Buongiorno, Sono una giovane ragazza che in questo periodo sto affrontando una situazione un po'

18 risposte
Buongiorno,

Sono una giovane ragazza che in questo periodo sto affrontando una situazione un po' difficile.
Dentro di me c'è sempre stata un'energia inespressa e una voglia di cambiare la mia vita, solo che a volte questo bisogno si spegne in certi momenti, e divento passiva alla vita.
Mi sento arrabbiata con me stessa perché mi sto arrendendo e sto subendo passivamente la mia vita, e purtroppo questo non mi fa sentire del tutto bene perché quando vedo gli altri che vanno avanti o che riescono a fare qualcosa, penso subito di non riuscirci e che dal momento che si tratti di me allora non potrò combinare nulla.
Al momento non lavoro e lo sto cercando, anche se mi è difficile inviare dei curriculum perché penso di non essere adeguata ai requisiti che richiedono, oppure penso che dopo pochi mesi mi faranno tornare a casa perché non so fare nulla.
Purtroppo mi è successo che con la mia ultima esperienza lavorativa come commessa, in cui ho lavorato per poco tempo, vedendomi insicura riguardo al contare più volte i soldi dei clienti per evitare errori (perché ho la discalculia) e non dandomi il tempo di apprendere mi hanno tolta fuori.
Ammetto che sono un po' infastidita, perché una persona deve avere un po' di tempo per imparare le cose, ma probabilmente mi hanno sbattuta fuori perché ero incapace e quando mi dicevano qualcosa spesso avevo timore di non aver sentito bene e magari a volte richiedevo di farmi ripetere le cose.
Ora sono praticamente da sola, non ho molti amici con cui uscire, ho timore di incontrare delle persone che ho deluso perché non mi sono comportata bene con loro.
Ho solo un'amica che vorrei contattare ma non le parlo da un po' di tempo perché poi mi sento a disagio a raccontare della mia attuale situazione.
Sono una persona introversa che ricerca la solitudine, ma a volte quest'ultima forse è un modo anche per proteggermi, nel senso che quando conosco persone nuove non mi espongo del tutto, però le poche volte quando succede che mi confido con una persona, purtroppo perde interesse per me, perché credo di non essere così interessante.
Dal momento che passo tanto tempo da sola con me stessa, non so nemmeno dove andare se volessi uscire da sola, anzi una cosa la farei sicuramente...guidare la moto e viaggiare senza una meta precisa, peccato che non possa farlo in quanto non ho la moto e la patente.
Sicuramente so di avere un po' di rabbia dentro di me in quanto vorrei essere più indipendente ed autonoma, ma anche perché vorrei realizzare tutte quelle idee che ho nella testa, ma che non sono in grado di fare in quanto non so da dove iniziare.
Vorrei cambiare prospettiva riguardo la mia vita e non vorrei tormentarmi con i miei soliti pensieri autocritici, perché mi rendo conto che sono un grande ostacolo per me stessa.
Ho scritto questo sfogo, perché non ho nessuno che mi ascolta e sarei curiosa di leggere le vostre opinioni. Mi scuso in anticipo per la mia pesantezza e vi ringrazio per l'attenzione.
Gentile utente, mi dispiace per la situazione che sta attraversando. Ci sarebbero davvero tantissimi aspetti importanti da approfondire, sicuramente in un contesto adeguato, e con un professionista che sia davvero capace di ascoltarla e con cui possa riuscire a trovare nuove strategie per fronteggiare le dinamiche descritte.
Resto a disposizione, anche online.
Cordiali saluti,
Dott.ssa Alessandra Barbera

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Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Buongiorno cara utente, grazie per questa condivisione. Deve essere molto faticoso convivere con un tale vissuto di autodifettositá. Tuttavia nel suo messaggio è riuscita a descrivere molto bene tutte le emozioni che sta vivendo e questa mi sembra una buona base da cui partire per, eventualmente, iniziare un percorso psicoterapeutico che può aiutarla a dare dei significati a tali emozioni e a reperire strategie efficaci per affrontare la quotidianità. Un percorso in presenza potrebbe aver senso allo scopo di stimolare l'uscita da casa e far fronte ad un possibile ritiro ma, se dovesse preferire la modalità da remoto, anche un percorso online potrebbe essere un buon modo per iniziare a ritagliarsi un suo spazio personale.
