Buonasera, vorrei avere un consiglio su cosa fare a proposito di questa situazione. Un anno fa ci

23 risposte
Buonasera,
vorrei avere un consiglio su cosa fare a proposito di questa situazione.
Un anno fa circa ho conosciuto un ragazzo e ci siamo continuati a sentire per due settimane, in cui ci siamo visti e usciti spesso.
Dopo due settimane sono andata in vacanza con i miei genitori e la nostra frequentazione si è conclusa senza un apparente motivo, semplicemente perché nessuno dei due scriveva. Adesso, magari ho sbagliato io, perché, essendo una persona orgogliosa, non voglio far capire il mio interesse verso una persona, ma penso che anche lui , non avendomi più scritto sia nel torto.
Abbiamo messo fin da subito in chiaro che non era nulla di serio, e sinceramente volevo fosse così , una semplice distrazione senza impegno. Comunque, tornata dalla vacanza ho deciso di riscrivergli per vederlo , ma lui mi ha detto che si stava già sentendo con un’altra ragazza (io sono stata in vacanza due settimane e siamo stati due settimane senza sentirci ).
Da lí , ancora oggi non smetto di pensare a quello che saremmo potuti diventare e mi pento magari di non avergli dato la possibilità di conoscermi bene o di aver preso superficialmente questa frequentazione non promettendo nulla di serio.
Qualunque ragazzo che ho conosciuto dopo di lui non mi prende, faccio sempre il paragone con lui, non riesco a trovarmi bene con nessuno.
Non so veramente che fare; me ne sono fatta una ragione , anche perché lui con questa ragazza con la quale si frequentava si è successivamente fidanzato , tuttavia non riesco a smettere di pensarci.
Dott. Matteo De Nicolò
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Buon pomeriggio, innanzitutto la ringrazio di aver condiviso questa esperienza e mi dispiace molto del disagio che ha espresso. Posso solo provare ad immaginare quanto possa essere difficile per lei convivere con questa situazione. A volte capire come andare avanti e identificare la scelta migliore per noi, può non essere affatto semplice, per questo scoprire le nostre modalità di agire e comprendere da dove deriva questo blocco che le impedisce di andare avanti. Un obbiettivo di un percorso psicologico, può essere quello di chiarire questa confusione e cercare di trasformarla in benessere. Una terapia psicologica potrebbe permettergli di conoscersi meglio e di sviluppare delle strategie utili per poter vivere al meglio il presente, costruendo delle basi solide al fine di uscire al meglio da questo momento cosi doloroso. Sarebbe uno spazio solo per lei alla scoperta di se stessi. In caso volesse, io sono a completa disposizione, in presenza ma anche Online. Dott. Matteo De Nicolò
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Dott.ssa Claudia Torrente Cicero
Psicologo, Psicologo clinico, Professional counselor
Saronno
Gentile utente, dalla situazione descritta sembra emergere un blocco mentale ed emotivo, che può avere più di una causa e che al momento le impedisce di investire in nuove possibilità.
A volte per non essere costretti ad affrontare qualcosa che ci spaventa o mette in difficoltà, preferiamo attaccarci a possibilità ideali.
La mia opinione è che con un percorso psicologico potrebbe aiutarla a conoscersi, scoprire cosa la blocca e cosa invece va bene per lei.
Se vuole approfondire la situazione, sono a sua disposizione.
Facendole i migliori auguri, la saluto.
Dott.ssa Claudia Torrente Cicero
Dott. Alessio Vellucci
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Gentile Utente, sembra che questa relazione l’abbia esposta a un assetto imprevisto, nel quale la scelta che credeva di poter avere è stata nelle mani dell’Altro. Al di là di orgoglio e strategie, sembra abbiate investito in modo diverso in questa frequentazione, e scoprirlo meno coinvolto le sta generando l’idea di esserne responsabile, come se ci fossero delle azioni giuste che avrebbe potuto compiere per avere l’attenzione desiderata. È importante approfondire il passaggio che la sua mente fa tra “lui ha scelto un’altra” e “avrei potuto evitarlo”, ci che sembra impedirle di accettare davvero la fine di questo rapporto. Un po come se lui, non scegliendola, l’avesse privata di qualcosa che fatica a riconoscersi nel rapporto con sè stessa. Eventualmente, consideri la possibilità di parlarne in una psicoterapia. Un caro saluto
Dott. Francesco Damiano Logiudice
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Dott.ssa Alessandra Montalto
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Bergamo
Buonasera, non conoscendo lei e la sua storia è difficile darle un aiuto concreto, ma le lascio alcuni spunti di riflessione in base a ciò che ha condiviso qui con noi. All'inizio ha scritto che entrambi avete messo subito in chiaro che non fosse nulla di serio e che lei era sinceramente di questa idea, una "distrazione" senza impegno, tanto che nelle due settimane di vacanza ha lasciato andare i contatti (forse la vacanza era già una distrazione e non sentiva la necessità di averne altre?). Una volta tornata (e non avendo più la distrazione della vacanza) gli ha riscritto e da lì questo ragazzo è diventato una persona inaccessibile.
Le suggerisco quindi di riflettere su alcuni punti:
- da cosa aveva bisogno di distrarsi un anno fa?
- ancora oggi sente di aver bisogno di una distrazione da qualcosa?
- è possibile che abbia idealizzato questo ragazzo, che inizialmente era solo una distrazione, dal momento che è diventato inaccessibile?
Questi penso possano essere dei punti utili da cui iniziare a riflettere, da sola o, se lo ritiene, con l'aiuto di un professionista.
Rimango a disposizione,
Dott.ssa Alessandra Montalto
Dott. Diego Ferrara
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Quarto
Buongiorno,

