Episodio di attacco di panico dovuto alla cannabis. Salve, è da 5 giorni che dopo essermi fumato

25 risposte
Episodio di attacco di panico dovuto alla cannabis.

Salve, è da 5 giorni che dopo essermi fumato una canna ho avuto un attacco di panico con derealizzazione e depersonalizzazione misto a paranoia.
Adesso le cose bene o male si sono sistemate, ma continuo in un certo senso ad avere piccoli attacchi di derealizzazione e depersonalizzazione che durano poco, o almeno che so controllare. Però gli effettivi dovrebbero essere scomparsi, invece ho continui dubbi sulla realtà. Vorrei capire se è una mia fissa dato che sono molto paranoico o se l’episodio di attacco di panico abbia slatentizzato un disturbo.
Dott. Giacomo Caiani
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Nova Milanese
Buongiorno,
è abbastanza comune dopo un episodio come quello che ha descritto lei di sentire degli "strascichi" rispetto ai sintomi che ha sperimentato.
Purtroppo non c'è modo di dirle con certezza se la sostanza possa aver slatentizzato qualcosa, anche se è piuttosto improbabile.
Il mio suggerimento se ha dei dubbi è di rivolgersi ad uno psicoterapeuta.

Cordialmente
Dott. Giacomo Caiani

Risolvi i tuoi dubbi grazie alla consulenza online

Se hai bisogno del consiglio di uno specialista, prenota una consulenza online. Otterrai risposte senza muoverti da casa.

Mostra risultati Come funziona?
Dott. Francesco Damiano Logiudice
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stesso utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Gentile utente, ciò che sta provando in questo periodo è dovuto alle conseguenze causate dal trauma subito a causa dell'assunzione della cannabis che ha portato ad un'alterazione della realtà. Nei giorni a seguire, ma anche settimane, potrà continuare ad avere questa sensazione di derealizzazione. I suoi pensieri paranoici sono del tutto "normali" poichè si è spaventato ed ora deve pian piano comprendere che sta vivendo la realtà. Consideri di iniziare un percorso psicologico per capire le cause che hanno scatenato l'attacco di panico, oltre alla cannabis. Resto a sua disposizione Dott.ssa Valentina Pisciotta
Dott.ssa Dominique De Martino
Psicologo clinico, Psicologo
Napoli
Salve, per dare una risposta alla sua domanda sarebbe necessario monitorare l'andamento della sintomatologia di cui parla per almeno 2/3 mesi attraverso delle sedute di psicoterapia in cui sia possibile analizzare l'insorgenza e il decorso dei sintomi in relazione all'uso della sostanza.
Dott.ssa Laura Messina
Psicologo, Psicologo clinico
Roma
Salve, grazie per aver condiviso la sua esperienza. Gli attacchi di panico associati all'uso di cannabis non sono rari. Spesso, questi sintomi possono persistere anche dopo la scomparsa degli effetti diretti della sostanza, generando una sorta di iperattenzione al proprio stato mentale e dubbi sulla realtà, alimentati da ansia e preoccupazioni ricorrenti.
Ciò che sta sperimentando può comprensibilmente generare il timore di un disturbo più profondo, anche se è piuttosto raro che si verifichi. Se i sintomi persistono o diventano difficili da gestire, potrebbe essere utile approfondire la situazione con un professionista della salute mentale. Il supporto di uno psicologo potrà aiutarla a distinguere tra una risposta ansiosa temporanea e la necessità di un intervento più mirato, fornendole gli strumenti per gestire queste sensazioni e recuperare serenità. Un caro saluto.
Dott.ssa Anna Tosi
Psicologo, Psicologo clinico
Caldiero
Buongiorno, immagino il disagio e la sua preoccupazione, tuttavia a volte può succedere che anche giorni dopo aver assunto cannabinoidi si sentano ancora gli effetti. Questo è dovuto al fatto che la sostanza rimane in circolo per diversi giorni dopo averla assunta. Altre volte può capitare che sostanze stupefacenti slatentizzino altri disturbi che possono richiedere un trattamento psicoterapico. Il mio consiglio è quello di aspettare almeno una decina di giorni dall'assunzione. Dopo i quali, se i sintomi e il disagio dovessero perdurare, consiglio di rivolgersi a uno/a psicoterapeuta esperto. Resto a disposizione. Dott.ssa Anna Tosi
Dott. Giuseppe Mirabella
Psicologo, Psicologo clinico
Modica
Salve! Quello che descrive è abbastanza comune dopo un episodio di forte ansia o panico indotto dalla cannabis. Gli effetti diretti della sostanza dovrebbero essere svaniti, ma il cervello può rimanere "sensibilizzato" all'esperienza, portando a episodi di derealizzazione e depersonalizzazione anche nei giorni successivi. Questo può accadere soprattutto se lei e predisposto all'ansia .

