È più ragionevole rimanere in una relazione che ti garantisce una certezza, un sostegno quando non s

24 risposte
È più ragionevole rimanere in una relazione che ti garantisce una certezza, un sostegno quando non stai bene, vicinanza sia fisica/intima e sia emotiva costante e la possibilità di portarti via dal tuo nido d’origine dove non stai più bene ma con la consapevolezza che in realtà là fuori c’è qualcun altro che vorresti avere al tuo fianco anche se non sai se sarebbe possibile e con il senso di “soffocamento” della mancanza di libertà di fare altre esperienze amorose e in questo senso provare anche invidia verso i single che sono liberi di farne quante ne vogliono e quindi reprimere questo desiderio, oppure chiudere la relazione e avere finalmente la libertà desiderata ma correndo il rischio di rimanere forzatamente nel tuo nido d’origine, di non avere più una certezza e un sostegno quando ne hai bisogno, di alternare periodi di avventure/storielle a periodi di solitudine più totale sia fisica/intima sia emotiva ed eventuali amori non corrisposti? Qual è il male minore? So che non c’è una scelta giusta e una scelta sbagliata e che ogni scelta ha i suoi vantaggi e svantaggi ma sento che non sarei felice e soddisfatta in nessun caso.
Dott. Francesco Damiano Logiudice
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè capisco quanto questa situazione possa impattare sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale innanzitutto che lei faccia chiarezza circa ciò che sente e ciò che prova verso questa persona, ritagliandosi uno spazio d'ascolto per elaborare pensieri e vissuti emotivi legati alla situazione descritta pertanto la invito a richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL

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Dott.ssa Debora Versari
Psicologo clinico, Psicologo, Psicoterapeuta
Forlì
Buongiorno le relazioni d’ amore rispecchiano la nostra prima relazione d’ amore che abbiamo avuto con chi si è preso cura di noi…e riattiva ferite ed emotività.. e l’ altra persona coinvolta nella relazione ci fa da specchio…la domanda che si potrebbe porre e che in parte si sta già giustamente ponendo..ma voglio veramente questo per me?cosa mi attiva come posso fare per modificarlo…per cambiare? Saluti. Dottoressa Versari Debora.
Dott. Giuseppe Zucaro
Psicologo, Psicologo clinico
Corato
Capisco che ti trovi in un momento molto delicato e che la tua riflessione evidenzi la difficoltà di fare una scelta tra due strade che sembrano entrambe piene di compromessi. Da un lato, c’è la sicurezza, il sostegno e la stabilità di una relazione che ti offre vicinanza e supporto nei momenti difficili, ma che ti fa sentire limitata nella libertà e nel desiderio di esplorare altre esperienze. Dall’altro, c’è la possibilità di libertà e indipendenza, ma con l’incertezza e il rischio di affrontare periodi di solitudine e la mancanza di supporto nei momenti più difficili.
È comprensibile che tu ti senta divisa tra questi due desideri contrastanti e che, nonostante riconosca i pro e i contro di entrambe le scelte, la sensazione di non poter essere pienamente soddisfatta in nessuna delle due opzioni possa generare frustrazione e confusione.
Il percorso che ti troverai ad affrontare è sicuramente complesso, ma merita di essere esplorato più a fondo, analizzando insieme le tue priorità, i tuoi bisogni emotivi e i valori che desideri perseguire nella tua vita affettiva. Avere uno spazio per riflettere insieme, può aiutarti a fare chiarezza su ciò che senti veramente e su come muoverti in una direzione che ti porti a maggiore serenità e soddisfazione, non solo all'interno di una relazione, ma anche rispetto a te stessa.
Se lo desideri, possiamo fissare un appuntamento per approfondire insieme questa riflessione e aiutarti a trovare una soluzione che rispecchi davvero i tuoi bisogni. Sono qui per supportarti in questo percorso.
Un caro saluto.
Dott.ssa Lavinia Stefanini
Psicologo, Psicologo clinico
Roma
Comprendo la difficoltà che prova nel fare una scelta del genere. Ogni scelta porta con sé il perdere qualcosa ed è questo che forse le fa provare che non sarebbe felice e soddisfatta in nessun caso. Ciò che posso dirle è che dovrebbe, per quanto difficile, cercare di sentire a livello emotivo quale sente sarebbe la scelta giusta per lei e quali invece forse le paure che la spingono verso l'una o l'altra opzione. In questi casi può non essere facile farlo da soli, quindi posso consigliarle di pensare se un sostegno psicologico potrebbe esserle d'aiuto.
Dott.ssa Lavinia Stefanini
Dott.ssa Arianna Marzella
Psicologo, Terapeuta, Psicologo clinico
Udine
Buongiorno, perchè ha necessità di scegliere tra due situazioni? Si è chiesto cosa è meglio per lei e cosa desidera da una relazione indipendentemente da queste due opzioni? E' necessario doversi accontentare di qualcosa che implica già in partenza degli svantaggi? Resto a disposizione. Dott.ssa Arianna Marzella
Dott.ssa Laura Messina
Psicologo, Psicologo clinico
Roma
Buongiorno, ciò che ci racconta sembra riflettere un conflitto interiore tra sicurezza e libertà, un dilemma molto comune nelle relazioni affettive. Da un lato, la stabilità della relazione attuale le offre protezione, supporto emotivo e sicurezza; dall’altro, avverte un senso di soffocamento e curiosità verso altre esperienze. Questa ambivalenza può generare frustrazione, insoddisfazione e invidia verso chi percepisce come più libero.
Spesso, quando nessuna opzione sembra soddisfacente, il vero nodo non sta nella scelta tra due alternative, ma nella comprensione più profonda dei bisogni e delle paure che guidano il suo stato d’animo. Potrebbe essere utile esplorare cosa significhi per lei la libertà, quali siano le sue reali necessità emotive e cosa la trattiene nella relazione attuale. Un percorso di psicoterapia individuale potrebbe aiutarla a fare chiarezza su questi aspetti e a prendere una decisione più consapevole, basata su ciò che la farà stare meglio nel lungo termine. Un caro saluto.
Dott.ssa Silvia Parisi
Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo
Torino
La tua domanda esprime un forte conflitto interiore tra il bisogno di sicurezza e stabilità da un lato e il desiderio di libertà e nuove esperienze dall'altro. Come hai già intuito, non esiste una scelta oggettivamente giusta o sbagliata, ma solo quella che più si avvicina ai tuoi bisogni autentici e ai tuoi valori personali.

