Buongiorno, come è possibile mantenere un contatto con una persona molto riservata che vive all’este

24 risposte
Buongiorno, come è possibile mantenere un contatto con una persona molto riservata che vive all’estero da oltre un anno e non si racconta? Mi ha detto non tengo contatti raccontando cosa faccio e dove. Gli affetti nel cuore e andiamo avanti. Non desidera corrispondenze e ha amici molto stretti che sente una volta all’anno. Così a volte parliamo di serie tv o film ma questo limita molto la conversazione Sapevo solo stava cambiando vita e lavoro vorrei chiedergli come va, se è felice e poterci parlare a voce dopo tanta chat, tanto che la prima volta che gli chiesi se quando fosse stato più libero era possibile farsi un saluto a voce mi disse contaci, tranquilla ma anche questo inverno non tornerò ( più volte mi ha detto ci saremmo rivisti per un saluto al suo ritorno in Italia e “aggiornato” nel merito) quando però gli richiesi dopo un mese mi disse io posso anche fartela una chiamata ma per dirsi cosa? Come stai? Tutto bene? Che non avevamo nulla da dirsi. Il mio psicologo dice che probabilmente intende dire che intigno sempre e sono pesante e questo gli fa dire magari cose che non pensa. Come posso mostrare interesse essendo discreta senza invadere i suoi spazi? Se da quanto ho capito esiste un desiderio di rivedersi o risentirsi a voce come mai fatica a metterlo in pratica? Dopo due settimane che non gli ho scritto e con le dovute riflessioni, capendo di aver esagerato e stressato, volendo mettere equilibrio, gli ho comunicato che non c’è bisogno di sentirsi così tanto per mantenere una amicizia e mi ha chiesto come stai? Tutto bene? Quando due settimane prima si sentiva esaurito dalla corrispondenza con me. Quindi penso un piacere di fondo nel restare in contatto esista ma detto questo, come gestisce i contatti con gli altri? Ho capito che non desidera cosi tanta presenza nella sua vita e anche che ormai ha la sua all’estero di cui non faccio parte ma vorrei capire se è possibile avere una amicizia e cosa contribuirebbe a far rilassare il rapporto? Dopo un anno di sola chat mi ha mandato un breve messaggio vocale molto sereno nei miei confronti. Sto lavorando molto su me stessa per mostrarmi cambiata ma non mi piace neanche vivere nell’illusione che sta alimentando. Come può evolvere al meglio e in maniera serena questa frequentazione nonostante la distanza e soprattutto nell’ottica di potersi rivedere o risentire di persona? Vorrei fosse lui a chiamare ma forse non si sente ancora pronto a farlo? Il silenzio può far evolvere in meglio facendomi percepire più distaccata?
Dott. Luca Rochdi
Psicologo, Psicologo clinico
Milano
Gentile utente, per rispondere alle sue domande, sarebbe interessante sapere di più del vostro rapporto. Sicuramente la distanza, non aiuta le relazioni ma se c'è volontà da parte di entrambi, i rapporti restano.
Se volesse approfondire queste dinamiche, resto a disposizione attraverso consulenze online.
Se dovesse avere dei dubbi, può scrivermi.
Dott. Luca Rochdi
Prenota subito una visita online: Consulenza online - 50 €
Per prenotare una visita tramite MioDottore, clicca sul pulsante Prenota una visita.

Risolvi i tuoi dubbi grazie alla consulenza online

Se hai bisogno del consiglio di uno specialista, prenota una consulenza online. Otterrai risposte senza muoverti da casa.

