Il mio ragazzo si fa due tiri di canna ogni tanto con gli amici,scatenando dentro di me un senso di

24 risposte
Il mio ragazzo si fa due tiri di canna ogni tanto con gli amici,scatenando dentro di me un senso di ansia e agitazione..ci sono altre fidanzate di amici che non fumano ma non reagiscono così...vorrei stare più tranquilla e non avere queste reazioni che mi mettono solo ansia..il mio ragazzo mi dice sempre che non esagera ma io non riesco a stare tranquilla
Dott.ssa Silvia Parisi
Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo
Torino
È comprensibile che la situazione ti generi ansia, soprattutto se percepisci che il comportamento del tuo ragazzo va contro i tuoi valori, i tuoi bisogni o ciò che ti fa sentire al sicuro in una relazione. Il fatto che altre persone reagiscano diversamente non significa che la tua reazione sia "sbagliata" — ogni individuo ha una propria sensibilità, esperienze pregresse e una personale percezione di ciò che è accettabile o meno.

Quello che conta è come questa situazione influisce sul tuo benessere emotivo e sulla tua serenità nella relazione. È importante ascoltare ciò che provi senza giudicarti e cercare di comprendere da dove nasce questa tua ansia: può trattarsi di insicurezze, di paure legate al controllo, di esperienze passate o di convinzioni personali sul consumo di sostanze.

Allo stesso tempo, anche il dialogo con il partner è centrale: parlare apertamente delle tue emozioni senza accusare, ma spiegando come ti senti, può aiutarlo a comprenderti e magari a trovare insieme un equilibrio che vada bene per entrambi.

Per approfondire ciò che stai vivendo e imparare a gestire meglio queste emozioni, sarebbe utile e consigliato rivolgersi ad uno specialista.

Dottoressa Silvia Parisi
Psicologa Psicoterapeuta Sessuologa

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Dott. Luca Vocino
Psicologo clinico, Psicologo
Trezzano Rosa
Buongiorno gentile Utente, comprendo profondamente il suo disagio, che non nasce tanto dall’atto in sé (il fatto che il suo ragazzo faccia "due tiri di canna ogni tanto") quanto dalla sensazione di insicurezza, forse anche di perdita di controllo, che questo comportamento le suscita. Ciò che prova non è “sbagliato”, anche se può essere diverso da ciò che provano altre persone: ogni relazione è unica, così come unica è la nostra storia personale, che ci porta a reagire in certi modi piuttosto che in altri.

L’ansia e l’agitazione che sente potrebbero essere segnali di qualcosa di più profondo: forse ha vissuto in passato situazioni in cui la fiducia, la stabilità o la sicurezza sono venute meno? O magari la cannabis, per qualche ragione specifica, nella sua esperienza assume un significato simbolico più carico di quello che ha per il suo ragazzo? Vale la pena esplorare cosa attiva dentro di lei questa situazione, senza giudizio, ma con curiosità e rispetto per le sue emozioni.

È importante anche distinguere i fatti dai vissuti: lui può effettivamente non esagerare, come dice, e vivere il tutto in modo molto leggero e occasionale. Ma se per lei quell’azione tocca un punto sensibile, allora ciò che conta è trovare uno spazio di dialogo autentico tra di voi, in cui lei possa esprimere non tanto il bisogno di “controllare” ciò che lui fa, ma piuttosto di sentirsi capita e rassicurata nei suoi timori.

Molte coppie attraversano momenti in cui le differenze emergono in modo netto. Questo non significa automaticamente che ci sia un problema di fondo, ma richiede attenzione: quando una parte della coppia vive una difficoltà, non sempre l’altra riesce subito a coglierne il peso. Non si tratta di stabilire chi ha ragione o torto, ma di trovare un modo per sentirsi entrambi al sicuro e rispettati.

Forse un primo passo potrebbe essere proprio concedersi uno sguardo più benevolo verso sé stessa: invece di chiedersi “perché non riesco a stare tranquilla come le altre?”, potrebbe provare a chiedersi “cosa rappresenta per me questo comportamento?”, “cosa mi fa temere?”, “di cosa avrei bisogno per sentirmi più serena?”. Le risposte a queste domande potranno guidarla verso un dialogo più profondo sia con sé stessa che con il suo compagno.

