Buonasera, Un anno fa ho scoperto che il mio ragazzo mi aveva tradito. Nonostante la delusione, ho

24 risposte
Buonasera,
Un anno fa ho scoperto che il mio ragazzo mi aveva tradito. Nonostante la delusione, ho scelto di perdonarlo e di cercare di andare avanti considerando quell'episodio come un errore. Tuttavia, da quel giorno, sono costantemente ossessionata da pensieri negativi. Ogni volta che non risponde ai messaggi, temo che stia con un'altra persona. Quando lo vedo online sui social, mi chiedo se stia chattando con qualcuno. Se lui è premuroso e dimostra affetto nei miei confronti i miei pensieri sono del tipo "fa così perché chissà cosa ha combinato". Nonostante cerchi di resistere, finisco per controllare il suo telefono e cercare prove delle mie paure, trovando spesso la sua attività su siti porno, che lui giustifica come "normale", ma che mi preoccupa poiché sembra un'abitudine quotidiana.
Anche la nostra intimità è cambiata. Una volta eravamo molto uniti, ma ora non abbiamo avuto rapporti intimi da mesi, e lui attribuisce questo allo stress da lavoro. Questo mi fa sentire inadeguata e mi porta a odiare il mio aspetto fisico. Mi sento costantemente angosciata, piango spesso quando sono da sola, sotto la doccia, per strada (quasi tutti i giorni) e mi faccio molte domande.
Ho affrontato il problema con lui, ma ogni volta mi assicura che tutto va bene, che mi ama e vuole stare solo con me. Anche se cerco di credergli, il giorno dopo torno ad avere gli stessi dubbi e paure. Mi rendo conto che forse il mio costante interrogarmi e la mancanza di fiducia stanno creando una distanza tra noi. Vorrei trovare più sicurezza in me stessa e concentrare il mio tempo su cose positive anziché alimentare pensieri negativi e comportamenti di controllo, ma finora non ci sono riuscita. E' più forte di me!
Capisco che non posso costringerlo a fare o non fare determinate cose. Vorrei solo che il nostro rapporto tornasse a essere come prima, ma mi rendo conto che prima di tutto devo trovare la mia serenità e fiducia in me stessa. Ho paura per me stessa! Sto considerando l'opzione di rivolgermi a un terapeuta per ottenere supporto e consigli su come affrontare meglio i miei sentimenti e a lavorare su di me per migliorare la mia situazione e trovare la pace interiore. Cosa mi consigliate di fare? Grazie mille
Gentile utente,
la ringrazio molto per la condivisione e mi dispiace per la situazione che sta vivendo.
Da professionista, ritengo assolutamente necessario un supporto psicologico per riuscire ad analizzare al meglio la sua situazione e prendere quelle scelte che possano tornare a farle vivere serenamente la sua vita e la sua quotidianità.
Mi rendo disponibile qualora volesse il mio aiuto.
Cordiali saluti.
Dott.ssa Cristina Fratto

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Dott.ssa Cristiana Danese
Psicologo, Psicologo clinico
Palermo
Buongiorno, grazie per la sua condivisione. Le sue paure e l'angoscia che deriva dalla possibilità di essere traditi di nuovo necessita sicuramente di uno spazio in cui trovare espressione in modo tale da elaborarne le emozioni ed i vissuti. La terapia è il luogo ideale per far ciò, un luogo protetto in cui poter affrontare tutte le paure che in questo momento rendono la sua vita così complicata. Se lo vorrà, sono a sua disposizione in studio o online. Le auguro il meglio. Cordialmente, Dott.ssa Cristiana Danese psicologa
Dott.ssa Francesca Cilento
Psicologo, Psicologo clinico
Buccinasco
CArissima, la sua richiesta rivela davvero molta confusione, ma apre lo spiraglio ad una soluzione attiva. Sicuramente il tradimento è stato uno scossone e da quello che dice forse non totalmente superato. La relazione ovviamente non può tornare a prima del tradimento, dovrebbe progredire e andare oltre, ma si avverte una certa stagnazione. Ciò che c'è di positivo nella sua richiesta è che è pronta a lavorare su di se, ha compreso che è necessario affrontare la sua "paura" e le fragilità per ottenere il meglio da questa relazione. Mi sembra un ottimo momento per affrontare un miglioramento.
