Buongiorno un mio amico non vuole più essere mio amico dal nulla senza che io avessi fatto nulla mi

24 risposte
Buongiorno un mio amico non vuole più essere mio amico dal nulla senza che io avessi fatto nulla mi ignora durante la ricreazione ma in altri momenti come prima di entrare scuola ride e scherza e mi chiama “ fratello” in modo affettuoso in altri momenti mi ignora palesemente e mentre dice che non vuole essere mio amico guarda la mia clssse e mi saluta da lontano; si è appena lasciato con la ragazza e so che ha problemi in famiglia, ho sbagliato anche io a. Essere troppo appiccicoso e pensa che sia gay o altre scemenze così; ma lui dice che senza motivo non vuole più essere mio amico. Cosa posso fare? Quale il problema?
Dott.ssa Elena Gianotti
Psicologo, Psicoterapeuta
Milano
Buongiorno, grazie per la tua condivisione. Io credo che, per quanto difficile, sia molto importante che tu possa parlargli, in un contesto dove sei sicuro che possa ascoltarti (quindi non durante la ricreazione in mezzo ad altri compagni o amici, e non di corsa prima di entrare a scuola). C'è bisogno che tu possa trovare un momento tranquillo, magari avvertendolo prima, dicendogli che hai bisogno di parlargli, e chiedendogli apertamente se qualcosa non va, se è cambiato qualcosa, se può essere successo qualcosa che lo ha infastidito o fatto arrabbiare. Capisco che il confronto non sia semplice ma è molto importante perchè un rapporto possa restare autentico e restare nel tempo. Poi, in base a come reagisce, vediamo come ci si può comportare. Poi, in base a come reagisce si può pensare a come comportarsi: è diverso se si apre e si espone su qualcosa, oppure se ti fa muro, o ancora se sminuisce il tuo bisogno di parlargli. Sicuramente il primo passo è trovare un punto di contatto e chiedergli apertamente cosa non va! Se hai difficoltà nel cercare un confronto e parlare con gli altri, si può capire insieme perchè. Se avessi altre domande mi trovi a disposizione. Un caro saluto, dott.ssa Elena Gianotti

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Dott.ssa Laura Fortunato
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Bologna
Caro ragazzo, capisco che questa situazione con il suo amico la disorienti, ma da poche righe non posso certo saperle dire qual è il problema o cosa potrebbe fare con il suo amico perché sarebbe necessario una maggiore conoscenza di lei, del suo rapporto con lui, del contesto in cui vi trovare a vivere. Tuttavia penso che potrebbe essere l'occasione per lei per conoscersi meglio, per essere più consapevole di come si pone e cosa cerca nelle sue relazioni con gli altri, parlando con uno/a psicologo/a di questo problema con il suo amico. Del resto lei stesso si sta mettendo in discussione e credo che questa autoriflessione potrebbe essere per lei più produttiva e meno auto-colpevolizzante se fatta con il supporto di qualcuno che l'aiuti senza giudicarla. Un caro saluto
Dott.ssa Silvia Parisi
Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo
Torino
Buongiorno,

Mi sembra che il comportamento del tuo amico sia abbastanza confuso e possa essere legato a diverse dinamiche emotive. Potrebbe essere che stia attraversando un momento di difficoltà a causa della rottura con la sua ragazza e dei problemi familiari, e questo lo sta portando a gestire le sue relazioni in modo incerto. Potresti averlo visto alternarsi tra gesti affettuosi e momenti di distacco, probabilmente perché lui stesso non riesce a comprendere bene ciò che sta vivendo e come esprimerlo verso gli altri.

Il fatto che lui si comporti in modo ambiguo potrebbe anche essere legato a un tentativo di protezione emotiva: potrebbe sentirsi confuso rispetto ai suoi sentimenti nei tuoi confronti, specialmente se ci sono stati fraintendimenti sul tipo di relazione che desidera con te. La sua reazione potrebbe essere un modo per distaccarsi emotivamente senza voler ferire.

