buongiorno dottori, ho 18 anni e da circa un mese soffro di dolore al braccio sinistro che mi portan

23 risposte
buongiorno dottori, ho 18 anni e da circa un mese soffro di dolore al braccio sinistro che mi portano subito a pensare ad un’infarto, due settimane fa sono andata al pronto soccorso, con diagnosi attacco di panico che ovviamente avevo scambiato per qualcosa di più grave e mi hanno fatto un elettrocardiogramma risultato tutto apposto, ho fatto anche visita da gastroenterologo per presunto reflusso, ma a quanto pare anche li non c’è nulla, avverto spesso respiro corto e debolezza generale, ho fatto le analisi stamattina e attendo risultati, sto seguendo una terapia dalla psicologa e al bisogno mi è stato prescritto xanax, dal momento che ansioten e simili non hanno dato risultati, inoltre il 6 settembre ho fatto la seconda dose del vaccino moderna e anche quello mi mette abbastanza ansia.

la domanda che vi pongo è se pensiate ci sia altro o se sia riconducibile tutto all’ansia perché io così non vivo più, ho una paura costante che mi possa succedere qualcosa all’improvviso e ho paura anche ad uscire.
grazie in anticipo per le risposte
Dott. Francesco Damiano Logiudice
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Salve, Mi dispiace molto per la situazione e per il disagio espresso. Comprendo quanto possa essere stato fastidioso quello che ha vissuto e soprattutto lo spavento derivante da questo dolore. Fortunatamente, non è messo nulla a livello organico Pertanto il tutto Sembrerebbe essere ascrivibile o ad un episodio di stress acuto oppure ad un attacco di panico. Sarebbe opportuno dunque un consulto psicologico al fine di indagare le cause, origini ed i fattori di mantenimento del sintomo al fine di trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente. Un consulto psicologico rappresenterebbe Inoltre un importante spazio d'ascolto per elaborare i pensieri e disturbi emotivi connessi a finché non si instaurino circoli viziosi pericolosi legati alla paura della paura, tipici in questo tipo di situazioni.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL

Risolvi i tuoi dubbi grazie alla consulenza online

Se hai bisogno del consiglio di uno specialista, prenota una consulenza online. Otterrai risposte senza muoverti da casa.