Mostra risultati Come funziona?
Dott.ssa Caterina De Galitiis
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo
Pescara
Buongiorno, leggendola mi è arrivata tanta confusione e bisogno di trovare una risposta, una via in mezzo a questa nebbia, ma devo dirle subito che questa soluzione può trovarla solo le. Lo psicologo può accompagnarla e indicarle le diverse vie, ma la scelta è sempre sua.
Detto questo, le relazioni non devono per forza seguire delle regole o dei prototipi specifici ma, in ogni caso, è essenziale che le persone coinvolte condividano lo stesso desiderio di condivisione. Da quello che scrive sembra che lei desideri una cosa e lui tutt’altra. Le chiedo, allora, cosa realmente rincorre in questa persona che le ha già espresso e dimostrato che non può e/o non vuole darle quello che vorrebbe?
Piuttosto che pensare a quale strategia attuare per ottenere un cambiamento, che non è assicurato avvenga, rifletta su di sé, su cosa cerca e cosa la trattiene in quel limbo in cui rincorre senza mai fermarsi.
Le auguro di trovare una risposta.
Dott.ssa Caterina De Galitiis
Dott.ssa Marina Lumento
Psicologo, Psicologo clinico, Professional counselor
Pescara
Gentilissima, capisco le tue preoccupazioni riguardo al mantenimento del contatto con questa persona riservata. È positivo che tu rifletta sulla tua presenza nella sua vita, cercando di rispettarne la riservatezza con messaggi leggeri e positivi su argomenti condivisi. Per quanto riguarda il desiderio di vedervi o sentirvi a voce, lascia che questa possibilità emerga naturalmente, considerando il breve messaggio vocale come un segno di apertura, ma rispettando il suo ritmo, dato che potrebbe avere difficoltà legate alla sua riservatezza o impegni personali. Il tuo impegno nel migliorare te stessa è lodevole, ma è essenziale mantenere un equilibrio realistico. Continua a essere autentica e chiara nella comunicazione. Il silenzio può essere riflessivo, ma valuta se rispecchia i suoi desideri o è dovuto ad altri motivi. Per una relazione serena, comprendi meglio le sue dinamiche di contatto con gli altri, rispettando i limiti che ha esposto. Mostra interesse autentico, sii paziente e lascia spazio per un'evoluzione naturale. Esplora insieme a lui il significato di un'amicizia a distanza e come entrambi possiate contribuire al suo mantenimento in modo soddisfacente. Un caro saluto, dr.ssa Marina Lumento.
Dott. Matteo Mossini
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Parma
Buonasera, perchè ci sia un rapporto occorre che intenzioni e modalità combacino o ci sia un minimo di reciprocità. Come fa a chiacchierare con una persona che non vuole farsi sentire? Corre il rischio di adattarsi alle esigenze di una persona che di fatto dimostra già col comportamento cosa pensa. Dovrebbe ragionare sulla possibilità di accettare le posizioni altrui anche se non sono in linea con le sue.
Dott. Daniele D'Amico
Psicologo, Psicologo clinico
Torre del Greco
Gentile utente, la ringrazio per aver condiviso i suoi dubbi con noi. Comprendo le sue difficoltà e le sue preoccupazioni, e mi dispiace per i vissuti negativi che queste le provocano. Qualora dovesse ritenerlo opportuno o necessario, mi rendo disponibile a cominciare con lei un percorso , che potrebbe tornarle utile per esplorare ed approfondire le sue emozioni, esperienze e valori al fine di trovare una strada percorribile e ritrovare la serenità.
Tenga a mente che il benessere mentale è una priorità, e trovare il professionista giusto può fare la differenza.
Qualora dovesse avere dubbi, domande, o perplessità riguardo al mio lavoro non esiti a contattarmi.
Un caro saluto, dott. Daniele D’Amico.
Prenota subito una visita online: Primo colloquio psicologico - 30 €
Per prenotare una visita tramite MioDottore, clicca sul pulsante Prenota una visita.