Ecco alcune cose da considerare:

Ansia post-attacco: Dopo un attacco di panico, è normale che il cervello rimanga in uno stato di ipervigilanza. Questo può far sì che piccoli momenti di distacco dalla realtà vengano percepiti in modo più intenso e spaventoso.

Focus ossessivo: Il fatto che lei abbia continui dubbi sulla realtà potrebbe essere dovuto a un'attenzione eccessiva su questi sintomi, alimentando un circolo vizioso di ansia e derealizzazione.

Sensibilizzazione: La cannabis, in alcune persone, può temporaneamente amplificare disturbi d'ansia o derealizzazione. Questo non significa necessariamente che ha sviluppato un disturbo permanente, ma che il suo sistema nervoso sta ancora recuperando.

Slatentizzazione di un disturbo: Se ha una predisposizione a disturbi d'ansia o dissociativi, un'esperienza del genere potrebbe averli accentuati. Tuttavia, nella maggior parte dei casi, se non ha mai avuto problemi simili prima, è probabile che si risolva con il tempo e senza conseguenze a lungo termine.
Cosa pui fare:
Eviti la cannabis per un po’ .
Cerchi di dormire bene e mantenere una routine regolare.
Pratichi tecniche di rilassamento (respirazione profonda, mindfulness, sport).
Se i sintomi persistono o peggiorano, valuti di parlarne con un terapeuta per avere un supporto specifico.
Dott.ssa Raffaella Rocca
Psicologo, Psicologo clinico
Firenze
Buonasera, l'uso della cannabis può provocare i sintomi che descrive. Le consiglio una visita da uno specialista per approfondire la sua situazione attuale. Cari saluti Dott. Raffaella Rocca
Dott.ssa Silvia Parisi
Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo
Torino
L'attacco di panico che hai vissuto potrebbe essere stato causato dall'uso della cannabis, che in alcuni individui può scatenare episodi di ansia, paranoia, derealizzazione e depersonalizzazione. Questi sintomi possono persistere anche dopo l'episodio acuto, alimentando dubbi sulla realtà e creando una sensazione di disconnessione dal mondo circostante. È importante considerare che la cannabis, in alcune persone, può alterare temporaneamente la percezione della realtà e, se utilizzata frequentemente o in modo eccessivo, potrebbe contribuire a un disturbo di tipo ansioso o psicotico.

Il fatto che tu stia ancora sperimentando sensazioni di derealizzazione e depersonalizzazione, seppur meno intense, potrebbe suggerire che il tuo corpo e la tua mente stanno cercando di elaborare il trauma dell'esperienza, ma anche che ci sia una componente ansiosa o paranoica sottostante che amplifica queste percezioni.

Sebbene tu stia riuscendo a controllare questi episodi, è fondamentale non trascurare il benessere psicologico e cercare di capire se ci sono fattori predisponenti, come l'ansia o il rischio di un disturbo più profondo, che richiedono di attenzione. Un consulto con uno specialista ti permetterà di avere una valutazione più precisa del tuo stato psicologico e di ricevere il supporto adeguato per superare queste difficoltà in modo sano e consapevole.

