Iperlordosi e stomaco gonfio, soffro di quella che comunemente è chiamata iperlordosi con conseguent
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Iperlordosi e stomaco gonfio, soffro di quella che comunemente è chiamata iperlordosi con conseguente cifosi, per anni ho cercato di curarla in tutti i modi, risultati: tanti soldi e tempo perso, ma ultimamente cercando nel web ho trovato il video di un osteopata che parlava di "interferenze dell'alto tubo digerente" affermando che questa sia dovuta a gonfiore di stomaco accompagnato da reflusso e policisti. Tutte cose mi riguardano personalmente. Difatti credo sia proprio a causa del mio stomaco, tendente all'infuori che le lombari siano trazionate in avanti. Perciò chiedo, cosa bisogna fare in questi casi?
Salve, non conoscendo il suo caso nello specifico è difficile sbilanciarsi ma sicuramente una buona salute del suo addome può migliorare la sintomatologia. L' addome "gonfio " può essere in relazione a disturbi metabolici , esiti cicatriziali e alla componente emotiva. Lavorando con un osteopata e con un nutrizionista sono sicuro che può migliorare la sua problematica . Una volta raggiunto il risultato sperato sarebbe bene integrare con yoga ed eventualmente psicoterapia per capire in profondità l'origine del problema ( spesso i disturbi digestivi sono legati a una situazione che "non mandiamo giù" e all'ansia)
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Salve, sicuramente come le ha detto il mio collega, se ha già fatto tutti gli esami del caso e risultano negativi per patologie specifiche, L inquadramento osteopatico è un successivo mantenimento potrebbe fare al caso suo.
Saluti
Saluti
Buongiorno
Ogni persona è un caso unico che necessita di una valutazione del professionista a cui sceglie di affidarsi.
Come Lei ha ben colto gentile Signore, la medicina osteopatica vive di relazioni, cercare la causa del malessere nell"organismo; valutando ogni apparato e le relazioni con il sintomo riferito dal paziente e tanto altro.
Non credo si possano correggere le Sue curve della colonna (questo può avvenire ma solo durante la crescita)ma di sicuro in mani omeopatiche sicure potrà stare meglio.
In bocca al lupo.
Ogni persona è un caso unico che necessita di una valutazione del professionista a cui sceglie di affidarsi.
Come Lei ha ben colto gentile Signore, la medicina osteopatica vive di relazioni, cercare la causa del malessere nell"organismo; valutando ogni apparato e le relazioni con il sintomo riferito dal paziente e tanto altro.
Non credo si possano correggere le Sue curve della colonna (questo può avvenire ma solo durante la crescita)ma di sicuro in mani omeopatiche sicure potrà stare meglio.
In bocca al lupo.
Prima di tutto dovrebbe fare una visita approfondita e adeguata alla sua persona e situazione. La corrispondenza di alcuni sintomi, infatti, non è certezza che la causa e o il trattamento siano identici a quello di altri. Solo dopo, e se considerato opportuno, si potrà determinare il trattamento più adeguato.
Salve,
casi come il suo sono comuni a molti pazienti che vengono a studio da me. Usualmente ottengo buoni risultati motivando il paziente a una gestione perfetta del reflusso gastronesofageo seguendo le indicazioni del medico specialista con l’aggiunta di esercizi semplici da capire e da eseguire che spiego e faccio provare durante la visita con me cosi da aumentare la qualità della gestione del paziente durante la routine settimanale. Questo permette al paziente di spendere meno tempo e denaro (con tanta collaborazione e volontà nel seguire i consigli il numero di visite vengono ridotte a un numero minimo). Intanto le metto la pulce nell’orecchio dicendole quando mangia di masticare di più in tranquillità e di cercare di bere più acqua in maniera costante durante la giornata e poco alla
volta qualora non faccia già queste due cose. Una masticazione adeguata e un’idratazione sufficiente sono buone abitudini che le potrebbero essere utili potenzialmente sia per il suo sintomo (miglior digestione=minor fermentazione intestinale, minor fermentazione intestinale=minor compressione della
muscolatura di busto e pelvi) sia per farla stare meglio in generale. Spero di esserle stato d’aiuto.
Buon weekend,
Daniele
casi come il suo sono comuni a molti pazienti che vengono a studio da me. Usualmente ottengo buoni risultati motivando il paziente a una gestione perfetta del reflusso gastronesofageo seguendo le indicazioni del medico specialista con l’aggiunta di esercizi semplici da capire e da eseguire che spiego e faccio provare durante la visita con me cosi da aumentare la qualità della gestione del paziente durante la routine settimanale. Questo permette al paziente di spendere meno tempo e denaro (con tanta collaborazione e volontà nel seguire i consigli il numero di visite vengono ridotte a un numero minimo). Intanto le metto la pulce nell’orecchio dicendole quando mangia di masticare di più in tranquillità e di cercare di bere più acqua in maniera costante durante la giornata e poco alla
volta qualora non faccia già queste due cose. Una masticazione adeguata e un’idratazione sufficiente sono buone abitudini che le potrebbero essere utili potenzialmente sia per il suo sintomo (miglior digestione=minor fermentazione intestinale, minor fermentazione intestinale=minor compressione della
muscolatura di busto e pelvi) sia per farla stare meglio in generale. Spero di esserle stato d’aiuto.
Buon weekend,
Daniele
Buonasera,
Prima di un trattamento viscerale, è sempre bene eseguire tutte le visite specialistiche per escludere qualsiasi tipo di patologia organica.
Da un punto di vista osteopatico, non c'è sempre una diretta correlazione tra dolore gastrico e lombare quindi sarebbe da valutare.
In più, l' ovaio policistico rientra tra le patologie genito-urinarie e non quelle digerenti, quindi meritano approfondimento ginecologico a parte.
Dolore gastrico, reflusso e gonfiore addominale sono sintomi che possono dipendere anche da patologie dell'intestino tenue, tra cui anche le intolleranze alimentari (non so se le abbia esaminate tra gli esami effettuati).
Spero di essere stato di aiuto, ci tenga aggiornati.
Cordialmente.
Prima di un trattamento viscerale, è sempre bene eseguire tutte le visite specialistiche per escludere qualsiasi tipo di patologia organica.
Da un punto di vista osteopatico, non c'è sempre una diretta correlazione tra dolore gastrico e lombare quindi sarebbe da valutare.
In più, l' ovaio policistico rientra tra le patologie genito-urinarie e non quelle digerenti, quindi meritano approfondimento ginecologico a parte.
Dolore gastrico, reflusso e gonfiore addominale sono sintomi che possono dipendere anche da patologie dell'intestino tenue, tra cui anche le intolleranze alimentari (non so se le abbia esaminate tra gli esami effettuati).
Spero di essere stato di aiuto, ci tenga aggiornati.
Cordialmente.
Buongiorno, come detto perfettamente dai colleghi precedentemente, una volta escluso ogni tipo di patologia, si può pensare ad una approccio e quindi una valutazione osteopatica.
Che deve assolutamente comprendere una valutazione viscerale.