Mostra risultati Come funziona?
Dott.ssa Ilaria Traniello
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Brescia
Buonasera,
immagino come possa sentirsi. Convivere con l'ansia e la paura che da un momento ad un altro possa succedere qualcosa di grave può essere molto limitante. Da quello che dice ha iniziato un percorso di terapia. Si affidi al suo terapeuta e parli con lui/lei di queste paure, che sicuramente verranno accolte e contestualizzate all'interno della sua storia. Come mai l'ansia arriva proprio ora, cosa sta succedendo nella sua vita, che significato ha questa paura, a cosa le è utile. È tutto materiale da poter discutere in seduta. In bocca al lupo!
Dott.ssa Paola Zinfollino
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Bologna
Sicuramente dei colloqui psicologici sarebbero di chiarimento e la aiuterebbero a poter comprendere cosa in questo periodo della sua vita possa portarla ad avere un attacco di panico e/o a vivere in uno stato ansioso prolungato.
Disponibile per ulteriori chiarimenti la saluto.
PZ
Dott.ssa Cristina Di Paola
Psicologo, Psicoterapeuta
Roma
Brava mi sembri una tipa ingamba. Hai centrato il tuo disagio, hai cercato innanzitutto di farti fare una diagnosi medica per eludere eventuali disturbi organici e poi ti sei affidata ad uno/a psicologo per superare la crisi. Quindi se non sei soddisfatta parlane con il tuo/a terapista e scegli se continuare o meno con lo stesso.
Dott. Gianmarco Simeoni
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Varese
Buonasera Gentile Utente, mi dispiace per la situazione che sta vivendo. Per escludere cause organiche dovrebbe andare dal suo medico di base, che saprà consigliarle gli esami del caso. Nel momento in cui gli esami non trovassero alcunché, allora dovremmo considerare quella psicologica come una causa importante, se non l'unica. Nel frattempo può già iniziare un percorso psicologico se ne sente la necessità. Cordialmente, dott. Simeoni
Dott.ssa Maria Lombardo
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Meta
Salve, purtroppo stiamo attraversando un periodo di incertezza sul piano salute fisica e questo provoca tutto ciò che ho letto descritto da lei. Una cosa non mi è chiara, ma lei sta seguendo una terapia psicologica? Il medico le ha prescritto dei farmaci? Le consiglio di tenere insieme le due cose e non spezzettare troppo le terapie. Comunque sono a disposizione per un supporto ulteriore. Saluti
Dott.ssa Alessandra Montalto
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Bergamo
Buonasera, penso sia utile continuare il suo percorso psicologico, parallelamente agli accertamenti per escludere cause organiche, perché sarà importante comprendere meglio la situazione sotto tutti i punti di vista e la sua psicologa potrà aiutarla in questo. Alcuni spunti di riflessione su cui potrebbe confrontarsi con la sua psicologa potrebbero essere: cosa è cambiato rispetto a prima? Come mai proprio adesso? è successo qualcosa di recente nella sua vita? Sta affrontando dei cambiamenti particolari?
In generale ci troviamo tutti ad affrontare un periodo non facile e che di per sé può generare ansia, in più mi sembra avere un'età in cui solitamente si inizia a pensare in modo più concreto al futuro, a cosa fare e in che direzione andare.. insomma, è importante comprendere nel suo caso specifico come mai e cosa potrebbe provocarle tanta ansia da arrivare a sentirsi così affaticata.
Buon percorso,
Dott.ssa Alessandra Montalto
Dott. Felice Schettini
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Buonasera. Mi spiace per il periodo che sta attraversando. In base ai dati che ci fornisce, le difficoltà ed i sintomi che descrive sembrerebbero essere riconducibili all'ansia ed alle paure che sta vivendo in questo momento della sua vita. Ad ogni modo le suggerisco di approfondire ulteriormente le sue domande con i professionisti a cui si è rivolta, ovvero la psicologa-psicoterapeuta con cui sta facendo terapia e il medico che le ha prescritto il farmaco da usare al bisogno; avere informazioni più chiare sulle difficoltà che sta attraversando in questo momento e sulle modalità e gli interventi più efficaci per poterle affrontare può aiutarla a ridurre il senso di incertezza e ad aumentare la sua voglia di impegnarsi per ripristinare la sua serenità ed il suo benessere. Un saluto e buon lavoro, Dott. Felice Schettini
Dott.ssa Luciana Harari
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Milano
Buongiorno,certo l ansia produce queste paure nel suo caso riversate principalmente sul corpo.La cura dell' ansia è attraverso la comprensione psicologica del significato dei suoi sintomi.La comprensione e l origine delle incertezze e insicurezze che l accompagnano ed un lavoro per un rinforzo della sua autostima.Un caro augurio Dottssa Luciana Harari
Dott. Diego Ferrara
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Quarto
Gentile utente di mio dottore,

i suoi pensieri e le sue angosce sono tipiche nei disturbi d'ansia da malattia, più comunemente definita ipocondria.
La terapia per il Disturbo d’ansia da malattia è sia di tipo farmacologico che psicoterapeutico. L’approccio farmacologico è utile per alleviare i sintomi o per meglio controllarne alcune fasi più acute, o come supporto alla psicoterapia.
La farmacoterapia deve esser seguita e monitorata da uno psichiatra.
La psicoterapia è ritenuta a oggi la forma di intervento più efficace per affrontare con successo il Disturbo d’ansia da malattia.
Chi soffre di ipocondria interpreta erroneamente le sue sensazioni corporee e ve ne attribuisce una pericolosità esagerata rispetto alla realtà. L’intervento di psicoterapia è volto a scoprire le funzionalità relazionali dei sintomo ed i suoi significati più profondi. Il paziente, intrapresa la psicoterapia, viene guidato attraverso un percorso atto a renderlo maggiormente consapevole dei suoi processi mentali, dei meccanismi che governano il suo comportamento. Con l’aiuto del terapeuta vengono individuati i circoli di mantenimento del disturbo e le sue ripercussioni su aspetti comportamentali, con un graduale miglioramento della qualità della vita, fino a quel momento compromessa dal timore di avere una grave malattia.
ha contattato già uno specialista con cui ha cominciato un percorso di psicoterapia, prosegua e vedrà che con il tempo la aiuterà a star meglio