Sarebbe utile e consigliato per approfondire rivolgersi ad uno specialista.

Dottoressa Silvia Parisi Psicologa Psicoterapeuta Sessuologa
Dott. Matteo Mossini
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Parma
Buongiorno, potrebbe essere entrambi. La paranoia, in particolare è controindicata per l'utilizzo di cannabis in quanto viene amplificata dalla sostanza e può permanere a distanza di giorni, non perchè causata dalla sostanza ma in quanto già presente a livello strutturale. La cannabis in questo caso favorirebbe la slatentizzazione del disturbo.
Dott.ssa Alessia D'Angelo
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Milano
Gentile utente, non conoscendo la sua storia di vita ed il suo funzionamento non posso darle una risposta precisa e puntuale. Tuttavia è possibile che l'episodio di attacco di panico generato dall'assunzione di cannabis possa averla messa in uno stato di iper allerta. L'ansia si manifesta nel corpo passando attraverso questi brevi episodi che lei descrive. Se tale sintomatologia dovesse diventare per lei invalidante può sempre rivolgersi ad uno psicologo le possa aiutare nella regolazione emotiva. Rimango a sua disposizione Dott.ssa Alessia D'Angelo
Dott.ssa Rossella Carrara
Psicologo, Psicologo clinico
Bergamo
Buonasera, le consiglio di parlarne con il suo medico curante per gli eventuali accertamenti del caso. Cordiali saluti.
Dott.ssa Francesca Romana Casinghini
Psicologo, Psicologo clinico
Roma
Quando si usano droghe e dopo giorni si sentono ancora degli strani effetti è dato dal fatto che sotto già c'è una parte ansiogena e paranoica (come la descrive lei) e che la sostanza le ha tirato fuori. Faccia un percorso psicologico che le permetta di conoscere l'origine di questi disagi vedrà che col tempo starà meglio
Dott.ssa Debora Versari
Psicologo clinico, Psicologo, Psicoterapeuta
Forlì
Buongiorno, visto che è stato molto accurato nella descrizione della diagnosi devo dedurre che è già in terapia da un collega? Il panico è legato all’ansia.. cosa ha paura di lasciar andare nella sua vita? Un caro saluto. Dottoressa Versari Debora.
Dott. Luca Vocino
Psicologo clinico, Psicologo
Trezzano Rosa
Buongiorno gentile Utente, quello che descrive è un'esperienza che capita a molte persone dopo un episodio di forte ansia o panico legato all'uso di cannabis. La derealizzazione e la depersonalizzazione possono lasciare una sorta di “strascico”, perché la mente tende a restare ipervigile rispetto a ciò che ha vissuto come pericoloso. È come se avesse sviluppato una sorta di sensibilità maggiore verso le sensazioni di distacco dalla realtà, e il fatto di percepirle ancora in maniera intermittente potrebbe dipendere più dall'ansia e dal timore che possa accadere di nuovo piuttosto che da un disturbo sottostante.

Il dubbio che le è sorto (cioè se questo episodio abbia “slatentizzato” qualcosa di più profondo) è comprensibile. Tuttavia, spesso questi stati si autoalimentano: più si cerca di analizzarli e controllarli, più diventano presenti e ingombranti. Un aspetto importante è proprio il livello di ansia e preoccupazione che sta sperimentando rispetto a queste sensazioni. Se il malessere persiste o inizia a condizionare la sua vita quotidiana, potrebbe essere utile confrontarsi con un professionista per comprendere meglio cosa sta accadendo dentro di lei e per aiutarla a ritrovare un senso di sicurezza.

