Mi fa male il cuore come se piccoli aghi penetrassero nel mio petto. Contemporaneamente mi si irrigi

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Mi fa male il cuore come se piccoli aghi penetrassero nel mio petto. Contemporaneamente mi si irrigidisce la pancia e non riesco a respirare a causa dell'irrigidimento. Tutto questo mi succede tutte le volte che penso a dei ricordi traumatici come la perdita di un parente.
Buongiorno, è del tutto normale avere queste sensazioni derivanti dal pensiero di persone care defunte. L'irrigidimento della pancia e la mancanza di respiro, però, segnalano uno stato di forte angoscia che potrebbe essere derivato dal fatto di non aver ancora elaborato bene, a livello profondo, la scomparsa dei propri cari. Per questo motivo, Le propongo un percorso specifico dell'elaborazione del lutto che la aiuterà a risolvere il suo disagio. Un caro saluto Dr.ssa Sposini

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Buongiorno, avendo lei individuato in pensieri dolorosi l' origine dei suoi sintomi, varrebbe la pena approfondire con uno specialista l'elaborazione del lutto per la perdita di una persona cara e/o la paura che genera dal pensiero di subire una perdita. Un saluto Dott.ssa Michela Campioli
Buongiorno, consiglierei comunque di rivolgersi al medico di base per escludere qualunque tipo di causa organico. Parallelamente siccome sembra che questi sintomi siano riconducibili ad eventi di lutto non del tutto elaborati, potrebbe rivolgersi ad uno psicologo per comprendere meglio il significato che ha per lei la perdita (ad esempio se vissuta in termini di abbandono o separazione). Un saluto
Buonasera, immagino ci sia molta sofferenza dietro queste perdite se il corpo le manda questi segnali. Ha bisogno di uno spazio nel quale dare voce a questa sofferenza. Qualora volesse approfondire e liberarsi di questi spilli e irrigidimenti le consiglio di prendere un appuntamento con uno psicologo. Se vuole, sono a disposizione. Un saluto, Dott. Alessandro D'Agostini
Salve purtroppo ricordi traumatici restano intrappolati nella nostra rete nnastica. Deve fare assolutamente un percorso terapeutico, preferibilmente di tipo E.M.D.R. che l'aiutera' a risolvere anche le sensazioni fisiche spiacevoli. Se vuole può contattarmi privatamente.
Dott.ssa Milvia VERGINELLI
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Buonasera. Mi ha colpito molto l'immagine degli aghi. Mi ha attivato l'idea di un dolore pungente e penetrante breve ma continuo. Concordo con il collega che suggerisce di dare voce a queste sensazioni per elaborare quanto è presente ma non verbalizzabile. Contatti uno psicoterapeuta. Cari saluti
Buonasera, quando pensiamo alle nostre perdite è normale sentirsi tristi e malinconici. Se la nostra attivazione è più intensa e ci crea disagio forse potrebbe essere utile intraprendere un percorso per elaborare il lutto. In merito a questo la terapia EMDR (eyes movement desensitization and reprocessing) ha una ottima efficacia. Può verificare sul sito dell'associazione EMDR e consultare l'elenco dei terapeuti formati. Se ha bisogno di ulteriori informazioni resto a disposizione. Un saluto
Gentile utente, la perdita di una persona cara è un evento molto difficile da accettare. Quando la sofferenza è così elevata spesso provoca delle emozioni così intense che portano con sé una serie di sintomi fisici.
Il ricordo della perdita rimarrà per sempre un ricordo spiacevole, ma l'intensità della reazione emotiva e fisica con il tempo dovrebbe riuscire gradualmente a scemare. E questo accade in quanto il nostro cervello è dotato di un sistema innato di auto-guarigione, che ci permette con un po' di tempo di curare la ferita e, anche se resta la cicatrice, continuare a condurre una vita tutto sommato regolare. Se così non accade probabilmente significa che l'evento in questione è stato così intenso da bloccare quel naturale processo di guarigione e determinare il permanere dell'emotività molto intensa anche a distanza di tempo.
A tale riguardo una terapia EMDR potrebbe essere utile, in quanto aiuta la persona ad elaborare quel ricordo traumatico che provoca sofferenza.
Un caro saluto,
Dott.ssa Ilaria Barbetti
Certamente i ricordi traumatici possono produrre sintomi fastidiosi e anche invalidanti... Se questi pensieri sono frequenti e la fanno stare male, perché non intervenire? Le consiglio un percorso di Psicoterapia e vedrà che le cose andranno meglio. Un caro in bocca al lupo
Buongiorno. Se ha escluso, origini fisiche, attraverso accertamenti medici, può certamente sentire il parere di un collega terapeuta per dare luce a questi ricordi.