Cordiali Saluti
Dottor. Diego Ferrara
Dott.ssa Anna Vinci
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Bologna
Buongiorno, per rispondere alla sua domanda occorrono maggiori informazioni onde evitare "diagnosi" azzardate. Comprendo il bisogno di venirne fuori al più presto ma non si scoraggi, si conceda la possibilità di esplorare più da vicino quello che le sta accadendo. All 'interno del percorso psicologico intrapreso potrà farsi aiutare dal collega ( o dalla collega) ad avere maggiore consapevolezza delle sue emozioni, quali sono le strategie che mette in atto per superare l'ansia ma non producono gli effetti desiderati e potrà scoprirne di nuove per vivere al meglio la sua vita.
Il suggerimento è di fare riferimento al professionista al quale si è rivolta per porre tutti i quesiti che possono aiutarla, nel tempo, a stare meglio. Cordiali saluti Anna Vinci
Dott. Gian Piero Grandi
Psicologo, Psicoterapeuta, Analista clinico
Torino
Buon giorno a Lei e grazie per la domanda appena posta. Mi sento in dovere di provare a tranquillizzarla dicendoLe che la causa del suo malessere è certamente dovuta all'ansia e nulla più. La invito per tale ragione a stare tranquilla e provare a gestire tale sintomatologia in affiancamento alla sua psicoterapeuta. Cordialmente Gian Piero dott. Grandi
Dott.ssa Roberta Accornero
Psicologo clinico, Psicoterapeuta, Psicologo
Novara
Buongiorno, credo che le sue problematiche siano tutte riconducibili all'ansia. Spesso questo stato di ansia provoca sintomatologia fisica fino all'attacco di panico che è un chiaro segnale di allarme del suo corpo che le chiede aiuto. Credo che abbia bisogno di affrontare tutto questo con l'aiuto di un buon psicoterapeuta che la aiuti ad uscire da questa situazione che sicuramente la limita molto nella vita di tutti i giorni e non le permette di essere se stessa.
Le auguro di riuscire ad affrontare tutto, le porgo i miei più cordiali saluti
Dott. Valeriano Fiori
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Roma
Salve, credo che sia opportuno per lei intraprendere un percorso psicologico per riuscire a lavorare sull’ansia che in questo momento la destabilizza.
Buon giornata.
Dott. Fiori
Dott.ssa Giusi Cardinale
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Aradeo
Buongiorno, mi dispiace per la situazione che sta vivendo, immagino lo spavento e immagino quanto sia preoccupata in questo momento. Le consiglio di intraprendere un percorso psicologico per riuscire a gestire la sua ansia e per trovare le strategie migliori per affrontare questo difficile momento.
Resto a disposizione per qualsiasi chiarimento.
Un caro saluto GC
Dott.ssa Viola Barucci
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Firenze
Buongiorno, certamente l’ansia può produrre questi sintomi. Ha fatto bene ad escludere cause organiche, continui il suo percorso di psicoterapia, purtroppo ci vuole un po’ di tempo e tanta pazienza.
Saluti
V. Barucci
Dott.ssa Valeria Randisi
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Casalecchio di Reno
Gentile utente, credo che abbia scelto tutto il necessario per valutare e risolvere la sua situazione di disagio ; comprendo perfettamente che sia difficile ma deve assolutamente avere pazienza. Coraggio, vedrà che riuscirà a trovare la serenità tanto desiderata.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Dott.ssa Vittoriana Loporcaro
Psicoterapeuta, Psicologo clinico, Psicologo
Altamura
Ritengo stia somatizzando delle paure e delle angosce profonde. Sarebbe importante avere maggiori informazioni in merito alla sua storia per comprendere qual è il senso di queste paure che la attanagliano. Freud parlava di sintomi da conversione, in cui il corpo diventa il destinatario di angosce molto più profone. E' molto importante che lei abbia intrapreso un percorso psicologico. Se avesse bisogno di una consulenza o volesse confrontarsi con un altro professionista mi può contattare. Dott.ssa Vittoriana Loporcaro
Dott. Andrea Boggero
Psicologo, Psicologo clinico
Genova
Buongiorno, ti ringrazio per aver condiviso con tanta sincerità la tua esperienza e le tue preoccupazioni. Comprendo quanto possa essere difficile e opprimente convivere con sintomi fisici così intensi che, anche se associati all'ansia, possono comunque sembrare molto reali e spaventosi. L’ansia può effettivamente manifestarsi in modi diversi e a volte può imitare sintomi di condizioni fisiche, come hai già sperimentato. I dolori al petto, al braccio, la sensazione di respiro corto e la debolezza generale sono sintomi comuni di ansia e di attacchi di panico. Questo non significa che non siano reali: il corpo, sotto stress e in stato di ansia, attiva una serie di risposte fisiologiche che possono facilmente farci pensare a problemi fisici gravi. Dal momento che hai già escluso con le analisi mediche le principali problematiche di tipo fisico, la strada che stai percorrendo (seguire un percorso psicologico e assumere, se necessario, i farmaci prescritti) è un passo molto positivo. La terapia può aiutarti a esplorare le convinzioni e i pensieri automatici che portano a queste preoccupazioni e a sviluppare strategie per ridurre l’intensità dei sintomi fisici legati all’ansia. È normale che in un periodo di forte ansia ci si senta molto più vulnerabili. Il tuo corpo e la tua mente sono in uno stato di iper-vigilanza, cioè molto attenti a percepire ogni piccolo cambiamento fisico. Questo può creare un circolo vizioso in cui la percezione di un sintomo genera immediatamente preoccupazione, che a sua volta amplifica il sintomo. Una parte importante del percorso terapeutico sarà proprio imparare a riconoscere questi segnali per quello che sono (manifestazioni di ansia) e lavorare per ridurre l’impatto che hanno sulla tua vita. Hai anche menzionato la seconda dose del vaccino come possibile causa di ansia: questo è comprensibile. Ogni cambiamento, soprattutto se riguarda la nostra salute, può essere un innesco per le preoccupazioni. È del tutto normale, soprattutto in un momento come quello attuale, provare ansia rispetto alla propria salute. Quindi, per rispondere alla tua domanda: i sintomi che descrivi sono riconducibili a una risposta d'ansia molto intensa, che però con il tempo e il supporto giusto può essere gestita. Il percorso richiederà pazienza, ma tieni a mente che hai già intrapreso dei passi importanti verso il miglioramento. Nel frattempo, potresti provare alcune tecniche di rilassamento, come la respirazione diaframmatica e la mindfulness, che aiutano a ridurre il livello di ansia a breve termine. Parlane con la tua psicologa: sono strumenti che, se integrati nella terapia, possono fare la differenza. Sappi che non sei sola e che, con il giusto sostegno, è possibile superare questo momento difficile. Resto a disposizione. Ti auguro il meglio. Dott. Andrea Boggero
Dr. Giacomo Villa
Psicologo, Psicologo clinico
Bergamo
Buongiorno,