Spero di essere stata utile.
Buona giornata
Francesca Cilento
Dott.ssa Alessia Antonini
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Mestre
Buon giorno, mi dispiace molto per la sua situazione, vivere un tradimento può essere molto doloroso e destabilizzante, per certi aspetti traumatico.
Penso sia una buona cosa che lei stia pensando di prendersi cura di sè affidandosi ad un professionista, che le premetterà di comprendere meglio i suoi vissuti ma anche di leggere da una diversa prospettiva quello che è accaduto con il suo ragazzo.
Un caro saluto.

Dott. Francesco Damiano Logiudice
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Dott.ssa Elisa Guareschi
Psicologo
Fidenza
Gentilissima, credo che un percorso di supporto psicologico possa aiutarla a comprendere come mai avvengono al suo interno alcune dinamiche. Riuscire a riscoprirsi e a ridare valore a se stessi è fondamentale per riuscire a vivere serenamente anche le relazioni con gli altri, amicali, di coppia ecc. E' un percorso, talvolta faticoso, che può portarla ad esplorare delle parti fondamentali di sè. Se vuole sono a disposizione. Un saluto
Dott.ssa Federica Rododendro
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Monterotondo
Le tue parole manifestano effettivamente dolore, confusione e disagio.
La situazione che ti ha portato a quei sentimenti si è conclusa con un perdono, ma probabilmente il non aver elaborato l'accaduto, ascoltando il dolore e il non aver approfondito le motivazioni di tale avvenimento, hanno lasciato e mantenuto un solco indelebile che andrebbe colmato, in un ambito protetto e privo di giudizio, com'è appunto il contesto della psicoterapia.
Con affetto! Dott'ssa Federica Rododendro
Dr. Vittorio Penzo
Psicologo, Psicologo clinico
Parma
Mi dispiace sentire che stai attraversando un momento così difficile nel tuo rapporto. È positivo che tu stia considerando l'opzione di rivolgerti a un terapeuta per ottenere supporto. Ecco alcuni passi che potresti considerare per affrontare la situazione. La consulenza con un terapeuta può aiutarti a esplorare i tuoi sentimenti, identificare le cause dei tuoi pensieri negativi e imparare strategie per gestire l'ansia e migliorare la tua autostima. Continua a parlare con il tuo ragazzo dei tuoi sentimenti e delle tue preoccupazioni. La comunicazione aperta e onesta può aiutare a rafforzare il vostro legame e a dissipare i malintesi. Lavora sulla tua autostima e sulla fiducia in te stessa. Cerca di concentrarti su aspetti positivi di te stessa e ricorda che il tuo valore non dipende dall'approvazione degli altri. Trova modi sani per gestire lo stress e l'ansia, come l'esercizio fisico, la meditazione, la lettura o hobby che ti piacciono.
Dedica del tempo ogni giorno per prenderti cura di te stessa e per fare cose che ti piacciono. Coltiva interessi e passioni che ti rendono felice e che ti aiutano a mantenere un equilibrio emotivo. Se ritieni che la vostra relazione abbia bisogno di lavoro, potresti considerare la consulenza di coppia. Un terapeuta esperto può aiutarvi a comunicare in modo più efficace e ad affrontare eventuali problemi di fiducia o intimità.
Ricorda che trovare la pace interiore richiede tempo e impegno, ma è possibile superare questa fase difficile con il giusto sostegno e la volontà di fare cambiamenti positivi. Un caro saluto, Dr. Vittorio Penzo.
Dott. Daniele D'Amico
Psicologo, Psicologo clinico
Torre del Greco
Gentile utente, la ringrazio per aver condiviso i suoi dubbi con noi. Comprendo le sue difficoltà e le sue preoccupazioni, e mi dispiace per i vissuti negativi che queste le provocano. Qualora dovesse ritenerlo opportuno o necessario, mi rendo disponibile a cominciare con lei un percorso , che potrebbe tornarle utile per esplorare ed approfondire le sue emozioni, esperienze e valori al fine di trovare una strada percorribile e ritrovare la serenità.
