Come uscire dalla paura di malattie non vivo piùu?

24 risposte
Come uscire dalla paura di malattie non vivo piùu?
Dott.ssa Irene Ragaini
Psicologo, Psicologo clinico
Bovisio Masciago
Salve, io le consiglio di fare un percorso di psicoterapia per poter affrontare questa difficoltà di cui parla.
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Dott.ssa Nunzia Mazzone
Psicologo, Psicologo clinico
Trinitapoli
Molto spesso la paura è scaturita da insicurezze, da vissuti irrisolti, da percezioni distorte della realtà. Sarebbe utile scoprire cosa si nasconde dietro questa sua paura costante, magari iniziando un percorso che le possa fornire gli strumenti adeguati per comprenderla, interiorizzarla e superarla.

Dott.ssa Nunzia Mazzone
Dott.ssa Ilaria Bresolin
Psicologo, Neuropsicologo
Breda di Piave
Gentile utente,
l'ansia da malattia fa riferimento a una forte preoccupazione riguardante l'essere affetto da una grave malattia o di poterlo essere in futuro.
Per affrontare questo disturbo le consiglio di non sottovalutarlo e rivolgersi ad uno/a psicoterapeuta. L'ideale sarebbe che svolgesse la terapia cognitivo-comportamentale. Attraverso questa terapia può comprendere quali sono i suoi pensieri dietro a quest'ansia, come si attivano e come fare per affrontarli.
Spero di esserle stata d'aiuto, dott.ssa Ilaria Bresolin
Dott.ssa Valeria Laganà
Psicoterapeuta, Psicologo
Guidonia Montecelio
Buongiorno, spesso la sofferenza è invisibile agli occhi degli altri ma le assicuro che, se ne parla con un professionista, verrà accolta e validata. La sofferenza psicologica è importante tanto quanto quella fisica ed è per questo che la invito a prendere appuntamento per intraprendere un percorso di psicoterapia per la risoluzione delle sue problematiche riportate. La attendiamo a braccia aperte. Un caro saluto e Le auguro buon tutto!
Dott.ssa Chiara Ilardi
Psicologo, Psicologo clinico
Roma
Salve,
l'unico modo è iniziare un percorso di sostegno psicologico che possa aiutarla quali sono le cause e i fattori alla base della sua paura ma soprattutto quali sono i fattori che mantengano e aggravano la sua paura. La invito a trovare il coraggio ad affrontare le sue paure per poter finalmente sentirsi libero da esse e ritrovare un suo benessere psicofisico ed emotivo. Per qualsiasi cosa mi scriva senza alcun problema, sarò ben lieta di poterle rispondere ad ogni domanda e/o dubbio. Se volesse scrivermi mi contatti tramite i miei canali social perché qui non ho modo di poter vedere i messaggi. Io lavoro sia modalità classica in studio sia modalità online. La prima consulenza è sempre gratuita indipendentemente dalla modalità scelta.
Spero che riesca a trovare il coraggio di affrontare le sue paure e di iniziare al più presto un percorso psicologico.
Un caro saluto,
Dott.ssa Ilardi Chiara
Dott.ssa Chiara Penzo
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Padova
La paura delle malattie può diventare molto ingombrante, soprattutto quando sembra occupare ogni spazio, rendendo difficile vivere con serenità. Più si cerca di allontanarla, più sembra prendere forza.
Forse una domanda utile potrebbe essere: di cosa ha bisogno, in questo momento, per sentirsi più al sicuro? La paura spesso segnala qualcosa di importante, ma non sempre nel modo più chiaro. Cosa sta cercando di comunicarle?
Esplorare questo timore potrebbe aiutarla a trovare un modo per affrontarlo, senza che prenda il controllo su tutto il resto.
Dott.ssa Silvia Parisi
Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo
Torino
La paura delle malattie può diventare un ostacolo significativo nella vita quotidiana, influenzando il benessere emotivo e fisico. Spesso, questo tipo di ansia si radica in pensieri ripetitivi e in una percezione esagerata del rischio, che possono farci sentire intrappolati in un circolo vizioso di preoccupazioni.

Un primo passo utile può essere quello di riconoscere e accettare la presenza di questa paura, osservando come e quando si manifesta. Tecniche di rilassamento, come la respirazione profonda, la meditazione o la mindfulness, possono aiutare a gestire l'ansia nel momento presente, interrompendo il flusso di pensieri preoccupanti. Allo stesso tempo, è importante informarsi da fonti affidabili per avere un quadro realistico della situazione, evitando così di alimentare ulteriormente la paura con informazioni non verificate o allarmistiche.

