Buongiorno a tutti Sono una ragazza di 22 anni. 3 mesi fa circa sono stata lasciata dal mio ragazzo

24 risposte
Buongiorno a tutti
Sono una ragazza di 22 anni. 3 mesi fa circa sono stata lasciata dal mio ragazzo dopo quasi due anni di relazione. Premetto che è stata la prima storia importante per entrambi e nel momento in cui ci siamo messi insieme lui stava uscendo da un periodo di depressione. È un ragazzo molto sensibile, rimugina tanto. Tra di noi non c'erano problemi concreti, stavamo benissimo insieme, eravamo felici. Nelle due settimane precedenti alla rottura però ho iniziato a sentirlo distante e ho tirato fuori il problema per capire a cosa fosse dovuto. Lui era molto confuso perciò gli ho detto di prendersi del tempo per capire cosa stesse succedendo; dopo due giorni mi ha lasciata con motivazioni a mio parere superabili insieme, quali la paura del futuro, la paura della distanza (abitiamo ad un'ora di distanza circa), e altre piccolezze che nella mia concezione erano superficiali, dicendomi però di non volermi assolutamente perdere, di voler restare in contatto e che non avrebbe trovato mai più nessun altra come me. Io gli ho chiesto di non vederci ne sentirci per un po' per realizzare la cosa. Sentendomi serena gli ho chiesto un confronto faccia a faccia circa una settimana fa. Durante l'uscita lui si è aperto, dicendomi di non essere felice, di provare ancora sentimenti per me, di stare male e odiarsi per quello che ha fatto ma di essere comunque convinto che la decisione di lasciarsi fosse la scelta giusta perché si sente ancora molto confuso e sopraffatto da queste paure.
Il mio dispiacere più grande è pensare che lui si sia arreso a questi pensieri e non provi ad affrontarli, rinunciando alla felicità che avevamo insieme e che mi ha confermato di aver perso. Vorrei tanto aiutarlo a mettere insieme questi pensieri perché mi ha confessato di non volerne parlare con nessuno, però so che non è il mio compito e che dovrebbe trovare gli strumenti per affrontare da solo le sue paure.
Sono molto combattuta perché credo sia davvero un peccato arrendersi così e rinunciare alla felicità e all'amore che avevamo. Non riesco a mettermi l'anima in pace. Cosa dovrei fare?
Dott.ssa Francesca Coricelli
Psicoterapeuta, Psicologo, Terapeuta
Roma
Gentile utente, grazie per la condivisione della sua storia. Immagino che sia doloroso per lei vivere in questa situazione, è stata una relazione importante per lei e il suo affetto nei confronti del ragazzo si denotano anche dalla preoccupazione che lei nutre nei suoi confronti, volendolo aiutare. Le posso dire che, anche se la nostra volontà di aiutare una persona a noi cara è molto forte, l’ultima decisione spetta sempre alla persona in questione. Il ragazzo le ha gia fornito delle risposte, probabilmente sta cercando di “prendersi cura” di alcuni aspetti di sé (sta male, si odia) per poter far stare bene anche un’altra persona che sarà al suo fianco, e per farlo magari ha bisogno di essere lui stesso felice in primis. Se avesse voglia di approfondire ancora rimango a disposizione ad accogliere il suo vissuto.
Dott.ssa Francesca Coricelli

Risolvi i tuoi dubbi grazie alla consulenza online

Se hai bisogno del consiglio di uno specialista, prenota una consulenza online. Otterrai risposte senza muoverti da casa.