si avverte il suo dolore per aver perso una persona a cui teneva moltissimo. Molto probabilmente gran parte delle sue difficoltà in questo periodo hanno a che fare con la fine di tale relazione. Nel caso non riuscisse in autonomia ad andare avanti, e ritiene ci siano delle difficoltà di elaborazione in merito alla fine di tale rapporto richieda sostegno psicologico ad un professionista. Potrà esser aiutata nell'elaborazione di tale perdita. Nel caso resto disponibile anche on-line.

Cordiali Saluti
Dott. Diego Ferrara
Dott.ssa Orianna Miculian
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Trieste
Salve, mi spiace per il disagio che sta vivendo e la ringrazio per averlo condiviso, è un buon punto di partenza per poterlo affrontare. I pensieri che l'hanno portata ad idealizzare la persona hanno creato un muro oltre al quale non riesce a vedere. Le consiglierei di chiedere aiuto a un professionista, insieme potrete costruire uno spazio dove acquisire una miglior conoscenza di sé, delle sue emozioni, dei suoi pensieri che, rigidi e disfunzionali, non le permettono di ritrovare il benessere. Insieme potrete individuare le strategie più adatte ad affrontare le sue difficoltà e a guardare al futuro in modo sereno.
Qualora lo volesse, resto a disposizione , anche online.
Cordialmente
Dott.ssa Miculian
Dott. Matteo Mossini
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Parma
Buongiorno, da un certo punto di vista esperienze del genere sono terapeutiche in quanto fanno capire che il mondo non ci gira intorno e che se trattiamo gli altri con sufficienza questi si allontanano. Può provare a riproporsi, se questo non ferisce troppo il suo orgoglio. Potrebbe però cogliere l'occasione per intraprendere un percorso terapeutico e lavorare su se stessa.
Dott.ssa Valeria Randisi
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Casalecchio di Reno
Buongiorno, penso che non è arrivare prima ciò che determina l'esito di una relazione. Se avesse voluto sentirla lo avrebbe fatto. Da una parte scrive che non voleva nulla di serio con questo ragazzo e dall'altra rimpiange di non avergli scritto. Ciò mi fa pensare a delle dinamiche conflittuali dentro di sé che la tengono ancorata a "ciò che poteva essere e non è stato". Forse sarebbe utile per lei parlarne con un professionista per fare chiarezza su ciò che desidera realmente in una storia con un uomo.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Dott.ssa Marcella Boscolo
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Torino
Gentile utente, mi dispiace per la situazione che sta vivendo. Il mio suggerimento è quello di rivolgersi a un professionista, con il quale approfondire la questione. Sarà un luogo sicuro in cui acquisire una maggior conoscenza di sé, delle sue emozioni, dei suoi pensieri e delle sue dinamiche relazionali al fine di individuare le strategie più adatte e funzionali ad affrontare le sue difficoltà e adottare una nuova prospettiva. Un caro saluto, dott.ssa Marcella Boscolo
Dott.ssa Raffaella Caponi
Psicologo, Professional counselor
Grottammare
Buona sera, comprendo che considerando la sua giovane età non sia facile gestire queste difficoltà.
Leggendo mi ha colpito il fatto che fin dall'inizio
abbiate messo in chiaro che "non era nulla di serio, e sinceramente volevo fosse così , una semplice distrazione senza impegno".
