Buongiorno, sono la seconda dì quattro sorelle. Ho trovato la mia serenità stando lontano da mia mad

18 risposte
Buongiorno, sono la seconda dì quattro sorelle. Ho trovato la mia serenità stando lontano da mia madre che ha sempre avuto un comportamento falso falso e meschino. Avrei troppe cose da dire ma dico soltanto che la prima e la terza figlia sono le sue pupille e per loro ha fatto di tutto addirittura donargli la sua parte di casa senza dire nulla. Mi chiedo se sto bene stando lontano perché non riesco ad accettare che mia madre non è stata uguale per tutte e non ci ha amato tutte allo stesso modo. Cosa mi consigliate?
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.

Tenga conto che questa situazione potrebbe rappresentare il sintomo di un disagio interiore che evidentemente lei si porta dentro e che richiede sicuramente di essere attenzionato.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL

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Cara utente, il percorso di accettazione non è mai lineare e semplice, richiede spesso l'opportunità e la volontà di elaborare uno serie di vissuti correlati a ciò che dobbiamo accettare. Probabilmente la sua domanda arriva proprio dal fatto che ci sono delle cose che vanno esplorate meglio ed elaborate. Sicuramente andare via di casa l'ha allontanata da alcune dinamiche ma non è stato sufficiente per elaborare i vissuti verso sua madre e le sue sorelle. Potrebbe valutare la possibilità di affrontare tutto ciò in uno spazio solo suo con l'aiuto di uno psicologo/psicoterapeuta. Rimango a sua disposizione Dott.ssa Alessia D'Angelo
Buongiorno Utente! Dai dati che riporta nel suo racconto penso che intraprendere un percorso con uno psicoterapeuta che possa accogliere tutti i sentimenti negativi e fare ordine al fine di trovare una condizione che non la faccia stare male ed isolata. Inoltre, un lavoro con un terapeuta potrebbe aiutarla a maturare strategie per affrontare la sua situazione familiare al meglio. Un saluto!
Buongiorno cara utente, purtroppo non possiamo cambiare gli altri e i loro sentimenti verso di noi ma possiamo agire sul nostro modo di stare nella relazione. Un professionista potrà certamente aiutarla a costruire degli strumenti per vivere in maniera più serena i rapporti con sua madre e magari una nuova chiave di lettura che le permetta di comprendere meglio quali sono i fattori che la stanno facendo soffrire.
Le auguro una serena giornata Dott.ssa Lucrezia Lovisato
Gentile utente, è evidente che la sua sia una situazione delicata e che porta dietro tanta sofferenza. Inevitabilmente l'unico consiglio che è possibile formulare è quello di rivolgersi ad un professionista per affrontare un momento che sembra molto importante per lei e che la interroga.
Gentile utente, le dinamiche familiari incidono notevolmente sul nostro funzionamento e sulle modalità relazionali che sviluppiamo.
Le consiglio di intraprendere un percorso di sostegno che la possa aiutare ad approfondire la sua domanda e riflettere sulle scelte che la portino a stare meglio in questa situazione.
Rimango a disposizione anche online.
dott.ssa Manuela Mignani
Gentile utente, purtroppo le relazioni familiari sono spesso complicate e causa di grande sofferenza e hanno inevitabilmente un grosso impatto su di noi. Può risultare molto importante prendere consapevolezza di tale impatto per evitare che questo si ripercuoti anche sulle nostre relazioni extra-familiari e, più in generale, sul nostro stato di benessere. Purtroppo non è possibile cambiare ciò che è successo in passato, le dinamiche della propria famiglia o il modo di rapportarsi degli altri ma sicuramente è possibile modificare il proprio modo di stare in relazione per trovare una dimensione di reale serenità. Potrebbe risultare utile per lei intraprendere un percorso che la aiuti in questo senso. Resto a disposizione e le auguro buona fortuna. Un saluto!
Buongiorno.
Due suoi argomenti emergono in modo per me molto importante: "ho trovato serenità stando lontano", quindi una scelta che racconta delle sue risorse; "avrei tante cose da dire", quindi la necessità di trovare un luogo per dirle.
Le propongo un colloquio conoscitivo online, per valutare se può trovare quel luogo in cui riflettere su tante cose, compresa la sua serenità, un bene essenziale.
Gentile Figlia, prima di tutto le faccio tanti complimenti perchè non è affatto scontato riuscire a trovare la propria serenità con una condizione familiare alle spalle simile a quella che lei descrive. Ciò premesso, le propongo un colloquio conoscitivo on line: credo che scoprire, nel cuore e nella mente, la differenza fra la parte umana, fragile e inadeguata di ogni mamma, e l'amore incondizionato della Grande Madre, potrebbe esserle di grandissimo aiuto. Mi faccia sapere. Nel frattempo, i miei migliori auguri.
Buona sera, mi spiace molto di questa delicata situazione che coinvolge gli aspetti degli affetti più intimi e la figura materna così importante.

