Dopo 5 anni di convivenza ho lasciato il mio partner,lui 86 io 74 anni, lui ha un altra ed io sto ma

24 risposte
Dopo 5 anni di convivenza ho lasciato il mio partner,lui 86 io 74 anni, lui ha un altra ed io sto male anche se ne sono uscita con le ossa rotte. Cosa mi consigliate?
Dott.ssa Elisa D’Elia
Psicoterapeuta, Psicologo
Osimo
Buonasera, potrebbe pensare ad un sostegno psicologico per lei in questo momento di forte sofferenza. La fine di una convivenza rappresenta sicuramente un momento difficile da affrontare; bisogna ritrovare un proprio equilibrio. Lo si può affrontare da soli o si può decidere di farsi aiutare.

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Dott.ssa Ilaria Bresolin
Psicologo, Neuropsicologo
Breda di Piave
Gentile utente, posso comprendere la difficoltà che sta vivendo in questo momento.
Spesso si tende a sottovalutare o non parlare abbastanza delle emozioni e delle situazioni che accadono nella terza età, ma non per questo sono meno importanti.
Anzi, può risultare ancora più impattante, vivere una rottura in qualsiasi età della vita è dura, e in questa fascia d'età si possono aggiungere tutta una serie di pensieri e problematiche tipiche (per esempio il fatto di essere/sentirsi più soli, poi ovviamente cambia di persona in persona).
Le consiglio quindi di mantenere oppure di ricercare un luogo dove poter stare in compagnia con altre persone, ricercare associazioni o fare affidamento alla propria famiglia, cercando di passare più tempo possibile in compagnia, il consiglio che le posso dare è proprio quello di non isolarsi.
Se sente che il dolore è tanto e fa fatica a superarla può sempre pensare di affrontare la questione con un professionista, che può aiutarla ad alleviarle il dolore che prova.
Spero di esserle stata d'aiuto, dott.ssa Ilaria Bresolin.
Dott.ssa Federica Gigli
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Roma
Gentile utente,
comprendo quanto possa essere doloroso chiudere una relazione così importante, soprattutto sapendo che il suo ex partner ha già voltato pagina. Anche se la decisione è stata sua, questo non significa che il distacco sia semplice o che non lasci ferite. È normale provare sofferenza, ma questo periodo può anche essere un'opportunità per prendersi cura di sé e riscoprire ciò che la fa stare bene.
Si conceda il tempo di elaborare questa fase, si circondi di persone che le vogliono bene e, se sente il bisogno di un supporto più approfondito, valutare un aiuto psicologico potrebbe esserle di grande aiuto. Non è sola, e il dolore che sente ora può trasformarsi, con il tempo, in una nuova occasione di serenità.

Un caro saluto.
Dott.ssa Roberta Russo
Psicoterapeuta, Psicologo
Roma
Inevitabilmente quando finisce una relazione le emozioni che si provano sono spesso dolorose e faticose da gestire, così come spesso non aiuta trascinare situazioni poco soddisfacenti. Potrebbe intanto concentrarsi su di sè e su ciò che la fa stare bene.
Dott.ssa Silvia Parisi
Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo
Torino
Lasciare un partner dopo tanti anni di convivenza è un'esperienza dolorosa e complessa, indipendentemente dall'età. È normale provare sofferenza, senso di vuoto e confusione, specialmente se la separazione è stata difficile e se l'altra persona ha già voltato pagina.

Per affrontare questo momento, è importante darsi il tempo per elaborare il distacco e concentrarsi su sé stessi. Coltivare nuovi interessi, mantenere le relazioni sociali e prendersi cura del proprio benessere emotivo possono aiutare a ritrovare un equilibrio. Anche accettare ed esprimere le proprie emozioni, senza giudicarle, è un passo fondamentale per superare la sofferenza.

Tuttavia, se il dolore persiste ed è difficile da gestire, sarebbe utile e consigliato approfondire la situazione con uno specialista, che possa offrire un supporto adeguato per affrontare questa fase di cambiamento e ritrovare serenità.