Detto questo, i rapporti tra il pacchetto viscerale gastrico e la la porzione dorsale della colonna non sono solamente di continuità e contiguità ma anche di afferenza neurovegetativa.
Quindi consiglio assolutamente una accurata valutazione osteopatica.
Che deve assolutamente comprendere una valutazione viscerale.
Detto questo, i rapporti tra il pacchetto viscerale gastrico e la la porzione dorsale della colonna non sono solamente di continuità e contiguità ma anche di afferenza neurovegetativa.
Quindi consiglio assolutamente una accurata valutazione osteopatica.
Salve , l'addome gonfio oltre ad essere un problema metabolico potrebbe esser dovuta anche a una deglutizione scorretta. Insomma come ben vede le conclusioni sono molteplici , con un attenta valutazione si può cercare di risalire all'eziologia del problema e valutare anche se ci sono disordini alimentari e quindi richiedere l'utilizzo di altre figure specialistiche . Buona giornata
Buongiorno,
lei fa menzione di un atteggiamento posturale lordotico ma non capisco se sta sottintendendo la presenza di dolore.
Può essere difficile cambiare radicalmente un atteggiamento posturale molto marcato in età adulta, ma il dolore -se è presente- può essere gestito. Se effettivamente prova dolore le consiglierei una valutazione presso un osteopata. La sua intuizione su un collegamento tra lo stomaco e la colonna vertebrale potrebbe rivelarsi corretto visto che esistono delle zone di dolore riferito che dal viscere in questione si proiettano sulla schiena.
Cordialmente, Federica Carol Sargeri
lei fa menzione di un atteggiamento posturale lordotico ma non capisco se sta sottintendendo la presenza di dolore.
Può essere difficile cambiare radicalmente un atteggiamento posturale molto marcato in età adulta, ma il dolore -se è presente- può essere gestito. Se effettivamente prova dolore le consiglierei una valutazione presso un osteopata. La sua intuizione su un collegamento tra lo stomaco e la colonna vertebrale potrebbe rivelarsi corretto visto che esistono delle zone di dolore riferito che dal viscere in questione si proiettano sulla schiena.
Cordialmente, Federica Carol Sargeri
Buongiorno, ci potrebbe essere una correlazione, ma ogni caso è differente e quindi le consiglierei una visita osteopatica durante la quale con domande specifiche e test si può valere se ci può essere effettivamente una correlazione. Successivamente tenga presente che anche una visita dal dietista le potrebbe essere d’aiuto. Cordiali saluti
Buonasera, spesso disfunzioni gastriche con conseguenti atteggiamenti posturali viziate possono derivare anche da una malocclusione mandibolare o tensioni muscoli fasciali che derivano dall'apparato stomatognatico (osso ioide, laringe faringe ecc). Una corretta valutazione e trattamento osteopatico anche di queste zone può andare ad influenzare positivamente sul miglioramento della sua sintomatologia.
A sua disposizione
cordialmente
Dott. Alberto Marcellini
A sua disposizione
cordialmente
Dott. Alberto Marcellini
Buonasera, le interazioni tra sistema viscerale e sistema muscolo-scheletrico sono spesso causa di un'alterazione della postura. Se sospetta un problema del genere, è sicuramente una buona idea rivolgersi ad un osteopata. Una precisazione: l'osteopatia non cura le patologie viscerali e in alcuni casi patologici il trattamento manuale è sconsigliato. Non conoscendo il suo caso, le consiglio di fare una visita dal suo medico di famiglia e di valutare con lui la possibilità di rivolgersi ad un osteopata per i suoi problemi.
Buona serata
Buona serata
Salve in questi casi bisogna A fare della ginnnastica posturale tra cui stretching per cercare di ridurre le curve fisiologiche e di sicuro renderle più funzionali.
B farsi trattare da un collega che magari riduce le tensioni viscerali che portano poi a gonfiori etc...
C sistemare la dieta che la prima cosa che porta a gonfiori insieme a stress e quindi privazione del sonno
Cordialmente.
B farsi trattare da un collega che magari riduce le tensioni viscerali che portano poi a gonfiori etc...
C sistemare la dieta che la prima cosa che porta a gonfiori insieme a stress e quindi privazione del sonno
Cordialmente.
Buongiorno, le consiglio di effettuare una visita osteopatica in modo da poter valutare col terapista la miglior strategia per alleviare i sintomi e ridurre il dolore.
Buongiorno!
Quello che ha detto non è del tutto sbagliato nel senso che spesso un'alterata funzionalità a livello gastrico-intestinale può andare a ripercuotersi sulla parte della colonna vertebrale e viceversa.
Le consiglio di effettuare una visita osteopatica in modo che la sua problematica possa essere approfondita meglio.
Cordialmente
Quello che ha detto non è del tutto sbagliato nel senso che spesso un'alterata funzionalità a livello gastrico-intestinale può andare a ripercuotersi sulla parte della colonna vertebrale e viceversa.
Le consiglio di effettuare una visita osteopatica in modo che la sua problematica possa essere approfondita meglio.
Cordialmente
Buongiorno, molto importante è la valutazione clinica della sua condizione. In base alle informazioni che ha scritto, un approccio multidisciplinare di un osteopata e di un nutrizionista potrebbe fare al caso suo. Resto a disposizione per eventuali domande. Cordiali saluti
Salve , sicuramente un addome gonfio per esprimere un giudizio di sofferenza o causa deve essere accompagnato necessariamente ad altre problematiche come disturbi intestinali irregolarità, dolore fastidio ma sono da approfondire con una giusta e seria anamnesi.
Potrebbe quindi esserci una collegamento meccanico con ad esempio una zona mesenterica viscerale o della seconda zona duodenogastrica.
Sicuramente un bravo medico Nutrizionista può effettuare un primo screening .Poi con l'aiuto eventualmente anche di un bravo Fisioterapista Osteopata potrebbe iniziare un percorso per normalizzare e indagare le strutture che in questo momento le stanno dando suddette problematiche
Potrebbe quindi esserci una collegamento meccanico con ad esempio una zona mesenterica viscerale o della seconda zona duodenogastrica.
Sicuramente un bravo medico Nutrizionista può effettuare un primo screening .Poi con l'aiuto eventualmente anche di un bravo Fisioterapista Osteopata potrebbe iniziare un percorso per normalizzare e indagare le strutture che in questo momento le stanno dando suddette problematiche
Salve. Le disfunzione viscerali possono dare mal di schiena e anche uno stomaco gonfiato. Lo stomaco è collegato alla struttura col diaframma (il muscolo della respirazione) e altri legamenti che possono "tirare" in avanti le lombari. Una valutazione osteopatico potrebbe essere molto interressante.