Si chieda cosa è successo nel frattempo e quanto è davvero il desiderio di stare con lui o il semplice desiderio di averlo visto che adesso è impegnato.
Inoltre continua a guardare al passato dicendo "Cosa avremmo potuto fare insieme".
Se non lo avete fatto prima vuol dire che non era il momento e che non eravate entrambi davvero motivati ad iniziare una relazione seria. Non si dia colpe che non ha. E' semplicemente andata cosi e alcune volte impariamo ad accettare le situazioni per quelle che sono.
Se fa fatica e vuol essere aiutata mi trova disponibile on line.
Un caro saluto.
Raffaella
Dott. Aldo Tandurella
Psicologo, Psicologo clinico
Torino
Buongiorno ,
da quello che scrive qui Lei mi pare ancora interessata a questa persona , e vorrebbe che le cose fossero andate in modo diverso.
A volte riusciamo a comprendere meglio un rapporto, appena ne siamo fuori , o siamo un po' più distanti.
Per il suo disagio sarebbe molto utile riuscire a parlare ed essere ascoltata in modo attivo , con il supporto di un professionista.
Dott.ssa Francesca Caterino
Psicologo, Psicologo clinico
Castel Morrone
Ciao, Mi dispiace per ciò che stai affrontando e comprendo quanto per te possa essere difficile. Spesso ci troviamo di fronte a delle difficoltà contingenti e non disponiamo di tutte le risorse necessarie per affrontarle e superarle. Ci sentiamo bloccati e questo, nella maggior parte dei casi, ci impedisce di svolgere una vita completa ed appagante.
Tutti riteniamo di conoscerci, di essere consapevoli delle nostre emozioni, pensieri e comportamenti, ma in realtà , non tutti gli aspetti del nostro carattere e della nostra personalità  sono per noi così chiari e consapevoli.
Un consulto psicologico potrebbe essere utile al fine di approfondire il vissuto,la situazione, l'origine e l’evoluzione, le risorse che è possibile attivare e le strade percorribili per alleviare il disagio, agevolando una conoscenza più profonda di noi stessi. Ciò consentirà il cambiamento di tutti quegli elementi, poco funzionali, che non ci permettono di stare bene e che amplificano i vissuti negativi e le nostre sofferenze.
Resto a disposizione anche online.
Saluti,
Dott.ssa Francesca Caterino
Dott.ssa Marina Costantini
Psicologo, Psicologo clinico
Colleferro
Buongiorno gentile utente, se la vostra conoscenza, la frequentazione e le telefonate, sono avvenute tutte nell'arco temporale di 2 settimane, è possibile che questo desiderio di immaginare cosa sareste potuti diventare, sia solo una idealizzazione di un amore, che forse è diventata eccessiva. Di fatto non conosce così bene questo ragazzo (se ho ben capito le tempistiche) e questo processo può essere tipico dell'età adolescenziale (non conosco però la sua età) periodo in cui, a grandi linee, si sogna molto ad occhi aperti. Ci sarebbero altre considerazioni da fare, ma sarebbero da discutere in un suo spazio personale.
Rimango a disposizione, anche online. Dott.ssa M. Costantini.
Dott.ssa Sara Bachiorri
Psicologo, Psicologo clinico
Milano
Capisco che la tua situazione possa essere complicata. È normale avere dei rimpianti o dei pensieri persistenti su una persona con cui hai avuto una breve frequentazione e che non è andata avanti. Tuttavia, è importante ricordare che è passato un anno e che la situazione si è evoluta.

