In passato mi sono curato con zoloft per ansia e panico , poi sospeso perché stavo bene .

18 risposte
In passato mi sono curato con zoloft per ansia e panico , poi sospeso perché stavo bene . Dopo 1anno sentivo ansia ho deciso di riprendere la cura come l avevo fatta in passato ma alla prima pastiglia sono stato male , non ho più preso adesso sto cercando di curare con un integratore dal nome vagistabil. Potreste darmi un vostro parere? Si tratta di una soluzione efficace?
Salve, la ringrazio per aver utilizzato questo portale per porre la sua questione. Per quanto riguarda i farmaci deve chiedere al medico che ha prescritto la terapia. Oltre alla terapia farmacologica sarebbe indicato un percorso psicologico per comprendere cosa genera e mantiene i sintomi.
Il disagio che sta vivendo merita di approfondimento. Ogni sintomo è collegato e nasce all’interno di una storia di vita del tutto personale e unica.
Un buon percorso di psicoterapia in genere migliora la condizione di disagio che ci ha descritto e permette di valutare come proseguire per rimettere in moto la propria esistenza in una direzione più soddisfacente.
Se ha necessità di approfondimento non esiti a contattarmi o scrivermi.
Qualora decidesse di fare un percorso psicologico le sedute possono avvenire anche online.
Un saluto
Dott.ssa Camilla Ballerini
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Buonasera, è sempre consigliabile sentire il medico prima di riprendere o cambiare l'assunzione di farmaci in seguito ad una interruzione. Le situazioni della vita infatti ci portano a cambiare sotto diversi aspetti, e ciò che andava bene prima può non andare bene adesso. Ma per valutare ciò ha sicuramente bisogno di un parere clinico.
Accanto a ciò può certamente essere importante iniziare un percorso di consapevolezza con uno psicologo/a, infatti il farmaco può aiutare ad alleviare il sintomo ma questo richiede comunque di essere ascoltato e compreso, per capirne la funzione e dargli un significato.
Le auguro di poter trovare il percorso più adatto a lei e che la faccia sentire accolto, rimango a disposizione eventualmente in tal senso.
Buona serata, Dott.ssa Alice Boschiroli
Buonasera, rispetto allo psicofarmaco che assumeva dovrebbe consultare uno psichiatra. Se la seconda volta che lo assunto ci sono stati dei problemi, dovrebbe comunque parlarne con il medico che lo ha prescritto. Ci potrebbero infatti essere altri farmaci che agiscono sulla sintomatologia che riporta, ma che potrebbero non dare gli effetti collaterali che ha provato. Sugli psicofarmaci non è possibile una gestione autonoma. Sarebbe molto utile associare il farmaco (che agisce sui sintomi)ad un percorso che le permetta di comprenderne le cause e fare qualcosa anche rispetto ad esse.
Le auguro una bouna serata
Gianpaolo Bocci
Salve, mi spiace molto per la situazione ed il disagio espresso e comprendo quanto possa essere difficile per lei convivere con questa situazione riportata. Per quanto riguarda il farmaco, credo sia meglio rivolgersi al proprio medico, figura professionale più competente in materia.
Tenga presente che la letteratura scientifica è concorde nel sostenere che la terapia migliore sia quella combinata ossia costituita da farmaco più intervento psicologico.
Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente. Credo che un consulto con un terapeuta possa aiutarla ad identificare pensieri rigidi e disfunzionali che impediscono il cambiamento desiderato e mantengono la sofferenza in atto. Resto a disposizione, anche online.
Salve, mi dispiace per il disagio che sta provando. Per quanto riguarda il farmaco deve rivolgersi ad un medico. Io le posso consigliare di iniziare un percorso psicologico, per poter capire le cause della sua sofferenza. Sono a disposizione, anche online. Dottoressa Nibbioli.
Non si assume una terapia farmacologica sospesa a distanza di un anno. Lo Zoloft è un farmaco potente, si rivolga subito al sul medico psichiatra e poi le suggerisco una terapia psicologica per risolvere al meglio le sue problematiche riguardanti l'ansia e il panico. Resto a disposizione per un consulto on line. Grazie
Gentile Utente,
credo sia fondamentale per lei rivolgersi ad un medico specialista in psichiatria a cui affidare la gestione della terapia farmacologica. Purtroppo i trattamenti "fai da te", anche quelli basati sulle terapie precedentemente prescritte, possono non risultare efficaci e, anzi, controproducenti.
Rispetto alla sintomatologia ansiosa, inoltre, essendo l'ansia una risposta fisiologica del nostro organismo di fronte a una minaccia, sarebbe opportuno per lei rivolgersi a un professionista del benessere psicologico per comprenderne le cause e imparare a gestirla al meglio.
Resto a disposizione per ulteriori informazioni e indicazioni
Dott.ssa Silvia Costanzo
Buongiorno,
in base alle informazioni e in questa sede non è possibile dare un parere sulla efficacia dell’integratore che ha scelto. Le consegno alcune considerazioni che possono esserle utili.