Dottoressa Silvia Parisi
Psicologa Psicoterapeuta Sessuologa
Dott.ssa Carlotta Cazzin
Psicologo, Psicologo clinico
Padova
Gentilissima, grazie per aver condiviso con noi il suo vissuto.
Mi dispiace molto per il periodo che sta affrontando; quando una storia si conclude è più che comprensibile avere un periodo più o meno lungo di malessere, soprattutto se il legame con questa persona era per lei significativo.
Credo che potrebbe essere utile per lei parlarne con qualcuno, esprimere i suoi sentimenti, le sue emozioni e i suoi pensieri a riguardo, per poi cercare di trovare o riscoprire le risorse per fronteggiare al meglio la situazione.
Nel caso in cui le facesse piacere, potrebbe contattare un professionista per iniziare eventualmente un percorso di supporto psicologico.
Augurandole il meglio, resto a disposizione (anche online).
Un caro saluto,
Dott.ssa Carlotta Cazzin.
Dott.ssa Giulia Sardo
Psicoterapeuta, Psicologo
Cagliari
Ci vuole tempo per elaborare le fine di una relazione e certe ferite possono rimanere aperte, soprattutto se collegate a storie personali che ci caratterizzano. Spesso le nostre relazioni hanno delle dinamiche i cui elementi di base possono essere simili in ognuna di esse: nella costruzione, nel mantenimento e nella rottura delle storie affettive. In certi casi avere più chiaro come ci muoviamo può aiutarci ad avere più consapevolezza delle nostre scelte e un percorso di psicoterapia potrebbe aiutare ad aumentare questo processo personale. Le auguro di stare meglio al più presto ma presti anche attenzione alle sue ferite e come sta, anche quelle sono emozioni che parlano di lei e accogliendole si potrà avvicinare sempre più a se stessa con una nuova comprensione. Vedrà che col passare del tempo le si apriranno nuove strade e possibilità di benessere e crescita, abbia fiducia.
Dott. Giacomo Cresta
Psicologo, Psicologo clinico
Genova
Grazie per aver condiviso la sua esperienza, immagino quanto possa essere doloroso. Dopo tanti anni insieme, è naturale provare sofferenza, anche se la relazione è stata difficile. Si dia il tempo di elaborare la fine di questo rapporto, circondandosi di persone che le vogliono bene e dedicandosi ad attività che la facciano stare bene. Se il dolore è troppo intenso, un supporto psicologico potrebbe aiutarla a ritrovare serenità. Ha qualcuno con cui parlare di ciò che sta vivendo?
Dott. Giorgio De Giorgi
Psicologo, Psicologo clinico
Bologna
Gent.ma,

Mi dispiace per quello che sta vivendo. Che significato ha per lei questa separazione? Come vede il suo percorso ora che ha preso questa decisione? Cosa pensa che possa aiutarla a ricostruire il suo equilibrio in questa nuova fase della sua vita?
Mi tengo a disposizione, anche per consulenze online.

Un caro saluto,

Dr. Giorgio De Giorgi
Dott. Andrea Boggero
Psicologo, Psicologo clinico
Genova
Mi dispiace molto per il dolore che sta attraversando. Dopo cinque anni di convivenza, creare un legame profondo è naturale, e la fine di una relazione, soprattutto quando è accompagnata dalla consapevolezza di un tradimento o di una nuova relazione dell’altro, può lasciare un senso di vuoto, di smarrimento e di sofferenza emotiva difficile da gestire. È normale sentirsi feriti, delusi, arrabbiati o addirittura con la sensazione di aver perso una parte di sé. Ciò che sta provando non è solo il dolore per la fine di una relazione, ma anche il senso di ingiustizia per essere stata lasciata e sostituita così velocemente. Questo può alimentare pensieri negativi su di sé, sulla propria autostima e sulla paura di rimanere soli. Tuttavia, anche se ora il dolore sembra insopportabile, è importante ricordare che le emozioni non sono statiche: cambiano e si trasformano nel tempo. Il suo stato attuale non definisce il suo futuro. Dal punto di vista cognitivo-comportamentale, potrebbe essere utile esplorare i pensieri automatici che accompagnano questo momento di sofferenza. Potrebbe chiedersi: “Che significato sto dando a questa rottura? Sto facendo supposizioni negative su me stessa, sul mio valore o sul mio futuro?” Spesso, in momenti di dolore, la nostra mente tende a formulare pensieri rigidi e assoluti, come “Non troverò mai più nessuno”, “Sono stata rimpiazzata perché non valgo abbastanza”, “Non posso stare bene senza di lui”. Questi pensieri, anche se comprensibili, non sono necessariamente veri e soprattutto non aiutano nel processo di guarigione. Una strategia utile potrebbe essere quella di cercare di riformulare queste idee in modo più realistico e compassionevole verso se stessa. Ad esempio, potrebbe provare a sostituire un pensiero come “Soffrirò per sempre” con “Adesso soffro, ma col tempo e con il giusto supporto posso ritrovare il mio equilibrio”. Oppure, invece di pensare “Lui ha già trovato un’altra, mentre io sono qui a soffrire”, potrebbe dirsi “Io sto dando valore ai miei sentimenti e al mio percorso, e ho il diritto di prendermi il tempo necessario per guarire”. Anche le azioni concrete possono avere un impatto sul benessere emotivo. In questi momenti, la tendenza naturale può essere quella di isolarsi e rimanere intrappolati nei propri pensieri, ma esporsi a nuove esperienze, anche piccole, può aiutare a ritrovare il piacere nella quotidianità. Forse c’è qualcosa che ha sempre desiderato fare ma che ha messo da parte? Un’attività, un viaggio, un gruppo di persone con cui condividere interessi? Coltivare nuove esperienze può rappresentare un modo per ricostruire la propria identità al di fuori della relazione. Infine, è fondamentale ricordarsi che la sofferenza non è un segno di debolezza, ma una reazione naturale alla perdita. Sta già facendo qualcosa di molto importante: riconoscere il suo dolore e chiedere aiuto. Questo è il primo passo per andare verso un futuro in cui non solo il dolore si attenuerà, ma in cui potrà riscoprire nuove forme di benessere e di soddisfazione personale. La sua storia non finisce qui, e anche se ora può sembrare difficile da credere, c’è ancora molto spazio per la gioia, la serenità e magari anche nuove connessioni significative. Resto a disposizione, Dott. Andrea Boggero
Dott.ssa Benedetta Marra
Psicologo, Psicologo clinico
Firenze
Buongiorno, separarsi da una persona amata è una delle varie sfaccettature del lutto perchè si tratta a tutti gli effetti di una perdita. Immagino che lei stia provando un forte dolore perchè la persona amata ha lasciato un grande vuoto: oltre al tempo, che sicuramente affievolirà questo dolore, in che modo potrebbe prendersi cura di sè e rendere questo vuoto un pochino meno oscuro? Cosa potrebbe aiutarla a rimettere insieme le sue ossa rotte?
Dott. Luca Vocino
Psicologo clinico, Psicologo
Trezzano Rosa
Buongiorno gentile Utente, la fine di una relazione lunga e significativa porta inevitabilmente con sé un carico di dolore, indipendentemente dall’età e dalle circostanze. Anche quando la scelta di chiudere è stata necessaria o inevitabile, il distacco rimane un passaggio difficile da affrontare, soprattutto se c’è ancora un coinvolgimento emotivo e la consapevolezza che l’altro ha già voltato pagina.