Se dovesse avere bisogno di ulteriori informazioni o di intraprendere un percorso mi trova a disposizione,
Dott. Luca Vocino
Dott. Daniele Gallucci
Psicologo, Terapeuta, Psicologo clinico
Roma
Gentile utente,
L'ansia che descrive può costituire un interessante punto di partenza per l'esplorazione di alcuni significati personali; può partire dal domandarsi cosa in particolare la mette in agitazione: si tratta di preoccupazioni legate alla salute del suo ragazzo, o piuttosto al senso di esclusione che tali episodi le suscitano? I miei sono degli esempi, ma sicuramente se ricerca un sostegno psicologico avrà la possibilità di approfondire queste tematiche.
Un saluto cordiale
Dott. Daniele Gallucci
Dott.ssa Fabiana Lefevre
Psicologo, Psicologo clinico
Roma
Capisco il suo desiderio di vivere questa situazione con maggiore serenità. Spesso ci si sente inadeguati quando si reagisce in modo diverso rispetto agli altri, ma ogni persona ha una propria sensibilità e modalità di percepire ciò che accade.
Le emozioni non seguono la logica, seguono una loro coerenza interna, e proprio per questo possono essere comprese e trasformate.
Il primo passo è non giudicare le sue reazioni, ma osservarle. Il confronto con le altre fidanzate non serve a tranquillizzarsi, ma rischia di aumentare la sensazione di “non essere come si dovrebbe essere”. In realtà, ogni persona reagisce a modo suo, in base alla propria storia, sensibilità e aspettative.
La riflessione può essere non tanto sul “perché” lei si sente così, ma su come può iniziare a sentirsi diversa, nel suo modo di vivere questa situazione.
La buona notizia è che, con strategie mirate, si può imparare a reagire in modo nuovo anche in situazioni che oggi sembrano impegnative da gestire.
Dott.ssa Elisa Folliero
Psicologo, Psicoterapeuta
Spino d'Adda
Buongiorno,
Ritengo che un percorso di psicoterapia possa esserle d’aiuto, innanzitutto, per trasmetterle alcune tecniche funzionali a raggiungere uno stato di maggiore calma nei momenti di crisi ed agitazione. In secondo luogo, potrebbe essere utile analizzare, in seduta, quali origini possa avere lo stato di ansia che descrive nelle particolari circostanze di manifestazione: talvolta, accade che il corpo reagisca e “trattenga”, in una sorta di memoria implicita, traumi o ricordi spaventosi, di cui non spesso si è consci ma che finiscono per influenzare la mente ed il comportamento.
Infine, potrebbe usufruire di un percorso supportivo funzionale a trovare migliori canali e strategie di comunicazione entro la dimensione coppia, così che possa spiegare anche al suo compagno le sue difficoltà attuali e trarre anche da lui l’adeguato sostegno.

Sperando di esserle stata d’aiuto,
Rimango a disposizione anche per consulenze online,

Dott.ssa Elisa Folliero
Dott.ssa Luciana Bastianini
Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Salve,
desidero innanzitutto validare il suo stato di agitazione, il fatto che le fidanzate degli amici del suo compagno non reagiscano allo stesso modo non significa che lei sia sbagliata. Ognuno vive le situazioni in modo diverso, e il suo vissuto merita attenzione e rispetto.

Per poter affrontare in modo differente questi episodi, potrebbe essere utile approfondire la natura della sua preoccupazione. Si presenta ogni volta che qualcuno consuma cannabis, oppure solo quando è il suo fidanzato a farlo? Che cosa, nello specifico, la turba? Quali pensieri la accompagnano in quei momenti?

Comprendere meglio questi meccanismi è il primo passo verso un eventuale cambiamento. Se desidera esplorarli più a fondo, non esiti a contattarmi per un primo incontro conoscitivo.

