Buongiorno da circa 8 anni sono in cura con delle goccie per attacchi di panico e ansia che ho sempr
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Buongiorno da circa 8 anni sono in cura con delle goccie per attacchi di panico e ansia che ho sempre avuto, però stavo bene fino che a 5 giorni fa ho iniziato a sentire dentro di me un senso di distacco dal proprio corpo come un senso che quello che vedo oppure faccio lo vedo diverso oppure estraneo, guardo tipo la mia stanza e la vedo diversa, devo fare un lavoro e non riesco a concentrarmi la gente mi parla e mi sento sulle nuvole una sensazione strana, in più a tutto questo si e unito un pensiero di fare del male a chi ho vicino... tutto questo può essere un inizio di schizofrenia?
anche se come ho capito chi soffre di schizofrenia non sene rende conto... peroò la mia domanda e questa se può essere schizofrenia oppre cosa... grazie
anche se come ho capito chi soffre di schizofrenia non sene rende conto... peroò la mia domanda e questa se può essere schizofrenia oppre cosa... grazie
Gentile utente, immagino l'enorme spavento che sente in questo momento. Prima fi fare qualsiasi tipo di diagnosi occorre svolgere un'attenta analisi e valutazione. Se è già seguito potrebbe iniziare a parlare la suo medico curante dei nuovi sintomi che sente. Sono certa il suo medico saprà indirizzarla nella giusta direzione. Cordialmente Dott.ssa Alessia D'Angelo
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Buongiorno,
quello che descrive sembra riferirsi a episodi di derealizzazione e depersonalizzazione , che possono verificarsi in condizioni di forte ansia, stress o come sintomi legati a disturbi d'ansia e panico. Anche il pensiero di fare del male a chi le è vicino può essere una manifestazione dell'ansia stessa, spesso connessa a pensieri intrusivi che generano paura e disagio, ma che non rappresentano un reale desiderio di agire in quel modo.
La schizofrenia è un disturbo complesso, caratterizzato da sintomi specifici come allucinazioni, deliri e disorganizzazione del pensiero, ma non è detto che i sintomi che sta sperimentando siano riconducibili a questa condizione. Spesso chi soffre di ansia grave può sviluppare paure legate al "perdere il controllo" o alla possibilità di sviluppare una patologia grave come la schizofrenia.
È importante non cercare di autodiagnosticarsi, ma approfondire la situazione con uno specialista , che potrà valutare al meglio il quadro clinico e aiutarla a trovare strategie adeguate per gestire questi sintomi.
DOTTORESSA SILVIA PARISI
PSICOLOGA PSICOTERAPEUTA SESSUOLOGA
quello che descrive sembra riferirsi a episodi di derealizzazione e depersonalizzazione , che possono verificarsi in condizioni di forte ansia, stress o come sintomi legati a disturbi d'ansia e panico. Anche il pensiero di fare del male a chi le è vicino può essere una manifestazione dell'ansia stessa, spesso connessa a pensieri intrusivi che generano paura e disagio, ma che non rappresentano un reale desiderio di agire in quel modo.
La schizofrenia è un disturbo complesso, caratterizzato da sintomi specifici come allucinazioni, deliri e disorganizzazione del pensiero, ma non è detto che i sintomi che sta sperimentando siano riconducibili a questa condizione. Spesso chi soffre di ansia grave può sviluppare paure legate al "perdere il controllo" o alla possibilità di sviluppare una patologia grave come la schizofrenia.
È importante non cercare di autodiagnosticarsi, ma approfondire la situazione con uno specialista , che potrà valutare al meglio il quadro clinico e aiutarla a trovare strategie adeguate per gestire questi sintomi.
DOTTORESSA SILVIA PARISI
PSICOLOGA PSICOTERAPEUTA SESSUOLOGA
Buongiorno, i fenomeni che descrive si chiamano derealizzazione e depersonalizzazione. Come tutte le cose la patologia è data non tanto dalla presenza/assenza quanto dall'intensità di un fenomeno e da quanto risulta invalidante/fastidioso. Le consiglio di chiedere una consulenza perchè così a distanza è impossibile valutare, mancando anche informazioni essenziali. Potrebbe essere collegato al problema d'ansia che ha descritto.
