Buongiorno Dottori, Ho una paura che mi angoscia, davvero tanto, da 2 mesi: il fatto di poter esse
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Buongiorno Dottori,
Ho una paura che mi angoscia, davvero tanto, da 2 mesi: il fatto di poter essere incinta e non essermene accorta.
Preciso che il mio ultimo rapporto (protetto con preservativo) è stato il 17 Giugno: non è stato nemmeno un rapporto totalmente completo dato che non c'è stata eiaculazione, la penetrazione è stata minima e breve. Ciò che mi causato ansia è il fatto di non aver controllato l'integrità del preservativo, ingenuamente, non essendo stato un vero e proprio rapporto, abbiamo pensato non fosse necessario.
In questi due mesi, ho avuto le mestruazioni sia il 3 Luglio (26esimo giorno) e il 1 Agosto (30esimo giorno) con flusso abbondante, rosso vivo e i classici dolori pelvici.
Sempre in questi 2 mesi però, ho anche notato dei cambiamenti nel mio corpo: seno ampiamente più grande, pancia costantemente gonfia che protende verso l'esterno, quasi da sembrare una pancia in gravidanza.
Questa paura deriva da racconti di alcune donne che hanno assicurato di aver continuato ad avere mestruazioni regolari e abbondanti nonostante fossero incinta di svariati mesi e questo, secondo tali racconti, ha portato loro ad accorgersi troppo tardi della gravidanza.
Ho fatto poi un test di gravidanza, a 64 giorni dal rapporto, il quale è risultato negativo.
Nonostante ciò, la mia ansia non passa, continuo a pensare di poter aver commesso qualche errore: ad esempio aver svolto il test il pomeriggio e non la mattina, aver utilizzato un'urina troppo diluita etc.
La mia più grande paura è appunto, non accorgermi in tempo di tale gravidanza, non poter adottare eventuali pratiche e scombussolato interamente la mia vita e, inevitabilmente, quella degli altri.
Ho una paura che mi angoscia, davvero tanto, da 2 mesi: il fatto di poter essere incinta e non essermene accorta.
Preciso che il mio ultimo rapporto (protetto con preservativo) è stato il 17 Giugno: non è stato nemmeno un rapporto totalmente completo dato che non c'è stata eiaculazione, la penetrazione è stata minima e breve. Ciò che mi causato ansia è il fatto di non aver controllato l'integrità del preservativo, ingenuamente, non essendo stato un vero e proprio rapporto, abbiamo pensato non fosse necessario.
In questi due mesi, ho avuto le mestruazioni sia il 3 Luglio (26esimo giorno) e il 1 Agosto (30esimo giorno) con flusso abbondante, rosso vivo e i classici dolori pelvici.
Sempre in questi 2 mesi però, ho anche notato dei cambiamenti nel mio corpo: seno ampiamente più grande, pancia costantemente gonfia che protende verso l'esterno, quasi da sembrare una pancia in gravidanza.
Questa paura deriva da racconti di alcune donne che hanno assicurato di aver continuato ad avere mestruazioni regolari e abbondanti nonostante fossero incinta di svariati mesi e questo, secondo tali racconti, ha portato loro ad accorgersi troppo tardi della gravidanza.
Ho fatto poi un test di gravidanza, a 64 giorni dal rapporto, il quale è risultato negativo.
Nonostante ciò, la mia ansia non passa, continuo a pensare di poter aver commesso qualche errore: ad esempio aver svolto il test il pomeriggio e non la mattina, aver utilizzato un'urina troppo diluita etc.
La mia più grande paura è appunto, non accorgermi in tempo di tale gravidanza, non poter adottare eventuali pratiche e scombussolato interamente la mia vita e, inevitabilmente, quella degli altri.
Gentile utente, grazie per aver condiviso qui le sue preoccupazioni: emerge molto chiaramente l'ansia che in questo momento lei sente presente.
Quando ci troviamo in un momento di forte stress e difficoltà la nostra mente, per un meccanismo di sopravvivenza, cerca tutti i modi di farci "sopravvivere", cercando di mantenerci sempre all'erta. Infatti lei nonostante le rassicurazioni oggettive del test di gravidanza negativo (che è affidabile indipendentemente dall'orario o dalla diluizione dell'urina) e della presenza dei cicli regolari, non è riuscita a tranquillizzarsi e si focalizza solo sull'ipotesi alternativa negativa: "e se nonostante questo fossi lo stesso incinta?" "e se mi fossi sbagliata?" vedendo questo come lo scenario peggiore che le causa e mantiene l'ansia.
I cambiamenti fisici che hai notato inoltre potrebbero essere dovuto a normali fluttuazioni ormonali o anche a effetti stessi dello stress e dell'ansia.
Un altro meccanismo che si attiva in questi momenti è la cosiddetta "attenzione selettiva": ovvero quando tendiamo a concentrarci e focalizzarci su determinati aspetti del nostro corpo tanto da notare ogni singolo e minimo cambiamento, anche naturale, e a preoccuparci di conseguenza.
Potrebbe esserti utile in questo senso cercare di attuare degli esercizi di rilassamento o respirazione per calmare e placare le attivazioni ansiose ma consiglio un percorso con un professionista con cui scoprire quali sono i pensieri sottostanti l'ansia, in modo tale da poterli gestire e affrontare con la giusta attenzione.
