Buongiorno, sono estremamente in confusione e non so come comportarmi. Circa 5 mesi fa mi sono molto

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Buongiorno, sono estremamente in confusione e non so come comportarmi. Circa 5 mesi fa mi sono molto avvicinata ad una mia compagna di squadra di pallavolo di parecchi anni piú giovane. All'epoca dei fatti lei era fidanzata con un suo coetaneo da 4 anni (prima storia seria e duratura). Abbiamo iniziato a conoscerci in maniera piú profonda tramite messaggi, ci siamo fatte domane che ci hanno permesso di conoscerci meglio e ci siamo rese conto di avere molte cose in comune e punti di vista molto simili se non uguali. Io sono lesbica, lei ovviamente lo ha sempre saputo ma non é mai stato un problema, non ha pregiudizi. Il nostro rapporto ha continuato ad approfondirsi, carezze, abbracci, una sera ha anche dormito da me e non abbiamo chiuso occhio restando tutta la notte abbracciate a parlare. É capitato anche di baciarci, sempre comunque partito da lei perché io, sapendo la sua situazione, non ho mai voluto forzare nulla. Ogni volta che ci incontravamo c'era sempre più trasporto, ma quando ci separavamo subentravano in lei i sensi di colpa nei confronti del fidanzato, dubbi per il fatto che lei si é sempre vista con un uomo, dubbi per la differenza di etá...quindi mi chiedeva di fare in modo non succedesse piú, ma quando ci vedavamo di nuovo, regolarmente non riuscivamo a starci lontane. Lei é arrivata anche a lasciare il ragazzo x un breve periodo, per poi tornarci comunque insieme dicendo che nonostante tutto le faceva piú male il pensiero di perderlo. Continuava peró a dirmi cose di un certo peso, che per lei ero diventata molto importante, che quando stava con me non aveva pensieri, che la facevo star benissimo, che le facevo perdere un battito ogni volta che la guardavo o le dicevo certe cose...che non voleva perdermi. Alla fine me ne sono innamorata e gliel'ho detto (sapendo che in cuor suo giá ne era consapevole), le ho detto quello che provavo perché credo che amare qualcuno non sia mai sbagliato e sia giusto dirlo per non avere poi rimpianti e rodersi pensando ai "se" e ai "magari". Come risposta mi arrivó un "lo avevo capito ma non pensavo cosí tanto, mi dispiace e per quanto per un periodo ho pensato che anche da parte mia ci fosse qualcosa di profondo, ho fatto la scelta di stare con lui" ...ovviamente mi é crollata la terra sotto i piedi. Lei é una persona molto razionale, fa fatica ad esternare le sue emozioni. É anche molto empatica e mette sempre il bene degli altri davanti al suo. Io sono piú di pancia, istintiva, seguo le emozioni nonostante lavori molto anche con la ragione. Ad oggi continuiamo a sentirci assiduamente, ci vediamo ad allenamento e le volte che ci incontriamo da sole é perché lei, raramente, passa a trovarmi. In queste occasioni stiamo abbracciate, niente di piú, ma é un tipo di abbraccio diverso da quello che si potrebbe avere in un normale rapporto di amicizia. Io non riesco a chiudere, non riesco ad allontanarmi anche se questa situazione mi fa stare in bilico. Non capisco se stia cercando di soffocare quello che prova veramente o se davvero non prova un qualcosa di cosí forte nei miei confronti. A maggior ragione che pochi giorni fa mi ha detto che si porta dentro il peso della scelta che ha fatto soprattutto perché non l'ha fatta per lei ma per non far stare male un'altra persona (il fidanzato) e che le dispiace perché vorrebbe fosse diverso. In questa situazione non so se devo aspettare che si capisca, non so se devo continuare a sperare, non so cosa fare perché il solo pensare di non sentirla piú mi fa mancare il fiato. Quello che mi fa avere un sacco di dubbi è che in parecchie occasioni é ambigua e contraddittoria e mi rendo conto che molte volte si trattiene dal dirmi determinate cose...la sento che é trattenuta e questo mi porta ancor di piú a pensare che forse dovrei avere pazienza e aspettare. Ma mi é difficile far finta di niente, mi é difficile restare serena quando è con lui, mi é difficile non poterla vivere, mi é difficile sopportare la mancanza della presenza. Chiedo scusa per essermi dilungata e ringrazio chiunque voglia rispondere. Grazie
Dott.ssa Giusi Vicino
Psicologo, Sessuologo, Psicologo clinico
Gagliano Castelferrato
Gentilissima buongiorno, grazie per questa intima confessione d'amore che aimè ha un gusto dolce amaro.
Le potrei dire tante cose, ma lei molte le ha già sentite, le intuisce già e dirimeri i sui leciti dubbi, non è cosa semplice poichè non sono relativi ai sui sentimenti ma a quelli di un'altra donna che , possiamo lecita,ente pensare, in cuor suo non sa nemmeno lei cosa fare.
Non possiamo certo interpretare o pensare di conoscere ciò che sente o prova, ma possiamo credere che una giovane donna etero, che si trova in una relazione sentimentale con un ragazzo da tempo e che si ritrova , nel più dolce dei modi leggendo il suo scritto, a scoprirsi probabilmente attratta da una donna , non si troverà in una posizione comoda ed una scelta altrettanto comoda .
Abbandonare certezze su e per il compagno , è successivo alla confusione che in lei stessa genere questa possibile scoperta.
Professionalmente le dico che non posso fare nessuna inferenza, poichè è più alla ragazza che dovremmo chiedere e non a lei , il cui indirizzo sessuale ed il cui sentimento sono palesi e non la fanno sentire in contrasto che ciò che lei è e con il suo orientamento sessuale.
Se volesse affrontare il suo stato emotivo, il suo essere in bilico in una situazione amorosa che resta tale nei sentimenti ma non palaseta verbalmente e nemmeno sessualemente, come affrontare questa relazione??? come dare un nome a questa situazione, non esiti a contattarmi.
intanto la saluto caramente e le auguro il meglio
Dott.ssa Giusi Vicino