Un caro saluto
Dr.ssa Valentina Fazzi
Buongiorno , e grazie
per tutto quello che ha scritto in modo preciso.
Lei dice ad un certo punto che vorrebbe prendere la moto e partire , e poi dice che ha tante idee , ma non sa da dove iniziare per poterle mettere in pratica.
Di sicuro le idee che le stanno sorgendo in questa fase sono e saranno utili per lei, per riuscire a cambiare prospettiva e per stare meglio.
Può chiedere un supporto , e così potrà adottare un nuovo sguardo sulle sue risorse e sulle nuove prospettive che le si apriranno.
Gentile utente,
intanto mi fa piacere che abbia trovato questo canale per collocare il suo stato d’animo, mi sembra già un buon punto di partenza perché raccontarsi non è mai facile. Mentre leggevo la sua condivisione ho avuto come la percezione che ci sia qualcosa che non le consente di accedere del tutto alla sue risorse creative e potenziali. È come se un velo di insicurezza avvolgesse tutta la sua esistenza quando in realtà mi sembra di cogliere, lei avrebbe degli interessi e dei desideri che le nascono da dentro. Può darsi che anche l’aver convissuto con la particolarità della discalculia non le abbia reso semplice il percorso scolastico e quindi l’abbia sempre fatta sentire in difetto, restituendole un’immagine distorta di sé stessa, da cui anche il vissuto di essere manchevole o incapace ed il timore di esporsi ed investire nelle relazioni. A livello culturale poi non c’è ancora molta sensibilità verso certe problematiche e caratteristiche per cui capisco che possa aver preso diverse porte in faccia, il che non ha certo aiutato a rinforzare la fiducia in sé stessa. Credo che farsi accompagnare da uno psicologo la potrebbe aiutare a ritrovare il centro della sua essenza, valorizzare le sue potenzialità e sentirsi un po’ più forte anche rispetto al fatto di esporsi e trovare la spinta per inviare i suoi curricula, dandosi la possibilità di intraprendere nuove strade, anche se con il rischio di insuccessi. Per quanto riguarda il lavoro, potrebbe rivolgersi ad un centro per l’impiego o ad agenzie interinali facendo presente la sua situazione e quindi prediligendo tipi di lavoro in cui la componente del calcolo ed il rapporto coi numeri non sia centrale o comunque non sia una sua stretta incombenza. Questo potrebbe aiutare ad alleggerire la componente di stress e favorire l’espressione dei suoi punti di forza, restituendole un po’ di serenità e gratificazione. Per qualsiasi esigenza, resto a disposizione. Un cordiale saluto
Non si deve scusare affatto, leggerla è stato un piacere.
Non è pesantezza l’introspezione e la ricerca di sé, tutt’altro, è libertà, leggerezza e voglia di cambiare prospettiva.
Il desiderio, l’energia inespressa di cui lei parla, muove già la ricerca della nuova sé per capire come disfarsi dei suoi soliti pensieri autocritici, per non svalutarsi più, per abbandonare la solitudine e viaggiare sulla sua moto senza meta per nascere di nuovo e trovare soddisfazione nei rapporti umani.
Seppur giovane mi sembra che la vita, le delusioni abbiamo già segnato il suo percorso facendola sentire inadeguata, arrabbiata, passiva, insicura, ma non c’è solo quello: lei oggi si rivolge a noi, alla ricerca di un rapporto valido a cui affidarsi perché intuisce che è lì la soluzione.
Se riesce, la segua la sua intuizione, perché è valida.
Spero di esserle stata utile almeno un pochino e attendo di poterla conoscere presto.
Cordialmente.
Barbara Brega
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Cara amica, penso che lei abbia tutte le potenzialità per realizzare ciò che è veramente, semplicemente non conosce a pieno la sua vera natura ed è per questo che si sente inadeguata nelle situazioni e non riesce ad incanalare la sua energia. Le consiglio vivamente di intraprendere un percorso psicoterapeutico.