Spero di essere stata d'aiuto, dott.ssa Ilaria Bresolin.
Quando ci troviamo in un momento di forte stress e difficoltà la nostra mente, per un meccanismo di sopravvivenza, cerca tutti i modi di farci "sopravvivere", cercando di mantenerci sempre all'erta. Infatti lei nonostante le rassicurazioni oggettive del test di gravidanza negativo (che è affidabile indipendentemente dall'orario o dalla diluizione dell'urina) e della presenza dei cicli regolari, non è riuscita a tranquillizzarsi e si focalizza solo sull'ipotesi alternativa negativa: "e se nonostante questo fossi lo stesso incinta?" "e se mi fossi sbagliata?" vedendo questo come lo scenario peggiore che le causa e mantiene l'ansia.
I cambiamenti fisici che hai notato inoltre potrebbero essere dovuto a normali fluttuazioni ormonali o anche a effetti stessi dello stress e dell'ansia.
Un altro meccanismo che si attiva in questi momenti è la cosiddetta "attenzione selettiva": ovvero quando tendiamo a concentrarci e focalizzarci su determinati aspetti del nostro corpo tanto da notare ogni singolo e minimo cambiamento, anche naturale, e a preoccuparci di conseguenza.
Potrebbe esserti utile in questo senso cercare di attuare degli esercizi di rilassamento o respirazione per calmare e placare le attivazioni ansiose ma consiglio un percorso con un professionista con cui scoprire quali sono i pensieri sottostanti l'ansia, in modo tale da poterli gestire e affrontare con la giusta attenzione.
Spero di essere stata d'aiuto, dott.ssa Ilaria Bresolin.
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Buongiorno,
da quanto descrive, la possibilità di una gravidanza appare estremamente remota:
il rapporto è avvenuto con preservativo (che già di per sé è un metodo contraccettivo molto sicuro se utilizzato correttamente),
non vi è stata eiaculazione interna,
ha avuto due cicli mestruali regolari e abbondanti,
ha effettuato un test di gravidanza a distanza di oltre due mesi, quindi ben oltre il tempo necessario per avere un risultato attendibile, ed è risultato negativo.
Questi elementi, presi insieme, escludono in maniera affidabile la presenza di una gravidanza in corso.
I cambiamenti che ha notato nel suo corpo (seno più grande, pancia gonfia) possono essere correlati a oscillazioni ormonali, stress, alimentazione o ansia stessa, che tende a intensificare la percezione delle sensazioni fisiche. Inoltre, le testimonianze che ha sentito di donne con “mestruazioni in gravidanza” non corrispondono, nella maggior parte dei casi, a vere mestruazioni, bensì a perdite ematiche di altra natura, spesso più scarse o atipiche rispetto al ciclo mestruale.
Il fatto che, nonostante l’evidenza rassicurante, la paura non si plachi e continui a generarle pensieri intrusivi e angoscia, fa pensare che il problema principale non sia legato a un rischio reale, ma all’ansia che questo timore sta alimentando.
Per questo motivo, sarebbe utile e consigliato per approfondire rivolgersi ad uno specialista.
Dottoressa Silvia Parisi
Psicologa Psicoterapeuta Sessuologa
da quanto descrive, la possibilità di una gravidanza appare estremamente remota:
il rapporto è avvenuto con preservativo (che già di per sé è un metodo contraccettivo molto sicuro se utilizzato correttamente),
non vi è stata eiaculazione interna,
ha avuto due cicli mestruali regolari e abbondanti,
ha effettuato un test di gravidanza a distanza di oltre due mesi, quindi ben oltre il tempo necessario per avere un risultato attendibile, ed è risultato negativo.
Questi elementi, presi insieme, escludono in maniera affidabile la presenza di una gravidanza in corso.
I cambiamenti che ha notato nel suo corpo (seno più grande, pancia gonfia) possono essere correlati a oscillazioni ormonali, stress, alimentazione o ansia stessa, che tende a intensificare la percezione delle sensazioni fisiche. Inoltre, le testimonianze che ha sentito di donne con “mestruazioni in gravidanza” non corrispondono, nella maggior parte dei casi, a vere mestruazioni, bensì a perdite ematiche di altra natura, spesso più scarse o atipiche rispetto al ciclo mestruale.
Il fatto che, nonostante l’evidenza rassicurante, la paura non si plachi e continui a generarle pensieri intrusivi e angoscia, fa pensare che il problema principale non sia legato a un rischio reale, ma all’ansia che questo timore sta alimentando.
Per questo motivo, sarebbe utile e consigliato per approfondire rivolgersi ad uno specialista.
Dottoressa Silvia Parisi
Psicologa Psicoterapeuta Sessuologa
Se vuoi essere certa di non essere incinta fai le analisi del sangue, quelle non sbagliano. Però devo dirti che mi sembra abbastanza ingiustificata la tua paura, forse questa angoscia dipende da altro?
Buongiorno, per poter avere un risultato attendibile la invito a farsi prescrivere dal medico di base l'analisi del sangue delle Beta HCG che rilevano la presenza di una gravidanza da un semplice prelievo sanguigno, con risultato in giornata.