Mostra risultati Come funziona?
Dott.ssa Valeria Randisi
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Casalecchio di Reno
Buongiorno, comprendo il disagio che sta provando, risente della confusione e delle contraddizioni poste da questo ragazzo. Come lei stessa ha detto, lui dovrebbe essere aiutato in tal senso e visto che vi sentite può anche proporglielo. D'altra parte c'è lei che rimane in un limbo senza nessuna scelta ben definita. Credo che nulla può fare se non prendersi cura di sé e magari cercare uno spazio di ascolto con un professionista per elaborare le sue emozioni e i sentimenti dati da questa rottura di fatto.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Dott.ssa Lucrezia Lovisato
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Torino
Buongiorno cara Utente, comprendo che la situazione che sta vivendo le stia causando malessere.
é assolutamente naturale a qualsiasi età. ma in particolar modo la vostra che possano nascere dubbi ed incertezze ed ognuno di noi ha i propri tempi e modi per trovare la propria strada e le risposte che sta cercando, purtroppo è un viaggio che il suo fidanzato dovrà fare da solo o se ne sentirà l'esigenza con un professionista, in modo tale che le decisioni che prenderà saranno proprie e orientate al suo benessere.
In questo momento può perdersi cura di se stessa e del dolore che la separazione porta.
Dott.ssa Lovisato
Dott.ssa Ilaria Rasi
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Bologna
Buongiorno, prima di tutto: sei stata molto coraggiosa e responsabile nello scegliere di tirare fuori il problema. Mi complimento anche per la lucidità con cui hai scelto di mettere distanza tra te e la confusione che appartiene solo a lui. Sentendosi confuso, sembra per lui difficile in questo momento osservare le paure che sente in modo obiettivo. Dal tuo punto di vista, capisco il desiderio di intervenire e credo che l'aiuto migliore sia proporre a lui di rivolgersi ad uno psicologo/a con cui esplorare ciò che sente e pensa. Questo non tanto con lo scopo di ritornare in relazione, quanto con l'intento di prendersi cura di sé per poi decidere della relazione. Rimango a disposizione, un saluto
Dott.ssa Giorgia Colombo
Psicologo, Psicologo clinico
Lentate sul Seveso
Buongiorno,
grazie per aver condiviso la sua situazione. Dalle sue parole emerge il dolore che sta provando e immagino non sia facile accettare questa decisione.
Nonostante voglia il meglio per lui, comprensibilmente, l'intraprendere o meno un eventuale percorso psicologico spetta solo a lui, se e quando sarà pronto.
Potrebbe esserle di aiuto in questo difficile momento uno spazio di ascolto e sostegno per la sofferenza che sta provando.
Le mando un caro saluto,
Dott.ssa Giorgia Colombo
Dott.ssa Elisa Manfredi
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Milano
Buonasera e grazie per la sua condivisione. Ha ragione. È un peccato ed è tutto molto doloroso, ma ci vuole tempo. E qualora facesse troppo male, vale la pena chiedere aiuto. Un caro saluto
Dott.ssa Cristina Campigli
Psicologo, Terapeuta, Psicologo clinico
Sarnico
Gentilissima, accolgo e comprendo il suo disagio. Il suo ragazzo ha bisogno di aiuto ma deve avere la consapevolezza di volerlo ed essere lui a decidere di farsi aiutare. Buone cose!
Dr. Vincenzo Cappon
Psicologo, Psicoterapeuta, Terapeuta
Castiglione delle Stiviere
Salve. Le sembrerà strano ma molte persone pensano di non meritarsi di essere felici, potrebbe essere il caso del suo ragazzo. Per verificarlo provi a ritornare da lui con un atteggiamento meno felice, introduca un pó di infelicità nella vostra felicità.
Un caro saluto.
Dr. Massimo Montanaro
Psicologo clinico, Psicologo
Crema
Carissima, credo che lei si stia già muovendo nella direzione giusta suggerendo al suo ragazzo di farsi aiutare; l'ideale potrebbe davvero essere che si facesse aiutare da un professionista avviando una consulenza psicologica affinché una figura neutrale possa favorire la comprensione di questo ritiro e sentimento di tristezza. Di certo è molto importante che lei faccia sentire la sua vicinanza e l'idea che il superare insieme gli ostacoli fortifica il rapporto ed educa ad affrontare le crisi senza considerarle solo situazioni da evitare. Sono a vostra disposizione, anche da remoto. Cordiali saluti. Dottor Montanaro
Dott. Francesco Damiano Logiudice
