Mi ha lasciata dopo 3 anni, ci amavamo, eravamo complici, convivevamo e lavoravamo insieme. Ad un ce

23 risposte
Mi ha lasciata dopo 3 anni, ci amavamo, eravamo complici, convivevamo e lavoravamo insieme. Ad un certo punto mi sono stancata gli ho chiesto vere responsabilità come una casa ed una famiglia e lui è scappato. Lui ha 33 anni ed io 31 Mi ha trattata malissimo non ha mai voluto chiarire, vedermi ed è andato via un mese in Brasile, dove voleva andare con me ma io avevo bisogno di altre certezze. Siamo lasciati da due mesi e continua a mancarmi, lui tornerà tra 20 giorni. Se ne pentirà mai della sua scelta? Tornerà mai da me?
Gentilissima buongiorno, comprendo la sua sofferenza ma immagino sappia bene che nessuno, a parte il suo ex, possa rispondere alla sua domanda. La cosa importante è capire a cosa sarebbe disposta lei. Tornerebbe sui suoi passi accettando un uomo che non vuole assumersi vere responsabilità? E se fosse disposta a questo si pentirebbe mai della sua scelta? Cosa vuole veramente dalla sua vita e cosa è disposta a fare per ottenerla? Sono domande importanti a cui dovrà rispondere, al di là della sofferenza che la stringe in questo momento, sia che lui torni sia che non lo faccia. Se sentisse il bisogno di un sostegno per affrontare questo difficile momento, per ritrovare lucidità e il suo centro resto a disposizione. Un caro saluto, dott.ssa Manuela Leonessa

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Gentile utente buonasera.
Si avverte la sofferenza che sta provando in questo momento. Ciò che la spaventa di più è il non sapere, l'incertezza sul futuro, sul cosa il suo partner pensa, crede, sente.

Le scelte della vita non sono sempre definitive, soprattutto se riguardano i sentimenti. Questo perché sono proprio i sentimenti a guidarci maggiormente nel prendere decisioni importanti, come rimanere insieme e lottare per qualcosa in comune, oppure scappare, lontano da responsabilità e impegno.

La paura è un'emozione ancestrale e ci invade ancor prima che la sfera cognitiva elabori un piano di azione coerente. Di fronte alla paura si hanno due scelte, lottare o fuggire.
Il suo partner, probabilmente, era in preda alla paura e ha preferito fuggire. Non aveva le armi per affrontarla su una questione che, a quanto pare, lo destabilizza, lo limita, gli toglie ogni certezza. E così l'ha aggredita, respinta ed è andato dove non si sente più minacciato.

Ma è proprio nell'affrontare la paura che si può imparare qualcosa su se stessi e crescere come individui. L'emozione deve fare il suo corso, deve lasciare il suo segno indelebile, fatto di dolore, senso di colpa, imbarazzo, orgoglio e, perché no, speranza. Solo a quel punto si prede consapevolezza di ciò che è stato, di ciò che andava detto e andava fatto. Dopo tanto tempo lui potrebbe aver capito e sarà disposto a parlarne.

Spero abbiate modo di confrontarvi. Il mio consiglio è di preservare gentilezza per se stessa, chiedersi quali sono i suoi bisogni, le sue necessità e le sue priorità come persona meritevole di essere felice. Certamente, può pensare di perdonare, perché accettare la fragilità e l'errore dell'altro è un atto compassionevole, ma deve anche coltivare il suo di benessere ed essere pronta a gestire momenti difficili.

Un supporto psicologico in queste settimane potrebbe esserle di grande aiuto! Non perda questa opportunità di esprimere tutte le sue emozioni, di riordinare pensieri e mettere fine alle preoccupazioni e alle ansie. Avere qualche strumento e qualche strategia in più ora come ora, prima di un possibile confronto, le darà quell'equilibrio e quella armonia necessarie a non crearsi aspettative irreali o identificarsi troppo con il futuro.

