Buonasera, sto cercando urgentemente consigli e vorrei anche sfogarmi riguardo una situazione che mi
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Buonasera, sto cercando urgentemente consigli e vorrei anche sfogarmi riguardo una situazione che mi sta facendo impazzire. Sto con questo ragazzo da quattro mesi (a detta sua mi vede proprio come una fidanzata nonostante non mi abbia mai detto “ti amo”), ma comunque la sensazione che almeno lui mi volesse davvero l’ho sentita solamente per poco, giusto all’inizio quando davvero mi faceva sentire speciale e sembrava come se mi capisse realmente. Inoltre lui al momento lavora a 10 ore da qui, quindi quando sta fuori città ci si sente giusto la sera in chiamata perché a detta sua odia i messaggi e usa poco i social (in effetti su whatsapp sta poco online) e però a volte si addormenta prima e neanche riusciamo a fare una chiamata, però molte volte è capitato anche che lui decidesse di voler dormire al telefono con me.
Ora lui si trova nella mia città perché qui ha un figlio piccolo avuto con la sua ex e perciò dato che lei non lavora, solitamente lui paga l’affitto della casa che ha qui e ci tiene lei ed il bambino, quindi lui quando viene qui non “può” dormire a casa mia, ma deve dormire con lei ed il bambino nonostante si siano lasciati e non abbiano più rapporti (me l’ha anche confermato un ragazzo che conosce entrambi). Lui dice che semmai lei dovesse scoprire che esce con me non gli farebbe più vedere il bambino perché lui dice che lei nonostante si siano lasciati è ancora presa da lui (ossessionata) e quindi lui per il bene del bambino deve fare buon viso a cattivo gioco, però io mi sono un po’ stancata della situazione perché mi sento come se fossi io l’amante anziché la ragazza. Però lui non si fa problemi a presentarmi appunto come la sua ragazza davanti ai suoi amici e soprattutto mi fa stare in zona sua (dove c’è anche la sua ex) e lì solitamente gira gente che conoscono bene anche lei, eppure lui davanti agli altri non mi nasconde mentre comunque lei sa giusto che probabilmente si è frequentato un periodo con me ma non sa che spesso quando lui viene qui esce con me e soprattutto che ad agosto sono stata due settimane con lui in vacanza…
io a volte ho ansia che lui stia giocando sporco, ossia che provi ancora qualcosa per lei e che voglia salvaguardare il loro rapporto per tornarci insieme dato che spesso io e lui riusciamo a vederci giusto per tre ore perché poi dice di avere da fare con lei che insiste sul fatto che debba stare più tempo con il loro bambino, però a me questa situazione da fastidio perché vorrei passare più tempo con lui ma lui stesso mi dice “poi lei mi minaccia di togliermi mio figlio” e quindi non so mai come controbattere. Ora non ci vediamo da sabato perché dice che sta lavorando in smartworking ed è pieno di impegni, poi l’altro giorno mi ha detto che al momento si trova in uno stato di apatia dove sta mettendo al primo posto solamente il lavoro e gli dispiace anche che ultimamente sia poco coinvolto con me, mi ha detto che gli piaccio e che vorrebbe passare più tempo con me ma al tempo stesso vuole pensare più alla carriera, mi ha detto anche che fino a qualche anno fa metteva sempre al primo posto la fidanzata ma ora vuole concentrarsi su altro. Io neanche mi fido più di tanto di lui, mi ha raccontato che in passato gli è capitato di tradire la sua ex quando stavano insieme, quindi a volte penso che magari non si farebbe problemi a tradire anche me, però al tempo stesso lui sa essere anche molto schietto e non si fa problemi a dirmi quando si scrive con una ragazza o comunque quando stiamo insieme se passa una bella ragazza me lo dice e fa apprezzamenti.. lui tra qualche giorno dovrà partire nuovamente e quindi abbiamo poco tempo per vederci, stamattina gli avevo chiesto di uscire ma non ha risposto al messaggio e mi ha chiamato dopo 10 ore e mi ha detto che ha avuto da fare e ha lavorato tutto il giorno, però avrebbe potuto mandarmi un messaggio anche perché ci vogliono 30 secondi per scrivere ed a volte lo vedevo online su whatsapp… vorrei provare ad essere meno disponibile per lui, però so anche che sicuramente non se ne accorgerebbe o comunque non cambierebbe nulla perché lui al momento non mi sta mettendo al primo posto e io purtroppo quando mi affeziono divento un po’ sottona, cioè non tutte accetterebbero il fatto che il proprio ragazzo debba dormire ancora nello stesso letto con la propria ex solamente per il bene del figlio. Che posso fare? Come vi sembra questa situazione?
