Io ho mio marito che ha giocato tutto i nostri risparmi e ricorso anche dai strozzini ora sta in ter

19 risposte
Io ho mio marito che ha giocato tutto i nostri risparmi e ricorso anche dai strozzini ora sta in terapia e mi sembra di essere uscito io non l'ho cacciato di casa perché credo nel nostro matrimonio ma non è più come prima il mio rapporto verso di lui è cambiato non sono più come prima provo disprezzo per quello che mi ha fatto e non so se riuscirò ad essere come prima. Come posso fare per ritornare ad essere come qualche anno fa?
Buongiorno, e’ certamente un bene che suo marito abbia iniziato una psicoterapia che lo sta aiutando ad uscire dal vortice del gioco d’azzardo, ma le sue azioni hanno inevitabilmente minato alla base la fiducia e il vostro rapporto di coppia. La sofferenza che sta vivendo lei ora è certamente grande, ed e’ importante che possa farsi aiutare anche lei in un percorso terapeutico, un percorso che la possa aiutare anche a capire che cosa vuole dalla vita ed eventualmente dal rapporto con lui. Un caro saluto, Marta Corradi.

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Gentile signora,

mi sembra di capire che il sentimento verso suo marito e la speranza che ce la possa fare siano grandi in lei. Nel corso delle nostre relazioni, soprattutto quelle lunghe e durature, non siamo mai gli stessi. Certi eventi della vita modificano il nostro stare insieme e dobbiamo imparare a trovare sempre nuovi equilibri. Questo succede dopo eventi positivi come la nascita di un figlio e certamente capitano quando si passa attraverso problematiche impattanti come quelle di una ludopatia.
Per poter andare avanti nel matrimonio in cui lei ha detto di credere, è importante centrarsi e capire quali sono i suoi sentimenti, sia quelli di amore che di rabbia o rancore verso suo marito, per riuscire a capire quanto lei riesca a stare in questa situazione e quindi modificare certi aspetti relazionali fra voi per ritrovare l'equilibrio necessario con suo marito per proseguire nella vostra storia.
Se lei crede può provare a sentire un/una psicoterapeuta che la aiuterà a capire, parlando con lei, se sia più adatta una terapia individuale o di coppia per affrontare le difficoltà che sta incontrando.

