Salve a tutti. Ho 27 anni e sono sempre stata contro il procedere a condurre degli atti sessuali. Ho

18 risposte
Salve a tutti. Ho 27 anni e sono sempre stata contro il procedere a condurre degli atti sessuali. Ho avuto sia partner maschili che femminili di lunga durata (dai 3 anni con il mio primo partener ai 7 o 8 mesi con i successivi\e) , ma la sola idea di farmi penetrare mi da la nausea. Il sesso orale mi è indifferente, idem per quello "da dietro". Ho fantasie sessuali, questo si, e provo desiderio di toccarmi, ma puntualmente quando sono vicina all'apice (stimolando solo il clitoride, perché persino l'idea delle mie dita dentro il mio corpo mi provoca un disagio altissimo) sento come se stessi violentando me stessa.
Con i miei partner ci ho provato, ma tutte le volte che cercavano di superare un certo limite, oltre i singoli baci e carezze intime, li allontanava, sentendomi letteralmente violentata.
Premetto che non ho avuto un'educazione troppo "rigida" sull'argomento sesso, il parlarne non mi ripugna, non è un taboo e non ho mai subito violenze nè psicologiche nè fisiche durante il corso della mia vita.
So per certo di essere poliamorosa, ma definirmi asessuale mi sembra errato, perché vorrei davvero avere dei rapporti con qualcuno, ma a passare dalla fantasia ai fatti vi è un oceano fatto di violenza psicologica che il mio stesso corpo impone a sé stesso senza un apparente motivo e la cosa mi sta portando all'esasperazione.
Perché non riesco a fare sesso?
Salve, la ringrazio per aver condiviso con noi il suo vissuto emotivo. Credo che possa esserle d’aiuto intraprendere un percorso psicologico per riuscire a comprendere le dinamiche che la portano ad avere difficoltà nella sessualità.
Ha mai pensato a un consulto psicologico?
Buona giornata.
Dott. Fiori

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Gentile Utente, rispondere alla sua domanda senza conoscere la sua storia non è semplice, le ragioni possono essere diverse, per esempio potrebbero riguardare la sua difficoltà a lasciarsi andare, ad affidarsi. Potrebbe esserle d’aiuto richiedere una consulenza psicologica, uno spazio in cui poter condividere, comprendere ed acquisire nuove abilità per superare questa sua difficoltà con la sessualità.
Un cordiale saluto
Gentile paziente,
Penso che vivere questa sua situazione non sia facile. Sarebbe molto importante che lei si concedesse la possibilità di un percorso psicoterapeutico che la porti ad integrare gli aspetti sessuali e quelli affettivi. Intravedo per lei un percorso lungo dove possa sperimentare con il/la sua terapeuta un rapporto di fiducia e la possibilità di lasciarsi andare nella relazione. Non attenda oltre, si faccia questo regalo.

Cordiali saluti.
Dott.ssa Maria Piscitello
Salve l'unica strada percorribile è la psicoterapia. Faccia una terapia che integri percezioni corporee ed emozioni.
Molto utile potrebbe essere la terapia E.M.D.R, che io stessa utilizzo con ottimi risultati.
Dott.ssa Milvia verginelli
Gentile Utente,
Grazie per la sua condivisione. Non è semplice rispondere alla sua domanda con pochi elementi. Quella della sessualità è una tematica complessa che sfiora diverse altre sfere . Un percorso di psicoterapia potrebbe certamente esserle utile.
Un saluto,
Dott.ssa Laura Perdisci
Cara utente, grazie per aver condiviso le sue difficoltà. Immagino il suo disagio ancora più accentuato se accompagnato dal desiderio. Le consiglio un percorso di psicoterapia che possa accompagnarla verso una nuova modalità di viversi, percepirsi, sentirsi e scoprirsi. Il massimo sarebbe trovare una psicoterapeuta anche sessuologa.
Un saluto,
Dott.ssa Federica Leonardi
Gentile utente, ha ragione ad essere in qualche okmodo insofferente per la sua personale situazione sessuale. È molto importante recuperare tutti gli elementi esperienziali e della sua storia, capaci di comprendere come oggi possa sentirsi frenata o bloccata all'idea di un rapporto sessuale completo. L'auto di uno psicoterapeuta può essere prezioso per leggere chiaramente le angosce che impediscono di viversi la sessualità e l'affettivita' mature. Da soli si ricade facilmente nell'uso di meccanismi di.difesa.
Auguri
Dr. Vittorio Cameriero
Cara ragazza,
Conosco poco della sua storia personale e familiare. Sarebbe opportuno intraprendere un percorso di psicoterapia con l obiettivo di comprendere meglio le sue difficoltà e da cosa si protegge. Il sesso è la ciliegina sulla torta di una relazione profonda, probabilmente sono queste ultime a spaventarle più che la sessualità in quanto tale. È ancora giovane, prenda in considerazione la psicoterapia....è un viaggio che potrebbe portarla a vivere la sessualità in maniera serena e libera.