In questo modo può togliersi qualsiasi dubbio.
Saluti
In questo modo può togliersi qualsiasi dubbio.
Saluti
Gent.ma utente,
provi a esaminare con maggiore distacco i veri dati che ha a disposizione: rapporto protetto e non concluso, ciclo regolare, test di gravidanza negativo (mattina o pomeriggio non cambia nulla).
La sua paura, invece, è fondata su cosa? Racconti di donne letti chissà dove (non credo una rivista scientifica), osservazione soggettiva di cambiamenti del corpo che potrebbero dipendere da altri fattori, come ritenzione idrica (d'estate molto frequente), stress somatizzato, alimentazione o altro.
Se osserva bene, la bilancia della verità pende decisamente da una parte. Può fare un'analisi delle urine in laboratorio per essere ulteriormente sicura e togliersi definitivamente questo dubbio, che è mosso più verosimilmente dall'ansia che da sintomi reali.
La prospettiva di una gravidanza, probabilmente, in questa fase della sua vita rappresenterebbe un evento complesso da gestire e questo pensiero può essere diventato ridondante e molto intrusivo, causando forte rimuginazione sulle conseguenze e relativa ansia per il futuro. Qualsiasi nuovo sintomo fisico potrebbe essere interpretato e amplificato come un segnale ambiguo e l'ansia rientrerebbe di nuovo in gioco per confonderla e creare un'eccessiva preoccupazione.
Cerchi di dividere nella sua mente ciò che utile, informativo, per cui è davvero necessario preoccuparsi e ciò che è dettato dalla sua paura. Effettui sempre una disanima dei fatti e, se non riesce a farlo da sola, si affidi a qualcuno che la può aiutare a gestire meglio questa situazione. In tal senso, valuti un supporto psicologico professionale.
Resto a sua disposizione per eventuali altri consigli. Le auguro il meglio, Dott. Antonio Cortese
provi a esaminare con maggiore distacco i veri dati che ha a disposizione: rapporto protetto e non concluso, ciclo regolare, test di gravidanza negativo (mattina o pomeriggio non cambia nulla).
La sua paura, invece, è fondata su cosa? Racconti di donne letti chissà dove (non credo una rivista scientifica), osservazione soggettiva di cambiamenti del corpo che potrebbero dipendere da altri fattori, come ritenzione idrica (d'estate molto frequente), stress somatizzato, alimentazione o altro.
Se osserva bene, la bilancia della verità pende decisamente da una parte. Può fare un'analisi delle urine in laboratorio per essere ulteriormente sicura e togliersi definitivamente questo dubbio, che è mosso più verosimilmente dall'ansia che da sintomi reali.
La prospettiva di una gravidanza, probabilmente, in questa fase della sua vita rappresenterebbe un evento complesso da gestire e questo pensiero può essere diventato ridondante e molto intrusivo, causando forte rimuginazione sulle conseguenze e relativa ansia per il futuro. Qualsiasi nuovo sintomo fisico potrebbe essere interpretato e amplificato come un segnale ambiguo e l'ansia rientrerebbe di nuovo in gioco per confonderla e creare un'eccessiva preoccupazione.
Cerchi di dividere nella sua mente ciò che utile, informativo, per cui è davvero necessario preoccuparsi e ciò che è dettato dalla sua paura. Effettui sempre una disanima dei fatti e, se non riesce a farlo da sola, si affidi a qualcuno che la può aiutare a gestire meglio questa situazione. In tal senso, valuti un supporto psicologico professionale.
Resto a sua disposizione per eventuali altri consigli. Le auguro il meglio, Dott. Antonio Cortese
Buonasera,
Per sicurezza, le consiglio di fare un secondo test di gravidanza, difficilmente due test daranno due falsi negativi, in alternativa le consiglio di visitare un ginecologo per una visita più completa. Le chiedo però di riflettere su questa sua ansia: cosa non la fa sentire sicura? il non aver controllato lo stato del preservativo dopo il rapporto? Nel caso potrebbe chiederlo al partner se ricorda di quel momento?
Le auguro per il resto una buona serata
Per sicurezza, le consiglio di fare un secondo test di gravidanza, difficilmente due test daranno due falsi negativi, in alternativa le consiglio di visitare un ginecologo per una visita più completa. Le chiedo però di riflettere su questa sua ansia: cosa non la fa sentire sicura? il non aver controllato lo stato del preservativo dopo il rapporto? Nel caso potrebbe chiederlo al partner se ricorda di quel momento?
Le auguro per il resto una buona serata
Gentilissima, può essere che questa paura concreta di rimanere incinta raccolga qualche altra angoscia profonda legata alla sessualità, alla generatività e in generale al suo desiderio? Oppure alle conseguenze, agli scombussolamenti alla sua vita e a quella di chi le sta intorno, che può portare il contatto con l'altro? Una consulenza con un professionista può sicuramente aiutarla a chiarire.
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Buonasera, Se l'esito del test è negativo dopo un arco di tempo così lungo dal rapporto non c'e' nessun rischio. Stia serena prenda sempre gli accorgimenti giusti e si goda la sua vita sessuale con serenità.
Cordiali saluti.
Dott.ssa Sara Rocco
Cordiali saluti.