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Dott.ssa Marica Ierardi
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Buongiorno lei prova evidentemente un forte sentimento per questa persona che vive e manifesta apertamente. L'amore però non deve essere struggimento e soprattutto non è accontentarsi delle briciole che le possono lasciare. A volte il desiderio e la speranza porta a idealizzare l'altro e spesso a confondere le sue comunicazioni e i suoi desideri. Sicuramente dover fare i conti con il proprio orientamento sessuale in età adulta, come sta accadendo alla sua amica, è molto più complesso che farlo durante l'adolescenza, ma credo questo non può essere un suo problema a meno che non le venga espressamente chiesto aiuto. Le domande che lei deve porsi non sono solo "Ricambia davvero lei i miei sentimenti ?" ma anche "Cosa voglio io? Voglio ancora soffrire per una relazione ambigua che mi fa sentire continuamente come sulle montagne russe? Credo che prima di tutto lei debba proteggere ed amare lei stessa per poi dedicarsi agli altri. Un caro saluto e auguri per tutto...
Dr. Michele Scala
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Padova

Buongiorno, capisco la sua confusione e il dolore che sta vivendo. La situazione che descrive è emotivamente complessa e sembra che lei stia cercando di gestire una relazione molto ambigua e contraddittoria. Da un lato, la sua compagna di squadra sembra provare un forte legame affettivo con lei, ma dall’altro è vincolata da una relazione precedente e dai suoi sensi di colpa. La sua difficoltà nel fare una scelta definitiva può essere legata alla paura di ferire gli altri e alla difficoltà di affrontare le proprie emozioni, come spesso accade a chi ha una personalità razionale e empatica come quella che lei descrive.