Buonasera, mi dispiacere leggere dalle sue parole che si sente confusa e non riesce a capire con chiarezza nè i pensieri dell'altra persona, nè i suoi desideri, nè il tipo di rapporta che questa vorrebbe avere con lei, perchè sembra incongruente. E immagino non sia facile sentirsi così confusi. Certamente, però, le ha manifestato di aver bisogno di non sentirsi costretto e forse un rapporto costante quotidiano di messaggi, lo fa sentire obbligato, costretto e questo non lo rende sereno. Dopo un paio di settimane di silenzio tra voi, invece, ha manifestato apertura e serenità nel messaggio vocale. Forse ha bisogno di spazio, anche temporale, per capire cosa vuole realmente e per fare ciò di cui sente l'esigenza per il puro piacere di farlo e non per abitudine o "costrizione". Dal mio punto di vista, è opportuno lasciargli il tempo e lo spazio che desidera. Qualora sentisse il bisogno di cambiare, di intensificare i vostri scambi, sono certa che lo farà. Spero di esserle di aiuto, cordiali saluti
Dott.ssa Sara Pascoli
Psicoterapeuta, Psicologo clinico, Psicologo
Trieste
Buona serata, sento emergere una certa ansia ed urgenza dalle sue parole, e lo comprendo. Non so quale sia la natura della relazione tra di voi: è un'amicizia? Una relazione sentimentale? Lei cosa vorrebbe dalla vostra storia? In entrambi i casi il fatto che il suo amico/a, mantenga una certa distanza potrebbe dipendere dal suo carattere che magari ha bisogno di spazio, e vive meglio in una relazione significativa qualitativamente ma meno stretta, cioè non ama essere contattata/o troppo spesso.
Lei invece sembra essere più bisognosa/o di contatto. Capisco la sua sofferenza ma credo che pressarlo/a troppo potrebbe produrre l'effetto contrario. Sarebbe interessante approfondire la natura di questo suo sentimento, e mentre aspetta che questa persona sia pronta e manifesti in modo più chiaro il suo interesse, potrebbe esserle utile coltivare anche amicizie più simili a lei, cioè maggiormente bisognose di vicinanza e contatto. Persone così la frustrerebbero di meno e creerebbero un rapporto più piacevole e reciproco. Mi rendo disponibile per ulteriori confronti anche on line e le auguro tante belle relazioni soddisfacenti. Un abbraccio.
Dott.ssa Silvia Di Chio
Psicoterapeuta, Psicologo, Terapeuta
Roma
Salve, non emerge dalle sue parole se questa è un'amicizia o una relazione sentimentale. In ogni caso mi sembra di capire che debba riflettere dentro di sé su cosa vuole e se questo rapporto può soddisfare o meno quello che lei cerca. Se l'investimento è reciproco o meno e quindi se continuare ad investire o meno in questo rapporto. Le sarebbe molto utile continuare a pensarci nel suo percorso analitico. In bocca al lupo.
Dott.ssa Valeria Randisi
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Casalecchio di Reno
Buonasera, cerca delle risposte e delle certezze in una situazione che non gliele dà. Lavori su come questo la fa sentire e su cosa quest'uomo rappresenti davvero per lei. Penso che il desiderio debba essere reciproco e che è solo nell'assenza che si può percepire il valore dell'altro. Cordiali saluti Dott.ssa Valeria Randisi
Dott.ssa Elena Sinistrero
Psicologo, Psicologo clinico
Torino
Gentile utente, grazie per essersi aperta con i dottori della piattaforma!
Mi spiace per la situazione che le crea disagio, ma mi sembra che anche con l'aiuto del suo psicologo lei stia riuscendo a trovare una quadra tra il suo bisogno di sentire questa persona e le richieste legittime di spazio e minor contatto. Continui a lavorare con fiducia su di sè, il cambiamento in lei medierà anche i rapporti intorno a lei.
Nella speranza che questo confronto possa esserle utile, resto a disposizione anche online.
Un caro saluto.
Dott.ssa Elena Sinistrero
Dott.ssa Elisa Folliero
Psicologo, Psicoterapeuta
Spino d'Adda
Buongiorno,
Mi sembra che debba essere un lavoro preliminare quello di consapevolezza dei suoi reali bisogni.
Sicuramente, lei afferma di avere una struttura di personalità per cui tende molto a poggiare sull'altro e a volte diventa un po' troppo richiestiva, tuttavia sembra che questa persona, a sua volta, non le stia trasmettendo serenità o sicurezza e quindi non le sia, attualmente, d'aiuto.
Per cui, riterrei utile, oltre che continuare il suo percorso in terapia al fine di migliorare il proprio funzionamento relazionale, capire con lui, in una comunicazione il più possibile esplicita e concisa, le reali intenzioni da parte di entrambe, allo scopo di reindirizzare la corrispondenza in virtù di un obiettivo chiaro e condiviso.

