è possibile sentirsi perdutamente innamorati di una persona della quale molti aspetti ci fanno soffr
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è possibile sentirsi perdutamente innamorati di una persona della quale molti aspetti ci fanno soffrire profondamente?
Sono innamoratissimo della mia ragazza, ma ci sono molti suoi aspetti caratteriali, molti suoi modi di pensare, di dire, di fare che mi danno molto fastidio. Ci sono aspetti del suo passato che proprio non mi vanno giù (gelosia retroattiva). Tutti questi aspetti, spesso e volentieri mi danno molto da fare, mi fanno soffrire, mi innervosiscono, tanto da farmi arrovellare per giorni fino a disturbarmi il sonno. Al di là di quali siano questi aspetti, la mia domanda è questa: si può definire amore sano e autentico un sentimento di tal genere? Il buon senso non vorrebbe che per essere innamorati si necessiti di una persona che ci faccia stare completamente bene? Il mio può essere un amore vero, o un'illusione? Magari una dipendenza emotiva? (so cosa significa essere emotivamente dipendenti, e assolutamente non vorrei ricaderci). Ma mi sento estremamente confuso e combattuto. Questa donna mi ha stravolto la vita e pensarmi senza di lei mi devasta. Tutti questi suoi lati di cui ho fatto cenno sono un concentrato di aspetti che nel mio ideale di persona a me vicina mai e poi mai sarebbero stati contemplati. Se fino a un po' di tempo fa qualcuno mi avesse detto: "ti presento una persona fatta così, così e colà", neanche col pensiero mi ci sarei avvicinato. Eppure, sono totalmente perso di questa persona. Ho vissuto e vivo emozioni con lei mai provate in vita mia. è stata come una bomba atomica nella mia esistenza.
Grazie a tutti per l'attenzione.
Sono innamoratissimo della mia ragazza, ma ci sono molti suoi aspetti caratteriali, molti suoi modi di pensare, di dire, di fare che mi danno molto fastidio. Ci sono aspetti del suo passato che proprio non mi vanno giù (gelosia retroattiva). Tutti questi aspetti, spesso e volentieri mi danno molto da fare, mi fanno soffrire, mi innervosiscono, tanto da farmi arrovellare per giorni fino a disturbarmi il sonno. Al di là di quali siano questi aspetti, la mia domanda è questa: si può definire amore sano e autentico un sentimento di tal genere? Il buon senso non vorrebbe che per essere innamorati si necessiti di una persona che ci faccia stare completamente bene? Il mio può essere un amore vero, o un'illusione? Magari una dipendenza emotiva? (so cosa significa essere emotivamente dipendenti, e assolutamente non vorrei ricaderci). Ma mi sento estremamente confuso e combattuto. Questa donna mi ha stravolto la vita e pensarmi senza di lei mi devasta. Tutti questi suoi lati di cui ho fatto cenno sono un concentrato di aspetti che nel mio ideale di persona a me vicina mai e poi mai sarebbero stati contemplati. Se fino a un po' di tempo fa qualcuno mi avesse detto: "ti presento una persona fatta così, così e colà", neanche col pensiero mi ci sarei avvicinato. Eppure, sono totalmente perso di questa persona. Ho vissuto e vivo emozioni con lei mai provate in vita mia. è stata come una bomba atomica nella mia esistenza.
Grazie a tutti per l'attenzione.
Buon pomeriggio,
Quello che racconti è un vissuto molto umano: accade spesso di sentirsi profondamente innamorati e, allo stesso tempo, feriti, destabilizzati o confusi dal comportamento della persona amata. L’amore, infatti, non sempre coincide con la tranquillità o con la piena compatibilità. A volte arriva come una forza travolgente, che ci sconvolge e ci fa vivere emozioni mai provate prima… ma può anche portarci a tollerare aspetti che, in altri contesti, ci avrebbero allontanati.
Ciò che chiami “gelosia retroattiva”, il fastidio per certe parti di lei o del suo passato, i pensieri che ti tormentano e ti tolgono il sonno, meritano ascolto. Non tanto per giudicare se siano “giusti” o “sbagliati”, ma per capire che spazio occupano dentro di te e quanto interferiscano con il tuo benessere.