Prima di tutto, è utile considerare se davvero ti interessava questa persona o se stai idealizzando quello che sarebbe potuto accadere. Spesso, tendiamo a pensare a ciò che non abbiamo avuto come qualcosa di migliore di ciò che abbiamo effettivamente vissuto. Prova a riflettere su quali erano i punti positivi e negativi della vostra frequentazione e se era davvero ciò che desideravi.

Inoltre, è importante accettare che le relazioni possono cambiare e che le persone possono prendere strade diverse. È normale che tu possa fare dei paragoni con questa persona, ma ricorda che ogni persona è unica e ogni relazione ha le sue caratteristiche peculiari. Apriti alla possibilità di conoscere nuove persone e di sperimentare nuove relazioni. Potresti trovarti sorpresa dal fatto che qualcuno possa fare breccia nel tuo cuore in modi diversi e inaspettati.

Se senti ancora il bisogno di esplorare questi sentimenti e pensieri legati a questa persona, potresti anche considerare la possibilità di parlarne con un amico di fiducia o con uno psicologo. Questo potrebbe aiutarti a ottenere una prospettiva esterna e a lavorare su eventuali blocchi emotivi o paure che potrebbero influenzare il tuo modo di relazionarti con gli altri.

Infine, ricorda che la vita è fatta di opportunità e che ci sono molte persone là fuori che potrebbero essere adatte a te e con cui potresti costruire una relazione significativa. Concentrati su te stessa, sui tuoi interessi e sul tuo benessere generale. Con il tempo, potresti trovare qualcuno che si adatta meglio alle tue aspettative e ai tuoi desideri.
Spero che la mia risposta le sia stata utile e le abbia fornito le informazioni di cui aveva bisogno.
Inoltre, se avesse ulteriori domande o desidera approfondire l'argomento in modo più dettagliato, la invito a contattarmi tramite chat privata. Sarà un piacere rispondere alle sue domande e fornirle ulteriori informazioni su ciò di cui ha bisogno.
Grazie ancora per aver condiviso la sua situazione, e spero di sentirla presto!
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Dott.ssa Chiara Enea
Psicologo, Psicologo clinico
Palermo
Gentile utente,
mi dispiace per la sofferenza che sperimenta attualmente. Spero possa essere per lei occasione per una maggiore conoscenza di se stessa. Credo che per rispondere alle sue domande sia necessario conoscere la sua storia così da comprendere meglio le sue modalità relazionali. Credo che sia possibile ricondurre il tutto al suo personale stile di attaccamento. Se avesse necessità di approfondire la questione, non esiti a contattarmi. Cordialmente, Chiara Enea
Dott.ssa Ilaria De Pretto
Psicologo, Psicologo clinico
Roma
La situazione che descrivi è abbastanza comune e rispecchia i sentimenti di rimpianto e le domande "e se..." che possono emergere dopo una frequentazione breve ma significativa. Ecco alcuni consigli su come potresti affrontare questi sentimenti:

Accetta i Tuoi Sentimenti: Riconoscere e accettare i tuoi sentimenti è il primo passo. È normale sentirsi legati a qualcuno anche dopo un breve periodo di tempo, specialmente se c'è stata una connessione forte. Accettare questi sentimenti può aiutarti a elaborarli e andare avanti.
Rifletti sull'Esperienza: Cerca di capire cosa ti ha attratto di questa persona e della vostra frequentazione. A volte, non è tanto la persona in sé, ma ciò che rappresenta o il modo in cui ci ha fatto sentire. Questa comprensione può aiutarti a identificare cosa stai cercando in una relazione futura.
Evita i Confronti: Confrontare nuove conoscenze con qualcuno del passato può impedire di vedere le qualità uniche e positive di nuovi potenziali partner. Ogni persona è diversa e merita di essere valutata per quello che è.
Impara dall'Esperienza: Utilizza questa esperienza per capire meglio te stessa e le tue esigenze in una relazione. Potresti scoprire che in futuro vorrai comunicare i tuoi sentimenti più apertamente o dare più importanza alla frequentazione.
Dai Tempo a Te Stessa: A volte, superare qualcuno richiede semplicemente tempo. Non c'è un periodo definito per smettere di pensare a qualcuno; ogni persona ha il proprio ritmo.
Concentrati su di Te: Dedica tempo a te stessa, ai tuoi hobby, ai tuoi interessi e al tuo benessere personale. Quando sei felice e soddisfatta della tua vita, è più facile essere aperti a nuove relazioni.
Esplora Nuove Opportunità: Anche se può sembrare difficile, prova ad essere aperta a nuove esperienze e a conoscere nuove persone. Questo può aiutare a mettere le cose in prospettiva e potrebbe portarti a incontrare qualcuno con cui hai una connessione ancora più forte.
Valuta la Possibilità di Chiedere Aiuto Professionale: Se questi pensieri continuano a influenzare negativamente la tua vita quotidiana o le tue relazioni, potrebbe essere utile parlare con un terapeuta.
Infine, ricorda che è normale avere dei rimpianti o chiedersi "cosa sarebbe potuto essere", ma è anche importante vivere nel presente e guardare al futuro. Le relazioni passate, anche quelle brevi, ci insegnano e ci aiutano a crescere, preparandoci per le relazioni future.
Dr. Edoardo Bunone
Psicologo, Psicologo clinico
Genova
Salve, è comprensibile pensare a una frequentazione passata e immaginare cosa sarebbe potuto accadere in modo diverso. Tuttavia, è importante ricordare che il passato non può essere cambiato e concentrarsi su se stessi. Potrebbe essere utile esplorare le proprie emozioni e pensieri con uno psicologo per comprendere meglio cosa ancora la lega alla situazione passata. Resto a disposizione anche online. Cordiali saluti. Dott. Edoardo Bunone.
Dott.ssa Maria Domenici
Psicologo, Psicologo clinico
Roma
Gentile utente, riflettere su questa esperienza può aiutarla a capire cosa desidera davvero da una relazione e come esprimere meglio i suoi sentimenti in futuro. Se questi pensieri la bloccano, un supporto professionale potrebbe aiutarla a superare questi dubbi e a guardare avanti con maggiore serenità. Saluti
Dott.ssa Raffaella Tardi
Psicologo, Psicologo clinico
Acerra
Buonasera, capisco quanto possa essere difficile gestire i pensieri legati a questa situazione. A volte, più che sul ricordo in sé, ci arrovelliamo nel rimuginare su ciò che sarebbe potuto essere, creando un’idea idealizzata che alimenta il rimpianto. È umano, ma può diventare un ostacolo al tuo benessere.

Forse potrebbe esserti utile spostare il focus: invece di concentrarti su quello che non è stato, prova a riflettere su cosa ti ha lasciato questa esperienza. Cosa hai scoperto di te stessa? Cosa hai apprezzato o imparato durante quella frequentazione? Ogni incontro ci dona qualcosa, e ciò che puoi prendere da questa relazione potrebbe essere un tassello importante per la tua crescita personale.