Buongiorno. I sintomi che descrive di se stesso sono compatibili a Depersonalizzazione e Derealizzazione e si assimilano all'ampia sintomatologia del Disturbo di Panico, come anche la perdita di attenzione sostenuta. Per quanto riguarda il riferimento ai pensieri di aggressione, una volta che superano per frequenza e intensità la sua personale soglia di preoccupazione (ed è un buon segnale il fatto che si preoccupi di ciò) il suggerimento è di chiedere un consulto Psichiatrico o Psicoterapeutico il prima possibile per capire la reale dimensione di tali pensieri intrusivi. Vada a cuor leggero perché vi è la probabilità che sia meno grave di quanto crede. Buona serata
Buongiorno,
Capisco quanto possa essere spaventante vivere queste sensazioni. Da quello che descrive, il senso di distacco dal proprio corpo e dalla realtà potrebbe rientrare in esperienze di derealizzazione o depersonalizzazione, che a volte si manifestano in momenti di forte stress o ansia intensa. Anche i pensieri intrusivi e disturbanti possono essere legati a stati d’ansia elevati, ma è importante non allarmarsi e non interpretarli come segni di una patologia grave.
Tuttavia, per comprendere meglio la situazione ed escludere altre cause, le consiglio di parlarne con il professionista che la segue, che conoscendo la sua storia potrà aiutarla a trovare una spiegazione più precisa e un supporto adeguato.
Un caro saluto.
Capisco quanto possa essere spaventante vivere queste sensazioni. Da quello che descrive, il senso di distacco dal proprio corpo e dalla realtà potrebbe rientrare in esperienze di derealizzazione o depersonalizzazione, che a volte si manifestano in momenti di forte stress o ansia intensa. Anche i pensieri intrusivi e disturbanti possono essere legati a stati d’ansia elevati, ma è importante non allarmarsi e non interpretarli come segni di una patologia grave.
Tuttavia, per comprendere meglio la situazione ed escludere altre cause, le consiglio di parlarne con il professionista che la segue, che conoscendo la sua storia potrà aiutarla a trovare una spiegazione più precisa e un supporto adeguato.
Un caro saluto.
Gentile utente,
è molto difficile darle una risposta attendibile, anzi è impossibile fare diagnosi di questo tipo sulla base di qualche informazione scritta. Se ritiene di avere episodi frequenti di distacco dalla realtà, pensieri ossessivi, deficit cognitivi o di attenzione, le consiglio vivamente di richiedere una visita psichiatrica o neuropsicologica.
Le chiederei anche se ha trattato l'ansia e il panico con un percorso psicologico o psicoterapeutico, oltre alla terapia farmacologica. Questo punto è davvero molto importante, se si escludono sindromi più gravi. Non è da escludere che alcune delle manifestazioni cliniche che ha descritto possano essere effetti collaterali degli ansiolitici che assume. Metta al corrente il medico che le prescrive il farmaco di questi disturbi e valuti attentamente l'opportunità di seguire un percorso psicologico per affrontare in modo davvero funzionale ed efficace il suo disturbo d'ansia e gli attacchi di panico. Gli approcci sono molteplici e sicuramente da preferire a un trattamento con i farmaci, o comunque affiancarlo.
Le auguro di risolvere le sue difficoltà e di trovare presto la serenità.
Dott. Antonio Cortese
è molto difficile darle una risposta attendibile, anzi è impossibile fare diagnosi di questo tipo sulla base di qualche informazione scritta. Se ritiene di avere episodi frequenti di distacco dalla realtà, pensieri ossessivi, deficit cognitivi o di attenzione, le consiglio vivamente di richiedere una visita psichiatrica o neuropsicologica.
