Ciao la mamma del mio ragazzo è troppo morbosa con lui è da un anno e tre mesi che sto assieme a lui

18 risposte
Ciao la mamma del mio ragazzo è troppo morbosa con lui è da un anno e tre mesi che sto assieme a lui adesso ho iniziato a lavorare più o meno da 4 mesi però prima che non lavoravo i week and andavo da lui a dormire il problema è che quando veniva a prendermi non veniva solo lui c’era anche di mezzo sua mamma è sta cosa qua mi dava fastidio perché veniva si per venire da me ma anche per fare la spesa con sua mamma è a me ha sempre dato molto fastidio io ho sempre cercato di sopportare questa situazione ma ogni volta diventava sempre peggio quando eravamo a casa sua non ci mollava un attimo volevamo andare da qualche parte doveva esserci sempre lei in mezzo e lui non gli diceva di no quante litigate ma lui non continuava a capire in casa sua era impossibile avere una conversazione che lei doveva sapere tutto tutto non potevamo avere un piccolo litigio penso cosa normale se si sta assieme che lei doveva mettersi in mezzo adesso che sto lavorando il sabato e la domenica non posso andare a casa sua quindi lui si presenta da solo e andiamo a fare un giro sono riuscita a prendere dei giorni per passare del tempo con lui e anche perché dei suoi parenti avevano programmato una cosa doveva venire a dormire da me ma come al solito non si è presentato in un anno e tre mesi mai venuto a dormire a casa mia o per più di tre ore e a me sta cosa non andava però va beh ho lasciato correre perché io voglio vederlo è venuto a prendermi al mattino per fortuna sta volta era solo quando ci siamo avviati per il posto di incontro con i suoi parenti ci siamo messi seduti in un tavolo tempo cinque secondi che sua mamma era già seduta di fianco a noi che stavamo parlando e cosa fa si mette in mezzo l’unico che a avuto coraggio di dirle qualcosa è stato suo marito sempre trattato male da tutti compresi il mio ragazzo e suo fratello il mio ragazzo ogni tanto mi dice e vuoi più bene a mio papa che a mia mamma ma lui non capisce che non è il fattore di voler o non voler bene e che suo papà si fa i fatti suoi e se deve dire le cose le dice a modo non si è mai permesso di prendermi in giro perché non sono magra come l’ex di suo figlio non si è mai permesso di parlare del mio fisico o altro dicendomi come o come non vestirmi io non so più cosa fare è troppo morbosa come persona e anche come una bambina che se non ha quello che vuole si mette a piangere e bisogna fare ogni volta come vuole lei ,cosa posso fare ? Grazie
Certo, capisco che stai vivendo una situazione difficile con la madre del tuo ragazzo e la sua presenza invadente nella vostra relazione. È normale sentirsi frustrata e infastidita da questa situazione. La comunicazione aperta con il tuo ragazzo è fondamentale: parlagli sinceramente dei tuoi sentimenti e delle tue preoccupazioni riguardo alla madre. Stabilite insieme dei limiti chiari riguardo alla vostra privacy e alla vostra relazione.

Aiuta il tuo ragazzo a comprendere l'importanza di avere uno spazio individuale e di prendere decisioni autonome senza l'influenza eccessiva della madre. Se hai un buon rapporto con lei, potresti provare a parlarle apertamente riguardo ai tuoi sentimenti e trovare un terreno comune per stabilire confini sani.

Il supporto reciproco tra te e il tuo ragazzo è essenziale in questo processo. Assicurati che lui capisca quanto sia importante proteggere la vostra relazione. Se le discussioni dirette non portano a miglioramenti, potreste considerare l'idea di coinvolgere un mediatore o un consulente di coppia per facilitare la comunicazione e trovare soluzioni adeguate per tutti.