Cordiali saluti
Cordiali saluti
Ciao, per prima cosa cercheri di capire insieme a lei quali possano essere le cause organiche che incidono sulle sue problematiche digestive. Consiglierei un piano alimentare e di integrazione specifica con fermenti lattici ed eventuali approfondimenti diagnostici medici per escludere problematiche, virali o di intolleranza. Parallelamente valuterai la mobilità di tutto il tratto gastro intestinale, particolare attenzione al tratto dell'intestino tenue, che rappresent. il segmento di tubo digerente che accumula più aria e all'interno del quale è fondamentale che ci sia un buon equilibrio delle flore. Quest'ultimo anatomicamente è strettamente connesso con la struttura vertebrale dell'area lombare tramite un mezzo di fissità chiamato radice mesenterica. La trazione sulla colonna viene normalmente esercita da questa struttura anatomica e dal relativo ipertono che coinvolge il muscolo ileopsoas. Quindi anche quest'ultimo va allentato. Un videat sull'occlusione dentale andrebbe fatto per valutare possibili classi di occlusione anomale che sono in grado di portare allo sviluppo di una attivazione di una catena muscolare tipica dell'iperlodosi
Salve, ci potrebbe essere una correlazione, ma ogni caso è differente e quindi le consiglierei una visita osteopatica durante la quale con domande specifiche e test si può valutare se ci può essere effettivamente una correlazione. Successivamente tenga presente che anche una visita dal dietista le potrebbe essere d’aiuto. Cordiali saluti
Buongiorno
non mi dilungo sulle eventuali cause del problema che hanno già ampiamente spiegato i colleghi...
essendo il nostro organismo molto complesso e con numerose correlazioni tra distretti anche molto lontani anatomicamente tra di loro, diventa molto difficile stilare una valutazione corretta senza poterla visionare dal vivo
in ogni caso una valutazione da un collega ritengo sia la soluzione migliore da cui partire
non mi dilungo sulle eventuali cause del problema che hanno già ampiamente spiegato i colleghi...
essendo il nostro organismo molto complesso e con numerose correlazioni tra distretti anche molto lontani anatomicamente tra di loro, diventa molto difficile stilare una valutazione corretta senza poterla visionare dal vivo
in ogni caso una valutazione da un collega ritengo sia la soluzione migliore da cui partire
La modalità di ragionamento che l'ha incuriosita e le ha fatto accendere una scintilla di curiosità e desiderio di trovare i giusti collegamenti con il fine ultimo di stare bene è sicuramente interessante e corretta. Ciò che non possiamo confermare, come hanno benissimo spiegato i miei colleghi è la correttezza di tali connessioni essendo ognuno di noi un individuo unico. Sarebbe quindi utile fare un'anamnesi approfondita, un'osservazione e una valutazione osteopatica e capire insieme cosa il sintomo vuole comunicare. L'osteopatia è quindi secondo me, se non ci sono patologie diagnosticate che in quel caso andranno valutate, la giusta porta d'ingresso.
Buongiorno, Una volta escluse problematiche di tipo organico le consiglio una visita osteopatica in modo da poter valutare col terapista la miglior strategia per alleviare i sintomi e ridurre il dolore.
Salve, come già detto in precedenza dai colleghi le cause che possono generare la sua sintomatologia sono molteplici e potrebbe coinvolgere distretti anche apparentemente lontani tra loro. Una visita osteopatica può rivelarsi efficace nei casi come il Suo.
Cordiali Saluti.
Dr. Hilbrat Alberto
Cordiali Saluti.
Dr. Hilbrat Alberto
Buongiorno, come detto dai colleghi sarebbe necessario svolgere un'esame anamnestico e una valutazione osteopatica più precisi per ottenere maggiori informazioni , in seguito, se da questi accertamenti non risultassero problematiche di interesse prettamente medico, sarebbe utile intraprendere un percorso di trattamenti osteopatici per alleviare i sintomi e risolvere il suo dolore. Buona giornata
Salve, leggendo il suo post posso ipotizzare che una valutazione osteopatica sia la partenza per cercare di risolvere il suo problema.
L'aumento delle curve rachidee può essere strettamente connesso ad alterazione del sistema viscerale senza però dimenticare anche la tonicità muscolare delle strutture anteriori dell'addome, utili a contrastare la distensione dei tessuti addominali. Non per ultimo sarebbe utile valutare anche le strutture interconnesse con quella in questione e valutare la funzionalità del diaframma pelvico rispetto agli altri.
Il movimento ed una sana alimentazione non vanno mai trascurati, come anche la ricerca di eventuali alimenti che possano dare turbe di fermentazione tali da giustificare il gonfiore ed eventuale irritazione dei tessuti gastro enterici. In questi casi ricordi anche che una buona flora batterica, vedi microbiota, è fondamentale per il ripristino di un buon stato di salute, e nella riduzione dei sintomi.
A disposizione per ulteriori chiarimenti.
La Saluto!!
L'aumento delle curve rachidee può essere strettamente connesso ad alterazione del sistema viscerale senza però dimenticare anche la tonicità muscolare delle strutture anteriori dell'addome, utili a contrastare la distensione dei tessuti addominali. Non per ultimo sarebbe utile valutare anche le strutture interconnesse con quella in questione e valutare la funzionalità del diaframma pelvico rispetto agli altri.
Il movimento ed una sana alimentazione non vanno mai trascurati, come anche la ricerca di eventuali alimenti che possano dare turbe di fermentazione tali da giustificare il gonfiore ed eventuale irritazione dei tessuti gastro enterici. In questi casi ricordi anche che una buona flora batterica, vedi microbiota, è fondamentale per il ripristino di un buon stato di salute, e nella riduzione dei sintomi.
A disposizione per ulteriori chiarimenti.
La Saluto!!
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Buongiorno, dalla descrizione della sua esperienza si percepisce l'impatto del disturbo sulla sua qualità della vita. Si comprende inoltre la difficoltà che ha avuto nel trovare un percorso Sarebbe opportuno un rinvio da parte del suo medico curante allo specialista gastroenterologo così che questo possa meglio individuare la cura raccomandata per il disturbo. tuttavia potrebbe comunque considerare l'osteopatia, pratica centrata sulla persona, che attraverso un approccio manipolativo sicuro integrato con strategie di educazione sullo stile di vita, ha anche l'obiettivo di migliorare la gestione dei sintomi da lei descritti e la capacità di vivere meglio la sua quotidianità le sue attività che svolge. Buona guarigione.
Salve le interferenze tra contenente e contenuto dell’addome sono continue a livello neurologico meccanico e vascolare ovviamente la cattiva distribuzione dell pressioni interne endoaddominali possono incidere sulla corretta Funzionalità vertebrale addominale e muscolare.
Cordialmente
Cordialmente
Noi osteopati lavoriamo moltissimo sulle relazioni tra il sistema digerente e la colonna vertebrale..Ti consiglio di fare un trattamento osteopatico cosi puoi capire bene di cosa parliamo
Salve in questi casi rivolgersi ad un osteopata professionista la può aiutare a comprendere meglio il suo quadro generale.
sicuramente avrà bisogno di eliminare i compensi antalgici accumulati nel tempo e di consigli su come modificare delle cattive abitudini se presenti che potrebbero riportarla ad uno stato di malessere
sicuramente avrà bisogno di eliminare i compensi antalgici accumulati nel tempo e di consigli su come modificare delle cattive abitudini se presenti che potrebbero riportarla ad uno stato di malessere
Salve, per poterle dare informazioni più precise riguardo il suo caso, sarebbe opportuno un'attenta valutazione osteopatica. Ad ogni modo la condizione da lei riferita potrebbe condurre alla situazione in cui si trova adesso.
