lavorare su questa parte di te e a capire se i tuoi sentimenti cambiano per una questione mentale o se c'è qualcosa di più profondo nella relazione. Non è facile, ma avere dubbi non significa automaticamente che non ami qualcuno, solo che c'è qualcosa che stai cercando di comprendere meglio. Parlare con uno psicologo ti aiuterà a chiarire i tuoi sentimenti e a trovare modi per affrontare il perfezionismo in modo sano. Se hai il desiderio di combattere per questa relazione, potrebbe valere la pena esplorare più a fondo questi temi.
Salve, mi colpisce molto la consapevolezza con cui descrive la sua situazione. Il fatto che lei riconosca questo perfezionismo come un ostacolo e non come una verità assoluta è un ottimo punto di partenza, perché significa che non si identifica completamente con questi pensieri, ma li osserva con lucidità. La sua domanda è molto interessante: è possibile far passare questo perfezionismo? La risposta è sì, esistono strategie efficaci per lavorare su questi pensieri automatici e sui criteri rigidi di valutazione che spesso il perfezionismo impone. Il punto centrale della terapia cognitivo-comportamentale è proprio aiutare le persone a riconoscere i propri schemi di pensiero e a modificarli quando si rivelano disfunzionali o quando creano sofferenza. Nel suo caso, sembra che ci sia un forte conflitto tra ciò che prova a livello emotivo e ciò che il suo giudizio estetico le dice. Quando è lontano dalla sua ragazza, quando ripensa ai momenti felici o quando immagina un futuro con lei, si sente innamorato e sente che vuole lottare per questa relazione. Quando invece si concentra sul dettaglio fisico che l’ha colpita, sente un blocco che la allontana. Questo potrebbe essere un tipico meccanismo del perfezionismo: l’attenzione viene catturata da un dettaglio, che diventa più grande di quanto non sia in realtà, e finisce per oscurare tutto il resto. La domanda che potrebbe porsi è: perché questo aspetto fisico è diventato così rilevante solo ora, dopo mesi in cui lo accettava? È possibile che il suo cervello stia cercando un pretesto per mettere in discussione la relazione, magari per paura di essere vulnerabile o per difficoltà ad accettare che l’amore sia qualcosa di imperfetto e umano? Spesso il perfezionismo non è solo una questione estetica, ma anche un modo di proteggersi dalle emozioni, perché se qualcosa non è "perfetto", allora ci si può convincere che non valga la pena investirci. Una tecnica che potrebbe aiutarla è la defusione cognitiva, che consiste nel prendere distanza dai propri pensieri e osservarli come eventi mentali, non come verità assolute. Ad esempio, invece di dire a se stesso: “Se penso a lei, mi passa tutto", potrebbe provare a dire: "Sto notando che la mia mente si sta concentrando su questo difetto e questo mi crea disagio". Questo piccolo cambio di prospettiva aiuta a vedere il pensiero per quello che è: un pensiero, non un dato di fatto. Un altro approccio utile potrebbe essere l’esposizione con prevenzione della risposta. Se continua a evitare di confrontarsi con questa paura e a lasciare spazio al pensiero ossessivo, questo potrebbe rafforzarsi sempre di più. Invece, provare a esporsi volontariamente, magari guardando una sua foto senza cercare di analizzarla, concentrandosi sulle emozioni che prova con lei e non sulle valutazioni estetiche, potrebbe aiutarla a riabituarsi a un modo più flessibile di percepirla. Non è detto che questa relazione sia quella giusta per lei, e questo è un altro aspetto da considerare con serenità. Ma se la sua paura è che in ogni relazione potrebbe succedere la stessa cosa, allora il problema non è chi ha accanto, ma il meccanismo mentale con cui valuta l’altro. E su questo, con un percorso mirato, si può lavorare. La sua voglia di cambiare è già un passo enorme. Il perfezionismo può essere un ostacolo, ma non è una condanna: con il giusto approccio, si può imparare ad accettare e apprezzare la realtà nella sua interezza, senza che un singolo dettaglio metta in ombra tutto il resto. Le auguro il meglio. Dott. Andrea Boggero
Capisco il conflitto che stai vivendo, ed è davvero positivo che tu stia cercando di riflettere sulla situazione in modo consapevole. Quando si è molto coinvolti in una relazione, è normale affrontare dubbi e insicurezze, specialmente quando si ha una tendenza al perfezionismo. Il perfezionismo può rendere difficile accettare anche piccole imperfezioni, sia in noi stessi che nel nostro partner, e può mettere in crisi i nostri sentimenti. Il fatto che tu riconosca questa parte di te stesso è già un primo passo importante.
