Ciao a tutti, soffro da più di un anno che mentre ascolto della musica il mio cervello la ripete a l
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Ciao a tutti, soffro da più di un anno che mentre ascolto della musica il mio cervello la ripete a lungo nella mia mente ma non tutta la canzone intera ma vari pezzi incompleti anche per ore ed ore a ripeterla sempre, anche quando leggo scrivo parlo con qualcuno anche la mattina quando apro gli occhi e mi alzo dal letto con musica in mente qualcuno per favore sa dirmi di cosa si tratta? Grazie
Comprendo che questa esperienza possa risultare fastidiosa e frustrante. Quello che descrive sembra essere un fenomeno noto come earworm o "canzone appiccicosa", un termine utilizzato per indicare quando un brano musicale, o frammenti di esso, si ripetono involontariamente nella mente per un periodo prolungato. Questo è un fenomeno comune, ma se diventa persistente o interferisce con la sua vita quotidiana, può essere utile esplorare ulteriormente la situazione.
Un percorso psicologico potrebbe aiutarla a comprendere meglio questo fenomeno e a individuare eventuali fattori scatenanti, come stress, ansia, o altri aspetti emotivi che potrebbero contribuire alla sua intensità. La psicoterapia potrebbe anche fornire tecniche per gestire e ridurre l'impatto di questi earworms nella sua vita quotidiana.
Potrebbe essere utile iniziare con una consulenza con uno psicologo per esplorare queste esperienze, discutere delle sue preoccupazioni e determinare se esistono strategie specifiche che possano alleviare questa situazione.
Un percorso psicologico potrebbe aiutarla a comprendere meglio questo fenomeno e a individuare eventuali fattori scatenanti, come stress, ansia, o altri aspetti emotivi che potrebbero contribuire alla sua intensità. La psicoterapia potrebbe anche fornire tecniche per gestire e ridurre l'impatto di questi earworms nella sua vita quotidiana.
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Buongiorno,
Sa che uno dei fenomeni che si possono verificare in persone che rientrano nello spettro ADHD, è proprio una forma di ecolalia (=ripetizione automatica di suoni o parole altrui) che può manifestarsi spesso come il canticchiare a mente pezzi di canzoni varie. Potrebbe essere un'ipotesi, che ovviamente non ha valore senza un corretto percorso di valutazione e diagnosi, poiché non basta un sintomo unico ed isolato come questo a porre diagnosi. Potrebbe perciò trattarsi tuttavia di molto altro.
Per capire insieme a lei la natura di ciò che le accade, è inevitabile un giusto percorso, al fine di capire in primis se vi siano momenti della giornata in cui questo sintomo è maggiormente intenso o meno, se vi siano stati emotivi che ne favoriscono l'insorgenza o meno. Per comprendere questi ed altri aspetti, vi sono strumenti specifici che si imparano in terapia, per poter cogliere e comprendere meglio quanto le sta succedendo.
Io sono la dottoressa Laura Servidio, mi contatti pure se ne ha necessità.
Un cordiale saluto.
Sa che uno dei fenomeni che si possono verificare in persone che rientrano nello spettro ADHD, è proprio una forma di ecolalia (=ripetizione automatica di suoni o parole altrui) che può manifestarsi spesso come il canticchiare a mente pezzi di canzoni varie. Potrebbe essere un'ipotesi, che ovviamente non ha valore senza un corretto percorso di valutazione e diagnosi, poiché non basta un sintomo unico ed isolato come questo a porre diagnosi. Potrebbe perciò trattarsi tuttavia di molto altro.
Per capire insieme a lei la natura di ciò che le accade, è inevitabile un giusto percorso, al fine di capire in primis se vi siano momenti della giornata in cui questo sintomo è maggiormente intenso o meno, se vi siano stati emotivi che ne favoriscono l'insorgenza o meno. Per comprendere questi ed altri aspetti, vi sono strumenti specifici che si imparano in terapia, per poter cogliere e comprendere meglio quanto le sta succedendo.
Io sono la dottoressa Laura Servidio, mi contatti pure se ne ha necessità.