Le consiglio di riflettere su cosa desidera veramente, rispettando i suoi sentimenti, ma cercando anche di capire se il suo attaccamento è sostenibile in una situazione così incerta. Continuare ad aspettare in queste condizioni potrebbe portarla a soffrire ulteriormente, quindi potrebbe essere utile intraprendere un percorso terapeutico per aiutarla a chiarire i suoi bisogni emotivi, gestire il dolore della relazione non corrisposta e comprendere meglio cosa sia più sano per il suo benessere. La terapia breve strategica potrebbe essere un approccio utile per affrontare rapidamente il blocco emotivo che la sta tormentando, aiutandola a fare chiarezza sui suoi desideri e a prendere decisioni più consapevoli.
Dott.ssa Ilaria Ammirati
Psicologo, Psicologo clinico
Torino
Salve gentile Utente, la confusione e la destabilizzazione che lei ha descritto è comprensibile. Sicuramente per lei non è facile decidere come comportarsi. se aspettarla o andare avanti. Il mio consiglio è farsi accompagnare in un percorso psicologico per poter concentrarsi su di sé, affrontando questa situazione difficile emotivamente. Importante, infatti, è rimanere centrati su di sé, seppure la situazione relazionale è confusa e la destabilizza.
Resto a disposizione
Ilaria Ammirati
Dott.ssa Martina Paiolo
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Montefiascone
Salve, quella che descrive sembra essere a tutti gli effetti una dinamica relazionale in cui è molto difficile rispettare le proprie emozioni e i propri sentimenti perché l'altro non è pronto a concedersi o ha delle resistenze che non permettono una chiara definizione della situazione. Quando in una dinamica relazionale, che sia amicale o sentimentale, che sia etero o omosessuale, si è posti di fronte ad ambiguità, ambivalenza e contraddittorietà si resta spesso bloccati e appesi a quanto l'altro (non) sta facendo. Ambiguità e contraddizione servono all'altro per non affrontare determinati vissuti che per qualche ragione lo mettono in difficoltà (andrebbero approfondite le motivazioni caso per caso, vanno da resistenze profonde a potenziale manipolazione affettiva); ma ambiguità e contraddizione nel frattempo decidono per entrambi uno stallo relazionale, impongono un clima emotivo in cui non ci si sente liberi di poter essere autentici o di esprimere le proprie emozioni perché "ogni movimento" potrebbe rovinare la situazione di stallo e non far più esistere neanche quello (esponendo a vissuti di dipendenza affettiva, relazione tossica o violenza psicologica). È opportuno riconoscere dentro di sé, attraverso un percorso psicoterapeutico, la condizione emotiva in cui l'altro ci pone all'interno della relazione per poter comprendere come muoversi verso la possibilità di rispettare le proprie emozioni e se stessi. Ambiguità e contraddizione rovinano un rapporto, possono essere transitori ma se perdurano dobbiamo renderci conto del perché, del "a cosa servono", "a chi servono".
Esprimere chiaramente il proprio amore è rispettare se stessi. Offrire all'altro ambiguità e contraddizione è sintomo di paure profonde, ma non rispetta l'altro che è costretto così a bloccarsi. È difficile, lo comprendo, separarsi da situazioni come queste perché emotivamente coinvolgono molto intensamente; ma va trovata la modalità di muoversi dallo stallo e dall'ambiguità che comunque non fanno stare bene e non permettono vita emotiva ed affettiva.
Spero di aver risposto e resto disponibile sull'argomento.
Dott. ssa Martina Paiolo
Dott. Francesco Damiano Logiudice
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo quanto possa essere difficile convivere con questa situazione riportata. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi e disfunzionali che mantengono in atto la sofferenza impedendole il benessere desiderato.
Ritengo altresì utile un approccio EMDR al fine di favorire la rielaborazione del materiale connesso con la genesi della sofferenza in atto.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Dott. Gianluca Pignatelli
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Roma
Buongiorno, la ringrazio per aver condiviso questa esperienza così intensa e complessa. Capisco quanto possa essere difficile affrontare una situazione caratterizzata da emozioni profonde e un senso di incertezza, ma anche da una forte ambivalenza. Da una parte sembra esserci un coinvolgimento autentico e il desiderio di costruire qualcosa di significativo, mentre dall’altra emergono dubbi e incertezze che sembrano provenire dall’altra persona.
A volte, nel tentativo di comprendere l’altra persona e i suoi comportamenti, rischiamo di perdere di vista ciò che ci fa stare bene e di cui abbiamo bisogno. Potrebbe essere utile chiedersi: questa situazione le permette di sentirsi serena? Attendere che l’altra persona chiarisca i propri sentimenti è davvero ciò che desidera, o potrebbe esporla a ulteriore sofferenza?
Riflettere su ciò che può fare per rispettare i suoi bisogni potrebbe aiutarla a ritrovare un maggiore equilibrio. Se volesse esplorare più a fondo questi temi, sono disponibile sia online che in presenza.
Un saluto, Dott. Gianluca Pignatelli.
Dott. Giulio Ciccia
Psicologo, Psicoterapeuta
Bergamo
buonasera