Sperando di esserle stata utile,
Dott.ssa Elisa Folliero
Dott.ssa Brunella Mobrici
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Legnano
Gentile utente, dalle sue parole arriva chiaramente un vissuto di disagio, sofferenza e affaticamento per questa relazione.
Non ci sono soluzioni o strategie per fare funzionare un rapporto e soprattutto il comportamento e le decisioni dell'altra persona non sono mai sotto il nostro controllo, questo è un aspetto da accettare.
La invito ad interrogarsi piuttosto sul perché lei rimane legata ad una relazione a distanza che le crea così tanto malessere e abbia riposto in un rapporto non del tutto soddisfacente per lei un investimento così importante, tanto da crearle confusione e disagio. Provi a parlarne con il suo psicologo.
Cordialmente
Dott.ssa Brunella Mobrici
Dott. Diego Ferrara
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Quarto
Buongiorno,
leggo che già è in terapia da un collega. Continui pure a lavorare sul senso che per lei ha questo rapporto. Credo ci siano molte riflessioni da fare in merito, e sul fatto che si faccia bastare una relazione del genere.
In bocca al lupo per il proseguimento del suo percorso terapeutico.
Cordiali Saluti
Dott. Diego Ferrara
Dott.ssa Arianna Savastio
Psicologo, Psicologo clinico
Milano
Gentilissima, ritengo rischioso interpretare le intenzioni e le motivazioni di un’altra persona, si rischia infatti di fare una sorta di lettura della mente, cosa impossibile e anche sbagliata. Le suggerisco di tener conto semplicemente dei fatti, anche se diversi da quelli che lei desidera. Se questo ragazzo non è portato per una comunicazione frequente e forse a prescindere da lei è più propenso ai rapporti diretti piuttosto che telematici, è bene rispettarlo. Più che cercare di convincere l'altro ad essere sulla sua stessa lunghezza d'onda le suggerisco di tenere conto di ciò che questa persona le ha espresso. Immagino che il vostro rapporto possa proseguire solo nella misura in cui questa persona si senta rispettata nel suo modo di essere. Probabilmente un silenzio da parte sua potrebbe permettere a questa persona di mostrare il suo interesse, se c'è. Penso però che sia utile che lei si chieda se fanno per lei i rapporti discontinui e poco assidui. Se così non fosse forse questa persona forse non è adatta a lei. A questo proposito le cito una frase di Harman Kaur molto bella che penso possa essere adatta alla sua situazione: “Resta dove tutto è reciproco”.
Le auguro il meglio e resto a disposizione. Dott.ssa Arianna Savastio
Dott.ssa Daniela Benedetto
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Buonasera
Mi sono chiesta mentre leggevo le sue parole: ma perché deve per forza mantenere un ‘rapporto’ di relazione se dall’altra parte questo ragazzo non condivide i suoi stessi desideri/bisogni?
A volte bisogna accettare la realtà e se non si fa si rischia l’idealizzazione.
Dovrà affrontare in psicoterapia queste problematiche e comprendere se è’ attiva una dinamica di questo tipo e comprendere a cosa le serva.
Credo che debba approfondire questi aspetti.
Un saluto caro
Dott.ssa Cristina Villa
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Genova
Gentile ragazza buonasera, perché ostinarsi a restare legata ad un rapporto insoddisfacente, con un desiderio unidirezionale e che quindi non può evolvere?
Talvolta la possibilità di separazione è ciò che ci permette di andare avanti con le nostre vite in modo curioso e vitale lasciando spazio a qualcosa e qualcuno di nuovo. Non si interroghi tanto sulle ragioni dell'altro ma sulle proprie.
Un caro saluto
Dott.ssa Cristina Villa
Dott.ssa Ilaria De Pretto
Psicologo, Psicologo clinico
Roma
La situazione che hai descritto sembra essere complessa e delicata. Mantenere una relazione o un'amicizia con una persona molto riservata, soprattutto quando vive all'estero e non mostra un grande desiderio di mantenere una comunicazione frequente, può essere una sfida.