È importante chiedersi cosa significa per te la felicità e la soddisfazione: derivano più dalla connessione profonda con una persona che ti offre sostegno e vicinanza o dalla possibilità di esplorare nuove possibilità senza vincoli? Il senso di soffocamento che fornisce è legato alla relazione in sé o a un bisogno più ampio di crescita e autonomia?

A volte, quando ci sentiamo intrappolati tra due alternative, può essere utile esplorare se esistano opzioni intermedie, magari lavorando sulla relazione attuale per renderla più appagante o cercando di comprendere meglio cosa realmente desideri prima di prendere una decisione definitiva.

Vista la complessità della situazione e l'intensità delle emozioni coinvolte, sarebbe utile e consigliato approfondire questi temi con uno specialista che possa aiutarti a fare chiarezza e ad ascoltare più in profondità i tuoi bisogni autentici.

Dottoressa Silvia Parisi
Psicologa Psicoterapeuta Sessuologa
Dott.ssa Chiara Quinto
Psicologo clinico, Psicologo
Roma
Salve, da quanto scrive emerge un forte senso di conflitto interiore, legato alla sua relazione attuale e al desiderio di libertà.
Da un lato, riconosce il valore della stabilità, della vicinanza emotiva e del sostegno che questa relazione le offre, oltre alla possibilità concreta di allontanarsi da un ambiente che non la fa stare bene. Dall’altro, sente il peso della mancanza di libertà, il desiderio di fare nuove esperienze e una certa invidia verso chi può viverle senza vincoli.
Le chiederei questa sensazione di soffocamento e repressione del desiderio, da dove nasce? È legata solo alla relazione o rappresenta qualcosa di più ampio nella sua vita? Inoltre, il timore di chiudere il rapporto sembra portare con sé la paura della solitudine e dell’incertezza. Sarebbe interessante esplorare più a fondo il significato che dà alla solitudine: è una condizione da evitare a tutti i costi o potrebbe diventare un'opportunità di crescita?
Scrive: “sento che non sarei felice e soddisfatta in nessun caso”. Questo potrebbe suggerire che il problema non è solo nella scelta tra restare o andare via, ma in un senso di insoddisfazione più profondo. Che cosa rappresenta davvero, per lei, la libertà? E quanto sente di poter scegliere autenticamente, senza essere guidata solo dalla paura di perdere qualcosa?
Le suggerirei di andare oltre il dilemma del “male minore” per poter comprendere cosa potrebbe realmente portarla a una maggiore serenità e soddisfazione.
Dott. Andrea Boggero
Psicologo, Psicologo clinico
Genova
Quello che sta descrivendo è un conflitto interiore molto complesso e umano, che tocca bisogni profondi e spesso contrastanti: la sicurezza e la stabilità da un lato, la libertà e la possibilità di esplorare dall’altro. È comprensibile che si senta bloccata in questo dilemma, perché entrambe le scelte comportano delle rinunce e nessuna sembra portarla a una felicità piena e soddisfacente. Dal punto di vista cognitivo-comportamentale, un primo passo potrebbe essere quello di esplorare i pensieri automatici e le credenze che stanno alimentando questa sensazione di impasse. Ad esempio, quando pensa di rimanere nella relazione, quali immagini o scenari le vengono in mente? Cosa le dice la sua mente riguardo alla libertà che sente di perdere? Dall’altra parte, quando immagina di chiudere la relazione, quali sono i pensieri che la preoccupano di più? Forse c’è l’idea che rimanere sola significhi necessariamente sofferenza, o che l’indipendenza porti inevitabilmente insicurezza. Portare alla luce queste convinzioni può aiutarla a valutarle con maggiore lucidità, perché a volte il nostro cervello tende a vederle in modo più rigido di quanto non siano nella realtà. Un altro aspetto importante riguarda i suoi bisogni reali. Sta cercando di scegliere tra due possibilità entrambe insoddisfacenti, ma forse la domanda da porsi non è solo quale sia il “male minore”, bensì cosa la renderebbe veramente felice e realizzata. In questo momento, sente di poter costruire con il suo attuale partner una relazione che la faccia sentire libera pur rimanendo in coppia? O sente che questa relazione la limita troppo rispetto a ciò che desidera? E