Buonasera, sto affronantando una situazione complessa che riguarda il rapporto con una mia amica.

23 risposte
Buonasera,

sto affronantando una situazione complessa che riguarda il rapporto con una mia amica. Entrambe abbiamo vissuto il dramma dell'infertilità e intrapreso un percorso di PMA, su cui ci siamo sostenute a vicenda. Dopo alcuni mie tentativi falliti finalmente sono rimasta incinta ed oggi sono al terzo mese, a differenza di quanto successo a lei dove i tentativi purtroppo continuano a non andare a buon fine. Lei dopo un'iniziale felicità nei miei confronti, ha cominciato a farsi sentire meno. Io ho rispettato questa cosa, cercando tuttavia di essere presente per lei. Qualche giorno fa mi ha accusato di essere stata poco sensibile nei suoi confronti per aver organizzato un pranzo con amici comuni pur sapendo che lei non vive un momento facile e di aver visto un'amica comune (a cui mi ha introdotto lei) pur sapendo che lei in quell'occasione non ci sarebbe stata (un pò come se volessi rubarle l'amica). Io percepisco che lei provi un pò di rabbia nei miei confronti, l'ho provata anche io in passato verso amiche che hanno avuto la fortuna di restare incinte naturalmente senza neanche volerlo, ed ho cercato di andarle incontro, di giustificarla, cercando di smorzare i toni. Ma lei ha continuato ad attaccarmi finchè anche io ho perso la pazienza. Mi trovo quindi adesso in una situazione che sono incapace di gestire: mi sento in colpa per qualcosa che razionalmente so di non avere colpa. Vorrei da un lato provare a recuperare il rapporto, ma dall'altro credo di non aver sbagliato nulla con lei.
Vi ringrazio anticipatamente per la vostra opinione a riguardo.
Dott.ssa Irene Gorrino
Psicologo, Psicologo clinico
Milano
Gentile Utente, grazie per la condivisione.
La situazione che ha descritto è sicuramente delicata. Trovo possibile, come ha ipotizzato anche lei, che ci sia una fatica da parte di questa sua amica a condividere la sua felicità. E' comprensibile. Ma è anche comprensibile che lei - usando le sue stesse parole - abbia perso la pazienza e abbia reagito ai suoi attacchi. Il suo senso di colpa ci dice che le tiene a questa persona e che è dispiaciuta per la situazione. Ha provato quindi a contattarla per spiegarle apertamente come si è sentita e che desidera poter tornare ad essere di reciproco sostegno?
Purtroppo non abbiamo modo di essere certi che questo possa portare a una effettiva riconciliazione, ma darebbe voce ai suoi bisogni, rispettandosi.
Qualora volesse approfondire, mi trova a disposizione, anche online. Un caro saluto, Dott.ssa Irene Gorrino

