Buongiorno, sono un ragazzo di 28 anni e da che ho memoria ho sempre sofferto di Disturbi d'ansia, i

17 risposte
Buongiorno, sono un ragazzo di 28 anni e da che ho memoria ho sempre sofferto di Disturbi d'ansia, iniziati come ansia sociale e ormai radicatosi come disturbo d'ansia generalizzato.
E' una situazione che mi ha sempre penalizzato in tutto ciò che faccio o ho cercato di fare, soprattutto quando ero più piccolo e non avevo idea che queste emozioni così forti e frenanti fossero frutto di un disturbo con il quale ho da sempre vissuto e quindi normalizzato.
Il tutto è peggiorato quando cominciai ad andare a lavorare: per colpa dell'ansia a lavoro sono imbranato, frettoloso e impacciato, lo noto io e lo notano colleghi e superiori.
Ho cominciato a soffrire di sporarici episodi di insonnia, stress alle stelle, problemi gastrici per via dello stress continuo.
Mi ritrovo ad essere perennamente insoddisfatto di quello che faccio, non riesco ad instaurare un rapporto con i colleghi per la costante paura del loro giudizio e più volte sono stato allontanato per via delle mie scarse performance nonostante cerchi di metterci la massima serietà e professionalità.
Con l'arrivo del Covid19 ed un' esperienza lavorativa disastrosa con conseguentemente ulteriore peggioramento di queste mie condizioni mi sono messo in contatto con uno psicoterapeuta che frequento da quasi 6 mesi che mi ha aiutato molto a comprendere le lontanissime origini di questo mio disturbo e di conseguenza cosa c'è da aggiustare (autostima pressochè assente, iperemotività, dipendenza dagli altri), ma per quanto noti che nella vita personale e nel mio rapporto con gli altri ci siano stati nei netti miglioramenti , la stessa cosa non succede in ambito lavorativo.
Continuo ad essere imbranato perchè non riesco a gestire l'ansia, ciò mi provoca un enorme vergogna che non fa altro che acerbare il problema.
Sono arrivato ad un punto dove sento di non avere più il controllo su questa situazione, più mi ci metto e peggio va.
Mi sento diverso dagli altri, sempre al centro del problema, lavori anche semplicissimi non mi riescono, mi isolo e non riesco a connettere con nessuno, non riesco ad accettare critiche e se qualcuno si arrabbia per qualche motivo è la fine del mondo.
Ho 28 anni e non sono mai riuscito ad avere un lavoro fisso, figuriamoci andare fuori di casa e rendermi indipendente...
Vorrei chiedervi un parere sulla situazione descritta e se c'è qualche consiglio che potete darmi.
Ringrazio per la disponibilità.
Salve, il consiglio che mi sento di darle è quello di intraprendere un percorso psicologico per riuscire a comprendere l’origine dell’ansia che descrive. Inoltre perché per lei è così importante paragonarsi con gli altri?
Buona giornata.
Dott. Fiori

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Buonasera, grazie per averci scritto. Ha fatto benissimo ad iniziare un percorso di psicoterapia e da come ne parla già ha avuto diversi giovamenti, i cambiamenti sono lenti. Deve darsi tempo, vedrà che avrà miglioramenti anche nel campo lavorativo.
Le auguro il meglio,
Dott.ssa Federica Leonardi
Si dia più tempo, chieda aiuto per imparare prima di tutto a fare pace con la sua goffaggine, questo abbasserà l'ansia e ciò le darebbe ossigeno. Continui il lavoro che ha già iniziato, ed ora non pensi alla sua autonomia; è come se mettesse il carro davanti ai buoi. Il timore di diventare autonomo potrebbe metterle il bastone tra le ruote in questo momento. Faccia un passo per volta. Un caro saluto
Buonasera
Conoscere l'origine lontane dell'ansia è importante, ma non abbastanza. Bisogna fare una lavoro sulla regolazione delle emozioni, sulla gestione dell'ansia a nelle situazioni di vita quotidiana; spesso si mettono in atto delle strategie inconsapevoli di gestione delle emozioni che fanno intensificare ancora l'ansia.
Se ha bisogno di chiarimenti mi può contattare.
Per comprendere meglio ll disagio che vive da anni, le suggerisco di ascoltare il Podcast Le Stanze Della Paura. Troverà anche degli strumenti per gestire/prevenire gli stati di tensione psico-emotiva che potrà utilizzare per affiancare la sua psicoterapia. Può ascoltare gratuitamente il podcast su Spotify, Google Podcast o seguire la Pagina Facebook del Podcast. Buona serata. Dr. Bruno Ramondetti
Salve, ne ha parlato col suo attuale terapeuta? Sarebbe importante condividere le perplessità per cui ci ha scritto e dare obiettivi più precisi alla terapia. Resto a disposizione se vuole chiarimenti. Buona serata, dr.ssa Daniela Benvenuti
Gentile utente di mio dottore,

ha fatto bene a consultare uno specialista e iniziare un percorso di psicoterapia. Quest'ultima con il tempo oltre a renderla consapevole dei meccanismi che si celano dietro le sue ansie e le sue angosce le darà anche la possibilità di sviluppare gli strumenti per poter fronteggiare al meglio le difficoltà in ogni contesto della vita. Non ha ancora terminato il suo percorso per tanto potrebbe esser questo il motivo per cui trova ancora delle difficoltà a lavoro. Continui il percorso iniziato e parli degli aspetti qui riportati con il suo terapeuta, sarebbe molti importante.