Ecco alcune considerazioni e suggerimenti che potrebbero aiutarti a gestire questa situazione:

Rispetta la sua volontà: È importante rispettare il desiderio di questa persona di mantenere una certa distanza e riservatezza nella sua vita. Nonostante tu voglia mantenere il contatto, è fondamentale capire che non tutti hanno la stessa necessità di comunicazione o di condivisione delle proprie esperienze.
Comunicazione chiara: Hai già comunicato il tuo interesse e il tuo desiderio di rimanere in contatto, ma è fondamentale farlo in modo rispettoso e non invadente. Dichiara il tuo interesse per il suo benessere e mostra comprensione per le sue esigenze di spazio e privacy.
Ascolta: Quando hai l'opportunità di comunicare con lui, ascolta con attenzione ciò che ha da dire. Cerca di concentrarti su argomenti che potrebbero interessarlo e fagli sapere che sei lì per ascoltare e condividere.
Occasionali messaggi di apprezzamento: Di tanto in tanto, puoi inviare brevi messaggi di apprezzamento o auguri in occasione di occasioni speciali o eventi importanti nella sua vita. Questi gesti dimostrano che tieni a lui e alla vostra amicizia.
Rispetto per i tempi: È possibile che questa persona non si senta ancora pronta a fare una chiamata o a incontrarsi di persona. Rispetta i suoi tempi e non esercitare pressioni su di lui.
Evita di idealizzare: Cerca di evitare di idealizzare questa amicizia o di avere aspettative irrealistiche su come dovrebbe evolversi. Accetta che questa relazione potrebbe essere diversa da altre amicizie e che potrebbe essere caratterizzata da una comunicazione più limitata.
Lavora su te stessa: Continua a lavorare su te stessa e a concentrarti sul tuo benessere emotivo. Mantenere una mente aperta e un atteggiamento positivo può contribuire a mantenere una prospettiva più equilibrata sulla situazione.
In sintesi, è possibile mantenere un'amicizia con una persona molto riservata, ma è importante farlo con rispetto per le sue esigenze e i suoi limiti. Cerca di mantenere una comunicazione occasionalmente, senza forzare la situazione, e mostra comprensione e apprezzamento per la sua presenza nella tua vita, anche se è meno frequente di quanto vorresti. Il tempo potrebbe portare a un cambiamento nelle dinamiche della vostra amicizia, ma è importante essere pazienti e rispettare i suoi tempi.

Dott.ssa Francesca Gottofredi
Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Bologna
Nel mantenere un contatto con una persona molto riservata all'estero, rispetta i suoi bisogni di spazio e privacy. Mostra interesse in modo discreto, senza essere invadente. Lascia che il rapporto si evolva naturalmente nel tempo, permettendo che entrambi si sentano a proprio agio. Rimango a disposizione per ulteriori chiarimenti, Dott.ssa Francesca Gottofredi.
Dr. Michele Scala
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Padova
Capisco la tua situazione. Rispetta i suoi spazi e i suoi desideri, mantieni una comunicazione leggera e non invadente, focalizzandoti su argomenti comuni. Lascia che il rapporto si evolva naturalmente nel tempo. Cordiali