È normale sentirsi svuotati, provare tristezza, rabbia o nostalgia. È un momento di transizione in cui è importante concedersi il tempo di elaborare la perdita senza colpevolizzarsi per ciò che si prova. Uscirne "con le ossa rotte", come dice, può significare che questa relazione ha avuto un grande impatto su di lei e che ora si trova a dover ricostruire un nuovo equilibrio.

Ciò che può aiutarla è rimettere gradualmente al centro sé stessa, riscoprendo spazi, interessi e relazioni che possano darle conforto e stimoli nuovi. Anche se ora il dolore sembra occupare tutto, con il tempo riuscirà a trovare un modo per trasformarlo in un’occasione di rinascita.

Non deve affrontare questo percorso da sola: circondarsi di persone care, parlare del suo stato d’animo e, se sente che il peso è troppo grande, considerare un supporto psicologico, potrebbero aiutarla a ritrovare serenità. Il cuore ha bisogno di tempo per guarire, ma ogni giorno rappresenta un passo verso un nuovo equilibrio, in cui potrà riscoprire il valore della sua indipendenza e della sua capacità di andare avanti.

Dott. Luca Vocino
Dott.ssa Raffaella Rocca
Psicologo, Psicologo clinico
Firenze
Buongiorno, mi dispiace molto per come si sente in questo momento. Le consiglio una psicoterapia per affrontare la sua separazione. Resto a sua disposizione anche per consulenze online. Cordiali saluti Dott. Raffaella Rocca
Dott.ssa Stella Gelli
Psicologo, Psicologo clinico, Sessuologo
Milano
Buongiorno, grazie mille per la condivisione. Mi dispiace molto sentire della sua situazione. Uscire da una relazione lunga e significativa, soprattutto dopo cinque anni di convivenza, può essere un’esperienza molto dolorosa. Quello che le consiglio è di concedersi il tempo necessario per vivere questa separazione, a partire proprio da lei, dall'ascolto delle sue emozioni e dei suoi bisogni. Anche nei momenti più complessi possono nascere cambiamenti importanti e opportunità di crescita, a qualsiasi età. Un supporto professionale potrebbe esserle utile per avere uno spazio sicuro e senza giudizio dove poter accogliere e comprendere le sue emozioni, compresa la consapevolezza che il suo ex partner ha una nuova relazione. Ogni persona ha i suoi tempi per elaborare una separazione, ma le assicuro che anche da queste esperienze possono aprirsi nuove opportunità di fioritura, trovando nuovi modi per volersi ancora più bene e prendersi cura di sè.
Le auguro di trovare il supporto che le permetta di vivere con maggiore serenità e consapevolezza questa nuova fase della sua vita.
Dott.ssa Stella Gelli
Dott.ssa Adriana Gaspari
Psicologo clinico, Sessuologo
Chieti
Gentilissima , se la sua relazione era diventata affettivamente frustrante ed irreparabile ... .Immagino che lei abbia inizialmente , provato a parlare con lui, a chiedere lumi, a dirgli che la situazione la faceva molto soffrire.....non avendo avuto risposte esaurienti ... rompere con il suo convivente era inevitabile .Si guardi intorno , l'amore non ha eta'...!!!! Sarei lieta di accompagnarla in un percorso di sostegno psicologico ,in questo momento cosi' delicato per lei.
Resto a disposizione e la saluto cordialmente
Dott.ssa Adriana Gaspari
Dott.ssa Sabrina Rodogno
Psicologo clinico, Psicologo
Pomezia
Salve,
intanto le faccio i complimenti per il coraggio! molte donne restano in relazioni negative per paura di ricominciare.
Le consiglio di dedicarsi alle passioni, alle passeggiate e di organizzare gite o serate danzanti con altre persone singles.
Resto a disposizione per una chiacchierata.

