Dopo essermi sentito scollegato la mia mente è come se fosse artificiale, non viene tutto in modo na

24 risposte
Dopo essermi sentito scollegato la mia mente è come se fosse artificiale, non viene tutto in modo naturale come prima... Vorrei sentire un vostro parere a riguardo, grazie...
Dott. Italino Branca
Psicoterapeuta, Psicologo clinico, Psicologo
Catania
E' molto difficile dare una risposta alla sua domanda. Parla di mente artificiale come se non riuscisse più a processar e sentire la parte viva di sè, la parte degli affetti e delle emozioni.
Le posso consigliare di prendere in considerazione una psicoterapia.

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Dott.ssa Silvia Parisi
Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo
Torino
Salve,

La sensazione di sentirsi "scollegato" e di percepire la propria mente come artificiale può essere molto destabilizzante. Questo stato può essere associato a fenomeni come la derealizzazione o la depersonalizzazione, che si manifestano spesso in periodi di forte stress, ansia o dopo esperienze emotivamente intense. È come se la mente entra in una sorta di "modalità automatica", creando una distanza tra sé e la realtà circostante.

Se questa sensazione persiste e influisce sulla sua quotidianità, potrebbe essere utile esplorare le cause sottostanti, comprese eventuali esperienze di stress prolungato, traumi o difficoltà emotive. Le strategie come la Mindfulness, la regolazione emotiva e l'elaborazione dei pensieri possono aiutare a recuperare una connessione più naturale con sé stessi e con il mondo.

Sarebbe utile e consigliato per approfondire rivolgersi ad uno specialista che possa aiutarla a comprendere meglio questa esperienza e trovare strumenti efficaci per affrontarla.

Cordiali saluti,
DOTTORESSA SILVIA PARISI
PSICOLOGA PSICOTERAPEUTA SESSUOLOGA
È comprensibile che questa sensazione di "mente artificiale" e di perdita di naturalezza nel pensiero possa generare disagio. Da ciò che descrivi, sembra che tu stia vivendo una sorta di distacco da te stesso o dal tuo modo abituale di percepire e interagire con il mondo. Questo potrebbe essere legato a molteplici fattori, come periodi di forte stress, ansia, stanchezza mentale o cambiamenti significativi nella vita.

A volte, quando ci sentiamo "scollegati", il nostro cervello può entrare in uno stato di iperanalisi, cercando di controllare e monitorare ogni pensiero, il che può dare l'impressione che tutto sia meno spontaneo. Questo fenomeno può essere transitorio, ma se persiste e influisce sul tuo benessere, potrebbe essere utile esplorarlo più a fondo con un professionista.

Ti invito a riflettere su alcuni aspetti: ci sono stati eventi o cambiamenti recenti nella tua vita che potrebbero aver influenzato questa percezione? Hai notato se ci sono momenti in cui questa sensazione si attenua o, al contrario, si intensifica?

Se questa esperienza ti sta creando difficoltà o sofferenza, potrebbe essere utile parlarne con qualcuno di fidato o con uno psicologo, che potrebbe aiutarti a comprendere meglio il tuo stato interno e a trovare strategie per recuperare quella sensazione di naturalezza e connessione.

Spero di esserti stata di aiuto. Se volessi approfondire il discorso puoi contattarmi :)
Dott. Giorgio De Giorgi
Psicologo, Psicologo clinico
Bologna
Capisco bene il suo vissuto. A volte, quando ci sentiamo scollegati, la mente sembra quasi "estranea" a noi stessi, come se le cose non scorrano più con la stessa naturalezza. Che ne pensa se fosse un’opportunità per esplorare come il suo modo di vedere il mondo si sta trasformando? Forse la mente, come un buon strumento, sta solo cercando di adattarsi a un nuovo modo di essere. Sarebbe interessante scoprire insieme cosa sta cercando di dirle.
Se interessato ad approfondire, son disponibile su consulenza, anche online

