Buongiorno ho una figlia di quasi 16anni da 1 anno frequenta una ragazza che è diventata una sua car
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Buongiorno ho una figlia di quasi 16anni da 1 anno frequenta una ragazza che è diventata una sua cara amica che è lesbica dopo varie delusioni con i ragazzi specialmente con l'ultimo che l'ha lasciata, la sua amica gli è stata vicina e mi ha detto che si sono messe insieme e che lei è bisessuale.
Io gli ho detto che secondo me è un forte legame affettivo e di riflettere .
Adesso sono 6mesi che stanno insieme , io gli ho suggerito di vedere una psicologa ma lei mi dice che non avrebbe niente da digli. Che devo fare?
Poi ho un bimbo di 5anni e gli ho detto di evitare davanti a lui di baciarsi, perché fa un sacco di domande. Ho sbagliato?
Io gli ho detto che secondo me è un forte legame affettivo e di riflettere .
Adesso sono 6mesi che stanno insieme , io gli ho suggerito di vedere una psicologa ma lei mi dice che non avrebbe niente da digli. Che devo fare?
Poi ho un bimbo di 5anni e gli ho detto di evitare davanti a lui di baciarsi, perché fa un sacco di domande. Ho sbagliato?
Capisco che questa situazione ti faccia sorgere molte domande e preoccupazioni, perché vuoi il meglio per tua figlia e per la tua famiglia. È normale voler capire e supportare nel modo giusto, senza fare errori. Mostra apertura e disponibilità al dialogo, senza farle sentire che deve "dimostrare" qualcosa a te.
Se hai dubbi o paure, esprimili con amore, senza dare l’impressione di sminuire i suoi sentimenti.
Assicurati che tua figlia sappia che può contare su di te, indipendentemente da chi sceglie di amare.
Se vuoi, possiamo approfondire insieme qualche aspetto che ti preoccupa di più
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Buongiorno, la ringrazio per la sua domanda. A 16 anni siamo in fase in cui si scopre la propria sessualità e si definisce il proprio orientamento sessuale. La bisessualità è un tipo di orientamento in cui l'attrazione romantica e sessuale è verso più di un genere. Può capitare che la preferenza verso un genere prevalga, ma non è sempre così.
Posso capire la perplessità di un genitore di fronte alle prime relazioni di un/a figlio/a, ma sua figlia è in un'età molto delicata in cui ha prima di tutto il bisogno di sentirsi accolta per quello che è e accompagnata nelle sue scelte. Il mio consiglio è di provare ad accettare le scoperte che sua figlia sta facendo e starle vicino in ogni passaggio. Nascondere sua la relazione all'altro figlio può farla sentire inadeguata e non accolta. Rimango a disposizione per qualunque altra domanda. Dott.ssa Anna Tosi
Posso capire la perplessità di un genitore di fronte alle prime relazioni di un/a figlio/a, ma sua figlia è in un'età molto delicata in cui ha prima di tutto il bisogno di sentirsi accolta per quello che è e accompagnata nelle sue scelte. Il mio consiglio è di provare ad accettare le scoperte che sua figlia sta facendo e starle vicino in ogni passaggio. Nascondere sua la relazione all'altro figlio può farla sentire inadeguata e non accolta. Rimango a disposizione per qualunque altra domanda. Dott.ssa Anna Tosi
Tua figlia sta esplorando la sua identità affettiva, e il tuo sostegno è fondamentale. Se percepisce la tua preoccupazione come un giudizio, potrebbe reagire per contrastarti più che per seguire i suoi reali desideri.
Proporle una psicologa è utile solo se viene vissuto come un supporto, non come un tentativo di “correggerla”. Piuttosto, prova a chiederle come si sente nella relazione, con sincero interesse.
Per il fratellino, evitare che veda gesti d’affetto tra loro può trasmettere un messaggio di vergogna. I bambini accettano con naturalezza ciò che viene spiegato con semplicità: le persone si innamorano di chi le fa stare bene.
La chiave sta nell’accoglienza, tua figlia ha bisogno di sentirsi amata e accettata per chi è, senza sentirsi in dovere di difendersi. Allo stesso tempo, il tuo bimbo può crescere in un ambiente sereno, dove l’amore viene mostrato in tutte le sue forme. Se senti resistenze personali, potresti trarre beneficio dal confronto con uno specialista, per esplorare i tuoi timori e trasformarli in strumenti di crescita familiare.
Proporle una psicologa è utile solo se viene vissuto come un supporto, non come un tentativo di “correggerla”. Piuttosto, prova a chiederle come si sente nella relazione, con sincero interesse.
Per il fratellino, evitare che veda gesti d’affetto tra loro può trasmettere un messaggio di vergogna. I bambini accettano con naturalezza ciò che viene spiegato con semplicità: le persone si innamorano di chi le fa stare bene.
La chiave sta nell’accoglienza, tua figlia ha bisogno di sentirsi amata e accettata per chi è, senza sentirsi in dovere di difendersi. Allo stesso tempo, il tuo bimbo può crescere in un ambiente sereno, dove l’amore viene mostrato in tutte le sue forme. Se senti resistenze personali, potresti trarre beneficio dal confronto con uno specialista, per esplorare i tuoi timori e trasformarli in strumenti di crescita familiare.
Buon pomeriggio
sua figlia si trova sicuramente in una fase molto complicata della sua vita che è l'adolescenza, in cui regnano confusione e voglia di ribellarsi. Magari, visto che sua figlia non è motivata ad intraprendere un percorso psicologico, potrebbe iniziarlo lei per poter capire meglio come approcciarsi a questo periodo che sta vivendo e come migliorare la comunicazione con sua figlia.
Se ha bisogno sono a disposizione.
sua figlia si trova sicuramente in una fase molto complicata della sua vita che è l'adolescenza, in cui regnano confusione e voglia di ribellarsi. Magari, visto che sua figlia non è motivata ad intraprendere un percorso psicologico, potrebbe iniziarlo lei per poter capire meglio come approcciarsi a questo periodo che sta vivendo e come migliorare la comunicazione con sua figlia.
Se ha bisogno sono a disposizione.
È comprensibile che questa situazione sollevi in lei dubbi e preoccupazioni, sia per il benessere di sua figlia sia per la gestione familiare. L'adolescenza è un periodo di esplorazione e di definizione dell'identità, e il fatto che sua figlia si definisce bisessuale può essere parte di un processo di crescita personale. La sua relazione con questa ragazza sembra darle supporto e conforto, quindi è importante accogliere il suo vissuto con apertura e dialogo.