Riflettere su ciò che è successo è importante, ma sarebbe utile affrontare direttamente la situazione con lui, magari chiedendo spiegazioni in modo empatico, senza forzare la conversazione, ma cercando di capire cosa davvero lo stia disturbando. Potresti anche considerare di rispettare i suoi spazi se in questo momento ha bisogno di tempo per elaborare le sue emozioni.

Tuttavia, se il suo comportamento ti crea confusione o disagio, o se la situazione ti sembra più complessa, sarebbe utile e consigliato per approfondire rivolgersi a uno specialista, che possa aiutarti a gestire meglio queste dinamiche interpersonali e a comprendere i motivi più profondi di questo cambiamento nel vostro rapporto.

Dottoressa Silvia Parisi
Psicologa Psicoterapeuta Sessuologa
Dott. Andrea Boggero
Psicologo, Psicologo clinico
Genova
Buongiorno, la ringrazio per aver condiviso un’esperienza che, da come la racconta, le sta procurando dolore e confusione. Da un punto di vista cognitivo-comportamentale, è molto importante validare quello che sta provando: sentirsi ignorati o respinti da un amico, soprattutto senza un apparente motivo chiaro, può generare un intenso senso di smarrimento, tristezza, ma anche dubbi su di sé. Quello che sta vivendo è reale, significativo, e merita attenzione. Mi sembra che lei stia cercando di capire il comportamento del suo amico in modo molto riflessivo, mettendosi anche in discussione, chiedendosi se ci sia qualcosa che possa aver contribuito a questa distanza. Questo tipo di analisi è molto utile, ma è importante fare attenzione a non assumersi tutte le responsabilità, soprattutto in una situazione dove l’altro sembra inviare messaggi ambigui e contrastanti. Dal suo racconto emerge una relazione che è stata, probabilmente, significativa e intensa. Lei parla di momenti in cui vi chiamavate “fratelli”, di vicinanza e confidenza, e ora sta facendo i conti con una sorta di “ritiro” da parte dell’altro che, a tratti, sembra voler mantenere una certa distanza, ma poi torna a comportarsi con familiarità. Questo alternarsi di comportamenti (da momenti di esclusione netta durante la ricreazione, a momenti affettuosi prima di entrare a scuola) può generare molta confusione. In termini psicologici, questa ambivalenza può rendere difficile per lei capire come comportarsi, e può portarla a sperimentare un forte senso di insicurezza relazionale. Dal punto di vista cognitivo-comportamentale, cerchiamo spesso di aiutare la persona a fare chiarezza tra pensieri, emozioni e comportamenti. In questo momento, può essere utile osservare ciò che sta accadendo senza saltare subito a conclusioni negative su di sé. È comprensibile, ad esempio, che il suo pensiero sia andato al fatto di essere “troppo appiccicoso” o che l’altro possa pensare che lei sia “gay”, come dice, ma è importante chiedersi: questi pensieri sono basati su fatti o sono interpretazioni nate dalla sofferenza che sta provando? Molto spesso, quando viviamo un rifiuto, il nostro cervello cerca delle spiegazioni immediate per colmare un vuoto di senso, ma queste spiegazioni non sempre corrispondono alla realtà. Inoltre, lei accenna a una situazione familiare difficile per il suo amico e al fatto che si sia appena lasciato con la ragazza. Tutto questo ci dice che lui stesso potrebbe essere in un momento di fragilità, di ritiro emotivo o confusione, e che il suo comportamento ambiguo non è necessariamente legato a lei, ma piuttosto a un suo momento personale complicato. In altre parole, potrebbe non essere lei il problema, ma la situazione che il suo amico sta attraversando. In questo senso, la sua apparente chiusura potrebbe essere un modo per proteggersi, per avere più spazio, o per evitare confronti emotivi che in questo momento non è in grado di gestire. Cosa può fare quindi? Innanzitutto, dare valore ai suoi sentimenti senza negare quanto stia soffrendo. Poi, può provare (se se la sente) ad avere una comunicazione chiara con il suo amico in un momento neutro, non davanti ad altri, esprimendo con semplicità come si sente e chiedendo se c’è qualcosa che può fare per non farlo sentire a disagio. Senza pressioni, senza colpevolizzarlo, ma con rispetto e autenticità. A volte, dare spazio all’altro e rispettarne i tempi è un atto di affetto molto profondo. E anche se può essere difficile da accettare, è importante considerare che alcune relazioni cambiano o si trasformano con il tempo. Questo non toglie valore a quello che c’è stato prima, né definisce il suo valore personale. Infine, se nota che questo vissuto di rifiuto le sta causando un disagio persistente o che i pensieri legati a questa situazione diventano troppo intrusivi, potrebbe essere molto utile parlarne con un adulto di fiducia o con uno psicologo. Anche una singola consulenza può fare una grande differenza per aiutarla a elaborare il tutto in modo più sereno e costruttivo. Resto a disposizione. Dott. Andrea Boggero
Dott.ssa Giulia Casole
Psicologo, Psicologo clinico
Roma