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè capisco quanto questa situazione possa impattare sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale innanzitutto che lei faccia chiarezza circa ciò che sente e ciò che prova verso questa persona, ritagliandosi uno spazio d'ascolto per elaborare pensieri e vissuti emotivi legati alla situazione descritta pertanto la invito a richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Dott. Matteo Mossini
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Parma
Gentile, per quanto doloroso possa apparire ad ognuno spetta la responsabilità di "curarsi". Rischierebbe di diventare la sua terapeuta altrimenti e il rapporto non sarebbe più simmetrico. Quello che può fare è provare nuovamente a sensibilizzarlo sul fatto che converrebbe intraprendere un percorso personale per lavorare sulle questioni che lo tormentano
Dott. Diego Ferrara
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Quarto
Buongiorno,
Il suo disagio proviene dalla fine di questa relazione così tormentata. Non riesce a dare un significato a quanto accaduto e questo peggiora la situazione. L' aiuto di uno specialista in questo momento potrebbe aiutarla a fare chiarezza e a mettere ordine. Potrebbe riuscire cosi ad elaborare questa perdita per lei ancora troppo dolorosa.
Un caro saluto
Dott. Diego Ferrara
Dott.ssa Marina Lumento
Psicologo, Psicologo clinico, Professional counselor
Pescara
Gentilissima, comprendo quanto sia difficile e dolorosa la situazione che stai attraversando. La fine di una relazione significativa può portare con sé una serie di emozioni complesse da gestire. È importante ricordare che ogni individuo affronta il dolore e la confusione in modi diversi, e il tuo ex ragazzo sembra stia vivendo un momento di grande incertezza.
Hai dimostrato un notevole livello di empatia e preoccupazione nei confronti del tuo ex ragazzo, il che è ammirevole. Tuttavia, è anche cruciale riconoscere che ognuno deve intraprendere il proprio percorso personale di crescita e comprensione. Come hai correttamente indicato, non è compito tuo risolvere i suoi conflitti interiori.
Ciò che puoi fare, invece, è concentrarti su te stessa e sul tuo benessere emotivo. È normale sentirsi combattuti in una situazione del genere, ma è essenziale anche prendersi cura di te stessa durante questo periodo. Cerca di dedicare tempo alle attività che ti appassionano, alle amicizie che ti sostengono e alle esperienze che contribuiscono al tuo sviluppo personale.
Se il tuo ex ragazzo ha deciso di non parlare con nessuno riguardo ai suoi pensieri e alle sue paure, rispetta la sua scelta. L'importante è che tu mantenga la tua via di comunicazione aperta e rispettosa, nel caso in cui dovesse sentirsi pronto per condividere. Nel frattempo, potrebbe essere utile cercare il supporto di amici di fiducia, familiari o addirittura uno psicologo, per esplorare i tuoi sentimenti e ricevere un sostegno emotivo.
Ricorda che i sentimenti di tristezza e confusione che stai sperimentando sono normali in questa fase. Con il tempo, potresti riuscire a trovare una prospettiva diversa sulla situazione e a concentrarti su nuove opportunità e crescita personale. Un caro saluto. A sua disposizione. Dr.ssa Marina Lumento.
Dr. Barbara Civera
Psicologo, Psicoterapeuta
Torino
Tutto corretto: non è tuo compito "curarlo", non gioverebbe a nessuno. Ma andrebbe spronato a cercare aiuto. Essere sopraffatti dalle paure finisce per tradursi nella paura di vivere, condannandosi a scelte che non portano né alla felicità né alla crescita personale. La vita è intrisa di difficoltà, è importante sentirsi abbastanza forti per affrontarle. Puoi continuare ad incoraggiarlo a intraprendere un percorso personale, magari iniziando a fare alcuni primi colloqui gratuiti. Potrebbe toccare con mano l'utilità di un professionista e rendersi conto che non è così difficile aprirsi (in fondo è il nostro lavoro, mettere le persone a proprio agio!). Tuttavia, se non dovesse accettare.
Dr. Barbara Civera
Dott.ssa Silvia Marcelletti
Psicologo, Psicologo clinico
Parma
Gentile utente, buongiorno.
Molto spesso ci sono persone che credono realmente di non meritarsi le cose belle della vita.
Sicuramente il suo ragazzo è ancora fragile e sta risentendo degli strascichi che la depressione ha lasciato.
Torni da lui, facendogli credere che deve imparare a vivere anche le emozioni belle.
In bocca al lupo
Dott.ssa Silvia Marcelletti
Dott.ssa Ilaria De Pretto
Psicologo, Psicologo clinico
Roma
Ciao,