Dott.ssa Sara Rocco
Carissima, rispetto al problema da lei lamentato (rimuginio rispetto al dubbio "E se avessi commesso un errore e fossi rimasta incinta?"), le sarebbe utile intraprendere un percorso di psicoterapia Metacognitiva, un approccio che si colloca nell'ambito della terza generazione delle terapie Cognitivo-Comportamentali e che vanta crescenti evidenze empiriche di efficacia. Rimango a disposizione per ulteriori chiarimenti. Cordiali saluti. Dott.ssa Daniela Voza
Buongiorno,
da ciò che racconta può davvero stare tranquilla: il rapporto che ha avuto era a rischio bassissimo (preservativo, penetrazione minima, nessuna eiaculazione interna) e, in più, ha avuto due cicli mestruali regolari e abbondanti dopo. Questo, da solo, esclude la gravidanza.
Il test fatto a 64 giorni è assolutamente affidabile, indipendentemente dall’orario o dalla concentrazione delle urine: un risultato negativo in quel momento significa che non è incinta.
I cambiamenti che nota nel corpo possono avere molte altre cause, spesso legate anche all’ansia che porta a osservare ogni dettaglio con maggiore attenzione. Capisco la preoccupazione, ma i racconti che ha sentito sono eccezioni molto rare e non corrispondono alla norma.
Può quindi lasciar andare questa paura: non è incinta. Se però l’ansia continua a condizionarla, parlarne con uno psicologo potrebbe aiutarla a ritrovare serenità. Dr. Giuseppe Mirabella
da ciò che racconta può davvero stare tranquilla: il rapporto che ha avuto era a rischio bassissimo (preservativo, penetrazione minima, nessuna eiaculazione interna) e, in più, ha avuto due cicli mestruali regolari e abbondanti dopo. Questo, da solo, esclude la gravidanza.
Il test fatto a 64 giorni è assolutamente affidabile, indipendentemente dall’orario o dalla concentrazione delle urine: un risultato negativo in quel momento significa che non è incinta.
I cambiamenti che nota nel corpo possono avere molte altre cause, spesso legate anche all’ansia che porta a osservare ogni dettaglio con maggiore attenzione. Capisco la preoccupazione, ma i racconti che ha sentito sono eccezioni molto rare e non corrispondono alla norma.
Può quindi lasciar andare questa paura: non è incinta. Se però l’ansia continua a condizionarla, parlarne con uno psicologo potrebbe aiutarla a ritrovare serenità. Dr. Giuseppe Mirabella
Gentile utente, lei sta esponendo argomenti delicati e poco affini ad una risposta data senza avere la possibilità di ascolto. Le rimando la necessità di approfondire tramite un colloquio, per far sì che la situazione emotiva possa essere ascoltata ed esplorata degnamente. Vedrà che tramite l’esposizione verbale e sicura attraverso una seduta, la situazione sarà sicuramente diversa. Resto a disposizione per eventuali chiarimenti. Cordialmente
Dott.ssa Elda Valente
Dott.ssa Elda Valente
Salve, capisco bene la sua angoscia e quanto questi pensieri possano diventare martellanti fino a condizionare le giornate. L’ansia che descrive non riguarda soltanto la possibilità concreta di essere incinta, ma soprattutto la paura di perdere il controllo su un aspetto così importante della sua vita e di non riuscire a gestirne le conseguenze. Quando ci si trova a vivere in questo stato di preoccupazione costante, è frequente che ogni piccolo segnale del corpo venga interpretato come una conferma delle proprie paure, alimentando così un circolo vizioso che rende difficile rassicurarsi anche di fronte a fatti oggettivi. È importante notare che lei ha già fatto dei passi razionali, come il test di gravidanza dopo un tempo sufficiente, che ha dato esito negativo. Nonostante questo, l’ansia continua a spingerla a dubitare, portandola a chiedersi se abbia commesso errori o se i segnali corporei che avverte siano necessariamente legati a una gravidanza. Questo modo di pensare è tipico dei meccanismi ansiosi: la mente continua a cercare certezze assolute che in realtà non sono mai del tutto raggiungibili. In questi casi il lavoro psicologico può aiutare a riconoscere e interrompere queste catene di pensiero, imparando a tollerare il dubbio senza che diventi soffocante. A livello medico, invece, non è possibile darle una risposta specifica in questa sede. Per avere rassicurazioni concrete e personalizzate le suggerisco di rivolgere questa stessa domanda direttamente a un ginecologo. Solo uno specialista in quell’ambito può offrirle riscontri certi rispetto ai dubbi che porta. Dal punto di vista psicologico, intanto, può iniziare a riflettere su come gestire l’ansia che nasce ogni volta che sente il bisogno di “controllare” o di cercare conferme. In terapia cognitivo-comportamentale si lavora proprio sull’apprendere strategie per ridurre questi controlli continui e per dare alla mente la possibilità di rilassarsi, così da non sentirsi costantemente in allerta. La sua preoccupazione racconta quanto per lei sia importante la serenità e la sicurezza rispetto alla sua vita e al suo futuro. Imparare a distinguere tra segnali reali e allarmi generati dall’ansia sarà un passo importante per ritrovare equilibrio e libertà interiore. Resto a disposizione. Dott. Andrea Boggero
Buongiorno,
dalle sue parole si sente chiaramente quanto questa paura la stia logorando e quanto l’ansia le stia togliendo serenità. Prima di tutto, è importante validare ciò che prova: non è “esagerata”, ma è una reazione ansiosa molto comune quando si teme un evento così carico di conseguenze emotive come una gravidanza indesiderata.