Buongiorno. Mi sembra di capire che stai vivendo una situazione emotivamente complessa e fonte di confusione riguardo al comportamento del tuo amico. La sua ambivalenza, che oscilla tra momenti di affetto e improvvisa distanza, rende difficile per te comprendere le sue reali intenzioni e il motivo di questo cambiamento.
È possibile che la recente rottura con la ragazza e le problematiche familiari che sta attraversando lo rendano emotivamente instabile e meno disponibile alla relazione amicale, almeno nel modo in cui la vivevate prima. In momenti di difficoltà personale, le persone possono reagire chiudendosi in sé stesse o manifestando comportamenti contraddittori.
Il fatto che ti chiami "fratello" con affetto in alcuni momenti suggerisce che un legame significativo tra voi esiste ancora, nonostante la sua dichiarazione di non voler più essere tuo amico. Il suo sguardo verso la tua classe e il saluto da lontano potrebbero indicare un suo conflitto interiore, un desiderio di mantenere un contatto pur sentendo la necessità di distanziarsi per qualche ragione.
La tua riflessione sull'essere stato "troppo appiccicoso" e sul suo possibile pensiero che tu sia gay o altro, sono tue interpretazioni di una situazione che ti sfugge. Potrebbe essere che lui stia proiettando su di te delle sue insicurezze o che stia vivendo un momento di confusione sulla sua stessa identità e sulle sue relazioni.
La sua affermazione di non voler più essere tuo amico "senza motivo" è, di per sé, un'indicazione che un motivo, dal suo punto di vista, potrebbe esserci, anche se a te non appare chiaro. Potrebbe trattarsi di qualcosa che percepisce a livello emotivo e che fatica a verbalizzare.
Cosa puoi fare? Inizialmente, potresti provare a dargli un po' di spazio, rispettando il suo bisogno di distanziamento durante la ricreazione, ma rimanendo aperto a quei momenti in cui si mostra più disponibile. Potresti, in un momento tranquillo, magari quando ti chiama "fratello", provare a esprimergli con calma come ti senti di fronte a questi suoi comportamenti contrastanti, senza accusarlo, ma semplicemente dicendogli che sei un po' confuso e che ti dispiacerebbe perdere la vostra amicizia.
Cercare di forzarlo a darti spiegazioni o a tornare ad essere come prima potrebbe non essere la strategia più efficace. Invece, mostrarti disponibile all'ascolto, qualora lui decidesse di aprirsi, potrebbe creare uno spazio di fiducia.
Il problema potrebbe risiedere nel suo momento personale difficile, in dinamiche relazionali che non ti sono chiare, o in una sua percezione della vostra amicizia che è cambiata. Solo lui può realmente dirti cosa sta succedendo. Il tuo ruolo, in questo momento, può essere quello di un amico paziente e disponibile, pronto a esserci se e quando lui lo desidererà.
Come ti fa sentire personalmente questa situazione? Sentirti ignorato e poi ricevere manifestazioni di affetto contrastanti può essere molto destabilizzante. Prenderti cura delle tue emozioni in questo momento è importante.
Dott.ssa Francesca La Monaca
Psicologo clinico, Psicologo
Roma
Buongiorno,
Le consiglierei di parlare chiaramente con questa persona, se vi è la possibilità.
Altrimenti assorbire quanto accaduto e andare avanti; potrebbe esserle utile iniziare un percorso con uno/a psicologa se sente che possa essere di aiuto!
In bocca al lupo
Dott.ssa Francesca Ilaria Beatrice Villa
Psicoterapeuta, Psicologo clinico, Psicologo
Milano
Buongiorno, mi arriva la sua sofferenza per questa difficoltà relazionale. Attraverso un percorso di terapia potrà esplorare cosa prova e come sono vissute da lei le relazioni, andando a comprendere con rispetto e curiosità il suo funzionamento. Un caro saluto. Dott.ssa Villa
Dott.ssa Simona Ilardo
Psicologo, Psicologo clinico
Bagnoli
Buongiorno carissimo,
mi dispiace molto per quello che sta passando e comprendo non sia facile data la sua giovane età . In questi casi, la comunicazione è davvero importante . Provi a parlare al suo amico di come si sente . Spieghi le sue sensazioni . Il dispiacere che prova a sentirsi così . Se il suo amico sta passando un momento difficile non comprenda il suo comportamento sul personale . Lei esprima il suo pensiero e tutto andrà bene .
Resto a disposizione anche online
Dott.ssa Giulia Virginia La Monica
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Trento
Buongiorno.
Non sempre siamo noi a "fare o non fare" qualcosa. Nelle relazioni, ad es. lunghe, le cose possono cambiare e non necessariamente finire; puoi trovare un differente modo per starci assieme?
Da come scritto pare non abbiate chiuso del tutto, sono cambiati alcuni momenti. Mi chiedo se hai provato a porti in maniera differente e con "frequenza" differente (quindi meno o in differenti occasioni rispetto a prima)?
In che modo, secondo te, lui si è fatto certe idee-"scemenze"? Magari potrà esserti di aiuto nel capire come ti sei posto ed eventualmente, se ti va, sperimentarti in modo differente.
Ciao
Dott.ssa Ilaria Truzzi
Psicologo, Psicologo clinico
Reggio Emilia
Buongiorno,
quello che descrive sembra essere per lei fonte di molta confusione e sofferenza, ed è comprensibile provare disagio di fronte a comportamenti ambigui e apparentemente contraddittori da parte di una persona a cui si è legati.