capisco la tua sofferenza e la tua confusione. La fine di una relazione è sempre un evento traumatico, soprattutto quando è improvvisa e non si capiscono le ragioni.

Da quello che mi hai raccontato, sembra che il tuo ex sia un ragazzo sensibile e rimugina molto. Questo può portare a pensieri negativi e a insicurezza, che possono essere molto debilitanti.

È comprensibile che tu voglia aiutarlo a superare queste paure e a trovare la felicità. Tuttavia, è importante ricordare che non è tuo compito risolvere i suoi problemi. Lui deve essere la persona che prende in mano la propria vita e affronta le proprie difficoltà.

L'unico modo per aiutarlo davvero è essere presente per lui, mostrandogli amore e comprensione. Puoi farlo senza entrare nel merito delle sue paure. Ascoltalo, lascialo sfogare, e ricordagli che ci sei per lui.

Se lui è davvero intenzionato a superare i suoi problemi, alla fine lo farà. Ma deve essere lui a prendere questa decisione.

Nel frattempo, tu devi occuparti di te stessa. Lascia andare il dolore e la rabbia che stai provando, e concentrati su te stessa e sulla tua felicità.

Ecco alcuni consigli per aiutarti a superare la fine della relazione:

Concediti del tempo per piangere e per elaborare il lutto.
Parla con qualcuno di cui ti fidi, come un amico, un familiare o un terapeuta.
Dedicati a attività che ti fanno stare bene, come il tempo con gli amici, la famiglia o gli hobby.
Non aver paura di chiedere aiuto se ne hai bisogno.
So che è difficile, ma è importante ricordare che non sei sola. Ci sono molte persone che hanno vissuto esperienze simili e che sono riuscite a superarle.

Ti auguro di trovare la forza e la serenità per andare avanti.
Dott.ssa Francesca Gottofredi
Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Bologna
Ciao! Mi dispiace sentire che stai passando attraverso questa situazione difficile. È importante ricordare che non sei responsabile per le paure e le scelte del tuo ex-ragazzo. La tua priorità dovrebbe essere prenderti cura di te stessa e del tuo benessere emotivo. Sebbene tu possa desiderare aiutare il tuo ex-ragazzo, è importante rispettare la sua decisione di affrontare le sue paure da solo. Cerca di concentrarti su te stessa, sul guarire e sul trovare la tua felicità. Parlando con un professionista, come uno psicologo, potresti ricevere sostegno e aiuto per elaborare questa esperienza e trovare la tua strada verso la pace interiore.
Dott. Daniele D'Amico
Psicologo, Psicologo clinico
Torre del Greco
Gentile utente, la ringrazio per aver condiviso i suoi dubbi con noi. Comprendo le sue difficoltà e le sue preoccupazioni, e mi dispiace per i vissuti negativi che queste le provocano. Qualora dovesse ritenerlo opportuno o necessario, mi rendo disponibile a cominciare con lei un percorso , che potrebbe tornarle utile per esplorare ed approfondire le sue emozioni, esperienze e valori al fine di trovare una strada percorribile e ritrovare la serenità.
Tenga a mente che il benessere mentale è una priorità, e trovare il professionista giusto può fare la differenza.
Qualora dovesse avere dubbi, domande, o perplessità riguardo al mio lavoro non esiti a contattarmi.
Un caro saluto, dott. Daniele D’Amico.
Prenota subito una visita online: Consulenza psicologica - 30 €
Per prenotare una visita tramite MioDottore, clicca sul pulsante Prenota una visita.
Dott.ssa Roberta Micheletti
Psicologo, Psicologo clinico, Neuropsicologo
Ladispoli
Cara utente, capisco quanto questa situazione possa essere dolorosa e complessa per te. È normale sentirsi combattuti quando una relazione finisce, soprattutto quando entrambi avete ancora dei sentimenti l'uno per l'altro. Dalla tua descrizione emerge chiaramente il tuo desiderio di aiutarlo, ma hai anche riconosciuto un punto importante: non è il tuo compito risolvere le sue paure. Il tuo ex sta affrontando delle difficoltà personali che solo lui può realmente elaborare e superare.
Il tuo desiderio di sostenerlo è comprensibile, ma è fondamentale che tu dia priorità anche al tuo benessere emotivo. Può essere utile cercare di accettare che, al momento, lui non è pronto per un impegno nella relazione, e che tu non puoi cambiare questo fatto, per quanto doloroso possa essere.
Concediti il tempo necessario per elaborare questa perdita, e non avere fretta di "metterti l'anima in pace". L'accettazione è un processo, non un obiettivo immediato. Riconoscere i tuoi bisogni emotivi e dare spazio alle tue emozioni è il primo passo per guarire.
Resto a disposizione, dott.ssa Roberta Micheletti