Tenga a mente che il benessere mentale è una priorità, e trovare il professionista giusto può fare la differenza.
Qualora dovesse avere dubbi, domande, o perplessità riguardo al mio lavoro non esiti a contattarmi.
Un caro saluto, dott. Daniele D’Amico
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Dott. Simone Festa
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Napoli
Buongiorno, le rispondo innanzitutto sul perdono, perché perdonare è una scelta a cui non per forza debba seguire il restare insieme. Lei può anche perdonare, ma lasciar andare. Inoltre, la sua scelta permette al suo partner di sperimentarsi e collaudare i modi più disparati per non farsi scoprire da lei. Intanto che lei rinuncia ad avere un rapporto maturo con colui che dovrebbe rappresentare il suo uomo. Modalità comunicativa ed accordo intra-partner sono sicuramente due punti su cui lavorare, in terapia di coppia possibilmente.
Resto a disposizione per le sue necessità.

Dott. Festa Simone
Dott.ssa Nunzianna Pellegrino
Psicologo, Psicologo clinico
Firenze
Gentile Utente, dal suo racconto si percepisce la sofferenza che sta vivendo, però anche la voglia di mettersi in gioco in prima persona, per imparare a conoscersi meglio all’interno della relazione. La scoperta di tradimento può essere una rottura a tutti gli effetti, che può riguardare diversi ambiti, tra cui la fiducia nel partner, l’autostima in se stessi, l’intimità della coppia… non é importante pensare a fare tornare le cose come prima, ma a progredire e andare oltre. Lei in questo momento é predisposta a mettersi in gioco, a lavorare su di sé ed è fondamentale farlo per elaborare sia il tradimento, sia per la sua autostima e il suo benessere generale, dentro e fuori la coppia. Per questo si faccia coraggio e cavalchi l’onda, si affidi ad un professionista, in uno spazio dove ritrovare soprattutto se stessa. Se vorrà , rimango a disposizione. I migliori auguri per tutto, dott.ssa Nunzianna Pellegrino
Dr. Paolo Filippelli
Psicoterapeuta, Psicologo clinico, Psicologo
Roma
Gent.ma
Immagino come possa convivere con il pensiero che possa ripresentarsi un altro tradimento da parte del suo partner, è legittima la sua paura. E proprio questa paura non le permette più di riuscire a rilassarsi un attimo e di ristabilire un minimo di serenità. E' sempre una questione delicata poter dare un consiglio ai pazienti in modalità online, basandosi su poche righe in cui lei spiega la sua situazione. Mi permetto però di suggerirle di lavorare anche sulla relazione di coppia. Le dico questo perchè potrebbe esserle d'aiuto una manovra che la sposti fuori dall' "occhio del ciclone" del ruolo di portatrice dei sintomi, che non sono il frutto di una sua dinamica esclusivamente individuale ma riguarda il sistema-coppia. Va benissimo un percorso di psicoterapia individuale per lei ma un'esplorazione al funzionamento della coppia non sarebbe una cattiva idea. Va benissimo il perdono ma lei e il suo partner forse dovreste approfondire che ruoli giocate all'interno della coppia (uno è il genitore dell'altro e viceversa? A turno ognuno si prende il ruolo di quello che "sopporta" e di quello che viene "sopportato"?). E questi sono livelli che si possono esplorare e potrebbero tornarvi utile.
Le auguro tanta serenità! Ci aggiorni.
Saluti
Dott. Paolo Filippelli
Dott. Diego Emmanuel Cordoba
Psicologo, Psicologo clinico
Bergamo
Gentilissima utente, mi dispiace molto per quello che stai vivendo. È comprensibile che dopo aver scoperto il tradimento del tuo ragazzo tu abbia sviluppato delle insicurezze e delle paure nei confronti della tua relazione. È importante che tu abbia riconosciuto il bisogno di aiuto e supporto psicologico per affrontare le tue emozioni e ritrovare la tua serenità.