leggere le sue parole mi riporta sempre di più dentro convinzioni che abbiamo in comune, soprattutto quando dice che amare qualcuno non sia mai sbagliato. nelle relazioni importanti, almeno per tutte quelle differenti dalle relazioni famigliari, vi deve essere però un ingrediente fondamentale: un certo grado di reciprocità, tolta questa parte si rischia di cedere parti di sè in nome di un'astrazione, di un'idea che può renderci dipendenti ancor più che dalla persona stessa. forse perchè questa idea ci rende vivi, o ci fa immaginare che oltre ad amare davvero e con tutto il cuore, possiamo essere amati a nostra volta, anche in nome della purezza di ciò che proviamo. quello che avviene di solito all'interno di un percorso terapeutico, forse la cosa che vale più di tutto insieme all'assunto a tratti freddo e razionale di "conoscere se stessi", è la capacità rinnovata o per la prima volta conquistata di saperci tutelare, di provare amore per noi stessi anche di fronte ad una storia personale fatta di ferite e ad un mondo che non ha mai saputo farlo fino in fondo. così la lascio con degli interrogativi che credo possano aiutarla: ciò che fa con questa ragazza la sta aiutando a tutelarsi dalla sofferenza? quanto è disposta ad aspettare prima che questo amore sfiorisca o che lei abbia perso altre occasioni di essere felice con altre persone? forse ci può essere un modo per far incontrare i vostri mondi, ma forse non a queste condizioni e da quello che scrive trovo ingiusto che lei soffra e abbia sofferto per tutto questo tempo. cordialità.
Dott.ssa Giulia Faccioli
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Bologna
Buonasera, grazie per la sua domanda. Lei descrive chiaramente una situazione in cui la disconferma di un sentimento provoca un dolore complesso da gestire, anche perchè da una parte viene richiesta una cosa e dall'altra, altro. L'amore è anche una questione di tempi, di sincronia e, soprattutto, l'amore non ammette altre definizioni se non l'amore stesso. Se a lei va bene quello che al momento sta ottenendo, il suo dolore si placherà. In caso contrario capirà che il posto in cui si trova non è quello giusto. Ci tenga aggiornat*. Cordiali saluti,
Dott.ssa Alessandra Arena
Psicologo clinico, Psicologo
Grottaferrata
Cara,
leggendo le sue parole, si percepisce tutta la delicatezza e l’intensità dei sentimenti che prova per questa ragazza. Lei è in una situazione complessa e piena di sfumature, dove convivono emozioni profonde, speranze, e anche tanto dolore. Ciò che sta vivendo è legittimo: amare qualcuno, come ha detto lei stessa, non è mai sbagliato. È un atto coraggioso, e il fatto che lei abbia trovato la forza di dichiarare i suoi sentimenti dimostra quanto siano autentici e importanti.
Tuttavia, ciò che emerge chiaramente è che questa ragazza sta vivendo una forte confusione dentro di sé.
È naturale che lei voglia aspettare, ma la invito a chiedersi: mentre aspetta, chi si prende cura di lei? Chi si occupa della sua felicità, dei suoi bisogni?
A volte, il gesto più amorevole che possiamo fare, sia per noi stessi che per gli altri, è accettare i loro limiti e mettere dei confini che ci proteggano. Non per smettere di amare, ma per lasciare che l’amore torni a noi nella forma in cui meritiamo: libera, piena e senza ambiguità. Questo non significa chiudere la porta definitivamente, ma dare a lei stessa lo spazio per respirare, guarire e forse anche scoprire nuove possibilità.
Non lasciare che la speranza la intrappoli in un limbo che la consuma. L’amore è fatto per arricchirci, non per lasciarci in sospeso.
Le auguro il meglio e resto a disposizione.
Un caro saluto,
Dott.ssa Alessandra Arena
Dott.ssa Laura Messina
Psicologo, Psicologo clinico
Roma
La ringrazio per aver condiviso una parte così intima della sua vita. Comprendo quanto possa essere dolorosa e confusa la situazione che sta vivendo. Ciò che descrive mette in luce una relazione complessa, in cui emozioni intense e dinamiche di attacco reciproco si intrecciano a incertezze e conflitti interni, sia suoi che della sua compagna di squadra. È evidente che lei prova un sentimento autentico e profondo, ma è altrettanto chiaro che la sua amica sta attraversando un momento di grande confusione, divisa tra i suoi legami attuali e ciò che ha sperimentato con lei. Questo potrebbe spiegare le sue ambivalenze e contraddizioni, che inevitabilmente rischiano di alimentare le sue speranze senza offrirle certezze.
In situazioni come questa, è importante chiedersi cosa le serve per stare bene e quali confini possono stabilire per tutelare il suo equilibrio emotivo. Aspettare che l'altra persona “capisca” o prenda una decisione chiara potrebbe esporla al rischio di rimanere bloccata in una condizione di continua instabilità. Al tempo stesso, allontanarsi potrebbe sembrare un passo impossibile o troppo doloroso da compiere al momento.
Le suggerisco di prendersi del tempo per riflettere su ciò che si desidera realmente da questa relazione e su quanto sia disposta ad accettare senza compromettere il suo benessere. Questo percorso di introspezione potrebbe essere agevolato da un confronto con un professionista della salute mentale, che potrebbe aiutarla ad esplorare più a fondo i suoi bisogni, le sue emozioni e le possibili strategie per affrontare questa situazione nel modo migliore per lei.
Si prenda cura di sé, perché la sua serenità merita attenzione e rispetto.
Dott.ssa Agne Rumi
Psicologo, Psicologo clinico
Dalmine
Buongiorno,