Le chiederei anche se ha trattato l'ansia e il panico con un percorso psicologico o psicoterapeutico, oltre alla terapia farmacologica. Questo punto è davvero molto importante, se si escludono sindromi più gravi. Non è da escludere che alcune delle manifestazioni cliniche che ha descritto possano essere effetti collaterali degli ansiolitici che assume. Metta al corrente il medico che le prescrive il farmaco di questi disturbi e valuti attentamente l'opportunità di seguire un percorso psicologico per affrontare in modo davvero funzionale ed efficace il suo disturbo d'ansia e gli attacchi di panico. Gli approcci sono molteplici e sicuramente da preferire a un trattamento con i farmaci, o comunque affiancarlo.
Le auguro di risolvere le sue difficoltà e di trovare presto la serenità.
Dott. Antonio Cortese
Buongiorno, mi dispiace per il suo vissuto e comprendo la difficoltà e le numerose domande. Il senso di distacco dal proprio corpo potrebbe essere un episodio di dissociazione, in particolare di depersonalizzazione o derealizzazione. E' più opportuno però che valuti questa cosa con uno specialista, uno psicoterapeuta che si occupa di questo tema.
Un saluto
Un saluto
Buongiorno,
Grazie per aver condiviso la sua esperienza. I sintomi che descrive, come il distacco dal corpo e la difficoltà a concentrarsi, sono comuni in chi soffre di ansia e attacchi di panico. Questi fenomeni, come la depersonalizzazione e la derealizzazione, non sono tipici della schizofrenia, che coinvolge altri tipi di disturbi, come allucinazioni o deliri.
Il pensiero di fare del male agli altri può anche essere un effetto dell'ansia intensa, ed è spesso legato alla preoccupazione eccessiva. Sarebbe utile parlarne con il suo medico o terapeuta, che potrà aiutarla a capire meglio la causa di questi sintomi nel suo caso specifico.
Come si sente riguardo alla possibilità di esplorare questi sintomi con il supporto di un professionista?
Mi tengo a disposizione.
Un caro saluto,
Dr. De Giorgi Giorgio
Grazie per aver condiviso la sua esperienza. I sintomi che descrive, come il distacco dal corpo e la difficoltà a concentrarsi, sono comuni in chi soffre di ansia e attacchi di panico. Questi fenomeni, come la depersonalizzazione e la derealizzazione, non sono tipici della schizofrenia, che coinvolge altri tipi di disturbi, come allucinazioni o deliri.
Il pensiero di fare del male agli altri può anche essere un effetto dell'ansia intensa, ed è spesso legato alla preoccupazione eccessiva. Sarebbe utile parlarne con il suo medico o terapeuta, che potrà aiutarla a capire meglio la causa di questi sintomi nel suo caso specifico.
Come si sente riguardo alla possibilità di esplorare questi sintomi con il supporto di un professionista?
Mi tengo a disposizione.
Un caro saluto,
Dr. De Giorgi Giorgio
Salve
da quello che sò la sua se non gliel'hanno mai diagnosticata; nemmeno adesso credo si tratti di un disturbo schizotipico o schizofrenia.
io credo che quello che le è accaduto riguarda un episodio simil dissociativo il quale a detta di quanto riporta la letteratura al riguardo, dissociazione vuole dire anche non percepire il proprio corpo o estraniarsi per una causa di natura traumatica; credo proprio si tratti di questo.
Naturalmente è un campanello di allarme al quale non si può essere indifferenti.
Il mio consiglio è quello di parlarne con la sua psicoterapeuta peer arginare l'elemento traumatico, riconoscerlo e individuarne le cause che lo hanno scatenato.
noi di MioDottore siamo sempre qui per eventuali indicazioni.
a presto
da quello che sò la sua se non gliel'hanno mai diagnosticata; nemmeno adesso credo si tratti di un disturbo schizotipico o schizofrenia.
io credo che quello che le è accaduto riguarda un episodio simil dissociativo il quale a detta di quanto riporta la letteratura al riguardo, dissociazione vuole dire anche non percepire il proprio corpo o estraniarsi per una causa di natura traumatica; credo proprio si tratti di questo.
Naturalmente è un campanello di allarme al quale non si può essere indifferenti.