Ora lui si trova nella mia città perché qui ha un figlio piccolo avuto con la sua ex e perciò dato che lei non lavora, solitamente lui paga l’affitto della casa che ha qui e ci tiene lei ed il bambino, quindi lui quando viene qui non “può” dormire a casa mia, ma deve dormire con lei ed il bambino nonostante si siano lasciati e non abbiano più rapporti (me l’ha anche confermato un ragazzo che conosce entrambi). Lui dice che semmai lei dovesse scoprire che esce con me non gli farebbe più vedere il bambino perché lui dice che lei nonostante si siano lasciati è ancora presa da lui (ossessionata) e quindi lui per il bene del bambino deve fare buon viso a cattivo gioco, però io mi sono un po’ stancata della situazione perché mi sento come se fossi io l’amante anziché la ragazza. Però lui non si fa problemi a presentarmi appunto come la sua ragazza davanti ai suoi amici e soprattutto mi fa stare in zona sua (dove c’è anche la sua ex) e lì solitamente gira gente che conoscono bene anche lei, eppure lui davanti agli altri non mi nasconde mentre comunque lei sa giusto che probabilmente si è frequentato un periodo con me ma non sa che spesso quando lui viene qui esce con me e soprattutto che ad agosto sono stata due settimane con lui in vacanza…
io a volte ho ansia che lui stia giocando sporco, ossia che provi ancora qualcosa per lei e che voglia salvaguardare il loro rapporto per tornarci insieme dato che spesso io e lui riusciamo a vederci giusto per tre ore perché poi dice di avere da fare con lei che insiste sul fatto che debba stare più tempo con il loro bambino, però a me questa situazione da fastidio perché vorrei passare più tempo con lui ma lui stesso mi dice “poi lei mi minaccia di togliermi mio figlio” e quindi non so mai come controbattere. Ora non ci vediamo da sabato perché dice che sta lavorando in smartworking ed è pieno di impegni, poi l’altro giorno mi ha detto che al momento si trova in uno stato di apatia dove sta mettendo al primo posto solamente il lavoro e gli dispiace anche che ultimamente sia poco coinvolto con me, mi ha detto che gli piaccio e che vorrebbe passare più tempo con me ma al tempo stesso vuole pensare più alla carriera, mi ha detto anche che fino a qualche anno fa metteva sempre al primo posto la fidanzata ma ora vuole concentrarsi su altro. Io neanche mi fido più di tanto di lui, mi ha raccontato che in passato gli è capitato di tradire la sua ex quando stavano insieme, quindi a volte penso che magari non si farebbe problemi a tradire anche me, però al tempo stesso lui sa essere anche molto schietto e non si fa problemi a dirmi quando si scrive con una ragazza o comunque quando stiamo insieme se passa una bella ragazza me lo dice e fa apprezzamenti.. lui tra qualche giorno dovrà partire nuovamente e quindi abbiamo poco tempo per vederci, stamattina gli avevo chiesto di uscire ma non ha risposto al messaggio e mi ha chiamato dopo 10 ore e mi ha detto che ha avuto da fare e ha lavorato tutto il giorno, però avrebbe potuto mandarmi un messaggio anche perché ci vogliono 30 secondi per scrivere ed a volte lo vedevo online su whatsapp… vorrei provare ad essere meno disponibile per lui, però so anche che sicuramente non se ne accorgerebbe o comunque non cambierebbe nulla perché lui al momento non mi sta mettendo al primo posto e io purtroppo quando mi affeziono divento un po’ sottona, cioè non tutte accetterebbero il fatto che il proprio ragazzo debba dormire ancora nello stesso letto con la propria ex solamente per il bene del figlio. Che posso fare? Come vi sembra questa situazione?
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo quanto possa essere difficile convivere con questa situazione riportata. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi e disfunzionali che mantengono in atto la sofferenza impedendole il benessere desiderato.
Ritengo altresì utile un approccio EMDR al fine di favorire la rielaborazione del materiale connesso con la genesi della sofferenza in atto.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi e disfunzionali che mantengono in atto la sofferenza impedendole il benessere desiderato.
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Sicuramente la situazione che descrive e complessa e richiede un intervento di aiuto al fine che non vada a incidere anche su altri aspetti della vita. Al tempo stesso credo che con un buon sostegno psicologico ne possa uscire con una certa facilità.
Cara utente, certamente la situazione che sta vivendo non é semplice da gestire né in termini di situazioni né soprattutto dal punto di vista emotivo. Dal mio punto di vista, sarebbe necessario per lei un supporto psicologico per vari motivi: poter innanzitutto parlare della situazione e descrivere meglio ogni dettaglio, valutare la gestione di una situazione così intricata ed evitare che si complichi ulteriormente e lavorare sul perché lei ha questa ostinazione nel rimanere in simili situazioni nonostante queste non le diano la serenità di cui tutti abbiamo bisogno e che tutti desideriamo. Resto a disposizione qualora volesse valutare di intraprendere insieme un percorso.
Dott.ssa Cristina Fratto
Dott.ssa Cristina Fratto
Buonasera. Quella che descrive a mio avviso è una situazione che possiede alcune criticità, relative in particolare ad alcune importanti differenze presenti nei modi in cui lei ed il suo compagno percepite la vostra relazione ed i vostri rispettivi bisogni: lei si percepisce a tutti gli effetti come compagna e sente molto il bisogno della presenza e delle attenzioni del suo compagno; viceversa, il suo compagno sembra non si percepisca "sempre" come il suo compagno nel momento in cui, per via delle ragioni citate, non riconosce la vostra relazione di fronte alla sua ex compagna, e in generale sembra sentire meno il bisogno di momenti di condivisione con lei. Parla anche di molti altri elementi nella sua condivisone, e sembra chiaro che in generale la situazione che sta vivendo generi in lei uno stato di malessere. Il mio suggerimento è, nel caso in cui ne sentisse la necessità, di rivolgersi ad un/a professionista per approfondire la propria esperienza ed propri vissuti, con l'obiettivo di esplorare e comprendere maggiormente le modalità con le quali sta vivendo questa relazione e le possibilità attraverso le quali potrebbe fare delle scelte personali e relazionali che promuovano e migliorino il proprio benessere. Un saluto, Dott. Felice Schettini
Gentile utente, la dinamica da lei descritta ha di per certo diverse complessità. Non è possibile darle una risposta su come sia meglio agire. Poichè non sta a noi dire cosa sia più giusto fare. Tuttavia credo che possa essere importante per lei mettere a fuoco i sui bisogni in questa relazione, parlare in modo onesto e sincero al suo partner rispetto a come si sente e ciò che sta provando. Una buona comunicazione trasparente e assertiva è importante in una dinamica come la vostra, ma in generale in tutte le relazioni. Rimango a sua disposizione Dott.ssa Alessia D'Angelo