Le relazioni, soprattutto in alcune fasi della vita, possono essere molto complesse e influenzate da fattori esterni (come difficoltà personali o familiari) o da dinamiche emotive che non sempre ci è possibile comprendere fino in fondo, soprattutto se l’altro non comunica chiaramente i propri vissuti. In ogni caso, anche in situazioni dove sentiamo che non abbiamo colpe, non possiamo cambiare o forzare l'altro a comportarsi come vorremmo.

Quello su cui possiamo lavorare, invece, è il nostro modo di stare nelle relazioni, le emozioni che viviamo in risposta a certi atteggiamenti, e il modo in cui affrontiamo il dolore del rifiuto o della distanza. È qualcosa che merita attenzione e ascolto.

Le suggerisco di valutare la possibilità di parlare di tutto questo con un professionista. Un percorso psicologico può aiutarla a dare significato a ciò che sta vivendo e a ritrovare un equilibrio più sereno nei rapporti.

Un caro saluto, Dott.ssa Ilaria Truzzi
Dott.ssa Virginia Bosca
Psicologo, Psicologo clinico
Calizzano
Ciao, hai provato a chiedergli quanto per lui il momento che sta vivendo è gestibile? Il problema lo scoprirai se ti metti "un passo indietro", ascoltalo.
Dott.ssa Beatrice Migiani
Psicologo, Psicologo clinico
Roma
Buongiorno, è molto difficile definire e circoscrivere il "problema" soprattutto quando riguarda l'altra persona. Quello che può fare lei è capire come e se vuole stargli vicino in un questo momento, nonostante i cambiamenti di idea che sta mostrando. Potrebbe verbalizzargli la sua difficoltà e se è possibile ritrovare un equilibrio insieme. Non possiamo costringere nessuno a starci vicino ma potrebbe avere senso chiedersi se potete trovare un modo diverso di farlo, tenendo conto dei bisogni di entrambi.
Un caro saluto
Dott.ssa Giulia Marchi
Psicologo, Psicologo clinico
Montecatini-Terme
Buonasera,
il suggerimento che posso dare è cercare di non forzare la mano in questa situazione: se dopo vari confronti la motivazione risulta ancora questa (non vuole più essere suo amico ma senza un valido motivo) non andrei a insistere oltre. Purtroppo non possiamo controllare le reazioni delle persone intorno a noi. Non se ne faccia una colpa, probabilmente il suo "amico" sta vivendo un momento di difficoltà anche familiare che lo porta a non essere del tutto lucido nelle cose che fa; quindi non si senta in colpa, probabilmente c'è una motivazione che non sappiamo che lo porta a comportarsi in questo modo ma che non dipende da lei. Ci sono altri amici su cui può contare in questo momento? Così potrebbe sentire un appoggio diverso da quello dell'amico in questione. Resto a disposizione!
Dottoressa Giulia Marchi
Dott. Giuseppe Rossi
Psicologo, Psicoterapeuta
Viterbo
Buongiorno, se ho ben capito, con il suo amico, vi siete parlati? Se si, immagino avrà chiesto il motivo per cui ha deciso di interrompere l'amicizia. Se non l'avesse fatto potrebbe provare a farlo. Probabilmente, vivendo un momento diffcile in famiglia e la fine del rapporto con la ragazza, forse ha bisogno di un periodo di calma per riflettere. Il fatto che continui a chiamarla" fratello" e che la saluti, seppeur da lontano, potrebbe essere una prova di questo. Per cui proverei a chiarire bene il motivo della fine dell'amicizia e capire se si può recuperare in qualche modo. Dopodiché, se è solo un bisogno di rimanere solo, ripetterei questa sua decisione, in attesa di un suo riscontro. Dott Rossi
Dott.ssa Barbara Severi
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Pesaro
Affrontalo, parlaci e chiedigli spiegazioni.
Dott.ssa Chiara Barsotti
Psicologo, Psicologo clinico