Può esistere un amore autentico anche laddove ci sono conflitti o aspetti che fanno soffrire, ma per essere sano ha bisogno di uno scambio che faccia sentire accolti, visti, rispettati. Se la relazione diventa terreno di confusione, di compromessi dolorosi, o se ti porta a sentire di non riconoscerti più, è legittimo fermarsi a riflettere.
Anche la domanda che ti poni sulla possibilità di una dipendenza emotiva è molto lucida: non per etichettare ciò che provi, ma per chiederti se stai ancora scegliendo con libertà o se, invece, temi che senza di lei non potresti stare. La paura di perdere può a volte sovrapporsi all’amore e confonderne i contorni.
Forse non è necessario avere subito tutte le risposte, ma è importante iniziare ad ascoltare con sincerità ciò che stai vivendo, con rispetto per il sentimento che provi e anche per il tuo bisogno di serenità.
Resto volentieri a disposizione se vorrai continuare a parlarne o se avrai bisogno di un confronto.
Un caro saluto.
Quello che racconti è un vissuto molto umano: accade spesso di sentirsi profondamente innamorati e, allo stesso tempo, feriti, destabilizzati o confusi dal comportamento della persona amata. L’amore, infatti, non sempre coincide con la tranquillità o con la piena compatibilità. A volte arriva come una forza travolgente, che ci sconvolge e ci fa vivere emozioni mai provate prima… ma può anche portarci a tollerare aspetti che, in altri contesti, ci avrebbero allontanati.
Ciò che chiami “gelosia retroattiva”, il fastidio per certe parti di lei o del suo passato, i pensieri che ti tormentano e ti tolgono il sonno, meritano ascolto. Non tanto per giudicare se siano “giusti” o “sbagliati”, ma per capire che spazio occupano dentro di te e quanto interferiscano con il tuo benessere.
Può esistere un amore autentico anche laddove ci sono conflitti o aspetti che fanno soffrire, ma per essere sano ha bisogno di uno scambio che faccia sentire accolti, visti, rispettati. Se la relazione diventa terreno di confusione, di compromessi dolorosi, o se ti porta a sentire di non riconoscerti più, è legittimo fermarsi a riflettere.
Anche la domanda che ti poni sulla possibilità di una dipendenza emotiva è molto lucida: non per etichettare ciò che provi, ma per chiederti se stai ancora scegliendo con libertà o se, invece, temi che senza di lei non potresti stare. La paura di perdere può a volte sovrapporsi all’amore e confonderne i contorni.
Forse non è necessario avere subito tutte le risposte, ma è importante iniziare ad ascoltare con sincerità ciò che stai vivendo, con rispetto per il sentimento che provi e anche per il tuo bisogno di serenità.
Resto volentieri a disposizione se vorrai continuare a parlarne o se avrai bisogno di un confronto.
Un caro saluto.
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Buongiorno, grazie per la sua condivisione. Credo ci siano molti aspetti interessanti che sarebbe utile approfondire: primo tra tutti, ho la sensazione che forse possa aver fatto un'idealizzazione dell'amore, come di qualcosa che per definizione non può farci stare male o non può farci del male. Il problema è che qualsiasi definizione assoluta è sempre, purtroppo, fuorviante: per forza di cose come esseri umani finiamo per pestarci i piedi, deluderci, ferirci, e questo è possibile che capiti soprattutto con le persone a noi più vicine, come quelle che amiamo. Sarebbe interessante capire insieme a lei qual è la sua idea di amore, e come mai è così "scevra" di aspetti negativi (anche se mi rendo conto che mi faccio delle idee sulla base di una condivisione scritta, che è sicuramente troppo poco per essere sicura di capire correttamente). In secondo luogo sarebbe interessante capire quali aspetti della sua ragazza le danno fastidio, e perchè: alcune volte (chiaramente non sempre, e va capito di caso in caso) ci danno fastidio delle cose che hanno a che fare con noi, ma che in noi neghiamo e non vogliamo, rifiutiamo. Un po' come quando qualcuno ci dice qualcosa che ci fa molto arrabbiare, e quella cosa non ci scivola via di dosso perchè ha a che fare con noi, parla di noi in qualche modo. Credo che tutti questi aspetti meritino di essere trattati in un percorso, che possa tenere dentro anche tutti i pezzi precedenti della sua storia relazionale, come anche la parte sulla dipendenza affettiva di cui parlava, per poter dare un senso a quello che sta accadendo ora. Se avesse domande o volesse approfondire la cosa insieme mi trova a disposizione, anche online. Un caro saluto, dott.ssa Elena Gianotti
Caro
le tue parole trasmettono una grande intensità emotiva, un coinvolgimento profondo e autentico che si accompagna, però, a una forte sofferenza interiore. Quello che descrivi – l’amore viscerale per una persona che, al contempo, ti fa stare male per molte ragioni – è un vissuto più comune di quanto si pensi, e merita ascolto, spazio e cura.