Cordialmente,
Dott.ssa Luciana Bastianini
Dott. Michele Mulè
Psicologo, Psicologo clinico, Professional counselor
Palermo
Gentile utente, se le abitudini del suo ragazzo la infastidiscono così tanto è perché è possibile che quel gesto attivi dentro di lei un senso di indisposizione legato a qualche memoria. Chiaramente con così pochi dettagli non possiamo stabilire con certezza cosa si celi realmente dietro la sua reazione, potremmo ipotizzare che è possibile che tema che possa sviluppare una dipendenza che rischi di compromettere la relazione o magari il suo è più un bisogno di controllo verso il partner.
Dott. Nicolò Soli
Psicologo, Psicologo clinico, Terapeuta
Trappitello
Sarebbe molto utile capire quale significato ha per te l'uso di sostanze psicoattive, che è normale sia diverso da quello del tuo ragazzo in quanto avete storie e identità differenti. In questo modo sarà più facile per te affrontare l'ansia, gestendola.
Gentile Utente,
grazie per la sua condivisione. Capisco bene quanto possa essere difficile vivere sensazioni di ansia e agitazione in queste situazioni. Ognuno di noi reagisce in modo diverso ai comportamenti degli altri, e non esistono risposte “giuste” o “sbagliate”.
Potrebbe essere utile provare a capire quali pensieri o emozioni si attivano in lei in quei momenti, per riconoscere meglio cosa scatena questa ansia. Dare spazio e ascolto a queste sensazioni è il primo passo per gestirle con più consapevolezza.
Dott.ssa Maria Francesca Copani
Dott.ssa Gabriella De Stefano
Psicoterapeuta, Psicologo
Cantù
Gentilissima,
gestire l'ansia è possibile ma, se questa è tanto forte da travolgerla, evidentemente ha bisogno di essere indirizzata da uno specialista che le insegni come fare.
Se decidesse di voler iniziare un percorso di questo tipo, sono a disposizione (ricevo online).
Saluti,

Gabriella De Stefano
Dott.ssa Giada Casumaro
Psicologo, Terapeuta, Professional counselor
Rovereto sulla Secchia
Ciao, capisco la tua frustrazione per il fatto che non sai effettivamente se esagera o no.
Penso però in fondo che fa parte della relazione quella di fidarsi l'un l'altro.
Ognuno è responsabile di sè stesso e lui lo sarà per lui. Immagino non ci siano parole che possano rasserenarti o trovare il modo per tranquillizzarti. Il lavoro grosso che puoi fare è accettare questa agitazione e ansia ma anche accettare il fatto che non puoi cambiare lui ma solo concederti quello che provi.
So che non è una risposta risolutiva ma quello che posso fare è essere disponibile se hai bisogno per elaborare determinate situazioni.
Dott.ssa Casumaro Giada
Buonasera cara utente,

ci tengo a dirti che è del tutto normale reagire in modo diverso da altre persone: ognuno di noi interpreta le situazioni attraverso la lente della propria storia personale, dei propri valori e delle esperienze passate.

Il fatto che tu provi ansia e agitazione quando il tuo ragazzo fuma, anche se lo fa solo occasionalmente, suggerisce che questo comportamento, per te, ha un significato più profondo. Potrebbe evocare qualcosa che percepisci come pericoloso, instabile o difficile da controllare. Più che il gesto in sé, forse ciò che ti destabilizza è ciò che questo gesto risveglia interiormente: timori legati alla fiducia, al senso di sicurezza, al controllo o alla paura dell’abbandono.

Capisco anche il tuo confronto con le altre fidanzate, ma ognuno ha una propria soglia emotiva. Il punto non è riuscire a reagire come loro, ma comprendere perché tu vivi questa situazione in questo modo. Cosa ti sta raccontando questa emozione? Di quali bisogni, confini o fragilità ti sta parlando?

Ti andrebbe di provare insieme a dare un nome più preciso a ciò che provi in quei momenti? È più paura? Rabbia? Senso di esclusione o di impotenza? Potrebbe esserci un’esperienza del passato che rende questa situazione particolarmente delicata per te?