Nel frattempo, è importante prendersi cura di sé: riposo adeguato, attività rilassanti, evitare sostanze che potrebbero riattivare stati di ansia e, se possibile, non isolarsi. Con il tempo e con un approccio più sereno, queste sensazioni possono attenuarsi fino a scomparire del tutto.

Dott. Luca Vocino
Dott. Andrea Boggero
Psicologo, Psicologo clinico
Genova
Salve, quello che sta vivendo è un'esperienza comprensibilmente spaventosa, e voglio rassicurarla sul fatto che molte persone si trovano in situazioni simili dopo episodi di forte ansia legati all'uso di sostanze come la cannabis. Il suo attacco di panico, insieme a derealizzazione e depersonalizzazione, è una reazione abbastanza comune e, sebbene possa sembrare destabilizzante, non significa necessariamente che abbia slatentizzato un disturbo più grave. Quando si sperimenta un attacco di panico intenso, il cervello tende a rimanere iperallerta per giorni o addirittura settimane, soprattutto se l’episodio è stato particolarmente traumatico. Questo stato di allerta può portare a sintomi residui come sensazioni di irrealtà, paura di perdere il controllo o dubbi ossessivi sulla realtà. Nel suo caso, sembra che sia entrato in un ciclo di ipervigilanza: più presta attenzione a questi sintomi, più li percepisce, alimentando ulteriormente la paura e il dubbio. Il fatto che dica di essere una persona "molto paranoica" suggerisce che potrebbe esserci una tendenza preesistente a rimuginare sui segnali del proprio corpo o della propria mente, intensificando l'ansia. La derealizzazione e la depersonalizzazione, per quanto angoscianti, sono meccanismi di difesa della mente: il cervello, di fronte a un evento percepito come traumatico (come un attacco di panico intenso), cerca di proteggersi creando una sorta di "distacco" dalla realtà. È importante sapere che questi sintomi, se alimentati dalla paura e dall'evitamento, possono persistere più a lungo, mentre se vengono accettati come reazioni temporanee e non pericolose, tendono a diminuire spontaneamente. Ciò che sta vivendo, quindi, non indica necessariamente un disturbo slatentizzato, ma piuttosto una risposta d’ansia che può essere gestita. L’aspetto più importante è come affronta questi sintomi: se continua a monitorarli ossessivamente e a preoccuparsi del loro significato, il ciclo dell’ansia si mantiene attivo. Al contrario, se riesce ad accettarli come reazioni passeggere, senza attribuire loro un significato catastrofico, tenderanno a perdere forza. Se questi episodi persistono per settimane o iniziano a interferire con la sua vita quotidiana, potrebbe essere utile un percorso di supporto psicologico, magari con un approccio cognitivo-comportamentale, che l’aiuterebbe a gestire meglio l’ansia e a interrompere il circolo vizioso della paura. Inoltre, considerando questa esperienza, sarebbe importante riflettere sul rapporto con la cannabis, che in alcuni individui può aumentare la vulnerabilità agli stati ansiosi e dissociativi. Si dia il tempo di recuperare e provi, nel frattempo, a concentrarsi su attività che lo riportino al "qui e ora", come sport, camminate all’aria aperta o esercizi di respirazione e rilassamento. La sua mente sta semplicemente cercando di elaborare l’esperienza vissuta, e con il giusto approccio può superare questo momento senza che lasci conseguenze durature. Cari saluti, Dott. Andrea Boggero
Dott.ssa Ilenia Colasuonno
Psicologo, Psicologo clinico
Cerveteri
Ciao, capisco quanto possa essere angosciante questa situazione. Gli attacchi di panico, come quello che descrivi, possono effettivamente causare sintomi di derealizzazione e depersonalizzazione, e in alcuni casi, questi sintomi possono persistere anche dopo che l'episodio acuto è passato. Il fatto che continui a provare dubbi sulla realtà potrebbe essere una risposta naturale al trauma psicologico dell'attacco, ma è importante considerare anche la possibilità che il tuo livello di ansia e paranoia stia alimentando queste sensazioni.