Per quanto riguarda il suggerimento di vedere una psicologa, è comprensibile che sua figlia possa non sentirne il bisogno al momento. Può però essere utile offrirle uno spazio di ascolto senza imporre l'idea di un percorso terapeutico, magari spiegandole che potrebbe essere un'occasione per confrontarsi e conoscersi meglio, senza giudizi.
Per il suo bambino di 5 anni, i bambini tendono a porre domande su ciò che vedono e l'affetto tra due persone non dovrebbe essere visto come qualcosa di inadeguato. Rispondere in modo semplice e naturale, senza enfatizzare la domanda, può aiutare a normalizzare la diversità delle relazioni senza creare inutili preoccupazioni.
Se sente il bisogno di un confronto più approfondito su come gestire questa fase con sua figlia e con il resto della famiglia, rivolgersi a uno specialista può essere utile per comprendere meglio le dinamiche in gioco e affrontarle con maggiore serenità.
Dottoressa Silvia Parisi
Psicologa Psicoterapeuta Sessuologa
Per quanto riguarda il suggerimento di vedere una psicologa, è comprensibile che sua figlia possa non sentirne il bisogno al momento. Può però essere utile offrirle uno spazio di ascolto senza imporre l'idea di un percorso terapeutico, magari spiegandole che potrebbe essere un'occasione per confrontarsi e conoscersi meglio, senza giudizi.
Per il suo bambino di 5 anni, i bambini tendono a porre domande su ciò che vedono e l'affetto tra due persone non dovrebbe essere visto come qualcosa di inadeguato. Rispondere in modo semplice e naturale, senza enfatizzare la domanda, può aiutare a normalizzare la diversità delle relazioni senza creare inutili preoccupazioni.
Se sente il bisogno di un confronto più approfondito su come gestire questa fase con sua figlia e con il resto della famiglia, rivolgersi a uno specialista può essere utile per comprendere meglio le dinamiche in gioco e affrontarle con maggiore serenità.
Dottoressa Silvia Parisi
Psicologa Psicoterapeuta Sessuologa
Buongiorno gentile Utente, capisco che questa situazione possa generare in lei dubbi e domande, soprattutto perché coinvolge l’identità affettiva e sessuale di sua figlia in un momento delicato della crescita. L’adolescenza è una fase di esplorazione e di definizione di sé, e ciò che sta vivendo sua figlia rientra in un percorso personale che merita ascolto e rispetto. Il fatto che si sia aperta con lei riguardo ai suoi sentimenti e alla sua relazione è un segnale di fiducia, e questo rappresenta un’ottima base per mantenere un dialogo sereno con lei.
È naturale che come genitore possa chiedersi se questa relazione sia il risultato di una delusione vissuta in passato o se rispecchi un aspetto autentico della sua identità. Tuttavia, l’orientamento sessuale non è qualcosa che si sviluppa per reazione a un’esperienza negativa, ma fa parte della persona. Dire a sua figlia di riflettere non è sbagliato in sé, ma è importante che il messaggio che riceve non sia quello di un dubbio sulla legittimità dei suoi sentimenti, bensì un incoraggiamento a conoscersi meglio e a vivere le sue esperienze in modo consapevole e rispettoso di sé stessa.
Per quanto riguarda l’idea di farle vedere una psicologa, è comprensibile volerle offrire uno spazio di confronto, ma se lei non sente questo bisogno, potrebbe percepirlo come un suggerimento che c’è qualcosa di “sbagliato” in ciò che prova. Se vuole aiutarla, la cosa migliore è continuare a mostrarle accoglienza e apertura, facendole sapere che se mai dovesse avere bisogno di parlare o di un supporto, lei sarà lì per ascoltarla.
Per quanto riguarda il fratellino, è normale che a 5 anni faccia domande su ciò che vede, perché sta imparando a conoscere il mondo. Se la sua preoccupazione è che non comprenda ancora del tutto le dinamiche delle relazioni, può spiegargli con semplicità che le persone possono volersi bene in modi diversi, senza necessariamente chiedere a sua figlia di nascondere il proprio affetto. L'importante è che tutti in famiglia possano sentirsi liberi di essere sé stessi senza sentirsi giudicati o limitati.
Ciò che conta è mantenere un dialogo aperto con sua figlia, senza farle sentire che il suo orientamento o i suoi sentimenti siano messi in discussione. Mostrando comprensione e accettazione, potrà aiutarla a vivere con serenità questa fase della sua vita, sapendo di poter contare sul suo sostegno.
Dott. Luca Vocino
È naturale che come genitore possa chiedersi se questa relazione sia il risultato di una delusione vissuta in passato o se rispecchi un aspetto autentico della sua identità. Tuttavia, l’orientamento sessuale non è qualcosa che si sviluppa per reazione a un’esperienza negativa, ma fa parte della persona. Dire a sua figlia di riflettere non è sbagliato in sé, ma è importante che il messaggio che riceve non sia quello di un dubbio sulla legittimità dei suoi sentimenti, bensì un incoraggiamento a conoscersi meglio e a vivere le sue esperienze in modo consapevole e rispettoso di sé stessa.
Per quanto riguarda l’idea di farle vedere una psicologa, è comprensibile volerle offrire uno spazio di confronto, ma se lei non sente questo bisogno, potrebbe percepirlo come un suggerimento che c’è qualcosa di “sbagliato” in ciò che prova. Se vuole aiutarla, la cosa migliore è continuare a mostrarle accoglienza e apertura, facendole sapere che se mai dovesse avere bisogno di parlare o di un supporto, lei sarà lì per ascoltarla.
Per quanto riguarda il fratellino, è normale che a 5 anni faccia domande su ciò che vede, perché sta imparando a conoscere il mondo. Se la sua preoccupazione è che non comprenda ancora del tutto le dinamiche delle relazioni, può spiegargli con semplicità che le persone possono volersi bene in modi diversi, senza necessariamente chiedere a sua figlia di nascondere il proprio affetto. L'importante è che tutti in famiglia possano sentirsi liberi di essere sé stessi senza sentirsi giudicati o limitati.
Ciò che conta è mantenere un dialogo aperto con sua figlia, senza farle sentire che il suo orientamento o i suoi sentimenti siano messi in discussione. Mostrando comprensione e accettazione, potrà aiutarla a vivere con serenità questa fase della sua vita, sapendo di poter contare sul suo sostegno.
Dott. Luca Vocino
Buonasera, l'essere bisessuale non comporta, di per sé, un disagio psicologico, mentre la non accettazione del proprio orientamento sessuale da parte dei familiari, potrebbe invece provocarlo. Suggerisco quindi a lei di consultare uno psicologo che l'aiuti ad accettare sua figlia per quella che è.
Cordiali saluti.
Cordiali saluti.