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Dott.ssa Selina Moretti
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo
Cantù
Gentile signora, mi spiace per la situazione che che vivendo con la sua amica e potrei aiutarla a capire se riprendere o interrompere l'amicizia alla luce dei suoi vissuti e sentimenti, considerando i sensi di colpa che l'affliggono. Cordiali saluti. Dott.ssa Moretti
Dott. Matteo Mossini
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Parma
Buongiorno, come lei stessa ben sa il percorso è molto stressante, sicuramente la sua amica al momento non è molto lucida e non riesce a vedere le cose per quello che sono. Il problema non è tanto quello che può fare lei ma se la sua amica riuscirebbe ad ascoltarla. Se è amicizia vera con tempo, perdono e pazienza dovreste riuscire a chiarirvi, ma, ripeto, non dipende solo da lei
Dott.ssa Emilia Rota
Psicologo, Psicologo clinico
Torino
Buonasera, mi dispiace della situazione che racconta, sicuramente non sono dinamiche semplici e spesso non è facile quando si sta vivendo un periodo di questo tipo. Penso che sia importante che lei si prenda il suo tempo e faccia un passo verso la sua amica quando se la sente. A volte dobbiamo aspettare che le persone prendano consapevolezza del fatto che la rabbia arriva da sè e non dall'altro. Le auguro di risolvere la situazione il prima possibile. Rimango a disposizione se ha altri dubbi o chiarimenti. Dott.ssa Rota
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Dott.ssa Daniela Benvenuti
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Padova
Buonasera, l'analisi che dà della dinamica di questo rapporto mi sembra molto equilibrata. Non penso quindi che lei debba sentirsi in colpa, piuttosto mortificata per le reazioni dell'amica. Che, come ha sottolineato lei, non sta vivendo un momento facile. In futuro penso vi saranno occasioni perché quella persona rivaluti le sue emozioni, in ogni caso lei sa che non sempre si può, né si deve, piacere a tutti. Grazie per aver condiviso i suoi pensieri. Buona serata, dr.ssa Daniela Benvenuti
Dr. Massimo Montanaro
Psicologo clinico, Psicologo
Crema
Carissima, mi sembra che lei abbia fatto una analisi assolutamente equilibrata e delle riflessioni condivisibili. Credo che né lei né la sua amica possiate rimproverarvi nulla, state vivendo due situazioni di grande intensità emotiva con polarizzazioni opposte; tutto ciò in questa fase può generare un allontanamento tra voi ma se l'amicizia ha basi solide potrete ritrovarvi. Lei di sicuro non ha alcun motivo per sentirsi in colpa, non sta facendo nulla di sbagliato; al contempo, come ha messo bene in evidenza nel suo messaggio, si trova forse nella posizione di poter meglio comprendere questi "scivolamenti" della sua amica. In bocca al lupo per tutto, resto a disposizione. Dottor Montanaro
Dott. Valeriano Fiori
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Roma
Salve, credo che la cosa più funzionale sia confrontarsi direttamente con la sua amica solamente dopo questo periodo intenso soprattutto da un punto di vista emotivo.
Buona giornata.

Dott. Fiori
Dott.ssa Maria Giovanna Melella
Psicologo, Psicologo clinico
Bellizzi
Buonasera cara utente, posso comprendere quanto questa situazione sia delicata e per lei difficile.
Credo possa essere utile un consulto psicologico per comprendere meglio la situazione da lei riportata. Grazie per la condivisione, resto a disposizione. Un caro saluto.
Dott.ssa Maria Giovanna Melella
Dott.ssa Cristina Villa
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Genova
Cara signora, credo che la sua amica sia in difficoltà come lei ha ben sottolineato, ma credo anche che in questo momento, se lei è in grado di mettersi nei panni dell'amica tanto da sentirsi in colpa per la sua felicità, l'amica non riesca a fare altrettanto .
Forse non è il momento per insistere nel mantenere i rapporti con questa amica. In futuro chissà. ...
Per il resto spero possa iniziare a godersi a pieno la gravidanza tanto attesa e un grande augurio di ogni bene.
Dott.ssa Cristina Villa
Dott. Stefano Ventura
Psicologo, Psicoterapeuta
Roma
Gentile Amica,
so bene quanto sia difficile e complesso il percorso di PMA. Soprattutto per le donne, che devono sopportare un forte stress fisico. Lei sembra comprendere bene il comportamento della sua amica, l'invida è un sentimento umano, ci indica l'ingiustizia che crediamo di ave subito, dagli altri, dal mondo, dalla sorte... Non le dico questo per giustificare la sua amica, quando piuttosto per alleviare il suo senso di colpa. Forse a partire dalla sicurezza di non aver mancato e dalla comprensione della situazione della sua amica, potrà tentare di chiarirsi con lei.