quello che sta vivendo è comprensibilmente molto doloroso e complesso. Sembra che questa relazione, per quanto intensa e profonda, la stia tenendo in una posizione di attesa che la fa soffrire. Da quanto racconta, la sua compagna di squadra è in un momento di grande confusione emotiva e fatica a prendere una direzione chiara, ma questa incertezza rischia di alimentare il suo senso di precarietà.

Le consiglierei di concentrarsi su ciò che *Lei* sente di meritare in una relazione: stabilità, reciprocità e chiarezza. Continuare a sperare che lei risolva i suoi dubbi può consumare molto delle sue energie emotive. Provi, con calma e sincerità, a riflettere su cosa desidera per sé e se questa situazione, così com’è, le permette di stare bene.

Non si tratta di tagliare i ponti necessariamente, ma di ridefinire i confini che la proteggano da una sofferenza continua. Anche piccoli passi per rimettere al centro il suo benessere possono aiutarla a sentirsi più forte e meno dipendente dalle decisioni altrui. È importante che anche i suoi bisogni siano ascoltati e rispettati.

Resto a disposizione per ulteriori confronti.
Dott. Luca Vocino
Psicologo clinico, Psicologo
Trezzano Rosa
Buongiorno gentile Utente, grazie per aver condiviso la sua storia in modo così sincero e dettagliato. La situazione che descrive è chiaramente molto complessa e dolorosa, e il fatto che abbia scelto di raccontarla dimostra quanto desideri trovare una direzione che possa alleviare il peso che sta portando.
È evidente che lei nutra un sentimento profondo nei confronti di questa persona, e il legame che avete sviluppato è stato intenso, tanto da coinvolgere entrambi su più livelli, emotivi e fisici. Tuttavia, è altrettanto evidente che questa giovane donna si trovi in una fase di grande confusione. Da una parte, sembra molto legata a lei, riconosce la bellezza e la profondità della connessione che condividete, ma dall'altra, è vincolata da un senso di responsabilità verso il suo fidanzato e dalle aspettative che probabilmente ha su sé stessa e il suo futuro.
La sua ambivalenza, il passare da momenti di vicinanza a una chiusura emotiva, non è facile da gestire per lei. È comprensibile che si senta in bilico e che questa situazione le provochi dolore, perché il suo desiderio di costruire qualcosa di più profondo e stabile entra in contrasto con la realtà attuale.
In questi casi, è importante focalizzarsi su ciò che è sotto il suo controllo, piuttosto che su ciò che dipende dall’altra persona. Lei può scegliere di attendere, sperando che questa persona possa chiarirsi e fare una scelta diversa, ma questo la espone al rischio di prolungare uno stato di sofferenza e incertezza. Al tempo stesso, può decidere di concentrarsi su di sé, anche se questo potrebbe significare prendere una distanza, almeno temporanea, per proteggere il suo benessere emotivo.
Le sue emozioni sono valide e comprensibili: il legame che avete creato è significativo e perderlo, anche solo in parte, è una prospettiva dolorosa. Tuttavia, vale la pena chiedersi quanto questa situazione stia influenzando il suo equilibrio emotivo e se rimanere in questa dinamica le permetta davvero di essere serena. Anche il fatto che lei percepisca ambiguità e contraddizioni nei comportamenti dell’altra persona è un elemento importante da considerare. Se da un lato potrebbe indicare una lotta interna da parte sua, dall’altro potrebbe riflettere un’incapacità di prendere una decisione chiara, lasciandola in una posizione di attesa indefinita.
Ciò che potrebbe aiutarla è fare chiarezza sulle sue priorità. Cosa desidera davvero? Cosa la fa sentire rispettata e amata in una relazione? E, soprattutto, cosa le permette di vivere in modo sereno e autentico? Rispondere a queste domande può darle una direzione.
Se sente di non riuscire a prendere una decisione ora, può essere utile esplorare queste emozioni con il supporto di un professionista. Non perché ci sia qualcosa di sbagliato in lei, ma perché questa situazione tocca temi profondi, come il desiderio di appartenenza, la paura della perdita e la gestione delle aspettative nelle relazioni. Un terapeuta potrebbe aiutarla a elaborare queste emozioni e a trovare una strada che rispetti i suoi bisogni.
Ricordi che merita di vivere una relazione in cui si senta amata senza ambiguità, in cui possa essere sé stessa senza il peso dell'incertezza. Qualunque decisione scelga di prendere, sappia che non è obbligata a sopportare un dolore continuo per la speranza che le cose cambino. A volte, prendersi cura di sé significa anche mettere dei confini, anche quando è difficile.
Le auguro di trovare chiarezza e pace in questo percorso. Se ha bisogno di un ulteriore confronto, non esiti a scrivere ancora.
Un caro saluto.
Dott. Luca Vocino
Dr. Stefano Golasmici
Psicoterapeuta, Psicologo clinico, Psicologo
Milano
Gent.ma, tratteggia un investimento sentimentale che sembra procurarle qualche difficoltà e insoddisfazione. Entrare nel merito di quando riferisce è piuttosto complesso da qui. Però se pensa possa esserle utile, chieda una consultazione: potrebbe darsi che un lavoro psicoterapeutico possa aiutarla a districare i nodi conflittuali che sente vivere all’interno di questo rapporto e a trovare la via per una vita amorosa appagante. SG
Gentile utente,
il suo racconto è appassionato, delicato e lascia trasparire tutto ciò che di emozionante può esserci nell'innamoramento. Ovviamente, c'è anche il tormento e la frustrazione che sono motivo di malessere e che la portano a scrivere su questa piattaforma per chiedere consiglio e ascolto.
La verità è che non ci sono consigli giusti sul da farsi in questi casi. La vita sentimentale non segue una rotta prestabilita, è imprevedibile ed è nemica delle aspettative. Soprattutto perché in ballo ci sono due persone, diverse tra loro, con diversi caratteri, diversi percorsi di vita, diverse esigenze, tutte differenze che, a volte, portano a scelte altrettanto diverse.
Lei è stato corretta fin dal primo momento, non ha nascosto i sentimenti e le emozioni che provava, si è lasciata andare. Segno di maturità emotiva che, forse, l'altra persona ancora non ha ben sviluppato, complice la giovane età. Certe consapevolezze arrivano con il tempo, come ad esempio la scelta di un orientamento sessuale piuttosto che un altro, oppure la non scelta, però secondo coscienza.