Un saluto
Dott. Paolo Lippi
Gentile giovane ragazza, intanto mi sento di dirle che saper chiedere un aiuto è il primo passo verso il cambiamento.
Certo, capisco che il sentirsi spettatrice della propria vita anziché attrice protagonista le possa provocare un calo di energia importante, ma, come dice lei stessa, questo nucleo (anche se inespresso) da qualche parte c'è! Riaccendiamolo.
Parla di un senso di rabbia con se stessa, e nelle sue parole si denota un certo senso di sfiducia e svalutazione nelle sue proprie capacità.
Resto a sua disposizione per approfondire la sua storia e le sue tematiche.
Buonasera,
io partirei da ricostruire le relazioni sociali, quindi recuperare le amicizie (senza per forza tirare fuori il disagio che sente come primo argomento) e tornare a fare esperienze di vita che La rendono felice.
Il problema dell'eccesso di pensieri è legato proprio alla solitudine e all'isolamento sociale. Pensare troppo fa male, lo dico da psicologo che ha studiato i processi cognitivi umani e il modo in cui la razionalità porta alla depressione. Non dico sia questo il Suo caso ma potrebbe succedere.
Le relazioni sociali sono uno strumento importante per recuperare controllo della propria vita, poi c'è il lavoro. Se la commessa non fa per Lei perchè non le danno tempo di adattarsi, può cercare altro, mai farsi abbattere da esperienze negative, ma usarle come feedback può far crescere.
Comincerei da questo, più azione e meno riflessioni.
Sono a disposizione,
Edoardo Giordano
Gentile utente, i contenuti che riporta sono molteplici.
Capisco il malessere che riferisce ma perchè non partire proprio dall'ultimo punto ovvero quello di trovare uno spazio dove si sente accolta ed ascoltata? Chiedere aiuto a volte è difficile ma partire da quanto scritto e riuscire a condividerlo affidandosi ad uno psicoterapeuta può solo permetterle di riuscire a gestire il suo malessere, a trovare risorse interne che oggi fa fatica a vedere e a vivere la sua vita a pieno.

Resto a disposizione per eventuali dubbi.
Cordiali saluti.
Dott.ssa Daniela Chieppa
Buongiorno,
credo che abbia espresso molte difficoltà ed è evidente il malessere che la accompagna. Può esserle d'aiuto approfondire questi aspetti in uno spazio di ascolto più appropriato con un tempo dedicato che l'aiuti a riflettere sui contenuti che oggi ha riportato qui e il governo delle relative emozioni.
Le auguro di poter trovare un professionista che possa aiutarla in questo percorso di maggior consapevolezza.
Cordiali saluti L.M.
Buongiorno, dal suo racconto si evince un misto di emozioni che creano in lei una grande confusione. Prima di tutto il fatto di scrivere qui e chiedere aiuto dimostra coraggio, una grande voglia di vivere e buone risorse. Mette in rilievo degli elementi e eventi di vita che l'hanno portata a dubitare di se stessa nelle varie sfere della sua vita creando un grande senso di inadeguatezza e solitudine. Le consiglio di rivolgersi ad uno psicologo/psicoterapeuta che la potrà aiutare a mettere ordine tra i suoi pensieri e le sue emozioni e sopratutto rivalutare le sue risorse e punti di forza e riprendere in mano la sua vita. Cordiali saluti Dott.ssa Estelle Clavier
Buongiorno, comprendo che stia attraversando un momento difficile e che ha molte preoccupazioni e insicurezze riguardo al suo futuro. Tuttavia, voglio sottolineare che non è sola in questo, e ci sono molte persone che affrontano problemi simili al tuo. Il fatto che lei abbia riconosciuto che i suoi pensieri autocritici sono un ostacolo per lei è un grande passo avanti verso la guarigione. Cerchi di ricordare che le sue insicurezze e le sue paure sono solo pensieri, e non rappresentano necessariamente la realtà. È normale sentirsi scoraggiati o frustrati a volte, ma non deve permettere che questi pensieri le impediscano di provare cose nuove o di perseguire i tuoi sogni. È importante che lei sia gentile con se stessa, e che si conceda il tempo e lo spazio per imparare e crescere. Non abbia paura