Ciao, ho 19 anni e a Febbraio ne compio 20. Io e il mio ragazzo stiamo inseme da 1 anno e a Maggio d

23 risposte
Ciao, ho 19 anni e a Febbraio ne compio 20. Io e il mio ragazzo stiamo inseme da 1 anno e a Maggio del 2021 vogliamo andare a convivere insieme. Lo so, che forse é presto. Ma mi sento sicura. I miei genitori mi dicono che lo devo conoscere meglio, che per loro non stiamo bene insieme. Ancora non riesco a fare capirere a loro, che questa cosa mella sono pensatat bene. Mi sono fatta anche una Lista con tanti aspetti possitivi e quelli negativi. Lavoriamo tutti e due, vogliamo fare luniversita contemporaneamente e ritirarci un giorno a bolzano. I miei genitori mi vedono per una ragazza che non sa gestirsi la vita a sola. Mi chiamano con tante parole, per essempio: Butana etc. a casa la maggiorparte la faccio io, risolvo perfino i problemi dei miei fratelli e sorelle. Non so che fare. Mi potete dare una mano. er favore.
Dr. Leonardo Antonio Ricci
Psicoterapeuta, Psicologo clinico, Psicologo
Foggia
Salve. Mi sembra di intuire che mentre a casa non vive una situazione familiare serena, con il suo ragazzo, invece, ha dei progetti importanti. Come mai avete scelto maggio 2021 per iniziare una convivenza? Quanti anni ha il suo fidanzato? Perché Bolzano? vuole allontanarsi dal suo ambiente familiare? se si, visto che vuole iniziare l'università, perché non iniziare a convivere con altre universitarie? Come vede sono molte le domande che mi vengono perché purtroppo non mi è chiara la sua di domanda? Lei è giovanissima quindi le consiglio di affrontare un percorso terapeutico per, innanzitutto, riappropriarsi del suo ruolo di FIGLIA nel suo nucleo familiare (ad es. non è lei che deve risolvere tutti i problemi dei suoi fratelli) prima di progettare un futuro a lunga distanza.
saluti.
dott. Leonardo Ricci

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Dott.ssa Denise Raccis
Psicologo, Psicoterapeuta
Roma
Cara utente, per poterle dare dei suggerimenti concreti sarebbe necessaria un’indagine approfondita sui meccanismi che mantengono la dinamica familiare in cui lei sembra essere rimasta incastrata e che sente essere un fattore limitante della sua autorealizzazione. Le consiglio un percorso terapeutico che la possa mettere nelle condizioni di acquisire gli strumenti per gestire al meglio e in tempi brevi la sua situazione. Non esiti a contattarmi qualora volesse ricevere ulteriori informazioni, mi farebbe piacere poterla aiutare!
Un caro saluto. Dott.ssa Denise Raccis
Dott.ssa Perla Margherita Amodio
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Roma
Buonasera, mi dispiace che non goda del sostegno della sua famiglia in un passo così importante nella vita di una persona. Solo lei può sapere se la persona che ha affianco è la persona adatta per costruire una nuova famiglia e i suoi genitori dovrebbero rispettare la sua scelta e sostenerla. Avrà comunque ancora tempo fino a maggio per capirlo meglio e per dimostrare a se stessa oltre che alla sua famiglia che è la scelta giusta. Anche qualora dovesse accorgersi di aver sbagliato potrà sempre trovare una soluzione alternativa, magari condividendo la casa con altre persone, mantenendo l’autonomia conquistata. Le auguro il meglio!
Dott. Stefano Minelli
Psicoterapeuta, Psicologo clinico, Psicologo
Roma
Buonasera. Mi sembra che le premesse per portare avanti il Suo progetto di convivenza siano buone: l'accordo col partner; la pianificazione; la valutazione degli aspetti positivi e negativi; il lavoro e lo studio. Allora che cosa la fa dubitare? Necessita dell'autorizzazione della Sua famiglia? Forse condivide in parte i dubbi dei suoi genitori?
Valuti di approfondire i suoi pensieri nei confronti dei familiari (che lei descrive distrattamente come svalutanti) e di mettere a fuoco il suo progetto di convivenza alla luce di questi pensieri. In bocca al lupo.
SM
Dott.ssa Valeria Randisi
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Casalecchio di Reno
Gentile utente, non vedo la convivenza come un passo definitivo. Se lei, contrariamente ai suoi, è convinta che potete stare bene insieme e condividere progetti futuri non vedo perché non provare. Fra l'altro se riuscite a mantenervi da soli non vedo nessun ostacolo. Tutto ciò vale se per lei questa convivenza rappresenta davvero un passaggio ad una vita adulta e non una "fuga" da una vita che le sta un po' stretta. In bocca al lupo qualunque sia la sua decisione definitiva.
Dott.ssa Valeria Randisi
Dott. Emanuele Grilli
Psicologo, Psicoterapeuta
Roma
Salve. Da quello che scrive mi sembra che lei sia una giovane con dei progetti. La sua famiglia non mi sembra, da quello che scrive, molto disponibile ad assecondarla. Penso che potrebbe iniziare un percorso di sostegno psicologico per superare questa fase di difficoltà. Cordiali saluti Dottor Emanuele Grilli.