Nel modello sistemico-relazionale che guida il mio lavoro, diamo molta attenzione non solo alle dinamiche attuali tra le persone, ma anche ai significati personali e relazionali che ogni legame attiva dentro di noi. Ciò che stai vivendo può essere letto come un punto di grande potenziale trasformazione: dentro questa confusione ci sono domande profonde che riguardano non solo il vostro rapporto, ma anche te stesso, la tua storia affettiva, le tue aspettative, i tuoi timori.
Proprio per questo, ti proporrei di intraprendere inizialmente un percorso individuale. Uno spazio protetto, non giudicante, in cui esplorare con maggiore chiarezza le emozioni contrastanti che stai vivendo, la tua idea di amore, il significato che attribuisci alla sofferenza, e anche il perché questo rapporto, pur avendo aspetti che ti destabilizzano, riesce comunque a esercitare una forza così dirompente su di te.
Spesso, quando si parla di "dipendenza emotiva", si tende a semplificare un vissuto molto più complesso. È possibile amare davvero e, al contempo, sentirsi invischiati in dinamiche che attivano ferite antiche, paure profonde o bisogni inconsci. Comprendere queste dinamiche può aiutarti a dare un nome a ciò che provi, a distinguere l’amore autentico dalla confusione o dal bisogno, e – soprattutto – a trovare un equilibrio più sano.
Se, strada facendo, emergerà il desiderio (o la necessità) di coinvolgere anche la tua compagna in un dialogo terapeutico, potremmo poi pensare a un percorso di coppia, in cui affrontare insieme le differenze, i conflitti, ma anche le risorse che vi uniscono.
Il tuo bisogno di chiarezza è più che legittimo. Dedicarti questo tempo e spazio per ascoltarti in profondità non è solo un atto di cura verso te stesso, ma anche verso la relazione che stai vivendo.
Resto a disposizione,
con attenzione e rispetto
Dott.ssa Roberta Ravolo
psicologa psicoterapeuta sistemico-relazionale
le tue parole trasmettono una grande intensità emotiva, un coinvolgimento profondo e autentico che si accompagna, però, a una forte sofferenza interiore. Quello che descrivi – l’amore viscerale per una persona che, al contempo, ti fa stare male per molte ragioni – è un vissuto più comune di quanto si pensi, e merita ascolto, spazio e cura.
Nel modello sistemico-relazionale che guida il mio lavoro, diamo molta attenzione non solo alle dinamiche attuali tra le persone, ma anche ai significati personali e relazionali che ogni legame attiva dentro di noi. Ciò che stai vivendo può essere letto come un punto di grande potenziale trasformazione: dentro questa confusione ci sono domande profonde che riguardano non solo il vostro rapporto, ma anche te stesso, la tua storia affettiva, le tue aspettative, i tuoi timori.
Proprio per questo, ti proporrei di intraprendere inizialmente un percorso individuale. Uno spazio protetto, non giudicante, in cui esplorare con maggiore chiarezza le emozioni contrastanti che stai vivendo, la tua idea di amore, il significato che attribuisci alla sofferenza, e anche il perché questo rapporto, pur avendo aspetti che ti destabilizzano, riesce comunque a esercitare una forza così dirompente su di te.
Spesso, quando si parla di "dipendenza emotiva", si tende a semplificare un vissuto molto più complesso. È possibile amare davvero e, al contempo, sentirsi invischiati in dinamiche che attivano ferite antiche, paure profonde o bisogni inconsci. Comprendere queste dinamiche può aiutarti a dare un nome a ciò che provi, a distinguere l’amore autentico dalla confusione o dal bisogno, e – soprattutto – a trovare un equilibrio più sano.
Se, strada facendo, emergerà il desiderio (o la necessità) di coinvolgere anche la tua compagna in un dialogo terapeutico, potremmo poi pensare a un percorso di coppia, in cui affrontare insieme le differenze, i conflitti, ma anche le risorse che vi uniscono.