di chiedere aiuto o di fare domande quando non capisce qualcosa. Ricordi che nessuno è perfetto, e che tutti abbiamo dei limiti e dei punti deboli. Non lasci che un'esperienza negativa passata ti impedisca di continuare a cercare lavoro o di perseguire altre attività che ti interessano. Inoltre, la incoraggio a parlare con la sua amica e a condividere con lei i suoi pensieri e preoccupazioni. Potrebbe essere un'ottima fonte di supporto e la aiuterà a sentirsi meno sola. Se si sentisse a disagio a parlare con lei, potrebbe anche considerare di avvalersi del mio supporto acquisire le abilità necessarie per superare i suoi pensieri negativi. Si ricordi che ha molte opzioni per uscire da sola e scoprire cose nuove. Può provare a fare attività all'aperto, come fare una passeggiata in un parco o in una zona naturale vicina, oppure può partecipare a un corso o un'attività che le interessa. Vorrei che lei sappia che i suoi pensieri e le sue emozioni sono valide e che è normale sentirsi insicuri o giù di morale in certi momenti. Non è necessario che lei si punisca per questo. Vorrei che provasse a sostituire i suoi pensieri negativi con qualcosa di positivo. Ad esempio, invece di pensare "non sono abbastanza brava per trovare lavoro", potrebbe pensare "sto facendo del mio meglio e ho delle abilità che posso mettere al servizio di un'azienda". Ci sono alcune tecniche che posso insegnarle per sostituire i suoi pensieri negativi con quelli positivi, come l'affermazione positiva o l'auto-dialogo. Resto in attesa di ricevere una sua opinione per identificare delle strategie efficaci. Dott.ssa Bachiorri Sara

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Gentile, percepisco la sofferenza che esprime, mi dispiace davvero per la situazione che riporta e mi rendo conto di quanto possa essere complicato conviverci. La prima cosa che mi sento di consigliarle è un consulto psicologico, anche online, che possa aiutarla ad affrontare il disagio espresso al fine di ritagliarsi uno spazio per comprendere meglio ciò che prova e cosa potrà farla stare meglio, elaborare i pensieri e i vissuti emotivi rivolgendosi ad un esperto con un approccio che si basi sull’accoglienza e ciò che è utile per la persona, valorizzando le sue risorse personali, aiutandola così a divenire artefice del racconto della propria vita, dando al corpo lo spazio e l’ascolto che merita. Iniziare un percorso per sentirsi meglio richiede coraggio, ma è già un importante passo iniziale verso il cambiamento. Resto a disposizione per ulteriori indicazioni e ad incontrarla. Cordiali saluti dott. Paolo Notarangelo
Buonasera, oltre alla sua sofferenza percepisco anche un forte desiderio di essere ascoltata e accolta.
Sarebbe utile approfondire gli aspetti che riferisce in relazione alla sua storia di vita per poter esplorare quei blocchi emotivi e nuclei di sofferenza sottostanti che le impediscono di raggiungere ciò che lei desidera (come l'indipendenza, relazioni sociali soddisfacenti, acquisire una posizione lavorativa che possa permetterle di mettersi in gioco e di imparare gradualmente).
Inoltre sarebbe prezioso anche esplorare quel vissuto di rabbia verso se stessa per comprendere i pensieri e i comportamenti disfunzionali che accompagnano quell'emozione così intensa.
Divenire autenticamente consapevoli di sè significa dialogare con quel Critico Interiore che la fa sentire inadeguata e spaventata, capirne la funzione (molto spesso ci protegge in modo disfunzionale, ma saperlo ci permette di lavorarci in terapia).
Aver consapevolezza di quel Critico Interiore permette poi di poter sviluppare i cosiddetti "antidoti" all'autocritica: uno di questi è l'autocompassione!
una risorsa potente che permette di imparare ad essere gentili con noi stessi, ad incassare i fallimenti (inevitabili nel corso della vita) senza che l'autocritica e/o le critiche altrui possano disintegrare il nostro valore personale che è importante riconoscersi.
Rimango a tua disposizione, anche online.