Dott.ssa Veronica Ruffato
Psicologo, Psicologo clinico
Castelfranco Veneto
Salve. Capisco quanto sia importante per lei mantenere questo legame e trovare un modo per avvicinarsi senza risultare invadente. Da ciò che racconta, questa persona sembra vivere i rapporti in modo riservato, forse come una difesa per proteggere la propria autonomia. Non significa che non ci tenga, ma che il suo modo di esprimere affetto è diverso dal suo.
Una cosa importante è però anche chiedersi cosa si desidera davvero: lei è a suo agio con questa distanza o desidera un legame più vicino? È importante rispettare i suoi confini, ma anche ascoltare i propri bisogni. Se ha bisogno, sono qui per parlarne ancora.
Saluti, dott.ssa Veronica Ruffato
Salve , a quanto pare lei ha già il suo psicologo di riferimento che avrà sicuramente un quadro più completo della situazione rispetto a noi che possiamo leggere soltanto una breve sintesi.
Lavorare su noi stessi è sempre fondamentale e non può che farci del bene anche per migliorare nelle relazioni,specialmente di coppia o conoscenza.
Oltre il nostro apporto nella relazione/conoscenza però occorre sempre considerare l’altro.
Nel caso in cui non ci fosse un reale e serio desiderio di conoscersi e condividere meglio lasciar andare
Buone cose, dott. Marziani
Dott. Giacomo Cresta
Psicologo, Psicologo clinico
Genova
Grazie per aver condiviso questa situazione. Questa persona sembra avere confini rigidi nelle relazioni, e il suo interesse si manifesta in modo discontinuo. Mantenere il contatto con leggerezza, senza insistere su chiamate o argomenti personali, potrebbe aiutarla a sentirsi più a suo agio. Il silenzio può creare spazio perché l’altro si avvicini spontaneamente, ma senza garanzie. Si chieda se questo rapporto le porta serenità o se alimenta aspettative frustranti. Forse, lasciar andare un po’ l’attesa potrebbe farle capire se il legame ha davvero margine di crescita.
Dr. Federico Alunni
Psicologo, Psicologo clinico
Perugia
Buongiorno, grazie per la sua condivisione. Da quanto descrive, emerge una relazione che sembra avere al centro un forte investimento emotivo da parte sua e, dall’altra parte, una modalità relazionale un pochino più ritirata, riservata e selettiva nei contatti. Capisco bene quindi la sua frustrazione perché questo squilibrio tra il desiderio di vicinanza (da parte sua) e il bisogno di distanza (da parte dell'altro) è come se generasse in lei confusione e un senso di incertezza.
Una relazione è sempre co-costruita: non è mai solo “colpa” di uno o “responsabilità” dell’altro. Ciascuno dei due contribuisce, con le proprie modalità, a determinare la forma che quella relazione prende. Come se la relazione fosse una terza persona, con le sue caratteristiche, i suoi punti di forza e fragilità.
Lei ha riflettuto su un possibile atteggiamento troppo insistente e sta lavorando per trovare un equilibrio più rispettoso degli spazi dell’altro. Questo è già un movimento importante, cambiare passo nella danza può invitare anche l’altro a cambiare. Credo che questo può anche permetterle quindi di scoprire più sé stessa e capirsi, senza però agire con l'intenzione di cambiare l'altro.
La sua domanda: “come posso mostrare interesse senza invadere i suoi spazi?” è centrale. Forse, più che trovare la “formula giusta” per avvicinarsi, può essere utile accettare che questo tipo di legame, se vuole continuare a esistere, lo farà in una forma necessariamente limitata e a tratti ambigua. A lei è il comportamento di lui sembra restituirle una concezione dell’affetto poco espressiva, ma per lui probabilmente sufficiente.
Mi chiedo comunque come mai non si concede di essere sé stessa, mettendosi al primo posto? E anche quanto di lei sta mettendo in questa relazione e cosa sta ricevendo davvero in cambio? E se potesse smettere di sperare che cambi, questa relazione le andrebbe ancora bene così com’è?
Dott. Andrea Boggero
Psicologo, Psicologo clinico
Genova
Buongiorno, dalla sua lunga e sentita riflessione emerge con chiarezza quanto questa relazione le stia a cuore e quanto, allo stesso tempo, la stia mettendo alla prova sul piano emotivo. È evidente che lei ha investito molto, in termini di pensieri, di attenzione, di disponibilità, e che oggi si trova sospesa tra il desiderio di mantenere un legame e la paura di illudersi, di forzare qualcosa o di non essere realmente parte della vita dell’altra persona. Questa oscillazione è faticosa e logorante, e merita di essere guardata con rispetto e delicatezza. La persona di cui parla sembra avere un modo molto particolare e molto preciso di stare nelle relazioni: poco racconto di sé, pochi contatti, tempi lunghi, confini molto netti. Questo non è necessariamente segno di disinteresse, ma indica una modalità relazionale estremamente riservata e autonoma. Il punto delicato, però, è che il suo modo di sentire e di desiderare il contatto è diverso. Lei sente il bisogno di sapere come sta, se è felice, di dare una voce a un affetto che per lei esiste ed è reale. In questo scarto tra il suo bisogno