Cordiali saluti
Dott. Diego Ferrara
Gentile Signora sulla base della sua nota è possibile azzardare delle ipotesi ma le sottolineo azzardare in quanto mancano molti elementi per comprendere alcune dinamiche e quindi rende le ipotesi dotate di una maggiore probabilità. Un sistema per ovviare a questa situazione è sicuramente legato ad un consulto con uno psicoterapeuta per valutare con lui gli elementi mancanti e stabilire le eventuali attività da svolgere. Certo il tema delle relazioni intese in senso generale e non solo intimo come descrive lei, ovvero lo stare con le altre persone a livello emozionale è un argomento che andrebbe approfondito come pure il provare "...la nausea..." che sembra avere una valenza simbolica molto importante, rimanda a temi che meritano una maggiore attenzione. Un cordiale saluto
Gentile utente, non deve essere facile vivere la situazione che ha descritto soprattutto perché l'aspetto sessuale è una parte importante di una relazione. Credo che sia fondamentale concedersi uno spazio tutto suo dove trovarsi a suo agio e chiarire ciò che la porta a non lasciarsi del tutto andare. Le emozioni che prova sono segnali che meritano di essere decifrati conoscendo molto di più della sua storia personale.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Salve. Il vissuto che descrive può avere diverse cause. Un percorso psicoterapeutico può aiutarla a comprenderle e ad affrontarle stimolando la fiducia in se stessa. Distinti saluti
Salve,
la situazione che descrive meriterebbe un approfondimento. Non è possibile rispondere alla sua domanda senza aver prima esplorato altri aspetti. Se vuole le consiglio di rivolgersi ad uno psicoterapeuta esperto in sessuologia clinica o comunque una psicoterapia psicoanalitica potrebbe aiutarla nel comprendere i motivi di ciò che le accade e ad andare più a fondo. Resto a disposizione. Cordiali saluti
Il corpo non è una macchina e quindi non si possono dare risposte standard alla sua domanda "perchè non riesco a fare sesso"...ciò di cui parla sarà sicuramente legato alla sua storia con gli affetti, i corpi e come se li rappresenta. Provi a incuriosirsi sul serio di sè con l'aiuto di una psicoterapia, avrebbe molto probabilmente l'opportunità di trovare la/e risposta/e alla sua domanda. In bocca al lupo
Gentile utente, grazie aver condiviso con noi il suo vissuto. La situazione sicuramente va approfondita e merita un suo spazio di dialogo. Le consiglio di intraprendere un percorso di psicoterapia per trovare risposte alle sue domande e per trovare più chiarezza in quanto mi sembra di intuire la sua confusione. Vedrà che imparerà a conoscersi meglio a godere della sua sessualità.
Resto a disposizione per eventuali chiarimenti,
un caro saluto.
dott.ssa Chiara De Battisti
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Salve, ho dovuto rileggere più volte la sua testimonianza e sentire il punto nel quale mi sentivo persa nel suo racconto.
Le posso dire che la sensazione maggiore che ho avuto è rispetto all'apice e alla penetrazione che non vanno assolutamente di pari passo. Molte donne percepiscono la penetrazione come un invadenza nel corpo e l'atto porta in se un aspetto di "aggressività" che non possiamo mai negare che può aver bisogno di essere gestito emotivamente. MI auguro che lei possa trovare il suo personalissimo modo di raggiungere l'apice. Resto a disposizione per questo viaggio di scoperta.
Buonasera, immagino la frustrazione nel non riuscire a fare una cosa che desidera e di cui ha voglia. Purtroppo all'origine ci potrebbero essere motivi diversi e non è possibile dare una risposta alla sua domanda senza approfondire e senza conoscere lei e la sua storia personale. Di ciò che scrive mi colpisce in particolare il contrasto tra ciò che le è indifferente e ciò che invece le provoca sensazioni e vissuti molto forti che percepisce come negativi. Di questi ultimi evidenzierei, almeno da ciò che scrive, tre temi differenti e distinti che le provocano reazioni ben precise: il tema della penetrazione, il tema del raggiungimento del piacere (e della perdita di controllo?) e il tema del superamento del limite e dei confini. Le consiglierei quindi di iniziare ad approfondire insieme a un professionista questi temi e i vissuti e i pensieri collegati ad essi, per poter vivere più serenamente il rapporto con se stessa e con l'altro.
Rimango a disposizione,
Dott.ssa Alessandra Montalto
Gent.ma, i motivi che la portano a vivere questa inibizione nella sfera della sessualità hanno sicuramente un senso nella sua esperienza. Appare curioso però come riesca a descrivere in modo esplicito e pubblico ciò che sente come inibito nella sua esperienza intima e privata. Se desidera vivere meglio, può chiedere una consulenza: valutata con più attenzione la sua situazione personale, probabilmente una psicoterapia analitica o una psicoanalisi potrebbero aiutarla a vivere un po’ più libera da conflitti e a scoprire il suo modo personale di sperimentare l’esperienza erotico-sessuale e affettivo-relazionale. SG
Gentile utente, dalle sue parole arriva ben chiara la sua sofferenza a riguardo. Le posso consigliare una consulenza psicologica per approfondire i vissuti che ha rispetto alla tematica e i sintomi che sperimenta nel corpo. Si conceda uno spazio sicuro di riflessione.
Dott.ssa Antonella Abate

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