ancora, il desiderio di libertà nasce da un’esigenza autentica di esplorare e scoprire, oppure potrebbe essere in parte influenzato da un’idea idealizzata di cosa significhi essere single? Spesso si tende a vedere l’altro scenario come più attraente quando si è insoddisfatti, ma ogni scelta porta con sé aspetti positivi e negativi che nella realtà potrebbero essere diversi da come li immaginiamo. Se sente che, indipendentemente da tutto, stare in questa relazione la fa sentire soffocata, allora è importante ascoltare questa sensazione e capire cosa può fare per non reprimere i suoi bisogni. Potrebbe trattarsi di un bisogno di maggiore autonomia personale, di nuove esperienze anche all’interno della coppia, o di una reale incompatibilità con il suo partner. D’altra parte, se la paura di rimanere sola è il principale ostacolo a chiudere la relazione, potrebbe essere utile chiedersi se questo timore sta offuscando la possibilità di costruire, nel tempo, un percorso che sia più in linea con chi è oggi e con ciò che desidera davvero. Non è detto che debba prendere una decisione immediata o drastica. Forse, prima di tutto, potrebbe esplorare meglio i suoi bisogni e lavorare su come stare bene con sé stessa, indipendentemente dalla relazione. A volte, quando ci sentiamo bloccati tra due strade, la soluzione può essere creare una terza possibilità, che non sia una scelta tra il restare o l’andarsene, ma un percorso di crescita personale che la aiuti a capire cosa vuole davvero. Questo potrebbe significare parlare con il partner dei suoi sentimenti, sperimentare maggiore indipendenza nella relazione, o lavorare sulle sue paure legate alla solitudine. Qualunque decisione prenderà, l’importante è che sia una scelta consapevole e non dettata solo dalla paura di perdere qualcosa. Spesso, la vera libertà non sta solo nel poter vivere molte esperienze, ma nel sentirsi in pace con la propria scelta, qualunque essa sia. Cari saluti, Dott. Andrea Boggero
Dott.ssa Sara Dassiè
Psicologo, Psicologo clinico
Codognè
Gentile utente, capisco quanto questa situazione possa essere difficile e carica di emozioni contrastanti. Da un lato, la stabilità della relazione le offre sicurezza, sostegno e la possibilità di distaccarsi da un ambiente che non la fa più stare bene. Dall’altro, avverte il desiderio di libertà, la curiosità di esplorare altre possibilità e il timore di perdere occasioni che potrebbero rivelarsi importanti per la sua crescita personale.
La sua riflessione mostra come nessuna delle due scelte sembri pienamente soddisfacente per lei in questo momento. Forse, invece di concentrarsi su quale sia il “male minore”, potrebbe essere utile chiedersi:
- Quali sono i suoi reali bisogni e desideri in una relazione?
- Ciò che prova è un segnale che qualcosa di essenziale le manca nel rapporto attuale o è un bisogno più profondo di esplorare sé stessa?
- La paura di rimanere senza un punto di riferimento quanto pesa nella sua decisione rispetto alla volontà di essere davvero felice?
Non è necessario prendere una decisione immediata. Forse potrebbe essere utile prendersi del tempo per ascoltarsi meglio, approfondire ciò che sente e, se lo desidera, confrontarsi con qualcuno che possa aiutarla a chiarire i suoi pensieri in modo più sereno e consapevole.
Resto a disposizione per ulteriori chiarimenti.
Dott.ssa Sara Dassiè
Dr. Matteo Paoletti
Psicologo, Psicologo clinico
Roma
Salve e grazie per la condivisione. Come dice lei, proviamo a non stare dentro un ottica di comportamento giusto o sbagliato. Propone la questione come entrambi fossero qualcosa di "male" o che ce ne sia insito nelle due scelte ma ce ne sia però uno "minore" da scegliere. Mi chiedo cosa lei desideri. Parliamo di desiderare quando smettiamo di fare fantasie su quale sia e quale sarà la realtà. In questo momento della vita sembra che questo "altro" che sta fuori sia una fantasia, ad esempio. Lei dice che vorrebbe fare varie esperienze amorose oltre a quella che ha. Come mai? Come se nel rapporto di coppia ci sia un vincolo, una fregatura. Mi sembrano questioni su cui ha una domanda di pensiero, una domanda da portare in un contesto psicologico/psicoterapeutico.