Sarei lieto di darle una mano in questo passaggio della sua vita. Mi contatti pure per una consulenza online.
Un caro saluto, Dott. Antonio Cortese
Buongiorno, se da un lato si percepisce chiaramente la sua sofferenza ed il suo dispiacere, dall'altro è impossibile dare una risposta alla sua domanda. Sono valide entrambe le possibilità. Quello che le consiglierei tuttavia è di intraprendere un percorso psicologico per ragionare meglio su se stessa e la situazione per poter compiere una scelta più consapevole indipendentemente da quello che deciderà lui di fare.
Buonasera, lei ha messo in parola ciò che si aspettava da questa relazione amorosa. Ora è chiaro che l’altro abbia avuto una forte reazione che è andata in direzione diametralmente opposta. Non è possibile sapere il perché, ogni illazione è possibile, nè se tornerà sui suoi passi ed aderirà alla sua richiesta. Può però riflettere sulla sua posizione, su come desideri porsi nelle relazioni. Come mai dice di desiderare una relazione stabile, profonda e per tre anni convive con un uomo che fugge? Valuti anche la possibilità di un percorso con l’ausilio di un professionista per essere supportata in questa fase ed intraprendere un discorso su di lei più articolato. Un saluto cordiale
Buonasera gentile utente.
Rispondere alla sua domanda ovviamente non e’ possibile. Credo che però il punto non sia se lui torni o meno, se propone una ripresa della relazione o meno o se dia ulteriori indicazioni sul motivo della sua scelta.
Il punto centrale e’ comprendere cosa lei voglia per se stessa e se e’ in grado di volersi bene abbastanza per rispettare i propri desideri e i propri progetti.
Vivere in attesa di sperare un ritorno del suo ex compagno proprio di colui che non ha sostenuto un progetto di vita e di coppia con lei, credo che sia dannoso per se stessa.
Consideri la possibilità di un sostegno psicoterapeutico che miri ad elaborare quegli aspetti di fragilità che le impongono un’attesa dolorosa.
Sono a sua disposizione sia per sedute in presenza che a distanza, da remoto.
Un saluto caro
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Buonasera, in coppia è frequente scontrarsi con diverse visioni della vita e del futuro. Difficilissimo se non impossibile rispondere alle sue domande. Cerchi un confronto sincero con lui, se le serve avere risposte. In ogni caso, si concentri su se stessa e sui suoi bisogni, magari con l'aiuto di un professionista della salute. Cordialmente, dr.ssa Daniela Benvenuti
Cara signora non è questione se tornerà o meno lui, il punto è come fare a superare queto momento e farsi le giuste domande, no; tornerà?
Si faccia coraggio, e si faccia aiutare, perchè la persona con cui deve stare bene tutta la vita è lei. un abbraccio Eleonora
Salve, il suo problema potrebbe essere facilmente trattato in un percorso psicologico per affrontare e superare le sue difficoltà. Se è questa è la sua intenzione, sono disponibile a fornirle il mio supporto professionale. Le porgo i miei saluti. Dr. Giacomi
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Buonasera Gentile Utente, mi dispiace per la situazione che sta vivendo. Purtroppo nessuno di noi ha la possibilità di capire cosa passi veramente nella mente delle altre persone. Forse potrebbe esserle utile elaborare questa chiusura all'interno di un percorso psicologico. Ogni relazione quando si chiude porta con sé sofferenza, ma colpisce ognuno in modo diverso. Nel in cui fosse interessata, sono disponibile ad un primo colloquio. Cordialmente, dott. Simeoni
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè capisco quanto questa situazione possa impattare sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale innanzitutto che lei faccia chiarezza circa ciò che sente e ciò che prova verso questa persona, ritagliandosi uno spazio d'ascolto per elaborare pensieri e vissuti emotivi legati alla situazione descritta pertanto la invito a richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Gentilissima
Purtroppo non possiamo sapere se tornerà, ma intanto può rispondere a se stessa se lei potrà essere sempre interessata ad una persona che non prende decisioni responsabili per consolidare la coppia.
Sarebbe utile chiedere un supporto psicologico per elaborare i suoi vissuti, la sua sofferenza.
Cordialmente
Sara Chiara Pompili
Salve,
il suo compagno è scappato dalle responsabilità, dalla possibilità di crescere anche attraverso il vostro rapporto. Ad oggi lei sta male per il fatto di aver trovato la delusione in un uomo nel quale aveva probabilmente investito tutta se stessa e riversato tutte le sue aspettative.
Si chieda cosa se ne farebbe di un uomo che dinnanzi alle difficoltà scappa?
Nel caso, resto disponibile ad accogliere la sua richiesta di aiuto, ricevo anche on-line.
Cordiali Saluti
Dott. Diego Ferrara