Se ti va, possiamo esplorarlo insieme con calma, per aiutarti a comprendere meglio ciò che senti e trovare un modo per affrontarlo con più serenità.

Un caro saluto,
Dott.ssa Sharon Panizza
Dott.ssa Rosalba Aiazzi
Psicologo clinico, Psicoterapeuta, Psicologo
Cesena
Gentile utente sarebbe opportuno comprendere come mai questo comportamento del suo ragazzo le scatena questo disagio che apparentemente pare esagerato rispetto a ciò che accade al suo ragazzo. Bisognerebbe esplorare cosa teme conseguentemente a questa abitudine del suo ragazzo, forse lei pensa che questo atteggiamento possa portare il suo ragazzo a fare qualcosa che lei teme. Questo suo atteggiamento sembra più quello di una madre preoccupata che quello di una fidanzata, credo che debba avere fiducia nel suo ragazzo e coltivare una relazione autentica con lui. Una relazione di coppia non sempre prevede contemplare le stesse abitudini o "trasgressioni". Qualora poi lei possa pensare che il suo ragazzo stia sviluppando una dipendenza dalle canne potrebbe suggerirgli di farsi aiutare da uno psicoterapeuta. Resto a disposizione per ulteriori informazioni, un caro saluto. Dott.ssa Rosalba Aiazzi
Dott. Andrea Boggero
Psicologo, Psicologo clinico
Genova
La ringrazio per aver condiviso un pensiero così personale e un aspetto della sua relazione che le sta generando preoccupazione e disagio. Quello che sta vivendo è del tutto comprensibile e umano. Sta cercando di trovare un equilibrio tra ciò che sente dentro di sé e ciò che accade nella realtà della relazione, e questo dimostra quanto lei tenga al rapporto e quanto desideri viverlo con serenità. Dal punto di vista cognitivo-comportamentale, la prima cosa che vorrei invitarla a fare è osservare i pensieri che le attraversano la mente quando sa che il suo ragazzo si fa una canna con gli amici. È proprio da questi pensieri che nascono le emozioni che sente, come l’ansia e l’agitazione. Forse in quei momenti le capita di immaginare scenari preoccupanti, o di concentrarsi sull’idea che lui possa andare oltre i limiti che si è imposto. Magari si ritrova a pensare che questo comportamento possa allontanarlo da lei o minacciare in qualche modo la stabilità della vostra relazione. Questi pensieri, anche se non sempre del tutto razionali o fondati, hanno la forza di generare emozioni intense che poi alimentano quel senso di allarme dentro di lei. Lei nota che altre ragazze, nella stessa situazione, reagiscono in modo diverso, e questo confronto la fa sentire in qualche modo più in difficoltà. È importante però ricordare che ciascuno di noi ha la propria storia personale, i propri valori, le proprie esperienze passate che influenzano il modo in cui percepiamo e viviamo le situazioni. Non c’è un modo giusto o sbagliato di sentire. Quello che conta è capire da dove nasce questa sua ansia, quali pensieri la sostengono, e come può gradualmente lavorare su di essi per ritrovare un maggiore senso di calma e controllo. Un possibile passo potrebbe essere proprio quello di imparare a riconoscere e mettere in discussione quei pensieri che le fanno percepire la situazione come minacciosa. Si chieda: che prove concrete ho che il suo comportamento sia davvero pericoloso o che possa danneggiare la nostra relazione? Che alternative posso dare a questi pensieri? Allenarsi a osservare le proprie reazioni interne con un atteggiamento più distaccato e meno giudicante può aiutarla a ridurre l’intensità dell’ansia. Allo stesso tempo, può essere utile trovare modalità per comunicare con il suo ragazzo in modo aperto e costruttivo, condividendo ciò che prova senza che questo diventi un’accusa, ma piuttosto un’espressione dei suoi bisogni emotivi. La sua richiesta di voler stare più tranquilla è un obiettivo prezioso e raggiungibile. Con un percorso di consapevolezza dei propri pensieri e delle proprie emozioni, unito magari a semplici tecniche di gestione dell’ansia, può davvero imparare a vivere questa situazione con maggiore serenità. Si ricordi che il punto centrale non è quello di diventare uguale alle altre fidanzate, ma quello di trovare un equilibrio che le permetta di stare bene con sé stessa e con il suo ragazzo. Resto a disposizione. Dott. Andrea Boggero
Dott.ssa Valentina Accomando
Psicologo, Psicologo clinico
Busto Arsizio
La tua reazione intensa, anche se razionalmente ti sembra sproporzionata, è completamente valida e merita ascolto e comprensione. Le emozioni non sempre seguono la logica, e spesso riflettono bisogni profondi, esperienze passate o valori personali che magari non sono ancora del tutto emersi alla coscienza.
L'ansia può essere relativa a pensieri o sensazioni che si hanno in certe situazioni. Lavorando su questi aspetti con uno psicologo potrebbe sentirsi meglio.
Dott.ssa Lucia Seri
Psicologo, Psicologo clinico
Bologna
Gentile utente,
quello che sta vivendo è molto comprensibile. Anche se il comportamento del suo ragazzo può sembrare "normale" ad altre persone, ciò che conta è il modo in cui lei lo vive. Ogni persona ha una propria sensibilità e un proprio vissuto emotivo, e non esiste una reazione “giusta” o “sbagliata”.