Un cordiale saluto.
Buongiorno,
Capisco quanto possa essere difficile affrontare questa situazione. È essenziale discutere con il suo medico dei sintomi che sta sperimentando, poiché potrebbe essere necessario un aggiustamento della terapia. Oltre ai farmaci, la terapia cognitivo-comportamentale (CBT) e uno stile di vita sano possono essere molto utili. Per quanto riguarda la musica che si ripete nella mente, potrebbe trattarsi di un "earworm" o "tarlo musicale". Questo fenomeno può essere legato a stress o ansia.
Cordiali saluti,
Dott. Ivan De Lucia
Capisco quanto possa essere difficile affrontare questa situazione. È essenziale discutere con il suo medico dei sintomi che sta sperimentando, poiché potrebbe essere necessario un aggiustamento della terapia. Oltre ai farmaci, la terapia cognitivo-comportamentale (CBT) e uno stile di vita sano possono essere molto utili. Per quanto riguarda la musica che si ripete nella mente, potrebbe trattarsi di un "earworm" o "tarlo musicale". Questo fenomeno può essere legato a stress o ansia.
Cordiali saluti,
Dott. Ivan De Lucia
Salve, dai sintomi da lei riportati, mi sento di dirle che si potrebbe trattare di pensieri intrusivi, ripetitivi e fastidiosi che appartengono alla sfera dei disagi ossessivi. Le consiglio una psicoterapia cognitiva o strategica integrata.
Un caro saluto.
Un caro saluto.
Salve, parrebbe trattarsi del fenomeno "earworm", letteralmente tradotto come tarlo in testa. A livello psicologico, potrebbe ricollegarsi alla sintomatologia del DOC (Disturbo Ossessivo Compulsivo) e del Disturbo d'Ansia. Sarebbe utile, per lei, ricordare in seguito a quale episodio stressante (o se è stato un periodo) sia comparso questo fenomeno e, insieme ad un terapeuta, lavorarci per attenuare e risolvere la sintomatologia. Un saluto
Quello che descrive, ovvero la ripetizione costante di frammenti musicali nella sua mente, è un fenomeno che potrebbe essere collegato a ciò che comunemente viene definito "earworm" o "canzoni mentali intrusivi". Può capitare a molte persone di avere brevi spezzoni di canzoni che si ripetono nella mente, ma nel suo caso sembra essere un’esperienza più persistente e duratura, al punto da interferire con le sue attività quotidiane.
A livello neurologico, queste ripetizioni sono spesso associate a meccanismi legati alla memoria e all'elaborazione musicale, tuttavia, se il fenomeno si protrae a lungo e diventa fastidioso, potrebbe esserci anche una componente legata all’ansia, allo stress o ad altre forme di tensione mentale. In alcuni casi, episodi simili possono essere osservati in condizioni come il disturbo ossessivo-compulsivo, dove il cervello fatica a "spegnere" certi pensieri ripetitivi.
Sarebbe utile riflettere se ci sono altri segnali che accompagnano questa difficoltà, come un incremento del livello di stress, difficoltà di concentrazione o pensieri ripetitivi su altri aspetti della sua vita. Potrebbe essere utile consultare un professionista della salute mentale per comprendere meglio la situazione e ricevere un supporto adeguato.
Se il fenomeno persiste o peggiora, le consiglio di rivolgersi a uno specialista, che potrà aiutarla a individuare eventuali cause e a gestire meglio questa esperienza. Cordialmente, dott.ssa Camilla Persico
A livello neurologico, queste ripetizioni sono spesso associate a meccanismi legati alla memoria e all'elaborazione musicale, tuttavia, se il fenomeno si protrae a lungo e diventa fastidioso, potrebbe esserci anche una componente legata all’ansia, allo stress o ad altre forme di tensione mentale. In alcuni casi, episodi simili possono essere osservati in condizioni come il disturbo ossessivo-compulsivo, dove il cervello fatica a "spegnere" certi pensieri ripetitivi.