E' suo diritto stare lontano da persone difficili.
Spesso capita che vedendosi di meno la qualità può migliorare, soprattutto dopo un coraggioso e costruttivo chiarimento delle proprie sensazioni innanzi a tante differenze che trova ingiustificate.

Dunque non è l'evitamento del conflitto ma una comunicazione costruttiva che potrebbe trovare in un accompagnamento terapeutico.

A disposizione, Dottor Gianpietro Rossi
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Salve, mi dispiace per il vissuto per porta.
Penso però che odio e amore siamo fratelli e che dietro queste domande ci sia altro.
Ritengo che è normale però porsi questa domanda dato che la distanza fisica non coincide per forza con quella psichica, mentale.
Se vuole approfondire ci sono anche online.
Dott. Salvucci Matteo
Gentile utente, accolgo il suo dolore per il conflitto che sta vivendo. Mi sento di dirle che il posto migliore per affrontare il suo dolore è proprio un percorso di psicoterapia dove poter guardare le sue relazioni intime come quelle con sua madre e le sue sorelle.
Dottoressa Pepe.
Buongiorno, dalla sua descrizione emerge un conflitto evidente ma faticoso da affrontare. Le consiglio di iniziare un percorso di psicoterapia per comprendere meglio i suoi stati emotivi.
Dott. Marenco
Carissima, capita spesso di pensare che con l'allontanarsi fisicamente, mettendo una distanza sia possibile risolvere conflitti interpersonali. Si parla di “taglio emotivo” ma è un’illusione: rabbia, delusione, invidia, solitudine ma non solo… ci accompagnano e come fantasmi ci tormentano generando malessere. Come infatti diceva Freud ““le emozioni inespresse non muoiono mai. Sono sepolte vive e prima o poi usciranno nel peggiore dei modi”. È importante quindi affrontare i nostri fantasmi, farci i conti così da liberarsene. Se si fa aiutare da un professionista, in particolare sistemico-relazionale, vedrà che riuscirà a trovare la sua strada da poter percorrere in libertà e senza sensi di colpa.
Un caro saluto, dott.ssa Chiara Barlucchi
Salve! Grazie per aver condiviso il suo pensiero. Non deve essere stato semplice crescere in un contesto così. La competizione tra sorelle e il "diverso" trattamento da parte dei genitori, può portare sofferenza e frustrazione. Penso che abbia molto da dire e da dirsi. Può essere utile per lei, riuscire a trovare questo spazio, scaricare la rabbia che sente. E' evidente che non sia bastato allontanarsi fisicamente, la famiglia c'è e ci sarà sempre. Le rivolgo i miei migliori auguri. Un caro saluto. Dottor Lorenzo Biagioni
Gentile signora, quanta sofferenza dietro le sue parole! Purtroppo la famiglia non sempre è quel luogo sicuro e felice in cui sentirsi protetti ed amati e dal quale partire per vivere al meglio la propria vita. Quando questo non succede, la sofferenza è molta e le difficoltà ad affrontare la propria vita aumentano creandoci impedimenti ed ostacoli.
La sua scelta di allontanarsi dalla sua famiglia dimostra una grande capacità di comprendere che la distanza poteva essere necessaria per proteggersi e nello stesso tempo concentrare le proprie energie per vivere al meglio la propria vita.
Tuttavia allontanarsi non significa dimenticare o cancellare; le relazioni familiari, anche se da lontano, continuano a influenzarci ed allora dobbiamo trovare la forza di confrontarci con esse, ed io ritengo che il luogo migliore per farlo possa essere un setting psicologico con un/una terapeuta che possa accompagnarla e sostenerla in questo percorso.
Un caro saluto,
Dott.ssa Cristiana Vallini
Buongiorno cara utente, la distanza fisica che decidiamo di porre tra noi e le persone che ci fanno soffrire è un modo che apparentemente può sembrare funzionale. Infatti, quando si è lontani, geograficamente ed emotivamente, l'intensità di questi rapporti affievoliscono e questo ci consente di concentrarci sul presente e su ciò che ci fa star bene. Questi vissuti continuano però a far parte di noi, pertanto è necessario occuparsene. Le suggerirei di rivolgersi ad un professionista che la accompagni in questo. Un caro saluto, dott.ssa Angela Ricucci

Buongiorno, la ringrazio per aver condiviso le sue emozioni. È comprensibile quanto possa essere difficile affrontare dinamiche familiari che causano malessere. La lontananza fisica può sembrare un'opzione iniziale, ma affrontare le emozioni in modo più efficace potrebbe richiedere un percorso psicologico che le può offrire uno spazio sicuro per esplorare e comprendere meglio i suoi sentimenti, aiutandola a sviluppare strategie per gestire tali dinamiche familiari.
Saluti Dott.ssa Giorgia Bentivoglio

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