Come sconfiggere l'ansia? Il mio psichiatra mi ha prescritto xanax e cjmbalta mirtazapina secondo vo

15 risposte
Come sconfiggere l'ansia? Il mio psichiatra mi ha prescritto xanax e cjmbalta mirtazapina secondo voi può essere giusto, io continuo ad avere gli stessi disturbi,non avere voglia di niente,avere sessione di vomito alla mattina... premetto che non ho problemi di nessun genere, grazie
Buongiorno, per sconfiggere l'ansia abbiamo diverse soluzioni.
Una possibilità da ottimi risultati è unire una terapia farmacologica alla terapia cognitivo comportamentale.
Si rivolga al curante oppure chieda un appuntamento ad uno psicologo di questo orientamento per altre informazioni.
dott Tealdi
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L'ansia, gli attacchi di panico, sono tra i sintomi più diffusi, potrebbero essere considerati come la luce rossa del semaforo. Segnalano che non è possibile proseguire, bisogna fermarsi.
A volte le persone soffrono di ansia ma non sanno spiegare a se stesse e agli altri l'origine di un disagio che può diventare molto intenso, al punto di rendere difficile anche i gesti quotidiani.
Pur trattandosi di un sintomo, si tratta di un segnale prezioso che va raccolto ed ascoltato in quando esprime un conflitto, un'ambivalenza, un qualcosa che pone la persona a disagio con se stessa e gli altri.
Descrivere con le parole il proprio vissuto è un importante strumento che può aprire strade e prospettive nuove e forse da sempre trascurate.
Quando l'ansia è tale da impedire o ridurre significativamente la qualità della vita, i farmaci sono un importante mezzo di cura che sostiene la persona e che possono facilitare l'accesso alla cura con la parola.
Buongiorno. Concordo con i colleghi. È possibile uscire da questa sorta di tunnel che ben si coglie dalle sue parole. Tuttavia il farmaco necessita anche di una ristrutturazione interna. È per questo motivo che viene raccomandato l'approccio combinato (farmaco+psicoterapia)
Gentile utente, talvolta la terapia farmacologica può non essere sufficiente, si possono ottenere risultati migliori per il suo benessere se a questa viene associato un percorso di psicoterapia. Da un lato gli psicofarmaci agiscono sui sintomi fisici dell’ansia (come l’affaticamento, la tensione motoria, i disturbi del sonno, il vomito ecc ecc). Dall’altro lato la psicoterapia agisce sulle cause psicologiche delle preoccupazioni ansiose (gli aspetti emotivi e cognitivi). Lo psicologo potrà aiutarla a comprendere i significati profondi delle sue preoccupazioni ansiose in un clima di sicurezza e rilassamento all’interno della relazione terapeutica. Rimango a sua disposizione per ulteriori chiarimenti.
Cordialmente
Dottoressa Elisa Taverniti
Buongiorno. Intraprenda una psicoterapia con un professionista di fiducia, che collabori con lo psichiatra per l'aspetto farmacologico. Se si affida solo alla farmacoterapia sul lungo periodo corre il rischio di vedere cronicizzare la sua sintomatologia. Cordiali saluti.
Buongiorno, innanzitutto le suggerisco di approfondire i disturbi che descrive. Oltre all’ansia potrebbe vivere uno stato depressivo (parla di non avere voglia di niente) e comunque una tendenza almeno attuale a spostare sul corpo (vomito) i suoi disagi. Dicendo che non ha problemi di alcun genere credo si riferisca all’aspetto organico. Escluso quest’ultimo direi che oltre alla cura farmacologica (che ha fatto benissimo a intraprendere e nella quale il suo psichiatra ha già considerato il suo quadro complessivo ) sarebbe opportuno intraprendere un percorso psicologico che le consenta di comprendere l’origine dei suoi disturbi. Ogni sintomo ci da infatti segnali inerenti il nostro modo di approcciare noi stessi e la realtà e conoscere la loro ‘funzione’ (perché sono intervenuti e a cosa fanno fronte) è indispensabile per introdurre un cambiamento interno il cui fine è gestire la propria vita senza il bisogno di ricorrere a quel sintomo (in questo senso ‘sconfiggere’ l’ansia). Resto a disposizione per chiarimenti. Cordialmente Dott.ssa Daniela La Porta
Buongiorno, le consiglio una psicoterapia con un professionista di fiducia, che collabori con lo psichiatra per l'aspetto farmacologico. Se i due professionisti valutano che si tratta di ansia, sicuramente le faranno presente che affidarsi solo alla farmacoterapia sul lungo periodo corre il rischio di vedere cronicizzare la sua sintomatologia. Un cordiale saluto Antonella.