Salve capisco il suo stato....ma il comportamento del suo compagno mi sembra chiaro....non so se il viaggio gli servirà a chiarire i suoi obiettivi.
Lei pensi a quali sono i suoi, se nella coppia manca la progettualità mancano i presupposti fondamentali.
Prenda in considerazione la possibilità di farsi aiutare per elaborare tutto questo.
Dott.ssa Milvia verginelli
Buonasera, posso comprendere il suo stato emotivo e la sofferenza che sta provando. Certamente non è facile accettare che il proprio compagno, di fronte alla richiesta un progetto di vita importante dopo 3 anni di relazione, chiuda la porta e scappi.
È frustrante, doloroso e inaccettabile.
Tuttavia, quello che è ora importante per lei è soffermarsi proprio su questo: si chieda se lei ha veramente bisogno di questa persona, o meglio, di una persona che non vuole evidentemente responsabilità e impegno serio. Si deve concentrare su se stessa e sui suoi bisogni. Cosa voglio io? Di cosa ho bisogno? Non si concentri su di lui se tornerà o meno.
Spesso assecondiamo i bisogni dell'altro offuscando noi stessi, e spesso questo accade quando c'è insicurezza e senso d'inadeguatezza in noi.
Le consiglio di richiedere una consulenza psicologica, per affrontare questo momento, ma soprattutto per concentrarsi su di sé.
Resto a disposizione, lavoro anche on line qualora non fosse di Roma.
Un caro saluto, dottoressa Paola De Martino
Carissima, dal suo messaggio traspare la sofferenza e lo sconforto che vive in questo momento. E' molto difficile rispondere alla sua domanda perché non conosciamo il suo compagno e non possiamo prevedere il futuro. Lei ha però potere su sé stessa, per questa ragione mi permetto di suggerirle di contattare un professionista e avviare una consulenza psicologica; potrebbe essere lo spazio nel quale portare la fatica che sta facendo, raccontare di questa relazione, comprendere in quali passaggi si sono generati fraintendimenti e rotture, renderla capace di trovare nuove strategie anche in vista di una possibile ripartenza della relazione o di nuove relazioni. Sono ovviamente disponibile se lo desidera, anche da remoto. Cordiali saluti, dottor Montanaro.
Gentile utente, posso immaginare il dolore, il senso di stordimento e disorientamento che sta provando adesso. Non posso rispondere alla sua domanda, ma non credo nessuno possa farlo. Tuttavia le chiedo ad oggi lei cosa vorrebbe per sè? Il suo partener quando lei ha chiesto un passo concreto e molto importante se ne andato via da lei, per lei questo che significato ha assunto? Cosa desidera lei in un compagno di vita? Le esperienze molto dolorose posso essere uno spunto per capire come noi funzioniamo, cosa vogliamo per noi stessi e cosa invece non fa per noi. Riflettere insieme ad uno psicologo di cosa le sta accadendo in questo momento potrebbe essere importante per lei. Per mettere se stessa al centro. Rimango a sua disposizione Dott.ssa Alessia D'Angelo
Gentile utente, dal suo messaggio percepisco la sofferenza che sta provando in questo momento e il senso di perdita che sta sperimentando. Comprendo che in questo momento l'unica domanda che riesce a porsi, e a porre, è se ci sarà un ritorno. Purtroppo non credo che sia possibile rispondere alla sua domanda in maniera diretta, ma un consiglio che sento di darle è, per quanto difficile, di sfruttare questo tempo che ha a disposizione per concentrarsi su sé stessa e sul suo sentire. A questo proposito, sento di consigliarle di vagliare la possibilità di intraprendere un percorso psicologico che l'aiuti a focalizzarsi sui propri bisogni e desideri, e sulle motivazioni alla base della dinamica relazionale che sta vivendo in questo momento. Spero di esserle stata comunque di aiuto. Resto a disposizione, dott.ssa Chiara Cuoco
Salve, grazie per aver condiviso qua la sua storia, le sue domande sono lecite e posso immaginare quanto sia forte il suo dolore nonchè quanto la sua realtà sia di punto in bianco cambiata, ma perche invece di concentrarsi su di lui, non va su di sé e su cosa e chi le ha provocato questa ferita? riuscirebbe dopo ciò che sta soffrendo, a ritornare la coppia di prima? forse necessita di qualche approfondimento in più la questione... ha mai pensato ad un supporto psicologico?
Resto a disposizione anche online.
Dott.ssa Gioia Picchianti
