Prendo paroxetina da 3 settimane i gironi di testa mi sono passati, la tachicardia pure e anche le v

18 risposte
Prendo paroxetina da 3 settimane i gironi di testa mi sono passati, la tachicardia pure e anche le vampate di calore, però ho paura di uscire, sono anche in cura da uno psicologo.
Ho 18 anni e vorrei sapere perché mi è rimasta ancora questa paura. Grazie
Buongiorno, i farmaci possono aiutare molto ma occorre avere pazienza e fiducia nel lavoro che lei sta facendo con lo psicologo. La paura di uscire può essere legata a molti fattori. Ne parli con chi la segue e vedrà che pian piano capirà da dove proviene e imparerà a gestirla. Le auguro un buon percorso. Dott.ssa Franca Vocaturi

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Buonasera, innanzitutto voglio ringraziarla per la domanda. La paroxetina è un farmaco a lento rilascio, generalmente impiega dalle 2 alle 4 settimane per poter arrivare all'effetto terapeutico completo. Per questo le consiglierei di dare il tempo al medicinale di agire, ma mi sento di dirle anche di contattare il medico che le ha prescritto il medicinale, così che le possa chiarire tutti i dubbi.
Buongiorno. Sicuramente con il suo psicologo potrà trattare anche questo argomento, anzi è fondamentale che lei ne parli.
Lo psicofarmaco toglie l'ansia, ma non la paura sottostante, che va affrontata con un trattamento psicologico.
In bocca al lupo.
Gentile utente, l’effetto dei farmaci è più immediato della terapia psicologica. Le sua “paura” ha bisogno di più tempo per poter esser “assimilata”. Ne parli con il suo psicologo, saprà affrontare questa tematica e capirne il perché.
Buonasera, è positivo sapere che ha notato miglioramenti nei sintomi fisici dopo aver iniziato la terapia con la paroxetina. Tuttavia, è normale che alcune paure e ansie persistano nonostante il trattamento farmacologico e la terapia psicologica. È importante comprendere che l'ansia può persistere a livello emotivo, per cui potrebbe essere necessario del tempo per elaborare e superare le paure radicate che la mantengono. È fondamentale continuare il percorso psi intrapreso e lavorare a fondo con per esplorare le radici della sua paura e sviluppare strategie per gestirla in modo efficace. I farmaci spesso sono una valida stampella, ma non possono fare da soli tutto il lavoro! Sii indulgente con te stesso mentre affronti questo percorso, la fretta non è una nostra buona alleata. Le auguro il meglio e spero che possa trovare sollievo e benessere nel suo percorso di guarigione. Dott.ssa Thelma D'Amico
Gentile utente,
L’effetto dei farmaci che le sono stati prescritti ha sicuramente dato i suoi frutti. Non abbia fretta di vedere subito i miglioramenti, vedrà che grazie all’associazione farmaco+terapia riuscirà non solo a comprendere da dove originano questi stati ansiosi ma anche a stare meglio.
Cordialmente,
Dott.ssa Ninonà
Buonasera, la paura è associata a ciò che ha vissuto. I farmaci agiscono sui sintomi fisici ma per le emozioni connesse è necessario dedicarsi al lavoro psicoterapeutico. Ci vuole un po' di tempo ma ne vedrà i risultati.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
È normale che dopo soli tre settimane di trattamento con paroxetina tu stia ancora affrontando la paura di uscire. La paroxetina è un farmaco antidepressivo che può richiedere più tempo per fare pieno effetto e per ridurre completamente i sintomi dell'ansia e della depressione.

Inoltre, è importante considerare che la terapia farmacologica da sola potrebbe non essere sufficiente per affrontare completamente l'ansia. La combinazione di farmaci con la terapia psicologica può essere più efficace nel trattare i disturbi d'ansia.

La paura di uscire potrebbe essere causata da vari fattori, tra cui l'ansia sociale, la paura del giudizio degli altri, l'esperienza di situazioni passate traumatiche o altre problematiche personali. Lo psicologo con cui sei in cura potrebbe aiutarti ad esplorare queste cause e a sviluppare strategie per affrontare la paura e superarla.