Permettiti di accogliere il passato con gratitudine per i momenti belli e con la consapevolezza che ora hai l’opportunità di costruire qualcosa di nuovo, partendo da ciò che hai imparato. Con il tempo e con uno sguardo più gentile verso di te, sono certa che riuscirai a liberarti del rimpianto e a trovare nuove esperienze più in sintonia con il tuo presente.
Dott.ssa Roberta Maccarone
Psicologo, Psicologo clinico
Mesero
Gentile utente, mi dispiace per la sua situazione. Penso che sarebbe opportuno approfondire in un percorso la problematica, perchè mi sembra più complessa di quello che appare: credo che lei abbia preso male il rifiuto e il mancato interesse di questo ragazzo. Si aspettava cioè che lui la aspettasse mentre lei era due settimane in vacanza, e che fosse disponibile anche se lei per prima non voleva nulla di serio e non lo aveva cercato per 2 settimane. Si è sentita rifiutata e ora non riesce a dimenticarlo. Penso che le sarebbe utile approfondire la situazione e i suoi bisogni al riguardo per capire cosa sta cercando veramente al momento. Resto a disposizione Dott.ssa Roberta Maccarone
Dott. Andrea Boggero
Psicologo, Psicologo clinico
Genova
Buonasera, la ringrazio per aver condiviso una parte così intima e delicata della sua esperienza. Quello che racconta tocca corde profonde, che molte persone provano ma fanno fatica ad esprimere: il senso di rimpianto, l’idea di aver perso un’occasione che forse avrebbe potuto trasformarsi in qualcosa di speciale, la difficoltà di lasciar andare una storia breve ma che ha lasciato un’impronta significativa. Dal punto di vista cognitivo-comportamentale, ciò che sta vivendo può essere visto come un esempio di “pensiero ruminante”. La mente tende a ripetere scenari passati, chiedendosi cosa sarebbe accaduto “se avessi fatto…”, “se lui avesse capito…”, “se avessimo continuato a parlarci…”. Questo è un meccanismo naturale, ma rischia di bloccarla nel passato e di farle provare sensazioni di tristezza, frustrazione o senso di inadeguatezza rispetto al presente. Inoltre, mi ha colpito la sua consapevolezza nel riconoscere l’effetto dell’orgoglio nel limitare l’espressione dei suoi sentimenti. Questo è un punto molto importante, perché dimostra che ha già iniziato un percorso di riflessione profonda su se stessa. L’orgoglio, così come il timore di esporsi emotivamente, può nascere come una forma di protezione: ci difende da possibili rifiuti, delusioni o ferite. Tuttavia, a volte finisce anche per costruire una distanza che ci isola e ci impedisce di vivere pienamente un legame. Il fatto che oggi, nonostante tutto, continui a pensare a questa persona, che le sia difficile lasciarsi andare con altri ragazzi e che faccia costantemente confronti, ci dice che questo legame, pur breve, ha toccato qualcosa di profondo per lei. È importante validare questa esperienza come reale e significativa, anche se esternamente potrebbe sembrare una “semplice frequentazione”. I sentimenti non si misurano in giorni o settimane, ma nell’intensità con cui li viviamo. Potrebbe essere utile, in un percorso psicologico, esplorare non solo quello che ha provato verso di lui, ma anche ciò che questa esperienza le ha fatto scoprire su di sé: che tipo di vicinanza desidera? Cosa teme quando si tratta di lasciarsi conoscere davvero? Quali pensieri oggi la tengono ancorata a una storia passata e la fanno dubitare del proprio valore o della possibilità di creare nuovi legami? Lasciarsi alle spalle un rimpianto non significa dimenticare, ma attribuire un senso a ciò che è accaduto e permettersi di voltare lo sguardo verso ciò che può ancora accadere. Può iniziare a chiedersi cosa desidera davvero oggi, in che modo può darsi la possibilità di aprirsi agli altri senza sentirsi vulnerabile, e come trasformare questa esperienza in un’occasione di crescita. Non esiste un tempo giusto per superare una persona. Ma esiste il momento in cui si sceglie di iniziare a prendersi cura del proprio presente. E da quello che scrive, sento che quel momento è molto vicino. Resto a disposizione. Dott. Andrea Boggero
Dott.ssa Sara Petroni
Psicologo clinico, Psicologo
Tarquinia
Cara utente,
il modo in cui descrivi questa storia fa capire quanto ti abbia toccata nel profondo, anche se è durata poco. A volte non è la lunghezza di una frequentazione a lasciare il segno, ma il significato che le attribuiamo: quel senso di “possibilità interrotta” che ci fa immaginare ciò che sarebbe potuto essere, più che ciò che è stato davvero.

Il rimpianto e il pensiero ricorrente verso quella persona possono nascondere un bisogno più ampio — forse il desiderio di sentirti vista, scelta, capita per come sei — che quella conoscenza, per un attimo, aveva risvegliato. Non è un errore “averlo preso alla leggera”: probabilmente in quel momento era il modo in cui ti sentivi di vivere la relazione, e non potevi prevedere quanto ti avrebbe colpita.

Per superare questa sensazione di blocco, può essere utile spostare il focus da lui a te, chiedendoti cosa rappresentava quella storia e cosa ti manca oggi nella tua vita emotiva. Un percorso di sostegno psicologico, anche breve, può aiutarti a elaborare il distacco e ad aprirti con più serenità a nuove esperienze, senza il peso del confronto.

Non devi dimenticare a forza: con il tempo e un po’ di lavoro su di te, sarà la ferita stessa a perdere forza.

Un caro saluto,
Dott.ssa Sara Petroni – Psicologa

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