Comprendo che sta vivendo una situazione complessa e che i suoi sentimenti sono pieni di confusione e frustrazione. Vorrei sottolineare che è normale avere domande e preoccupazioni in una relazione, soprattutto quando questa è complessa come la sua. Ha descritto un partner che sembra diviso tra le sue responsabilità verso il suo figlio e i suoi desideri personali, inclusa la carriera. Questa divisione potrebbe essere fonte di tensione e incertezza nella sua relazione. Tuttavia, è importante considerare che ogni relazione è unica e complessa, e le dinamiche familiari possono variare notevolmente. Le suggerirei di iniziare esaminando il suo coinvolgimento emotivo e le aspettative che ha nella relazione. Questo potrebbe essere un momento per esplorare il suo desiderio di avere una relazione sana e soddisfacente. Inoltre, la comunicazione aperta è fondamentale. Potrebbe cercare un momento per discutere apertamente con il suo partner i suoi sentimenti e le sue preoccupazioni. Chieda chiarimenti sulle sue intenzioni e sulle dinamiche della sua relazione con l'ex, cercando di capire meglio la situazione. Ricordi che, in una relazione, è essenziale che entrambe le parti si sentano ascoltate e rispettate. Infine, rifletta su come la sua storia personale e le sue esperienze passate possano influenzare i suoi sentimenti attuali. Questo può aiutarla a comprendere meglio le sue reazioni emotive nella situazione attuale. Trovare il coraggio di affrontare queste sfide relazionali è un passo importante per la crescita personale e il benessere emotivo. Se le preoccupazioni persistono e influenzano negativamente la sua vita, potrebbe valutare l'opportunità di consultare uno psicoterapeuta per un supporto più mirato e approfondito. Cordiali Saluti DM
Dalla descrizione, nonostante le situazioni descritte chiaramente non le vadano bene sembra tutto sommato disposta ad accettarle. Dunque le domande che pone sono malposte perchè le soluzioni proposte non le andrebbero sicuramente bene. Se chiede qua infatti è perchè capisce che sotto sotto la situazione non le piace e non la soddisfa. Descrive una relazione in cui lei viene dopo qualsiasi cosa. L'unica comprensibile di queste sono il tempo e le attenzioni per il figlio, tutto il resto sembra un pò forzato, dormire dalla ex, lavorare 12 ore filate tutti i giorni senza trovare il tempo o la voglia di sentirvi. E siete insieme da quattro mesi quindi in una fase in cui la passione dovrebbe essere massima. Ora, se questo è il massimo che può darle non so quanto convenga aspettare di vedere il minimo. Credo però che potrebbe avere bisogno di un supporto psicologico per analizzare con più calma la situazione.
Buongiorno la situazione mi sembra abbastanza ingarbugliata da come scrive. Innanzitutto deve spostare l attenzione dalla vita del suo ragazzo alla sua di vita. Iniziare intanto a chiedersi se questo rapporto di coppia la soddisfa,cosa si aspetta dalla persona che sta con lei e quali caratteristiche vorrebbe che avesse. Un caro saluto
Gentile utente, innanzitutto la ringrazio per aver condiviso con noi una parte così importante di sè. Mi spiace molto per la situazione che descrive e posso immaginare il disagio connesso alle poche certezze circa il suo rapporto attuale e al non sentirsi al primo posto nei pensieri del suo partner.
Ora lei chiede agli psicologi della piattaforma come dovrebbe comportarsi, ma come professionisti siamo formati per offrire comprensione, conforto, punti di vista differenti, ma non consigli: questo non perchè non vogliamo aiutare chi ci sta davanti, ma perchè lei e lei soltanto può decidere in che direzione far proseguire questo rapporto e la sua vita.
Quello che mi sento di suggerirle è di valutare un consulto psicologico al fine di rielaborare il suo vissuto e le emozioni connesse, per mettere ordine tra i pensieri e ricercare, insieme a una figura professionale che la supporti, le risposte che cerca.
Nella speranza che questo confronto possa esserle utile, resto a disposizione anche online.
Un caro saluto.
Dott.ssa Elena Sinistrero
Ora lei chiede agli psicologi della piattaforma come dovrebbe comportarsi, ma come professionisti siamo formati per offrire comprensione, conforto, punti di vista differenti, ma non consigli: questo non perchè non vogliamo aiutare chi ci sta davanti, ma perchè lei e lei soltanto può decidere in che direzione far proseguire questo rapporto e la sua vita.
Quello che mi sento di suggerirle è di valutare un consulto psicologico al fine di rielaborare il suo vissuto e le emozioni connesse, per mettere ordine tra i pensieri e ricercare, insieme a una figura professionale che la supporti, le risposte che cerca.
Nella speranza che questo confronto possa esserle utile, resto a disposizione anche online.
Un caro saluto.
Dott.ssa Elena Sinistrero
Cara utente, capisco che sia una situazione molto complessa soprattutto dal punto di vista emotivo e che si senta come se fosse senza via d'uscita. Un consiglio che posso darle è sicuramente quello di provare ad avere una confronto con questa persona per spiegarle i suoi bisogni. Spesso pensiamo che l'altro debba "indovinare" quali sono i nostri desideri e le nostre aspettative, ma in realtà questo non soltanto è molto raro ma anche fuorviante, in quanto limita comunque la comunicazione e lo scambio. Le consiglio di provare ad avere una conversazione seria con questa persone e poi, eventualmente, valutare in base alla risposta, se questa situazione possa essere abbastanza per lei, o senta di desiderare altro. Ad ogni modo, le consiglio un supporto psicologico che possa aiutarla a fare chiarezza non soltanto sulla sua relazione, ma anche sulle sue emozioni e sulle sue personali modalità di entrare in relazione con l'altro. Spero che riesca a prendere la decisione migliore per sé. Un saluto, dott.ssa Chiara Cuoco
Gentile utente, la situazione che descrive rivela un grande conflitto in lei. Da una parte desidera giustamente essere messa al primo posto, dall'altra non riesce a prendere una posizione netta a causa del legame affettivo (e forse non solo questo). Sarebbe dunque utile approfondire questa tematica per capire quali siano le reali motivazioni che la trattengono in un rapporto che non la soddisfa, con una persona non del tutto accessibile e disposto ad impegnarsi al 100%. Purtroppo non possiamo cambiare gli altri ma possiamo capire come viviamo noi certe situazioni e cosa possiamo fare per stare bene. Resto a sua disposizione nel caso voglia intraprendere tale percorso e, in ogni caso, le auguro di trovare presto la serenità. Un saluto!