Buongiorno, quella che lei riporta è una sua sofferenza rispetto al fatto che sua figlia è bisessuale e frequenta una ragazza da 6 mesi. Il suo suggerimento dato a sua figlia di vedere una psicologa suona come una cura per il suo orientamento sessuale/confusione/"forte legame affettivo". Probabilmente sarebbe più indicato per lei prendere in considerazione un suo percorso psicologico personale per andare a capire cosa c'è di intollerabile per lei nella frequentazione di sua figlia, al punto tale da dirle di evitare di baciarsi davanti a suo figlio di 5 anni, come se una relazione omosessuale fosse qualcosa da nascondere, che potrebbe turbare e chissà cos'altro suo figlio piccolo.
Probabilmente, la cosa peggiore che potrebbe succedere è che suo figlio imparerebbe le diverse sfumature e colori dell'amore, non certo qualcosa di losco, sbagliato o sporco.
Le auguro il meglio!
Probabilmente, la cosa peggiore che potrebbe succedere è che suo figlio imparerebbe le diverse sfumature e colori dell'amore, non certo qualcosa di losco, sbagliato o sporco.
Le auguro il meglio!
Buongiorno, la ringrazio per aver condiviso le sue preoccupazioni. Capisco che come genitore voglia il meglio per sua figlia e desideri accompagnarla nel suo percorso di crescita con attenzione e sensibilità. L’adolescenza è un periodo di esplorazione e scoperta, sia in ambito emotivo che identitario, e il fatto che sua figlia si senta sicura nel parlarle delle sue esperienze è un segnale positivo del vostro rapporto.
Se sua figlia non sente il bisogno di parlare con una psicologa, forzarla potrebbe essere controproducente. Potrebbe invece essere utile per lei, come genitore, avere uno spazio di confronto per affrontare i suoi dubbi e comprendere meglio come accompagnarla in questo percorso con serenità.
Per quanto riguarda il suo bimbo più piccolo, è normale che faccia domande. I bambini sono curiosi e imparano soprattutto osservando. Potrebbe essere un’occasione per spiegargli in modo semplice e naturale che esistono diversi tipi di amore e che quello che conta è il rispetto e il bene reciproco. Se ha bisogno di un supporto per affrontare questi temi in famiglia, sono a sua disposizione per aiutarla.
Se sua figlia non sente il bisogno di parlare con una psicologa, forzarla potrebbe essere controproducente. Potrebbe invece essere utile per lei, come genitore, avere uno spazio di confronto per affrontare i suoi dubbi e comprendere meglio come accompagnarla in questo percorso con serenità.
Per quanto riguarda il suo bimbo più piccolo, è normale che faccia domande. I bambini sono curiosi e imparano soprattutto osservando. Potrebbe essere un’occasione per spiegargli in modo semplice e naturale che esistono diversi tipi di amore e che quello che conta è il rispetto e il bene reciproco. Se ha bisogno di un supporto per affrontare questi temi in famiglia, sono a sua disposizione per aiutarla.
Buongiorno, posso comprendere la sua preoccupazione e il desiderio di fare la cosa giusta per sua figlia e per il benessere della famiglia. Il fatto che si stia ponendo queste domande dimostra il suo interesse nel gestire la situazione con attenzione e sensibilità. Da un punto di vista cognitivo-comportamentale, è importante considerare che l’adolescenza è un periodo di esplorazione e di costruzione dell’identità, che include anche la sfera affettiva e sessuale. Sua figlia sta probabilmente cercando di capire meglio se stessa e i suoi sentimenti, e il fatto che si definisca bisessuale in questo momento riflette il modo in cui sta interpretando le proprie esperienze ed emozioni. Il supporto della famiglia gioca un ruolo cruciale nel farla sentire accettata e libera di esplorare la sua identità senza timori o pressioni esterne. Il suggerimento di consultare una psicologa può essere utile quando c'è una sofferenza o un disagio, ma se sua figlia si sente serena nella sua relazione, potrebbe aver interpretato questa proposta come un segnale che qualcosa in lei non vada bene. Potrebbe invece essere più efficace mostrarsi aperta al dialogo, ponendosi in ascolto e cercando di capire come si sente e cosa la fa stare bene in questa relazione, senza esprimere giudizi. Questo approccio potrebbe permetterle di confidarsi più liberamente con lei nel tempo. Riguardo alla presenza del fratellino più piccolo, è comprensibile che voglia evitare che si ponga domande complesse, ma i bambini sono naturalmente curiosi e fanno domande su tutto ciò che vedono. Non necessariamente una dimostrazione d’affetto tra sua figlia e la sua compagna genererà confusione in lui, anzi, potrebbe essere un'opportunità per affrontare il tema della diversità in modo semplice e naturale. Se le preoccupazioni riguardano la sua capacità di comprendere, può rispondere alle sue domande in modo chiaro e adeguato all’età, trasmettendo il messaggio che esistono diversi tipi di amore e che ciò che conta è il rispetto e il sentimento reciproco. Il suo ruolo di genitore in questo momento è fondamentale per far sentire sua figlia accettata e compresa, anche se magari lei stessa è ancora in fase di scoperta. Creare un ambiente in cui possa sentirsi libera di esprimersi senza paura di essere giudicata la aiuterà a vivere con maggiore serenità questa fase della sua vita e a rafforzare il legame di fiducia con lei. Se dovesse notare in sua figlia segnali di disagio, insicurezza o ansia legati a questa relazione o alla sua identità, potrebbe allora essere utile valutare un supporto psicologico, ma sempre in un’ottica di benessere e crescita personale, piuttosto che di "correzione" di qualcosa. L’ascolto e l’accettazione rimangono gli strumenti più importanti per accompagnarla in questo percorso. Le auguro il meglio in questa fase di crescita e cambiamento per la sua famiglia. Dott. Andrea Boggero
già da un pò che in letteratura è sdoganato che avere orientamenti sessuali diversi da quelli etero non comporta problemi psicologici, eccezione fatta se l'ambiente (familiare, amicale, lavorativo, scolastico, sociale) in qualche modo discrimina, ma in tal caso l'obiettivo di un intervento è sull'ambiente perchè in quanto animali sociali quali siamo essere discriminati ci ferisce in quanto discriminati.
Che devi fare? provare ad accettarlo, se non ci riesci fai un favore a tua figlia e prova ad andare in terapia.
Che devi fare? provare ad accettarlo, se non ci riesci fai un favore a tua figlia e prova ad andare in terapia.