Le faccio il mio in bocca al lupo

Diego Tosi
Gentile signora,
È una domanda molto complicata perché è un po' difficile tornare indietro. Inoltre il problema di suo marito ha coinvolto anche lei e inevitabilmente ha avuto un effetto anche sul vostro rapporto, perciò è impossibile cancellare quel che è successo. È stato molto opportuno per suo marito iniziare una psicoterapia e, secondo me, può intanto attendere del tempo perché anche voi possiate provare a ricostruire il rapporto. Nel caso la situazione dovesse continuare così e lei dovesse ancora stare male, può certamente valutare di chiedere una psicoterapia per lei o anche provare con una terapia di coppia.
Cordiali saluti
Alessia Vaudano
Gentile signora, piuttosto che tornare al passato bisognerà, gradualmente, ricostruire il rapporto di fiducia con suo marito! Un buon inizio è il fatto che suo marito abbia deciso di affrontare il problema, iniziando una terapia per lavorare sul suo problema di dipendenza.
Non tutti hanno il coraggio e la forza di mettersi in discussione!
Un caro saluto
Dr. Alberto Migliore
Salve, capisco il dolore che prova per la dipendenza di suo marito e di conseguenza per aver perso tutti i risparmi. Purtroppo la ludopatia è una malattia molto complicata e difficile uscirne. Quindi suo marito mostra molta volontà, si sta facendo aiutare come scrive nella suo domanda e sembra che ne stia uscendo. Se veramente crede nel vostro rapporto, deve cercare di comprendere e farsi aiutare anche lei, con delle sedute di psicoterapia. Solo elaborando le cause che hanno portato suo marito a diventare dipendente, lo potrà aiutare a ricostruire la sua vita, ma aiuterà anche lei a smaltire la rabbia e a ricostruire il vostro rapporto, la saluto cordialmente, dott. Eugenia Cardilli
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Salve signora la storia che racconta appare dolorosa e di difficile elaborazione. Leggo però fra le sue parole un velo di speranza nel fatto che suo marito possa uscire dalla dipendenza e che possiate, insieme, ricostruire il vostro rapporto. Non vorrei ripetermi rispetto a quanto detto dai miei colleghi in precedenza, ma credo che oggi dobbiate lavorare su un nuovo rapporto e non riprendere in mano quello vecchio. Un rapporto costruito sulla fiducia, sul riconoscimento delle difficoltà di coppia e sui sentimenti che vi legano. Una buona terapia di coppia, in aggiunta alla terapia individuale di suo marito, non potrebbe farvi che bene. Cordiali saluti MECinti
Buongiorno Signora, comprendo come possa sentirsi per l improvvisa perdita di fiducia in suo marito che è un elemento fondamentale non solo in un legame sentimentale, ma in ogni rapporto affettivo significativo.
Tutto quello che ha vissuto ha inevitabilmente generato in lei vissuti di grande sofferenza, vissuti che da una parte vorrebbe, ma non può dimenticare visto che ci è si chiede come può tornare ad essere quella di prima.
Certamente non tornerà a sentirsi come prima, e questo forse è anche un bene secondo me. La crisi che state vivendo personale e di coppia, può essere un ' opportunità per ri-trovare un dialogo più autentico che probabilmente è mancato avendole suo marito nascosto il suo malessere.
Credo che lei abbia bisogno di fare un po' di ordine e chiarezza dentro di se' per essere più consapevole e sicuramente più serena riguardo alle sue scelte future.
Le auguro una buona giornata.
Paola Uriati
Salve signora, da quello che emerge dalla sua richiesta, ho l impressione che lei desidererebbe che tutti i suoi vissuti di sofferenza all interno della relazione con suo marito sparissero come per incanto. Mi sembra importante che adesso suo marito stia facendo un cammino e credo che siccome il gioco d azzardo è una patologia che colpisce non solo il singolo ma tutta la famiglia, anche lei debba intraprendere un cammino di rielaborazione dei suoi vissuti. Non è facile lasciarsi alle spalle determinate sofferenze, ci vuole tempo e tenacia, ma da quello che leggo lei queste caratteristiche le possiede. Accetti la sia rabbia e ricostruisce mattone su mattone la relazione con suo marito. Spero di esserle stata utile dott.ssa Rosalba Cardillo.
Salve. Come molti colleghi le hanno sottolineato, la cosa positiva è che suo marito abbia deciso di fare dei passi per curare la sua ludopatia.
Mi lasci dire che molto probabilmente dovrà elaborare il suo "bagaglio" emotivo in terapia. Ha fatto un grande lavoro per sostenere suo marito ed ora si prenda cura delle sue emozioni.
Le faccio i miei più sinceri saluti. Dottor Emanuele Grilli
Buongiorno. Colpisce, nella lettura della sua richiesta, il bisogno di condividere con qualcuno il carico di rabbia, dolore, ma anche orgoglio per tutte le battaglie fatte in questi anni. E' probabile che già lo scriverci, e leggere le nostre considerazioni, possa chiarirle qualcosina. Come dicono i colleghi, non possiamo essere le persone di prima, ma possiamo essere persone migliori. Tutto sta nel poterlo accettare, perchè a volte permettersi anche dei sentimenti di valorizzazione di sè e di soddisfazione è più complicato di quanto sembri.
Gentile signora,
il "non è più come prima", che lei si ripete come un mantra, mi fa venire alla mente il discorso di una persona tradita: perché in fondo la ludopatia di suo marito ha avuto esattamente l'effetto di allontanarlo da lei, di spezzare la vostra intesa di coppia. Credo che poiché mi pare che in lei alberghi ancora un poco di speranza, potrebbe giovarle una psicoterapia o individuale o di coppia per riuscire a ritrovare una sintonia con l'uomo che ha sposato. Quando si è stati traditi, si può solo cercare di ricominciare da capo, in una maniera nuova, differente da come era prima la vostra intesa di coppia. Le auguro con tutto il cuore di trovare una soluzione al suo problema, cordiali saluti, dottoressa Margherita Maggioni.
Gentile signora, lei ha fatto razionalmente ciò che andava fatto, cioè prendere atto dello sforzo di suo marito per superare la ludopatia e sostenerlo. Da qui ad accettare anche emotivamente quanto è accaduto non è immediato. Sono dell'idea che lei abbia bisogno di un sostegno psicologico individuale che l'aiuti a chiarire cosa vuole per se stessa veramente, perché la sua lodevole abnegazione in questa storia evidentemente ha mortificato questo aspetto importante, cioè se stessa e la sua individualità. Resto a disposizione, un caro saluto. Dr.ssa Benvenuti-Padova
Salve, è un ottimo segno che suo marito stia iniziando una terapia. Credo però che non sia possibile che tutto torni “come prima”, nel senso che gli eventi non possono cancellarsi per magia. Ma è sicura che “prima” fosse poi tanto meglio? Forse c’è da considerare la possibilità che i rapporti cambino e forse migliorino anche dopo e grazie a queste situazioni.
In bocca al lupo
Marta Calderaro
Salve, si conceda anche lei uno spazio d'ascolto in cui poter condividere ed esprimere la sua rabbia e sofferenza. La terapia non potrà cancellare ciò che è stato, ma potrà nel tempo attenuare e trasformare la porta traumatica del suo doloroso passato. Un saluto, Giuditta Sestu
Gentilissima, Lei non è la stessa di qualche anno fa. Suo marito non è lo stesso di qualche anno fa e il vostro rapporto, la vostra vita non sono gli stessi di qualche anno fa. Noi siamo l'incontro tra la nostra storia di vita, ovvero le nostre esperienze, e la nostra progettualità, ovvero ciò che saremo vogliamo essere. La Sua storia di vita ha comportato esperienze che hanno provocato una frattura nel rapporto, una mancanza di fiducia, E una modalità completamente diversa con la quale adesso vive, fede, percepisce, e valuta Suo marito.Tutto ciò non si può cancellare e Le sue modalità di fare esperienza e di essere emotivamente situata nel mondo dipendono anche da questa storia di vita. Questo non significa che lei non possa ricucire il rapporto o. He debba necessariamente porvi fine così come non significa che se decidesse di farlo non potrebbe più essere felice con qualcun altro. La domanda però va a rimodulata: non piu tornare come prima, ma tornare ad essere felice, sicura e fiduciosa nel futuro come era una volta - ma secondo le Sue attuali modalità di essere nel mondo. Credo che la cosa migliore in questo momento per lei se affrontare un percorso individuale, volto alla comprensione Di cosa intende fare per se stessa, di quali sono di cosa intende fare per se stessa, di quali sono Suoi sentimenti verso la relazione e il compagno. Se emergerà una voglia di provare a sistemare le cose potrà essere opportuno in un secondo momento rivolgersi a un terapeuta di coppia. In caso contrario dovrà riprogettarsi identitariamente nel futuro secondo ciò che sentirà più Suo. In bocca al lupo! Cordialità, DMP
Buonasera, provi anche lei ad intraprendere un percorso di psicoterapia, potrebbe aiutarla molto.
Ottime cose, Dott. Andrea De Simone
buonasera signora. grazie di aver condiviso con noi la sua situazione. la sua richiesta di aiuto porta con sé un voler recuperare la relazione con suo marito. una bellissima cosa, la dipendenza da gioco di suo marito vi ha allontanato. come poter fare a riavere fiducia in lui? inizi anche lei un percorso psicoterapico per poter elaborare il tutto, un percorso anche breve, approccio breve e strategico sarebbe al caso suo. per maggiori informazioni mi contatti
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Salve,