L’ansia che prova potrebbe essere legata a bisogni più profondi, come il desiderio di sentirsi al sicuro, di fidarsi pienamente o di avere una relazione che rispecchi i suoi valori. Spesso, quando qualcosa ci turba in modo ricorrente, può essere utile ascoltare quel disagio senza giudicarlo, e magari esplorarlo con uno spazio di riflessione personale.

Prendersi cura di sé significa anche dare voce a ciò che ci mette a disagio. Se lo desidera, parlarne con uno psicologo può aiutarla a comprendere meglio cosa si attiva in lei e trovare modi per stare più serena, indipendentemente da cosa fanno gli altri.

Un caro saluto,
Dott.ssa Seri Lucia
Dott.ssa Martina Finistrella
Psicologo, Sessuologo, Psicologo clinico
Milano
Buongiorno, proviamo a esplorare alcune possibilità (magari ti ci riconosci in una o più di queste):

Hai paura che cambi quando fuma (diventi meno lucido, meno presente, meno “lui”)
Ti preoccupa che possa diventare un’abitudine e non solo “ogni tanto”
Hai avuto esperienze negative legate alla droga (anche indirette: amici, familiari…)
Ti senti esclusa da un pezzo della sua vita che non condividi
Oppure è un valore tuo personale: non ti piace chi fuma, e fatichi a stare vicina a qualcuno che lo fa
Nessuna di queste ragioni è “sbagliata”: è importante riconoscerle, così capisci da dove viene l’ansia.
Puoi imparare a comunicare con il tuo ragazzo senza litigare, ma spiegando con sincerità come ti fa sentire.
E puoi lavorare anche su te stessa, non per cambiare “chi sei”, ma per stare meglio con quello che senti.
Se dovesse servire io ci sono!
Dott. Francesco Damiano Logiudice
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè capisco quanto questa situazione possa impattare sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale innanzitutto che lei faccia chiarezza circa ciò che sente e ciò che prova verso questa persona, ritagliandosi uno spazio d’ascolto per elaborare pensieri e vissuti emotivi legati alla situazione descritta pertanto la invito a richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Dr. Mirko Sassu
Psicologo, Psicologo clinico
Massa
Buon pomeriggio!
Quello che descrivi è molto importante: quando il tuo ragazzo fuma, senti ansia e agitazione. Il fatto che “altre fidanzate non reagiscano così” non rende meno valide le tue reazioni. Non sei esagerata, stai semplicemente sentendo qualcosa che ha senso per te.