Ricorda che il tuo benessere e la tua felicità sono fondamentali. Cerca di mantenere una comunicazione aperta con il tuo ragazzo e cercate insieme delle soluzioni che siano migliori per entrambi. Siate pazienti e comprensivi mentre affrontate questa situazione complessa.
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Salve, mi sembra di aver capito che all'interno della vostra relazione ci sia una presenza che lei reputa estremamente ingombrante.
Le chiedo di ripercorrere la vostra storia sentimentale, in modo da capire a che livello questa presenza si sia inserita. Se questo inserimento è avvenuto fin da subito, cosa l'ha spinta ad andare avanti nella sua relazione con questa persona? Al contrario, se c'è stato un momento preciso in cui siete diventati in 3, ti invito a riflettere su eventuali cause: la mamma di lui ha cominciato a soffrire la vostra indipendenza economica?
Ad ogni modo, dopo una valutazione non resta che agire:
prova a chiedere al tuo ragazzo cosa ne pensa di sua madre e del suo stesso rapporto con lei, e pratica con lui l'ascolto attivo (ripeti le sue esatte parole e digli che comprendi il suo stato d'animo), cerca una sintonia con lui e chiedi a lui di fare lo stesso. La comunicazione aperta è importante, ma è inutile se non ci si sintonizza sulla stessa frequenza.
Esprimi le tue perplessità con calma, e solo quando sarete abbastanza uniti contro il problema, potrete vedere la questione dallo stesso punto di vista, o da uno molto simile! Ad ogni modo, sarà solo quello il momento di lavorare sulla gestione dei confini.
resto a disposizione per qualsiasi chiarimento, un abbraccio.
Dott. Daniele D'Amico
Gentile utente, dovrebbe essere compito del suo ragazzo mettere dei confini chiari con la mamma per preservare la vostra relazione. Capisco sia faticoso poichè questa mamma sembra iperprotettiva e ostacolante verso la sua emancipazione.
Lei invece non deve "sopportare" perchè altrimentti diventa "sempre peggio" come ha scritto. E’ importante che lei ne parli con lui, è necessario che comunichi la sua frustrazione e vi confrontate su come la fanno sentire queste intrusioni. State costruendo una base per il rapporto futuro che sia sincero e solo vostro, perciò è importante che metta sul piatto proprio ora quali sono gli aspetti che può tollerare o meno, così come i suoi bisogni nella relazione. Se lei non lo comunica, il suo ragazzo può solo pensare che le va bene così e quindi faticherà ancora di più nel distanziarsi dalla famiglia di origine.
Gentile utente, mi dispiace molto per la situazione che sta vivendo. E' comprensibile che questo atteggiamento da parte della mamma del suo ragazzo provochi del disagio all'interno della vostra relazione. Potrebbe affrontare in maniera aperta con il suo partner queste difficoltà palesando il suo disagio ed esprimendo i bisogni che sente trascurati in questo momento. Sicuramente un suo coinvolgimento nella problematica può aiutare entrambi a stabilire dei confini sani con la mamma del suo partner.
Se la situazione dovesse continuare ad essere problematica può chiedere aiuto ad un professionista che l'aiuti ad approfondire la problematica in questione e le offra un supporto.
Un caro saluto.
Dott.ssa Clarissa Russo
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Credo innanzitutto che sia importante che voi possiate instaurare un dialogo schietto e sincero mediante il quale poter condividere pensieri e vissuti emotivi circa la situazione da lei riportata al fine di trovare soluzioni che possano soddisfare le esigenze di tutti. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
La situazione che descrivi sembra causarti molto disagio.
State insieme da 1 anno e 3 mesi e racconti di numerose discussioni già avute con il tuo ragazzo senza aver raggiunto nessun tipo di cambiamento circa la presenza della madre.
Se l’unica modalità per risolvere questo problema è stato litigare con il tuo ragazzo, forse potresti provare una strada diversa.
Cioè provare a parlare con lui in modo delicato esprimendo il tuo bisogno di trascorrere del tempo di qualità da soli (senza sua madre) per avere momenti intimi e privati che facciano sviluppare la vostra relazione invece di rovinarla.
Potresti cercare di comunicare il tuo bisogno di supporto e invitare il tuo ragazzo ad appoggiare le tue richieste quando desideri avere momenti di privacy o quando avete bisogno di discutere di questioni personali.