Lido Di Ostia
Gentile utente, può iniziare con il prendere per sé uno spazio in cui condividere la sua esperienza e guardare insieme ciò che sta accadendo. Un saluto.
Dott.ssa Marianna Mansueto
Psicologo, Psicologo clinico
Torino
Buongiorno, purtroppo non possiamo sapere con certezza quale sia il problema del suo amico, anche perché ognuno vive le proprie difficoltà personali in modo diverso. Tuttavia, potrebbe essere utile chiedersi se davvero desidera continuare un’amicizia con una persona che la tratta in modo altalenante e che, in questo momento, sembra farla soffrire. A volte, voler bene a qualcuno non basta se il rapporto ci fa stare male. Prendersi cura di sé stessi e dei propri sentimenti è fondamentale, e riflettere su cosa la fa stare meglio potrebbe aiutarla a capire come affrontare questa situazione. Se lo ritiene importante, potrebbe anche parlargli sinceramente, spiegandogli come si sente, senza accusarlo ma cercando di chiarire il suo punto di vista.
Dott.ssa Liza Bottacin
Psicologo, Psicoterapeuta, Professional counselor
Padova
Salve, dalla sua descrizione sembra emergere un comportamento ambivalente da parte dell'amico, in quando alterna riconoscimento e disconferma nei suoi confronti. Se ci tiene a capire di più circa le reali ragioni di tale comportamento, visto che è a conoscenza della presenza di alcuni problemi che lo affliggono, potrebbe confrontarsi con lui, sempre che ci siano prerequisiti per un confronto sincero e aperto. Se avesse già proceduto in tal senso, direi di sentire se può rispettare la richiesta dell'amico, valutando che lei merita di essere felice e, quindi, merita di spendersi in relazioni nutrienti, piuttosto che "tossiche". Risalve
Dott.ssa Tania Zedda
Psicologo, Psicologo clinico
Quartu Sant'Elena
Ciao, grazie per aver scritto. Si sente che questa situazione ti sta facendo stare male, e hai fatto bene a cercare di capirla, perché quando un’amicizia cambia all’improvviso — soprattutto senza una spiegazione chiara — è normale sentirsi confusi, feriti, persino colpevoli.
Dal modo in cui racconti le cose, sembra che il tuo amico stia vivendo un momento difficile, tra la fine di una relazione e problemi familiari che forse lo stanno destabilizzando emotivamente. A volte, quando le persone stanno male, si comportano in modi incoerenti: un momento cercano vicinanza, e un altro si allontanano senza spiegazioni. Non è giusto, ma può succedere quando non riescono a gestire bene quello che provano.
Tu hai riconosciuto di essere stato magari un po’ appiccicoso, e già questo mostra una grande maturità: ti stai mettendo in discussione, ma senza colpevolizzarti troppo. È importante ricordarti che l’amicizia dovrebbe basarsi sul rispetto reciproco, e se da parte sua c’è distanza o confusione, non dipende solo da te.
Potresti provare a parlargli con calma, in un momento in cui è più sereno, dicendogli come ti senti. Non per forzarlo a tornare come prima, ma per esprimere il tuo dispiacere e la tua voglia di capire. Se ti chiude la porta comunque, sappi che non è perché hai qualcosa che non va — a volte gli altri si allontanano per motivi loro, che magari nemmeno sanno spiegare bene.
In ogni caso, non lasciare che il suo comportamento ti faccia dubitare del tuo valore. Chi sei, il modo in cui vuoi bene, quanto ci tieni alle persone… tutto questo merita rispetto, non confusione o silenzi. Anche le amicizie, come le persone, a volte cambiano. E può far male, ma fa parte della vita crescere anche attraverso queste esperienze.
Ti auguro di circondarti di persone che ti vogliono bene in modo chiaro, semplice, sincero. Lo meriti.
Ciao,