Il mio consiglio è quello di parlarne con la sua psicoterapeuta peer arginare l'elemento traumatico, riconoscerlo e individuarne le cause che lo hanno scatenato.
noi di MioDottore siamo sempre qui per eventuali indicazioni.
a presto
Buongiorno gentile Utente, capisco quanto questa situazione possa essere spaventosa e destabilizzante per lei. I sintomi che descrive, come la sensazione di distacco dal proprio corpo, la percezione alterata dell’ambiente circostante e le difficoltà di concentrazione, possono essere riconducibili a uno stato di derealizzazione o depersonalizzazione, condizioni che spesso si manifestano in situazioni di forte ansia o stress prolungato.
Questi stati possono insorgere anche in persone con una storia di ansia o attacchi di panico e, sebbene possano essere molto angoscianti, non sono necessariamente segnali di schizofrenia. Inoltre, il fatto che lei si interroghi su questi pensieri e ne sia consapevole indica che sta mantenendo un buon contatto con la realtà, mentre nei disturbi psicotici più gravi solitamente manca questa capacità di riconoscere che qualcosa non va.
Tuttavia, la comparsa di pensieri intrusivi aggressivi può aumentare il livello di ansia e generare ulteriori paure. È importante sapere che questi pensieri, sebbene possano sembrare inquietanti, non significano che lei voglia realmente fare del male a qualcuno. Spesso, nei momenti di forte stress o ansia, la mente può produrre immagini o idee indesiderate che non corrispondono ai veri desideri o intenzioni di una persona.
La cosa più utile in questo momento sarebbe confrontarsi con il professionista che la segue da tempo, per valutare insieme se questi sintomi possano essere legati a un aumento dell’ansia, a una variazione della terapia farmacologica o ad altri fattori. Se sente che il disagio è molto intenso, non esiti a contattare subito il suo medico o il suo terapeuta per un supporto più immediato.
Non è solo in questa situazione e ci sono strumenti e percorsi che possono aiutarla a ritrovare un senso di stabilità e sicurezza.
Resto a disposizione e le auguro di trovare presto maggiore serenità.
Dott. Luca Vocino
Questi stati possono insorgere anche in persone con una storia di ansia o attacchi di panico e, sebbene possano essere molto angoscianti, non sono necessariamente segnali di schizofrenia. Inoltre, il fatto che lei si interroghi su questi pensieri e ne sia consapevole indica che sta mantenendo un buon contatto con la realtà, mentre nei disturbi psicotici più gravi solitamente manca questa capacità di riconoscere che qualcosa non va.
Tuttavia, la comparsa di pensieri intrusivi aggressivi può aumentare il livello di ansia e generare ulteriori paure. È importante sapere che questi pensieri, sebbene possano sembrare inquietanti, non significano che lei voglia realmente fare del male a qualcuno. Spesso, nei momenti di forte stress o ansia, la mente può produrre immagini o idee indesiderate che non corrispondono ai veri desideri o intenzioni di una persona.
La cosa più utile in questo momento sarebbe confrontarsi con il professionista che la segue da tempo, per valutare insieme se questi sintomi possano essere legati a un aumento dell’ansia, a una variazione della terapia farmacologica o ad altri fattori. Se sente che il disagio è molto intenso, non esiti a contattare subito il suo medico o il suo terapeuta per un supporto più immediato.
Non è solo in questa situazione e ci sono strumenti e percorsi che possono aiutarla a ritrovare un senso di stabilità e sicurezza.
Resto a disposizione e le auguro di trovare presto maggiore serenità.
Dott. Luca Vocino
Gentile Utente,
posso capire quanto questa situazione possa spaventare e creare confusione. Le suggerirei di consultare uno/a psicoterapeuta o un medico psichiatra, solo un professionista può darle una risposta chiara e rassicurante. In questo modo potrete valutare insieme cosa sta accadendo e trovare il giusto supporto.
Un caro saluto Dott.ssa Alice Brichetto.
posso capire quanto questa situazione possa spaventare e creare confusione. Le suggerirei di consultare uno/a psicoterapeuta o un medico psichiatra, solo un professionista può darle una risposta chiara e rassicurante. In questo modo potrete valutare insieme cosa sta accadendo e trovare il giusto supporto.