Il tuo bisogno di chiarezza è più che legittimo. Dedicarti questo tempo e spazio per ascoltarti in profondità non è solo un atto di cura verso te stesso, ma anche verso la relazione che stai vivendo.
Resto a disposizione,
con attenzione e rispetto
Dott.ssa Roberta Ravolo
psicologa psicoterapeuta sistemico-relazionale
Sì, è possibile sentirsi perdutamente innamorati di una persona che allo stesso tempo ci fa soffrire profondamente. Questo accade perché l’amore, soprattutto quando è molto intenso, non è sempre razionale. Il sentimento può coesistere con elementi di conflitto, insoddisfazione e dolore. Quando ci innamoriamo, spesso idealizziamo la persona amata, proiettiamo su di lei desideri e bisogni profondi, e il legame che si crea può diventare estremamente forte, al punto da sembrare inscindibile, anche quando emergono aspetti critici.
Tuttavia, è importante distinguere tra un amore autentico, fatto anche di fatica ma basato sul rispetto reciproco, sulla libertà, sul benessere e sulla crescita, e un legame che rischia di diventare una dipendenza emotiva. La sofferenza ricorrente, l’arrovellarsi, la perdita di serenità e di sonno, così come il contrasto tra l’ideale di partner e la realtà, sono segnali che meritano attenzione.
Il buon senso, come dici, suggerirebbe che l’amore dovrebbe farci stare bene. Ma la realtà emotiva è spesso più complessa: possiamo provare amore vero anche in relazioni disfunzionali, e proprio per questo è importante fermarsi a riflettere. Il fatto che questa persona ti abbia stravolto la vita può indicare l’intensità del legame, ma non necessariamente la sua salubrità. Una “bomba emotiva” può essere l’inizio di un percorso trasformativo, oppure un campanello d’allarme.
La tua domanda è molto lucida: ti chiedi se si tratti di amore autentico o di un’illusione, di una forma di dipendenza emotiva. La consapevolezza che esprimi è già un primo passo importante. Tuttavia, proprio per la profondità e la complessità delle emozioni che stai vivendo, sarebbe utile e consigliato per approfondire e fare chiarezza rivolgersi ad uno specialista.
Dottoressa Silvia Parisi
Psicologa Psicoterapeuta Sessuologa
Tuttavia, è importante distinguere tra un amore autentico, fatto anche di fatica ma basato sul rispetto reciproco, sulla libertà, sul benessere e sulla crescita, e un legame che rischia di diventare una dipendenza emotiva. La sofferenza ricorrente, l’arrovellarsi, la perdita di serenità e di sonno, così come il contrasto tra l’ideale di partner e la realtà, sono segnali che meritano attenzione.
Il buon senso, come dici, suggerirebbe che l’amore dovrebbe farci stare bene. Ma la realtà emotiva è spesso più complessa: possiamo provare amore vero anche in relazioni disfunzionali, e proprio per questo è importante fermarsi a riflettere. Il fatto che questa persona ti abbia stravolto la vita può indicare l’intensità del legame, ma non necessariamente la sua salubrità. Una “bomba emotiva” può essere l’inizio di un percorso trasformativo, oppure un campanello d’allarme.
La tua domanda è molto lucida: ti chiedi se si tratti di amore autentico o di un’illusione, di una forma di dipendenza emotiva. La consapevolezza che esprimi è già un primo passo importante. Tuttavia, proprio per la profondità e la complessità delle emozioni che stai vivendo, sarebbe utile e consigliato per approfondire e fare chiarezza rivolgersi ad uno specialista.
Dottoressa Silvia Parisi
Psicologa Psicoterapeuta Sessuologa
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè capisco quanto questa situazione possa impattare sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale innanzitutto che lei faccia chiarezza circa ciò che sente e ciò che prova verso questa persona, ritagliandosi uno spazio d'ascolto per elaborare pensieri e vissuti emotivi legati alla situazione descritta pertanto la invito a richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stesso utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stesso utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Buongiorno. Anzi, è molto frequente questo che ti succede, sentirsi innamorati di una persona che allo stesso tempo ci fa sentire molto male. Ti aiuterebbe molto un percorso di terapia per capire perché proprio una persona così ti ha fatto innamorare così perdutamente. Un'opportunità per conoscerti meglio. Se hai bisogno sono disponibile. Cordiali saluti. Minerva Medina.
