Buongiorno, il mio compagno 65enne mostra che qualsiasi cosa da dire o fare ci mette piu tempo di al

19 risposte
Buongiorno, il mio compagno 65enne mostra che qualsiasi cosa da dire o fare ci mette piu tempo di altre persone e qualche volta deve essere spronato per fare qualche cosa del tipo “ cambiare l’acqua al gatto “ rispondendomi che lo ha dimenticato! Quando deve fare qualche cosa anche semplice o banale non osserva come deve eseguirlo e sbaglia molto spesso, a volte quando parliamo sembra non ascoltare realmente e di conseguenza dice cose la quale ti fa pensare se ha problemi oppure non è realmente interessato e quindi le persone lo giudicano come se fosse solo al 70% così non riesce a comunicare o partecipare a discorsi con altre persone! Da piu di 1 anno viene seguito da uno psicologo ma non vedo miglioramenti e vive sempre nel suo mondo! Per piu di 30 anni ha lavorato in una banca come fattorino tramite computer ma senza un’ incarco di responsabilità, attualmente si trova in pre-pensione e a partire da settembre 2024 riceverà la pensione totale! Purtroppo anche se gli chiedi qualcosa quasi sempre risponde dicendo “ e si ma no e ma e no e si “ infine il suo interessamento per sentirsi bene guarda di continuo e tutto ii giorno la tv oppure le notizie sul cellulare addormentandosi sia di giorno che durante la notte rifugiandosi nel suo mondo senza interessi per la vita e per se stesso! Che ne pensate?
Buongiorno, grazie per la sua domanda. Il suo compagno vista la sintomatologia riportata avrebbe bisogno di eseguire dei test per escludere un disturbo cognitivo e/o patologie neurologiche anche con il consulto di un neurologo.
La invito a prenotare un consulto anche on line, un cordiale saluto dott. Roberto Marchetti
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Gentile utente, dalla situazione che descrive il suo compagno avrebbe bisogno di verificare se i suoi sintomi sono dovuti ad una causa neurobiologica.
Le consiglio di effettuare una valutazione neuropsicologica poiché a volte nel nostro cervello succedono cose di cui non ci rendiamo conto, ma che possono avere degli effetti comportamentali.
La invito anche a prenotare un consulto con un neurologo.
Cordiali saluti, dott.ssa Chiara Bono
Buongiorno. Le consiglio di parlare insieme al suo compagno con la psicologa che segue lui, e che quindi lo conosce, per capire meglio la natura di questi comportamenti. Dalla sua descrizione potrebbero essere dovuti a cause molto diverse. È meglio non creare allarmismo.
Gentile utente,
mi dispiace per la sua situazione. L'unico consiglio che posso darle è quello di parlare delle sue osservazioni e preoccupazioni con il suo compagno ed in caso anche con la psicologa che lo segue. Potrebbe essere importante anche eseguire qualche test neurocognitivo o diagnostico per poter escludere delle difficoltà di diverso tipo.
Con i miei migliori auguri,
Dott.ssa Aisha Battelini
Gentilissima, accogliere il vissuto che emerge dalle sue parole, con l'aiuto eventualmente di un professionista, può essere un primo passo per affrontare ciò che la preoccupa e per poter successivamente entrare in contatto con ciò che la fa stare bene, ritagliandosi degli spazi per nutrire se stessa indipendentemente dall'altro. Un confronto con il suo compagno, ed eventualmente in accordo con lui, con lo psicologo che lo segue può essere altresì molto utile. un caro saluto.
Buongiorno,
Innanzitutto andrebbero escluse cause organiche (es neurologiche) tramite esami specifici. Successivamente le consiglio di confrontarsi col suo compagno e di fargli presente la sua preoccupazione. Un dialogo aperto e sincero potrebbe aiutare entrambi.
Dott. Marco Cenci
Gentile utente, la ringrazio per aver condiviso i suoi dubbi con noi. Comprendo le sue difficoltà e le sue preoccupazioni, e mi dispiace per i vissuti negativi che queste le provocano. Qualora dovesse ritenerlo opportuno o necessario, mi rendo disponibile a cominciare con lei un percorso , che potrebbe tornarle utile per esplorare ed approfondire le sue emozioni, esperienze e valori al fine di trovare una strada percorribile e ritrovare la serenità.
Tenga a mente che il benessere mentale è una priorità, e trovare il professionista giusto può fare la differenza.
Qualora dovesse avere dubbi, domande, o perplessità riguardo al mio lavoro non esiti a contattarmi.