Buon lavoro,
Dott. Matteo Paoletti
Ciao, grazie per aver condiviso questa riflessione così profonda e complessa. Capisco che ti trovi in un momento di grande incertezza, dove sembra che ogni opzione comporti dei sacrifici e delle difficoltà. Questo tipo di dilemma emotivo è comune quando ci si trova di fronte a una decisione che tocca sia il cuore che la mente: restare in una situazione che ti dà certezza ma ti limita, o cercare la libertà a rischio di solitudine e incertezze.

### 1. **Riconoscere il dilemma: certezza vs. libertà**

Il primo passo in questa situazione è riconoscere che, come hai giustamente detto, **ogni scelta ha i suoi pro e contro**. Da un lato, rimanere in una relazione che ti dà certezza, supporto e vicinanza emotiva e fisica ti permette di sentirti al sicuro, specialmente nei momenti di difficoltà. Questo tipo di relazione ti offre un "porto sicuro", ma, come hai notato, potrebbe anche farti sentire "soffocata" dalla mancanza di libertà e dal desiderio di esplorare altre esperienze, inclusi legami amorosi diversi. D'altro canto, scegliere la libertà significa, potenzialmente, **liberarsi dalle restrizioni emotive e pratiche di una relazione stabile**, ma anche affrontare la solitudine, l'incertezza e la possibilità di non avere quel sostegno quando ne avresti bisogno.

Questa è una delle sfide più comuni nelle relazioni: il bilanciamento tra **autonomia** e **connessione profonda**. Entrambi sono necessari per il benessere, ma possono entrare in conflitto se non c'è una sintonia su cosa ciascuna persona desidera e ha bisogno in un dato momento della vita.

### 2. **Cosa ti manca realmente nella relazione attuale?**

Mi sembra che tu stia vivendo un conflitto tra ciò che la relazione ti offre (certezza, sostegno, vicinanza) e ciò che senti ti manca (libertà di esplorare nuove esperienze amorose). È importante chiederti: **quale parte di te sente il bisogno di esplorare altre possibilità?** È il desiderio di nuove esperienze romantiche o il bisogno di sentirti libera di vivere altre opportunità nella vita in generale? A volte, la voglia di "fuggire" da una situazione stabile non è solo legata alla relazione, ma al **desiderio di cambiamento** o di crescita personale che non avviene più dentro quella dinamica.