Valuti la possibilità di farsi supportare sulla gestione delle sue emozioni in questo momento. Un aiuto psicologico le darebbe la possibilità di elaborare quanto le sta accadendo e aiutarla ad agire con equilibrio, capace di portare avanti la sua coerenza e di sopportare anche le conseguenze dei suoi comportamenti. Lavorando sull'accettazione, sulla compassione e sulla gratitudine, potrà ampliare la sua prospettiva sia su sé stessa e sul suo modo di reagire emotivamente, sia sui comportamenti e giudizi delle altre persone, in modo che siano più tollerabili.

Probabilmente, già sa bene che l'essere umano deve fare i conti con l'amore non ricambiato. E' una possibilità con cui dobbiamo imparare a convivere. Ma ciò non vuol dire rinunciare ad essere sé stessi, sinceri e trasparenti nelle proprie manifestazioni. Ecco perché è importante imparare la resilienza emotiva, per resistere agli urti della vita, a testa alta. Un percorso psicologico le darebbe modo di avvalersi di importanti strumenti per una crescita personale in questa direzione.

Rimango a sua disposizione, anche online, per un supporto di questo tipo.
Le auguro il meglio, Dott. Antonio Cortese
Dott.ssa Federica Di Lauro
Psicologo, Psicologo clinico
Trieste
Cara utente, ti ringrazio innanzitutto per esserti aperta su un argomento importante e delicato. La tua confusione è più che lecita avendo tu dei messaggi ambivalenti da parte sua. Ciò non ti permette di fare un eventuale lutto su questa relazione perchè è una questione che rimane costantemente aperta. Ciò che pian piano devi decidere è se continuare ad ancorarti alla fiammella di speranza che lei ti lascia e restare in questo limbo, oppure prendere una posizione più netta e gradualmente cercare di far guarire il tuo cuore. Resto a disposizione per qualsiasi domanda o confronto se ne senti il bisogno.
Federica
Dott. Daniele D'Amico
Psicologo, Psicologo clinico
Torre del Greco
Gentile utente, la ringrazio per aver condiviso i suoi dubbi con noi. Comprendo le sue difficoltà e le sue preoccupazioni, e mi dispiace per i vissuti negativi che queste le provocano. Qualora dovesse ritenerlo opportuno o necessario, mi rendo disponibile a cominciare con lei un percorso , che potrebbe tornarle utile per esplorare ed approfondire le sue emozioni, esperienze e valori al fine di trovare una strada percorribile e ritrovare la serenità. Tenga a mente che il benessere mentale è una priorità, e trovare il professionista giusto può fare la differenza. Qualora dovesse avere dubbi, domande, o perplessità riguardo al mio lavoro non esiti a contattarmi. Un caro saluto, dott. Daniele D’Amico
Dott. Tommaso Giovannetti
Psicologo, Psicologo clinico
Roma
In questi casi, è essenziale fermarsi a riflettere su cosa sia sotto il tuo controllo e su ciò che invece dipende dall’altra persona. Lei sembra combattuta, ma ha preso una decisione per il momento: quella di restare nella sua relazione attuale, nonostante i dubbi. Continuare in questa ambiguità può alimentare speranze che ti tengono legata e in una posizione di attesa. È importante chiederti se questa situazione ti permette davvero di stare bene, o se invece sta prosciugando le tue energie emotive. Comunicare i tuoi bisogni in modo chiaro potrebbe aiutarla a capire meglio cosa vuole realmente. Mettere confini, per quanto doloroso, potrebbe anche spingerla a confrontarsi con i suoi sentimenti in modo più autentico. Questo lascia te in una posizione di attesa che rischia di consumarti. Non è una decisione facile, ma ricorda: restare bloccata nell’incertezza rischia di logorarti. Avere pazienza con lei è possibile, ma solo se non compromette la tua serenità e il tuo diritto a vivere una relazione piena e reciproca. Affrontare questa situazione potrebbe essere più chiaro e gestibile attraverso un percorso psicologico che ti aiuti a esplorare il significato profondo di questa relazione e a comprendere come sta influenzando il tuo benessere. Un percorso particolarmente utile potrebbe essere quello della psicoterapia strategica integrata, che si concentra su come gestire e affrontare in modo concreto situazioni complesse e cariche emotivamente come questa.
Dott. Tommaso Giovannetti
Dott.ssa Sara Bochicchio
Psicologo, Psicologo clinico
Roma
Gentile Utente
La ringrazio per il suo racconto, trasmette la difficoltà di questo momento e l'impegno emotivo che le richiede rimanere in questa situazione.
Leggendola mi sono chiesta tante cose, una tra tutte, se e quanto lei riesca ad ascoltare i suoi bisogni e i suoi desideri e a metterli al primo posto.