Un caro saluto Dott.ssa Alice Brichetto.
Caro Paziente Anonimo, sarebbe necessaria qualche informazione in più per darle una risposta soddisfacente: quanti anni ha, ultimamente è successo qualcosa che possa aver aumentato l'ansia, che gocce prende e in che dosaggio, è seguita da un medico? Ciò premesso, a me non sembra un esordio di schizofrenia quanto piuttosto un possibile episodio di lieve dissociazione probabilmente dovuto a un evento scatenante. La paura di ciò che le accade, fa il resto rafforzando i sintomi. Con questo non voglio assolutamente minimizzare il suo disagio, anzi, le consiglio di parlarne con il medico che la segue e di affidarsi a uno psicoterapeuta di sua fiducia.
Non si scoraggi, sono disagi che possono essere affrontati con una buona terapia congiunta.
Non si scoraggi, sono disagi che possono essere affrontati con una buona terapia congiunta.
Buongiorno, la diagnosi gliela può fare solo uno specialista, dopo averla visitata. Le consiglio quindi un consulto psichiatrico e un percorso di psicoterapia. Cordiali saluti.
Gentile utente, capisco quanto possa essere destabilizzante vivere queste sensazioni di distacco dalla realtà e dai propri pensieri. Quello che descrive—la percezione di estraneità rispetto a ciò che la circonda e i pensieri intrusivi—può avere diverse cause, non necessariamente legate alla schizofrenia. A volte, stati di ansia intensa o periodi di forte stress possono portare a episodi di derealizzazione o depersonalizzazione, che danno la sensazione di essere 'disconnessi' da sé stessi o dall’ambiente circostante.
Sarebbe importante approfondire con un professionista questi vissuti per comprenderne meglio l’origine e individuare strategie che possano aiutarla a gestirli. Credo sia importante esplorare quello che sta provando, così da farsi aiutare a ritrovare un senso di stabilità e benessere. Restando a disposizione, le auguro un grande in bocca al lupo!
Sarebbe importante approfondire con un professionista questi vissuti per comprenderne meglio l’origine e individuare strategie che possano aiutarla a gestirli. Credo sia importante esplorare quello che sta provando, così da farsi aiutare a ritrovare un senso di stabilità e benessere. Restando a disposizione, le auguro un grande in bocca al lupo!
Buongiorno,
Se lei già assume le goccine per l'ansia, le consiglio di fissare un appuntamento con il suo dottore e anche con il psichiatra per vedere le condizioni che sono cambiate. E dopodiché può iniziare in contemporanea anche una terapia psicologica.
Se lei già assume le goccine per l'ansia, le consiglio di fissare un appuntamento con il suo dottore e anche con il psichiatra per vedere le condizioni che sono cambiate. E dopodiché può iniziare in contemporanea anche una terapia psicologica.
Gentilissim*,
quello che descrive sembrerebbe proprio un episodio di depersonificazione/derealizzazione. Ovviamente per esserne sicuri si necessiterebbe l'incontro con il suo psichiatra di riferimento o psicologo psicoterapeuta così da contestualizzare l'accaduto, le sue emozioni e sensazioni e avere un quadro più chiaro. Il fenomeno di derealizzazione/depersonificazione avviene abbastanza spesso e non è sintomo di per sè di schizofrenia come nessun sintomo di per sè preso nella sua singolarità e manifestazione. Per questo è suggerito un consulto con uno specialista con cui può contestualizzare l'evento accaduto e comprenderne meglio il significato e manifestazione. Spero di averle dato un po' più di chiarezza, per qualsiasi cosa non esiti a contattarmi. Dott.ssa Tommasini
quello che descrive sembrerebbe proprio un episodio di depersonificazione/derealizzazione. Ovviamente per esserne sicuri si necessiterebbe l'incontro con il suo psichiatra di riferimento o psicologo psicoterapeuta così da contestualizzare l'accaduto, le sue emozioni e sensazioni e avere un quadro più chiaro. Il fenomeno di derealizzazione/depersonificazione avviene abbastanza spesso e non è sintomo di per sè di schizofrenia come nessun sintomo di per sè preso nella sua singolarità e manifestazione. Per questo è suggerito un consulto con uno specialista con cui può contestualizzare l'evento accaduto e comprenderne meglio il significato e manifestazione. Spero di averle dato un po' più di chiarezza, per qualsiasi cosa non esiti a contattarmi. Dott.ssa Tommasini
Gentile utente di mio dottore,
le manifestazioni di cui parla sono l'espressione di un disturbo d'ansia. Gli attacchi di panico al pari di altri disturbi di matrice ansiosa possono esser curati con successo attraverso l'ausilio combinato di farmacoterapia e psicoterapia. La prima importantissima sin tanto che il sintomo si esprimerà in maniera acuta, la seconda al fine di poter meglio comprendere le ragioni inconsce del malessere. Affianchi al trattamento farmacologico la psicoterapia, vedrà che con il tempo potrà guardare ad un benessere più a lungo termine.