Un abbraccio
Dott.ssa Sabrina Rodogno
Dr. Domenico Pianelli
Psicologo, Psicologo clinico
Torino
Ciao, triste sentire della tua recente interruzione, purtroppo il lutto e la separazione sono caratterizzate da un periodo di "assestamento" dove si stà abbastanza giù. In queste situazioni può essere d'aiuto avere vicino degli amici che possano mitigare la solitudine causata dalla nuova situazione.
Se la tua tristezza dovesse diventare molto intensa o persistente sul lungo periodo puoi valutare di iniziare un percorso con un professionista.
Dott.ssa Stefania Terpolilli
Psicologo, Psicologo clinico
Pescara
Buongiorno. Se lo ha lasciato , deve sicuramente aver avuto delle forti motivazioni . Lui ora ha una nuova compagna e lei , da quanto scrive , pare non averlo. E' piuttosto naturale che ora si senta male a vederlo con lei, ci possono essere varie ragioni. A volte scatta , assolutamente inconsapevolmente, una sorta di automatismo : lui ha già una nuova compagna, io no . Questo confrontarsi può portare a sminuire la propria persona - lui vale di piu perche ha già trovato una nuova donna, e io sono sola. Si può addirittura mettere in discussione il proprio operato ( avrò fatto bene e a lasciarlo?) . Restare solidi e forti , convinti delle proprie scelte può essere oneroso, le consiglio di ripensare e rivivere le ragioni i che la hanno portato a fare quel passo, per riconfermarle e per trovare la 'centratura' di quel momento. Le auguro ogni bene, e resto a sua disposizione. Dssa Stefania Terpolilli, Psicologa e Counselor.
Buonasera,
Immagino sia una situazione difficile e dolorosa per lei.
Purtroppo ci sono molte poche informazioni per poterla aiutare.
Andrei comunque ad approfondire i motivi che l'hanno portata alla rottura e nei momenti di sofferenza cercherei di tener presente ciò che l'ha portata a prendere questa decisione.
E le suggerirei anche di provare ad affidarsi ad un professionista se sente che il malessere sia molto intenso.
Spero di esserle stata d'aiuto!
Dott.ssa Tatiana Pasino
Psicologo, Psicologo clinico
Genova
Gentile, credo che un supporto psicologico per parlare con qualcuno possa rivelarsi efficiente per elaborare questa chiusura relazionale. Le auguro tanta serenità, resto a disposizione qualora lo desiderasse. Un caro saluto
Dott. Luca Rochdi
Psicologo, Psicologo clinico
Milano
Gentile utente, potrebbe essere utile intraprendere un percorso di supporto psicologico per elaborare la fine della convivenza.
Sarei felice di accompagnarla in questo percorso.
Se dovesse avere dei dubbi, può contattarmi premendo il tasto 'messaggio' sul mio profilo.
Resto a disposizione attraverso consulenze online.
Dott. Luca Rochdi
Dott.ssa Alessia D'Angelo
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Milano
Gentile utente, il dolore a seguito di una separazione è assolutamente normale. Sentirsi con le ossa rotte è normale, prendersene cura, sarò il suo compito d'ora in poi. Ritagliarsi uno spazio per sè dove potrà esplorare e attraversare questa complessa fase dalla sua vita. Rimango a sua disposizione Cordialmente Dott.ssa Alessia D'Angelo
Dott.ssa Giorgia Signorini
Psicologo, Psicologo clinico
Riccione
Salve signora, immagino le sue "ossa rotte": affrontare una separazione porta con sé tanti vissuti. Potrebbe darsi spazio ed approfondire questo momento della sua vita in un percorso di sostegno psicologico. Un caro saluto, dott.ssa Giorgia Signorini
Dott.ssa Martina Panzeri
Psicologo, Psicologo clinico
Cusano Milanino
Gentile utente, un supporto psicologico potrebbe esserle utile in questo momento. Resto a disposizione, Dott.ssa Martina Panzeri


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