Se ti trovi a sentirti limitata dalla relazione, forse c'è una parte di te che non si sente completamente realizzata o che ha bisogno di spazio per crescere individualmente, al di fuori della relazione. La libertà che desideri potrebbe non riguardare solo l’aspetto amoroso, ma anche la possibilità di **esplorare te stessa** e la vita in modo più ampio.

### 3. **Riflessioni sulla solitudine e il sostegno**

Un altro punto importante è la **solitudine** che potresti sperimentare se decidessi di chiudere la relazione. La paura della solitudine, soprattutto emotiva, è qualcosa che tocca molte persone e, come hai detto, potrebbe comportare anche il rischio di trovarsi in situazioni di "avventure" che non soddisfano veramente. Tuttavia, è anche importante riflettere su **quanto sia fondamentale per te il sostegno costante nella relazione**. Questo sostegno può sicuramente essere un punto di forza, ma a lungo andare potrebbe anche diventare una "dipendenza emotiva", se non riesci a trovare altre forme di supporto (ad esempio, nelle amicizie o nella tua crescita personale).

Sebbene sia difficile affrontare la solitudine, essa può anche rappresentare un'opportunità per crescere, **scoprire nuove risorse interiori** e imparare a stare bene con se stessi. La solitudine non è sempre un male, anche se inizialmente può sembrare spaventosa. La vera sfida è imparare a vivere con essa senza sentirsi persi.

### 4. **Come affrontare la paura dell'incertezza**

L’incertezza è una costante in ogni tipo di relazione e in ogni fase della vita. Il fatto che tu abbia paura di **rimpiangere la tua scelta** è comprensibile. Ma forse quello che potresti esplorare è il **concetto di ambivalenza**, cioè vivere e accettare il fatto che, anche dopo aver fatto una scelta, non avrai mai certezza assoluta su come sarebbe andata se avessi scelto diversamente. Tuttavia, ogni scelta che facciamo ci permette di imparare qualcosa di nuovo su di noi e sul nostro desiderio. Quindi, anche se nessuna delle due opzioni sembra perfetta, entrambe offrono possibilità di crescita.

### 5. **Quali sono i tuoi veri bisogni?**

Per aiutarti a chiarire la situazione, ti consiglio di riflettere su cosa desideri **veramente** in questo momento della tua vita. Se pensi che la relazione attuale ti dia più sicurezza e affetto, ma ti limiti, chiediti se hai già esplorato tutte le possibilità di crescita individuale dentro questa relazione. Potresti cercare di trovare uno spazio che ti permetta di essere te stessa, senza rinunciare alla connessione affettiva che ti offre la relazione. Se la mancanza di libertà è un problema più profondo, potrebbe essere necessario prendere una decisione più radicale.

Se la solitudine e l’incertezza del futuro ti spaventano, **riflettere sui tuoi valori fondamentali** (come l'indipendenza, il supporto emotivo, la libertà di esplorare) potrebbe aiutarti a fare chiarezza. A volte, mettere tutto su una bilancia ti permette di vedere più chiaramente cosa ti sta davvero facendo stare bene e cosa ti limita.

### 6. **Cosa può aiutarti a fare chiarezza?**

- **Riflessione personale**: Prenditi del tempo per esplorare i tuoi sentimenti senza la pressione di dover prendere una decisione immediata.
- **Parlare con qualcuno di fiducia**: Se ti sembra utile, parlare con una persona che rispetti o un professionista può darti una prospettiva più chiara.
- **Fare un bilancio dei pro e dei contro** di ogni scelta, senza focalizzarti solo sulle paure. Ogni strada avrà vantaggi e svantaggi, ma l'importante è scegliere quella che ti consente di essere autentica con te stessa.

### 7. **Conclusioni**

Non c’è una risposta semplice, ma ti invito a ricordare che ogni scelta porta con sé una **fase di adattamento** e, alla fine, è una questione di come ti senti **rispetto a te stessa e ai tuoi bisogni**. Ascolta la tua voce interiore, che ti guiderà nella direzione che più ti risuona. A volte, la strada più giusta è quella che ti permette di crescere, anche attraverso il confronto con le difficoltà e le incertezze che ogni scelta porta con sé.