Buongiorno,
Credo che potrebbe provare a spiegare al fidanzato come si sente in questa situazione e vedere se la comprende e cambia qualcosa. In quanto all' essere "sottona" sappia che come per ogni comportamentoche che ci muove, nonostante razionalmente riusciamo a giudicarlo nocivo per noi, le ragioni vanno ricercate nel nostro inconscio. Essere "sottona" non è un destino, solo una sua caratteristica che potrebbe indagare con l aiuto di una psicoterapia.
Un caro saluto
Dott.ssa Cristina Villa
Credo che potrebbe provare a spiegare al fidanzato come si sente in questa situazione e vedere se la comprende e cambia qualcosa. In quanto all' essere "sottona" sappia che come per ogni comportamentoche che ci muove, nonostante razionalmente riusciamo a giudicarlo nocivo per noi, le ragioni vanno ricercate nel nostro inconscio. Essere "sottona" non è un destino, solo una sua caratteristica che potrebbe indagare con l aiuto di una psicoterapia.
Un caro saluto
Dott.ssa Cristina Villa
Buongiorno,
la situazione descritta risulta essere molto complessa. Lei ha scelto un uomo che non può avere tutto per se. Indipendentemente dal suo passato e dalla sua ex, il fatto che abbia un figlio piccolo per forza di cose potrebbe divenire un ostacolo per voi. Si chieda se è quello che vuole, se questa è il tipo di relazione che la soddisfa. Nel caso non riuscisse da sola ad approfondire tali tematiche non esiti a contattarmi. Potrei accompagnarla in quella che al momento è una fase delicata della sua vita.
Cordiali Saluti
Dott. Diego Ferrara
la situazione descritta risulta essere molto complessa. Lei ha scelto un uomo che non può avere tutto per se. Indipendentemente dal suo passato e dalla sua ex, il fatto che abbia un figlio piccolo per forza di cose potrebbe divenire un ostacolo per voi. Si chieda se è quello che vuole, se questa è il tipo di relazione che la soddisfa. Nel caso non riuscisse da sola ad approfondire tali tematiche non esiti a contattarmi. Potrei accompagnarla in quella che al momento è una fase delicata della sua vita.
Cordiali Saluti
Dott. Diego Ferrara
Buon pomeriggio.
Credo che la situazione da lei riportata nel rapporto con questo ragazzo, per quanto complessa, meriti degli approfondimento con un percorso psicologico.
Rimango a disposizione sia in presenza che da remoto.
Dott. Fabio Sebastiano Bellasio
Credo che la situazione da lei riportata nel rapporto con questo ragazzo, per quanto complessa, meriti degli approfondimento con un percorso psicologico.
Rimango a disposizione sia in presenza che da remoto.
Dott. Fabio Sebastiano Bellasio
Buonasera, lei domanda cosa potrebbe (o dovrebbe) fare ed una valutazione sulla situazione che sta vivendo. Non è possibile fornirle questa risposta se non nella misura in cui ciascun altro deciderebbe in sua vece ed in base al proprio modo di stare al mondo. Avere una risposta di questo tipo significherebbe, inoltre, porre la stessa domanda qualora, un domani, si trovasse in una situazione analoga. La questione che la interroga e la tiene inchiodata al dubbio sembra oscillare in una continua riflessione su questo rapporto, sulla liceità, tollerabilità e correttezza del comportamento dell’altro. Ciò che ha scritto dice molto, non solo della sua sofferenza attuale. Certe situazioni attualizzano parti molto profonde, sono delle ferite/feritoie: dolorose ma aprono anche degli spiragli. Valuti, anche alla luce del divenire della sua situazione contingente, se ritenga opportuno un percorso più articolato, con l’ausilio di un professionista, per parlare di questo suo vissuto. Un saluto cordiale
Salve, io credo che, per il suo caso, potrebbe essere utile intraprendere un percorso psicoterapeutico al fine di individuare le cause più profonde della sua problematica relazionale. Cordiali saluti
Buonasera, mi pare che la situazione abbia ruoli e confini poco chiari per tutti. Forse lei sta cercando dei segnali che la rassicurino sul rapporto e sui sacrifici che sta facendo per averlo. Credo però che più che concentrarsi sull'esterno, dovrebbe focalizzare la sua attenzione su di sé, su ciò che veramente desidera, sui suoi reali bisogni e in un secondo momento vedere se nella realtà siano realizzabili o meno. Mi rendo conto che tutto ciò è difficile da fare, per cui le suggerisco il confronto con uno psicoterapeuta.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Buon pomeriggio.
Di certo quello che scrive merita un giusto spazio d'ascolto e considerazione, oltre che di lettura.
I suoi sentimenti, i suoi pensieri, lo stato d'animo e quanto sta accadendo dentro e fuori di lei, possono trovare un giusto sostegno nell'incontro con uno psicologo.
Dottoressa Teresita Forlano
Di certo quello che scrive merita un giusto spazio d'ascolto e considerazione, oltre che di lettura.
I suoi sentimenti, i suoi pensieri, lo stato d'animo e quanto sta accadendo dentro e fuori di lei, possono trovare un giusto sostegno nell'incontro con uno psicologo.