Buongiorno, è importante che lei definisca al meglio quali aspetti le creino disagio. Non siamo fatti solo di buon senso ma anche di problematiche che vanno sciolte. Non mi meraviglia sia confuso e senta questa sensazione di devastazione che va risolta. Sempre disponibile per un approfondimento e una consulenza consiglio un percorso terapeutico
Salve, invito lei a riflettere su quali aspetti e caratteristiche della sua compagna la fanno stare bene, sono fonti di nutrimento per lei e quali aspetti invece tendono a farla stare male. Metta tutto sul piatto della bilancia in modo ovviamente metaforico, e provi a capire cosa pesa di più! Le relazioni sentimentali dovrebbero servire a dare quel (+) alla nostra vita, ma se diventa un (-) allora è il momento di tutelarsi. Se non riesce ad allontanarsi probabilmente vede in lei altre figure femminili oltre una compagnia di vita.
Buona riflessione.
Buona riflessione.
Buongiorno, quando non pacifichiamo/ elaboriamo l'emozione irrisolta in relazioni precedenti, inevitabilmente a livello inconsapevole attraiamo relazioni che ci riportano alla necessità di elaborarla, lei faceva riferimento alla pregressa dipendenza affettiva ad esempio. Importante è dunque fare un lavoro sul proprio mondo interno perché le persone che attraiamo ci fanno da specchio per certi versi. Saluti
Buongiorno,
prima di tutto grazie per aver condiviso con sincerità il suo vissuto.
È certamente possibile provare un amore profondo e autentico per una persona che, al tempo stesso, tocca corde dolorose dentro di noi. L’amore non è sempre sinonimo di quiete o di compatibilità perfetta: può capitare che si inneschino anche dinamiche altre e più profonde, che rimandano alla nostra storia, ai nostri bisogni, alle nostre ferite.
Il disagio che descrive – la lotta interiore tra attrazione e rifiuto, il tormento per ciò che nell’altro fa soffrire – è un segnale importante, che merita certamente ascolto. Forse non tanto per stabilire in assoluto se si tratti di “vero amore” o di “dipendenza”, quanto per capire che cosa questa relazione sta smuovendo dentro di lei. La confusione e la sofferenza possono diventare, se accolte e pensate, occasioni preziose per conoscere meglio se stessi e orientarsi in modo più consapevole nel proprio mondo emotivo e relazionale.
In questo senso, un percorso di approfondimento personale potrebbe aiutarla a distinguere tra ciò che le appartiene e ciò che riguarda l’altro, tra aspettative interiori e bisogni reali, tra ciò che la lega e ciò che eventualmente la vincola.
Resto a disposizione, un saluto.
Matteo Totaro.
prima di tutto grazie per aver condiviso con sincerità il suo vissuto.
È certamente possibile provare un amore profondo e autentico per una persona che, al tempo stesso, tocca corde dolorose dentro di noi. L’amore non è sempre sinonimo di quiete o di compatibilità perfetta: può capitare che si inneschino anche dinamiche altre e più profonde, che rimandano alla nostra storia, ai nostri bisogni, alle nostre ferite.
Il disagio che descrive – la lotta interiore tra attrazione e rifiuto, il tormento per ciò che nell’altro fa soffrire – è un segnale importante, che merita certamente ascolto. Forse non tanto per stabilire in assoluto se si tratti di “vero amore” o di “dipendenza”, quanto per capire che cosa questa relazione sta smuovendo dentro di lei. La confusione e la sofferenza possono diventare, se accolte e pensate, occasioni preziose per conoscere meglio se stessi e orientarsi in modo più consapevole nel proprio mondo emotivo e relazionale.
In questo senso, un percorso di approfondimento personale potrebbe aiutarla a distinguere tra ciò che le appartiene e ciò che riguarda l’altro, tra aspettative interiori e bisogni reali, tra ciò che la lega e ciò che eventualmente la vincola.
Resto a disposizione, un saluto.
Matteo Totaro.
Salve, credo sia importante per lei esplorare il suo vissuto emotivo. Non è positivo che lei viva del disagio come anche perda il sonno. Rifletta sugli aspetti che non le vanno a genio di lei. Si ripercuotono gravemente sulla sua serenità? Come mai li accetta nonostante le causino grande dispiacere?
Cordiali saluti.
Cordiali saluti.