Dott.ssa Silvia Pinna
Psicologo, Psicoterapeuta, Tecnico sanitario
Roma
Buongiorno. Ammiro la forza di volontà che traspare dal suo racconto. Tuttavia temo che lei rischi di compiere degli agiti se non trova una rielaborazione di questo processo di svincolo. Lasciare la casa originaria , per mettere radici su quella nuova, richiede una buona dose di serenità almeno con sé stessi!
Dott.ssa Milvia Verginelli
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Fiumicino
Salve i suoi progetti sono realmente voluti o sono una fuga da una vita familiare " stretta"? Avere un progetto futuro è importante, se lei pensa che ciò la può rendere felice lo realizzi, in fondo è maggiorenne...l' importante è che non sia una fuga .
Se vuole confrontarsi con uno psicoterapeuta per alcuni incontri forse si potrebbe chiarire le idee.
Dott.ssa Milvia VERGINELLI
Dott. Diego Ferrara
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Quarto
Cara ragazza,

potrebbe esserle utile riflettere sul senso di questo suo desiderio e di cosa rappresenta davvero per lei.
Come già indicatole dalla collega, la convivenza con il suo ragazzo è dettata dalla voglia reale di condividere un progetto di crescita insieme o semplicemente dalla voglia di tagliare i ponti con la sua famiglia di origine che pare ostacolarla nelle sue scelte?
Magari con il supporto di un professionista, vista la giovane età, potrebbe contattare maggiormente la propria consapevolezza e capire ciò che desidera realmente.