Cordiali Saluti
Dott. Diego Ferrara
le manifestazioni di cui parla sono l'espressione di un disturbo d'ansia. Gli attacchi di panico al pari di altri disturbi di matrice ansiosa possono esser curati con successo attraverso l'ausilio combinato di farmacoterapia e psicoterapia. La prima importantissima sin tanto che il sintomo si esprimerà in maniera acuta, la seconda al fine di poter meglio comprendere le ragioni inconsce del malessere. Affianchi al trattamento farmacologico la psicoterapia, vedrà che con il tempo potrà guardare ad un benessere più a lungo termine.
Cordiali Saluti
Dott. Diego Ferrara
Buongiorno,
È importante sapere che i sintomi che descrive — come la sensazione di distacco dal proprio corpo, il percepire l’ambiente come estraneo o diverso, le difficoltà di concentrazione e i pensieri intrusivi — possono emergere in momenti di forte stress o ansia acuta. Queste esperienze rientrano nel quadro della derealizzazione e depersonalizzazione, che sono reazioni psicologiche a un sovraccarico emotivo, e non sono necessariamente segnali di schizofrenia o di un disturbo psicotico.
È vero che chi soffre di schizofrenia può avere una scarsa consapevolezza della propria condizione, ma il fatto che lei si renda conto dei cambiamenti che sta vivendo e che ne parli apertamente è un segnale importante di lucidità e autoconsapevolezza. Tuttavia, l’aggravamento della sintomatologia e l’emergere di pensieri che la spaventano sono segnali che non vanno trascurati: la cosa più importante ora è rivolgersi al suo medico curante o allo specialista che la segue, per valutare insieme la situazione e comprendere se sia necessario un aggiustamento della terapia o un supporto psicologico più mirato.
Cordiali Saluti,
Dott.ssa Carolina Giangrandi
È importante sapere che i sintomi che descrive — come la sensazione di distacco dal proprio corpo, il percepire l’ambiente come estraneo o diverso, le difficoltà di concentrazione e i pensieri intrusivi — possono emergere in momenti di forte stress o ansia acuta. Queste esperienze rientrano nel quadro della derealizzazione e depersonalizzazione, che sono reazioni psicologiche a un sovraccarico emotivo, e non sono necessariamente segnali di schizofrenia o di un disturbo psicotico.
È vero che chi soffre di schizofrenia può avere una scarsa consapevolezza della propria condizione, ma il fatto che lei si renda conto dei cambiamenti che sta vivendo e che ne parli apertamente è un segnale importante di lucidità e autoconsapevolezza. Tuttavia, l’aggravamento della sintomatologia e l’emergere di pensieri che la spaventano sono segnali che non vanno trascurati: la cosa più importante ora è rivolgersi al suo medico curante o allo specialista che la segue, per valutare insieme la situazione e comprendere se sia necessario un aggiustamento della terapia o un supporto psicologico più mirato.
Cordiali Saluti,
Dott.ssa Carolina Giangrandi
Gentile pz, comprendo la sua preoccupazione, considerato che è gia in carico le consiglio di confrontarsi con il medico specialista in modo tale da chiarire ogni suo dubbio e provare a capire cosa le sta accadendo prima di fare delle diagnosi errate che possono alimentare il suo disagio.