Si sente chiaramente che questa situazione ti fa stare male e ti lascia confuso. A volte, quando un legame per noi importante cambia improvvisamente, può essere difficile capire cosa stia succedendo, soprattutto se non ci sono state parole chiare o motivazioni comprensibili.

Ti sei già fatto delle domande molto profonde: ti sei chiesto se hai sbagliato qualcosa, se lui sta passando un periodo difficile, se c’è qualcosa che lui interpreta in modo diverso da te. Ti va di chiederti: che ruolo avevi tu in questa amicizia? Come ti sentivi vicino a lui, prima che iniziasse a comportarsi così?

Hai notato anche una cosa importante: che il suo comportamento non è del tutto coerente. A volte ti ignora, a volte ti cerca. Ti chiama “fratello” e poi dice che non vuole più essere tuo amico. Che effetto ha su di te questa ambivalenza? Come ti fa sentire essere trattato in questo modo?

Forse non hai il potere di cambiare quello che prova lui, ma potresti iniziare a chiederti cosa vuoi tu da un’amicizia: come dovrebbe farti sentire? Che tipo di rispetto e chiarezza desideri?

E poi: è davvero tua la responsabilità di spiegare o “riparare” tutto, o potrebbe anche essere il momento di ascoltare i tuoi bisogni, i tuoi confini, e magari proteggerti da chi oggi ti confonde o ti ferisce, anche se una parte di te ci tiene ancora molto?