Gentile utente, grazie per la condivisione di questo suo disagio. Le consiglio di iniziare un percorso terapeutico dove poter approfondire le dinamiche di cui ha parlato. Ho un orientamento analitico transazione e il mio approccio consiste in una prima videocall della durata di 10-15 minuti gratuita a cui far seguire un percorso psicologico in presenza oppure online. Per ulteriori delucidazioni non esiti a contattarmi. Cordialità dott. Gaetano Marino
Gentile Utente, innanzitutto la ringrazio per la sua condivisione. Dalle sue parole traspare una carica emotiva molto forte. Si percepisce il legame affettivo che lei sente con questa persona e al contempo la sofferenza provata per questi dubbi che, come dice lei, spesso le disturbano il sonno.
Molto spesso abbiamo l'idea che nell'amore si possano risolvere tutti i nostri bisogni, che la persona giusta per noi sia quella che condivide appieno il nostro pensiero e con cui siamo sempre d'accordo. La realtà, invece, è molto più complessa. Può esserci amore anche laddove ci sono conflitti e può non esserci quando di conflitti non ce ne sono. Qualsiasi relazione, anche quella amorosa, richiede di trovare un equilibrio tra le parti; non esiste la persona perfetta. Esistono però delle cose che in relazione possiamo tollerare mantenendo stima, affetto e rispetto per l'altro. Così come ci sono cose sulle quali non riusciamo o possiamo transigere. Bisognerebbe interrogarsi allora su quali siano questi aspetti della sua compagna di cui lei parla, che cosa significano per lei e quanto sono accettabili o meno nella sua relazione.
Magari cominciare ad ascoltarsi, accogliendo anche i dubbi e i sentimenti contrastanti e legittimi che sta provando è un punto di partenza.
Resto a disposizione se avesse necessità di altri confronti.
Le auguro il meglio.
Molto spesso abbiamo l'idea che nell'amore si possano risolvere tutti i nostri bisogni, che la persona giusta per noi sia quella che condivide appieno il nostro pensiero e con cui siamo sempre d'accordo. La realtà, invece, è molto più complessa. Può esserci amore anche laddove ci sono conflitti e può non esserci quando di conflitti non ce ne sono. Qualsiasi relazione, anche quella amorosa, richiede di trovare un equilibrio tra le parti; non esiste la persona perfetta. Esistono però delle cose che in relazione possiamo tollerare mantenendo stima, affetto e rispetto per l'altro. Così come ci sono cose sulle quali non riusciamo o possiamo transigere. Bisognerebbe interrogarsi allora su quali siano questi aspetti della sua compagna di cui lei parla, che cosa significano per lei e quanto sono accettabili o meno nella sua relazione.
Magari cominciare ad ascoltarsi, accogliendo anche i dubbi e i sentimenti contrastanti e legittimi che sta provando è un punto di partenza.
Resto a disposizione se avesse necessità di altri confronti.
Le auguro il meglio.
Gent.mo, si interroga sulle modalità con cui sperimenta una relazione sentimentale verso cui prova un’ambivalenza affettiva che la porta a non essere contento. Se lo desidera, un lavoro psicoterapeutico può certamente aiutarla a districare questi suoi dubbi e insoddisfazioni. SG
L'amore non sempre è razionale e spesso non nasce solo da ciò che "ci fa star bene", ma da ciò che attiva in noi qualcosa di più profondo: ferite antiche, bisogni irrisolti, proiezioni inconsce o aspetti di noi stessi che abbiamo rifiutato e che l'altro ci rimette davanti. L'amore vero non è solo benessere o conforto, ma è spesso anche una messa in discussione, confusione, smarrimento e trasformazione. Quindi si è possibile amare profondamente chi ci fa soffrire. L'amore per essere "sano" non dovrebbe distruggere la nostra pace interiore. L'amore maturo accetta le imperfezioni dell'altro, ma non ci costringe a ingoiare ciò che ci avvelena.
Sì, è assolutamente possibile sentirsi perdutamente innamorati di una persona che ci fa anche soffrire. L’amore non è sempre lineare, né “perfetto”: a volte ci innamoriamo di qualcuno che tocca corde profonde della nostra storia emotiva, inclusi i nostri vuoti, le nostre ferite, o i nostri bisogni antichi.