Antonio Refrigeri
Antonio Refrigeri
buongiorno, lei ha parlato più che altro di postura e non di dolore quindi mi pare di capire che la problematica sia solo estetica.
se può esserle utile si la postura della colonna può essere influenzata dai visceri, ma a mio avviso se ciò non costituisce una problematica a livello di salute non la reputo un problema, ognuno di noi ha delle varianti anatomiche che lo caratterizzano.
cordialmente
se può esserle utile si la postura della colonna può essere influenzata dai visceri, ma a mio avviso se ciò non costituisce una problematica a livello di salute non la reputo un problema, ognuno di noi ha delle varianti anatomiche che lo caratterizzano.
cordialmente
Salve, lei ha descritto un po’ la sua postura e i suoi disturbi gastrointestinali, a questo vanno aggiunte delle informazioni importanti e va poi eseguita una valutazione del suo caso al fine di migliorare la sua condizione. Le consiglio una prima visita osteopatica al fine di comprendere meglio come poterla aiutare. A disposizione
Buongiorno Avrei necessità di avere maggiori informazioni, potrebbe inviarmi un messaggio con il suo contatto telefonico? senza impegno.
Grazie
Grazie
Buongiorno, le consiglio una visita osteopatica in modo tale da effettuare test funzionali più approfonditi.
Può contattarmi senza impegno utilizzando la mia pagina. Un saluto, grazie.
Andrea Crespi
Buongiorno. Allora, sicuramente queste sono condizioni che potrebbero andare ad influire sulla sua schiena. è chiaro che un'auto - diagnosi trova sempre il tempo che trova. Proprio per questo, penso che sia opportuno una visita osteopatica in cui verrà fatta un'attenta anamnesi riguardo la sua storia clinica per capire , di conseguenza, come migliorare la sua condizione. Magari, seguendo anche un'opportuna dieta data con un nutrizionista o dietista collaborante.
Salve, sicuramente come le ha detto il mio collega, se ha già fatto tutti gli esami del caso e risultano negativi per patologie specifiche, L inquadramento osteopatico è un successivo mantenimento potrebbe fare al caso suo. Dott. Lorenzo Orsolini
Buongiorno,
sconsiglio di crearsi immagini mentali della propria disfunzione sulla base di proprie supposizioni e di rivolgersi sì a un osteopata che può, con cognizione di causa, fare valutazione sull'interazione tra vari fattori.
Sicuramente struttura e funzione sono interconnesse e i vari organi e la struttura (apparato scheletrico) ancora di più.
sconsiglio di crearsi immagini mentali della propria disfunzione sulla base di proprie supposizioni e di rivolgersi sì a un osteopata che può, con cognizione di causa, fare valutazione sull'interazione tra vari fattori.
Sicuramente struttura e funzione sono interconnesse e i vari organi e la struttura (apparato scheletrico) ancora di più.
Buongiorno, le consiglio di rivolgersi a un osteopata che attraverso l’esame obiettivo e test specifici, sarà in grado di consigliarle lo specialista cui rivolgersi o la terapia manuale migliore da concordare. Saluti!ES
Salve, per stomaco gonfio intendiamo chiaramente una possibile condizione di disbiosi intestinale possibilmente condizionata dalle abitudini di vita e soprattutto alimentari. L'intestino è strettamente connesso alla colonna vertebrale sia perchè strutturalmente parlando poggia sulla colonna stessa, sia perchè esistono delle fasce e dei muscoli che lo ancorano alla schiena, per cui è chiaro che se è presente un'alterazione intestinale questa si ripercuota direttamente sulla colonna creando poi accentuazioni della stessa che si manifestano come iperlordosi o cifosi.
Ritengo utile un controllo osteopatico in modo da risolvere la questione.
Resto a disposizione!
Giulia Li Calzi, Osteopata.
Ritengo utile un controllo osteopatico in modo da risolvere la questione.
Resto a disposizione!
Giulia Li Calzi, Osteopata.
Salve,
Probabilmente è necessario avere maggiori informazioni anche sulla sua storia clinica. La invito per tanto a prendere un appuntamento per un consulto gratuito presso uno degli studi indicati nel calendario, in base ai giorni disponibili. Nel messaggio inserisca questa dicitura "RICHIESTA DI CONSULTO GRATUITO".
Buona giornata
Debora Moschillo
Probabilmente è necessario avere maggiori informazioni anche sulla sua storia clinica. La invito per tanto a prendere un appuntamento per un consulto gratuito presso uno degli studi indicati nel calendario, in base ai giorni disponibili. Nel messaggio inserisca questa dicitura "RICHIESTA DI CONSULTO GRATUITO".
Buona giornata
Debora Moschillo
Buongiorno, molto importante è la valutazione clinica della sua condizione. In base alle informazioni che ha scritto, un approccio multidisciplinare di un osteopata e di un nutrizionista potrebbe fare al caso suo.
Cordiali Saluti, Cani Vincenzo Osteopata D.O
Cordiali Saluti, Cani Vincenzo Osteopata D.O
Buongiorno, l'addome gonfio oltre ad essere un problema metabolico potrebbe esser dovuta anche a una deglutizione scorretta come dicevano alcuni colleghi o semplicemente disfunzionale che si può risolvere con l'osteopatia.
Con un attenta valutazione si può cercare di risalire all'eziologia del problema e valutare anche se ci sono altri disordini. Rimango a disposizione per qualsiasi cosa.
Buona giornata
Con un attenta valutazione si può cercare di risalire all'eziologia del problema e valutare anche se ci sono altri disordini. Rimango a disposizione per qualsiasi cosa.
Buona giornata
Salve, semplicemente si rivolga ad un osteopata. Cordiali saluti
Buonasera, rispetto a quella che é una conformazione ormai strutturata non si possono ottenere grandissimi cambiamenti.
Ciò su cui si può lavorare é il ripristino di alcuni adattamenti messi in atto dal corpo come meccanismo di difesa.
Quindi sicuramente problematiche di tipo viscerale se trattate Ostsopaticamente subiranno un miglioramento sia dal punto di vista funzionale che rispetto alla priorità dell' organo, alla motilità articolare su cui si poggia , sia sul processo di vascolarizzazione locale e e generale .
Quindi anche la sua iperlordosi ne gioverà, detenzionandosi notevolmente
Ciò su cui si può lavorare é il ripristino di alcuni adattamenti messi in atto dal corpo come meccanismo di difesa.
Quindi sicuramente problematiche di tipo viscerale se trattate Ostsopaticamente subiranno un miglioramento sia dal punto di vista funzionale che rispetto alla priorità dell' organo, alla motilità articolare su cui si poggia , sia sul processo di vascolarizzazione locale e e generale .
Quindi anche la sua iperlordosi ne gioverà, detenzionandosi notevolmente
Buonasera, esiste una correlazione tra colonna e visceri.