La terapia cognitivo-comportamentale (CBT) può aiutarti a gestire questi sintomi, poiché lavora sul riconoscere e modificare i pensieri e le paure che alimentano la derealizzazione. Inoltre, un percorso terapeutico ti permetterebbe di esplorare se ci sono fattori sottostanti che potrebbero aver contribuito a questa reazione. È fondamentale affrontare questi episodi con un supporto professionale, per prevenire che la situazione peggiori e per aiutarti a recuperare il benessere psicologico.
Prof.ssa Laura Volpini
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Roma
Innanzitutto è molto importante che lei interrompa l'uso di cannabis per un tempo prolungato, sarebbe meglio definitivamente. La cannabis oggi è tagliata con anfetamine e altre sostanze psicoattive che non la rendono più una droga "leggera", ma una sostanza che se assunta in modo assiduo e persistente può incidere a livello neurologico. Circa la sua preoccupazione, credo che potrebbe essere una forma di autosuggestione. Se il problema dovesse persistere può rivolgersi ad un professionista in funzione di una valutazione psicodiagnostica.
Dott. Mario Salinas
Psicologo, Psicologo clinico
Taranto
La cannabis, soprattutto se assunta in maniera cronica, può slatentizzare disturbi di questo tipo, ma voglio rassicurati che nella maggior parte dei casi si tratta di episodi transitori che dovrebbero rientrare entro qualche settimana. Ti consiglio chiaramente di interromperne l'assunzione. Se il disturbi di cui parli dovessero persistere oltre le due-tre settimane dall'ultima volta che hai fumato ti consiglio di rivolgerti ad un professionista per una valutazione
Dott.ssa Giulia Casole
Psicologo, Psicologo clinico
Roma
L'esperienza che hai descritto è piuttosto comune dopo l'uso di cannabis, soprattutto quando si verifica un attacco di panico. È comprensibile che tu ti senta preoccupato e confuso. Non allarmarti, i sintomi che stai provando sono comuni dopo un attacco di panico e spesso si risolvono spontaneamente nel giro di qualche giorno o settimana. Se hai avuto una brutta esperienza, è meglio evitare di usare cannabis o altre droghe in futuro, se i sintomi persistono o peggiorano, consulta un medico per escludere altre cause e ricevere un trattamento. Infine, l' aiuto di uno Psicologo potrà aiutarti a capire le cause del tuo attacco di panico e a sviluppare strategie per gestire l'ansia e i sintomi dissociativi.
Dott.ssa Elisa Fiora
Psicologo, Psicologo clinico
Busto Arsizio
Buongiorno,
l'uso di cannabis può portare alla slatentizzazione di disturbi d'ansia o comunque far emergere sintomi ansiosi i quali possono rimanere anche dopo che le sostanze contenute nella cannabis sono state smaltite dall'organismo. Il consiglio è quello di consultare uno specialista che la possa supportare miratamente a questo aspetto, può andare bene uno psicologo o uno psicoterapeuta.
Cordialmente,
Dott.ssa Elisa Fiora
Dr. Alessio Aloi
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Roma
è frequentemente possibile che l'uso di cannabinoidi possa provocare i sintomi da lei descritti e l'episodio di attacco di panico più che slatentizzare un disturbo, ipotizzerei che sia uno dei sintomi (insieme ai 'dubbi sulla realtà') dovuti all'emergere di una condizione emotiva di sofferenza (la cui natura di disturbo o no va valutata dettagliatamente con anamnesi). Il fatto che lei si definisca 'paranoico' fa ipotizzare alcune possibili concatenazioni tra gli eventi.
Le consiglierei di fare, a stretto giro, un consulto psicologico per delineare meglio il quadro.
Saluti
Dott. Marco Squarcini
Psicologo, Psicologo clinico
Torino
Gentilissimo, comprendo la sua preoccupazione per l'accaduto. Credo che sia in questo momento imprescindibile non affidarsi unicamente a questo format telematico ma consultare un professionista con il quale poter effettivamente comprendere che cosa sia accaduto, soprattutto per indagare approfonditamente se i residui sintomatologici che manifesta sono legati ad un potenziale disturbo. E' necessario indagare accuratamente e qualitativamente gli episodi di derealizzazione, depersonalizzazione così come i suoi dubbi sulla realtà (ma anche se quella era la prima canna, oppure è un fumatore abituale, in che periodo tutto questo è avvenuto), è possibile che i suoi tratti paranoici possano aver portato ad un'attivazione massiccia in relazione alla sensazione di minaccia, di pericolo percepita ma in ogni caso è sicuramente da approfondire. Un caro saluto, Dott. Marco Squarcini
Dott. Leonardo Provini
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Roma
Buongiorno, è seguito da uno psicoterapeuta e/o uno psichiatra? Se la risposta è affermativa si confronti con loro. Se altrimenti non lo è le consiglio, soprattutto se dovesse stare in un'età compresa tra l'adolescenza e l'età adulta, di prenotare una visita. Purtroppo la cannabis può dare una sintomatologia di questo tipo, soprattutto a chi è predisposto. Cinque giorni sono tanti e probabilmente lei lo è. Ritengo che questa "predisposizione" sia da valutare da un professionista, per il fatto che può essere di diverse tipologie (alcune più gravi altre meno) e prima la sia tratta meglio è. Spero di essere stato di aiuto. Cordiali saluti
Dott.ssa Desirèe Pesce
Psicologo, Psicologo clinico, Neuropsicologo
Pavia
Gentile utente, quella che lei descrive potrebbe essere un'intossicazione da THC, che si verifica quando si fa un uso abituale ed eccessivo di cannabis. In genere ha come effetto tipico quello di produrre derealizzazione e depersonalizzazione e pensieri paranoici, come nel suo caso.In quanto intossicazione, potrebbe volerci del tempo, fino anche ad un mese, affinché i sintomi di perdita di lucidità possano risolversi del tutto.
Ciò che le consiglio di fare è di ridurre o astenersi del tutto dall'utilizzo di cannabis, per osservare l'andamento e la risoluzione dei sintomi. Qualora, dovessero protrarsi, verifichi se in famiglia vi siano casi di malattie psichiatriche (poiché in genere un disturbo si slatentizza solo se è di carattere genetico). In tal caso, osservi la situazione con l'auto di uno psichiatra.