Un caro Saluto
Dott. Diego Ferrara
Dott.ssa Claudia Sposini
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Lodi
Ciao, mi spiace che i tuoi genitori non comprendano a fondo le tue esigenze e sembrano svalutarti. A volte, il distacco di un figlio dalla famiglia, per un genitore, non è sempre una "passeggiata"; anzi. Continua a lavorare sui tuoi progetti, ma se constati che questa situazione familiare tende a ripetersi nel tempo, allora, il mio consiglio è quello di intraprendere un percorso psicologico. Un caro saluto Dr.ssa Claudia Sposini
Dott.ssa Federica Leonardi
Psicoterapeuta, Psicologo clinico, Psicologo
Roma
Cara ragazza, grazie di averci scritto...un passo che sembra essere di una ragazza un pò più grande della tua età. Chiediti se la convivenza per te non sia solo una voglia sfrenata di allontanarti dalla tua famiglia di origine, è un aspetto fondamentale. Se sei serena e convinta della tua scelta perché è così importante l'approvazione dei tuoi genitori? Se hai biaogno e voglia di un confronto costruttivo fissa un colloquio con uno psicoterapeuta.
Rimango a disposizione.
Dott.ssa Federica Leonardi
Dott.ssa Eugenia Cardilli
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Roma
Buonasera, per la sua età mi sembra una ragazza costruttiva con tanta voglia di migliorare e con una grande aspettativa per il suo futuro e per quello del suo compagno. Purtroppo i suoi genitori sono veramente svalutanti e non riescono a darle fiducia. Lei vada per la sua strada porti avanti i suoi progetti, anche se i suoi non sono d'accordo. Dovrebbe iniziare un percorso psicologico, per elaborare il motivo delle sue incertezze e perchè alla sua età ancora aspetta il consenso dei suoi. Distinti saluti, dott. Eugenia Cardilli.
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Dr. Sara De Felice
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Salve, essere convinti di quello che si sente, avere dei progetti costruttivi per il futuro sono aspetti fondamentali per costruire la nostra felicità.
indipendentemente da ciò che ci dicono gli altri sappiamo noi cosa è meglio per noi. è importante andare avanti per la nostra strada anche se le persone intorno non ci supportano.
Dott.ssa Licia Filingeri
Psicologo, Psicoterapeuta
Genova
Abbandonare una vecchia strada , nel bene e nel male conosciuta, e intraprenderne una nuova, andando alla scoperta di ciò che ancora non conosciamo, certo crea ansie e talvolta angosce, e richiede consapevolezza, determinazione e coraggio. Crescere significa anche imparare a gestire se stessi in prima persona, assumendosi la responsabilità delle proprie scelte. Lei dice di averci pensato, e di essere in sintonia col suo ragazzo. Faccia dunque un tratto di questa nuova strada, costruendo ciò che ancora non c'è, pronta a mettersi in discussione e a cercare nuovi adattamenti. Sarà poi lei a rendersi conto se ha bisogno di aiuto psicologico . Un passo alla volta. Auguri.
Dott.ssa Enza Pecora
Psicoterapeuta, Psicologo, Professional counselor
Reggio Calabria
Buon pomeriggio Grazie di aver condiviso con noi la sua situazione.
credo che sia fondamentale approfondire Ogni aspetto anche relazionale oltre familiare quindi ci sarebbero tantissime domande da porle. credo che sia importante che lei intraprenda un percorso di psicoterapia per poter anche approfondire tutti i vari aspetti e cercare nel migliore dei modi di affrontare questa situazione
Dott.ssa Adriana Saba
Psicologo, Psicoterapeuta
Sassari
salve, concordo con i colleghi sul fatto che il progetto di convivenza con il tuo ragazzo sembra ben pensato e frutto di una relazione solida e serena. A casa il clima appare invece teso e la situazione difficile. Potrebbe essere utile intraprendere un percorso di psicoterapia per avere sostegno in questo tuo momento di vita così importante. In bocca al lupo!
Dott.ssa Lorenza Di Gaetano
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Torino
Come già detto dai colleghi, la situazione sembra abbastanza complessa e sicuramente è difficile provare a darle qualche consiglio su cosa fare solo sulla base di questa breve descrizione. Se ne avesse la possibilità, le consiglio di intraprendere un percorso psicologico di sostegno in questa delicata fase della sua vita, che potrebbe aiutarla a prendere delle decisioni ben ponderate e a gestire la conflittualità con la sua famiglia.
Le auguro di trovare la sua strada.
Dott.ssa Beatrice Planas
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Firenze