Un caro saluto, dott. Daniele D’Amico.
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Buongiorno,
mi spiace ma la sua descrizione non è molto chiara e credo sia utile parlare prima con un medico specialista per una indagine neurobiologica e contestualmente parlare con il suo compagno rispetto alle sue preoccupazioni.
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Credo innanzitutto che sia importante che voi possiate instaurare un dialogo schietto e sincero mediante il quale poter condividere pensieri e vissuti emotivi circa la situazione da lei riportata al fine di trovare soluzioni che possano soddisfare le esigenze di tutti. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Cara utente, quello che racconta potrebbe avere diversi origini. Si dovrebbe escludere un problema fisico, mentale o neurologico. Nel frattempo potrebbe condividere con lui le sue preoccupazioni e come si sente, creare spazi dove fatte attività insieme, cercando di affrontare questo passaggio alla futura pensione.
Gentilissima,
le sue preoccupazioni sono motivate dalla condizione di salute del suo compagno e dalla relazione affettiva che insieme avete costruito. Le suggerisco di parlarne con lui e con lo psicologo che lo segue e lo conosce da tempo. Il professionista avrebbe così l'opportunita' di valutare la necessità di un approfondimento diagnostico per il suo compagno alla luce delle evidenze comportmentali da lei segnalate. Il confronto tra voi, inoltre, potrebbe favorire l'emergere di risposte utili a spiegare e a contenere le sue preoccupazioni.
La ringrazio della domanda e la saluto cordialmente.
Dott.ssa Chiara Lagi
Buongiorno signora.
L'animo umano è complesso. I comportamenti di cui lei parla riferendosi a suo marito potrebbero avere diversi significati.
Perciò le propongo un colloquio online conoscitivo per approfondire aspetti che possono aggiungere informazioni importanti per orientarci meglio di fronte al problema che lei pone.
Gentile utente, le consiglio prima di tutto di condividere le sue preoccupazioni con il suo compagno e poi di consultare il vostro medico di riferimento. Questo, infatti, conoscendo il suo compagno, saprà indirizzarvi al meglio per eventuali accertamenti. Potrebbe essere consigliata anche una valutazione neuropsicologica in modo da poter individuare o escludere un disturbo ed eventualmente intraprendere un percorso di riabilitazione cognitiva.
Saluti
Gentile utente,
le consiglio di condividere le sue preoccupazioni con il vostro medico di riferimento e di valutare con lui una visita neurologica con approfondimento neuropsicologico per valutare la possibile origine organica delle difficoltà del suo compagno.
Cordialmente
Dott.ssa Valeria Filippi
Salve, credo che dopo aver escluso cause organiche, il suo compagno dovrebbe seguire un percorso che escluda anche le cause depressive molto frequenti alla sua età. Lei può aiutarlo ma la motivazione deve partire da lui.. Cordialmente Arianna Corotti
Buonasera. Dalle informazioni che ci fornisce qui potrebbe trattarsi di diverse cose. Potrebbe stare vivendo i prodromi di una patologia neurodegenerativa o di una schizofrenia (anche se alla sua età opterei più per la prima), oppure manifestare un inizio di depressione. Sarebbe opportuno fare una visita neurologica e, nel caso in cui dali non emergesse nulla, rivolgersi ad uno psicoterapeuta / psichiatra.
Cordiali saluti, Marco Casella.
Buongiorno,
credo che la situazione da lei descritta sia fonte di malessere anche per lei.
Lei è portatrice di una istanza di coppia ed è in un percorso di coppia che andrebbero affrontate le problematiche qui riportate.
Ne parli con il suo compagno e si apra anche lei alla possibilità di poter esser sostenuta visto il momento delicato per la coppia.
Cordiali saluti
Dott. Diego Ferrara
Buongiorno, da quanto scrive emerge chiaramente il disagio che sta affrontando in una situazione così delicata. I sintomi che descrive non andrebbero sottovalutati, sarebbe importante eseguire un'approfondita valutazione neuropsicologica per escludere la presenza di problematiche a livello cognitivo. A questa andrebbe affiancata una visita neurologica per avere un quadro completo della situazione.
Resto a sua disposizione per domande e chiarimenti.
Cordiali saluti.
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Buongiorno Gentile Utente,
consiglio di fare degli accertamenti medici per rilevare se possano essere presenti alterazioni organiche e di effettuare test neuropsicologici per analizzare con più accurattezza anche le funzionalità cognitive.
la ringrazio molto le faccio i miei auguri
cortesi saluti
JG

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