Gentile utente, non credo ci sia un giusto ed uno sbagliato. Ma crede che possa essere interessante riflettere su cosa crede stia accadendo, e come lei sta vivendo la sessualità di sua figlia. Sua figlia sta scoprendo la sua sessualità e dando spazio al suo orientamento sessuale. L'orientamento sessuale non si imparare guardando qualcuno, ma è un'attrazione romantica e/o sessuale verso persone dello stesso sesso, di sesso diverso o entrambi i sessi. Suo figlio è naturalmente curioso, ma credo che gli possa essere spiegato cosa accade nella vita della sorella. Cordialmente Dott.ssa Alessia D'Angelo
Buongiorno, grazie per il messaggio.
Da quello che emerge sembrerebbe una situazione poco chiara, soprattutto ai suoi occhi, e da genitore può essere assolutamente comprensibile.
Il fatto che sua figlia possa aver risposto così al discorso dello psicologo ci sta, per una serie di motivi, ma anche perché potrebbe (comprensibilmente) vederla come una sorta di imposizione o di punizione.
A volte, nella vita di un genitore, si pongono davanti delle sfide a cui, giustamente, non si sa far fronte adeguatamente perché non si è in possesso di strategie funzionali al benessere di ognuno. Queste, però, sono rintracciabili attraverso percorsi adeguati.
Per quanto riguarda il fatto che abbia suggerito a sua figlia di evitare di baciarsi davanti al fratello, non si tratta di aver sbagliato, è il suo punto di vista. E in quanto tale va rispettato e accolto. Resterebbe da capire come mai, eventualmente, lei si chiede e ci chiede se possa essere una modalità errata.
La ringrazio, le auguro una buona giornata.
Da quello che emerge sembrerebbe una situazione poco chiara, soprattutto ai suoi occhi, e da genitore può essere assolutamente comprensibile.
Il fatto che sua figlia possa aver risposto così al discorso dello psicologo ci sta, per una serie di motivi, ma anche perché potrebbe (comprensibilmente) vederla come una sorta di imposizione o di punizione.
A volte, nella vita di un genitore, si pongono davanti delle sfide a cui, giustamente, non si sa far fronte adeguatamente perché non si è in possesso di strategie funzionali al benessere di ognuno. Queste, però, sono rintracciabili attraverso percorsi adeguati.
Per quanto riguarda il fatto che abbia suggerito a sua figlia di evitare di baciarsi davanti al fratello, non si tratta di aver sbagliato, è il suo punto di vista. E in quanto tale va rispettato e accolto. Resterebbe da capire come mai, eventualmente, lei si chiede e ci chiede se possa essere una modalità errata.
La ringrazio, le auguro una buona giornata.
Buongiorno.
Capisco le sue preoccupazioni, ma è importante ricordare che l’adolescenza è un periodo di esplorazione e costruzione dell’identità. Il fatto che sua figlia abbia trovato conforto e affetto in questa relazione è significativo e non necessariamente segno di confusione.
Suggerire una psicologa può essere utile se lei manifesta disagio, ma se non sente il bisogno, è meglio rispettare il suo spazio. Più che mettere in dubbio la sua esperienza, è fondamentale mostrarsi aperti al dialogo, facendole sentire che può contare su di lei senza timore di essere giudicata.
Per quanto riguarda il fratellino, i bambini sono curiosi e imparano dalla normalità con cui gli adulti trattano certi temi. Piuttosto che vietare, può rispondere con semplicità alle sue domande, aiutandolo a comprendere che l’affetto può manifestarsi in modi diversi.
L’ascolto e l’accettazione sono le chiavi per mantenere un buon rapporto con sua figlia e sostenerla in questo percorso di crescita. Se in futuro dovesse emergere un disagio, sarà lei stessa a valutare la necessità di un supporto.
Dr. Andrea Pappaccogli
Capisco le sue preoccupazioni, ma è importante ricordare che l’adolescenza è un periodo di esplorazione e costruzione dell’identità. Il fatto che sua figlia abbia trovato conforto e affetto in questa relazione è significativo e non necessariamente segno di confusione.
Suggerire una psicologa può essere utile se lei manifesta disagio, ma se non sente il bisogno, è meglio rispettare il suo spazio. Più che mettere in dubbio la sua esperienza, è fondamentale mostrarsi aperti al dialogo, facendole sentire che può contare su di lei senza timore di essere giudicata.
Per quanto riguarda il fratellino, i bambini sono curiosi e imparano dalla normalità con cui gli adulti trattano certi temi. Piuttosto che vietare, può rispondere con semplicità alle sue domande, aiutandolo a comprendere che l’affetto può manifestarsi in modi diversi.
L’ascolto e l’accettazione sono le chiavi per mantenere un buon rapporto con sua figlia e sostenerla in questo percorso di crescita. Se in futuro dovesse emergere un disagio, sarà lei stessa a valutare la necessità di un supporto.
Dr. Andrea Pappaccogli
Buongiorno, sua figlia ha sicuramente liberamente espresso la sua attrazione sessuale verso una donna in questo momento. Valuti di intraprendere un percorso psicologico lei da mamma per farsi supportare nell'approccio adeguato e nell'accettazione della sessualità di sua figlia. Se sua figlia è serena e non vive la sua sessualità come un problema per sé, perché dovrebbe iniziare un percorso dallo psicologo?
Salve, come mai esprime queste preoccupazioni rispetto all'orientamento di sua figlia? Come avrebbe reagito lei se qualcuno avesse sminuito una sua relazione dicendo che si tratta "solo" di un forte legame affettivo e di riflettere? O se le avessero consigliato una psicologa perché non in linea con la sua visione dei rapporti? Come mai è preoccupato/a che un bambino veda una coppia baciarsi? (Naturalmente sono da evitare atteggiamenti sessuali sia etero che omosessuali davanti ai bambini, ma le manifestazioni di affetto sono un'altra cosa). Che difficoltà prova di fronte alle domande di suo figlio?
La rassicuro sul fatto che avere un orientamento sessuale che non corrisponde all'eterosessualità non rappresenta un disturbo, oltre al fatto che sua figlia ha un'età in cui comincia a esplorare la sua identità, oltre che sessualità. Le consiglio di essere più vicina e meno giudicante rispetto a quello che sta vivendo, anche per non rischiare di rovinare il vostro rapporto.
Potrebbe tornare utile per lei rivolgersi a uno specialista che possa rassicurarla e aiutarla a esprimere le sue paure e perplessità in uno spazio protetto e personale, in cui possa riflettere sul disagio che la situazione le provoca per superarlo.
La rassicuro sul fatto che avere un orientamento sessuale che non corrisponde all'eterosessualità non rappresenta un disturbo, oltre al fatto che sua figlia ha un'età in cui comincia a esplorare la sua identità, oltre che sessualità. Le consiglio di essere più vicina e meno giudicante rispetto a quello che sta vivendo, anche per non rischiare di rovinare il vostro rapporto.