Può essere che dolori gastrici cronici portino una persona a cambiare involontariamente la propria postura per alleviare il fastidio.
L'irritazione gastrica può inoltre creare tensioni muscolari o adattamenti posturali.
Anche il diaframma spesso è coinvolto in questi disturbi. Se la lordosi è accentuata, il diaframma lavora in modo meno efficiente, riducendo anche la mobilità degli organi. Di conseguenza può succedere che lo stomaco, avendo delle restrizioni, favorisca il reflusso.
In conclusione, stomaco e colonna sono correlati in diversi modi.
I trattamenti osteopatici sono utili in quanto vanno a lavorare sulla mobilità della colonna vertebrale, sulla mobilizzazione degli organi e del diaframma. Questo sempre accompagnato da uno stile di vita sano.
Spero di essere stata utile!
Può essere che dolori gastrici cronici portino una persona a cambiare involontariamente la propria postura per alleviare il fastidio.
L'irritazione gastrica può inoltre creare tensioni muscolari o adattamenti posturali.
Anche il diaframma spesso è coinvolto in questi disturbi. Se la lordosi è accentuata, il diaframma lavora in modo meno efficiente, riducendo anche la mobilità degli organi. Di conseguenza può succedere che lo stomaco, avendo delle restrizioni, favorisca il reflusso.
In conclusione, stomaco e colonna sono correlati in diversi modi.
I trattamenti osteopatici sono utili in quanto vanno a lavorare sulla mobilità della colonna vertebrale, sulla mobilizzazione degli organi e del diaframma. Questo sempre accompagnato da uno stile di vita sano.
Spero di essere stata utile!
Per affrontare il problema dell'iperlordosi associata a gonfiore di stomaco, è consigliabile rivolgersi a un osteopata. Un professionista qualificato può valutare la necessità di un trattamento viscerale, che potrebbe aiutare a ridurre il gonfiore e migliorare la funzione del tubo digerente. Inoltre, un osteopata può lavorare sul riallineamento posturale e il trattamento delle disfunzioni vertebrali, contribuendo a riequilibrare i sistemi orto e parasimpatico, che possono influire positivamente sul tuo benessere generale. Questo approccio integrato potrebbe offrire benefici significativi, aiutandoti a gestire meglio la tua condizione.
Per ulteriori chiarimenti o per una consulenza più approfondita, puoi contattarmi via mail, prendere un appuntamento in studio o richiedere una consulenza online.
Per ulteriori chiarimenti o per una consulenza più approfondita, puoi contattarmi via mail, prendere un appuntamento in studio o richiedere una consulenza online.
Sicuramenrte le consiglio visita osteopatica ed il collega che la visiterà sarà in grado di valutare cosa è meglio per lei ed eventualmente a seguito di questo lavorare sulla spalla (tramite una posturale ad esempio) e sulla respirazione, fondamentale per il posizionamento corretto della stessa.
Buonasera,
sarebbe necessario valutarla in prima persona per poter avanzare ipotesi più precise, ma da come descrive il suo caso si può dire che lo stomaco e i disturbi ad esso collegati come il reflusso abbiano un effetto diretto sulla forma e la funzione della colonna e quindi anche su un'accentuazione ed una alterata dinamica delle sue curve (ipercifosi e iperlordosi), quindi trattare osteopaticamente questi disturbi può sicuramente essere di aiuto.
Riguardo al da farsi, sicuramente rivolgersi ad un osteopata di sua fiducia che saprà valutarla, trattarla ed eventualmente indirizzarla verso altre indagini o visite specialistiche qualora sia opportuno.
sarebbe necessario valutarla in prima persona per poter avanzare ipotesi più precise, ma da come descrive il suo caso si può dire che lo stomaco e i disturbi ad esso collegati come il reflusso abbiano un effetto diretto sulla forma e la funzione della colonna e quindi anche su un'accentuazione ed una alterata dinamica delle sue curve (ipercifosi e iperlordosi), quindi trattare osteopaticamente questi disturbi può sicuramente essere di aiuto.
Riguardo al da farsi, sicuramente rivolgersi ad un osteopata di sua fiducia che saprà valutarla, trattarla ed eventualmente indirizzarla verso altre indagini o visite specialistiche qualora sia opportuno.
Buon pomeriggio, in base alle problematiche che ha riferito il suo atteggiamento posturale potrebbe essere dovuto alla sintomatologia del tratto gastrointestinale, che avendo uno stato di infiammazione sempre presente e provocandole la sensazione di gonfiore, porta il corpo ad avere una postura "difensiva" per non stressare ulteriormente quella zona. Ciò che le consiglio sicuramente è una valutazione e un trattamento osteopatico durante il quale si potrà valutare la causa principale e sono convinto che ne troverà un miglioramento. Le auguro una buona giornata e resto a disposizione per qualsiasi informazione
Dott. Colozzi Matteo
Dott. Colozzi Matteo
Buongiorno, le consiglierei di farsi fare una visita osteopatica in quanto siamo specializzati nel trattare influenze viscerali che operano sulla postura e sulla mobilità della colonna. A presto!
assolutamente si. la dovrei valutare con dei test e poi procedere con un trattamento osteopatico
Quello che racconti è molto interessante e dimostra che hai già fatto un bel lavoro di ascolto del tuo corpo. Il collegamento tra problemi posturali come l’iperlordosi lombare (spesso associata a una cifosi dorsale compensatoria) e le alterazioni viscerali, come il gonfiore addominale, il reflusso o la presenza di cisti, è reale e non va trascurato.
Questo avviene perché:
Il nostro corpo è un sistema integrato: la postura non è solo “muscoli e ossa”, ma anche visceri e fasce. Se c’è un sovraccarico viscerale (come uno stomaco gonfio, intestino irritato o un fegato congestionato), questo può influenzare la postura:
Il gonfiore addominale spinge in avanti la parete addominale, creando una trazione sul rachide lombare, accentuando l'iperlordosi.
Il reflusso e le problematiche gastriche possono aumentare la tensione del diaframma, influenzando il tono posturale globale, specialmente a livello dorsale e cervicale.
Cosa si può fare in questi casi?
1. Valutare e trattare la componente viscerale
Approccio osteopatico viscerale: Un osteopata esperto può aiutarti a liberare le tensioni viscerali, lavorando su stomaco, fegato, diaframma, intestino. Ridurre la congestione e il gonfiore può ridare equilibrio alla postura.
Massoterapia addominale o auto-massaggio viscerale: Tecniche dolci per favorire la mobilità degli organi e migliorare la digestione.
2. Lavorare sulla respirazione e sul diaframma
Spesso in chi ha reflusso e iperlordosi, il diaframma è contratto o non funziona correttamente.
Esercizi di respirazione diaframmatica profonda, allungamento del diaframma e rilassamento della gabbia toracica sono fondamentali. Il diaframma è collegato a stomaco, esofago e colonna lombare.
3. Alimentazione e gestione del gonfiore
Se lo stomaco è gonfio, è importante capire perché: potrebbe essere intolleranze, disbiosi intestinale, alimentazione non adatta, stress.