Saluti
Dott.ssa Erika Laurenzano
Saluti
Dott.ssa Erika Laurenzano
Gentilissimo, direi che si tratta di manifestazioni di derealizzazione/depersonalizzazione ovvero forme di difesa psichica da situazioni o esperienze particolarmente intense (o che si ritiengono particolarmente intense) da gestire.
In questo modo la "mente" si separa dalla situazione o dal proprio corpo in modo da mettersi al sicuro. Ciò che accade o che accadrà riguarderà il contesto o "solo" il corpo preservando quello che si ritiene prezioso ovvero la "mente".
Quindi escluderei manifestazioni schizofreniche.
Rimane la questione relativa alla gestione della situazione soverchiante (o ritenuta tale) e quindi capire cosa sta accadendo nella sua vita ed attrezzarsi per vederla per come è nella realtà ed affrontarla.
In questo modo la "mente" si separa dalla situazione o dal proprio corpo in modo da mettersi al sicuro. Ciò che accade o che accadrà riguarderà il contesto o "solo" il corpo preservando quello che si ritiene prezioso ovvero la "mente".
Quindi escluderei manifestazioni schizofreniche.
Rimane la questione relativa alla gestione della situazione soverchiante (o ritenuta tale) e quindi capire cosa sta accadendo nella sua vita ed attrezzarsi per vederla per come è nella realtà ed affrontarla.
Gentile utente, non mi è chiaro se insieme all'ansiolitico lei faccia anche una terapia psicologica (assolutamente necessaria).
Se questo non fosse penso che sia decisamente arrivato il momento di affrontare l'ansia e questi attacchi di panico in modo serio e approfondito con un percorso specialistico.
Il farmaco cura il sintomo ma non le cause , le quali vanno ricercate e guarite altrove.
Consiglio la terapia Ipnotica clinica. Diretta e abbastanza rapida , può farla online oppure in presenza o se preferisce una terapia psicocorporea in presenza, reputo entrambe molto efficaci per il suo caso.
Cordiali saluti
Se questo non fosse penso che sia decisamente arrivato il momento di affrontare l'ansia e questi attacchi di panico in modo serio e approfondito con un percorso specialistico.
Il farmaco cura il sintomo ma non le cause , le quali vanno ricercate e guarite altrove.
Consiglio la terapia Ipnotica clinica. Diretta e abbastanza rapida , può farla online oppure in presenza o se preferisce una terapia psicocorporea in presenza, reputo entrambe molto efficaci per il suo caso.
Cordiali saluti
Buongiorno,
capisco quanto possa essere destabilizzante e spaventante provare sensazioni di distacco dalla realtà, difficoltà di concentrazione e pensieri intrusivi. Vorrei rassicurarla sul fatto che ciò che descrive non indica necessariamente l'insorgenza di schizofrenia. È molto più probabile che si tratti di un'intensificazione dell'ansia o di uno stato di derealizzazione e depersonalizzazione, fenomeni che spesso si manifestano in persone con una storia di ansia e attacchi di panico. La derealizzazione è la sensazione che l’ambiente circostante sembri strano o diverso, quasi come se fosse estraneo o distante, mentre la depersonalizzazione è la percezione di essere distaccati da se stessi, come se ci si osservasse dall’esterno. Questi sintomi sono comuni in momenti di forte stress o ansia e spesso sono legati a un meccanismo di difesa del cervello che cerca di "disconnettersi" per proteggersi da un sovraccarico emotivo. Anche i pensieri intrusivi, come quelli di fare del male a qualcuno, sono più frequenti di quanto si possa pensare nelle persone con ansia o disturbi ossessivi. Il fatto che questi pensieri la turbino e la spaventino è in realtà un segnale che non ha alcuna intenzione di metterli in atto. Sono pensieri disfunzionali che possono diventare ricorrenti e intensificarsi proprio perché si prova angoscia nel notarli. Quando si cerca di combatterli o evitarli, tendono a rafforzarsi. Le consiglio di parlarne apertamente con il suo medico o con uno psicoterapeuta di fiducia, in modo da approfondire ciò che sta provando e ricevere il supporto più adeguato. La terapia cognitivo-comportamentale, ad esempio, può aiutarla a comprendere questi sintomi, ridurre il loro impatto e sviluppare strategie per gestire l’ansia in modo più efficace. Nel frattempo, provi a non farsi travolgere dalla paura che questi sintomi significhino qualcosa di più grave. Eviti di cercare risposte online o di monitorare eccessivamente i suoi stati mentali, perché questo potrebbe aumentare l'ansia. Si concentri su tecniche di grounding, come la respirazione profonda e la consapevolezza del presente, per contrastare la sensazione di distacco dalla realtà. Non è sola in questa esperienza e ci sono strategie efficaci per aiutarla a stare meglio. Affrontando questi sintomi con il giusto supporto, potrà ritrovare stabilità e benessere.