La domanda che si sta ponendo — “è amore vero o dipendenza?” — è una delle più importanti che possiamo farci quando ci sentiamo così divisi. Un amore sano non è necessariamente privo di conflitti, ma dovrebbe lasciare spazio alla libertà, alla crescita, alla dignità reciproca. Quando invece ci si sente “devastati” al solo pensiero di perdere l’altro, anche se razionalmente si riconosce che certi aspetti sono incompatibili con i propri valori, può essere utile fermarsi e ascoltare: cosa tiene legato così fortemente, nonostante il dolore?
Parlare di questi vissuti in un percorso psicologico può aiutare a distinguere il desiderio profondo dall’idealizzazione, l’autenticità dalla paura di restare soli. Non si tratta di giudicare ciò che prova, ma di capirlo con più lucidità e amore per sé stessi.
La domanda che si sta ponendo — “è amore vero o dipendenza?” — è una delle più importanti che possiamo farci quando ci sentiamo così divisi. Un amore sano non è necessariamente privo di conflitti, ma dovrebbe lasciare spazio alla libertà, alla crescita, alla dignità reciproca. Quando invece ci si sente “devastati” al solo pensiero di perdere l’altro, anche se razionalmente si riconosce che certi aspetti sono incompatibili con i propri valori, può essere utile fermarsi e ascoltare: cosa tiene legato così fortemente, nonostante il dolore?
Parlare di questi vissuti in un percorso psicologico può aiutare a distinguere il desiderio profondo dall’idealizzazione, l’autenticità dalla paura di restare soli. Non si tratta di giudicare ciò che prova, ma di capirlo con più lucidità e amore per sé stessi.
Buongiorno, grazie per la domanda che trovo molto interessante e che credo possa riguardare molte persone. Capisco come si sente, il coinvolgimento verso una persona che ha aspetti caratteriali non in linea con i suoi valori. E' molto importante dare spazio e ad entrambe le cose; all'innamoramento e anche a ciò che senti quando emergono comportamenti che non ti appartengono. Mi rendo disponibile per esplorare assieme cosa succede dentro di te quando vivi questi contrasti o cosa temi o cosa desideri e cosa sei disposto a tollerare e cosa no. Essere aperti , con l aiuto di un professionista empatico e non giudicante, a queste domande è un buon modo per conoscersi meglio per poi mettere a fuoco schemi, dinamiche relazionali o copioni di vita che hanno caratterizzato il nostro passato e che influenzano ancora oggi il nostro presente
Salve caro utente
molto probabilmente è nella fase di innamoramento e comincia a subentrare la disillusione. Deve provare a vedere se riesce a ricontrattare i suoi ideali alla luce delle cose belle che ci sono nella relazione ed a cercare insieme alla sua fidanzata dei compromessi.
Ci provi e mi faccia sapere. A sua disposizione se vorrà contattarmi
molto probabilmente è nella fase di innamoramento e comincia a subentrare la disillusione. Deve provare a vedere se riesce a ricontrattare i suoi ideali alla luce delle cose belle che ci sono nella relazione ed a cercare insieme alla sua fidanzata dei compromessi.
Ci provi e mi faccia sapere. A sua disposizione se vorrà contattarmi
Sì, si può essere innamorati di qualcuno che ci fa soffrire, ma l’amore sano non dovrebbe portarci a stare male di continuo. Quando le differenze, la gelosia e i pensieri ricorrenti diventano fonte di malessere costante, è utile interrogarsi e un supporto psicologico può aiutarti a fare chiarezza e a capire cosa davvero ti fa bene
Gentile utente, sembra che nel suo caso lei ami così tanto questa persona da sentirla come se le appartenesse da sempre. Probabilmente la gelosia retroattiva di cui parla potrebbe concentrarsi su aspetti che sembrano rimasti in sospeso nel passato da parte di entrambi o, come ha scritto, su alcuni modi di fare che a lei provocano sofferenza. Tutto questo non indica necessariamente che lei soffre di dipendenza affettiva. Il tormento è un inteso stato di sofferenza emotiva quando si ha il senso che l'amore non sia corrisposto, quando una relazione è problematica o incerta. Sarebbe opportuno avviare insieme un lavoro di accettazione di quello che accade per capire realmente la causa del suo malessere. Inoltre le consiglio di esplorare in modo approfondito le emozioni connesse per gestirle meglio. Sarebbe buona cosa, eventualmente, parlare con il proprio partner della gelosia e dei reali sentimenti, cercando insieme delle soluzioni e sostenervi in modo reciproco. Un caro saluto
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