con i migliori auguri,
dr. Ventura
Dott.ssa Deborah Pontuale
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Merate
Gentile signora, grazie per aver condiviso con noi questo momento di difficoltà. E' possibile che, come lei ha ipotizzato, la sua amica si trovi a vivere un momento di sofferenza che non sa come gestire. Lei d'altro canto ci parla di sensi di colpa, emozioni connesse al nostro bisogno di attaccamento, ipotizzo quindi al suo bisogno di starle accanto e alla difficoltà a farlo. Considerato il legame che vi lega e il malessere che tale situazione sta suscitando in lei potrebbe esserle utile comprendere più a fondo ciò che lei stessa sta sperimentando valutando di conseguenza in che modo agire, se e in che modo confrontarsi con la sua amica. Resto a disposizione per ulteriori chiarimenti e le porgo i migliori auguri. Dott.ssa Deborah Pontuale
Dott.ssa Giulia Remondini
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Lecco
Buonasera! Grazie per aver condiviso la sua esperienza e congratulazioni per il momento che sta vivendo! Ha fatto un'analisi lucidissima del momento, tenendo conto dei differenti punti in cui vi trovate e soppesando quindi emozioni e reazioni. Le chiedo di fare lo stesso anche con lei stessa: ha il diritto di essere felice senza togliere nulla a nessuno e non sta per questo facendo un torto alla sua amica, che pure ha una reazione umanissima e comprensibilissima. Spero che la sua amica e lei possiate ricevere un sostegno nel caso in cui lo vogliate e che il tempo vi aiuti a riconciliare le vite. Per ora le auguro il meglio e rimango a disposizione, dott.ssa Giulia Remondini
Dott. Francesco Damiano Logiudice
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Gentile utente,
certamente lei non è responsabile del mondo complesso che abita l'altra persona. Il consiglio che mi sento di darle è di parlarne con lei, lasciando fuori il fatto di non sentirsi in torto (probabilmente la sua amica lo sa quanto lei) e di concentrarvi sull'importanza della vostra amicizia e della vicinanza che sente verso la sua amica e del tormento che vive. Confrontarsi senza tabù, empaticamente e in piena sincerità può essere la strada per ricostruire un rapporto e offrire sostegno a una persona a lei così cara, specialmente perché, essendoci passata, ha una risorsa in più per accogliere i suoi sentimenti.
Spero di esserle stato utile.
Cordiali saluti
Dott. Diego Ferrara
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Quarto
Buongiorno,

l'infertilità è una condizione che rende vulnerabili e allo stesso tempo angosciati soprattutto se col passare del tempo, quando si affrontano percorsi di PMA, non si viene sostenuti anche sul piano psicologico. Quello che potrebbe fare è consigliare alla sua amica, insieme col compagno, di affidarsi ad uno specialista che possa supportarli sul piano psicologico. Quanto le sta accadendo è piuttosto diffuso; spesso le coppie che non riescono ad avere figli sono accompagnante da vissuti depressivi, impotenza psicologica e rabbia.
Si prenda cura della sua gravidanza, se lo merita.

Cordiali Saluti
Dott. Diego Ferrara
Dott.ssa Valeria Randisi
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Casalecchio di Reno
Buonasera, perché si sente in colpa? Festeggiando un evento tanto atteso non ha offeso nessuno e ha fatto la cosa più scontata, soprattutto dopo la fatica del percorso intrapreso. Forse la sua amica avrebbe fatto qualcosa di diverso? Credo che un confronto schietto possa essere affrontato se lo ritiene utile per se stessa. Così come lei si è messa nei panni dell'altro anche la sua amica dovrebbe mettersi nei suoi, ma probabilmente e comprensibilmente vive questa situazione con grande difficoltà emotiva. Le suggerisco però di tutelare il momento delicato di una gravidanza senza sovraccaricarsi di altro.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Dott.ssa Martina Orzi
Psicologo, Psicologo clinico
Collegno
Buongiorno, grazie per questa condivisione.
È una situazione molto delicata.
L’ infertilità e tutte le emozioni, anche di sofferenza, che si incontrano durante un percorso di PMA influenzano le rappresentazioni dell’immagine di sé, del proprio corpo e la propria identità di donna. Come lei ha già vissuto, per la coppia è un cammino che espone anche alla propria vulnerabilità.
La sua amica sicuramente sta affrontando un dolore intenso, in questo caso espresso attraverso la rabbia. La rabbia è un’emozione esplosiva, che mette anche a distanza l’altro perché rimanda a tante altre emozioni. Quello che posso suggerirle è di continuare ad essere compassionevole verso la sua amica, ma anche verso di sé.
Probabilmente ad oggi è meglio rispettare il suo confine e lasciar passare del tempo affinché la sua amica sia disponibile ad un confronto in cui potrete condividere in modo autentico il vostro stato emotivo e ciò che avete vissuto in questo periodo. Probabilmente ora è importante rispettare il suo dolore e la sua distanza.
Mi dispiace che questo sia accaduto in momento di grande gioia per lei, infatti le faccio auguro di godersi la sua gravidanza insieme alle altre persone care da cui è circondata.
Se può esserle utile affrontare le emozioni che sta affrontando in questo momento della sua vita, rimango a sua disposizione anche online qualora fosse in una città distante da Torino.
Un caro saluto, Dott.ssa Martina Orzi
Dott. Daniele D'Amico
Psicologo, Psicologo clinico
Torre del Greco
Gentile utente, la ringrazio per aver condiviso i suoi dubbi con noi. Comprendo le sue difficoltà e le sue preoccupazioni, e mi dispiace per i vissuti negativi che queste le provocano. Qualora dovesse ritenerlo opportuno o necessario, mi rendo disponibile a cominciare con lei un percorso , che potrebbe tornarle utile per esplorare ed approfondire le sue emozioni, esperienze e valori al fine di trovare una strada percorribile e ritrovare la serenità.
Tenga a mente che il benessere mentale è una priorità, e trovare il professionista giusto può fare la differenza.
Qualora dovesse avere altre domande, o desiderasse ricevere ulteriori informazioni, non esiti e chiedere.
Un caro saluto, dott. Daniele D’Amico.
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Dott.ssa Aurora Quaranta
Psicologo, Psicologo clinico
Vimodrone
La situazione che stai vivendo con la tua amica è emotivamente complessa e carica di tensioni, legate a esperienze molto delicate come l'infertilità e la PMA (Procreazione Medicalmente Assistita). È comprensibile che entrambe abbiate vissuto questa esperienza con grande coinvolgimento emotivo, e il cambiamento della tua situazione con la tua gravidanza potrebbe aver scatenato in lei sentimenti contrastanti.