In questi casi L’ ideale dovrebbe esser intraprendere un percorso di tipo familiare. Quando un membro della famiglia sviluppa una dipendenza, in automatico la cosa si riversa anche sugli altri. La preoccupazione costante derivante dal fatto possa continuare a fare quello che ha già fatto porta i membri della famiglia a quella che viene definita co-dipendenza. La tensione è una preoccupazione costante in merito a quello che può accadere porta L’ intero nucleo familiare ad esser teso ed agitato.

Nella speranza di aver orientato nel migliore dei modi la sua domanda.

Cordiali saluti

Dott. Diego Ferrara
Salve Signora, mi dispiace per la situazione che sta vivendo e capisco che non è facile gestire da un lato la sua vita familiare e dall'altro affrontare il percorso riabilitativo di suo marito.
Capisco che venire a conoscenza che i risparmi di una vita, fatti con sacrifici e svaniti per via della dipendenza ha fatto vacillare le sue sicurezze e di conseguenza ha influenzato negativamente il rapporto con suo marito.
Le posso consigliare di darsi il tempo di elaborare il suo vissuto emotivo e di accogliere e accettare i sentimenti e le emozioni che prova. In aggiunta potrebbe decidere di iniziare un percorso psicologico di coppia in modo tale da lavorare sul piano terapeutico anche sulla crisi coniugale e del sistema familiare.
Sono sicura con con il tempo e con l'aiuto di un professionista vedrà la luce che ora le sembra lontana.
Un caro saluto

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