Io credo sia utile capire cosa ti sta dicendo questa ansia. Parla forse di un bisogno di sentirti al sicuro? Di poterti fidare? Di essere vista, ascoltata nelle tue sensazioni?
Spesso ci giudichiamo per quello che proviamo, ma le emozioni non vanno zittite: vanno accolte e comprese. Solo così puoi davvero stare più tranquilla, non perché ti "forzi" a esserlo, ma perché hai ascoltato ciò che dentro di te chiede attenzione.

Non si tratta di cambiare il tuo ragazzo, ma di capire cosa succede a te, cosa tocca in te questo comportamento, e come puoi trovare la tua modalità di sentire queste sensazioni senza cercare di soffocarle e trovare un compromesso nell'esprimerle in modo sano all'interno della tua relazione.
L’ansia è una reazione emotiva naturale, che spesso si manifesta attraverso sensazioni di preoccupazione, tensione o irrequietezza. Si attiva in risposta a situazioni percepite come minacciose, incerte o stressanti, anche quando il pericolo non è immediato o concreto.
Quando ci troviamo in circostanze che generano ansia, può essere utile fermarsi a riflettere e chiedersi: “Che cosa, in particolare, mi provoca ansia in questa situazione?”
A volte le emozioni che emergono sono collegate a pensieri, paure o scenari immaginati che alimentano il nostro stato d’allerta. Esplorare questi contenuti interni può aiutarci a comprendere meglio cosa sta accadendo dentro di noi.
Un’altra direzione di riflessione può essere legata alla nostra storia personale: ci sono state, in passato, esperienze simili che ti hanno fatto sentire nello stesso modo? È possibile che un ricordo, anche lontano, o il racconto di un’esperienza negativa vissuta da qualcun altro, stia influenzando il modo in cui stai vivendo questa situazione oggi.
Prendersi il tempo per esplorare questi aspetti, con gentilezza e senza giudizio, è un primo passo importante per comprendere meglio l’ansia e iniziare a gestirla in modo più consapevole.
Dott.ssa Angela Ritella
Psicologo, Psicologo clinico
Turi
Per poterLa aiutare, sarebbe necessario approfondire. L'ansia e l'agitazione che prova sono legittime, ma è importante comprendere a cosa siano dovute nello specifico e, quindi, come intervenire.
Pertanto, se questa situazione La turba particolarmente e sente il bisogno di un aiuto specialistico, mi rendo disponibile ad aiutarLa per il tempo di cui avrà bisogno.
La Sua serenità è importante tanto quanto quella di chi La circonda!
Dott.ssa Alessandra Di Fenza
Psicologo, Psicologo clinico
Marano di Napoli
Gentile utente,
Innanzitutto grazie per aver condiviso la sua situazione.
La sua reazione non va giudicata né repressa, ma compresa. Non si tratta semplicemente del fatto che il suo ragazzo “ogni tanto fuma”, ma di ciò che quel gesto rappresenta per lei: forse un senso di perdita di controllo, una distanza emotiva, o anche solo il timore che qualcosa possa sfuggire alla sicurezza che cerca nella relazione.

È importante distinguere tra ciò che realmente accade e ciò che la mente teme o anticipa. E questo lavoro, spesso, non riguarda solo il comportamento dell’altro, ma anche il proprio bisogno di protezione, di stabilità, e di sentirsi ascoltata nelle proprie fragilità.

Non tutte reagiscono allo stesso modo — come ha osservato — ma ogni persona ha la sua storia, la sua sensibilità, e i propri limiti interiori. Il punto non è "essere come le altre", ma capire cosa tocca, dentro di lei, questo comportamento e come può gestirlo senza farsi travolgere dall’ansia.

Se sente che questa situazione sta condizionando la sua serenità, potrebbe essere utile approfondire in un contesto più dedicato. A volte, un confronto personale con uno specialista può offrire strumenti nuovi per ritrovare equilibrio e comunicare i propri bisogni in modo più efficace.

Resto a disposizione,
Dott.ssa Alessandra di Fenza
Dott.ssa Rossella Carrara
Psicologo, Psicologo clinico
Bergamo
Buongiorno, le consiglio un percorso psicologico per la gestione dell'ansia. Cordiali saluti.

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