Janett Aruta
Psicologa - ricevo Su MioDottore e in Studio a Palermo
Caro ragazzo,
Grazie per aver condiviso questa esperienza così delicata e confusa. Quello che stai vivendo **non è affatto banale**: quando un’amicizia importante diventa ambigua o si rompe, specialmente senza un motivo chiaro, può fare **molto male**. E capisco bene quanto tu stia cercando di capirci qualcosa, perché dentro una relazione che cambia così all’improvviso si rischia di **iniziare a colpevolizzarsi** anche senza motivo.

Come psicologa, ti propongo qualche riflessione e consiglio pratico per affrontare la situazione nel modo più sano possibile.

1. **Il comportamento del tuo amico è contraddittorio, non sei tu a impazzire**
Da come lo descrivi, sembra che il tuo amico abbia **atteggiamenti molto incoerenti**: ti ignora, poi ti chiama “fratello”; ti dice che non vuole essere più tuo amico, ma poi ti saluta con affetto da lontano.

Questo non significa che tu abbia fatto qualcosa di grave. È più probabile che **lui stia vivendo una forte confusione emotiva**, aggravata da:

* La **fine della sua relazione sentimentale** (che spesso lascia un senso di vuoto o instabilità)
* I **problemi familiari**, che possono portare a essere più nervosi o imprevedibili
* E forse anche **paure legate al giudizio degli altri** (se ha frainteso qualcosa sul tuo orientamento o teme che gli altri lo facciano)

2. **Le amicizie vere si basano sul rispetto, non sul gioco del “ti voglio / non ti voglio”**
È comprensibile che tu voglia sistemare le cose, ma attenzione: **non sei tu a dover inseguire continuamente**, né a giustificarti per quello che lui pensa o immagina.

A volte le persone si allontanano **non perché ce l’hanno con noi**, ma perché **non stanno bene con sé stesse**, e non sanno gestire le emozioni.

3. **Cosa puoi fare concretamente?**
**Parlagli con sincerità**, magari con un messaggio o faccia a faccia (quando è in un momento più tranquillo):

> “Mi hai detto che non vuoi più essere mio amico, però a volte sembri cercare comunque un contatto. Io tengo a te, ma ho bisogno di capire se vuoi davvero chiudere l’amicizia o se stai solo attraversando un momento difficile. Non ti giudico, voglio solo chiarezza per il bene di entrambi.”

**Riconosci la tua parte** con onestà (senza colpevolizzarti):
Se ti sei accorto di essere stato un po’ troppo “appiccicoso”, puoi dirglielo con maturità. A volte mostrare che sappiamo riflettere su noi stessi aiuta l’altro ad abbassare le difese:

> “Forse sono stato un po’ troppo presente e ti ho fatto sentire sotto pressione, non era mia intenzione. Se ho sbagliato, mi dispiace.”

**Dagli tempo, ma proteggi anche te stesso**.

Se lui continua a essere freddo o ambiguo, non continuare a forzare il rapporto. **Hai il diritto di essere trattato con rispetto**, e nessuna amicizia può reggersi su un comportamento che ti fa sentire insicuro, confuso o in colpa.

4. **E se pensa che tu sia gay? E allora?**
L’amicizia vera **non ha paura delle etichette**. Se davvero ha messo in dubbio il rapporto solo per un’idea o un pregiudizio, allora non è un problema tuo. È **suo**.

Avere affetto profondo per un amico non significa essere “strani” o “troppo”, significa essere umani. Se qualcuno ti fa sentire sbagliato solo perché sei affettuoso o sensibile, **non è una persona che sa davvero accoglierti per ciò che sei**.

In conclusione
* **Non sei tu il problema**
* **Il tuo amico sta probabilmente male e non sa come gestirlo**
* **Hai fatto bene a riflettere, ma non devi colpevolizzarti**
* **Meriti rispetto e chiarezza**
* **Se l’amicizia si rafforza, bene. Se si allontana, non è un tuo fallimento**

Se vuoi, possiamo costruire insieme un messaggio da inviargli, o parlare più a fondo delle emozioni che ti ha lasciato questa situazione.
Sei già sulla strada giusta: quella della maturità emotiva.