Sarebbe utile riflettere se ci sono altri segnali che accompagnano questa difficoltà, come un incremento del livello di stress, difficoltà di concentrazione o pensieri ripetitivi su altri aspetti della sua vita. Potrebbe essere utile consultare un professionista della salute mentale per comprendere meglio la situazione e ricevere un supporto adeguato.
Se il fenomeno persiste o peggiora, le consiglio di rivolgersi a uno specialista, che potrà aiutarla a individuare eventuali cause e a gestire meglio questa esperienza. Cordialmente, dott.ssa Camilla Persico
Gentile, quello che lei sperimenta è un pensiero intrusivo. In particolare, sentire parti di canzoni nella propria mente è una forma di immaginazione musicale involontaria chiamata 'earworm'. Recenti studi hanno ipotizzato che una canzone possa rimanere 'incastrata' in testa per diversi motivi, tra cui: alcune caratteristiche specifiche della canzone, la voglia di cantarla, la possibilità che non sia stata ascoltata per intero e quindi il tentativo di finire il motivo principale.
In ogni caso, come ogni pensiero intrusivo, si crea un circolo vizioso che autoalimenta la presenza del pensiero nel momento in cui si cerca di 'smettere di pensarci'.
Spero di averi risposto alla sua domanda e di averla tranquillizzata un po', resto a disposizione per ulteriori chiarimenti,
Cordialmente, dott.ssa Sara Pratticò
In ogni caso, come ogni pensiero intrusivo, si crea un circolo vizioso che autoalimenta la presenza del pensiero nel momento in cui si cerca di 'smettere di pensarci'.
Spero di averi risposto alla sua domanda e di averla tranquillizzata un po', resto a disposizione per ulteriori chiarimenti,
Cordialmente, dott.ssa Sara Pratticò
Quello che descrive è un fenomeno noto come earworm o imagery musicale involontaria, in cui frammenti di una melodia si ripetono nella mente in modo persistente e intrusivo. Questo accade a molte persone occasionalmente, ma quando diventa un’esperienza prolungata e invasiva, potrebbe essere legato a iperattività dei circuiti neurali del loop fonologico e della memoria musicale.
Dal punto di vista neuropsicologico, condizioni come ansia, stress, stanchezza mentale o iperfocalizzazione possono amplificare questo fenomeno, rendendolo più difficile da ignorare. Nei casi più persistenti, può anche essere collegato a disturbi ossessivo-compulsivi o a un'elevata sensibilità agli stimoli ripetitivi.
Da una prospettiva adleriana, sarebbe interessante esplorare che ruolo ha per lei questa ripetizione mentale: la musica che si fissa nella mente è solo un fastidio o potrebbe rappresentare un bisogno di controllo, di rassicurazione o di fuga da pensieri più profondi? A volte il cervello "si aggrappa" a schemi ripetitivi come strategia di regolazione emotiva, specialmente in momenti di incertezza o tensione interiore.
Se questa esperienza le sta creando disagio, un percorso di psicoterapia potrebbe aiutarla a scoprire le cause profonde e ridurre così l’impatto di questo meccanismo. Inoltre, potrebbe essere utile un consulto con un neurologo o uno specialista dei disturbi del sonno, se il fenomeno è associato a difficoltà di concentrazione o di riposo. Buona giornata
Dal punto di vista neuropsicologico, condizioni come ansia, stress, stanchezza mentale o iperfocalizzazione possono amplificare questo fenomeno, rendendolo più difficile da ignorare. Nei casi più persistenti, può anche essere collegato a disturbi ossessivo-compulsivi o a un'elevata sensibilità agli stimoli ripetitivi.
Da una prospettiva adleriana, sarebbe interessante esplorare che ruolo ha per lei questa ripetizione mentale: la musica che si fissa nella mente è solo un fastidio o potrebbe rappresentare un bisogno di controllo, di rassicurazione o di fuga da pensieri più profondi? A volte il cervello "si aggrappa" a schemi ripetitivi come strategia di regolazione emotiva, specialmente in momenti di incertezza o tensione interiore.