Innanzitutto grazie per aver chiesto aiuto qui.

Mi chiamo Giacomo, sono uno psicologo.
Sei stata molto brava a recarti in ospedale: la prima cosa da fare quando ci si sente molto male fisicamente è proprio andare in Pronto Soccorso per escludere patologie organiche altre, molto utile per capire di cosa si soffre e "cosa si ha in realtà". Se hai sentito di essere in pericolo di vita, hai comunque fatto la scelta giusta.

I disturbi di ansia sono spesso associati (due terzi dei casi) a una minore voglia di uscire/socializzare: se ci pensi, ha senso. Quando una persona è agitata o impaurita non pensa certo a uscire, ma vuole stare in un luogo tranquillo e sicuro.

Ti consiglio di intraprendere un percorso psicologico con un professionista di orientamento cognitivo-comportamentale: per l'ansia e gli attacchi di panico esistono dei protocolli la cui efficacia è scientificamente provata per curare i disturbi di cui parli in un tempo relativamente breve.

Le sfide maggiori per te saranno probabilmente non presentarti in ospedale di continuo e mantenere amicizie/relazioni sociali...
Per poter lavorare con uno psicologo devi farti forza e contenere, almeno temporaneamente, lo stato di emergenza in cui ti senti: prenditi il tempo per riordinare le cose, guidata da qualcuno. Ti ho poi dato la dritta sul mantenere e curare le amicizie perché generalmente l'ansia peggiora un po' se non c'è qualcuno che ci vuole bene che ci scuote e ci dà un abbraccio. Fai attenzione e tieni da conto la tua "rete di salvataggio".


Ti faccio un grande "in bocca al lupo". Se hai bisogno d'aiuto scrivimi pure.