Lavorare sul proprio dialogo interiore può fare la differenza: spesso, le paure sono alimentate da pensieri catastrofici che, se messi in discussione, possono essere ristrutturati in chiave più equilibrata. Ad esempio, sostituire frasi come "Non ce la farò mai" con "Sto facendo del mio meglio per affrontare la situazione" può contribuire a creare una prospettiva più positiva.

Infine, è utile costruire una routine che favorisca il benessere generale, includendo attività fisiche, momenti di svago e il mantenimento di relazioni sociali positive, poiché uno stile di vita equilibrato aiuta a ridurre l'ansia e a migliorare la resilienza emotiva.

Sarebbe utile e consigliato per approfondire rivolgersi ad uno specialista.

Dottoressa Silvia Parisi
Psicologa Psicoterapeuta Sessuologa
Bisognerebbe capire meglio cosa c'è dietro questa paura per poter agire alla radice
Dott. Andrea Boggero
Psicologo, Psicologo clinico
Genova
Buonasera, capisco quanto possa essere difficile vivere con la paura costante di malattie. È una sensazione che può davvero sopraffare e limitare la quotidianità. La paura di ammalarsi può diventare una preoccupazione persistente e, con il tempo, può portare a uno stato di ansia che fa crescere il disagio, minando la tranquillità e la serenità. È importante riconoscere che le paure, purtroppo, non si risolvono semplicemente ignorandole, ma richiedono uno spazio per essere comprese, affrontate e modificate. Spesso la paura di ammalarsi è legata a pensieri e preoccupazioni irrazionali che tendono ad esagerare i rischi e a focalizzarsi su eventuali segnali fisici o sintomi, anche lievi. È come se si cercasse continuamente la conferma di una minaccia che non è realmente presente, e questo può portare a uno stato di allerta costante, in cui ogni piccolo cambiamento nel corpo viene percepito come un segno di una malattia grave. Questo tipo di pensieri, che possono essere automatici e rapidi, spesso non vengono messi in discussione, proprio perché sembrano “realistici” o logici in quel momento. Tuttavia, questi pensieri tendono a rinforzare il ciclo di paura, creando un circolo vizioso in cui più ci si preoccupa, più si percepisce il rischio. Una delle prime cose da fare, in un caso come il suo, è cercare di fare luce su questi pensieri automatici. Quando la paura di malattie emerge, può essere utile fermarsi e riflettere su quali siano le convinzioni di base che alimentano questa paura. Ad esempio, chiederci: "Cosa credo esattamente? Perché penso che mi stia succedendo qualcosa di grave?" può essere un punto di partenza. La Terapia Cognitivo-Comportamentale (TCC) si concentra proprio su questo: aiutare a riconoscere i pensieri che alimentano la paura e a ristrutturarli in modo più realistico e equilibrato. Potrebbe scoprire che alcune delle sue preoccupazioni potrebbero non essere basate su fatti concreti, ma piuttosto su ipotesi che non hanno un fondamento solido. Un altro aspetto importante è imparare a gestire l’ansia che scaturisce da questi pensieri. L’ansia ha un effetto molto potente sul corpo e sulla mente, e quando il corpo è in uno stato di allerta continua, può essere difficile rilassarsi. L’adozione di tecniche di rilassamento come la respirazione profonda, la meditazione o la consapevolezza (mindfulness) può essere di grande aiuto. Queste tecniche aiutano a ridurre la tensione e a riportare la mente nel presente, distogliendola dai pensieri catastrofici. Inoltre, praticare regolarmente attività fisica, mangiare in modo sano e avere una routine di sonno adeguata sono tutti aspetti che possono contribuire a ridurre i livelli di ansia e migliorare il benessere generale. Un altro punto importante da considerare è la relazione tra la paura e il controllo. La paura di malattia, in alcuni casi, può essere un tentativo di controllo su qualcosa che percepiamo come imprevedibile o fuori dalla nostra portata. La realtà, purtroppo, è che non possiamo controllare tutto, e cercare di fare tutto il possibile per evitare di ammalarci può essere estenuante e non sempre efficace. Accettare che, purtroppo, ci sono alcune cose che sfuggono al nostro controllo può essere un passo liberatorio. Questo non significa smettere di prendersi cura di sé o di fare ciò che è possibile per mantenersi in salute, ma più accettare che la vita comporta sempre un certo grado di incertezza. A volte, la paura di malattie può anche essere un riflesso di un disagio emotivo più profondo o di stress accumulato. In questi casi, potrebbe essere utile esplorare se ci sono altri fattori che influenzano la