Buongiorno, acquisto sempre latte crudo per poi fare lo jogurt, l' ultimo che ho acquistato era un p

12 risposte
Buongiorno, acquisto sempre latte crudo per poi fare lo jogurt, l' ultimo che ho acquistato era un po' strano: a galla si notavano alcune piccole gocce gialle che non venivano assorbite/miscelate nel latte, riapparivano anche dopo aver mescolato bene. Le ho tolte con un cucchiaio e gettate via. Cosa potevano essere? Grazie mille per la risposta.
Gentile paziente,
I due principali pigmenti che potrebbero essere presenti nel latte sono i carotenoidi, che colorano di giallo la fase grassa, e la riboflavina, che conferisce, generalmente al siero, una tonalità giallo-verde fluorescente.
I carotenoidi sono esclusivamente sintetizzati nel mondo vegetale, mentre gli animali li usano come precursori per la sintesi della vitamina A.
Nel latte, i carotenoidi sono stoccati nei globuli di grasso e sono responsabili del colore giallo del latte.
Inoltre, il consumo di latte crudo può provocare gravi malattie a causa della presenza di batteri nocivi come Salmonella, Campylobacter ed Escherichia coli produttore di Shiga-tossine (STEC), ha fatto bene a bollire il latte crudo per fare lo yogurt perchè un certo grado di contaminazione é sempre possibile. Tuttavia con la bollitura si perdono molte vitamine che sono termolabili e anche una certa percentuale di proteine, in particolare la caseina.
Cordialmente
Dott.sa F.A.

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Il latte crudo è un alimento poco conservabile (dai 2 ai 4 giorni a 4°C), quindi spesso si rende necessaria la pastorizzazione, l'ultra-pastorizzazione (UHT) o peggio ancora l'ultra-pastorizzazione ad alta temperatura che lo trasformano in una bevanda bianca all’aroma di latte che poco somiglia dal punto di vista nutrizionale al prodotto di partenza. Infatti tali trattamenti indeboliscono il valore nutrizionale del latte diminuendo i livelli di vitamina B1, B6, B12 e C e denaturando molte proteine del siero.
Quindi il consiglio che le posso dare è quello di usare il latte crudo riscaldandolo ad una temperatura costante non superiore ai 39-40°C, in quanto la bollitura inattiverebbe o distruggerebbe numerose componenti proteiche e vitaminiche del latte crudo.
Distinti saluti
Dr Luca Agostini
Buonasera, innanzitutto vorrei tranquillizzarla sulla natura di quelle goccioline gialle che galleggiavano in sospensione nel latte: erano semplicemente goccioline di grasso che si erano separate dalla fase acquosa, in quanto il latte crudo non subisce il processo di omogenizzazione necessario per stabilizzare l'emulsione, tipica del latte, che per sua stessa definizione è una miscela temporaneamente stabile di due sostanze naturalmente immiscibili tra loro, in questo caso i globuli di grasso (fase dispersa) e soluzione acquosa (fase disperdente).
Il processo di omogenizzazione che viene quasi universalmente utilizzato nei processii di trattamento del latte pastorizzato o sterilizzato, ha lo scopo di ridurre le dimensioni dei globuli di grasso, aumentando la stabilità dell’emulsione ed evitando o rallentando l’affioramento del grasso nel latte alimentare, processo al quale non viene invece sottoposto il latte crudo, determinando la possibilità di separazione di fase, come da lei constatato.
Sperando di aver risposto in modo esaustivo alla sua domanda, vorrei raccomandarle di sottoporre a bollitura il latte crudo prima di consumarlo, in quanto può essere una fonte di batteri nocivi, quali Campylobacter, Salmonella, ed Escherichia coli produttore della tossina Shiga, Bacillus cereus, Brucella abortus, Brucella melitensis, Listeria monocytogenes, Mycobacterium bovis (Tubercolosi bovina), staphylococcus aureus, Yersinia enterocolitica, Yersinia pseudotuberculosis, Corynebacterium spp., Streptococcus suis subsp. virus dell'encefalite zooepidemica, parassiti Toxoplasma gondii, il Cryptosporidium parvum e dal virus delle zecche (TBEV), come specificato e raccomandato dall'EFSA e dall'ISS.
Rimango a disposizioni per altri eventuali chiarimenti.
Buongiorno, è impossibile risponderle con questa descrizione. Cordiali saluti
Buongiorno, in base alla descrizione, probabilmente le goccioline che vedeva in superficie erano di grasso, separate dalla soluzione acquosa. Come accennato dai colleghi, raccomando la corretta procedura delle norme igienico sanitarie e in particolare la corretta bollitura del latte crudo prima di consumarlo, così da evitare eventuali batteri presenti. Cordiali saluti
Buongiorno, le goccioline che ha notato molto probabilmente sono delle goccioline di grasso che si sono separate dalla fase acquosa dl latte. Il colore è dato dai carotenoidi che essendo lipofili si sciolgono nella parte grassa conferendo un colore giallino (lo stesso colore che ritrova nel burro). Il fatto che on le sia capitato altre volte è perchè il latte può essere diverso in base alla stagione e a cosa ha mangiato la mucca, soprattutto se vive al pascolo.
Buonasera, essendo dubbi i pigmenti a cui fa riferimento, le consiglio di buttare l'alimento che potrebbe risultare pericoloso.
E' sempre bene agire in via preventiva, soprattutto se si parla di cucina casalinga, strumenti non industriali con metodo di controllo HACCP e se si parla di latte crudo.
Cordialità
Buongiorno. il colore è dovuto ai carotenoidi....liposolubili (infatti il burro non è completamente bianco in genere). Il latte è un alimento facilmente deperibile. Se conservato male oltre le date prescritte si sentirebbe comunque un gusto ed un odore non molto piacevole.
Le gocce che ha notato potrebbero essere piccole micelle di grasso separatosi dal latte. Questo fenomeno può essere più evidente nel latte crudo, poiché non è stato sottoposto al processo di omogeneizzazione, che rompe i globuli di grasso in particelle più piccole, come avviene nel latte commerciale. Tuttavia, senza un'analisi di laboratorio, è difficile determinare con certezza la loro origine. Presti sempre molta attenzione alla freschezza e alla sicurezza dei prodotti lattiero-caseari che consuma, specialmente se intende fermentarli per produrre yogurt o altri alimenti.
Buongiorno,
dalla sua descrizione potrei osare nel dire che sono goccioline di grasso che si separano dalla fase liquida del latte.
Come anticipato dai miei colleghi le ricordo di non sottovalutare l'importanza della bollitura (pastorizzazione casalinga) del latte crudo, così da evitare eventuali intossicazioni alimentari.
Cordialmente
Dr.ssa S. Bonsignori
Gentile paziente probabilmente si tratta semplicemente del grasso presente nella composizione del latte che si è separato dalla componente acquosa e non essendo idrosolubile lo vede galleggiare. tuttavia consiglio di bollire il latte crudo al fine di evitare possibili intossicazioni. Un ottimo yogurt può tranquillamente prepararlo anche con un latte intero fresco di alta qualità, presenti in commercio. Cordiali saluti dott.ssa Luciana Piarulli
Buongiorno, benissimo fare lo yogurt in casa, la quantità di fermenti è nettamente superiore a quello dello yogurt prodotto industrialmente. Faccia attenzione a partire dal latte crudo, possono esserci microrganismi patogeni come quelli elencati dai colleghi, ed anche la famiglia dei Clostridium, oltre al bacillo tubercolare. Le consiglio di partire dal latte pastorizzato, intero o scremato.
Cordiali saluti

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