Potrebbe tornare utile per lei rivolgersi a uno specialista che possa rassicurarla e aiutarla a esprimere le sue paure e perplessità in uno spazio protetto e personale, in cui possa riflettere sul disagio che la situazione le provoca per superarlo.
Buongiorno, leggendo la sua richiesta, mi sembra che stia vivendo una situazione complessa con Sua figlia e che stia cercando di affrontarla nel miglior modo possibile. È comprensibile che, vedendo Sua figlia in un fase adolescenziale coinvolta in una relazione affettiva con un'altra ragazza, Lei desideri comprenderne meglio le dinamiche e aiutarla a riflettere su ciò che sta vivendo.
Il legame che Sua figlia ha con la sua amica potrebbe essere sia un forte legame affettivo che una scoperta della sua identità sessuale, e la Sua preoccupazione per il suo benessere emotivo è legittima. Per quanto riguarda il suggerimento di vedere una psicologa, è importante che Sua figlia possa sentirsi a suo agio nell’esprimere se stessa e riflettere su ciò che sta vivendo. A volte, gli adolescenti possono non riconoscere immediatamente il valore del supporto psicologico, ma il colloquio con un professionista potrebbe aiutarla a esplorare le sue emozioni, senza che questo venga visto come un giudizio. Sarebbe utile continuare a parlarne con Lei, cercando di farle capire che la psicoterapia non è solo per "problemi" ma anche per migliorare la conoscenza di sé.
Per quanto riguarda il comportamento con il suo fratellino, è naturale che un bambino di 5 anni possa fare domande e sia curioso riguardo a ciò che vede. Non si tratta di un errore, ma piuttosto di una situazione che può essere affrontata con delicatezza, cercando di rispondere alle sue domande in modo adatto alla sua età. La Sua preoccupazione nel proteggerlo da contenuti che potrebbero risultargli confusi è comprensibile, ma un dialogo aperto e sereno, in cui le diverse forme d'amore siano rispettate e spiegate, può essere utile anche per il bambino.
La invito a prendere in considerazione la possibilità di fissare un colloquio per esplorare insieme le dinamiche familiari e le emozioni di Sua figlia, così come le Sue stesse preoccupazioni. Un confronto con un professionista può aiutarLa a comprendere meglio la situazione e a decidere insieme il miglior modo di supportare Sua figlia in questo percorso di crescita e scoperta.
Resto a Sua disposizione per qualsiasi domanda e per fissare un appuntamento.
Saluti
Dott.ssa Marika Muscarella
Il legame che Sua figlia ha con la sua amica potrebbe essere sia un forte legame affettivo che una scoperta della sua identità sessuale, e la Sua preoccupazione per il suo benessere emotivo è legittima. Per quanto riguarda il suggerimento di vedere una psicologa, è importante che Sua figlia possa sentirsi a suo agio nell’esprimere se stessa e riflettere su ciò che sta vivendo. A volte, gli adolescenti possono non riconoscere immediatamente il valore del supporto psicologico, ma il colloquio con un professionista potrebbe aiutarla a esplorare le sue emozioni, senza che questo venga visto come un giudizio. Sarebbe utile continuare a parlarne con Lei, cercando di farle capire che la psicoterapia non è solo per "problemi" ma anche per migliorare la conoscenza di sé.
Per quanto riguarda il comportamento con il suo fratellino, è naturale che un bambino di 5 anni possa fare domande e sia curioso riguardo a ciò che vede. Non si tratta di un errore, ma piuttosto di una situazione che può essere affrontata con delicatezza, cercando di rispondere alle sue domande in modo adatto alla sua età. La Sua preoccupazione nel proteggerlo da contenuti che potrebbero risultargli confusi è comprensibile, ma un dialogo aperto e sereno, in cui le diverse forme d'amore siano rispettate e spiegate, può essere utile anche per il bambino.
La invito a prendere in considerazione la possibilità di fissare un colloquio per esplorare insieme le dinamiche familiari e le emozioni di Sua figlia, così come le Sue stesse preoccupazioni. Un confronto con un professionista può aiutarLa a comprendere meglio la situazione e a decidere insieme il miglior modo di supportare Sua figlia in questo percorso di crescita e scoperta.
Resto a Sua disposizione per qualsiasi domanda e per fissare un appuntamento.
Saluti
Dott.ssa Marika Muscarella
Gentile utente la ringrazio per la condivisione del suo disagio e difficoltà di questa relazione. Credo sia importante per lei fare un percorso di accettazione di questa relazione che ho impressione lei veda con pregiudizio e preconcetti Indipendentemente dai motivi che hanno portato sua figlia a questa scelta radicale e che va fuori dagli schemi canonici di coppia. Credo sia importante per lei anche perché sta trasmettendo il disagio anche al figlio piccolo. Poi se sua figlia un giorno deciderà o si renderà conto di aver sbagliato saprà sicuramente come affrontare la cosa. Le consiglio stare vicino a sua figlia e di accoglierla qualunque sia la persona a cui deciderà di affiancarsi nella sua figlia. Le auguro di trovare la serenità in famiglia e con sua figlia un caro saluto Dott.ssa Valeria Sicari
Buongiorno, prendendo nudo e crudo il suo racconto, senza cioè aggiungere tutti i vari aspetti che mancano (e che lei giustamente non descrive per preservare la vostra riservatezza) lei non sta sbagliando nulla. Ha agito con riflessività ed apertura, proponendo a sua figlia supporto psicologico (ma il mio suggerimento è di non insistere) e di prendere tempo prima di identificarsi compiutamente in una identità chiaramente lgbt. Che lo sia o meno, e ciò non avrebbe nulla di male, la cosa certa è che a 16 anni è estremamente possibile che d'entità sessuale sia "mobile", e ciò vale soprattutto per il genere femminile. Se lasciata vivere con la necessaria libertà di essere compiuta, questa esperienza a sua figlia potrà solo esserle utile, soprattutto a togliersi dubbi su se stessa. E' inoltre opportuno che il figlio piccolo non sia ancora esposto, vista la sua età è infatti cautelativo che non si ponga domande che il suo sistema di riferimenti di genere non è ancora abbastanza strutturato a rispondere, ma in tutti i casi non vi sono condizioni per cui preoccuparsi. Il fatto che sua figlia le condivide queste esperienze è il primo segnale che lei ha costruito un rapporto degno della sua fiducia, e questa grande conquista la si può ottenere solo quando una madre ha fornito alla figlia la sicurezza del suo appoggio. Le auguro una buona giornata
Ciao, grazie per aver condiviso la tua situazione. Capisco che tu stia vivendo un momento complesso, cercando di equilibrare i tuoi sentimenti come genitore, il benessere di tua figlia e la sua comprensione della propria sessualità.