Se desideri continuare a esplorare questi temi o a fare altre riflessioni, sono qui per te. Un abbraccio virtuale.
Dott.ssa Chantal Danna
Psicologo, Psicologo clinico
Aosta
Buomngiorno,
come giustamente scrive non esiste una soluzione corretta e l'altra sbagliata, l'importante è fare una scelta in maniera consapevole senza agire d'impulso. Per fare ciò è necessario che lei si chieda di cosa ha bisogno tra5/10 anni per ssere felice? E quante energie ha in questo momento per affrontare l'una o l'altra scelta? A volte si vorrebbe fare una scelta ma poi non si hanno le energie vitali necessarie per affrontarla.
Sono a disposizione se volesse fare qualche domanda piàù mirata per fare chiarezza.
Cordfialmente.
Dott.ssa Chantal Danna
Dott. Giorgio De Giorgi
Psicologo, Psicologo clinico
Bologna
Gentile,
La sua domanda è davvero profonda e mette in luce una serie di emozioni contrastanti. Mi chiedo: cosa teme di più tra la stabilità che le offre la relazione attuale e la libertà che desidera, ma che porta con sé l’incertezza? La difficoltà sta proprio nel trovare un equilibrio tra ciò che è sicuro e ciò che si desidera esplorare. Cosa le sembra più importante per il suo benessere a lungo termine? Ogni scelta ha i suoi pro e contro, e potrebbe essere utile esplorare insieme cosa rappresentano davvero per lei sia la libertà che la sicurezza. Cordiali saluti!

Dr. Giorgio De Giorgi
 Jessica Venga
Psicologo
Lucca
Caro anonima,
temo che per avere la risposta a questo suo quesito, lei debba prima avere chiaro in mente cosa desidera e come il suo comportamento incide sulla vita degli altri.
Da quello che scrive sembra che lei abbia una relazione che possa allontanarla dal suo nido d'origine, ma ha paura di intraprenderla perchè vorrebbe più libertà. In tutto quello che lei ha scritto, non è stata mai nominata la parola amore, e nemmeno la parola affetto, e da quel che percepisco lei inizierebbe una relazione solo per - mi passi il termine - fini "utilitaristici" come allontanarsi dal nido e avere vicino qualcuno. Ha mai pensato se l'altra persona desideri avere a suo fianco qualcuno che sta con lui solo per questi motivi?

Voglio poi avanzare un'altra riflessione sempre legata al tema suddetto: sembra che lei pensi di dipendere da qualcuno per allontanarsi dal nido e che necessiti di qualcuno che le stia vicino che la sostenga per stare bene. Ha mai trascorso dei periodi da sola? che rapporto ha con la solitudine? Come vive le relazioni con l'altro? cosa desidera da esse? Chi è un fidanzato, per lei?
Io penso che lei debba riflettere su questi punti per prendere una decisione e magari potrebbe essere utile anche l'aiuto di uno psicologo.

Se lo desidera, sono disponibile ad aiutarla anche online se non abita nel mio comune.

