buongiorno ho una domanda che mi pongo da tempo,sono di sesso maschile,è normale aver toccato i geni
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risposte
buongiorno ho una domanda che mi pongo da tempo,sono di sesso maschile,è normale aver toccato i genitali ad un coetaneo all’eta di 10 anni per cusriosita? grazie
Salve, servirebbero altre informazioni, è difficile poterle dare una risposta chiara.
Ha mai pensato ad un consulto psicologico per chiarire questo dubbio?
Buona giornata.
Dott. Fiori
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Salve, credo sia importante ritagliarsi uno spazio per elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi alla situazione da lei riportata.
Cordialmente, dott FDL
Cordialmente, dott FDL
Buongiorno,
Potrebbe essere stata una semplice curiosità. Per comprendere meglio la sua richiesta, sarebbe utile conoscerla e parlarne insieme.
Un caro saluto
Dott. Santo La Monica
Potrebbe essere stata una semplice curiosità. Per comprendere meglio la sua richiesta, sarebbe utile conoscerla e parlarne insieme.
Un caro saluto
Dott. Santo La Monica
Buonasera, le consiglio di effettuare un colloquio psicologico per comprendere meglio i suoi vissuti emotivi. Cordiali saluti. Dott.ssa Giulia Proietti
Salve. Può essere normale da bambini esplorarsi e toccarsi reciprocamente il corpo per curiosità, se entrambi sono d'accordo. Ma se pone questa domanda forse non lo ha vissuto con naturalezza? Se volesse chiarire in modo più approfondito può farlo con un consulto psicoterapeutico o psicologico. Distinto saluti
Quello che conta è perché si pone questa domanda che sembra essere importante, visto che la interroga da tempo. Perché non dovrebbe esserlo? Cos'è la normalità a cui fa riferimento?
Un saluto.
Daniela Bianchi
Un saluto.
Daniela Bianchi
Buonasera, da bambini la sessualità è un sistema ancora poco sviluppato: si manifesta perlopiù attraverso la curiosità, anche verso l'altro sesso, tendenzialmente spogliata di qualsiasi valenza erotica. Se pensa che quel momento l'abbia particolarmente segnato, può prendere in considerazione l'idea di iniziare un percorso psicologico che la aiuti ad esplorare quell'evento e il significato che ha per lei. Cordialmente, dott. Simeoni
Normalissima la curiosità a 10 anni, perché questo episodio le crea disagio? Se è così, approfondisca in un colloquio psicologico, ma senza attribuirvi una Valenza eccessiva. Buona serata. Dr.ssa Daniela Benvenuti
Carissimo,
L'esplorazione delle parti intime tra pari dello stesso sesso in età preadolescenziale è una pratica abbastanza comune. Fa parte del passaggio che i ragazzini e le ragazzine fanno nella direzione della costruzione dell'identità di genere, che è il senso di appartenenza al sesso in cui una persona si identifica.
L'altro dello stesso sesso sembra avere una funzione di specchio nel processo di riconoscimento e di identificazione.
E' ricorrente che questa pratica lasci dei dubbi sulla propria appartenenza di genere.
Lei non ci riferisce l'età e non offre altri dati che possano aiutare ad inquadrare meglio la situazione. Qualora questo ricordo sia accompagnato da disagio o dubbi rispetto al vissuto riguardante la dimensione sessuale, forse vale la pena di chiedere un consulto psicologico per inquadrare l'eventuale problema.
Cordiali saluti.
Dott.ssa Maria Piscitello
L'esplorazione delle parti intime tra pari dello stesso sesso in età preadolescenziale è una pratica abbastanza comune. Fa parte del passaggio che i ragazzini e le ragazzine fanno nella direzione della costruzione dell'identità di genere, che è il senso di appartenenza al sesso in cui una persona si identifica.
L'altro dello stesso sesso sembra avere una funzione di specchio nel processo di riconoscimento e di identificazione.
E' ricorrente che questa pratica lasci dei dubbi sulla propria appartenenza di genere.
Lei non ci riferisce l'età e non offre altri dati che possano aiutare ad inquadrare meglio la situazione. Qualora questo ricordo sia accompagnato da disagio o dubbi rispetto al vissuto riguardante la dimensione sessuale, forse vale la pena di chiedere un consulto psicologico per inquadrare l'eventuale problema.
Cordiali saluti.
Dott.ssa Maria Piscitello
Buongiorno, i bambini soprattutto in età preadolescenziale sono curiosi rispetto al corpo e tendono ad esplorare un mondo che comincia a suscitare il loro interesse. Come mai proprio adesso pensa a questo? Quale è stato il trigger che ha dato avvio alla sua domanda? Rispondere a queste domande può esserle utile per comprendere se la sua è semplice curiosità o ci sono altre domande e riflessioni che stanno nascendo dentro di lei. Cordiali saluti Dott. Adriana Casile
Buongiorno
Abbiamo pochissime informazioni su di lei...
Sappiamo che si pone questa domanda e quindi ha pensieri, dubbi.
La normalità e’ relativa.