Cosa potrebbe provare la tua amica:
È molto probabile che la tua amica stia vivendo un profondo conflitto interiore. Da una parte, potrebbe davvero essere felice per te, ma dall'altra, il suo dolore e la sua frustrazione per non essere ancora riuscita a raggiungere lo stesso obiettivo possono far emergere sentimenti di invidia, tristezza e forse anche rabbia. Questi sentimenti non sono rari in chi sta affrontando difficoltà legate alla fertilità, poiché il percorso della PMA può essere estremamente stressante e logorante dal punto di vista psicologico.

La sua reazione potrebbe essere il risultato di questa tensione tra il desiderio di supportarti e la sofferenza legata al confronto con la sua situazione attuale. Probabilmente non ha l’intenzione di ferirti, ma il suo dolore la porta a proiettare parte della frustrazione su di te.

Cosa stai provando tu:
D'altro canto, tu ti trovi a vivere un momento di felicità tanto attesa, ma anche pieno di preoccupazioni legittime per il futuro. È naturale che tu senta il bisogno di proteggere la tua serenità e che tu possa percepire ingiusti i suoi attacchi. Sentirsi in colpa per una situazione che non è sotto il tuo controllo, come la gravidanza, è una risposta emotiva comprensibile, ma è importante riconoscere che non hai fatto nulla di male.

Come gestire la situazione:
Ecco alcuni suggerimenti per affrontare questa situazione delicata:

Riconoscere il suo dolore senza negare la tua gioia: È importante riconoscere che la tua amica sta soffrendo e probabilmente la sua rabbia è il riflesso di quel dolore. Questo non significa che devi nascondere la tua gioia o sentirti in colpa per la tua gravidanza, ma piuttosto trovare un modo di esprimere comprensione per il suo vissuto senza rinunciare alla tua serenità.

Chiarire i tuoi sentimenti: Se non lo hai già fatto, potrebbe essere utile parlarle con sincerità, spiegandole che capisci quanto sia difficile per lei questo momento e che non hai mai avuto intenzione di ferirla o escluderla. Sottolinea che ti dispiace se si è sentita trascurata, ma allo stesso tempo esprimi i tuoi sentimenti, spiegando che stai vivendo un momento importante e delicato anche per te.

Impostare dei limiti salutari: Anche se cerchi di essere empatica e comprensiva, è importante che tu non permetta che il senso di colpa ti travolga. Devi proteggere il tuo benessere, specialmente in un periodo così delicato come la gravidanza. Non c'è nulla di sbagliato nel voler mantenere un equilibrio tra il supporto alla tua amica e la tutela della tua felicità.

Accettare che potrebbe esserci bisogno di spazio: La tua amica potrebbe avere bisogno di tempo e spazio per elaborare i suoi sentimenti. Potrebbe non essere pronta a vivere la tua gioia in questo momento, e forzarla a farlo potrebbe aggravare la situazione. Se necessario, permettetele di prendere una pausa dal rapporto, senza però chiudere la porta al dialogo in futuro.