Buona sera, in situazioni di forte disagio nonchè durature nel tempo sarebbe importante rivolgersi ad uno specialista per poter meglio comprendere ed elaborare questa sua problemtica. Preferibilmente le consiglierei di rivolgersi ad uno psicologo psicoterapeuta così che possa intraprendere un percorso di terapia anche in videochiamata WhatsApp. Cordiali saluti, Dott.ssa Beatrice Planas. Psicologa psicoterapeuta per consulenze online
Buon Pomeriggio! E' importante fare chiarezza dei ruoli e delle responsabilità; non tocca a Lei risolvere i problemi dei Suoi fratelli.
Faccia un buon percorso di psicoterapia al fine di migliorare anche la relazione con i Suoi genitori. Se in casa fa soprattutto Lei o se viene squalificata bisogna capire cosa porti i Suoi genitori a trattenerla e a non lasciarla andare.
Dott.ssa Paola Trombini
Psicoterapeuta, Psicologo clinico, Psicologo
Torino
Gentile utente da ciò che scrive lei è una giovane ragazza con dei progetti importanti. Sono poche le informazioni che ci ha fornito rispetto alla relazione con la famiglia e con il suo compagno per poterle dare un rimando più specifico, però credo che la convivenza sia un passo importante ma non necessariamente definitivo. Se lei è convinta di poter stare bene in questa convivenza, avendo la possibilità di mantenervi, perché non provare. L’importante è che tale convivenza non sia una”fuga” da una famiglia non supportiva ma che corrisponda a una reale spinta alla crescita e alla maturità. Le auguro di fare la scelta che più soddisfa i suoi desideri e bisogni! Se incontrerà delle difficoltà nel suo percorso di vita futuro le consiglio di rivolgersi ad uno psicoterapeuta.
Un caro saluto
Dott.ssa PaolaTrombini
Dott. Espedito Longo
Psicoterapeuta, Psicologo clinico, Psicologo
Bologna
Da quello che dice mi sembra che siano i suoi genitori ad avere bisogno di lei! La sua intraprendenza e anche la prudenza che traspaiono dalle sue poche righe sono un trampolino che le dà la spinta inziale per volare fuori dal nido. Per evitare che le dinamiche che ha visssuto in famiglia possano influenzare negativamente la sua vita di coppia, farei anche pochi incontri per riflettere sulla sua scelta. Tanti augurii
Dott.ssa Silvia Parisi
Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo
Torino
Cara,
innanzitutto grazie per aver condiviso con me la tua storia. Capisco quanto possa essere difficile affrontare una situazione come la tua, soprattutto quando senti che le tue scelte non vengono comprese o supportate da chi ti sta vicino. Voglio darti alcuni spunti di riflessione che possono aiutarti a fare chiarezza.
Da quello che racconti, sembri essere una persona responsabile e determinata, che ha riflettuto molto sulla decisione di andare a convivere. È positivo che tu abbia valutato gli aspetti della tua relazione, sia positivi che negativi, e che tu abbia un progetto concreto per il futuro. Questo denota maturità. Tuttavia, è altrettanto importante tenere conto delle preoccupazioni dei tuoi genitori. Spesso, i loro timori derivano dal desiderio di proteggerti, anche se talvolta possono esprimersi in modi poco rispettosi o costruttivi.
Le parole che usano nei tuoi confronti non sono accettabili e possono ferire profondamente. È fondamentale che tu riesca a comunicare con loro in modo assertivo, esprimendo come ti fanno sentire certi atteggiamenti e cercando di mantenere un dialogo aperto. Potresti provare a far capire loro che stai agendo con consapevolezza, ma anche che hai bisogno del loro rispetto e del loro sostegno per le tue scelte di vita.
Per quanto riguarda la convivenza, è vero che ogni relazione ha bisogno di tempo per crescere e consolidarsi, ma il tempo giusto dipende da voi due, non da regole universali. È importante che tu e il tuo ragazzo continuiate a comunicare apertamente ea sostenervi a vicenda, soprattutto se decidete di fare questo passo importante.
Se senti che la situazione a casa è diventata troppo pesante o ti senti bloccata, potrebbe essere utile confrontarti con uno specialista. Un percorso di supporto psicologico può aiutarti a elaborare le tue emozioni, a gestire i conflitti familiari ea prendere le decisioni più adatte per te, con maggiore serenità.

DOTTORESSA SILVIA
PSICOLOGA PSICOTERAPEUTA SESSUOLOGA
Dott. Mauro Vargiu
Psicoterapeuta, Sessuologo, Psicologo
Milano
Gentile utente, condivido gran parte delle osservazioni fatte dai colleghi, sottolineando l’importanza di un approccio professionale che si basi su una comprensione profonda e non giudicante del vissuto del paziente.

Cordiali saluti

Dottor Mauro Vargiu

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