Rimango a sua disposizione

Saluti

Dott.ssa Jessica Venga
Dott.ssa Stefania Giannino
Psicologo, Psicologo clinico
Castelfranco Emilia
A volte si fanno delle domande che contengono già delle risposte e questo potrebbe essere il suo caso. Lei chiede qual è il male minore ma desidera fortemente una terza alternativa perchè la vita a volte è fatta anche di scelte che possono renderci pienamente felici e non soltanto 'accontentati'. Da una parte ha l'opzione di appoggiarsi in una relazione che la allontani dal nido di origine per metterla in quello che mi pare lei senta come un nuovo nido, diverso da quello di origine ma pur sempre un nido (e mi chiedo se è quello che vuole perchè da quello che mi sembra non pare così..); dall'altra parte ha posto l'opzione per la quale non c'è una relazione e quindi c'è il nido d'origine come posto in cui stare che lo descrive come luogo dove non si sente bene. Ma cosa la blocca dal poter immaginare un posto dove non c'è nè questo e nè quello, un posto Suo, dove può esplorare, dove la scelta non è basata su uno spazio altrui, che non sente come il suo spazio di felicità? Mi chiedo se senta la necessità di partire di proprio da sè stess* per capire cosa desidera veramente e cosa invece la fa sentire soffocata.
Un caro Saluto
Salve, la ringrazio per aver condiviso il suo vissuto. Posso immaginare quanto questa situazione le stia creando dubbi e insoddisfazione. È normale trovarsi a un bivio quando una relazione offre sicurezza e stabilità, ma al tempo stesso si avverte il desiderio di esplorare altre possibilità.
Da ciò che scrive, emergono sia le sue paure che i suoi bisogni. Sembra che da un lato vi sia il timore della solitudine e della perdita di certezze, dall’altro il desiderio di libertà, di nuove esperienze e forse anche di capire se esista un’alternativa più appagante. La paura di rimanere soli è comprensibile, ma è anche importante ricordare che la solitudine non è solo privazione: può diventare un’occasione preziosa per conoscersi meglio, capire cosa si desidera davvero e crescere come persona.
Le relazioni possono trasformarsi in un’abitudine, e in questi casi è utile chiedersi se i costi di restare insieme superino i benefici. Se si sente “imprigionata”, questo malessere merita di essere ascoltato. Essere single e vivere esperienze diverse è una fase della vita che, se mai sentisse di averla trascurata, potrebbe diventare un rimpianto in futuro.
Esiste anche una “terza via”: parlarne apertamente con il suo partner e valutare se sia possibile trovare un equilibrio diverso, magari con una forma di relazione più aperta, se entrambi foste d’accordo. Una comunicazione chiara e assertiva è essenziale per evitare fraintendimenti e tensioni.
Sicuramente, restare bloccati in una situazione di incertezza può portare a un crescente malessere, e mi sembra che questo disagio sia già presente. Se sente il peso di questa scelta, il supporto di un professionista potrebbe aiutarla a fare maggiore chiarezza su ciò che vuole davvero. Domande pubbliche come questa possono offrire spunti di riflessione, ma non sostituiscono un confronto più approfondito e personalizzato.
Un caro saluto.
Dott.ssa Stefania Masolini
Psicologo, Psicologo clinico, Sessuologo
Vimercate
Gentilissima,

Grazie per aver condiviso il suo vissuto. Come ha sottolineato anche lei, non esistono scelte giuste o sbagliate, ma sicuramente ogni scelta implica il lasciar andare lo scenario non scelto in favore di quello intrapreso. Ciò può rivelarsi molto difficile e paralizzante proprio perchè, come anche lei ha descritto, si tratta di lasciare andare una versione di noi di cui non faremo esperienza. Mi sento comunque di suggerirle una riflessione: rispetto al suo dilemma personale, potrebbe esserle utile informarsi su stili relazionali romantici diversi dalla monogamia o che incontrano meglio le sue esigenze.

Cordialmente,
Comprendo molto bene la difficoltà di trovarti in una situazione in cui entrambe le opzioni, seppur diverse, sembrano portarti a dei dilemmi emotivi e relazionali molto complessi. È normale sentirsi sopraffatti quando si è costretti a confrontarsi con scelte che riguardano aspetti così intimi della propria vita, e la tua riflessione mostra una grande consapevolezza della situazione. È importante ricordare che non esistono risposte facili o soluzioni rapide a queste dinamiche interne, e che ogni scelta ha in sé sia potenzialità di crescita che rischi. Spesso, il malessere che proviamo non è tanto dovuto alla “correttezza” o meno di una decisione, quanto alla paura di affrontare il cambiamento, a volte anche quella paura di "lasciar andare" certe sicurezze, pur rendendosi conto che non sono più sufficienti a soddisfare i nostri bisogni interiori.
Ciò che posso suggerirti è di concederti il tempo di esplorare queste emozioni in modo profondo, senza giudicare te stessa. Essere consapevole dei propri desideri, dei propri limiti e delle proprie paure è già un passo molto importante. A volte, però, il confronto con un altro spazio sicuro, come quello di un percorso terapeutico, può aiutare a chiarire le priorità che forse oggi risultano confuse.
Proprio per questo, ti invito a prendere in considerazione l’idea di fissare un primo incontro, in cui poter approfondire insieme i tuoi pensieri e le tue emozioni riguardo a questa situazione. Potremmo esplorare le tue paure, i tuoi desideri, e il modo in cui puoi trovare un equilibrio che ti permetta di vivere in modo più sereno e soddisfatto, qualunque scelta tu voglia intraprendere.
Saluti
Dott.ssa Marika Muscarella
Dott.ssa Graziana Maffione
Psicologo
Bisceglie
Capisco quanto questa scelta possa sembrarle difficile e piena di incertezze. Da quello che racconta, sembra che si trovi in una sorta di conflitto tra il bisogno di stabilità, protezione e vicinanza affettiva e il desiderio di libertà, esplorazione e autenticità nei suoi sentimenti.