Un approccio psicologico sistemico-relazionale potrebbe aiutarti a esplorare le dinamiche della tua relazione con il tuo ragazzo e a comprendere meglio i tuoi pattern di pensiero e comportamento. In particolare, potresti lavorare sulla fiducia in te stessa, sull'autostima e sull'affermazione di te stessa all'interno della relazione.
Il terapeuta potrebbe aiutarti a riflettere sulle tue paure e ansie, a identificare i tuoi bisogni e a comunicarli al tuo ragazzo in modo assertivo e rispettoso. Potresti anche esplorare le possibili cause della mancanza di intimità nella tua relazione e trovare strategie per affrontare insieme questa situazione.
Inoltre, un terapeuta potrebbe supportarti nel processo di riconciliazione con te stessa e nella ricerca di pace interiore. Potresti lavorare su tecniche di gestione dello stress, di auto-compassione e di accettazione di te stessa.
Rivolgersi a un terapeuta potrebbe essere un passo importante per il tuo benessere emotivo e per il miglioramento della tua situazione. Ti incoraggio a prendere in considerazione questa opzione e a iniziare un percorso di crescita personale e di miglioramento della tua relazione.
Ti auguro di trovare la serenità e la fiducia in te stessa che meriti. Buon lavoro e buona fortuna. Rimango a tua disposizione per un eventuale colloquio di consultazione.
Dott. Cordoba.
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Dott.ssa Giulia Esposito
Psicologo, Psicologo clinico
Modena
Gentile utente,
Innanzitutto le esprimo il mio dispiacere per la sua situazione attuale.
Concordo pienamente con le sue ultime righe e le consiglio vivamente di iniziare un percorso personale per ritrovare la serenità e il benessere che ad oggi sembra non avere, se riesce inizi quanto prima perché certi atteggiamenti che ha descritto come il piangere tutti i giorni, denotano un serio malessere. Vedrà che con un professionista potrà approfondire tutta la situazione, potrà ragionare sui suoi sentimenti ed emozioni, acquisire più consapevolezza di sè stessa e degli altri e prendere scelte che la facciano stare bene. Cerchi di non colpevolizzare troppo sè stessa perché nella relazione si è sempre in due e in questo caso mi sembra che l’altra parte abbia sbagliato e cambiato il vostro rapporto, non lei. Intanto inizi con il focalizzarsi su sè stessa poi vedrà che le cose verranno da sè.
A disposizione, Doc. Giulia Esposito
Dott. Omar Angelini
Psicologo, Psicologo clinico
Foligno
Buongiorno, come hanno suggerito i colleghi sarebbe opportuno uno spazio di ascolto in cui lei possa esplorare sé stessa nella massima tranquillità per comprendere il senso del suo malessere e riuscire a stare bene con sé stessa scegliendo ciò che la fa stare bene. I suoi vissuti emotivi sono legittimi in quanto un tradimento può evocate esperienze interiori simili ad un lutto per il quale è necessario un processo di elaborazione, la cui qualità per una buona ripresa dipende dalla qualità delle relazioni con le persone care della sua vita e dell'aiuto anche professionale da parte di uno psicologo a cui lei può, se vorrà, rivolgersi. Se ha bisogno non esiti a contattarmi, sono disponibile sia in presenza sia online tramite le principali piattaforme. Dr. Angelini Omar
Dott. Andrea Moro
Psicologo, Psicologo clinico
Alghero
Buongiorno, comprendo la complessità della situazione che stai vivendo e l'importanza di trovare supporto per affrontare i tuoi sentimenti. Ti consiglierei di contattare un terapeuta cognitivo-comportamentale specializzato in relazioni e gestione dell'ansia. Questo tipo di terapia si concentra sul riconoscimento e sulla modifica di pensieri distorti e comportamenti disfunzionali, offrendoti strumenti pratici per gestire l'ansia, costruire fiducia in te stessa e migliorare la tua autostima. Con l'aiuto di un professionista, potrai esplorare i tuoi pensieri e sentimenti in un ambiente sicuro e non giudicante, sviluppando strategie efficaci per affrontare i tuoi dubbi e le tue paure, così da ritrovare la tua serenità e prenderti cura di te stessa. Un caro saluto. Dott. Moro
Dott. simone feriti
Psicologo clinico, Psicologo, Psicoterapeuta
Bergamo
Salve, le esprimo il mio dispiacere per la situazione che sta vivendo, dalle sue parole si sente quanto questo stia impattando negativamente sulla sua vita.