Dr. Emanuele Antonietti
Psicologo, Psicologo clinico
Forlì
Buongiorno, da quanto leggo mi sembra che entrambi stiate attraversando due momenti diversi della vostra vita, e ciò si sta ripercuotendo nella vostra relazione: se da una parte lei ripone molta sicurezza nel rapporto che avete costruito in questi due anni, al punto da vedere le difficoltà che di recente sono emerse come superabili, dall’altra il suo ex sta vivendo un periodo più complicato che lo ha portato a maturare l’idea di non proseguire con la vostra storia. Questa decisione, per quanto combattuta e difficile, agli occhi di lui rappresenta la cosa migliore per entrambi. I sentimenti che prova per lei sono fuori discussione, eppure il peso delle sue paure e preoccupazioni è tale da essere diventato insopportabile.
Comprendo che lei veda l’arrendersi di fronte alle difficoltà ed il rinunciare al bello che c’è stato nella vostra relazione sin qui come un peccato, eppure non vedrei necessariamente tutto ciò come la fine della vostra storia, se non l’inizio di una nuova fase: capisco anche quanto lei sia legata ed affezionata a ciò che avete avuto finora, mentre il futuro per definizione è incerto e poco anticipabile. Ritengo però che questa persona sia fortunata ad avere nella sua vita qualcuno come lei, che lo conosce bene e saprà aiutarlo nel modo migliore per lui.
Dott. Andrea Boggero
Psicologo, Psicologo clinico
Genova
Buonasera, posso sentire chiaramente il suo dispiacere e la sua frustrazione nel vedere una persona a cui tiene lasciarsi sopraffare dalle proprie paure, rinunciando a qualcosa che per entrambi era significativo. È una sensazione dolorosa, soprattutto perché da quello che racconta non è venuto meno l’affetto tra voi, ma sembra che lui sia intrappolato in un conflitto interno che non riesce a risolvere. Quello che sta provando è assolutamente comprensibile. Quando una relazione finisce senza una motivazione concreta e tangibile, il senso di ingiustizia può essere molto forte. Vorrebbe poterlo aiutare, guidarlo a superare le sue paure, ma allo stesso tempo è consapevole che questa non è una responsabilità che può prendersi da sola. Ed è proprio questa consapevolezza che le suggerisce la strada più sana da seguire. Dal punto di vista cognitivo-comportamentale, ciò che rende difficile accettare questa situazione è il modo in cui il suo pensiero si focalizza sull’idea che lui “si stia arrendendo” e che lei, forse, potrebbe fare qualcosa per impedirlo. Questo tipo di pensiero, per quanto naturale, può alimentare un senso di impotenza e impedirle di andare avanti. La realtà è che ognuno di noi ha il proprio percorso da seguire e, per quanto sia difficile da accettare, se lui in questo momento non è pronto ad affrontare le sue paure, nessuno dall’esterno potrà convincerlo a farlo. Il cambiamento deve partire da lui. La domanda che potrebbe provare a porsi è: quanta energia sto dedicando a cercare di capire i suoi bisogni e quanta invece sto dedicando ai miei? Lei ha il diritto di essere in una relazione in cui l’altra persona è disponibile a lavorare insieme sulle difficoltà. Se questo non sta accadendo, allora la scelta più sana per sé stessa potrebbe essere quella di accettare che, per quanto difficile, non può essere lei a portare avanti da sola un rapporto. Non si tratta di "arrendersi" ma di accettare la realtà così com’è, senza cercare di cambiarla a tutti i costi. Questo non significa che il dolore sparirà subito, ma che potrà iniziare a dirigere le sue energie verso di sé, anziché verso qualcosa che non può controllare. Prendersi cura di sé, concentrarsi sulle proprie emozioni e su ciò che la fa stare bene nel presente, è il modo migliore per superare questo momento. Con il tempo, anche il senso di ingiustizia lascerà spazio a una nuova serenità. E se un giorno lui dovesse essere pronto ad affrontare i suoi blocchi, sarà una sua scelta, indipendente da lei. Nel frattempo, il suo compito è quello di proteggere il proprio benessere e dare valore ai suoi sentimenti. Cari saluti, Dott. Andrea Boggero