Un caro saluto,

Dr. Giorgio De Giorgi
Dott.ssa Giorgia Pinessi
Psicologo, Psicologo clinico
Lissone
Buongiorno gentile utente, per poterle dare un parere circa la situazione che sta vivendo necessiterei di più informazioni.
Dott.ssa Pinessi Giorgia
Dott.ssa Roberta Fidone
Psicologo, Psicologo clinico
Catania
Salve, sentirsi "scollegati" potrebbe essere riferito ad una qualche condizione dissociativa dovuta ad un trauma a cui la coscienza si rifiuta di avere accesso. Si tratta di una strategia adattiva per la sopravvivenza estrema, in quanto prima di ricorrere alla dissociazione, la nostra mente mette in atto altre soluzioni, proprio per difendersi dalla condizione alienante e artificiale che lei descrive. Pertanto, per arrivare alla dissociazione, ci deve essere una condizione clinica legata a vissuti traumatici irrisolti.
Le consiglio in questo caso di affidarsi presto ad un professionista.
Io mi occupo anche di dissociazione e trauma, se vuole possiamo fissare un primo incontro online.
Buona serata
Dott.ssa Roberta Fidone, Psicologa
Dott.ssa Laura Bova
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Quartu Sant'Elena
Buonasera.
Purtroppo ritengo le informazioni che lei da insufficienti per poter esprimere qualsiasi parere a riguardo.
Mi sento però in dovere di consigliarle un incontro con un terapeuta per poter al meglio inquadrare la sintomatologia .
distinti saluti
Dott.ssa Chiara Quinto
Psicologo clinico, Psicologo
Roma
Quando dice “la mia mente è come se fosse artificiale” e che le cose non vengono più in modo naturale, mi sembra di cogliere una sensazione di estraneità, quasi come se la sua mente funzionasse in modo diverso rispetto a prima.
Le chiedo: questa percezione è costante o ci sono momenti in cui si affievolisce? Ha notato se è legata a periodi di forte stress, ansia o stanchezza mentale?
Spesso, esperienze come quella che descrive possono essere connesse a un senso di distacco emotivo o a meccanismi di difesa della mente, che cerca di proteggersi da qualcosa di intenso. Le suggerirei di esplorare cosa sta attraversando, per capire se questo scollegamento sia un segnale di qualcosa di più profondo, come una fase di stress prolungato, ansia o pensieri ripetitivi che influenzano il suo modo di percepirsi.
Secondo il mio parere, un percorso terapeutico potrebbe aiutarla a riconnettersi a sé stesso in modo più autentico, a ritrovare quella naturalezza che sente di aver perso e a comprendere cosa sta mantenendo attiva questa sensazione.
Se lo desidera, possiamo lavorarci insieme: ricevo a Roma e online.
Dott. Luca Vocino
Psicologo clinico, Psicologo
Trezzano Rosa
Buongiorno gentile Utente, quello che descrive sembra essere un'esperienza di distacco dalla propria spontaneità e dal proprio modo abituale di pensare e percepire la realtà. Può capitare, in certi momenti della vita, di sentirsi come se la mente funzionasse in modo diverso rispetto al solito, quasi in maniera meccanica o artificiale, come se fosse meno fluida o meno autentica.

Questa sensazione può avere diverse origini. A volte è legata a periodi di stress, ansia o affaticamento mentale, che possono influenzare il modo in cui ci percepiamo e interagiamo con il mondo. Altre volte può derivare da una sorta di distacco emotivo o da un cambiamento nel modo in cui ci rapportiamo alla nostra interiorità. Se ha vissuto momenti difficili o eventi che l’hanno scosso, potrebbe essere una reazione a tutto questo.

È importante ascoltare queste sensazioni senza allarmarsi, cercando di capire se sono temporanee o se persistono nel tempo. Se sente che questa percezione la sta influenzando in modo significativo, parlarne con un professionista potrebbe aiutarla a esplorare meglio ciò che sta vivendo e trovare strategie per riappropriarsi di quella naturalezza che sembra sfuggirle.

Dott. Luca Vocino
Dott.ssa Adriana Gaspari
Psicologo clinico, Sessuologo
Chieti
Gentile utente comprendo la sua sorpresa e sconcerto. Le consiglio di fare un accertamento neurologico, contattando un neurologo o psichiatra.
Resto a disposizione e la saluto cordialmente
Dott.ssa Adriana Gaspari
Dott.ssa Elisa Boccacci
Psicologo, Psicologo clinico
Bologna
salve, purtroppo ho pochi elementi per comprendere quello che le è accaduto e da cosa è stato causato. Se vuole le posso proporre un primo incontro online gratuito per capire meglio insieme quello che è successo.