Forse potrebbe essere utile chiedersi: quale di questi bisogni sente più forte in questo momento della sua vita? È possibile che la sensazione di soffocamento derivi da qualcosa di più profondo rispetto alla relazione stessa? E quanto di ciò che teme nel ‘lasciare’ dipende da paure legittime e quanto da scenari ipotetici che la preoccupano?

Più che trovare il ‘male minore’, potrebbe essere utile provare a comprendere meglio quali sono i suoi veri bisogni e valori in questo momento.

Spero di averle dato uno spunto utile.
Dott.ssa Giorgia Proietti
Psicologo, Psicologo clinico
Roma
Gentile utente, il suo quesito è molto interessante, e ha ragione quando dice che non c'è una scelta giusta IN GENERALE. C'è una scelta giusta per lei, deve solo capire qual è.
Un caro saluto
Dott. Luca Vocino
Psicologo clinico, Psicologo
Trezzano Rosa
Buongiorno gentile Utente, la domanda che si pone è molto complessa e tocca aspetti profondi del proprio essere, del suo bisogno di sicurezza e della sua ricerca di libertà e autenticità. È naturale sentirsi divisi tra il conforto di una relazione stabile e il desiderio di esplorare ciò che potrebbe esserci al di fuori di essa. Da un lato, la sicurezza affettiva e il sostegno sono elementi fondamentali per il benessere emotivo, ma dall’altro, la sensazione di soffocamento e il rimpianto per ciò che potrebbe essere potrebbero farle percepire questa relazione come una limitazione piuttosto che una scelta consapevole.

Ciò che sembra emergere è il timore di perdere qualcosa, indipendentemente dalla decisione che prenderà. Se rimane, potrebbe sentire di rinunciare a esperienze che potrebbero arricchirla; se lascia la relazione, potrebbe trovarsi a rimpiangere la stabilità e il supporto che ora le dà sicurezza. Questo senso di insoddisfazione in entrambe le possibilità può indicare che, più che una scelta tra due alternative, forse ha bisogno di comprendere meglio cosa davvero desidera e cosa la renderebbe realmente felice.

Forse potrebbe essere utile esplorare cosa rappresenta per lei la libertà e in che modo potrebbe conciliare il bisogno di stabilità con quello di autonomia personale. A volte, non è necessario un cambiamento radicale per trovare un equilibrio più soddisfacente. Inoltre, riflettere sui reali sentimenti verso la persona con cui sta ora potrebbe aiutarla a capire se la sua è una relazione costruita su un autentico affetto o più sulla paura di restare sola.

Prendersi del tempo per ascoltarsi profondamente potrebbe essere il primo passo per dissipare questa sensazione di insoddisfazione e trovare una via che le permetta di sentirsi più serena e padrona delle sue scelte.

Dott. Luca Vocino
Dott.ssa Alessia D'Angelo
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Milano
Gentile utente, ciò che è ragionevole lo è per lei e per nessun altro. In un bilancia decisionale costi benefici sta ha lei capire cosa è più importante. Nessun potrà decidere per lei, poiché non sarebbe giusto nei suoi confronti. La felicità personale nasce e si alimenta dalle nostre scelte. Credo lei metta sul piatto punti interessanti degni di maggior esplorazione e riflessione. Rimango a sua disposizione Dott.ssa Alessia D'Angelo
Dott.ssa Nunzia Mazzone
Psicologo, Psicologo clinico
Trinitapoli
Non esiste il male minore e il male peggiore, in questo caso. Come non esiste una scelta giusta e una sbagliata. Le scelte sono determinate da soggettività e consapevolezza; l'importante è che lei si senta libera di fare ciò che la fa star bene. A volte nella vita ci si ritrova a fare delle scelte di "convenienza", ma che in realtà costano la felicità. Rifletta su questo.
Dott.ssa Nunzia Mazzone

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