La cosa migliore sarebbe che fosse lui stesso a stabilire dei confini sani con la madre tramite una conversazione aperta con lei riguardo alla necessità di spazi e confini adeguati nella vostra relazione.

Se il tuo ragazzo fosse disposto a farlo ma lo trovasse difficile potreste rivolgervi ad un terapeuta di coppia per affrontare insieme queste problematiche.

Tuttavia, rimane la possibilità che il tuo ragazzo non sia disposto a farlo oppure che non senta il problema quanto lo senti tu.

Se così fosse potrebbe essere utile per te chiederti cosa ti spinge ad andare avanti e che cosa cerchi in una relazione.

Rimango disponibile e ti mando un caro saluto.
Dott.ssa Deborah Sapone
Ciao, bisogna fare attenzione a quello che si dice e si pensi sia la giusta azione da intraprendere. Usando il concetto “ho lasciato correre” si dà più importanza a certe cose invece che ad altre, e questo sembrerebbe una soluzione, ma solamente con alle spalle un percorso psicologico è possibile convogliare l’attenzione sulle giuste cose, senza sentirsi in difficoltà emotivamente e psicologicamente. Grazie, Dottor Benjamin Collins
Buongiorno,
immagino che questa situazione sia particolarmente delicata per lei in quanto è sempre difficile doversi interporre in dinamiche famigliari complesse.
Tuttavia, il mio consiglio è quello di parlare con calma e apertamente di questo problema con il suo ragazzo prendendovi un momento in cui siete completamente soli, facendogli capire appieno il disagio che questa situazione le provoca e invitandolo ad esporre i propri pensieri.
E' probabile che lui per primo non sappia come porre rimedio a questa intrusione. Per questo motivo, potrebbe per voi essere utile discutere di questa situazione anche con un terapeuta di coppia, in modo da comprendere quali dinamiche siano alla base di questo rapporto un po' troppo viscerale e trovare delle strategie per superarlo insieme.
Rimango a disposizione.
Un caro saluto,
Dott.ssa Giorgia Ferrucci
Tra mamma e figlio non mettere il dito. Genovese nel suo film "E' tutta colpa di Freud", fa una esilarante categorizzazione di uomini, evidenziando nell'ultima proprio un caso come il tuo (geniale!), a testimonianza che non sei sola. Ma il punto è come sono fatti madre e figlio, che non cambieranno di certo, o come puoi agire tu?
Dipende da come percepisci te stessa e le tue possibilità.
La strategia classica, gettonatissima tutt'ora, è assecondare, tenere un profilo basso, osservare, imparare dalla suocera comunicazione, mezzi, strategie per ottenere il potere sul figliolo, nel frattempo costruire le situazioni adatte per sostituirsi via via a lei fino a despodestarla; serve sangue freddo, pazienza, grande capacità manipolativa; ottima per ragazze volitive, pessima per le femministe.
Seconda opzione: opporsi, strenuamente, difendendo con il ragionamento, la comunicazione pacata, o le urla il diritto all'autonomia di coppia ed alla dignità femminile; serve grande capacità comunicativa; ottimo per le femministe.
Terza opzione: scappa.
Quarta opzione: subisci.
L'idea è che se non riesci o ti fanno ribrezzo le ultime due, è probabile che ti troverai a dover imparare una delle prime due. O ad impararne una nuova tutta tua, magari con l'aiuto di una terapeuta, se senti di non riuscire da sola o se pensi di non avere le risorse adatte per farlo.
Gentilissima, comprendo come la situazione descritta sia per lei soffocante e di difficile gestione. Sembra che in quello che sta vivendo oltre a non esserci abbastanza spazio per la coppia (a causa della costante presenza della madre del suo compagno), non ci sia nemmeno spazio per l'individualità sua e quella del suo compagno, che non riesce ad emanciparsi da questa situazione. Per quanto la riguarda, è interessante domandarsi perché in certe occasioni ha preferito "lasciar correre" e come mai fatica così tanto ad esprimere i suoi bisogni, tanto da subire l'intera vicenda. Può esserle utile parlare con il suo compagno di come si sente e provare a confrontarsi direttamente con lui rispetto ai suoi vissuti e al suo percepito. Sincerità e dialogo aperto vi aiuteranno a costruire una sana e funzionale relazione; il rischio che corrette è che i i non detti e le intrusioni vi portino a maggiore distanza relazionale. Le auguro il meglio. Un caro saluto, dott.ssa Zenucchi Monica
Deve essere piuttosto soffocante questa situazione e credo che sia importante che lei contatti per prima meglio se stessa. Non si tratta di portare avanti i propri punti di vista nei contenuti del discorso perché sembra evidente che la dinamica del rapporto tra lui e la mamma sia di tipo simbiotico. Lei invece può attenzionarsi di più e chiedersi come mai si trova a centellinare amore, da dove le viene questo...quando si è trovata ad imparare che fosse normale questo e non piuttosto una semplice relazione piena adulta dove il partner sappia posizionarsi nei suoi confronti dandole il giusto spazio o meglio, lei si dia il diritto di avere il giusto spazio. Di uomini simbiotici con le madri può capitare di incontrarne, ma la vera domanda in effetti è perché lei si ritrovi non tanto a viverci in mezzo , quanto perché sopporti così. Se il suo desiderio è una relazione adulta prima di tutto è importante essere consapevoli che ne ha diritto e se questo diritto non le viene concesso avere la giusta intenzione e leggittimarsi. Poi il resto verrà da se
Ciao,