Salve. Se si escludono problemi di tipo fisico che possano essere all'origine dei sintomi, il disagio che lei prova ha un'origine mentale. Per questo, come i miei colleghi, le suggerisco di abbinare alla terapia farmacologica una psicoterapia. Inoltre sarà importante che lo psichiatra e lo psicoterapeuta possano comunicare tra loro per calibrare meglio la cura. In ogni caso il fatto di non aver voglia di far niente è più un segnale di depressione che di ansia.
Arrivederci
Dott. Stefano Polidori
Buongiorno, se non lo ha ancora fatto, le consiglio di provare a condividere l'ansia che prova assieme agli altri sintomi che ci racconta con uno psicoterapeuta. Esclusa l'origine organica, infatti, le potrebbe essere utile lavorare sull'origine psicologica.
Saluti
Buongiorno, concordo pienamente con i miei colleghi circa l'approccio combinato (farmaco e psicoterapia). Una volta escluse cause di origine organica è importante esplorare quelle di origine psicologica.L'ansia non è altro che un sintomo che il nostro corpo ci manda per porre l'attenzione a ciò che ci sta accadendo: bisogna leggere il sintomo, capire cosa c'è alla base di esso,leggere le emozioni sottostanti e dargli un significato e diventarne consapevoli per poi riuscirle a gestire. Per fare questo è necessario intraprendere un percorso di sostegno psicologico.
Cordiali Saluti.
Salve!
Innanzitutto il fatto che non ha problemi di vita particolari non esclude che non abbia acquisito nel tempo una modalità di interpretazione di questione semplici in modo ansioso. E' quindi indispensabile affiancare a alla psicofarmacologia anche una psicoterapia meglio se ad orientamento cognitivo-comportamentale.
La saluto e resto a disposizione.
Dott. Salvatore De Costanzo
Buongiorno. Se lei accusa una sintomatologia ansiosa che non viene alleggerita con una terapia farmacologica, le consiglio innanzitutto di parlarne con il suo psichiatra. Inoltre, a lei è stato prescritto un ansiolitico (xanax) che, in base al dosaggio, è efficace per un terzo/metà della sua giornata, e un antidepressivo (cymbalta), il quale inizia la sua azione terapeutica non prima di 3-4 settimane dalla prima assunzione: immagino che il collega le abbia fatto una prescrizione simile per far sì che lei sia coperto dall'ansia fin tanto che l'antidepressivo non inizierà a fare effetto. Quindi la domanda è: da quanto tempo sta assumendo questa terapia?
In ogni caso, a prescindere dalla durata, l'ansiolitico dovrebbe aiutarla a sentire un po' di sollievo, ma se questo non sta succedendo, le suggerisco di intraprendere un percorso di psicoterapia psicodinamica per comprendere l'origine della sua ansia, capire perché si manifesta, trovare un modo per risollevarsi da questo stato e grazie al lavoro psicoterapeutico migliorare la sua vita e non permettere più all'ansia di farla soffrire.
Rimango a disposizione.
Cordialmente, Dott.ssa Mariavittoria Zanchetta
Salve, abbiamo poche informazioni per poter rispondere alla sua domanda. Come già hanno detto i colleghi, la sintomatologia ansiosa può avere diverse origini ed è sempre bene interrogarsi su queste. Certamente il farmaco può essere di grande aiuto quando il livello d'ansia è tale da non lasciare spazio al pensiero, quando è invalidante nelle attività quotidiane della vita per capirci. Tuttavia non è sufficiente. Tra le righe mi pare di leggere che lo stato ansioso sia legato anche ad un aspetto depressivo, a maggior ragione mi sento di consigliarle una psicoterapia psicoanalitica attraverso cui comprendere meglio le cause del suo disagio. Rimango a disposizione, saluti. Dott.ssa Aloisi
Buonasera caro/a signore/a, parla di ansia , ma scrive di sintomi più tipicamente depressivi...
Ad ogni modo, sarò breve: per combattere l'ansia faccia una psicoterapia cognitivo comportamentale, breve e concreta, molto efficace. Non si affidi solo al farmaco!! (Anzi, spesso nella mia esperienza clinica con i disturbi d'ansia li ho trovati controproducenti). Cari saluti e in bocca al lupo!
Buongiorno,
Può optare per un percorso di psicoterapia da combinare all' intervento farmacologico. È bene comprendere l' origine dell' ansia e cosa la mantiene nel tempo. Solo tramite un adeguata valutazione sarà possibile ottenere un miglioramento nel tempo. Cordiali saluti, Federica Rossi

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