Un caro saluto, Dott.ssa Martina Orzi
Gentile utente, leggendo le sue parole è possibile percepire e immaginare l'insoddisfazione di cui parla; tuttavia, insieme a questa emerge anche un desiderio di "rivalsa", di scoprire il suo potenziale e trovare la sua strada.
Proverei magari a riflettere su cosa pensa che in questo momento le impedisca di fare un passo verso una nuova direzione, e quali vantaggi e svantaggi potrebbe avere per lei rimanere ferma o, al contrario, mettersi in moto.
Le domande che lei si pone sono importanti, se ne prenda cura.
Se vorrà approfondire mi contatti pure. Un caro saluto.
Grazie per aver condiviso con me i tuoi pensieri e le tue preoccupazioni. È chiaro che stai attraversando un periodo difficile, e voglio rassicurarti che ciò che provi è comprensibile e condiviso da molte persone. Ecco alcuni pensieri che potrebbero aiutarti a navigare in questo momento della tua vita:

Accettazione delle Emozioni: È importante riconoscere e accettare le tue emozioni, compresa la rabbia e la frustrazione. Questi sentimenti sono normali e fanno parte del processo di crescita e di autocomprensione.
Superare l'Autocritica: Essere duri con se stessi può creare un circolo vizioso di negatività. Prova a trattarti con più gentilezza e comprensione, come faresti con un buon amico.
Identificare i Tuoi Punti di Forza: Ognuno ha delle qualità e dei punti di forza unici. Cerca di identificare i tuoi e pensa a come puoi utilizzarli per superare le tue sfide.
Affrontare le Insicurezze sul Lavoro: La paura di non essere all'altezza o di commettere errori è comune. Ricorda che tutti hanno bisogno di tempo per adattarsi a un nuovo lavoro. Considera di cercare posizioni che ti permettano di crescere e imparare a tuo ritmo.
Sviluppare Nuove Competenze: Considera di sviluppare nuove competenze che potrebbero aumentare la tua fiducia e aprire nuove opportunità lavorative. Ci sono molti corsi online gratuiti o a basso costo che potrebbero aiutarti in questo.
Supporto Professionale: Potrebbe essere utile cercare il supporto di uno psicologo o di un terapeuta. Un professionista può aiutarti a lavorare sui tuoi pensieri autocritici, sulla tua autostima e a sviluppare strategie per affrontare le sfide della vita.
Esplorare Nuove Attività: Anche se non hai la moto, ci sono molte altre attività che potresti esplorare. Camminare, fare escursioni, visitare nuovi luoghi nella tua città, o partecipare a gruppi di hobby possono essere modi per uscire e fare nuove esperienze.
Costruire Relazioni Sociali: Considera di riallacciare i rapporti con la tua amica o di fare nuove conoscenze. La socializzazione può essere difficile per le persone introverse, ma anche piccoli passi possono fare una grande differenza.
Concentrarsi su Piccoli Obiettivi: Invece di cercare di cambiare tutto in una volta, concentrati su piccoli obiettivi realizzabili. Questo può aiutare a costruire fiducia e momentum.
Praticare la Gratitudine e la Mindfulness: Praticare la gratitudine e la mindfulness può aiutare a ridurre lo stress e a migliorare il benessere generale. Prova a dedicare qualche minuto al giorno a riflettere su ciò per cui sei grata e a concentrarti sul presente.
Ricorda, il cambiamento richiede tempo e pazienza. È importante riconoscere i tuoi progressi, anche se piccoli, e continuare a lavorare su te stessa un passo alla volta. Sei sulla strada giusta cercando di affrontare queste sfide e cercando modi per migliorare la tua situazione.
Ciao, non ti ho trovata assolutamente pesante, quanto piuttosto molto coerente e sincera. Dici infatti che a volte ti senti più scarica di altre. Dovresti andare a capire quando accade e perché, certo una terapia ti aiuterebbe a comprendere meglio che succede. Il fatto che tu sia arrabbiata con te stessa, perché ti senti "schiacciare" dalla tua vita, è normale, partirei da qui per capire meglio il tutto.
Un caro saluto
Lavinia
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