Tra bambini c’è’ esplorazione ma credo sia più indicato rivolgersi ad uno specialista ( psicologo psicoterapeuta) per una consulenza più specifica.
Un cordiale saluto
Abbiamo pochissime informazioni su di lei...
Sappiamo che si pone questa domanda e quindi ha pensieri, dubbi.
La normalità e’ relativa.
Tra bambini c’è’ esplorazione ma credo sia più indicato rivolgersi ad uno specialista ( psicologo psicoterapeuta) per una consulenza più specifica.
Un cordiale saluto
Gentile utente di mio dottore,
a quella etá questo genere di esperienze sono normali, hanno a che fare con la scoperta del proprio corpo attraverso quello altrui. Molto probabilmente questo pensiero adesso che è adulto le crea del turbamento. Come mai ad oggi la mente la riporta a questa immagine, a questo pensiero?
Rifletta su questo, potrebbe essere importante per lei....
Cordiali saluti
Dott. Diego Ferrara
a quella etá questo genere di esperienze sono normali, hanno a che fare con la scoperta del proprio corpo attraverso quello altrui. Molto probabilmente questo pensiero adesso che è adulto le crea del turbamento. Come mai ad oggi la mente la riporta a questa immagine, a questo pensiero?
Rifletta su questo, potrebbe essere importante per lei....
Cordiali saluti
Dott. Diego Ferrara
Buongiorno,
direi che la scoperta dei corpi giocosa e non moralizzata è comportamento naturale e puro di bambini e fanciulli, al di là della etero diversità di sesso.
Un saluto cordiale
Dr.ssa Marzia Sellini
direi che la scoperta dei corpi giocosa e non moralizzata è comportamento naturale e puro di bambini e fanciulli, al di là della etero diversità di sesso.
Un saluto cordiale
Dr.ssa Marzia Sellini
Buongiorno, posta in questo modo la domanda rende complessa la risposta.
MT
MT
Salve, la domanda risulta essere poco chiara, o meglio ci sono poche informazioni. Questa domanda che lei si pone la mette in scacco, quanto spesso le viene in mente, quanti anni ha ora? Se la domanda le risuona sempre in testa le consiglio di fare una chiacchierata con uno psicologo per capire meglio la natura della sua domanda. A disposizione. Dott.ssa Maria Elisa
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Buonasera! Poche le informazione che fornisce. Non scrive nemmeno la sua età o come mai ripensa a quell'evento. Un singolo caso può essere dovuto a curiosità e di per sé non indica nulla, andrebbe contestualizzato.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Buonasera, penso che al momento attuale, rivolgersi ad uno psicologo potrebbe esserle di aiuto per fare chiarezza e avere maggiore comprensione del periodo e della difficoltà che sta vivendo. Qualora volesse, sono a disposizione. Un saluto, Dott. Alessandro D'Agostini
Salve. Ritengo che un consulto psicologico le consentirebbe di porre la domanda all'interno di un contesto di riferimento, permettendo di formulare meglio la sua domanda. cordialmente, dott.ssa Vigani Viola
Buongiorno. Sì, è normale per i bambini esplorare e conoscere il mondo, anche attraverso la curiosità verso il proprio corpo e quello dei coetanei. A quell’età, i bambini non hanno ancora la malizia o la consapevolezza degli adulti: spesso queste esperienze rientrano proprio nella normale esplorazione infantile, senza intenzioni o significati specifici.
C'è forse qualcosa in particolare che la preoccupa di questo ricordo? o sta cercando di capire qualcosa di più su di sé?
C'è forse qualcosa in particolare che la preoccupa di questo ricordo? o sta cercando di capire qualcosa di più su di sé?
Buongiorno, è comprensibile che tu ti stia ponendo questa domanda. Alla tua età, intorno ai 10 anni, molti bambini e ragazzi esplorano il proprio corpo e quello degli altri per curiosità, come parte dello sviluppo naturale. Questo comportamento è una fase normale della crescita, in cui la curiosità riguardo alla sessualità e al corpo umano può emergere. L’esplorazione del corpo non implica necessariamente un’orientamento sessuale specifico o esperienze future, ma è piuttosto una manifestazione della curiosità tipica dell’età.
Tuttavia, è anche importante che l’esplorazione avvenga in un contesto di rispetto e consenso reciproco. Ogni bambino ha il diritto di crescere in un ambiente sicuro e sano, dove i confini personali siano rispettati. Se in quel momento l’azione era consensuale e non ha causato danni psicologici o fisici, non c’è motivo di preoccupazione.
Se tuttavia hai delle preoccupazioni più profonde riguardo a come questa esperienza potrebbe aver influenzato il tuo sviluppo o se hai domande sul comportamento sessuale sano, parlarne con un professionista della salute mentale o un esperto in sessualità potrebbe esserti utile. Questo ti permetterebbe di ottenere una visione più chiara e di affrontare eventuali dubbi.
Gentile, cosa intende con normale e come mai è importante per lei capire se lo sia o meno?
Personalmente, credo che la curiosità venga provata da tante persone e non giudicherei negativamente la cosa.