Un nutrizionista esperto in problematiche gastrointestinali o disbiosi può aiutarti a gestire il gonfiore.
Migliorare la digestione riduce la pressione viscerale sull'addome e sulla colonna.
4. Riprogrammazione posturale globale
Se le cause viscerali vengono trattate ma il corpo ha mantenuto compensi posturali, serve una rieducazione posturale:
Metodo Mezieres o Rieducazione Posturale Globale (RPG) per ridare equilibrio tra catene muscolari anteriori e posteriori.
Esercizi per rinforzare i glutei, muscoli addominali profondi (trasverso), e rilassare i muscoli lombari.
Evitare di fare solo esercizi di rinforzo addominale “classici” (come crunch), perché spesso peggiorano la situazione se non eseguiti correttamente.
5. Lavorare sul pavimento pelvico
Se c’è una iperlordosi marcata e un aumento della pressione addominale, spesso anche il pavimento pelvico è coinvolto.
Esercizi di presa di coscienza e rinforzo del pavimento pelvico sono essenziali, magari con un fisioterapista specializzato.
6. Attenzione allo stress
Il sistema nervoso autonomo regola sia la postura che la funzionalità digestiva. Se sei sotto stress cronico, c’è un’attivazione del simpatico che può peggiorare sia il reflusso che la tensione posturale.
Tecniche di rilassamento, mindfulness, meditazione, biofeedback possono aiutare.
Questo avviene perché:
Il nostro corpo è un sistema integrato: la postura non è solo “muscoli e ossa”, ma anche visceri e fasce. Se c’è un sovraccarico viscerale (come uno stomaco gonfio, intestino irritato o un fegato congestionato), questo può influenzare la postura:
Il gonfiore addominale spinge in avanti la parete addominale, creando una trazione sul rachide lombare, accentuando l'iperlordosi.
Il reflusso e le problematiche gastriche possono aumentare la tensione del diaframma, influenzando il tono posturale globale, specialmente a livello dorsale e cervicale.
Cosa si può fare in questi casi?
1. Valutare e trattare la componente viscerale
Approccio osteopatico viscerale: Un osteopata esperto può aiutarti a liberare le tensioni viscerali, lavorando su stomaco, fegato, diaframma, intestino. Ridurre la congestione e il gonfiore può ridare equilibrio alla postura.
Massoterapia addominale o auto-massaggio viscerale: Tecniche dolci per favorire la mobilità degli organi e migliorare la digestione.
2. Lavorare sulla respirazione e sul diaframma
Spesso in chi ha reflusso e iperlordosi, il diaframma è contratto o non funziona correttamente.
Esercizi di respirazione diaframmatica profonda, allungamento del diaframma e rilassamento della gabbia toracica sono fondamentali. Il diaframma è collegato a stomaco, esofago e colonna lombare.
3. Alimentazione e gestione del gonfiore
Se lo stomaco è gonfio, è importante capire perché: potrebbe essere intolleranze, disbiosi intestinale, alimentazione non adatta, stress.
Un nutrizionista esperto in problematiche gastrointestinali o disbiosi può aiutarti a gestire il gonfiore.
Migliorare la digestione riduce la pressione viscerale sull'addome e sulla colonna.
4. Riprogrammazione posturale globale
Se le cause viscerali vengono trattate ma il corpo ha mantenuto compensi posturali, serve una rieducazione posturale:
Metodo Mezieres o Rieducazione Posturale Globale (RPG) per ridare equilibrio tra catene muscolari anteriori e posteriori.
Esercizi per rinforzare i glutei, muscoli addominali profondi (trasverso), e rilassare i muscoli lombari.
Evitare di fare solo esercizi di rinforzo addominale “classici” (come crunch), perché spesso peggiorano la situazione se non eseguiti correttamente.
5. Lavorare sul pavimento pelvico
Se c’è una iperlordosi marcata e un aumento della pressione addominale, spesso anche il pavimento pelvico è coinvolto.
Esercizi di presa di coscienza e rinforzo del pavimento pelvico sono essenziali, magari con un fisioterapista specializzato.
6. Attenzione allo stress
Il sistema nervoso autonomo regola sia la postura che la funzionalità digestiva. Se sei sotto stress cronico, c’è un’attivazione del simpatico che può peggiorare sia il reflusso che la tensione posturale.
Tecniche di rilassamento, mindfulness, meditazione, biofeedback possono aiutare.
Buongiorno,
Le consiglio di prenotare una seduta osteopatica per capire se effettivamente è come dice Lei. Sicuramente l'osteopata, attraverso una scrupolosa valutazione saprà aiutarla per il suo problema, andando ad indagare anche tutta la sfera viscerale!
Le consiglio di prenotare una seduta osteopatica per capire se effettivamente è come dice Lei. Sicuramente l'osteopata, attraverso una scrupolosa valutazione saprà aiutarla per il suo problema, andando ad indagare anche tutta la sfera viscerale!
Salve, l'idea che un'alterazione a livello dell'alto tubo digerente possa esercitare una trazione sulle strutture circostanti e influenzare la postura è assolutamente plausibile. Le tensioni viscerali, soprattutto se croniche, possono propagarsi influenzando la meccanica del sistema muscolo-scheletrico.
Considerando la sua esperienza e i sintomi che descrive, un approccio osteopatico mirato a valutare e trattare sia la componente strutturale che quella viscerale potrebbe essere molto utile.
Se lo desidera la invito a contattarmi per maggiori informazioni o per fissare una visita osteopatica.
Buona serata,
Angelo Patea
Considerando la sua esperienza e i sintomi che descrive, un approccio osteopatico mirato a valutare e trattare sia la componente strutturale che quella viscerale potrebbe essere molto utile.
Se lo desidera la invito a contattarmi per maggiori informazioni o per fissare una visita osteopatica.
Buona serata,
Angelo Patea
Può essere utile una valutazione osteopatica che associ quadri muscolo-scheletrici ai disturbi riferiti all'apparato gastrointestinale e viscerale generale. L'osteopatia viscerale dispone di un'ampia gamma di tecniche specifiche rivolte agli aspetti fasciali-legamentosi che intercorrono tra scheletro e visceri, vascolari e nervosi.
Buonasera, il pacchetto viscerale molte volte va ad influenzare la regione lombare ma può succedere anche al contrario. i Visceri sono tenuti in sede da legamenti che sono strettamente collegati con la parte della colonna vertebrale, mentre dalla colonna vertebrale escono le radici nervose che mandano gli imput ai visceri. Il mio personale consiglio è quello di rivolgersi ad un osteopata che farà una valutazione e dei test sul pacchetto viscerale e sulla zona lombare, discriminando quali delle due crea maggior interferenze nel suo corpo. Buona serata
Buonasera,
è importante mantenere un approccio critico rispetto a molte informazioni che circolano online: capita spesso, anche in buona fede, che vengano condivise affermazioni imprecise o fuorvianti.