Un caro saluto,
**una psicologa che ti ascolta e ti capisce**
Buongiorno. Non è possibile rispondere alla sua domanda su quale sia il problema così su due piedi. Il suo amico pare che necessiti di un momento di distanziamento per qualche proprio bisogno interiore/momento di difficoltà/cambiamento. Quest'ultimo aspetto del cambiamento è fondamentale. Spesso le persone si allontanano quando, dopo aver condiviso mesi o anni insieme, uno di loro va oltre, cambia, si modifica. Allora può accadere di non sentirsi più in linea o sintonizzati con l'altro o gli altri amici del gruppo. E va bene che sia così.
D'altro canto, ogni essere umano ha dentro di sé degli aspetti omosessuali (che non necessariamente si manifesteranno sessualmente) e forse l'affetto che la lega al suo amico fa scattare nel suo amico una paura dei propri aspetti omosessuali (non favoriti dalla società di appartenenza). Le consiglio dunque di accogliere ciò che avviene nel suo percorso di vita e di continuare ad essere amorevole con i suoi amici che ogni giorno continuano a volerla nella loro vita e di avere la capacità di lasciare andare con delicatezza chi sente di voler cambiare strada e non essere più vicino a lei.
Ad ogni modo, se questo la fa soffrire, si informi a scuola per poter parlare con lo sportello psicologico o si informi per fare un percorso psicologico per rafforzare se stesso. A presto, un caro saluto.
Gentile utente,
può provare a parlare con questo amico e chiedere se sia possibile chiarire cosa e se è successo qualcosa tra voi due che lo porta a volte ad allontanarsi, altre a prenderla in considerazione. Può anche provare a rimandare a questo suo amico come la fa sentire tutto questo. Non è detto, tuttavia, che questo le sarà utile per ottenere delle risposte soddisfacenti. In alcuni casi, se l'altra persona non si mostra aperta a dei chiarimenti, possiamo solo accettarlo. A quel punto, starà a lei decidere se vale la pena continuare a tollerare determinati atteggiamenti, tenendo conto di come questo la fa sentire.
Dott.ssa Alina Mustatea
Psicologo, Psicologo clinico
Pomezia
Gentile ragazzo,
capisco bene quanto possa essere difficile a 16 anni vedere un amico comportarsi in modo così confuso...un giorno ti cerca e ti chiama “fratello”, il giorno dopo ti ignora o dice che non vuole essere più tuo amico. È normale che tu non sappia cosa pensare.
Ti dico una cosa importante: questo tipo di comportamento di solito non dipende da te, ma da quello che lui sta vivendo.
Si è lasciato con la ragazza, ha problemi in famiglia e probabilmente è molto stressato. Quando una persona sta male dentro, a volte si allontana senza spiegare, poi si riavvicina, poi si chiude di nuovo.
Riguardo al timore di essere stato troppo “appiccicoso”, non colpevolizzarti. Quando teniamo a un’amicizia possiamo voler stare più vicini, ed è normale. Forse lui, in questo periodo difficile, ha percepito troppo peso, ma questo non significa che tu abbia fatto qualcosa di grave.Cosa puoi fare adesso?
Non inseguirlo troppo: gli darebbe ancora più confusione.
Non chiuderti però: puoi dirgli qualcosa di semplice, tipo “Se hai bisogno del tuo spazio lo rispetto. Io ci tengo alla nostra amicizia e quando vorrai parlare io ci sono.”
Poi lascia che sia lui a fare il prossimo passo.
Nel frattempo pensa anche a te: esci, parla con altri amici, non rimanere fermo ad aspettare solo lui.

Non sei tu il problema. A volte le persone, soprattutto alla vostra età, fanno fatica a gestire emozioni, stress e relazioni. Il suo comportamento altalenante parla più di quello che lui sta vivendo, non del tuo valore come amico.

Un caro saluto
Dottoressa Alina Mustatea

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