Cari saluti
Dott. Andrea Boggero
capisco quanto possa essere destabilizzante e spaventante provare sensazioni di distacco dalla realtà, difficoltà di concentrazione e pensieri intrusivi. Vorrei rassicurarla sul fatto che ciò che descrive non indica necessariamente l'insorgenza di schizofrenia. È molto più probabile che si tratti di un'intensificazione dell'ansia o di uno stato di derealizzazione e depersonalizzazione, fenomeni che spesso si manifestano in persone con una storia di ansia e attacchi di panico. La derealizzazione è la sensazione che l’ambiente circostante sembri strano o diverso, quasi come se fosse estraneo o distante, mentre la depersonalizzazione è la percezione di essere distaccati da se stessi, come se ci si osservasse dall’esterno. Questi sintomi sono comuni in momenti di forte stress o ansia e spesso sono legati a un meccanismo di difesa del cervello che cerca di "disconnettersi" per proteggersi da un sovraccarico emotivo. Anche i pensieri intrusivi, come quelli di fare del male a qualcuno, sono più frequenti di quanto si possa pensare nelle persone con ansia o disturbi ossessivi. Il fatto che questi pensieri la turbino e la spaventino è in realtà un segnale che non ha alcuna intenzione di metterli in atto. Sono pensieri disfunzionali che possono diventare ricorrenti e intensificarsi proprio perché si prova angoscia nel notarli. Quando si cerca di combatterli o evitarli, tendono a rafforzarsi. Le consiglio di parlarne apertamente con il suo medico o con uno psicoterapeuta di fiducia, in modo da approfondire ciò che sta provando e ricevere il supporto più adeguato. La terapia cognitivo-comportamentale, ad esempio, può aiutarla a comprendere questi sintomi, ridurre il loro impatto e sviluppare strategie per gestire l’ansia in modo più efficace. Nel frattempo, provi a non farsi travolgere dalla paura che questi sintomi significhino qualcosa di più grave. Eviti di cercare risposte online o di monitorare eccessivamente i suoi stati mentali, perché questo potrebbe aumentare l'ansia. Si concentri su tecniche di grounding, come la respirazione profonda e la consapevolezza del presente, per contrastare la sensazione di distacco dalla realtà. Non è sola in questa esperienza e ci sono strategie efficaci per aiutarla a stare meglio. Affrontando questi sintomi con il giusto supporto, potrà ritrovare stabilità e benessere.
Cari saluti
Dott. Andrea Boggero
Buonasera cara utente, ti consiglierei prima di tutto di rivolgerti al medico che ti ha prescritto questo farmaco visto che lo assumi da 8 anni, inoltre oltre al farmaco non ti è stato mai consigliato di affiancare a questa cura farmacologica un percorso di psicoterapia? Con la terapia potresti apportare nel tempo benefici tali da ridurre o addirittura sospendere i farmaci. Se hai dubbi o domande non esitare a contattarmi, sono disponibile anche per terapie online. Un caro saluto, d.ssa Cristina Sinno
Buonasera, i sintomi che lei descrive potrebbero essere compatibili con un quadro di depersonalizzazione/derealizzazione e pensieri intrusivi. Un percorso psicologico sarebbe necessario per indagarne le cause. Saluti
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