Un caro saluto
Dott.ssa Elisa Boccacci
Dott.ssa Rossella Carrara
Psicologo, Psicologo clinico
Bergamo
Buonasera, le consiglio un consulto psichiatrico. Cordiali saluti.
Dott.ssa Federica Scaturin
Psicologo, Psicologo clinico, Terapeuta
Dolo
Buongiorno, solitamente questo disturbo viene scatenato da un grave stress, in particolare un abuso emotivo o da forti stress (come aver subito o assistito a un abuso fisico). La sensazione di distacco da se stessi o dall'ambiente circostante può manifestarsi periodicamente o essere continua.
Il trattamento principale per il disturbo da depersonalizzazione/derealizzazione è la psicoterapia, anche se vengono a volte utilizzati degli psicofarmaci.
E' consigliato quindi farsi aiutare da un professionista.
Resto a disposizione.
Un caro saluto.
Dott.ssa Silvia Masia
Psicologo, Psicologo clinico
Roma
Buongiorno, forse sarebbe utile avere più informazioni circa il suo sentire. Non sarebbe etico esprimersi se non in una sede opportuna in cui, nella relazione con un professionista, possa condividere il suo vissuto e i suoi sentimenti attuali.
Il mio consiglio è dunque quello di ricercare il supporto di un professionista psicologa che lo possa aiutare a far luce sui suoi sentimenti, col fine di dar loro i significati che cerca.
Un saluto
Buongiorno, per poterle dare un parere professionale e accurato è necessario un approfondimento in sede di colloquio. In questo modo è possibile valutare al meglio la situazione e fornire un riscontro più preciso. Resto a disposizione. Un caro saluto.
Buongiorno,
per poter dare un parere sarebbe utile conoscere la sua storia in modo più approfondito così da capire meglio ciò che prova in questo momento.
Se vuole rimango disponibile
Un caro saluto
Dott.ssa Claudia Fontanella
Dott. Andrea Boggero
Psicologo, Psicologo clinico
Genova
Capisco quanto possa essere destabilizzante la sensazione che descrive. Sentirsi “scollegato” da sé stessi e percepire la propria mente come artificiale può generare confusione, ansia e un forte senso di estraneità rispetto alla propria esperienza interiore. È come se qualcosa, che prima era spontaneo e naturale, ora fosse diventato forzato o distante. Da un punto di vista cognitivo-comportamentale, questa sensazione potrebbe essere associata a uno stato di derealizzazione o depersonalizzazione, due fenomeni che possono emergere in momenti di forte stress, ansia o dopo periodi di sovraccarico mentale ed emotivo. La derealizzazione si manifesta con la sensazione che il mondo esterno sia irreale, come se fosse distante o ovattato, mentre la depersonalizzazione riguarda una sorta di distacco da sé stessi, con la percezione di non essere più pienamente presenti nelle proprie emozioni o pensieri. A volte, queste sensazioni possono essere innescate da un periodo di forte ansia, da uno stress prolungato o anche da un episodio particolarmente impattante sul piano emotivo. Quando la mente si trova sotto pressione per troppo tempo, può adottare meccanismi di difesa per proteggersi, e uno di questi è proprio il distacco emotivo, che può dare questa sensazione di “artificialità”. È come se la mente, per non sovraccaricarsi, si mettesse in modalità automatica, rendendo le esperienze meno vivide, meno naturali. Una delle prime cose che potrebbe aiutarla è osservare questi pensieri e queste sensazioni senza cercare di combatterli. Più si prova a forzarsi a tornare “come prima”, più si rischia di alimentare il senso di frustrazione e di alienazione. Invece, potrebbe provare ad accettare che, in questo momento, la sua mente sta semplicemente reagendo in questo modo, e che questa condizione, per quanto spiacevole, non è permanente. Un altro aspetto su cui potrebbe lavorare è il modo in cui presta attenzione ai suoi pensieri e alle sue percezioni. Spesso, quando ci si focalizza troppo sulla sensazione di essere “scollegati”, la mente finisce per rafforzare questa esperienza. Provi a spostare gradualmente l’attenzione su attività che la riportano nel “qui e ora”, come esercizi di mindfulness, attività fisica o esperienze che coinvolgono i sensi (ascoltare musica, camminare nella natura, cucinare). Il contatto con il presente aiuta a riconnettersi con sé stessi. Se questa sensazione persiste e ha un impatto significativo sulla sua qualità di vita, un percorso terapeutico potrebbe aiutarla a comprendere meglio le cause sottostanti e a sviluppare strategie per ritrovare un senso di naturalezza nei suoi pensieri e nelle sue emozioni. Non è solo in questo percorso, e il fatto che abbia condiviso ciò che prova è già un primo passo importante per ritrovare un equilibrio. Resto a disposizione. Dott. Boggero Andrea