Innanzitutto, è positivo che tu stia cercando di essere aperta e di sostenere tua figlia nel suo percorso di scoperta, anche se capisco che possa essere difficile, soprattutto se ti senti un po’ incertezza su come gestire la situazione. Vediamo i punti principali della tua domanda.
1. Relazione con la ragazza e l'orientamento sessuale di tua figlia:
La situazione con la ragazza è sicuramente un’esperienza di crescita significativa per tua figlia. L'essere bisessuali non è qualcosa di "improvviso", ma una parte naturale del processo di esplorazione dell’identità che può coinvolgere legami affettivi e sessuali con persone dello stesso sesso e dell’altro sesso. È comprensibile che tua figlia, dopo delle delusioni con i ragazzi, possa trovare conforto e sicurezza in un legame più profondo con una persona dello stesso sesso. I suoi sentimenti sono veri e validi, e il fatto che si stia aprendo con te su questo è già un buon segno di fiducia.
Riguardo il suggerimento di riflettere, direi che è un consiglio giusto, poiché è importante che tua figlia capisca cosa prova e cosa desidera davvero, specialmente durante l'adolescenza, quando l'identità e le emozioni sono in continua evoluzione. Tuttavia, in questo caso, il fatto che tua figlia si senta comunque sicura nella sua relazione potrebbe significare che non è ancora pronta per una riflessione più profonda in questo momento. Il tuo compito, a mio parere, è mantenere aperta la comunicazione senza forzare la situazione, mostrando che sei lì per supportarla, indipendentemente dalla sua identità o dalle sue scelte affettive.
2. Il suggerimento di vedere una psicologa:
Capisco che tu voglia che tua figlia esplori i suoi sentimenti e se li comprenda meglio, ma è importante ricordare che ogni giovane persona ha il diritto di prendersi il proprio tempo per esplorare la propria sessualità. Se tua figlia non sente la necessità di parlare con una psicologa, potrebbe non essere il momento giusto per insistere, ma puoi comunque mantenere il suggerimento aperto. Può darsi che, col tempo, si senta pronta ad affrontare le sue emozioni in modo più approfondito. Magari, se ci sono segnali di stress, confusione o difficoltà che emergono in futuro, potresti riproporre l'idea in modo più delicato.
3. Comportamenti davanti al fratello minore:
Quanto al tuo bimbo di 5 anni, capisco che le sue domande ti mettano in difficoltà. Non c'è una risposta "giusta" o "sbagliata" qui, ma dipende molto dal contesto familiare e dal tipo di educazione che desideri trasmettere. Se senti che è troppo presto per spiegare in modo dettagliato la sessualità e le relazioni di tipo affettivo e sessuale, è assolutamente comprensibile chiedere a tua figlia di non baciarsi o comportarsi in modo esplicito di fronte al piccolo, almeno fino a quando non sarà pronto a comprendere concetti più complessi.
Quello che è importante è che tu, come genitore, rispetti il tempo e lo spazio di ciascun membro della famiglia, mantenendo una comunicazione aperta e sana con tutti. Potresti anche pensare di spiegare al tuo bambino, in modo semplice e adatto alla sua età, che le persone si vogliono bene in modi diversi. In generale, il tuo approccio verso tua figlia sembra essere pieno di amore e preoccupazione per il suo benessere, il che è davvero fondamentale.
In sintesi:
Rispetto per il suo percorso di esplorazione: Continua a mantenere un dialogo aperto con tua figlia, mostrando supporto incondizionato. Se non sente il bisogno di parlare con una psicologa, rispettalo, ma tieni la porta aperta per eventuali conversazioni future.
Suggerire la psicoterapia in modo delicato: Se in futuro dovesse esserci qualche segno di disagio, potresti riproporre l'idea della psicoterapia come uno strumento utile per comprenderla meglio. Non forzare la questione, ma prova a farle capire che è un'opportunità di esplorare i suoi sentimenti.
Comportamenti di fronte al fratello minore: È ok chiedere alla tua figlia maggiore di limitare i baci o i comportamenti intimi davanti al piccolo, se pensi che sia meglio per la sua comprensione. Quando il bambino sarà più grande, potrai iniziare a rispondere alle sue domande in modo più adeguato alla sua età.
In generale, il tuo approccio empatico e riflessivo dimostra che hai a cuore il benessere di tua figlia e della tua famiglia. È importante che tu continui ad ascoltare, essere presente e supportiva, sempre cercando di rispettare i tempi e le esigenze di ciascuno.
Se hai altre domande o dubbi, sono qui per aiutarti!
Innanzitutto, è positivo che tu stia cercando di essere aperta e di sostenere tua figlia nel suo percorso di scoperta, anche se capisco che possa essere difficile, soprattutto se ti senti un po’ incertezza su come gestire la situazione. Vediamo i punti principali della tua domanda.
1. Relazione con la ragazza e l'orientamento sessuale di tua figlia:
La situazione con la ragazza è sicuramente un’esperienza di crescita significativa per tua figlia. L'essere bisessuali non è qualcosa di "improvviso", ma una parte naturale del processo di esplorazione dell’identità che può coinvolgere legami affettivi e sessuali con persone dello stesso sesso e dell’altro sesso. È comprensibile che tua figlia, dopo delle delusioni con i ragazzi, possa trovare conforto e sicurezza in un legame più profondo con una persona dello stesso sesso. I suoi sentimenti sono veri e validi, e il fatto che si stia aprendo con te su questo è già un buon segno di fiducia.
Riguardo il suggerimento di riflettere, direi che è un consiglio giusto, poiché è importante che tua figlia capisca cosa prova e cosa desidera davvero, specialmente durante l'adolescenza, quando l'identità e le emozioni sono in continua evoluzione. Tuttavia, in questo caso, il fatto che tua figlia si senta comunque sicura nella sua relazione potrebbe significare che non è ancora pronta per una riflessione più profonda in questo momento. Il tuo compito, a mio parere, è mantenere aperta la comunicazione senza forzare la situazione, mostrando che sei lì per supportarla, indipendentemente dalla sua identità o dalle sue scelte affettive.
2. Il suggerimento di vedere una psicologa:
Capisco che tu voglia che tua figlia esplori i suoi sentimenti e se li comprenda meglio, ma è importante ricordare che ogni giovane persona ha il diritto di prendersi il proprio tempo per esplorare la propria sessualità. Se tua figlia non sente la necessità di parlare con una psicologa, potrebbe non essere il momento giusto per insistere, ma puoi comunque mantenere il suggerimento aperto. Può darsi che, col tempo, si senta pronta ad affrontare le sue emozioni in modo più approfondito. Magari, se ci sono segnali di stress, confusione o difficoltà che emergono in futuro, potresti riproporre l'idea in modo più delicato.