Prima di tutto, è fondamentale ricordare che la perfezione non esiste. Ogni persona, ogni relazione ha dei difetti, ed è proprio nelle imperfezioni che spesso si trova la bellezza. Il perfezionismo, soprattutto in una relazione amorosa, può portarci a concentrarci su aspetti superficiali e irrilevanti, a scapito delle emozioni vere e della connessione profonda che può esistere con una persona.
Il tuo desiderio di cambiare questo atteggiamento è assolutamente comprensibile, e la buona notizia è che **è possibile lavorare su questo perfezionismo**. Non si tratta di eliminare completamente la tendenza al perfezionismo, ma di imparare a gestirla e a vedere il valore nelle imperfezioni, che fanno parte di ogni essere umano. Un percorso terapeutico può sicuramente aiutarti a esplorare le radici di questa visione e a sviluppare un modo più equilibrato di approcciarti alle relazioni e alle persone.
Quando pensi alla tua relazione e alla tua partner, cerca di concentrarti non solo sull’aspetto fisico, ma su tutto quello che di positivo e significativo c’è tra di voi. Se ti ritrovi a riflettere sui bei momenti passati insieme e ti accorgi che c'è ancora un forte legame emotivo, forse significa che i dubbi che stai vivendo sono legati a un aspetto più psicologico, legato al perfezionismo, piuttosto che a una vera mancanza di amore. È naturale che ci siano alti e bassi in una relazione, ma è importante chiederti se stai mettendo troppa enfasi su un dettaglio superficiale che non è così importante nel quadro generale della relazione.
Se riconosci che il perfezionismo sta influenzando la tua visione della realtà, potrebbe essere utile fare un passo indietro e riflettere se il difetto che hai notato sia davvero qualcosa che compromette la bellezza della relazione. A volte, ci concentriamo su cose che non hanno molta importanza nel lungo periodo, mentre dovremmo dare valore alla connessione emotiva, al sostegno reciproco e ai momenti condivisi. La crescita personale e la capacità di accettare le imperfezioni richiedono tempo e riflessione.
Infine, non c’è niente di sbagliato nel riconoscere che a volte le relazioni passano attraverso momenti di difficoltà. L’importante è chiederti se quello che senti per lei è genuino e se i tuoi dubbi derivano da un’insicurezza legata al perfezionismo o da una realistica incompatibilità. Se senti che la relazione ha un valore profondo e che le cose che apprezzi sono superiori ai difetti fisici, allora forse vale la pena di continuare a lavorare su di essa.
In ogni caso, la consapevolezza che stai mostrando nei confronti di questi dubbi è già un grande passo. Se ti senti in difficoltà, una terapia può sicuramente aiutarti a esplorare meglio questi temi, permettendoti di affrontare i tuoi sentimenti in modo più sereno e di vedere la relazione con una prospettiva più chiara.
Prima di tutto, è fondamentale ricordare che la perfezione non esiste. Ogni persona, ogni relazione ha dei difetti, ed è proprio nelle imperfezioni che spesso si trova la bellezza. Il perfezionismo, soprattutto in una relazione amorosa, può portarci a concentrarci su aspetti superficiali e irrilevanti, a scapito delle emozioni vere e della connessione profonda che può esistere con una persona.
Il tuo desiderio di cambiare questo atteggiamento è assolutamente comprensibile, e la buona notizia è che **è possibile lavorare su questo perfezionismo**. Non si tratta di eliminare completamente la tendenza al perfezionismo, ma di imparare a gestirla e a vedere il valore nelle imperfezioni, che fanno parte di ogni essere umano. Un percorso terapeutico può sicuramente aiutarti a esplorare le radici di questa visione e a sviluppare un modo più equilibrato di approcciarti alle relazioni e alle persone.
Quando pensi alla tua relazione e alla tua partner, cerca di concentrarti non solo sull’aspetto fisico, ma su tutto quello che di positivo e significativo c’è tra di voi. Se ti ritrovi a riflettere sui bei momenti passati insieme e ti accorgi che c'è ancora un forte legame emotivo, forse significa che i dubbi che stai vivendo sono legati a un aspetto più psicologico, legato al perfezionismo, piuttosto che a una vera mancanza di amore. È naturale che ci siano alti e bassi in una relazione, ma è importante chiederti se stai mettendo troppa enfasi su un dettaglio superficiale che non è così importante nel quadro generale della relazione.