Dottoressa Teresita Forlano
Gentile utente, lei racconta di una relazione sentimentale nata da poco e che quindi dovrebbe attraversare la fase dell'innamoramento, una fase piacevole e non spiacevole. La risposta si trova tra le righe di quanto lei stessa scrive " una situazione che mi sta facendo impazzire"..." io a volte ho ansia che lui stia giocando sporco"...ricordi che una relazione che ci fa star male non è basata sull'amore ma su legami disfunzionali. Il mio consiglio è di far chiarezza dentro di lei, sulle cause che la portano a legami affettivi accettando compromessi che la svalutano e le tolgono sicurezza. Si rivolga ad uno psicologo per analizzare i suoi sentimenti ed emozioni, comprendere i condizionamenti ricevuti sin dall'infanzia, gli schemi relazionali, i bisogni non soddisfatti, provi con l'aiuto di uno specialista a dare voce alle sue necessità per vivere relazioni sane e soddisfacenti.
In bocca al lupo.
Dott.ssa Maria Graziano
In bocca al lupo.
Dott.ssa Maria Graziano
Buonasera, capisco profondamente il disagio e la confusione che sta vivendo in questa relazione. Quando ci si affeziona a qualcuno, è naturale desiderare che il rapporto porti serenità e che l’altra persona ricambi con la stessa intensità i nostri sentimenti. Tuttavia, dalle sue parole emerge che, nonostante l’affetto che prova, ci sono aspetti di questa relazione che le stanno causando sofferenza e insicurezza. È importante prendere in considerazione questi sentimenti, perché sono indicatori di ciò che non sta funzionando e di cosa avrebbe bisogno per sentirsi davvero soddisfatta e valorizzata. La situazione che descrive è senza dubbio complessa. La presenza di un figlio e il legame passato del suo compagno con la sua ex creano delle sfide che non sono facili da affrontare. È lodevole che lei abbia dimostrato comprensione per il suo ruolo di padre e per il bisogno di mantenere un equilibrio con la madre del bambino. Questo è un segno della sua maturità e della sua capacità di riconoscere le priorità dell’altro. Tuttavia, questa stessa comprensione non dovrebbe mai farla sentire messa in secondo piano o farle accettare situazioni che la fanno soffrire. Una relazione sana richiede che entrambi i partner si sentano considerati e rispettati nei loro bisogni emotivi. Le dinamiche che descrive (il tempo limitato che riesce a passare con lui, il fatto che lui dorma ancora con la sua ex per motivi familiari, la scarsa comunicazione attraverso i messaggi o le chiamate) stanno creando in lei un senso di insicurezza e frustrazione. Si percepisce chiaramente il suo desiderio di essere più al centro della sua attenzione, ma anche la sensazione di essere relegata a un ruolo secondario. Questo è un punto fondamentale su cui riflettere: si sente davvero rispettata nei suoi bisogni all’interno di questa relazione? Si sente vista, ascoltata e accolta per ciò che prova? Un altro tema delicato è quello della fiducia. Il fatto che lui le abbia raccontato di tradimenti passati e che faccia commenti schietti su altre donne può alimentare dubbi e insicurezze. È comprensibile che lei si senta combattuta tra il desiderio di fidarsi e il timore che il suo passato o il suo comportamento attuale possano minare il rapporto. Anche qui, è importante che lei si ascolti: se questi aspetti le creano disagio, è fondamentale affrontarli con lui. Potrebbe provare a esprimere ciò che prova, dicendogli con sincerità: “Ci sono delle cose che mi fanno sentire insicura e di cui ho bisogno di parlare con te. È importante per me capire se possiamo costruire insieme una relazione in cui mi senta più tranquilla.” La questione del tempo che dedica a lei rispetto al lavoro e alla sua famiglia è un altro aspetto rilevante. Da quello che scrive, sembra che lui stia attraversando un momento di focalizzazione personale sulla carriera e sulle sue responsabilità, ma è importante che questo non avvenga a scapito del vostro rapporto. Lei ha il diritto di sentirsi una priorità nella vita del suo compagno, anche se questo non significa necessariamente essere al primo posto in ogni momento. È possibile trovare un equilibrio, ma per farlo è essenziale che ci sia dialogo e che i suoi bisogni vengano ascoltati e compresi. È anche molto significativo il fatto che lei stia pensando di essere meno disponibile per lui, forse come un modo per vedere se questo lo spinga a dare più valore alla sua presenza. Questa è una reazione comprensibile, ma potrebbe essere più utile concentrarsi su un altro approccio. Prima di tutto, rifletta su cosa desidera realmente da questa relazione e su cosa la farebbe sentire più soddisfatta. Poi, provi a comunicare con lui in modo chiaro e diretto, esprimendo non solo i suoi disagi ma anche ciò di cui avrebbe bisogno per sentirsi meglio. Ad esempio, potrebbe dirgli: “Capisco che hai molte responsabilità e che ci sono momenti difficili, ma ho bisogno di sentirmi più coinvolta nella tua vita e di sapere che il nostro rapporto è importante per te. Ti chiedo di riflettere su come possiamo migliorare questa situazione.” Infine, è importante affrontare la questione del rispetto reciproco. Il fatto che lui dorma ancora con la sua ex per ragioni legate al figlio è certamente una situazione complessa, ma se questa dinamica la fa soffrire, non è sbagliato che lei lo comunichi. Comprendere le sue responsabilità come padre non significa dover accettare di sentirsi come "l'amante" in una relazione. La sua sofferenza è valida e merita di essere ascoltata. Le consiglio di dedicarsi del tempo per riflettere su ciò che desidera e su ciò che merita in una relazione. Si ricordi che un rapporto dovrebbe essere un luogo sicuro, dove si sente amata, apprezzata e rispettata. Se dopo aver comunicato i suoi bisogni si renderà conto che le sue aspettative non vengono accolte, potrebbe essere il momento di valutare cosa è meglio per il suo benessere emotivo. Merita di stare con qualcuno che la faccia sentire al centro della sua vita e che condivida con lei un percorso basato sulla reciprocità e sul rispetto. Resto a disposizione. Dott. Andrea Boggero
Capisco che questa situazione ti stia creando molta confusione e frustrazione. È normale sentirsi così quando ci sono tante incertezze e comportamenti ambigui in una relazione, specialmente se ti senti messa da parte o come se non venissi considerata prioritaria.