Se questa esperienza le sta creando disagio, un percorso di psicoterapia potrebbe aiutarla a scoprire le cause profonde e ridurre così l’impatto di questo meccanismo. Inoltre, potrebbe essere utile un consulto con un neurologo o uno specialista dei disturbi del sonno, se il fenomeno è associato a difficoltà di concentrazione o di riposo. Buona giornata
Buongiorno, ciò che descrive sembra un fenomeno noto come “earworm” o immaginazione musicale involontaria, ma quando diventa persistente e interferisce con la vita quotidiana, potrebbe essere legato ad ansia, stress o ad aspetti ossessivi. Sarebbe utile parlarne con uno psicologo per valutare meglio la situazione e intanto notare se compare in momenti specifici o momenti con particolare stress.
Buongiorno,
da quanto descrive, quello che sta vivendo è un fenomeno abbastanza comune noto in ambito neuropsicologico come “earworm” o “canzone martellante”: si tratta di frammenti di musica che rimangono nella mente e si ripetono involontariamente, anche quando si è impegnati in altre attività. Non è raro che questo accada più volte al giorno, e la musica può presentarsi a pezzi, incompleta, come lei descrive.
In generale, non è considerato un disturbo neurologico grave, ma può diventare molto fastidioso e interferire con la concentrazione, il sonno e le attività quotidiane, soprattutto se la mente tende a “rimuginare” o se ci sono livelli elevati di ansia o stress. In queste condizioni, il cervello tende a fissare stimoli ripetitivi come le melodie musicali.
Alcuni accorgimenti che possono aiutare a ridurre l’insistenza di queste melodie includono attività che coinvolgono pienamente l’attenzione, come leggere ad alta voce, parlare con qualcuno, ascoltare musica diversa o suonare uno strumento. Anche esercizi di rilassamento e tecniche di mindfulness possono ridurre l’iperattivazione mentale che alimenta il fenomeno.
Se questo fenomeno diventa molto invalidante o associato ad altri sintomi, come difficoltà di concentrazione costante o disturbi del sonno, può essere utile una valutazione neuropsicologica: in questo modo si possono individuare fattori cognitivi o emotivi che contribuiscono alla persistenza della musica nella mente e imparare strategie personalizzate per gestirla.
In sintesi, non è un segnale di patologia grave, ma con supporto mirato può imparare a ridurre l’impatto di queste “canzoni mentali” sulla sua vita quotidiana.
Saluti
da quanto descrive, quello che sta vivendo è un fenomeno abbastanza comune noto in ambito neuropsicologico come “earworm” o “canzone martellante”: si tratta di frammenti di musica che rimangono nella mente e si ripetono involontariamente, anche quando si è impegnati in altre attività. Non è raro che questo accada più volte al giorno, e la musica può presentarsi a pezzi, incompleta, come lei descrive.
In generale, non è considerato un disturbo neurologico grave, ma può diventare molto fastidioso e interferire con la concentrazione, il sonno e le attività quotidiane, soprattutto se la mente tende a “rimuginare” o se ci sono livelli elevati di ansia o stress. In queste condizioni, il cervello tende a fissare stimoli ripetitivi come le melodie musicali.
Alcuni accorgimenti che possono aiutare a ridurre l’insistenza di queste melodie includono attività che coinvolgono pienamente l’attenzione, come leggere ad alta voce, parlare con qualcuno, ascoltare musica diversa o suonare uno strumento. Anche esercizi di rilassamento e tecniche di mindfulness possono ridurre l’iperattivazione mentale che alimenta il fenomeno.
Se questo fenomeno diventa molto invalidante o associato ad altri sintomi, come difficoltà di concentrazione costante o disturbi del sonno, può essere utile una valutazione neuropsicologica: in questo modo si possono individuare fattori cognitivi o emotivi che contribuiscono alla persistenza della musica nella mente e imparare strategie personalizzate per gestirla.
In sintesi, non è un segnale di patologia grave, ma con supporto mirato può imparare a ridurre l’impatto di queste “canzoni mentali” sulla sua vita quotidiana.
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