Non personalizzare i suoi attacchi: Cerca di non prendere troppo sul personale le sue accuse. È probabile che il dolore e la frustrazione per la sua situazione stiano amplificando la sua sensibilità e reattività, e ciò che ti dice potrebbe non riflettere davvero ciò che pensa di te, ma piuttosto il suo malessere.

Valutare l'aiuto di un mediatore: Se la situazione diventa difficile da gestire da sole, potrebbe essere utile considerare un incontro con un professionista, come uno psicologo o un counselor, che possa mediare e aiutare entrambe a esprimere i vostri sentimenti in modo costruttivo e rispettoso.

Conclusione:
Non sei in torto per aver cercato di vivere il tuo momento di felicità, e non devi sentirti in colpa per qualcosa che non puoi controllare. Allo stesso tempo, la tua amica sta attraversando un periodo molto doloroso, e riconoscere il suo dolore può aiutare a ridurre la tensione. Tuttavia, se lei non è ancora pronta a elaborare i suoi sentimenti, potrebbe essere necessario accettare che, almeno per un po’, il rapporto possa subire una battuta d'arresto. Mantenere aperto il dialogo, con empatia ma anche con dei limiti salutari, è la strada migliore per cercare di proteggere la vostra amicizia e il tuo benessere.
Dott. Andrea Boggero
Psicologo, Psicologo clinico
Genova
Buonasera, innanzitutto vorrei riconoscere la complessità della situazione che sta vivendo e quanto possa essere doloroso per entrambe. Affrontare un percorso come la PMA richiede una grande forza emotiva, e i vissuti che si intrecciano lungo questo cammino sono spesso intensi, vulnerabili e difficili da condividere con piena serenità. Ciò che sta descrivendo, questa distanza che si è creata tra lei e la sua amica, sembra derivare da una dinamica molto delicata: mentre da un lato c'è stata per lei una gioia meritata dopo tanta fatica, dall’altro per la sua amica la situazione è rimasta immutata, con tutto il carico di frustrazione, dolore e senso di ingiustizia che spesso l’infertilità può portare con sé. La sua iniziale felicità per lei è sicuramente stata sincera, ma con il passare del tempo, la realtà del suo percorso può aver riattivato emozioni difficili da gestire come la rabbia, l’invidia o la tristezza, che a volte possono manifestarsi anche attraverso accuse o conflitti. È importante che lei riconosca (come sta facendo) che queste emozioni non sono necessariamente legate a un suo errore o a un comportamento sbagliato. Non si tratta di colpa, quanto piuttosto di un meccanismo di difesa che può emergere nelle situazioni in cui si percepisce una sofferenza che non si riesce a placare. Proprio come lei ha vissuto in passato la rabbia verso amiche che sono rimaste incinte con apparente facilità, anche la sua amica sta probabilmente lottando con la fatica di sentirsi “ferma” mentre qualcun altro riesce ad andare avanti. È un sentimento umano, seppur doloroso. Da quello che descrive, lei ha cercato di essere rispettosa dei tempi della sua amica, mostrando empatia e delicatezza, e questo è molto significativo. Tuttavia, è anche comprensibile che ora si senta confusa, frustrata e persino ferita, soprattutto perché percepisce di essere stata accusata ingiustamente. La sua reazione nel perdere la pazienza, per quanto possa farla sentire in colpa, è del tutto naturale: siamo esseri umani, e anche la pazienza ha dei limiti quando ci sentiamo attaccati o non compresi. Dal punto di vista della relazione, ciò che potrebbe aiutarla è riflettere su come desidera comunicare con la sua amica. Ha già fatto molto per andarle incontro, e ora potrebbe essere utile condividere con lei in modo aperto ma assertivo quello che prova: il desiderio di starle vicino, il dispiacere per come sono andate le cose, ma anche la chiarezza rispetto al fatto che non intende fare nulla per ferirla. In questo tipo di dialogo, può essere utile evitare di giustificarsi eccessivamente (perché, come dice lei, non ha fatto nulla di sbagliato) e concentrarsi piuttosto su come lei si è sentita in questa situazione. Allo stesso tempo, è importante rispettare anche i propri confini emotivi: offrire comprensione non significa dover accettare accuse ingiuste o continuare