Ci sono alcune dinamiche che potrebbero indicare una mancanza di chiarezza o di impegno nella relazione. Il fatto che lui dorma con la sua ex per il bene del bambino è una situazione complessa che potrebbe facilmente generare insicurezze, soprattutto se non hai il supporto emotivo che ti aspetti da lui. La mancanza di trasparenza, la sua storia passata di tradimenti e la sua apatia rispetto alla relazione potrebbero amplificare i tuoi dubbi e la tua ansia.
Ti suggerirei di riflettere su cosa desideri veramente da questa relazione e di comunicare chiaramente con lui riguardo ai tuoi bisogni emotivi e alle tue preoccupazioni. È importante anche ascoltare i tuoi sentimenti: se ti senti come se fossi un'opzione anziché una priorità, potrebbe essere utile fare un passo indietro e valutare se questa relazione ti sta realmente arricchendo e rispettando.
Se ti sembra difficile prendere una decisione, parlare con un esperto potrebbe aiutarti a fare chiarezza, a gestire meglio l'ansia e a prendere decisioni più consapevoli riguardo al futuro della tua relazione.
La tua serenità emotiva è fondamentale, e nessuno dovrebbe farti sentire come se fossi "l'amante" o un'opzione secondaria.
Ci sono alcune dinamiche che potrebbero indicare una mancanza di chiarezza o di impegno nella relazione. Il fatto che lui dorma con la sua ex per il bene del bambino è una situazione complessa che potrebbe facilmente generare insicurezze, soprattutto se non hai il supporto emotivo che ti aspetti da lui. La mancanza di trasparenza, la sua storia passata di tradimenti e la sua apatia rispetto alla relazione potrebbero amplificare i tuoi dubbi e la tua ansia.
Ti suggerirei di riflettere su cosa desideri veramente da questa relazione e di comunicare chiaramente con lui riguardo ai tuoi bisogni emotivi e alle tue preoccupazioni. È importante anche ascoltare i tuoi sentimenti: se ti senti come se fossi un'opzione anziché una priorità, potrebbe essere utile fare un passo indietro e valutare se questa relazione ti sta realmente arricchendo e rispettando.
Se ti sembra difficile prendere una decisione, parlare con un esperto potrebbe aiutarti a fare chiarezza, a gestire meglio l'ansia e a prendere decisioni più consapevoli riguardo al futuro della tua relazione.
La tua serenità emotiva è fondamentale, e nessuno dovrebbe farti sentire come se fossi "l'amante" o un'opzione secondaria.
Gentile utente,
io non so come sia la situazione reale, ma lei parla di una relazione che l'ha fatta stare bene solo all'inizio! Lei sta male, non si fida e non si sente a suo agio. Se un amico le dicesse questo, cosa penserebbe? Sarebbe felice di sentire che ciò che dovrebbe farlo stare bene in realtà causa solo disagio? è questo che desidera da un rapporto di coppia? Pensi a cosa lei vuole e si merita e non a come potrebbe cambiare la situazione perchè potrebbe non cambiare.
REsto a disposizione
Francesca Cilento
io non so come sia la situazione reale, ma lei parla di una relazione che l'ha fatta stare bene solo all'inizio! Lei sta male, non si fida e non si sente a suo agio. Se un amico le dicesse questo, cosa penserebbe? Sarebbe felice di sentire che ciò che dovrebbe farlo stare bene in realtà causa solo disagio? è questo che desidera da un rapporto di coppia? Pensi a cosa lei vuole e si merita e non a come potrebbe cambiare la situazione perchè potrebbe non cambiare.
REsto a disposizione
Francesca Cilento
Quello che stai vivendo ti mette in una posizione molto complicata e dolorosa, ed è comprensibile che tu ti senta confusa, frustrata e anche svalutata. Da quello che racconti emergono più livelli. Da un lato c’è il fatto che lui ha un figlio piccolo: è normale che questo comporti responsabilità e limiti, e che la sua vita non sia semplice da conciliare con una nuova relazione. Ma dall’altro lato il modo in cui gestisce la situazione ti fa sentire come se fossi tu quella “di troppo”, come se dovessi accettare condizioni che ti fanno male pur di stargli accanto.
Non sei tu a essere “sottona”: sei innamorata e vorresti che lui ti riconoscesse il posto che ti spetta. Ma al momento sembra che lui ti dia segnali ambivalenti. Ti presenta come la sua ragazza davanti agli amici e non ti nasconde in pubblico, ma contemporaneamente dorme dalla sua ex, passa con lei e il bambino molto più tempo di quanto non passi con te e usa la minaccia che lei possa togliergli il figlio per giustificare i suoi limiti. Inoltre, il fatto che ti abbia detto di aver tradito in passato e che faccia apprezzamenti ad altre donne davanti a te non aiuta a rassicurarti sulla sua serietà.
In più, lui stesso ti dice che ora vuole mettere al primo posto il lavoro e che sente poca energia per coinvolgersi nella relazione. Tu lo vivi come una mancanza di priorità e di investimento, e hai ragione: se per te la coppia è un valore centrale, è naturale che tu desideri sentirti scelta e non come una “seconda opzione”.