Cordialmente,
Giacomo Villa
Psicologo Clinico Accreditato
Dott.ssa Federica Palazzetti
Psicologo, Psicologo clinico
Vicenza
Buongiorno,
se gli esami medici non hanno rilevato nulla di natura organica, i suoi sintomi possono essere effettivamente riconducibili ad uno stato di forte ansia. L'ansia infatti provoca sintomi che spesso possono portare a pensare di avere malattie come infarti o problemi cardiaci/polmonari, dal momento che forti stati ansiosi provocano tachicardia, dispnea (spesso descritta come fatica a respirare o "fame d'aria").
Tutti questi sintomi sono somatizzati e sembrano molto reali, non sembra che sia l'ansia a provocarli, ma al contrario sembrano talmente reali da non poter avere alcuna causa se non organica. Quando infatti, un paziente va al pronto soccorso in preda ad un attacco di panico, e gli viene detto dai medici che i sintomi sono causati dall'ansia, non bisogna provare vergogna, perchè i sintomi (dolore al braccio, fatica a respirare, tremori etc) non sono inventati, ma al contrario vengono percepiti come molto forti e reali.
Credo che il modo migliore per combattere questo forte stato ansioso sia quello di lavorare con uno specialista che la possa aiutare a riconoscere l'insorgenza dei sintomi causati dall'ansia e insieme possiate lavorare per cercare di combatterli. Credo sarebbe anche utile, ma questo lo vedrà con il terapeuta, capire quale sia la causa scatenante di questa condizione ansiogena, in modo da cercare di eliminare la fonte di ansia per cercare di non arrivare a questi sintomi sgradevoli.
Cordiali saluti
Dott.ssa Federica Palazzetti
Dott.ssa Greta Mantovanelli
Psicologo, Psicologo clinico
Seriate
Buongiorno. Ha fatto bene a fare analisi e approfondimenti medici per capire se ci fossero problematiche organiche. Accertato che sia tutto nei limiti da quel punto di vista, potrebbe essere utile fare un approfondimento con una psicoterapeuta (ti direi cognitivo-comportamentale) per fare un inquadramento diagnostico e definire eventuali comorbidità. Dopodiché, dopo aver definito il quadro sintomatologico, si può lavorare sempre in terapia sul definire le cause dell'ansia e mettere in atto la terapia sia cognitiva (sui pensieri) che comportamentale ("esperimenti" nella realtà) per affrontare quelli che percepisce essere i pensieri, le credenze e le azioni che le limitano di più la vita quotidiana.
Dott.ssa Sara Petroni
Psicologo clinico, Psicologo
Tarquinia
Ciao,
da come descrivi la situazione, sembra che il tuo corpo e la tua mente stiano vivendo un livello di ansia molto alto, tanto da farti interpretare ogni sensazione fisica come potenzialmente pericolosa. È una reazione comune in chi soffre di ansia somatica o attacchi di panico: il corpo invia segnali reali (tensione, dolore muscolare, fiato corto, debolezza), ma la mente li associa subito all’idea di una malattia grave, generando un circolo che mantiene e amplifica la paura.

Il fatto che tu abbia già fatto gli accertamenti medici (elettrocardiogramma, visita gastroenterologica, analisi) e che siano risultati nella norma è un segnale molto rassicurante: indica che il corpo sta bene, ma è in iperattivazione ansiosa. Il dolore al braccio, ad esempio, è spesso legato a contratture muscolari dovute alla tensione prolungata, soprattutto se il respiro è corto o se stai molto in allerta.

È positivo che tu stia già seguendo un percorso con una psicologa: ti aiuterà a riconoscere e disinnescare le interpretazioni catastrofiche che accompagnano i sintomi fisici. In parallelo, può essere utile:

dedicare ogni giorno qualche minuto a esercizi di respirazione lenta e profonda, con espirazioni più lunghe delle inspirazioni;

limitare la ricerca di rassicurazioni continue sul corpo o su internet (che spesso aumentano la paura);

fare piccole uscite graduali, senza forzarti, per ricostruire fiducia nel tuo corpo e nella possibilità di stare bene anche fuori casa.

Non c’è nulla di “immaginario” in quello che senti: i sintomi sono veri, ma nascono da una mente in iperallerta, non da una patologia organica. E con il giusto supporto psicologico e un po’ di pazienza, puoi tornare a vivere con serenità.

Dott.ssa Sara Petroni

Stai ancora cercando una risposta? Poni un'altra domanda

  • La tua domanda sarà pubblicata in modo anonimo.
  • Poni una domanda chiara, di argomento sanitario e sii conciso/a.
  • La domanda sarà rivolta a tutti gli specialisti presenti su questo sito, non a un dottore in particolare.
  • Questo servizio non sostituisce le cure mediche professionali fornite durante una visita specialistica. Se hai un problema o un'urgenza, recati dal tuo medico curante o in un Pronto Soccorso.
  • Non sono ammesse domande relative a casi dettagliati, richieste di una seconda opinione o suggerimenti in merito all'assunzione di farmaci e al loro dosaggio
  • Per ragioni mediche, non verranno pubblicate informazioni su quantità o dosi consigliate di medicinali.

Il testo è troppo corto. Deve contenere almeno __LIMIT__ caratteri.


Scegli il tipo di specialista a cui rivolgerti
Lo utilizzeremo per avvertirti della risposta. Non sarà pubblicato online.
Tutti i contenuti pubblicati su MioDottore.it, specialmente domande e risposte, sono di carattere informativo e in nessun caso devono essere considerati un sostituto di una visita specialistica.