Condizioni come l’iperlordosi o l’ipercifosi, in assenza di dolore, limitazioni funzionali o progressioni significative nel tempo, non possono essere considerate patologiche. È più corretto definirle come varianti della morfologia fisiologica della colonna vertebrale, che meritano attenzione clinica solo qualora si associno a sintomi o a compromissioni funzionali.
Per quanto riguarda invece i disturbi di natura viscerale, gastrica o esofagea, l’approccio osteopatico può rappresentare un valido supporto nel miglioramento della funzionalità e nel riequilibrio dei sistemi coinvolti. Tuttavia, stabilire un nesso causale diretto tra le alterazioni delle curve spinali e la sintomatologia viscerale risulterebbe metodologicamente azzardato senza un’accurata valutazione clinica.
Se il suo obiettivo primario è il trattamento dei disturbi viscerali, le consiglio una valutazione osteopatica integrata. Al contrario, se l’interesse è rivolto principalmente a modificare l’assetto morfologico della colonna per ragioni estetiche, le suggerisco di rivolgersi a un fisioterapista specializzato in esercizio terapeutico o a un professionista esperto in rieducazione posturale.
Resto a disposizione per ulteriori chiarimenti.
Cordiali saluti.
è importante mantenere un approccio critico rispetto a molte informazioni che circolano online: capita spesso, anche in buona fede, che vengano condivise affermazioni imprecise o fuorvianti.
Condizioni come l’iperlordosi o l’ipercifosi, in assenza di dolore, limitazioni funzionali o progressioni significative nel tempo, non possono essere considerate patologiche. È più corretto definirle come varianti della morfologia fisiologica della colonna vertebrale, che meritano attenzione clinica solo qualora si associno a sintomi o a compromissioni funzionali.
Per quanto riguarda invece i disturbi di natura viscerale, gastrica o esofagea, l’approccio osteopatico può rappresentare un valido supporto nel miglioramento della funzionalità e nel riequilibrio dei sistemi coinvolti. Tuttavia, stabilire un nesso causale diretto tra le alterazioni delle curve spinali e la sintomatologia viscerale risulterebbe metodologicamente azzardato senza un’accurata valutazione clinica.
Se il suo obiettivo primario è il trattamento dei disturbi viscerali, le consiglio una valutazione osteopatica integrata. Al contrario, se l’interesse è rivolto principalmente a modificare l’assetto morfologico della colonna per ragioni estetiche, le suggerisco di rivolgersi a un fisioterapista specializzato in esercizio terapeutico o a un professionista esperto in rieducazione posturale.
Resto a disposizione per ulteriori chiarimenti.
Cordiali saluti.
Buonasera la risposta sta già nella sua domanda, le consiglio di provare a fare qualche trattamento osteopatico e capire se effettivamente ci sia una correlazione tra la sua postura e il funzionamento del suo sistema digerente.
Salve, quello che le consiglio é di affidarsi a un professionista che possa valutare il caso specifico per darle una risposta che possa chiarire questo dubbio
Buonasera,
in merito alla sua domanda, è importante sapere che i sintomi che avvertiamo non dipendono sempre in modo diretto dall’organo che li manifesta: spesso sono la conseguenza di uno squilibrio più ampio che coinvolge l'intero assetto del corpo. Nel suo caso specifico, la relazione tra iperlordosi e gonfiore addominale è plausibile: ciò che avviene nella parte posteriore del corpo si riflette inevitabilmente su quella anteriore, e viceversa.
Un addome teso o gonfio può effettivamente accentuare la curvatura lombare, contribuendo alla trazione anteriore del bacino. Tuttavia, il gonfiore può avere diverse cause, tra cui interferenze funzionali del tratto digerente superiore, come ipotizzato, ma anche disbiosi intestinale, intolleranze alimentari o altre alterazioni metaboliche.
Per fare chiarezza, potrebbe essere utile eseguire un test per la disbiosi intestinale, che permetta di escludere o confermare eventuali squilibri a livello del microbiota.
Per quanto riguarda l’iperlordosi, che immagino conosca ormai molto bene, resta fondamentale un approccio posturale personalizzato: non sempre si può “correggere” completamente, ma è possibile lavorare sul riequilibrio muscolare per gestirla al meglio e ridurne le conseguenze funzionali.
Resto a disposizione per eventuali approfondimenti. Un caro saluto.
in merito alla sua domanda, è importante sapere che i sintomi che avvertiamo non dipendono sempre in modo diretto dall’organo che li manifesta: spesso sono la conseguenza di uno squilibrio più ampio che coinvolge l'intero assetto del corpo. Nel suo caso specifico, la relazione tra iperlordosi e gonfiore addominale è plausibile: ciò che avviene nella parte posteriore del corpo si riflette inevitabilmente su quella anteriore, e viceversa.
Un addome teso o gonfio può effettivamente accentuare la curvatura lombare, contribuendo alla trazione anteriore del bacino. Tuttavia, il gonfiore può avere diverse cause, tra cui interferenze funzionali del tratto digerente superiore, come ipotizzato, ma anche disbiosi intestinale, intolleranze alimentari o altre alterazioni metaboliche.
Per fare chiarezza, potrebbe essere utile eseguire un test per la disbiosi intestinale, che permetta di escludere o confermare eventuali squilibri a livello del microbiota.
Per quanto riguarda l’iperlordosi, che immagino conosca ormai molto bene, resta fondamentale un approccio posturale personalizzato: non sempre si può “correggere” completamente, ma è possibile lavorare sul riequilibrio muscolare per gestirla al meglio e ridurne le conseguenze funzionali.
Resto a disposizione per eventuali approfondimenti. Un caro saluto.
Salve, sarebbe opportuno fare una valutazione osteopatica/posturale per capire con cura da dove originano questi fastidi. Saluti
Buonasera, l'iperlordosi (con conseguente ipercifosi) sono caratteristiche morfologiche e come tali non modificabili con trattamenti. Quello che si può fare è migliorare la fisiologia gastro-intestinale e articolare locale (vertebre lombari e dorsali) per impedire l'insorgere di dolori. Diffidi da chi le dice che può "risolvere" l'iperlordosi, perché non si può, così come non è risolvibile una scoliosi in età adulta
Consiglio per quanto riguarda il mio campo delle sedute di osteopatia viscerale per lavorare sul viscere e riequilibrare la motilità e rilasciare aderenze sviluppate nel tempo affiancate a sedute di manipolazione lombare e posturale per riequilibrare la struttura
Salve, sì l'osteopatia può essere indicata nel trattamento di iperlordosi associata a problemi digestivi come reflusso gastroesofageo, ma prima va effettuata una valutazione specialistica perché il reflusso può avere cause organiche che l'osteopata non può risolvere. Iperlordosi e problematiche gastriche possono essere collegate perché un'accentuata curva lombare porta il bacino in anteroversione, spingendo in avanti la pancia e aumentando la pressione addominale; questo può comprimere lo stomaco e il diaframma ostacolando la corretta funzione della valvola esofagea (cardias) e favorendo la risalita di acido. Il trattamento osteopatico può essere utile per migliorare la mobilità del diaframma, in particolare della cupola sinistra che confina con lo stomaco, in questo modo si può migliorare anche la mobilità dello stomaco e dell'esofago inferiore per ridurre la pressione sul cardias. Inoltre si può intervenire con trattamenti manuali sul bacino e sulla colonna lombare e con esercizi di rinforzo specifici per ridurre la lordosi.