Il punto è che non puoi costringerlo a cambiare né a darti ciò che al momento non è disposto a dare. Quello che puoi fare è chiederti se questa relazione, così com’è, ti fa stare bene o ti consuma. Una coppia non dovrebbe farti sentire continuamente ansiosa, messa da parte o in dubbio.
Essere meno disponibile per lui non deve diventare un gioco per “farlo accorgere”, ma un modo per proteggerti e rispettare i tuoi limiti. Perché, come tu stessa hai scritto, non tutte accetterebbero certe condizioni: e se anche tu le accetti, ma soffrendo, non è un compromesso sano.
La sensazione è che tu stia cercando di adattarti a un equilibrio che in realtà non ti appartiene. La domanda che può aiutarti è: se questa situazione restasse esattamente così anche tra sei mesi o un anno, io potrei starci? Se la risposta è no, allora il passo da fare è avere il coraggio di dirgli chiaramente come ti senti e cosa non sei più disposta ad accettare.
Dott.ssa De Pretto
Non sei tu a essere “sottona”: sei innamorata e vorresti che lui ti riconoscesse il posto che ti spetta. Ma al momento sembra che lui ti dia segnali ambivalenti. Ti presenta come la sua ragazza davanti agli amici e non ti nasconde in pubblico, ma contemporaneamente dorme dalla sua ex, passa con lei e il bambino molto più tempo di quanto non passi con te e usa la minaccia che lei possa togliergli il figlio per giustificare i suoi limiti. Inoltre, il fatto che ti abbia detto di aver tradito in passato e che faccia apprezzamenti ad altre donne davanti a te non aiuta a rassicurarti sulla sua serietà.
In più, lui stesso ti dice che ora vuole mettere al primo posto il lavoro e che sente poca energia per coinvolgersi nella relazione. Tu lo vivi come una mancanza di priorità e di investimento, e hai ragione: se per te la coppia è un valore centrale, è naturale che tu desideri sentirti scelta e non come una “seconda opzione”.
Il punto è che non puoi costringerlo a cambiare né a darti ciò che al momento non è disposto a dare. Quello che puoi fare è chiederti se questa relazione, così com’è, ti fa stare bene o ti consuma. Una coppia non dovrebbe farti sentire continuamente ansiosa, messa da parte o in dubbio.
Essere meno disponibile per lui non deve diventare un gioco per “farlo accorgere”, ma un modo per proteggerti e rispettare i tuoi limiti. Perché, come tu stessa hai scritto, non tutte accetterebbero certe condizioni: e se anche tu le accetti, ma soffrendo, non è un compromesso sano.
La sensazione è che tu stia cercando di adattarti a un equilibrio che in realtà non ti appartiene. La domanda che può aiutarti è: se questa situazione restasse esattamente così anche tra sei mesi o un anno, io potrei starci? Se la risposta è no, allora il passo da fare è avere il coraggio di dirgli chiaramente come ti senti e cosa non sei più disposta ad accettare.
Dott.ssa De Pretto
Buonasera,
la ringrazio per aver scritto e per la fiducia che affida a questo spazio. Dal modo in cui racconta la situazione si sente chiaramente quanto lei sia coinvolta, quanto tenga a questa relazione e, allo stesso tempo, quanto questa stessa relazione la stia mettendo in uno stato di confusione, ansia e stanchezza emotiva.
Provo a restituirle una lettura con uno sguardo sistemico-relazionale, quindi non centrata sul giudicare lei o lui, ma sul capire che tipo di legame si è costruito e quali effetti sta avendo su di lei.
Questa relazione nasce e si sviluppa all’interno di un sistema già molto complesso: lui ha una ex compagna, un figlio piccolo, una separazione che sul piano pratico è avvenuta ma che sul piano simbolico ed emotivo sembra non essersi davvero conclusa. In sistemi di questo tipo, i confini sono spesso poco chiari e chi entra successivamente rischia di trovarsi in una posizione ambigua, né completamente dentro né completamente fuori. Da quello che racconta, lei viene riconosciuta come “la ragazza” davanti agli amici, nell’intimità e nei momenti di vicinanza emotiva, ma resta esclusa proprio dai luoghi in cui si prendono le decisioni importanti: il tempo, le priorità, le scelte concrete. È comprensibile che questo la faccia sentire più un’amante che una compagna, anche se razionalmente sa di non esserlo.
Dal punto di vista relazionale sembra essersi attivato un meccanismo circolare: lui mantiene una posizione di non-scelta, giustificata dal figlio, dal lavoro, dall’apatia del momento; lei, sentendo il legame come fragile, tende ad adattarsi, ad aspettare, a chiedere poco per non rischiare di perderlo. Più lei si adatta, meno lui è chiamato a ridefinire la situazione; più lui resta fermo, più lei si sente insicura e svalutata. Non è una questione di debolezza o di essere “sottona”, ma di una posizione relazionale che nel tempo la sta mettendo in secondo piano.
È molto importante anche ciò che nota sulla differenza tra le sue parole e i suoi comportamenti. Lui può essere sincero quando dice che le piace, che le fa piacere stare con lei, che in questo momento è concentrato sul lavoro, ma la domanda non è tanto se stia mentendo quanto se sia realmente disponibile a costruire una relazione che le dia sicurezza, continuità e spazio. Al momento, dai fatti, sembra che lui non stia proteggendo il legame, né investendo nel renderlo più chiaro e meno doloroso per lei.
Il tema del figlio è reale e va rispettato, ma nella dinamica che descrive sembra diventare anche un argomento che rende ogni suo bisogno non discutibile. Quando ogni richiesta di tempo o di chiarezza viene fermata dalla paura di perderlo, lei resta senza possibilità di negoziazione, come se il suo malessere fosse automaticamente meno legittimo. Questo crea una forte asimmetria: lei deve capire, aspettare, adattarsi; lui può restare esattamente dov’è.