Poi, se una difficoltà reale che percepisce sia davvero la definizione dell'orientamento sessuale di questa compagna o la paura di chiamarsi "solo" amiche o altro? se sia una scusa, anche involontaria, per difendersi dalla paura del cambiamento per lei o per l'Altro. Mi chiedo se e quanto si possa aspettare qualcuno per farlo innamorare o vivere un amore?
Mi chiedo se l'attesa sia qualcosa in cui si può stare comodi, e se la risposta è sì, per quanto tempo prima di iniziare a sentire altre emozioni come la rabbia o la delusione.
Le rimando che uno spazio di ascolto e dialogo con una professionista potrebbe aiutarla a dipanare un po' questa matassa, a cercare delle risposte alle tante domande che possono essere sotto intese tra le righe che ha scritto, a vivere con più leggerezza qualcosa che anche se bello e molto intenso può avere delle ombre e delle incertezze che possono fare star male.
Si prenda cura di sè, creare nuove relazioni (sentimentali) e cercare di definirle soprattutto, può essere molto faticoso. L'abbraccio
Dott. Andrea Boggero
Psicologo, Psicologo clinico
Genova
Buonasera, prima di tutto vorrei dirti che comprendo profondamente il dolore e la confusione che stai vivendo. Situazioni come questa, in cui le emozioni sono così intense e complesse, possono farci sentire sospesi tra ciò che desideriamo e ciò che sembra possibile. La relazione che descrivi è chiaramente molto significativa per te, e il legame che avete costruito è stato intenso e unico. È naturale che ora ti trovi in una posizione di incertezza, dato che i segnali ricevuti dall’altra persona sono stati ambivalenti, e ciò alimenta inevitabilmente la speranza ma anche il dolore. È importante riconoscere che, al di là dei sentimenti e delle decisioni di lei, la priorità deve essere il tuo benessere emotivo. Continuare a vivere in uno stato di "attesa" rischia di esporti a una sofferenza prolungata. La domanda centrale potrebbe essere: Quanto spazio stai lasciando a te stessa per vivere, oltre questa relazione? Dare una risposta a questa domanda non significa mettere in secondo piano ciò che provi per lei, ma ridefinire il modo in cui vuoi vivere questi sentimenti, senza trascurare il rispetto e l’amore verso te stessa. Lei sembra vivere una forte lotta interiore. Da un lato, è legata a te e prova qualcosa di importante; dall’altro, le sue scelte sembrano guidate dalla razionalità e dal desiderio di non far soffrire il fidanzato. Questi conflitti sono autentici, ma in questo momento non è tuo compito risolverli per lei. Proprio perché le vuoi bene, potrebbe essere importante darle lo spazio e il tempo per fare chiarezza dentro di sé, senza però sacrificare la tua serenità. La speranza è naturale, ma può diventare un’arma a doppio taglio. Potresti chiederti: aspettare e sperare cosa ti sta offrendo ora? Ti sta arricchendo o sta diventando un peso che ti frena? La risposta non è semplice, ma è cruciale per capire se e come continuare. Non si tratta di chiudere o tagliare bruscamente, ma di chiederti cosa serve per vivere con maggiore equilibrio e rispetto verso te stessa. Amare una persona, come hai detto tu stessa, non è mai sbagliato. Tuttavia, l’amore maturo richiede che ci si prenda cura anche di sé, non solo dell’altra persona. Meriti di essere amata e scelta con la stessa intensità che senti di poter offrire. Qualunque decisione prenderai, ti auguro che sia guidata da un profondo rispetto per ciò di cui hai bisogno per stare bene. Sono qui, se vorrai condividere altri pensieri o approfondire. Un caro saluto. Dott. Andrea Boggero
Dott. Giorgio De Giorgi
Psicologo, Psicologo clinico
Bologna
Gentilissima, capisco quanto possa essere difficile vivere una situazione così complessa. Da quello che scrive, sembra che ci sia una tensione tra ciò che la sua compagna sente e ciò che sente di "dover" fare, creando un conflitto interno molto doloroso. Mi chiedo: davvero la sua compagna sta cercando di soffocare i suoi sentimenti, o potrebbe esserci un blocco legato al timore di ferire gli altri o di affrontare la sua stessa identità? Il fatto che le sue azioni siano ambigue e contraddittorie potrebbe indicare che lei stessa sta cercando di capire quale direzione prendere, ma non riesce a farlo apertamente. A questo punto, forse è più importante chiedersi: come si sente lei, e cosa davvero desidera da questa relazione? È pronta a vivere questa incertezza o ha bisogno di una chiara risposta, anche se difficile?
Se queste riflessioni le danno spunto per nuove domande o ha bisogno di un aiuto, sono qui per una consulenza.
Un caro saluto,