Venendo ai dati concreti:
il rapporto che descrive è stato protetto con preservativo e per di più breve, senza eiaculazione;
ha avuto due cicli mestruali regolari e abbondanti nei mesi successivi;
ha effettuato un test di gravidanza a 64 giorni dal rapporto: un test a questa distanza, indipendentemente dall’ora del giorno in cui viene eseguito, è assolutamente affidabile.
Questo insieme di elementi è già di per sé rassicurante: la possibilità di gravidanza, per come descrive, è da considerarsi praticamente nulla.
Capisco però che il vero nodo non è tanto la probabilità oggettiva, quanto la sua difficoltà a fidarsi di questi dati e a lasciar andare il pensiero intrusivo. Le storie che ha letto o ascoltato (gravidanze scoperte tardi con cicli apparentemente presenti) alimentano l’ansia, ma si tratta di casi molto rari e spesso raccontati in maniera imprecisa. Un flusso abbondante, rosso vivo e regolare come quello che lei descrive è un segno affidabile di mestruazione, non di gravidanza.
Ciò che resta, e che merita attenzione, è la sua sofferenza: il bisogno costante di ricontrollare, il dubbio che ritorna nonostante le prove oggettive, la paura di non accorgersi in tempo. Questo è un meccanismo tipico dei pensieri ossessivi legati all’ansia, che finiscono per sovrastare la logica e farla sentire sempre “in pericolo”.
Un incoraggiamento: sul piano medico può tranquillizzarsi, non ci sono motivi di allarme. Sul piano emotivo, invece, può essere molto utile parlarne con un professionista per imparare a gestire l’ansia e interrompere questo circolo di paure. Il fatto che lei riesca a riconoscere di essere intrappolata in questi pensieri è già un primo passo importante.
Non è sola in questo: con il giusto sostegno, potrà ritrovare la capacità di fidarsi delle evidenze e riprendersi spazi di serenità che oggi le sembrano impossibili.
dalle sue parole si sente chiaramente quanto questa paura la stia logorando e quanto l’ansia le stia togliendo serenità. Prima di tutto, è importante validare ciò che prova: non è “esagerata”, ma è una reazione ansiosa molto comune quando si teme un evento così carico di conseguenze emotive come una gravidanza indesiderata.
Venendo ai dati concreti:
il rapporto che descrive è stato protetto con preservativo e per di più breve, senza eiaculazione;
ha avuto due cicli mestruali regolari e abbondanti nei mesi successivi;
ha effettuato un test di gravidanza a 64 giorni dal rapporto: un test a questa distanza, indipendentemente dall’ora del giorno in cui viene eseguito, è assolutamente affidabile.
Questo insieme di elementi è già di per sé rassicurante: la possibilità di gravidanza, per come descrive, è da considerarsi praticamente nulla.
Capisco però che il vero nodo non è tanto la probabilità oggettiva, quanto la sua difficoltà a fidarsi di questi dati e a lasciar andare il pensiero intrusivo. Le storie che ha letto o ascoltato (gravidanze scoperte tardi con cicli apparentemente presenti) alimentano l’ansia, ma si tratta di casi molto rari e spesso raccontati in maniera imprecisa. Un flusso abbondante, rosso vivo e regolare come quello che lei descrive è un segno affidabile di mestruazione, non di gravidanza.
Ciò che resta, e che merita attenzione, è la sua sofferenza: il bisogno costante di ricontrollare, il dubbio che ritorna nonostante le prove oggettive, la paura di non accorgersi in tempo. Questo è un meccanismo tipico dei pensieri ossessivi legati all’ansia, che finiscono per sovrastare la logica e farla sentire sempre “in pericolo”.
Un incoraggiamento: sul piano medico può tranquillizzarsi, non ci sono motivi di allarme. Sul piano emotivo, invece, può essere molto utile parlarne con un professionista per imparare a gestire l’ansia e interrompere questo circolo di paure. Il fatto che lei riesca a riconoscere di essere intrappolata in questi pensieri è già un primo passo importante.
Non è sola in questo: con il giusto sostegno, potrà ritrovare la capacità di fidarsi delle evidenze e riprendersi spazi di serenità che oggi le sembrano impossibili.
Gentile utente se gli esami medici hanno dato esito negativo per gravidanza, sarebbe utile intraprendere un percorso di support psicologico per capire le cause di questo pensiero che le genera ansia.
Sarei felice di accompagnarla in questo percorso.
Se dovesse avere dei dubbi, può contattarmi premendo il tasto 'messaggio' sul mio profilo.
Resto a disposizione attraverso consulenze online.
Dott. Luca Rochdi
Sarei felice di accompagnarla in questo percorso.
Se dovesse avere dei dubbi, può contattarmi premendo il tasto 'messaggio' sul mio profilo.
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Dott. Luca Rochdi
Capisco quanto questa paura ti stia angosciando, e quello che descrivi è comune in chi vive ansia da gravidanza.