Cordiali Saluti
Dottor Diego Ferrara
Buongiorno ,capisco i suoi interrogativi e la necessità di risolvere i disturbi d ansia che l hanno sempre accompagnata ,purtroppo.Prosegua il percorso iniziato ,ci vuole tempo per ricostruire quello che è mancato..in particolare lei ha un problema di autostima rilevante che la inibisce fortemente.Importante anche la sfera affettiva,si crei una rete di persone che le dia sicurezza. Un caro saluto dottssa Luciana Harari
Buongiorno, mi sento di dirle che è molto importante parlare con il suo terapeuta dei dubbi che sta avendo, potreste rivalutare gli obiettivi della terapia e focalizzarvi anche sull' aspetto lavorativo.
La terapia richiede tempo ed è altrettanto importante esplicitare e parlare in seduta anche dei dubbi e delle perplessità che in questo momento ha.
Le auguro una buona giornata!
Dott.ssa Miryam Pinnella
Gentile Signore considerati i buoni risultati che ha citato nella sua nota è davvero utile per le affrontare questi temi con il suo psicoterapeuta che saprà sicuramente dalle delle indicazioni. Un cordiale saluto
Salve. Ha descritto chiaramente una delle cause del suo problema: la paura del giudizio. Il giudizio degli altri e il giudizio negativo che lei ha su di sé la portano ad avere scarsa autostima. Continui il suo percorso psicoterapeutico affinché possa stimolare la fiducia in sé che l'aiuterà ad avere più autostima e a liberarsi dalla paura del giudizio. Distinti saluti
Salve, mi dispiace! Comprendo la frustrazione e la sofferenza. Continui la sua psicoterapia che sta sortendo buoni frutti e provi a problematizzare perchè la vita privata è migliorata e non quella lavorativa. Vedrà che troverete una risposta ed una strada
Buonasera,
comprendo la sua inquietudine e il desiderio di recuperare la sua vita senza "la compagnia" dell'ansia, si prenda altro tempo per poter generalizzare i buoni risultati che la terapia ha sviluppato. Le consiglio di pensare ad una attività che la faccia sentire "meno goffo" e parlarne con la sua terapeuta che la conosce.
Un caro saluto dr.a Monica Bertolini
(psicologa-psicoterapeuta indirizzo psicodinamico e terapeuta EMDR) Lombardia Lodi
Gentile utente, ritengo che per lei sia importante continuare con la psicoterapia dal medico che la segue. Può parlarne con lui, valutare gli elementi che deve ancora affrontare e tanti altri aspetti che sicuramente fungono da ostacolo alla sua efficienza lavorativa. Mi complimento per i miglioramenti che ha ottenuto, continui con fiducia .
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Buonasera, mi dispiace per il disagio provato, capisco che gestire livelli intensi di ansia non sia facile. Da quello che scrive, si desume che la paura del giudizio e il rischio di poter essere rifiutato da qualcuno sia un nodo su cui è importante lavorare. In aggiunta, quando le viene mossa una critica (capisco che non è facile sentirsi criticati e spesso vengono formulate anche male) provi a dire al suo interlocutore "Mi scuso per l'errore commesso, come posso fare la prossima volta? Mi potresti dare dei suggerimenti?" In questo caso trasmetti il messaggio di voler migliorare la tua performance ponendoti con un atteggiamento propositivo.
Sono convinta che la situazione con il tempo e con l'aiuto di un professionista migliorerà.
Rimango a disposizione per domande e dubbi.
Buona serata
Ciao 28enne, ho letto le tue parole e quello che ti posso dire è: continua il tuo percorso di crescita con il tuo psicologo che se in sei mesi ti ha aiutato e sei migliorato in tanti ambiti della tua vita, vedrai che riuscirai anche in quello lavorativo. Magari ci vuole solo un po’ di tempo in più.
Gentile utente, ha fatto bene a iniziare un percorso di terapia, i cambiamenti richiedono tempo, soprattutto in questo ambito purtroppo. Se ha già ottenuto dei miglioramenti vuol dire che la direzione è quella giusta, non demorda e continui così pian piano le cose andranno sempre meglio.
Probabilmente l’ambito lavorativo è quello più carico di preoccupazioni, aspettative e quindi di ansia prestazionale e richiede quindi più tempo per essere migliorato. Cerchi il più possibile di non focalizzarsi solo su questo perché il rischio è che diventi un circolo vizioso.
Saluti , dott.ssa Marini

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