Qualora questa domanda che pone dovesse infastidirla, le suggerirei di parlarne con uno psicologo. Resto a disposizione, un caro saluto
Personalmente, credo che la curiosità venga provata da tante persone e non giudicherei negativamente la cosa.
Qualora questa domanda che pone dovesse infastidirla, le suggerirei di parlarne con uno psicologo. Resto a disposizione, un caro saluto
Buongiorno, la ringrazio per aver posto una domanda così personale e delicata. È assolutamente comprensibile che lei senta il bisogno di cercare chiarezza su qualcosa che, anche se avvenuto molti anni fa, può aver lasciato dubbi o domande irrisolte. Dal punto di vista dello sviluppo psicologico, è importante sapere che durante l’infanzia, in particolare tra i 6 e i 12 anni, è piuttosto comune che bambini e bambine attraversino una fase in cui sperimentano curiosità nei confronti del corpo proprio e altrui. Questa fase è parte naturale dello sviluppo psicosessuale e non ha, di per sé, alcun significato patologico. Molti bambini, anche se non sempre ne parlano apertamente, compiono gesti esplorativi nei confronti di coetanei, come toccare parti del corpo o confrontarsi fisicamente. Questi comportamenti non sono spinti da un desiderio sessuale maturo, come quello che si sviluppa nell’adolescenza o in età adulta, ma da un bisogno di conoscenza, di esplorazione e anche di rassicurazione. In altre parole, i bambini cercano spesso di capire se sono “normali”, se sono “come gli altri”, e lo fanno attraverso un gioco di osservazione e confronto. Naturalmente, è fondamentale che questi comportamenti avvengano in un contesto simmetrico, cioè tra pari, senza costrizioni né forzature, e che non ci siano state esperienze precoci traumatiche o situazioni di disagio. Ma quando, come nel suo caso, si tratta di un episodio isolato, vissuto tra coetanei e legato alla curiosità tipica dell’età, non c’è nulla di anormale o preoccupante. È molto significativo che oggi, da adulto, lei si interroghi su quel momento. Questo ci dice che è una persona che riflette profondamente su di sé e sul proprio passato, e che vuole comprendere e dare un senso alle proprie esperienze. In ambito cognitivo-comportamentale, si lavora proprio su questo: dare un significato realistico e funzionale ai pensieri e ai ricordi, soprattutto quando diventano fonte di dubbio o di disagio. A volte, quello che rende questi ricordi più pesanti da portare non è tanto l’evento in sé, quanto il modo in cui lo interpretiamo oggi, con la mente adulta, e il giudizio che vi applichiamo. Se dentro di noi c’è un pensiero automatico del tipo “forse non è stato normale”, “forse dice qualcosa di sbagliato su di me”, allora può nascere un’inquietudine che ci accompagna a lungo. Ma proprio in questi casi, fermarsi, analizzare il contesto, comprendere lo sviluppo psicologico e confrontarsi con un professionista può fare davvero la differenza. In conclusione, il comportamento che descrive è, nella maggior parte dei casi, un’espressione di curiosità infantile e non ha nulla di patologico. Se però questo pensiero le torna spesso alla mente, o se sente che influisce sul modo in cui vede se stesso oggi, allora parlarne con uno psicologo potrebbe aiutarla a rielaborarlo con maggiore serenità e distacco, liberandola da inutili sensi di colpa o incertezze. Resto a disposizione. Dott. Andrea Boggero
Buonasera, la ringrazio per aver condiviso una domanda così personale.
Durante l’infanzia e la preadolescenza può accadere che bambini o coetanei esplorino il proprio corpo o quello degli altri per curiosità. A quell’età, spesso non c’è una consapevolezza sessuale come quella degli adulti: si tratta più di scoprire le differenze, comprendere il proprio corpo e quello altrui.
Ciò che rende questi comportamenti “nella norma” è il contesto: avvengono tra coetanei, senza costrizione o pressione, in un clima di reciproca curiosità e parità.
Se ripensando a quell’episodio oggi prova disagio, colpa o dubbi, è comprensibile: da adulti attribuiamo significati che da bambini non avevamo. Non definisce chi è lei oggi né ha implicazioni sulla sua identità o orientamento.
Se sente che il pensiero continua a crearle preoccupazione o domande, parlarne con uno psicologo può aiutarla a rielaborare l’esperienza con maggiore serenità.
Durante l’infanzia e la preadolescenza può accadere che bambini o coetanei esplorino il proprio corpo o quello degli altri per curiosità. A quell’età, spesso non c’è una consapevolezza sessuale come quella degli adulti: si tratta più di scoprire le differenze, comprendere il proprio corpo e quello altrui.
Ciò che rende questi comportamenti “nella norma” è il contesto: avvengono tra coetanei, senza costrizione o pressione, in un clima di reciproca curiosità e parità.
Se ripensando a quell’episodio oggi prova disagio, colpa o dubbi, è comprensibile: da adulti attribuiamo significati che da bambini non avevamo. Non definisce chi è lei oggi né ha implicazioni sulla sua identità o orientamento.
Se sente che il pensiero continua a crearle preoccupazione o domande, parlarne con uno psicologo può aiutarla a rielaborare l’esperienza con maggiore serenità.
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