Dai dettagli che riporti – rapporti protetti, mestruazioni regolari e test negativo a distanza di due mesi – è estremamente improbabile che tu sia incinta.
Quello che senti (seno teso, pancia gonfia) può essere legato a fluttuazioni ormonali, stress e ansia.
Può aiutare parlare di queste paure con un professionista, imparare strategie per gestire i pensieri ossessivi e ridurre l’ansia, così da riprendere serenità senza continuare a controllare continuamente la situazione.
Dai dettagli che riporti – rapporti protetti, mestruazioni regolari e test negativo a distanza di due mesi – è estremamente improbabile che tu sia incinta.
Quello che senti (seno teso, pancia gonfia) può essere legato a fluttuazioni ormonali, stress e ansia.
Può aiutare parlare di queste paure con un professionista, imparare strategie per gestire i pensieri ossessivi e ridurre l’ansia, così da riprendere serenità senza continuare a controllare continuamente la situazione.
Buongiorno cara, capisco l'angoscia e la preoccupazione che stai vivendo. Quello che descrivi è un'ansia che si è cristallizzata intorno alla paura della gravidanza, ma che probabilmente tocca temi più profondi legati al controllo e alla paura di cambiamenti inaspettati nella tua vita.
Dal punto di vista medico, i dati che riporti sono rassicuranti: un rapporto con penetrazione minima e breve, protetto, senza eiaculazione, seguito da due cicli mestruali regolari e abbondanti, e un test di gravidanza negativo a 64 giorni dal rapporto. Statisticamente, la probabilità di una gravidanza in queste condizioni è praticamente nulla.
I cambiamenti fisici che percepisci,seno più grande e pancia gonfia, possono essere influenzati da molteplici fattori: variazioni ormonali legate al ciclo, stress, alimentazione, oppure semplicemente una maggiore attenzione al tuo corpo dovuta all'ansia. Quando siamo preoccupati per qualcosa, tendiamo a monitorare ossessivamente i segnali corporei, amplificandone la percezione.
Le storie che hai sentito su donne che hanno avuto mestruazioni durante la gravidanza, pur esistendo in casi rari, stanno alimentando la tua ansia. È importante ricordare che questi casi eccezionali diventano spesso racconti che si diffondono proprio perché sono inusuali, non perché siano frequenti.
L'ansia che provi sembra aver trovato in questa preoccupazione un canale di espressione, ma probabilmente riflette timori più ampi: la paura di perdere il controllo sulla tua vita, di non accorgerti di cambiamenti importanti, di non poter scegliere il tuo futuro.
io ti suggerisco di considerare un percorso terapeutico per elaborare questa ansia, che sta chiaramente limitando la tua serenità quotidiana da due mesi.pensaci seriamente
Un cordiale saluto
Dott.ssa Marzia Mazzavillani
Psicologa clinica - Voice Dialogue - Mindfulness - Dreamwork
Dal punto di vista medico, i dati che riporti sono rassicuranti: un rapporto con penetrazione minima e breve, protetto, senza eiaculazione, seguito da due cicli mestruali regolari e abbondanti, e un test di gravidanza negativo a 64 giorni dal rapporto. Statisticamente, la probabilità di una gravidanza in queste condizioni è praticamente nulla.
I cambiamenti fisici che percepisci,seno più grande e pancia gonfia, possono essere influenzati da molteplici fattori: variazioni ormonali legate al ciclo, stress, alimentazione, oppure semplicemente una maggiore attenzione al tuo corpo dovuta all'ansia. Quando siamo preoccupati per qualcosa, tendiamo a monitorare ossessivamente i segnali corporei, amplificandone la percezione.
Le storie che hai sentito su donne che hanno avuto mestruazioni durante la gravidanza, pur esistendo in casi rari, stanno alimentando la tua ansia. È importante ricordare che questi casi eccezionali diventano spesso racconti che si diffondono proprio perché sono inusuali, non perché siano frequenti.
L'ansia che provi sembra aver trovato in questa preoccupazione un canale di espressione, ma probabilmente riflette timori più ampi: la paura di perdere il controllo sulla tua vita, di non accorgerti di cambiamenti importanti, di non poter scegliere il tuo futuro.
io ti suggerisco di considerare un percorso terapeutico per elaborare questa ansia, che sta chiaramente limitando la tua serenità quotidiana da due mesi.pensaci seriamente
Un cordiale saluto
Dott.ssa Marzia Mazzavillani
Psicologa clinica - Voice Dialogue - Mindfulness - Dreamwork
Salve, quello che sta vivendo è un circolo ansioso che, pur partendo da una base concreta, sembra essersi alimentato progressivamente fino a creare uno stato di angoscia persistente. In situazioni come questa, in cui vi è una forte paura legata al controllo e alla possibilità di “non accorgersi di qualcosa”, è importante distinguere tra realtà oggettiva e percezioni distorte dall’ansia.