3. Comportamenti davanti al fratello minore:
Quanto al tuo bimbo di 5 anni, capisco che le sue domande ti mettano in difficoltà. Non c'è una risposta "giusta" o "sbagliata" qui, ma dipende molto dal contesto familiare e dal tipo di educazione che desideri trasmettere. Se senti che è troppo presto per spiegare in modo dettagliato la sessualità e le relazioni di tipo affettivo e sessuale, è assolutamente comprensibile chiedere a tua figlia di non baciarsi o comportarsi in modo esplicito di fronte al piccolo, almeno fino a quando non sarà pronto a comprendere concetti più complessi.
Quello che è importante è che tu, come genitore, rispetti il tempo e lo spazio di ciascun membro della famiglia, mantenendo una comunicazione aperta e sana con tutti. Potresti anche pensare di spiegare al tuo bambino, in modo semplice e adatto alla sua età, che le persone si vogliono bene in modi diversi. In generale, il tuo approccio verso tua figlia sembra essere pieno di amore e preoccupazione per il suo benessere, il che è davvero fondamentale.
In sintesi:
Rispetto per il suo percorso di esplorazione: Continua a mantenere un dialogo aperto con tua figlia, mostrando supporto incondizionato. Se non sente il bisogno di parlare con una psicologa, rispettalo, ma tieni la porta aperta per eventuali conversazioni future.
Suggerire la psicoterapia in modo delicato: Se in futuro dovesse esserci qualche segno di disagio, potresti riproporre l'idea della psicoterapia come uno strumento utile per comprenderla meglio. Non forzare la questione, ma prova a farle capire che è un'opportunità di esplorare i suoi sentimenti.
Comportamenti di fronte al fratello minore: È ok chiedere alla tua figlia maggiore di limitare i baci o i comportamenti intimi davanti al piccolo, se pensi che sia meglio per la sua comprensione. Quando il bambino sarà più grande, potrai iniziare a rispondere alle sue domande in modo più adeguato alla sua età.
In generale, il tuo approccio empatico e riflessivo dimostra che hai a cuore il benessere di tua figlia e della tua famiglia. È importante che tu continui ad ascoltare, essere presente e supportiva, sempre cercando di rispettare i tempi e le esigenze di ciascuno.
Se hai altre domande o dubbi, sono qui per aiutarti!
Gentile Sig.ra,
è comprensibile che voglia supportare sua figlia in questo momento di crescita e scoperta di sé. L'adolescenza è una fase di esplorazione, e il suo orientamento affettivo e sessuale merita ascolto e rispetto. Se sua figlia non sente il bisogno di un supporto psicologico, forzarla potrebbe non essere utile, ma rimanere aperti al dialogo e disponibili ad accogliere i suoi pensieri lo sarà sicuramente.
Per quanto riguarda il fratellino, è normale che faccia domande: i bambini cercano di comprendere il mondo intorno a loro con curiosità. Invece di evitare certe manifestazioni di affetto, potrebbe essere un’occasione per spiegare in modo semplice e naturale che esistono diversi tipi di amore. Un caro saluto.
è comprensibile che voglia supportare sua figlia in questo momento di crescita e scoperta di sé. L'adolescenza è una fase di esplorazione, e il suo orientamento affettivo e sessuale merita ascolto e rispetto. Se sua figlia non sente il bisogno di un supporto psicologico, forzarla potrebbe non essere utile, ma rimanere aperti al dialogo e disponibili ad accogliere i suoi pensieri lo sarà sicuramente.
Per quanto riguarda il fratellino, è normale che faccia domande: i bambini cercano di comprendere il mondo intorno a loro con curiosità. Invece di evitare certe manifestazioni di affetto, potrebbe essere un’occasione per spiegare in modo semplice e naturale che esistono diversi tipi di amore. Un caro saluto.
Buongiorno, il periodo attorno ai 16 anni è una fase dello sviluppo in cui i ragazzi imparano a conoscere se stessi ed esplorano la propria sessualità. Può essere che sua figlia stia cercando di capire se è attratta dai ragazzi, dalle ragazze o da entrambi, o può essere che lo sappia già ed effettivamente oltre all'affetto ci sia anche attrazione verso questa ragazza. In entrambi i casi se lei vive questa relazione serenamente non è una cosa di cui preoccuparsi, se non dovesse essere adatta a lei lo capirà da sola. Il fatto che sua figlia abbia condiviso con lei questa cosa e si senta libera di presentargliela come la sua ragazza è indice del fatto che tra di voi c'è un rapporto di fiducia ed è importante che lei non le metta eccessiva pressione sulla sua scelta per preservare questo rapporto tra di voi.
Per quanto riguarda la questione del fratellino le suggerisco di chiedere a sua figlia gli stessi riguardi che le chiederebbe di avere se fosse con un ragazzo, per tutelarlo. Per le domande invece si prepari a pensare a come poter rispondere, perché comunque anche se non dalla sorella, sentirà dell'argomento prima o poi. Inoltre avendo lui già in mente il fatto di aver visto la sorella baciare una ragazza è importante che riceva delle spiegazioni dai genitori o dagli insegnanti piuttosto che informazioni sbagliate o comunque non adatte alla sua età sentite in giro.
Per quanto riguarda la questione del fratellino le suggerisco di chiedere a sua figlia gli stessi riguardi che le chiederebbe di avere se fosse con un ragazzo, per tutelarlo. Per le domande invece si prepari a pensare a come poter rispondere, perché comunque anche se non dalla sorella, sentirà dell'argomento prima o poi. Inoltre avendo lui già in mente il fatto di aver visto la sorella baciare una ragazza è importante che riceva delle spiegazioni dai genitori o dagli insegnanti piuttosto che informazioni sbagliate o comunque non adatte alla sua età sentite in giro.
Gentile utente,
per intraprendere un percorso psicologico è necessario che la motivazione venga dalla persona interessata, non risulta funzionale iniziare un percorso sotto una spinta esterna (come quella della mamma in questo caso). Inoltre, se la ragazza vive tranquillamente la sua sessualità senza problemi e non sente la necessità di intraprendere un percorso psicologico, non c'è motivo per cui debba farlo. Piuttosto, se questa situazione non la fa stare tranquilla, potrebbe valutare lei di ritagliarsi uno spazio per sé dove poter parlare di questo e di come la fa sentire.
Per quanto riguarda invece il bambino di 5 anni, è normale che si ponga delle domande ed è importante rispondergli spiegandogli (con un linguaggio adatto alla sua età) che ci sono coppie formate da un maschio e una femmina, da due maschi e anche da due femmine e che ognuno di noi ama chi vuole e chi preferisce, anche lui un giorno quando sarà grande avrà una fidanzata o un fidanzato se vorrà!
