Salve!!quale sarebbe la differenza tra ritarxo cognitivo,e autismo?

11 risposte
Salve!!quale sarebbe la differenza tra ritarxo cognitivo,e autismo?
Dott.ssa Martina Di Giuseppe
Logopedista
Correggio
Salve, ritardo cognitivo e autismo presentano caratteristiche specifiche differenti: mentre nell'autismo sono deficit nell'area della comunicazione e interazione sociale e presenza di comportamenti e interessi ristretti e ripetitivi a definire il disturbo, il ritardo cognitivo o disabilità intellettiva si manifesta in compiti come ragionamento, problem solving, pianificazione, pensiero astratto e apprendimenti. Queste differenti caratteristiche determinano, tuttavia, una difficoltà di adattamento in entrambi, e talvolta è possibile riscontrare comorbidità tra i due, cioè presenza di autismo e ritardo cognitivo insieme (circa il 60% di bambini con autismo presentano, per esempio, un QI <70). Spero di aver chiarito il suo dubbio, cordiali saluti

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Dott.ssa Irene Catellani
Logopedista
Carpi
Salve, concordo con quanto detto dalla collega.
I criteri diagnostici che devono essere presenti per poter fare diagnosi di autismo sono: una persistente difficoltà nella comunicazione e nell'interazione sociale, comportamenti, interessi e/o attività ristretti e ripetitivi. I sintomi devono essere presenti già dalla prima infanzia e compromettere il normale funzionamento del bambino.
Tuttavia la diagnosi differenziale tra autismo e disturbo cognitivo non è sempre semplice anche perchè i due disturbi possono presentarsi in comorbidità.
Pertanto, è sempre necessario rivolgersi al professionista più indicato, in questo caso un neuropsichiatra e/o uno psicologo, che possano svolgere un'indagine più approfondita e definire il disturbo e le sue caratteristiche.
Spero di essere stata utile.
Cordiali saluti, Irene Catellani
Dott.ssa Daniela Barberini
Logopedista
Santa Maria delle Mole
Se ha un dubbio del genere le consiglio di effettuare al più presto una valutazione in un servizio di neuropsichiatria infantile per avete una diagnosi certa. Cordialmente Daniela Barberini
Salve, sono due cose distinte che possono essere entrambe presenti in un bambino. Il ritardo cognitivo indica un quoziente intellettivo, un'intelligenza inferiore alla norma. Il ritardo può essere lieve, medio o grave e riguarda il ragionamento, risoluzione dei problemi, pianificare, organizzarsi, utilizzo appropriato del linguaggio, pensiero astratto ecc. L'autismo riguarda la compromissione dell'area della comunicazione, intenzionalità comunicativa....in termini semplici sono bambini che a detta dei genitori vivono in un mondo loro, si isolano rispetto ad un gruppo, non amano stare insieme a tante persone, non cercano l'altro, spesso sono molto sensibili ai rumori e al contatto fisico.
Le consiglio di rivolgersi ad un medico competente, un neuropsichiatra infantile che può fare una diagnosi e indirizzarvi sulla giusta terapia da fare.
per qualsiasi chiarimento rimango a disposizione
buona giornata
Alessia Daini
Salve,
quando si parla di autismo ci si riferisce ad un disturbo del neurosviluppo caratterizzato da un deficit nell’area della comunicazione e dell’interazione sociale con presenza di interessi ristretti e comportamenti ripetitivi.
In questa patologia, con fenotipo estremamente variabile da individuo ad individuo, può essere presente o meno anche un ritardo cognitivo, ovvero una difficoltà a livello delle funzioni esecutive, del ragionamento, dell’attenzione, dell’astrazione e di tutta quella che è la sfera dell’apprendimento.
Nel primo caso si tratta dunque di un quadro sindromico, nel secondo di una condizione che può essere presente in comorbilità con diverse patologie
Dr. Walter Russo
Psicologo clinico, Logopedista, Psicologo
Santa Maria Capua Vetere
Concordo in parte con i colleghi. L'autismo più che un disturbo della comunicazione che è una conseguenza è un disturbo della relazione. Mentre quello cognitivo è un deficit del pensiero che susseguenteme può interessareanche il comportamento e la relazione .
Dott. Francesco Cappellini
Logopedista
Livorno
Salve! Quando si parla di autismo, facciamo riferimento a una condizione in cui emergono difficoltà eterogenee nell'interazione sociale, nella comunicazione, nel comportamento e nelle attività quotidiane, con interessi rigidi, ripetuti e stereotipati. Per ritardo mentale si intende invece un quadro dove principalmente sono compromesse le funzioni cognitive e adattive del soggetto. Le caratteristiche del ritardo mentale possono fare emergere le stesse difficoltà presenti nell'autismo, e quindi trovarsi in comorbidità. Le funzioni compromesse nel disturbo dello spettro autistico possono essere collegate alla presenza di ritardo mentale ma possono anche presentarsi autonomamente, impedendo quindi allo stesso modo il normale adattamento nell'ambiente di vita. Rimane sempre prioritario far effettuare accurata diagnosi allo specialista neuropsichiatrico infantile e avviare di conseguenza la rete di sostegno adatta alla condizione individuata.
Ritardo cognitivo e autismo sono due quadri patologici differenti che hanno differenti criteri diagnostici, pur tuttavia presentando possibilità di comorbidità (possono quindi essere presenti entrambi i dusturbi contemporaneamente). Semplificando moltissimo il ritardo cognitivo ha a che fare con un deficit nel quoziente intellettivo del bambino, mentre l'autismo colpisce la sfera sociale e relazionale. Le consiglio se ha dubbio di questo tipo di rivolgersi alla sede di neuropsichiatria infantile della sua ASL territoriale per avviare una diagnosi d'equipe multidisciplinare.
La disabilità intellettiva e l'autismo sono due entità diverse, ma che spesso possono coesistere. La disabilità intellettiva comprende un deficit nel funzionamento intellettivo e adattivo con esordio entro i 18 anni. Il disturbo dello spettro dell'autismo riguarda il neurosviluppo e coinvolge comunicazione, socialità, interessi ristretti e ripetitivi...
Il ritardo cognitivo e l'autismo sono due condizioni distinte, sebbene possano talvolta presentare alcuni punti di sovrapposizione. Ecco una breve descrizione delle due:

