Salve, a fini di ricerca, sono stata sottoposta al test WAIS IV. Sono una donna di 32 anni, con dia

2 risposte
Salve,
a fini di ricerca, sono stata sottoposta al test WAIS IV. Sono una donna di 32 anni, con diagnosi di ansia e depressione. Nella vita mi sono e sono stata considerata intelligente, forse me ne sono convinta troppo, non saprei dire, ma ricevere punteggio di 108 mi ha fatto crollare il mondo addosso! Non riesco più a lavorare bene perché al minimo errore mi ripeto che è perché sono mediocre... o lenta! Perché uno degli indici peggiori è proprio quello della velocità di elaborazione (un po' non mi stupisce, l'ansia mi paralizza da sempre, la combatto preparandomi a tutto 10 volte più del necessario, ma con un test era impossibile farlo).
Questi sono i miei valori:
ICV = 118

IML = 112

IRP = 104

IVE = 89
Ho avuto un momento in cui sono addirittura scoppiata a piangere durante il test.
Io non riesco a pensare di poter fare grandi salti di carriera nela vita in virtù di quel numero e la psicologa mi ha spiegato che è praticamente scritto nella pietra, non può cambiare. Quindi l'ansia non può aver influito? Quindi dovrò accettare di non poter fare grandi cose nella vita, di dover essere mediocre per sempre? Non so se ci riesco.
Buongiorno.
i punteggi al test sono adeguati e indicano un soggetto con normale dotazione cognitiva, quindi non deve temere per le sue prestazioni!
un QI totale di 108 è perfettamente nella norma.
La caduta del punteggio nella velocità di elaborazione è normale nei soggetti con la sua diagnosi.
La invito a considerare che l'indice di comprensione verbale e la memoria di lavoro sono buone spinte per la sua realizzazione professionale.
Le consiglio di parlare con il suo psicologo e lavorare sulle sue risorse (che ci sono!)!
Cordiali saluti

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Dott.ssa Luciana Bastianini
Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Salve,

ci sono innumerevoli studi che dimostrano che le capacità di successo nella sfera privata e lavorativa non dipendono da un unico fattore come il QI. In particolare, gli studi di Gardner sulle intelligenze multiple e quelli di Goleman sull’intelligenza emotiva mostrano come, nel raggiungimento dei propri obiettivi, incidano aspetti quali la capacità di autoregolazione emotiva, l’empatia, le abilità sociali, la capacità di mantenere alti livelli di motivazione nonostante gli insuccessi, il saper perseguire i propri obiettivi e l’essere in contatto con le proprie emozioni. Tutti elementi che influiscono molto più dei livelli di QI. Si ricordi inoltre che lei è molto più dei singoli punteggi ottenuti a un test e che non è possibile ridurre le potenzialità di una persona a pochi fattori numerici. Lei è molto più di tutto questo.

Qualora desiderasse approfondire questi temi insieme, resto a disposizione.
Intanto le mando un caloroso saluto.

Cordialmente,
Dott.ssa Luciana Bastianini

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