Credo sia normale che ci sia stato un cambiamento dopo il tradimento e che la fiducia sia venuta meno, e comprendo poi come ogni cosa che possa essere ambigua genere in lei dei pensieri negativi su di lui.
Mi dispiace anche per come sta vivendo l'assenza di sessualità tra di voi, in quanto si sta colpevolizzando e giudicando e posso immaginare come questo la faccia stare.
Condivido con lei che al primo posto deve mettere sé stessa ed in primis trovare la sua serenità e la sua sicurezza, per capire poi come affrontare la situazione sentimentale che sta vivendo. Il mio consiglio è quello di contattare un terapeuta per iniziare un percorso per approfondire questi aspetti
Cordiali Saluti
Dott. Simone Feriti
Dott.ssa Benedetta Mentesana
Psicologo, Psicologo clinico
Arese
Carissima, mi dispiace molto per la sofferenza che sta vivendo e la ringrazio per averla condivisa.
Non è semplice ripartire e ricostruire i propri equilibri dopo una delusione così forte. Noi tutti, senza che si siano verificati episodi particolari, abbiamo la tendenza a preoccuparci di cose che potrebbero accadere e che probabilmente non accadranno mai e gestirle non è sempre facile.
È più che comprensibile che lei abbia dubbi e sospetti dopo ciò che è successo. Le certezze di questo legame sono venute meno ed è naturale che le insicurezze si presentino.
La difficoltà arriva proprio nel momento in cui si decide di riprovare, sarebbe consigliabile ripartire da “zero”, o meglio, “dallo zero virgola uno”, ovvero tentando di concedere una nuova opportunità senza dimenticare ciò che c’è stato.
Il passato andrebbe elaborato e successivamente “lasciato andare”, in modo tale da ri-costruire nuovamente, dando luce ad una nuova strada, con nuove fondamenta.
Chiaro è che la ferita rimane, il colpo che ha subito ha lasciato una cicatrice e per poter andare avanti servono i propri ritmi. Ci vogliono i propri tempi.
La comunicazione è molto importante, quindi se ne ha la possibilità, esprima e condivida con il suo ragazzo in modo libero e trasparente, verbalizzando e spiegando come si sente e ciò che prova ogni giorno.
Ricucire e ristabilire una connessione non è semplice, sicuramente però può ripartire da sé stessa. Si concentri su di sé, su ciò che reputa positivo di sé stessa, su ciò che apprezza, sulle sue qualità. Si dedichi uno spazio solo per lei, dove svolgere una attività che la faccia sentire bene.
Lei ed il suo benessere siete le priorità!
Vorrei sottolineare che il suo valore non dipende dalla persona che ha accanto, lei vale a prescindere!
Quando e se dovesse sentirsi di iniziare un percorso di supporto, le auguro vivamente di trovare una figura con cui sentirsi a proprio agio ed ascoltata, vedrà che insieme troverà il metodo più giusto per lei per gestire questo periodo e per riconquistarsi.
Un caro saluto!
Dott.ssa Rosa Genovese
Psicologo clinico, Psicologo
Ciampino
Penso che una terapia psicologica Le può essere molto utile per uscire da questi pensieri ossessivi che certo non Le offrono serenità. E' importante nella situazione che Lei sta vivendo fare chiarezza dentro di Lei e un terapeuta può sicuramente aiutarla in questo lavoro psicologico di chiarificazione.