Ha adottato precauzioni efficaci durante il rapporto, ha avuto due cicli mestruali regolari e abbondanti, e ha eseguito un test di gravidanza a distanza di oltre due mesi, quindi in un tempo più che sufficiente a garantire l’attendibilità del risultato. La gravidanza, alla luce di tutto questo, appare altamente improbabile. Tuttavia, l’ansia continua a suggerirle scenari catastrofici nonostante l’evidenza contraria. In un percorso psicoterapeutico orientato alla Mindfulness si potrebbe lavorare sulla tendenza al controllo e sul modo in cui la mente alimenta pensieri ripetitivi e non realistici. L’analisi bioenergetica, invece, aiuta a dare voce alle sensazioni corporee, come la tensione addominale o la percezione di gonfiore, che spesso rispecchiano vissuti emotivi più profondi, talvolta legati a senso di colpa o paura del giudizio. Le narrazioni di donne che “non si sono accorte di essere incinte” esistono, ma sono casi estremamente rari e spesso raccontati in maniera enfatizzata. Nella pratica clinica quotidiana, non sono la norma. Se questa paura continua a condizionare il suo stato emotivo e la qualità della vita, sarebbe indicato parlarne con uno psicologo psicoterapeuta per poter esplorare cosa c’è dietro questa ansia e recuperare una serenità stabile.
Saluti, dott.ssa Sandra Petralli
Ha adottato precauzioni efficaci durante il rapporto, ha avuto due cicli mestruali regolari e abbondanti, e ha eseguito un test di gravidanza a distanza di oltre due mesi, quindi in un tempo più che sufficiente a garantire l’attendibilità del risultato. La gravidanza, alla luce di tutto questo, appare altamente improbabile. Tuttavia, l’ansia continua a suggerirle scenari catastrofici nonostante l’evidenza contraria. In un percorso psicoterapeutico orientato alla Mindfulness si potrebbe lavorare sulla tendenza al controllo e sul modo in cui la mente alimenta pensieri ripetitivi e non realistici. L’analisi bioenergetica, invece, aiuta a dare voce alle sensazioni corporee, come la tensione addominale o la percezione di gonfiore, che spesso rispecchiano vissuti emotivi più profondi, talvolta legati a senso di colpa o paura del giudizio. Le narrazioni di donne che “non si sono accorte di essere incinte” esistono, ma sono casi estremamente rari e spesso raccontati in maniera enfatizzata. Nella pratica clinica quotidiana, non sono la norma. Se questa paura continua a condizionare il suo stato emotivo e la qualità della vita, sarebbe indicato parlarne con uno psicologo psicoterapeuta per poter esplorare cosa c’è dietro questa ansia e recuperare una serenità stabile.
Saluti, dott.ssa Sandra Petralli
Buongiorno gentile Utente, dalla sua descrizione emerge chiaramente una forte ansia legata al timore di una gravidanza indesiderata, nonostante gli elementi oggettivi che lei stessa riporta vadano tutti in direzione contraria a questa possibilità. Ha avuto un rapporto protetto, non completo, seguito da due cicli mestruali regolari e abbondanti, e un test di gravidanza a distanza di oltre due mesi, risultato negativo. Questi dati, presi insieme, escludono con elevata certezza la possibilità di una gravidanza in corso.
Il fatto che, nonostante tali rassicurazioni, lei continui a rimuginare, a controllare il corpo e a temere di aver commesso un errore nel fare il test, indica che probabilmente non è tanto la realtà clinica il problema, quanto il circolo dell’ansia che si è innescato dentro di lei. Quando l’ansia prende il sopravvento, la mente tende a cercare continuamente “certezze assolute”, ma più cerca conferme e rassicurazioni, più l’ansia stessa si alimenta, mantenendo vivo il dubbio.
I cambiamenti fisici che descrive, come gonfiore addominale o variazioni del seno, possono avere molte altre spiegazioni di natura ormonale, digestiva o legate allo stress stesso, che sappiamo avere un impatto significativo sul corpo.
Le suggerirei, quindi, di provare a spostare lo sguardo: non tanto sul rischio di gravidanza, che appare del tutto escluso, quanto sul modo in cui l’ansia le condiziona la vita quotidiana e le impedisce di sentirsi tranquilla. Un percorso psicologico potrebbe aiutarla a comprendere meglio le radici di questa paura, a gestire i pensieri intrusivi e a ritrovare un senso di sicurezza interiore che non dipenda continuamente da controlli esterni.
Se dovesse avere bisogno di ulteriori informazioni o di intraprendere un percorso mi trova a disposizione,
Dott. Luca Vocino
Il fatto che, nonostante tali rassicurazioni, lei continui a rimuginare, a controllare il corpo e a temere di aver commesso un errore nel fare il test, indica che probabilmente non è tanto la realtà clinica il problema, quanto il circolo dell’ansia che si è innescato dentro di lei. Quando l’ansia prende il sopravvento, la mente tende a cercare continuamente “certezze assolute”, ma più cerca conferme e rassicurazioni, più l’ansia stessa si alimenta, mantenendo vivo il dubbio.
I cambiamenti fisici che descrive, come gonfiore addominale o variazioni del seno, possono avere molte altre spiegazioni di natura ormonale, digestiva o legate allo stress stesso, che sappiamo avere un impatto significativo sul corpo.