Se avesse bisogno di ulteriori chiarimenti, non esiti a contattarmi. Dott.ssa Desirée Pesce.

Stai ancora cercando una risposta? Poni un'altra domanda

  • La tua domanda sarà pubblicata in modo anonimo.
  • Poni una domanda chiara, di argomento sanitario e sii conciso/a.
  • La domanda sarà rivolta a tutti gli specialisti presenti su questo sito, non a un dottore in particolare.
  • Questo servizio non sostituisce le cure mediche professionali fornite durante una visita specialistica. Se hai un problema o un'urgenza, recati dal tuo medico curante o in un Pronto Soccorso.
  • Non sono ammesse domande relative a casi dettagliati, richieste di una seconda opinione o suggerimenti in merito all'assunzione di farmaci e al loro dosaggio
  • Per ragioni mediche, non verranno pubblicate informazioni su quantità o dosi consigliate di medicinali.

Il testo è troppo corto. Deve contenere almeno __LIMIT__ caratteri.


Scegli il tipo di specialista a cui rivolgerti
Lo utilizzeremo per avvertirti della risposta. Non sarà pubblicato online.
Tutti i contenuti pubblicati su MioDottore.it, specialmente domande e risposte, sono di carattere informativo e in nessun caso devono essere considerati un sostituto di una visita specialistica.