di vicinanza e il suo bisogno di distanza nasce gran parte della sofferenza che sta vivendo. Quando lui dice che non sente il bisogno di raccontare cosa fa e dove è, e che porta gli affetti nel cuore andando avanti, sta probabilmente esprimendo una visione dei legami molto interiore e poco basata sulla condivisione quotidiana. Questo, però, non cancella il fatto che per lei la condivisione sia invece una forma importante di nutrimento del rapporto. Nessuno dei due modi è sbagliato in sé, ma insieme possono creare molta confusione e frustrazione. Il fatto che, dopo un periodo di silenzio, lui le abbia chiesto come sta, e che le abbia inviato un messaggio vocale sereno, suggerisce che un piacere di fondo nel contatto esista davvero. Allo stesso tempo, la sua difficoltà a passare dalle parole ai fatti, come nel caso della chiamata o del rivedersi, indica che per lui questo passo è emotivamente complesso, forse impegnativo, forse carico di significati che fatica a gestire. Non è detto che questo dipenda da lei o da ciò che fa o non fa. A volte le persone desiderano un legame, ma temono l’intensità, le aspettative, o semplicemente il coinvolgimento che una voce, uno sguardo, un incontro reale portano con sé. Lei si chiede come mostrare interesse senza invadere. La risposta più autentica è che l’interesse può essere mostrato con piccoli gesti semplici, rispettando il suo stile, senza rincorrere, senza sollecitare continuamente, senza controllare i tempi dell’altro. Allo stesso tempo, è importante che lei non si costringa a diventare una persona che non è solo per adattarsi. Reprimere troppo i propri bisogni nel lungo periodo genera insoddisfazione, risentimento e senso di svalutazione. È molto significativo che lei stia lavorando su se stessa e cerchi un nuovo equilibrio. Questo è un passaggio prezioso. Tuttavia, è altrettanto importante che questo lavoro non diventi un tentativo di modellarsi per essere accettata a ogni costo. Il rischio, in questi casi, è quello di restare in una posizione di attesa continua, sperando che l’altro faccia un passo che forse non è in grado di fare, almeno ora. Il silenzio, come lei intuisce, può talvolta aiutare a riequilibrare le distanze, far emergere con maggiore chiarezza che tipo di desiderio c’è dall’altra parte, ridurre la pressione. Ma il silenzio funziona solo se nasce da una scelta di rispetto per se stessi, non da una strategia carica di aspettative. Se dentro di sé lei resta in attesa, contando i giorni, interpretando ogni segnale, allora il silenzio non la protegge davvero. Quanto alla possibilità di far evolvere questa frequentazione in modo sereno, è fondamentale che lei si chieda cosa sia sostenibile per lei, non solo cosa potrebbe far rilassare lui. Una relazione, anche amicale, vive dell’incontro tra due disponibilità, non dell’adattamento unilaterale. Se oggi questo legame può esistere solo nella forma di scambi sporadici, leggeri, senza richieste di maggiore vicinanza, allora lei ha il diritto di chiedersi se per lei questo è sufficiente o se, col tempo, rischia di farla sentire sempre un po’ fuori dalla vita dell’altro. Il desiderio che sia lui a chiamare è comprensibile. In quel gesto lei vedrebbe una scelta, un’iniziativa, una conferma concreta. È possibile che lui oggi non si senta pronto, ma è altrettanto vero che il suo bisogno di una forma più viva di contatto è legittimo. Tenere insieme queste due verità senza annullarne una è la sfida più delicata. Forse il punto centrale, più ancora del capire cosa farà lui, è che lei possa continuare a chiarire dentro di sé che posto desidera avere nelle relazioni, che tipo di presenza la fa sentire serena, vista, rispettata. Da questo chiarimento interiore nasce anche una comunicazione più tranquilla, meno carica di attese e meno dolorosa se l’altro non riesce a rispondere come lei spererebbe. Resto a disposizione. Dott. Andrea Boggero

Stai ancora cercando una risposta? Poni un'altra domanda

  • La tua domanda sarà pubblicata in modo anonimo.
  • Poni una domanda chiara, di argomento sanitario e sii conciso/a.
  • La domanda sarà rivolta a tutti gli specialisti presenti su questo sito, non a un dottore in particolare.
  • Questo servizio non sostituisce le cure mediche professionali fornite durante una visita specialistica. Se hai un problema o un'urgenza, recati dal tuo medico curante o in un Pronto Soccorso.
  • Non sono ammesse domande relative a casi dettagliati, richieste di una seconda opinione o suggerimenti in merito all'assunzione di farmaci e al loro dosaggio
  • Per ragioni mediche, non verranno pubblicate informazioni su quantità o dosi consigliate di medicinali.

Il testo è troppo corto. Deve contenere almeno __LIMIT__ caratteri.


Scegli il tipo di specialista a cui rivolgerti
Lo utilizzeremo per avvertirti della risposta. Non sarà pubblicato online.
Tutti i contenuti pubblicati su MioDottore.it, specialmente domande e risposte, sono di carattere informativo e in nessun caso devono essere considerati un sostituto di una visita specialistica.