Cordialità

MT
Gentile utente,
la perdita di una persona cara è una delle situazioni più difficili che possiamo affrontare nella nostra vita. Per alcuni di noi, può diventare un trauma, con pensieri intrusivi, angoscia ansia, difficoltà a dormire e uno stato generale di ansia e allerta.
Da quello che ci accenna, sarebbe opportuno che consulti uno psicologo o uno psicoterapeuta, che la aiuti ad elaborare la perdita, a ritrovare il senso di questo dolore e a superarlo.
Con i migliori auguri,
dr. Stefano Ventura
Salve, le consiglio vivamente di rivolgersi ad un medico per escludere eventuali problemi fisici.
In caso di responso negativo, può rivolgersi ad un terapeuta.
Buona serata.
Dott. Fiori
Gentile utente se sono state escluse cause organiche le consiglio di intraprendere un percorso psicoterapeutico perché la perdita di persone care può portare a stati di ansia e di angoscia soprattutto se il lutto non è stato elaborato. per qualsiasi informazione resto a sua disposizione. un cordiale saluto
Gentile utente di mio dottore,
spesso il corpo può esser bersaglio della mente facendosi carico della sofferenza emotiva. Molto probabile nel suo caso non abbia elaborato adeguatamente la perdita di una persona cara, questo le provoca il malessere di cui ci parla.
Potrebbe esser utile un supporto psicologico che la aiuti ad attraversare la sofferenza derivata da questo dolore emotivamente al fine col tempo di poter stare meglio e riuscire a gestire i ricordi che ne derivano.
Dovesse aver bisogno di un consulto non esiti a contattarmi.
Un caro saluto
Dott. Diego Ferrara
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Gentile sembra che ciò che vive emotivamente lo riporta al corpo amplificando la sensazione. Le consiglio di recarsi da uno psicoterapeuta ad indirizzo gestaltico per approfondire tali tematiche, saluti.
Gentile utente, per sicurezza farei dei controlli medici per escludere eventuali cause organiche, anche se come lei dice, questi sintomi compaiono solamente quando pensa a "eventi traumatici". Il corpo e la mente sono un tutt'uno e spesso il nostro fisico ci comunica sofferenze interiori, quindi ci sta che abbia vissuto un trauma legato ad un lutto che non ha elaborato. Non ci dice molto rispetto a questa situazione che sta vivendo, per esempio da quanto tempo ha questi sintomi o quali siano questi parenti defunti. Ha subito qualche perdita recentemente? Ci sono stati nella sua vita perdite precoci o traumatiche di qualche familiare? In ogni caso, sia che i lutti siano recenti oppure più antichi, ma evidentemente non elaborati, le consiglierei di rivolgersi ad uno psicologo per approfondire questi vissuti che le creano disagio e sofferenza.
Cordiali saluti
Buongiorno, il soma riflette al solo pensare, tutta questa tensione angosciante e blocco del respiro. Gestire questi pensieri in un'ottica di accettazione e superamento del lutto sarà la vera cura.
Un approccio di Mindfulness psicosomatica le permetterebbe più facilmente di trovare sollievo a questi sintomi preoccupanti ma non pericolosi.
Saluti,
Dr Gianpietro Rossi
Buongiorno,
le sue risposte somatiche sono legate a un malessere emotivo.
Il lavoro psicoterapeutico potrebbe aiutare a placare queste reazioni in concomitanza alla tecnica EMDR.
Buona giornata!
Salve,
le somatizzazioni possono essere dovute a stai emotivi non riconosciuti e\o elaborati. Pertanto potrebbe essere opportuno analizzare questi vissuti con un professionista di sua fiducia.
Un saluto,
MMM
Buongiorno.
La perdita di una persona cara è uno degli eventi più difficili, se non il più difficile, da gestire e superare. Le sensazioni fisiche che percepisce sono sicuramente in linea con il dolore che sta provando. Le consiglio di rivolgersi ad uno psicologo nella sua zona che possa aiutarla a superare questo momento difficile. Le consiglio però anche di escludere qualsiasi problema di tipo fisico, magari parlando di questi sintomi col medico curante.
Buona fortuna!

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