Se riconosci che il perfezionismo sta influenzando la tua visione della realtà, potrebbe essere utile fare un passo indietro e riflettere se il difetto che hai notato sia davvero qualcosa che compromette la bellezza della relazione. A volte, ci concentriamo su cose che non hanno molta importanza nel lungo periodo, mentre dovremmo dare valore alla connessione emotiva, al sostegno reciproco e ai momenti condivisi. La crescita personale e la capacità di accettare le imperfezioni richiedono tempo e riflessione.
Infine, non c’è niente di sbagliato nel riconoscere che a volte le relazioni passano attraverso momenti di difficoltà. L’importante è chiederti se quello che senti per lei è genuino e se i tuoi dubbi derivano da un’insicurezza legata al perfezionismo o da una realistica incompatibilità. Se senti che la relazione ha un valore profondo e che le cose che apprezzi sono superiori ai difetti fisici, allora forse vale la pena di continuare a lavorare su di essa.
In ogni caso, la consapevolezza che stai mostrando nei confronti di questi dubbi è già un grande passo. Se ti senti in difficoltà, una terapia può sicuramente aiutarti a esplorare meglio questi temi, permettendoti di affrontare i tuoi sentimenti in modo più sereno e di vedere la relazione con una prospettiva più chiara.
Ciao,
quello che descrivi è molto più comune di quanto pensi, e non è mancanza d’amore: è un conflitto interno tra il bisogno di controllo e la paura di non riuscire a “sentire più come prima”. Il perfezionismo, in questo senso, non riguarda solo l’aspetto estetico, ma il tentativo di tenere tutto sotto controllo — anche le emozioni, anche l’immagine dell’altro — per evitare la vulnerabilità e l’incertezza che l’amore inevitabilmente porta con sé.
Quando dici che “prima lo accettavo e ora no”, in realtà stai descrivendo un meccanismo mentale: nel momento in cui l’innamoramento iniziale si stabilizza, l’attenzione si sposta dai sentimenti alla valutazione, e lì il perfezionismo si riattiva. È una forma di ipercontrollo che può essere modificata in terapia, perché riguarda il modo in cui percepisci e giudichi te stesso e gli altri, non una condanna definitiva.
Non devi rassegnarti: con un percorso psicologico puoi imparare a riconoscere quando la mente ti trascina nel giudizio e tornare al sentire autentico. È possibile ridare spazio alla spontaneità e alla tenerezza, senza che il pensiero ossessivo sul difetto prenda il sopravvento.
Il fatto che tu desideri cambiare, che riconosca il valore della relazione e la voglia di non perderla per qualcosa di “solo mentale”, è già un segno importante di consapevolezza e motivazione — ottimo punto di partenza per un lavoro su di te.
Un caro saluto,
Dott.ssa Sara Petroni
quello che descrivi è molto più comune di quanto pensi, e non è mancanza d’amore: è un conflitto interno tra il bisogno di controllo e la paura di non riuscire a “sentire più come prima”. Il perfezionismo, in questo senso, non riguarda solo l’aspetto estetico, ma il tentativo di tenere tutto sotto controllo — anche le emozioni, anche l’immagine dell’altro — per evitare la vulnerabilità e l’incertezza che l’amore inevitabilmente porta con sé.
Quando dici che “prima lo accettavo e ora no”, in realtà stai descrivendo un meccanismo mentale: nel momento in cui l’innamoramento iniziale si stabilizza, l’attenzione si sposta dai sentimenti alla valutazione, e lì il perfezionismo si riattiva. È una forma di ipercontrollo che può essere modificata in terapia, perché riguarda il modo in cui percepisci e giudichi te stesso e gli altri, non una condanna definitiva.
Non devi rassegnarti: con un percorso psicologico puoi imparare a riconoscere quando la mente ti trascina nel giudizio e tornare al sentire autentico. È possibile ridare spazio alla spontaneità e alla tenerezza, senza che il pensiero ossessivo sul difetto prenda il sopravvento.
Il fatto che tu desideri cambiare, che riconosca il valore della relazione e la voglia di non perderla per qualcosa di “solo mentale”, è già un segno importante di consapevolezza e motivazione — ottimo punto di partenza per un lavoro su di te.
Un caro saluto,
Dott.ssa Sara Petroni
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