Buongiorno,
la sua osservazione è molto interessante e condivisibile: in alcuni casi, una condizione viscerale (come gonfiore gastrico, reflusso o distensione addominale) può effettivamente contribuire a modificare la postura, accentuando l’iperlordosi lombare e creando compensi a livello dorsale e cervicale.
Come osteopata, in questi casi si valuta l’insieme: la mobilità del diaframma, la relazione tra visceri e strutture muscolo-scheletriche, la funzionalità del tratto toraco-lombare e le tensioni miofasciali che possono interferire con l’equilibrio posturale.
Un approccio integrato, che tenga conto sia della componente viscerale che di quella meccanica, può offrire un valido aiuto, ma è importante lavorare anche in sinergia con medico e nutrizionista, se necessario.
Resto a disposizione se volesse approfondire con una valutazione.
la sua osservazione è molto interessante e condivisibile: in alcuni casi, una condizione viscerale (come gonfiore gastrico, reflusso o distensione addominale) può effettivamente contribuire a modificare la postura, accentuando l’iperlordosi lombare e creando compensi a livello dorsale e cervicale.
Come osteopata, in questi casi si valuta l’insieme: la mobilità del diaframma, la relazione tra visceri e strutture muscolo-scheletriche, la funzionalità del tratto toraco-lombare e le tensioni miofasciali che possono interferire con l’equilibrio posturale.
Un approccio integrato, che tenga conto sia della componente viscerale che di quella meccanica, può offrire un valido aiuto, ma è importante lavorare anche in sinergia con medico e nutrizionista, se necessario.
Resto a disposizione se volesse approfondire con una valutazione.
Buonasera, sicuramente i visceri influenzano la struttura e viceversa. In poche parole le problematiche che ha descritto possono averla portata ad assumere un atteggiamento iperlordotico e cifotico nella parte alta. Chiaramente ci possono esser state delle concause , perché sono atteggiamenti ormai strutturati da anni presumo. Senz'altro le sue problematiche gastriche concorrono ad automantenere questi "atteggiamenti ", in particolar modo la zona lombare direi che potrebbe subire l'influenza del pacchetto intestinale ( per via del collegamento anatomico tra vertebre lombari e radice meseneteriale). L'atteggiamento cifotico in chiusura mi viene più da collegarlo invece alle sue problematiche di reflusso, come se la zona anteriore creasse una sorta di blocco che la porta ad assumere una postura di protezione in avanti ( con conseguente inversione dell a curva in iperlordosi per compensare l'ipercifosi ). Il punto è che, fare tremila ipotesi ha la sua relativa importanza per quello che è il mio approccio osteopatico biodinamico. Quello che voglio dire. è che la terapia osteopatica potrebbe aiutarla ad eliminare o integrare meglio nel sistema di salute quelle che sono le sue problematiche, secondo quelle che sono le sua personali possibilità. I trattamenti sono sempre soggettivi e paziente dipendente: ognuno di noi ha la capacità di rimettersi in sesto( in generale ed in seguito a trattamenti ) secondo quelle che sono le proprie riserve, che tengono conto di tantissimi fattori quali l'età, lo stile di vita, lo stato di salute e la cronicità delle problematiche. Spero di esserle stato d'aiuto in qualche modo, saluti.
buonasera, sicuramente esiste una correlazione tra problematiche viscerali e possibili sintomi muscolo scheletrici. nel suo caso sarebbe necessaria una valutazione osteopatica approfondita per capire se effettivamente la sfera viscerale vada a influenzare la sua curva lombare. è possibile ipotizzarlo ma si può verificare solo con una visita più approfondita.
Si l'ipotesi dell'addome che trazione le lombari è esatta, in questi casi in prima battuta sarebbe ottimale fare degli accertamenti a livello medico con anche degli esami qualora ritenuti necessari e successivamente anche tramite l'osteopatia, lavorando sulla causa e quindi l'addome, in particolare su organi e visceri ricollegati alla lombare.
Salve,
quando nell’area addominale ci sono disturbi come gonfiore, tensioni viscerali o fenomeni infiammatori ricorrenti, i tessuti che collegano gli organi alla parete addominale e alla colonna possono diventare meno elastici. Queste rigidità possono aumentare le tensioni sull’apparato muscolo-scheletrico, specialmente in zona lombare e toracica, contribuendo a modificare la postura o a mantenere fastidi già presenti. è il tessuto connettivo che in risposta all'infiammazione modifica la sua struttura diventando meno viscoelastico.
In questi casi il percorso più efficace è affrontare sia la componente meccanica sia quella digestiva.
Le consiglierei innanzitutto un ciclo di trattamenti osteopatici mirati a migliorare la mobilità dei tessuti e ridurre le tensioni che influenzano la postura. Parallelamente potrebbe essere utile una valutazione nutrizionale per individuare eventuali abitudini alimentari o sensibilità che portano allo stato infiammatorio intestinale.
In una situazione come quella da lei descritta l'osteopata può sicuramente aiutarla lavorando sia sul tessuto connettivo dell'apparato digerente (ripristinando la sua viscoelasticità e quindi il corretto funzionamento delle strutture ad esso collegate sia muscolo-scheletriche che organi dell'apparato digerente) che sulla colonna attraverso esercizi e manipolazioni.
quando nell’area addominale ci sono disturbi come gonfiore, tensioni viscerali o fenomeni infiammatori ricorrenti, i tessuti che collegano gli organi alla parete addominale e alla colonna possono diventare meno elastici. Queste rigidità possono aumentare le tensioni sull’apparato muscolo-scheletrico, specialmente in zona lombare e toracica, contribuendo a modificare la postura o a mantenere fastidi già presenti. è il tessuto connettivo che in risposta all'infiammazione modifica la sua struttura diventando meno viscoelastico.
In questi casi il percorso più efficace è affrontare sia la componente meccanica sia quella digestiva.
Le consiglierei innanzitutto un ciclo di trattamenti osteopatici mirati a migliorare la mobilità dei tessuti e ridurre le tensioni che influenzano la postura. Parallelamente potrebbe essere utile una valutazione nutrizionale per individuare eventuali abitudini alimentari o sensibilità che portano allo stato infiammatorio intestinale.
In una situazione come quella da lei descritta l'osteopata può sicuramente aiutarla lavorando sia sul tessuto connettivo dell'apparato digerente (ripristinando la sua viscoelasticità e quindi il corretto funzionamento delle strutture ad esso collegate sia muscolo-scheletriche che organi dell'apparato digerente) che sulla colonna attraverso esercizi e manipolazioni.
Sì, in molti casi le alterazioni dell’alto tubo digerente possono contribuire all’iperlordosi, ma il percorso più efficace prevede di lavorare insieme su respirazione, postura, diaframma e gestione del gonfiore. Con un approccio integrato si possono ottenere miglioramenti reali e duraturi.
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