Esperienze

sono Gabriella De Stefano, psicologa e psicoterapeuta ad orientamento Cognitivo-Comportamentale.
Se cerchi un sostegno psicologico, un percorso di psicoterapia o di crescita personale, sono a disposizione.
Abilitata alla professione dal 2016, mi sono specializzata in psicoterapia cognitivo-comportamentale nel 2020; ho una formazione specifica sui Disturbi del Neurosviluppo e sono anche un tecnico esperto in Analisi Applicata del comportamento (ABA), con titolo conseguito presso l’Università Internazionale di Roma.
Iscritta all’albo degli Psicologi della Campania (codice identificativo 6695).
Al momento ricevo solo online.
Aree di competenza principali:
- Psicologia clinica
- Psicoterapia
- Psicodiagnostica
- Psicoterapia cognitivo comportamentale
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5 recensioni
Punteggio generale
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L.P.
Grazie dottoressa. Online è molto comodo e la dottoressa è molto competente.
Rosamaria G.
Ho adorato le sedute con la dottoressa. Mi ha molto aiutato con i miei problemi, ponendo sempre grande attenzione a tutto ciò che dicevo e dando consigli molto utili. La sua gentilezza mi ha aiutato da subito a mettermi a mio agio e ad aprirmi. Consiglio vivamente un percorso con lei!
C.
La dottoressa è stata subito molto brava a mettermi a mio agio e i nostri incontri molto utili a gestire le mie difficoltà. Grazie.
FM
Comodissime le sedute online che facciamo via skype. La dottoressa è sempre sensibile e molto preparata!
A.
La dottoressa è molto attenta e accogliente, è riuscita a farmi sentire a mio agio da subito e mi ha aiutata tanto nella gestione di alcuni problemi con mio figlio. Grazie
Risposte ai pazienti
ha risposto a 9 domande da parte di pazienti di MioDottore
Salve sono una ragazza di 35 anni e vorrei parlarvi di un ricordo della mia infanzia che mi sta creando problemi. Ricordo che quando avevo circa 8 anni mio fratello di 9 anni emulò un rapporto sessuale, diciamo che si strusciò dietro di me, però non proprio si struscio ma fece finta senza però provare piacere. Non so se mi sono spiegata bene. La domanda che mi terrorizza è se questo siccome si tratta di 2 fratelli può essere definito incesto. Mi sembra di impazzire non c'è la faccio più. Grazie per le risposte.
Gentilissima,
mi sento di escludere certamente che si possa parlare di incesto, anche perchè le assicuro che queste cose sono molto frequenti nei bambini di quella età tra fratelli, cugini, amichetti, ecc.
Piuttosto è interessante il modo in cui si sta focalizzando su questo pensiero e su quello che ne deriva: sembra che sia diventata un'ossessione. Su questo potrebbe aver bisogno di lavorare, per disinnescare questa modalità di pensiero che non è utile e crea solo grandi sofferenze.
Se dovesse servirle, mi contatti pure; ricevo online.
Buona serata,
Gabriella De Stefano

Buongiorno, sono una ragazza di 23 anni e soffro d'ansia da prima dell'adolescenza, sono in cura da uno psicologo ad un cps da quasi due anni e dopo varie difficoltà sono riuscita a entrare in un'agenzia che aiuta persone in difficoltà a trovare lavoro, l'assistente sociale che mi segue mi ha chiesto se io abbia mai provato ad avere una certificazione di invalidità, e dopo averci pensato è una cosa che vorrei provare ad ottenere. Mi sento a disagio a chiederlo al mio psicologo per paura che non sia in qualche modo d'accordo, se non lo fosse, potrei comunque parlarne con il medico di base e prendere appuntamento? I medici dell'ASL potrebbero darmi opinioni differenti oppure senza l'input dello psicologo non posso fare nulla? Ho solo in certificato che appunto certifica che io soffro d'ansia, e ho sentito ch per richiedere l'invalidità ne servono molti, è vero? Grazie per le risposte, anche so che queste sono più domande date dalle mie insicurezze che altro. Buona giornata.
Gentilissima,
certamente deve parlarne con il medico di base, che saprà dirle se ci sono anche altre condizioni mediche che la affliggono e che potrebbero concorrere al calcolo della percentuale di invalidità. La sola certificazione rispetto al disturbo d'ansia, quasi certamente, non basta. Per rispondere alla sua domanda: sì, la commissione certificatrice dell'INPS (che si occupa poi di accettare o meno la domanda di invalidità) può valutarla anche senza l'input dello psicologo: la domanda parte dal medico di base.
Saluti,
Gabriella De Stefano

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