RITARDO COGNITIVO:

Si riferisce a una condizione in cui un individuo ha un funzionamento intellettivo significativamente inferiore alla media (di solito un quoziente intellettivo (QI) inferiore a 70).

Oltre alla ridotta intelligenza, il ritardo cognitivo può influire anche su altre aree del funzionamento, come le capacità di adattamento (ad esempio, l’autonomia nelle attività quotidiane, come vestirsi, fare i compiti, ecc.).

Non è legato a una causa specifica; può derivare da vari fattori genetici, ambientali o traumi perinatali.

AUTISMO (Disturbo dello spettro autistico):

L'autismo è un disturbo del neurosviluppo che coinvolge difficoltà nell'interazione sociale, nella comunicazione verbale e non verbale, e nei comportamenti. Gli individui con autismo possono anche avere interessi ristretti o comportamenti ripetitivi.

Non implica necessariamente un ritardo cognitivo: molte persone con autismo possono avere un'intelligenza normale o anche superiore alla media. Tuttavia, alcuni bambini e adulti con autismo possono presentare anche ritardi cognitivi o difficoltà nello sviluppo intellettivo.

L'autismo ha una componente genetica e neurologica, e spesso si manifesta prima dei 3 anni.

Differenza principale:
Il Ritardo cognitivo riguarda principalmente un basso livello di intelligenza e difficoltà nel funzionamento quotidiano; l'Autismo riguarda principalmente difficoltà nelle interazioni sociali, nella comunicazione e comportamenti ripetitivi. La funzione cognitiva può variare ampiamente tra le persone con autismo.

In alcuni casi, una persona può presentare sia ritardo cognitivo che autismo, ma le due condizioni sono comunque distinte.

Dott.ssa Camilla Fumagalli
Logopedista
Bergamo
Buongiorno,
sono due diagnosi che possono coesistere, ma indicano aspetti differenti dello sviluppo.
Il ritardo cognitivo riguarda le abilità legate al pensiero: la capacità di ragionare, comprendere, ricordare, risolvere problemi e gestire le informazioni. Si manifesta con un funzionamento intellettivo al di sotto della media, spesso associato a difficoltà nell’autonomia e nell’apprendimento.

L’autismo, invece, non riguarda l’intelligenza in sé, ma il modo in cui una persona comunica, interagisce e percepisce il mondo. Ogni individuo nello spettro autistico è unico: ci possono essere sensibilità particolari (ad esempio a suoni o luci), interessi molto specifici, comportamenti ripetitivi o un modo rigido di pensare e organizzare la realtà.

Ci sono persone che presentano solo uno dei due profili, altri che li presentano entrambi.

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