Dott.ssa Marialisa Catalini
Psicologo, Psicologo clinico
Quarto
Gentile utente, probabile lei stia affrontando un momento di cambiamenti dove possono riaffiorare pensieri intrusivi. L importante è comprendere che è solo un periodo passeggero. Cercando di gestire il livello emotivo si ha più difficoltà nella quotidianità e da qui deriva il suo " non essere spontaneo".
Dott.ssa Giulia Casole
Psicologo, Psicologo clinico
Roma
Gentile utente, la sensazione di "scollegamento" e di "mente artificiale" che descrive è un'esperienza complessa e merita un'attenzione particolare. Potrebbe trattarsi di un fenomeno legato a diversi fattori, sia psicologici che fisici. Dal punto di vista psicologico, questa sensazione potrebbe essere associata a dissociazione, un meccanismo di difesa che la mente utilizza per proteggersi da esperienze traumatiche o stressanti, depersonalizzazione/derealizzazione, disturbi in cui si sperimenta una sensazione di distacco da sé stessi o dalla realtà circostante, ansia e stress, stati di tensione prolungata che possono alterare la percezione della realtà e generare sensazioni di estraneità, oppure depressione, che in alcuni casi può manifestarsi con sintomi di ottundimento emotivo e cognitivo. Dal punto di vista fisico, alcune condizioni mediche o l'assunzione di determinate sostanze possono alterare la percezione e generare sensazioni simili. Tuttavia, sottolineo che non ho elementi sufficienti per una valutazione accurata. Per comprendere appieno la natura di questa esperienza e individuare le strategie più adeguate, le consiglio vivamente di consultare un medico, per escludere eventuali cause organiche e valutare la necessità di esami diagnostici, e di rivolgersi a uno psicologo o psichiatra, per approfondire gli aspetti emotivi e cognitivi legati a questa sensazione e intraprendere un percorso terapeutico, se necessario. Un professionista potrà aiutarla a esplorare le cause di questa esperienza e a sviluppare strategie per ritrovare un senso di connessione con sé stesso e con il mondo circostante.
Dott.ssa Angela Bernola
Psicologo, Psicologo clinico
Carmagnola
ha scritto troppo poco per capire la situazione. cosa intende per scollegato? mente artificiale?
Dott.ssa Federica Giudice
Psicologo, Psicologo clinico
Milano
Per comprendere meglio ciò che stai vivendo, ti chiedo: cosa intendi con “artificiale”? Ti senti distante dalle tue emozioni? Hai la sensazione di osservarti dall'esterno? Ti accorgi di difficoltà nel pensare in modo fluido o spontaneo?
Se questa sensazione persiste e influisce sul tuo benessere quotidiano, un supporto terapeutico potrebbe aiutarti a esplorare le cause di questa esperienza e a trovare strategie per ritrovare una maggiore connessione con te stesso. Ti invito a non sottovalutare il tuo disagio e a considerare un confronto con uno specialista. Se hai voglia di spiegarmi meglio queste tue sensazioni sono qui.
Dott. Daniele Morandin
Psicologo, Psicologo clinico
Monfalcone
Buongiorno,
Dal testo che ha scritto, sembrerebbe un sintomo riguardante la dimensione della derealizzazione / depersonalizzazione.
La questione andrebbe sicuramente indagata ulteriormente, in quanto è difficile avere un parere corretto senza averla mai conosciuta personalmente.

Un caro saluto, Dott. Daniele Morandin
Dott.ssa Nunzia Mazzone
Psicologo, Psicologo clinico
Trinitapoli
Cosa intende per "scollegato"? E cosa intende per "mente artificiale"? Le consiglio di approfondire l'argomento attraverso un percorso terapeutico.
Dott.ssa Nunzia Mazzone
Dott.ssa Erica Farolfi
Psicologo, Psicologo clinico
Forlì
Buongiorno, ha dato poche informazioni per poterle rispondere ampiamente. Quello che le posso dire è che ci vuole un po' di tempo per riprendersi da momenti pesanti e sono da monitorare. Ha provato a chiedere aiuto direttamente ad un professionista? Se vuole rimango disponibile.

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