Ha considerato di affiancare alla terapia farmacologica un intervento psicoterapeutico? Potrebbe esserle utile prima di tutto per valutare se la sua ansia è legata a un disturbo clinico o se legata a fattori circostanziali e quindi progettare una cura appropriata. Presentandosi già una seconda volta mi sembra ci siano le circostanze per approfondire. Inoltre potrebbe comprendere se ci sono fattori che sostengono l’emergere dell’ansia su cui il trattamento sintomatico non agisce. Un intervento psicoterapeutico potrebbe anche fornirle indicazioni su una gestione dell’ansia con tecniche che può apprendere e applicare al bisogno o come abitudini salutari e preventive.
Anche per proseguire una terapia con integratori o famaci, le consiglio di rivolgersi ad uno specialista, che può valutare adeguatamente quale farmaco e quale dosaggio siano utili per lei nel momento specifico (evitando ad esempio il disagio che lei ha provato nel riprendere la cura che in passato le era stata utile). Anche in base alla mia esperienza clinica con i pazienti questo passaggio è determinante e chiarificatore, sia in affiancamento alla psicoterapia, sia da solo quando non si abbia possibilità o disponibilità al colloquio psicologico.
La auguro di trovare sollievo e risposta.
Dott.ssa Francesca Pieia
Buon pomeriggio, concordo assolutamente con i colleghi nel rivolgersi al suo medico per quanto riguarda la terapia farmacologica. La invito però anche a farsi accompagnare da un percorso psicologico per comprendere meglio il malessere che porta. Un caro saluto, Federica Curci
I farmaci spesso sono utili nel trattamento di alcune difficoltà, integrati con una cura psicologica però la terapia raggiunge un livello di accuratezza maggiore... Le emozioni sono inanzitutto reazioni al nostro mondo e questa questione, in una cura esclusivamente farmacologica, risulta evasa...
Gentile utente, le consiglio di contattare il medico che le aveva inizialmente prescritto lo soloft per valutare se sia il caso di intraprendere nuovamente questa via. In ogni caso, il consulto psicoterapeutico la potrà sicuramente aiutare a sconfiggere la sua ansia. Un caro saluto
Salve, per quanto riguarda l'aspetto farmacologico non posso esprimermi professionalmente in quanto psicologa, ma le consiglio di rivolgersi al suo medico o psichiatra per curarne la sospensione o le modalità di assunzione. In abbinamento alla cura farmacologica le suggerirei un trattamento psicoterapeutico perché produce dei cambiamenti stabili, duraturi nel tempo. Inoltre con l'ausilio di un professionista avrà l'opportunità di comprendere i fattori causativi, di insorgenza e mantenimento del panico e dell'ansia.
Sono sicura che con il sostegno da parte di uno psicologo starà meglio e svilupperà delle buone capacità di resilienza e di gestione dell'ansia.
Per dubbi e domande mi può contattare anche online.
In bocca al lupo e buona serata
Buonasera, innanzitutto tutto le consiglio di rivolgersi a chi per primo le ha dato la cura con zoloft in modo che possiate riaggiornare il piano terapeutico. Inoltre mi sento di consigliarle di riflettere sulla possibilità di consultare uno psicologo per cercare di comprendere al meglio il perché dei suoi stati ansiosi. Un caro saluto
Buonasera, mi dispiace per il disagio che ha espresso, ma quello che posso consigliarle è di rimettersi sempre nelle mani di un professionista quando pensa di interrompere o riprendere l'utilizzo di un farmaco. L'ansia, inoltre, merita di esserre ascoltata e compresa e questo può avvenire attraverso un lavoro psicologico mirato svolto con un professionista del settore. Cordialmente, Dott. Andrea Brumana
Salve, le sconsiglio fortemente di prescriversi autonomamente un farmaco così forte anche se stato usato in passato. Ogni cura farmacologica deve essere prescritta e seguita da un medico. Per questo motivo contatti il medico che in passato le ha prescritto il medicinale oppure un altro con cui consultarsi. Cordiali saluti. Professor Antonio Popolizio
Salve, parli con il medico che le ha prescritto i farmaci per poter capire come muoversi. Suggerisco di affiancare un percorso psicologico per aumentare la comprensione e gestione dell'ansia e panico che prova. Dott.ssa Vigani
Gent.mo, la terapia farmacologica ove necessaria va accolta e va riconosciuta l'utilità. In questo caso potrebbe essere più utile una nuova consulenza da affiancare ad un percorso psicologico per ottenere i risultati migliori e soprattutto per potere individuare e trattare efficacemente ciò che causa l'ansia. L'ansia non è di per sé una condizione patologica, ci segnala un pericolo. Ascoltare quanto la nostra mente sta provando a riferirci può essere il primo passo per capire come orientarsi per stare meglio. Rimango disponibile per una consulenza anche online. Saluti. Dott.ssa Ludovica Autelitano
Gentile utente, grazie per aver condiviso la sua condizione. La decisione di prendere o meno un farmaco deve sempre essere condivisa con il medico curante o con uno psichiatra di riferimento e il farmaco stesso deve essere prescritto in base alle sue condizioni e al suo stato attuale, che possono essere anche molti diversi rispetto anche ad un anno fa.
Le consiglio quindi di fare riferimento al medico che le aveva prescritto il farmaco. Inoltre credo potrebbe esserle utile anche iniziare un percorso psicoterapico in modo da approfondire il suo funzionamento e i meccanismi che la portano a provare ansia. Cordialmente, dott. Gianluca Pilotti

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