Dott.ssa Serena Salafia
Psicoterapeuta, Psicologo
Cadoneghe
Buonasera, grazie per la sua condivisione. Quello che racconta è certamente faticoso e doloroso e, nonostante sia oggettivamente una situazione difficile, i nostri aspetti personali e le nostre sensibilità possono rendere queste situazioni ancora più complicate. La sua idea di rivolgersi a un/una psicoterapeuta è molto valida, un percorso psicologico può aiutare a comprendere quali aspetti rendono ancora più difficile gestire una situazione già di per sé difficile e da dove derivano tali aspetti. Questo permetterà di comprendere quali sono le modalità migliori per lei per affrontare tali sentimenti e migliorare la sua situazione.
Resto a disposizione!
Dott. Giacomo Cresta
Psicologo, Psicologo clinico
Genova
Grazie per aver condiviso il suo vissuto. È evidente quanto questa situazione la stia angosciando, e voglio rassicurarla: il fatto che stia cercando un modo per affrontare questi pensieri e comportamenti dimostra la sua forza e consapevolezza.
Il tradimento, anche se perdonato, lascia spesso delle ferite profonde. Queste ferite possono influenzare la fiducia, la sicurezza personale e la percezione del rapporto. È normale provare insicurezze, dubbi e paure in seguito a un’esperienza simile, ma se questi pensieri diventano costanti e invadenti, possono trasformarsi in un peso emotivo difficile da gestire.
Il primo passo che sta già considerando è rivolgersi a un terapeuta. Questa potrebbe essere una scelta davvero preziosa per lei, poiché un percorso psicologico le consentirebbe di esplorare il suo dolore, capire l’origine di questi pensieri ossessivi e lavorare sulla sua autostima. La terapia può aiutarla a ritrovare un senso di equilibrio e a distinguere tra i suoi timori interiori e la realtà del rapporto con il suo partner.
Un altro passo importante è stabilire dei limiti sani nella relazione. È essenziale che si senta libera di esprimere i suoi bisogni e le sue preoccupazioni senza paura di essere giudicata. Tuttavia, è altrettanto importante rispettare lo spazio e l’individualità del suo partner, evitando comportamenti di controllo che potrebbero alimentare ulteriori tensioni.
Non si scoraggi se il cambiamento richiede tempo. Con il giusto sostegno e un impegno sincero verso sé stessa, può ritrovare serenità e fiducia. Se avesse ulteriori dubbi, non esiti a contattarmi. Cordialmente,
Dott. Andrea Boggero
Psicologo, Psicologo clinico
Genova
Buonasera, comprendo profondamente il dolore e la frustrazione che sta vivendo. Quando un tradimento si verifica, non è solo l’evento in sé a ferire, ma anche le conseguenze emotive che lascia dietro di sé. Il perdono è una scelta coraggiosa, ma non sempre significa che la fiducia si ricostruisca automaticamente. Quello che sta sperimentando (il bisogno di controllare, i pensieri intrusivi e ossessivi, la paura costante che possa accadere di nuovo) è una risposta naturale a una ferita emotiva che non si è ancora rimarginata. Dal punto di vista cognitivo-comportamentale, è importante distinguere tra i pensieri che derivano da fatti concreti e quelli che sono alimentati dall’ansia e dall’insicurezza. Quando un evento traumatico colpisce un’area delicata come la fiducia in una relazione, la mente può sviluppare dei "circuiti" di ipervigilanza che la portano a cercare continuamente segnali di pericolo. In questo caso, il suo cervello è come se fosse sempre in allerta, pronto a rilevare qualsiasi indizio che possa confermare le sue paure. Questa modalità, purtroppo, non solo mantiene l’ansia attiva, ma contribuisce anche a rendere più difficile la ricostruzione della relazione e la sua serenità personale. Un primo passo potrebbe essere lavorare sul riconoscimento dei suoi pensieri automatici e sul loro impatto emotivo. Quando, ad esempio, pensa (non risponde ai messaggi, quindi forse è con un’altra", provi a chiedersi: "Ho delle prove concrete di questo? È possibile che ci siano altre spiegazioni? Come mi farebbe sentire pensare in modo diverso?". Questo tipo di esercizio