Le suggerirei, quindi, di provare a spostare lo sguardo: non tanto sul rischio di gravidanza, che appare del tutto escluso, quanto sul modo in cui l’ansia le condiziona la vita quotidiana e le impedisce di sentirsi tranquilla. Un percorso psicologico potrebbe aiutarla a comprendere meglio le radici di questa paura, a gestire i pensieri intrusivi e a ritrovare un senso di sicurezza interiore che non dipenda continuamente da controlli esterni.
Se dovesse avere bisogno di ulteriori informazioni o di intraprendere un percorso mi trova a disposizione,
Dott. Luca Vocino
Buongiorno, le consiglio un percorso psicologico per il trattamento dell'ansia. Cordiali saluti.
Buongiorno. Le suggerisco di rivolgersi al ginecologo che provvederà a farle un'ecografia. Così scoprirà se è incinta o meno. Cordiali saluti.
Buongiorno,
Da quanto racconta, il rischio di gravidanza appare molto basso, infatti, il rapporto è stato protetto, ha avuto due cicli mestruali regolari e un test di gravidanza eseguito dopo oltre due mesi, che in queste tempistiche è abbastanza affidabile. Se però vuole togliersi ogni dubbio, l’unico modo per avere una conferma definitiva è fare una visita ginecologica, questo è l'unico modo che può darle la certezza che cerca. Il fatto che, nonostante questi elementi rassicuranti, la paura resti così forte, fa pensare che non sia tanto il rischio reale di gravidanza, quanto l’ansia che si è attivata intorno a questo tema. In questi casi un supporto psicologico può essere molto utile per ritrovare maggiore serenità e imparare a gestire meglio queste preoccupazioni.
Da quanto racconta, il rischio di gravidanza appare molto basso, infatti, il rapporto è stato protetto, ha avuto due cicli mestruali regolari e un test di gravidanza eseguito dopo oltre due mesi, che in queste tempistiche è abbastanza affidabile. Se però vuole togliersi ogni dubbio, l’unico modo per avere una conferma definitiva è fare una visita ginecologica, questo è l'unico modo che può darle la certezza che cerca. Il fatto che, nonostante questi elementi rassicuranti, la paura resti così forte, fa pensare che non sia tanto il rischio reale di gravidanza, quanto l’ansia che si è attivata intorno a questo tema. In questi casi un supporto psicologico può essere molto utile per ritrovare maggiore serenità e imparare a gestire meglio queste preoccupazioni.
Buongiorno,
da quello che racconta, i dati oggettivi portano ad escludere con tranquillità una gravidanza:
il rapporto da lei descritto è stato protetto con preservativo e senza eiaculazione interna;
ha avuto due cicli mestruali regolari, abbondanti e con le caratteristiche consuete;
il test di gravidanza fatto a distanza di oltre 60 giorni dal rapporto è affidabile e non lascia spazio a dubbi, indipendentemente dall’orario in cui è stato effettuato.
Il fatto che nonostante tutte queste rassicurazioni lei continui a vivere una forte paura segnala che la difficoltà non è tanto nella realtà del rischio, quanto nell’ansia che si è attivata e che fatica a spegnersi. Questo succede più spesso di quanto si pensi: il corpo viene interpretato attraverso la lente della preoccupazione, amplificando ogni sensazione (gonfiore, cambiamenti del seno, ecc.) e mantenendo l’angoscia viva.
Se sente che questa paura sta diventando invasiva, le consiglio di parlarne con uno psicologo: potrà aiutarla a riconoscere e gestire questi pensieri ricorrenti, ridurre l’ansia e ritrovare serenità.
Per quanto riguarda la gravidanza, può stare tranquilla: non ci sono elementi che facciano pensare a questa possibilità.
da quello che racconta, i dati oggettivi portano ad escludere con tranquillità una gravidanza:
il rapporto da lei descritto è stato protetto con preservativo e senza eiaculazione interna;
ha avuto due cicli mestruali regolari, abbondanti e con le caratteristiche consuete;
il test di gravidanza fatto a distanza di oltre 60 giorni dal rapporto è affidabile e non lascia spazio a dubbi, indipendentemente dall’orario in cui è stato effettuato.
Il fatto che nonostante tutte queste rassicurazioni lei continui a vivere una forte paura segnala che la difficoltà non è tanto nella realtà del rischio, quanto nell’ansia che si è attivata e che fatica a spegnersi. Questo succede più spesso di quanto si pensi: il corpo viene interpretato attraverso la lente della preoccupazione, amplificando ogni sensazione (gonfiore, cambiamenti del seno, ecc.) e mantenendo l’angoscia viva.
Se sente che questa paura sta diventando invasiva, le consiglio di parlarne con uno psicologo: potrà aiutarla a riconoscere e gestire questi pensieri ricorrenti, ridurre l’ansia e ritrovare serenità.
Per quanto riguarda la gravidanza, può stare tranquilla: non ci sono elementi che facciano pensare a questa possibilità.
Ciao, grazie per la tua condivisione. Penso che purtroppo rassicurarti sull'impossibilità di una gravidanza sarebbe superfluo, piuttosto potrebbe essere utile esplorare ciò che hai riportato alla fine del messaggio: come è fatto questo scenario temuto che si manifesta quando pensi alla possibilità della gravidanza? Questo contesto comunicativo è limitato per dare una risposta estesa, richiedere un colloquio di approfondimento potrebbe fare più al caso tuo
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