sua ansia, come stress relazionali, pressioni lavorative o altre difficoltà della vita quotidiana. Prendersi del tempo per esplorare ciò che sta vivendo, magari con l'aiuto di un professionista, può rivelarsi utile per affrontare le radici di questa paura. Il percorso per uscire da una paura irrazionale come quella di ammalarsi può richiedere tempo, ma è assolutamente possibile. Il primo passo è essere consapevoli che questa paura è parte di un circolo vizioso che può essere interrotto. Con il giusto supporto e strumenti, è possibile modificare i pensieri che alimentano questa paura e imparare a vivere una vita più serena. Le consiglio di affrontare la paura gradualmente, senza forzare le cose, ma prendendo piccoli passi per scoprire e comprendere meglio le sue emozioni e la sua mente. Se dovesse sentirsi sopraffatta, potrebbe anche valutare di parlare con un professionista per ottenere un supporto concreto e mirato. Non è facile, ma con impegno e pazienza è possibile ritrovare un senso di tranquillità e di controllo sulla propria vita. Resto a disposizione, Dott. Andrea Boggero
Dott. Francesco Damiano Logiudice
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stesso/a utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Dott.ssa Laura Messina
Psicologo, Psicologo clinico
Roma
Buongiorno, la paura costante di avere una malattia può diventare molto invalidante, portando a preoccupazioni eccessive e difficoltà nel vivere serenamente la quotidianità. È importante riconoscere che questa paura può non dipendere da un rischio reale, ma da meccanismi mentali che amplificano l’ansia.
A questo proposito potrebbe essere utile cercare strategie per gestire questi pensieri, ad esempio limitando la ricerca ossessiva di sintomi su internet e focalizzandosi su attività che la aiutino a rilassarsi. Tuttavia, se questa paura sta compromettendo la sua qualità di vita, il supporto di un professionista della salute mentale potrebbe aiutarla a comprendere meglio le cause di questa ansia e trovare strumenti efficaci per affrontarla. Non esiti a chiedere aiuto: è possibile ritrovare il benessere. Un caro saluto.
Gentile utente, il consiglio, soprattutto se come sembra la sua condizione compromette la quotidianità, è di cercare uno/a specialista e chiedere supporto. La stessa condizione in persone diverse necessità di un attenzione particolareggiata e singolare perchè ogni individuo è unico nella sua storia e nel modo in cui vive le esperienze. Affidarsi ad un professionista, spiegandogli l'origine del suo malessere e provando a capire il senso profondo di questa sua paura potrebbe permetterle di averci a che fare, tornando a vivere.
Un saluto
Dr. Marco Cenci
Psicologo, Psicologo clinico
Brescia
Buongiorno,
Sarebbe utile intraprendere un percorso con un collega.
Dott. Marco Cenci
Dott.ssa Alessia Autore
Psicologo, Psicologo clinico
Napoli
Salve, forse potrebbe inziare a chiedersi da dove proviene questa paura..
Dott.ssa Alessia D'Angelo
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Milano
Gentile utente, la sua ansia/paura probabilmente ha organi più profonde e non il semplice contenuto che lei descrive e che oggi tanto la disturba. Un percorso di terapia potrebbe essere importante per lei. Rimango a sua disposizione Dott.ssa Alessia D'Angelo
Dott. Luca Rochdi
Psicologo, Psicologo clinico
Milano
Gentile utente, è importante intraprendere un percorso di supporto psicologico per capire la causa di questi pensieri.
Sarei felice di seguirla in questo percorso.
Se dovesse avere dei dubbi, può contattarmi premendo il tasto 'messaggio' sul mio profilo.
Resto a disposizione attraverso consulenze online.
Dott. Luca Rochdi
Dott.ssa Sabrina Cangemi
Psicologo, Psicoterapeuta
Pavia
Gentile Utente,
affrontare questo disagio con un percorso di psicoterapia è sicuramente una strada valida e un ottimo punto di partenza. In questo modo acquisirai strumenti per gestire ansia e malessere associati alla tua ipocondria e riuscirai a cambiare il tuo modo di fare esperienza.
Resto a disposizione e ti auguro una buona giornata,
Dr.ssa Sabrina Cangemi
Dott.ssa Jasmine Piraino
Psicologo clinico, Psicologo
Frascati
Buongiorno e grazie per aver condiviso questo dubbio.
Quando si ha paura delle malattie si vive in un perenne stato di allerta e disagio che spesso diventa invalidante. Se ne può uscire rivolgendosi ad uno specialista con il quale potrà senz'altro affrontare un percorso adatto a lei. Pertanto il consiglio che posso darle è iniziare un percorso con uno/una psicoterapeuta.
Le auguro un buon proseguimento.