Gentile ragazza, credo che, per quanto doloroso sia, sarebbe giusto accettare la decisione del suo ex fidanzato. Non sappiamo come evolveranno le cose nei prossimi mesi o anni e magari ci saranno occasioni per riscoprirsi, ma se per ora non è sua intenzione coltivare questo rapporto, forzare le cose sarebbe un pochino controproducente e porterebbe a una frattura relazionale, perché le cose si decidono e si fanno in due. Ovviamente, sta a lei, in piena libertà, scegliere se continuare a sentire questo ragazzo o meno.
Dott.ssa Alina Mustatea
Psicologo, Psicologo clinico
Pomezia
Cara ragazza,ti sei espressa con tanta chiarezza ed è evidente quanto tu tenga a questa relazione e a lui come persona. Quello che descrivi è un momento molto delicato: da una parte c’è il tuo amore e il desiderio di sostenerlo, dall’altra c’è la sua difficoltà a gestire paure e pensieri che lo bloccano.
È naturale che tu senta il bisogno di aiutarlo, soprattutto conoscendo la sua sensibilità e la sua fragilità, ma hai già colto un punto fondamentale: non è tuo compito “salvarlo”. In una relazione ognuno porta le proprie risorse e responsabilità, e quando uno dei due si sente sopraffatto al punto da non voler affrontare le proprie paure, l’altro può solo rispettare quella scelta, per quanto dolorosa.
Il fatto che lui ti dica di provare ancora sentimenti ma di non riuscire a viverli pienamente non sminuisce ciò che c’è stato tra voi: al contrario, conferma che non si tratta di mancanza di amore, ma di una difficoltà interiore che lo porta a chiudere. In questi casi, non è la qualità della relazione a essere in discussione, ma la capacità della persona di starci dentro con serenità.
Capisco la fatica di “metterti l’anima in pace”: lasciare andare qualcuno che amiamo non significa dimenticare, ma riconoscere i limiti entro cui l’altro sceglie di muoversi. Quello che puoi fare ora, per proteggere te stessa, è darti tempo e spazio per elaborare la perdita, senza sentirti in colpa per non essere riuscita a convincerlo o aiutarlo.
Se un giorno lui troverà la forza di affrontare queste paure, sarà una sua scelta e un suo percorso. A te rimane la possibilità di custodire ciò che avete vissuto come un’esperienza importante, che ti ha insegnato molto, e di guardare anche alla tua vita e ai tuoi bisogni emotivi.

Un caro saluto
Dott.ssa A.Mustatea

Stai ancora cercando una risposta? Poni un'altra domanda

  • La tua domanda sarà pubblicata in modo anonimo.
  • Poni una domanda chiara, di argomento sanitario e sii conciso/a.
  • La domanda sarà rivolta a tutti gli specialisti presenti su questo sito, non a un dottore in particolare.
  • Questo servizio non sostituisce le cure mediche professionali fornite durante una visita specialistica. Se hai un problema o un'urgenza, recati dal tuo medico curante o in un Pronto Soccorso.
  • Non sono ammesse domande relative a casi dettagliati, richieste di una seconda opinione o suggerimenti in merito all'assunzione di farmaci e al loro dosaggio
  • Per ragioni mediche, non verranno pubblicate informazioni su quantità o dosi consigliate di medicinali.

Il testo è troppo corto. Deve contenere almeno __LIMIT__ caratteri.


Scegli il tipo di specialista a cui rivolgerti
Lo utilizzeremo per avvertirti della risposta. Non sarà pubblicato online.
Tutti i contenuti pubblicati su MioDottore.it, specialmente domande e risposte, sono di carattere informativo e in nessun caso devono essere considerati un sostituto di una visita specialistica.