Capisco che ti senti frustrata e infastidita dalla presenza e dall'influenza eccessiva della mamma del tuo ragazzo nella vostra relazione. È comprensibile che tu voglia avere dei momenti di intimità e di autonomia con lui senza che sua madre sia costantemente presente.

La prima cosa importante da fare è comunicare apertamente con il tuo ragazzo riguardo ai tuoi sentimenti e alle tue esigenze. Spiega chiaramente come ti senti e come questa situazione stia influenzando la vostra relazione. Cerca di farlo in modo calmo e rispettoso, evitando di criticare sua madre in modo negativo.

Insieme al tuo ragazzo, potete cercare di stabilire dei confini sani e chiarire quali sono i vostri bisogni individuali all'interno della relazione. Potrebbe essere utile pianificare del tempo a due senza la presenza costante di sua madre, in modo da creare spazi per voi stessi e per la vostra intimità.

È anche importante che il tuo ragazzo sia coinvolto nel processo di definire i confini con sua madre. Sarà importante per lui esprimere le sue esigenze e trovare un equilibrio tra le aspettative della madre e le sue decisioni personali all'interno della relazione.

Tuttavia, è fondamentale rispettare il fatto che questa è una dinamica familiare complessa, e ci potrebbero essere aspetti che tu non conosci o non comprendi completamente. Pertanto, cerca di essere paziente e comprensiva, e cerca di capire il punto di vista di tutti i membri coinvolti.

Se la situazione continua a essere difficile nonostante i tuoi sforzi di comunicazione e comprensione reciproca, potrebbe essere utile cercare il supporto di uno psicologo o di uno psicoterapeuta. Un professionista può aiutarti a esplorare ulteriormente questa situazione e fornirti strategie per affrontarla in modo sano.

Ricorda che ogni relazione richiede un lavoro costante e un'impegno da entrambe le parti. Spero che tu riesca a trovare un equilibrio che sia soddisfacente per te e per il tuo ragazzo. Se hai bisogno di ulteriori supporto o hai altre domande, non esitare a chiedere.
Buongiorno, credo che se ha parlato chiaramente al suo fidanzato comunicando la fatica che questo menage a troi le comporta, l altro passo sia domandarsi perché se lo tenga stretto. Chieda un consulto psicologico e chiarisca le sue motivazioni per poter decidere verso quale direzione andare. Sia chiara nei suoi intenti con se stessa.
Un caro saluto
Dott.ssa Cristina Villa
Buongiorno,
lei qui porta un Tema importante che è quello dello sconfinamento nella vostra relazione da parte di altri, in particolare della madre di lui. Lei viene avanti facendosi carico di un problema che riguarda la coppia. Solitamente è in un percorso di coppia che potrebbero esser affrontate difficoltà come quelle da lei descritte. Ne parli anche con il suo ragazzo, potrebbe essere un occasione di crescita per entrambi.