È importante essere pazienti e continuare a seguire il trattamento prescritto dal medico. Con il tempo e il supporto adeguato, è possibile ridurre la paura di uscire e migliorare la qualità della vita. Se hai preoccupazioni o domande specifiche riguardo al tuo trattamento, non esitare a parlarne con il tuo psicologo o con il medico che ti ha prescritto la paroxetina.
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.

Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stesso utilizzando parole più costruttive.

Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.

Resto a disposizione, anche online.

Cordialmente, dott FDL
Salve, immagino sia stata una situazione molto difficile da sostenere, nel corso di una psicoterapia vedere i risultati richiede un tempo medio-lungo anche se mi sembra di comprende che molto lavoro sia stato fatto e che buona parte della sintomatologia sia sparita. Rispetto alla sua paura è possibile che forse ci sia ancora qualche resistenza su cui deve lavorare con il suo psicologo perchè lei stia definitivamente meglio, ma si dia il giusto tempo per affrontare le cose. Un caro saluto Dott.ssa Raffaella Abate
Gentilissimo, la letteratura ci dice che la terapia farmacologica da sola non è sufficiente per la risoluzione del disturbo d'ansia e che è importante associare una terapia psicoterapica a quella farmacologica. I farmaci fungono solo da stampella temporanea ed è quindi importante poter fare un percorso psicologico che le dia gli strumenti per far pronte ai sintomi dell'ansia e poter affrontare le avversità della vita in modo più funzionale. Deve avere pazienza e fiducia nel suo psicologo al fine di individuare gli elementi che hanno contribuito all'insorgere del suo malessere e porvi rimedio. Le auguro di fare un percorso che le permetta di avere maggiore consapevolezza rispetto alle sue paure che sono, appunto, solo paure e di imparare ad affrontare la vita e le difficoltà facendo appello a tutte le sue risorse. L'approccio cognitivo-comportamentale propone i trattamenti e le tecniche più efficaci per la gestione dell'ansia e degli attacchi di panico. Lei è giovane, ha tutta la vita davanti a sè e merita di viverla in uno stata di serenità e benessere. Le auguro il meglio e resto a disposizione. Dott.ssa Arianna Savastio
Salve, sicuramente i farmaci aiutano tuttavia i processi che ci sono in noi tante volte hanno bisogno di più tempo per essere chiariti non si abbatta e continui il suo percorso con fiducia, saluti Dott.ssa Giovanna
Buongiorno, è comprensibile il suo disagio e la difficoltà legata alla paura che ostacola le attività quotidiane.
Ritengo che il farmaco stia facendo il suo corso, ma proprio per la riduzione dei primi sintomi, legati alla paroxetina, deve adesso associare un buon lavoro di psicoterapia per evolvere da questa situazione.
Le auguro il meglio!
Dott.ssa Federica Cavallo
Buonasera, purtroppo le informazioni che riporta sono un po'scarne per risponderle. Sicuramente il suo psicologo potrà aiutarla ad avere un chiarimento, si affidi!
Un saluto, dott ssa Chiara Carraro
Buonasera, le informazioni che ci ha fornito sono davvero poche per poterla aiutare, tuttavia le consiglio di non demordere e di continuare con costanza il suo percorso terapeutico. Sono certa che l'associazione di farmacoterapia e psicoterapia darà i suoi risultati, bisogna solo avere pazienza e provare ad affidarsi al professionista che la segue. In bocca al lupo! Dott.ssa Cristiana Danese
Buongiorno,
la invito a parlare di questi aspetti con gli specialisti a cui si è affidato. Sono le figure più idonee ad accogliere ed orientare le sue domande.
Cordiali saluti
Dott. Diego Ferrara
Buongiorno,
I farmaci vanno ad agire su alcune sintomatologie fisiche (es. tachicardia), i sintomi più strettamente psicologici (la paura) trarranno beneficio dal percorso con il collega il cui effetto, però, è meno immediato.
Dott. Marco Cenci

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