Se ha altre domande in merito o se vuole ritagliarsi uno spazio per sé, sono a disposizione in presenza e anche online.
Un caro saluto
Dott.ssa Marta Romano
per intraprendere un percorso psicologico è necessario che la motivazione venga dalla persona interessata, non risulta funzionale iniziare un percorso sotto una spinta esterna (come quella della mamma in questo caso). Inoltre, se la ragazza vive tranquillamente la sua sessualità senza problemi e non sente la necessità di intraprendere un percorso psicologico, non c'è motivo per cui debba farlo. Piuttosto, se questa situazione non la fa stare tranquilla, potrebbe valutare lei di ritagliarsi uno spazio per sé dove poter parlare di questo e di come la fa sentire.
Per quanto riguarda invece il bambino di 5 anni, è normale che si ponga delle domande ed è importante rispondergli spiegandogli (con un linguaggio adatto alla sua età) che ci sono coppie formate da un maschio e una femmina, da due maschi e anche da due femmine e che ognuno di noi ama chi vuole e chi preferisce, anche lui un giorno quando sarà grande avrà una fidanzata o un fidanzato se vorrà!
Se ha altre domande in merito o se vuole ritagliarsi uno spazio per sé, sono a disposizione in presenza e anche online.
Un caro saluto
Dott.ssa Marta Romano
Buongiorno. L’adolescenza è un periodo di esplorazione e crescita, in cui i ragazzi iniziano a definire la propria identità, comprese le loro relazioni affettive e il loro orientamento sessuale. Il fatto che sua figlia si sia aperta con lei è un segnale positivo di fiducia, ed è importante che si senta accolta e compresa.
Suggerire un percorso psicologico può essere utile se la ragazza avverte un disagio o ha bisogno di supporto, ma se lei stessa non sente questa necessità, potrebbe essere più efficace mantenere un dialogo aperto e privo di giudizi, affinché sappia di poter contare su di lei in ogni momento. Per quanto riguarda il fratellino, è naturale che i bambini facciano domande, ed è importante rispondere con semplicità e naturalezza, insegnando loro il valore del rispetto e dell’amore in ogni forma.
Se sente il bisogno di confrontarsi su come gestire al meglio questa situazione, un supporto psicologico potrebbe essere utile per lei, per affrontare le sue preoccupazioni con maggiore serenità. Un caro saluto.
Suggerire un percorso psicologico può essere utile se la ragazza avverte un disagio o ha bisogno di supporto, ma se lei stessa non sente questa necessità, potrebbe essere più efficace mantenere un dialogo aperto e privo di giudizi, affinché sappia di poter contare su di lei in ogni momento. Per quanto riguarda il fratellino, è naturale che i bambini facciano domande, ed è importante rispondere con semplicità e naturalezza, insegnando loro il valore del rispetto e dell’amore in ogni forma.
Se sente il bisogno di confrontarsi su come gestire al meglio questa situazione, un supporto psicologico potrebbe essere utile per lei, per affrontare le sue preoccupazioni con maggiore serenità. Un caro saluto.
Gentile Utente, é proprio in adolescenza che si scopre la sessualitá e quindi é assolutamente sensato che sua figlia stia scoprendo e capendo il suo orientamento sessuale. Similmente é assolutamente normale che suo figlio di 5 anni sia molto curioso sul mondo che lo circonda, facendo domande su cosa vede.
Possiamo quindi dire che ai suoi 2 figli stanno succedendo cose molto sane, cosí come sarebbe molto sano se suo figlio imparasse che puó amare chi vuole. Lei teme invece qualcosa nello specifico? MI scriva pure se vuole in modo da poter rispondere meglio ai suoi dubbi
Dottor Mauro Simonetti
Possiamo quindi dire che ai suoi 2 figli stanno succedendo cose molto sane, cosí come sarebbe molto sano se suo figlio imparasse che puó amare chi vuole. Lei teme invece qualcosa nello specifico? MI scriva pure se vuole in modo da poter rispondere meglio ai suoi dubbi
Dottor Mauro Simonetti
Gentile utente, comprendo quali possano essere le preoccupazioni provate da una madre in situazioni analoghe e il senso di disorientamento che può crearsi. Tuttavia, non sembra affatto che sia figlia stia vivendo questa relazione affettiva con sofferenza, anzi, si è messa nella posizione di dichiarare apertamente il suo rapporto anche con lei e le persone che le stanno accanto.
Sembra piuttosto che lei viva con difficoltà l'orientamento sessuale di sua figlia e - pur con le migliori intenzioni - corre il rischio di minimizzare l'entità del rapporto affettivo di sua figlia con l'altra ragazza nel dichiararlo solo "un forte legame" o di generare uno stigma rispetto all'espressione di effusioni con la sua partner. È sbagliato mettere un veto alle dimostrazioni d'amore per la paura di dare spiegazioni ad altri. Al suo bambino potrà spiegare che non c'è solo un modello di amore valido, ovvero quello fra uomo e donna; ma che esistono diversi tipi di coppie e che ogni forma di amore è valida e non condannabile.
Se questo aspetto le dovesse creare ulteriori difficoltà, consiglio a lei di intraprendere un percorso psicologico per cercare di gestire queste preoccupazioni e provare a comunicare diversamente con sua figlia, nel rispetto delle sue emozioni e della persona che ha scelto come partner.
Se avesse bisogno di ulteriori chiarimenti, sono a sua disposizione. Dott.ssa Desirée Pesce.
Sembra piuttosto che lei viva con difficoltà l'orientamento sessuale di sua figlia e - pur con le migliori intenzioni - corre il rischio di minimizzare l'entità del rapporto affettivo di sua figlia con l'altra ragazza nel dichiararlo solo "un forte legame" o di generare uno stigma rispetto all'espressione di effusioni con la sua partner. È sbagliato mettere un veto alle dimostrazioni d'amore per la paura di dare spiegazioni ad altri. Al suo bambino potrà spiegare che non c'è solo un modello di amore valido, ovvero quello fra uomo e donna; ma che esistono diversi tipi di coppie e che ogni forma di amore è valida e non condannabile.
Se questo aspetto le dovesse creare ulteriori difficoltà, consiglio a lei di intraprendere un percorso psicologico per cercare di gestire queste preoccupazioni e provare a comunicare diversamente con sua figlia, nel rispetto delle sue emozioni e della persona che ha scelto come partner.
Se avesse bisogno di ulteriori chiarimenti, sono a sua disposizione. Dott.ssa Desirée Pesce.
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