Buongiorno, posso immaginare il dolore che questa situazione le sta provocando. Quello che sta vivendo è un lutto, i lutti sono fasi dolorose della vita in cui soffriamo per la perdita, fisica o emotiva, di una persona a cui siamo legati. Non è possibile sapere che cosa il suo ex compagno vorrà fare, è bene, piuttosto, concentrarsi su quello che è importante per lei. E' auspicabile fare compromessi e andare incontro all'altra persona se si è all'interno di una cornice di reciproca adesione e accettazione della relazione, quando invece questa viene messa in discussione nella sua sostanza è bene chiedersi se i compromessi che sarei disposto a fare mi consentono di restare fedele a me stesso e al mio sentire. Alla lunga, aver assecondato le richieste dell'altro o essersi adattato a queste può essere qualcosa che non riusciamo a tollerare e a perdonare. E' più doloroso perdere l'altro o perdere una connessione e una fedeltà con il nostro sentire? Queste riflessioni valgono anche per lui che, evidentemente, non è ancora pronto per queste fasi di vita. Siete in due tempi diversi, con bisogni ed esigenze diverse e prendere atto di questo è sicuramente doloroso ma probabilmente necessario. Magari riflettere su questi temi con uno psicologo potrebbe esserle d'aiuto. Le auguro il meglio e resto a disposizione. Dott.ssa Arianna Savastio
Gentile utente, innanzitutto la ringrazio per aver condiviso con noi elementi di sè così importanti. Mi spiace molto per la situazione che descrive e posso immaginare il disagio connesso non solo alla chiusura de rapporto con questa persona a causa di legittimi dubbi sul vostro futuro, ma anche legato ai dubbi su come potrà evolvere questa situazione al ritorno del suo ex.
Immagino che lei già sappia che non è possibile prevedere cosa questa persona farà una volta tornato, ma iniziare a pensare seriamente a cosa vorrebbe lei e cosa sarebbe meglio per il suo futuro potrebbero essere buoni punti di partenza. Mi rendo conto che sia un lavoro molto complesso, ma ha la possibilità di chiedere aiuto a un/una professionista, compiendo il primo passo per stare meglio ed essere più consapevole di sè e delle proprie risorse, perchè lei e lei soltanto può decidere in che direzione far proseguire questo rapporto e la sua vita. Quello che mi sento di suggerirle è di valutare un consulto psicologico al fine di rielaborare il suo vissuto e le emozioni connesse, per mettere ordine tra i pensieri e ricercare, insieme a una figura professionale che la supporti, le risposte che cerca. Nella speranza che questo confronto possa esserle utile, resto a disposizione anche online. Un caro saluto. Dott.ssa Elena Sinistrero
Buongiorno, comprendo la sua sofferenza ma non è possibile rispondere alla sua domanda. Molto dipende dai bisogni del suo ex, quelli più profondi. Lasciarsi può essere un tempo per leggersi dentro e ciò vale anche per lei in quanto dovrebbe focalizzarsi su quanto quest'uomo può davvero realizzare le aspettative a cui lei tiene, o se è invece disposta a rivederle per lui.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Gentile utente, mi dispiace molto per la triste situazione che sta vivendo. la tristezza e la rabbia sono emozioni normali e comprensibili in questo momento. Può essere che il suo fidanzato, dopo le sue richieste, abbiamo preso paura e non si sia sentito all'altezza. Provi a lasciarlo metabolizzare il tutto. Se ha piacere di continuare la conversazione rimango disponibile. Un caro saluto, Giada
Gentilissima, immagino che questa situazione le provochi molto dolore e che non sia semplice stare "nella mancanza" per lei. Potrebbe valutare di intraprendere un percorso psicologico per affrontare questo suo momento. Ciò che sente adesso non resterà identico nel tempo se si dà la possibilità di elaborare i sentimenti e i pensieri che la attraversano. La reazione negativa che descrive da parte del suo ex compagno è un dato di realtà molto difficile da accettare; purtroppo la separazione richiede l'accettazione da parte di chi è più ferito, che l'altra persona non voglia continuare la relazione, almeno a quanto pare in questo momento. Nel frattempo nasce l'esigenza di guardarsi dentro e comprendere il bisogno personale che la muove. Purtroppo non esiste una risposta alle sue domande ma esse rivelano una sua totale disponibilità nei confronti di questa persona e ciò meriterebbe un approfondimento perché si tratta della sua vita e del suo benessere. Quando ha chiesto maggiori sicurezze lei esprimeva un bisogno profondo: quello di costruire insieme, questo bisogno potrebbe aiutarla come una bussola quando ci si perde perché la strada verso a reciprocità non si fa mai da soli e non si può forzare. Accettare le cose per ciò che sono è molto difficile ma attraversare il dolore e rendersi consapevoli è la strada che ci riporta verso "casa". Non è escluso che questa persona si renda conto e che torni con altri presupposti, ma questo potrebbe non accadere ed è quindi importantissimo che lei non si metta in secondo piano e che si ascolti proprio in questo momento così difficile, nel quale ha la possibilità di conoscere a fondo degli aspetti di sé che chiedono di essere compresi e trasformati. Un saluto,

Dott.ssa Elena Lattanzi «Lo strumento più importante nel mio lavoro si chiama relazione ed ogni teoria o tecnica sottostanti agiscono in funzione e a servizio di essa.»

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