Cordiali Saluti
Dott. Diego Ferrara
Ciao, grazie per averci esposto questo tuo problema, direi molto comune. Ritengo che le dinamiche familiari, funzionali o meno, siano sempre molto complesse da capire viste da un'ottica esterna. Questa ne è un chiaro esempio. Penso però allo stesso tempo che l'arma più facile che tu possa usare sia la comunicazione, in primis con il tuo ragazzo, poi con la madre. Spiegare a lui tutte le tue motivazioni, la tua necessità di privacy e di rispetto dello spazio proprio ed altrui. In tutto questo non devi aver paura delle possibili conseguenze.
Resto a completa disposizione per un possibile supporto durante questo percorso di "maturazione relazionale".
Buongiorno. Non sempre è facile o scontato raggiungere degli equilibri in una relazione quando si tratta di condividere spazio e tempo, soprattutto quando è diversa la natura dell'attaccamento e dei confini percepiti come "giusti" in un rapporto. Palese come, nel caso del suo fidanzato, questi sia fuso e confuso con sua madre, un rapporto in cui i confini non solo non sono previsti, ma sono anche connotati negativamente qualora lei invece manifesti un'esigenza che lo porti lontano dalla madre per un tempo maggiore rispetto a quello che lui ritiene opportuno o tollerabile, come il dormire insieme a casa sua. Una parte del lavoro che lei può fare è "non lasciar correre", anzi porre l'accento sulla necessità di avere invece voi dei confini ben delimitati, che non possono e non devono essere oltrepassati da nessun altro, genitori compresi, quantomeno per cercare di stimolare nel suo fidanzato una riflessione in questi termini. Non sappiamo se potrà essere sufficiente, ma immagino che non sia più il caso di giustificare certi comportamenti, altrimenti lui continuerà a pensare di muoversi in una direzione che sia giusta anche per lei, quando è evidente che non sia così. Non sottovaluti la dignità e l'importanza dei suoi sentimenti, poiché sono importanti tanto quanto quelli del suo fidanzato, giacché la relazione è "vostra" e non solo "sua".
Resto a disposizione. Coraggio!
Capisco che la situazione con la mamma del tuo ragazzo ti metta a disagio. È importante che tu esprima i tuoi sentimenti e le tue preoccupazioni al tuo ragazzo in modo aperto e sincero. Cerca di avere una conversazione tranquilla con lui, spiegandogli come ti senti e come la presenza costante della madre influisca sulla vostra relazione. Potrebbe essere utile stabilire dei confini sani e comunicare i vostri bisogni reciproci. Inoltre, incoraggia il tuo ragazzo a sviluppare una maggiore indipendenza e a stabilire un equilibrio tra il tempo trascorso con te e il tempo trascorso con la sua famiglia. Se la situazione continua a causare problemi, potrebbe essere utile cercare il supporto di uno psicologo o terapeuta per affrontare meglio questa dinamica familiare complessa.
Gentile utente, mi dispiace per la situazione che sta vivendo. Non deve essere facile.
Non può fare nulla per cambiare la mamma del suo fidanzato ma può far presente al suo fidanzato quali sono le difficoltà che vive. Potrebbe essere che la mamma del suo compagno sia un po' ingombrante ma siete voi due come coppia a decidere chi far entrare e come nel vostro rapporto, nella vostra intimità.
Le suggerisco di cercare uno spazio di psicoterapia. Mi contatti pure se sente questo bisogno
Un caro saluto,
Dott.ssa Del Giudice Genoveffa

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