aiuta a ridurre il potere dei pensieri catastrofici e a sviluppare una prospettiva più equilibrata. Anche i comportamenti di controllo, come controllare il telefono, anche se momentaneamente le danno sollievo, in realtà rinforzano il ciclo dell’ansia. Ogni volta che cerca prove, la sua mente si abitua a questo meccanismo e richiederà sempre più conferme per sentirsi tranquilla, senza mai trovarne abbastanza. Un obiettivo terapeutico potrebbe essere proprio quello di ridurre gradualmente questi comportamenti, imparando a gestire l’insicurezza in modi più funzionali. Per quanto riguarda la sfera intima, è comprensibile che il cambiamento nei rapporti fisici la faccia sentire inadeguata. Tuttavia, il desiderio e l’intimità in una coppia sono influenzati da tanti fattori: stress, emozioni non elaborate, tensioni nella relazione. Affrontare direttamente il problema con il suo partner, in un dialogo aperto e sincero, potrebbe aiutarla a capire se ci siano difficoltà emotive alla base di questa distanza. L’intimità non è solo fisica, ma anche emotiva, e quando la fiducia vacilla, è normale che anche questo aspetto venga compromesso. Il fatto che stia considerando di iniziare un percorso terapeutico è un segnale positivo. Un lavoro su di sé la aiuterebbe a ritrovare sicurezza e benessere, indipendentemente dalla relazione. Una terapia cognitivo-comportamentale, in particolare, potrebbe supportarla nel riconoscere e modificare i pensieri disfunzionali, lavorare sulla fiducia in sé stessa e sviluppare strategie per gestire l’ansia relazionale. Ricostruire la fiducia, sia in una relazione che in sé stessa, richiede tempo e lavoro. Ma è possibile. Il primo passo è proprio quello che ha già fatto: riconoscere la difficoltà e avere il desiderio di affrontarla in modo costruttivo. Resto a disposizione. Dott. Andrea Boggero
Buonasera, la scoperta del tradimento, la scelta di perdonare, e poi la fatica a lasciarselo alle spalle – non è una debolezza né un “difetto” del suo carattere: è una reazione umana, comprensibile e persino molto frequente in chi decide di dare una seconda possibilità. Le emozioni che sta provando – paura, rabbia, tristezza, sfiducia – hanno bisogno di spazio per essere espresse e comprese, non represse o negate per “fare andare bene le cose”. È molto importante riconoscere che perdonare non significa dimenticare o fare finta che non sia successo nulla. Il perdono reale, quando ci si arriva, richiede tempo e un lavoro emotivo profondo.

ll fatto che i pensieri ossessivi, il bisogno di controllo e la sofferenza emotiva siano diventati quasi quotidiani indica che lei si sta caricando di un peso enorme, che non può portare da sola e che merita di essere accolto, ascoltato e affrontato con delicatezza.

Il mio consiglio è di non affrontare tutto da sola. Ha già fatto un primo passo importante, il passo successivo, parlare con qualcuno, può aiutarla a non sentirsi più “in trappola” in questi pensieri dolorosi e a trovare una strada per riconnettersi con se stessa e con i propri bisogni.
Un caro saluto
Dott.ssa Valentina Celi
Salve, sono la Dott.ssa Oliva, grazie per aver condiviso un pezzo cosi importante della sua storia. Sicuramente, iniziare un percorso psicologico può essere una delle decisioni più importanti e trasformative nella vita di una persona. Non è segno di debolezza, ma di consapevolezza e responsabilità verso sé stessi. Iniziare insieme, con colloqui ( online o in presenza) aiuta a vedere schemi di pensiero, emozioni e comportamenti che spesso passano inosservati. Permette di capire perché reagisce in un certo modo, cosa la fa soffrire e come puoi cambiare. Lavorare insieme sull'autostima, la aiuterà a rimettere al centro se stessa. Molte persone vivono ansia, colpa, rabbia o tristezza senza saperle riconoscere.
In terapia impara a leggere le emozioni e a gestirle in modo più sano, invece di subirle. Non rimandi una decisione per star meglio e conoscere meglio se stessa. Resto a sua disposizione.

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