Dott.ssa Piraino
Dott. Vincenzo Capretto
Psicologo, Psicologo clinico
Roma
Per superare la paura delle malattie, è importante smettere di controllare continuamente il corpo e cercare informazioni su internet, perché questo alimenta l’ansia. Bisogna accettare che non possiamo avere sempre certezze sulla nostra salute. Tecniche di rilassamento, respirazione e distrazione possono aiutare a calmare la mente. È utile anche cambiare il modo in cui si interpretano i segnali del corpo, cercando di non pensare subito al peggio. Se la paura diventa troppo forte e condiziona la vita quotidiana, parlare con uno psicologo può essere un buon passo per imparare a gestirla meglio. Un caro saluto. Dr. Vincenzo Capretto
Gentile utente,
è possibile combattere contro questa paura e ritrovare la propria stabilità attraverso un percorso di psicoterapia che possa aiutarla a capire come si è generata tale paura, cosa comporta e quali sono le possibili strategie per poter far fonte all'ansia che genera.
Mi rendo disponibile ad un colloquio in presenza o online qualora volesse parlarne insieme e approfondire la situazione.
Un saluto cordiale.
Dott.ssa Martina Pinto
Dott.ssa Francesca Romana Casinghini
Psicologo, Psicologo clinico
Roma
Si rivolga ad uno psicologo e faccia un percorso per conoscere cosa le fa paura e da dove deriva tutto ciò.
Dott. Luca Vocino
Psicologo clinico, Psicologo
Trezzano Rosa
Buongiorno gentile Utente, comprendo quanto possa essere difficile vivere con una paura costante legata alle malattie. L’ansia sulla propria salute può diventare molto opprimente, condizionando la qualità della vita e portando a una continua ricerca di rassicurazioni o, al contrario, a evitare qualsiasi informazione per timore di scoprirsi malati.

La prima cosa importante da considerare è che la paura delle malattie, se persistente e intensa, può essere una manifestazione di ansia ipocondriaca o ansia da salute. Questo stato d’animo spesso non dipende da reali problemi fisici, ma da un circolo vizioso di pensieri negativi che alimentano ancora di più l’ansia.

Un primo passo utile può essere quello di provare a razionalizzare i suoi timori: ci sono sintomi concreti che giustificano questa paura o è più una sensazione generale di vulnerabilità? Ha già effettuato controlli medici che possano aiutarla a escludere reali problemi di salute? Se sì, riuscirebbe a fidarsi del parere degli specialisti?

Spesso, chi vive con questa paura tende a cercare continuamente informazioni su internet, ma questo può peggiorare l’ansia invece di ridurla. Se si riconosce in questo comportamento, provi a limitare la ricerca ossessiva di sintomi e a focalizzarsi invece su attività che la rilassano e la tengano occupata.

Può essere utile anche esplorare tecniche di gestione dell’ansia, come la respirazione profonda, la mindfulness o attività che possano aiutarla a scaricare la tensione, come lo sport o la scrittura. Tuttavia, se questa paura sta diventando invalidante, è importante non affrontarla da sola. Un supporto psicologico potrebbe aiutarla a comprendere l’origine di questa ansia e a trovare strategie efficaci per gestirla, senza che diventi un ostacolo alla sua serenità.

Non è solo in questo, e con il giusto aiuto è possibile uscire da questo circolo vizioso e tornare a vivere con maggiore tranquillità.

Resto a disposizione per qualsiasi ulteriore chiarimento.

Dott. Luca Vocino
Dott. Giorgio De Giorgi
Psicologo, Psicologo clinico
Bologna
Gent.mo,
La sua è una domanda che meriterebbe infiniti approfondimenti.
Io le chiederei, in che modo cambierebbe la sua vita se riuscisse ad uscire da questa paura?
Sono a disposizione su Bologna, Lecce e online.

Un caro saluto,

Dr. Giorgio De Giorgi
Dott.ssa Deborah Favara
Psicologo, Psicologo clinico
Catania
Buongiorno, mi dispiace sapere che stai vivendo con questa paura, perché so quanto possa essere logorante sentirsi costantemente in ansia per la propria salute. Da quello che scrivi, sembra che questa paura stia prendendo molto spazio nella tua vita, al punto da farti sentire bloccato/a. La paura delle malattie (a volte chiamata ipocondria o ansia per la salute) può derivare da diversi fattori: un periodo di stress, esperienze passate legate alla salute (tue o di persone vicine) o l’iperesposizione a informazioni mediche, magari attraverso internet. Cercare sintomi online può alimentare ancora di più l’ansia. Se hai dubbi sulla salute, è meglio parlarne con un medico piuttosto che affidarti a informazioni generiche che possono spaventarti inutilmente. Quando l’ansia arriva, prova a osservarla senza lasciarti travolgere. Può essere utile scrivere i tuoi pensieri su un diario e poi rileggerli dopo qualche ora o giorno: spesso ti accorgerai che le paure sembrano meno reali con il tempo. Se questa paura sta condizionando troppo la tua vita, parlarne con un professionista può davvero fare la differenza. Non significa che ci sia qualcosa di "sbagliato" in te, ma solo che meriti di stare meglio e di vivere con più serenità. Un saluto.

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