Mi colpisce molto il senso di colpa che prova per i suoi pensieri. In realtà, quello che sta sentendo non è un difetto di carattere, ma un segnale. Il disagio spesso emerge proprio quando ciò che desideriamo – essere scelte, sentirci importanti, vivere una relazione alla pari – non coincide con ciò che stiamo vivendo. Più che chiedersi se lui la ami o se stia giocando sporco, forse la domanda più importante ora è che effetto questa relazione sta avendo su di lei: se si sente più tranquilla o più confusa, più valorizzata o più in attesa, più sé stessa o più trattenuta.
Non le suggerirei strategie di distanza o giochi di ruolo. In una situazione così rischierebbero solo di aumentare la sua ansia. Piuttosto, il primo passo potrebbe essere chiarire dentro di sé quali sono i limiti oltre i quali questa relazione diventa troppo costosa emotivamente, e se lo sente, provare a comunicarli in modo diretto, non accusatorio, ma autentico. Dopo di che, più delle promesse, sarà importante osservare se qualcosa cambia davvero nella realtà dei fatti.
Qualunque sia la strada che sceglierà, tenga a mente che il suo bisogno di chiarezza, di tempo e di presenza è legittimo. Non sta chiedendo troppo: sta chiedendo qualcosa che, forse, lui in questo momento non è in grado di dare. E questo parla dei suoi limiti, non del suo valore.
Spero di essere stato di supporto e le auguro una buona serata.
la ringrazio per aver scritto e per la fiducia che affida a questo spazio. Dal modo in cui racconta la situazione si sente chiaramente quanto lei sia coinvolta, quanto tenga a questa relazione e, allo stesso tempo, quanto questa stessa relazione la stia mettendo in uno stato di confusione, ansia e stanchezza emotiva.
Provo a restituirle una lettura con uno sguardo sistemico-relazionale, quindi non centrata sul giudicare lei o lui, ma sul capire che tipo di legame si è costruito e quali effetti sta avendo su di lei.
Questa relazione nasce e si sviluppa all’interno di un sistema già molto complesso: lui ha una ex compagna, un figlio piccolo, una separazione che sul piano pratico è avvenuta ma che sul piano simbolico ed emotivo sembra non essersi davvero conclusa. In sistemi di questo tipo, i confini sono spesso poco chiari e chi entra successivamente rischia di trovarsi in una posizione ambigua, né completamente dentro né completamente fuori. Da quello che racconta, lei viene riconosciuta come “la ragazza” davanti agli amici, nell’intimità e nei momenti di vicinanza emotiva, ma resta esclusa proprio dai luoghi in cui si prendono le decisioni importanti: il tempo, le priorità, le scelte concrete. È comprensibile che questo la faccia sentire più un’amante che una compagna, anche se razionalmente sa di non esserlo.
Dal punto di vista relazionale sembra essersi attivato un meccanismo circolare: lui mantiene una posizione di non-scelta, giustificata dal figlio, dal lavoro, dall’apatia del momento; lei, sentendo il legame come fragile, tende ad adattarsi, ad aspettare, a chiedere poco per non rischiare di perderlo. Più lei si adatta, meno lui è chiamato a ridefinire la situazione; più lui resta fermo, più lei si sente insicura e svalutata. Non è una questione di debolezza o di essere “sottona”, ma di una posizione relazionale che nel tempo la sta mettendo in secondo piano.
È molto importante anche ciò che nota sulla differenza tra le sue parole e i suoi comportamenti. Lui può essere sincero quando dice che le piace, che le fa piacere stare con lei, che in questo momento è concentrato sul lavoro, ma la domanda non è tanto se stia mentendo quanto se sia realmente disponibile a costruire una relazione che le dia sicurezza, continuità e spazio. Al momento, dai fatti, sembra che lui non stia proteggendo il legame, né investendo nel renderlo più chiaro e meno doloroso per lei.
Il tema del figlio è reale e va rispettato, ma nella dinamica che descrive sembra diventare anche un argomento che rende ogni suo bisogno non discutibile. Quando ogni richiesta di tempo o di chiarezza viene fermata dalla paura di perderlo, lei resta senza possibilità di negoziazione, come se il suo malessere fosse automaticamente meno legittimo. Questo crea una forte asimmetria: lei deve capire, aspettare, adattarsi; lui può restare esattamente dov’è.
Mi colpisce molto il senso di colpa che prova per i suoi pensieri. In realtà, quello che sta sentendo non è un difetto di carattere, ma un segnale. Il disagio spesso emerge proprio quando ciò che desideriamo – essere scelte, sentirci importanti, vivere una relazione alla pari – non coincide con ciò che stiamo vivendo. Più che chiedersi se lui la ami o se stia giocando sporco, forse la domanda più importante ora è che effetto questa relazione sta avendo su di lei: se si sente più tranquilla o più confusa, più valorizzata o più in attesa, più sé stessa o più trattenuta.
Non le suggerirei strategie di distanza o giochi di ruolo. In una situazione così rischierebbero solo di aumentare la sua ansia. Piuttosto, il primo passo potrebbe essere chiarire dentro di sé quali sono i limiti oltre i quali questa relazione diventa troppo costosa emotivamente, e se lo sente, provare a comunicarli in modo diretto, non accusatorio, ma autentico. Dopo di che, più delle promesse, sarà importante osservare se qualcosa cambia davvero nella realtà dei fatti.
Qualunque sia la strada che sceglierà, tenga a mente che il suo bisogno di chiarezza, di tempo e di presenza è legittimo. Non sta chiedendo troppo: sta chiedendo qualcosa che, forse, lui in questo momento non è in grado di dare. E questo parla dei suoi limiti, non del suo valore.
Spero di essere stato di supporto e le auguro una buona serata.
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