Dr. Giorgio De Giorgi
Dott. Francesco Giampaolo
Psicologo, Psicologo clinico
Roma
La sua storia tocca il cuore di una delle situazioni emotivamente più complesse che esistano: innamorarsi di qualcuno che ricambia i sentimenti ma non riesce ad abbandonare la sicurezza di una relazione consolidata. Cinque mesi di montagna russa emotiva la stanno comprensibilmente logorando, divisa tra speranza e frustrazione.

Quello che descrive non sembra confusione della ragazza sui propri sentimenti, ma conflitto profondo. I suoi comportamenti - dormire abbracciata, baciarla, lasciarla brevemente per poi tornarci, gli abbracci "diversi" - indicano attrazione genuina che però si scontra con terrore di rivoluzionare la propria identità e vita.

A vent'anni circa, dopo quattro anni di relazione etero, scoprire di provare sentimenti per una donna può essere devastante per il senso di sé. Non si tratta solo di orientamento sessuale ma di mettere in discussione tutto ciò che pensava di essere e volere. La sua razionalità estrema è probabilmente meccanismo di difesa contro emozioni che la spaventano.

Tuttavia, il fatto che continui a cercarla, a passare a trovarla, a mantenere intimità fisica pur avendo "scelto" altro, crea una situazione emotivamente insostenibile per lei. Sta vivendo una relazione parallela emotiva che le impedisce di elaborare i propri sentimenti e a lei di andare avanti.

La sua posizione è particolarmente dolorosa perché ha fatto la cosa giusta - essere onesta sui propri sentimenti - ma ora si trova in limbo emotivo. Aspettare qualcuno che potrebbe non trovare mai il coraggio di scegliere autenticamente rischia di consumare anni preziosi della sua vita.

La differenza di età aggiunge complessità: lei probabilmente ha più esperienza emotiva e chiarezza su cosa vuole, mentre la ragazza sta ancora definendo la propria identità. Questo squilibrio rende la situazione ancora più delicata.

Il mio consiglio è stabilire confini chiari per proteggere il proprio benessere emotivo. Continuare questa intimità ambigua senza definizione la sta logorando e impedisce a entrambe di fare scelte lucide. Potrebbe comunicarle che, pur rispettando i suoi tempi, non può più sostenere questa situazione indefinita.

Non aspetti che "si capisca" - potrebbe non succedere mai, o succedere troppo tardi. L'amore autentico a volte richiede coraggio e scelte difficili. Se lei non è pronta a prendere decisioni concrete, lei ha diritto di proteggere il proprio cuore.

Merita qualcuno che la scelga pienamente, senza dubbi o sensi di colpa. Non si accontenti di briciole emotive, per quanto dolci, quando potrebbe avere una relazione completa con chi ha il coraggio di amarla apertamente.
Dott.ssa Martina Orzi
Psicologo, Psicologo clinico
Collegno
Buongiorno. Se l’altra persona è contraddittoria e ambivalente, ma si rimane comunque in una posizione di attesa quello spesso è un pezzo proprio di lavoro da far su di sé. Valida anche una implicita impotenza che rimanda alla difficoltà di assumersi la responsabilità di prendere una decisione per sé, anche se si potrebbe inevitabilmente soffrire.
In quella speranza potrebbe essere importante far spazio a se stessa cercando di capire che cosa vuole per se, al di là dei comportamenti altrui.
Meritiamo tutti un amore pieno, con partner che ci scelgono ogni giorno. Partner quanto più interi e integri possibile.
Se bussiamo in una porta che ogni tanto è aperta, altre volte ci fa battere il muso, allora probabilmente ci dobbiamo prendere cura di quella parte che ancora cerca l’amore dietro quella porta lì.
Rimango a sua disposizione qualora potesse esserle utile uno spazio di supporto.
Un caro saluto, Dottoressa Martina Orzi
Dott.ssa Martina Scandola
Psicologo, Psicologo clinico
Milano
Ciao, grazie per aver condiviso in modo così sincero quello che stai vivendo. Leggendo le tue parole, si sente chiaramente quanto tu sia immersa in emozioni intense e complesse, e quanto questo legame ti tocchi profondamente, fino a farti sentire vulnerabile e sospesa.

Quello che descrivi — l’attrazione, la complicità, la confusione di fronte a scelte altrui e sentimenti ambivalenti — è incredibilmente umano. È naturale provare desiderio di vicinanza, dolore per la distanza, curiosità e paura allo stesso tempo, specialmente quando il cuore e la testa sembrano viaggiare su binari diversi. Anche la contraddizione dei sentimenti dell’altra persona può generare questa sensazione di altalena emotiva che descrivi, e il fatto che tu percepisca che trattiene certe emozioni aggiunge peso alla tua esperienza.

È chiaro che sei molto consapevole di te stessa: riconosci la tua emotività, le tue reazioni e anche i limiti della situazione. E proprio questa consapevolezza mostra quanto tu stia cercando di navigare una realtà complicata con delicatezza, pur trovandoti a volte sopraffatta.

A volte, in situazioni così cariche di intensità emotiva, può essere utile concedersi lo spazio di sentire senza giudicare ciò che emerge dentro di sé, anche se è doloroso. Il tuo cuore sta elaborando molto e questo processo richiede tempo. È normale sentirsi in bilico, confusi, e avere il desiderio di vicinanza pur sapendo che ci sono limiti esterni.

Ciò che emerge chiaramente dalle tue parole è il tuo profondo bisogno di connessione e di autenticità nei rapporti. Anche la difficoltà a distaccarti o a “far finta di niente” dice quanto tu tenga alla relazione, e quanto il tuo mondo emotivo sia ricco e sensibile.

Non è necessario avere tutte le risposte ora, né comprendere appieno le scelte altrui. Quello che stai vivendo è significativo, reale e degno di essere sentito e accolto, proprio così come accade nella tua esperienza interiore.

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