a sentirsi in colpa. Mi sento di dirle, infine, che è normale voler recuperare il rapporto con una persona che è stata importante, ma questo processo richiede anche un’apertura dall’altro lato. Non può controllare le emozioni o le azioni della sua amica, ma può offrire la sua disponibilità in modo autentico e lasciarle il tempo di elaborare ciò che sta provando. Si ricordi che entrambe state affrontando un percorso carico di sofferenza e che, proprio per questo, le emozioni possono essere più intense e difficili da gestire. Non si colpevolizzi per ciò che sente: le emozioni non sono giuste o sbagliate, sono semplicemente umane. Se riterrà che questo conflitto stia diventando troppo pesante da gestire da sola, può essere utile un supporto più strutturato, come un percorso psicologico che possa aiutarla a navigare in questa situazione così delicata. Le auguro che con il tempo e con una comunicazione aperta, lei e la sua amica possiate trovare un nuovo equilibrio, rispettoso delle fasi che ognuna sta attraversando. Cari saluti. Dott. Andrea Boggero
Dott.ssa Camilla Tommasini
Psicologo, Psicologo clinico
Siena
Gentilissima,
grazie per aver condiviso con noi la sua esperienza e difficoltà, non deve essere facile vivere questa difficile relazione in un momento così ricercato e soddisfacente. Purtroppo, non per tutti è facile comprendere ciò che si vive e le proprie difficoltà e ancor più difficile è riuscire ad accettarle. E' importante però comprendere come questa situazione la fa sentire, le sue emozioni e pensieri a riguardo e quindi l'effetto che hanno su di lei. Un colloquio con uno psicologo potrebbe fare al caso suo, in modo tale da elaborare questa situazione e far si che la relazione non la impatti in modo invalidante non solo nella sua vita quotidiana ma anche nella sua gravidanza, tanto cercata e voluta.
Spero di averle dato un po' più di chiarezza, per qualsiasi cosa non esiti a contattarmi. Dott.ssa Tommasini
Dott.ssa Alina Mustatea
Psicologo, Psicologo clinico
Pomezia
Gentile paziente,è evidente quanto tu tenga a questa amicizia e quanto ti stia sforzando di gestire tutto con sensibilità e rispetto, nonostante le emozioni siano tante, intense e a volte contrastanti.Il legame che vi unisce nasce da una ferita comune — quella dell'infertilità — e questo ha probabilmente creato un’intimità profonda, un “noi” costruito anche sul dolore condiviso. Ora che il tuo percorso ha preso una strada diversa, comprensibilmente faticosa da accettare per lei, quel legame si è incrinato. Non perché tu abbia fatto qualcosa di sbagliato, ma perché quando il dolore di una persona incontra la felicità dell’altra, anche l’amicizia più sincera può entrare in crisi.
La sua reazione — prendere le distanze, poi accusarti — potrebbe essere l’espressione della sua sofferenza e della difficoltà a restare vicina a te senza sentirsi risucchiata dal confronto con ciò che lei ancora non ha. Questo non giustifica gli attacchi, ma forse può aiutarti a capire da dove nasce quella rabbia.
Quello che stai vivendo è un vero e proprio conflitto emotivo: da un lato la gioia e la legittima voglia di vivere pienamente la tua gravidanza, dall’altro la tristezza e il senso di colpa per aver “superato” chi ha camminato con te nella stessa lotta. È una dinamica molto frequente nei percorsi di PMA tra amiche, ed è importante validare entrambe le parti di te: quella che vuole recuperare il legame e quella che sa, con lucidità, di non aver mancato di rispetto.
Se da parte tua c’è ancora il desiderio di ricostruire un ponte, potresti scriverle o parlarle partendo da questo: non tanto giustificandoti, ma esprimendo il tuo dispiacere per il dolore che percepisci in lei e il tuo desiderio di esserle vicina, pur nel rispetto dei vostri bisogni diversi. E poi, con altrettanta chiarezza e dolcezza, riconoscere anche il tuo diritto a vivere questo momento, a frequentare amici comuni, a non “rinnegare” la tua felicità per senso di colpa.
Se lei sarà in grado di reggere questo dialogo, probabilmente troverete un nuovo equilibrio, anche se diverso da prima. Se invece non sarà possibile, non sarà una tua colpa. Alcuni rapporti non riescono a sopravvivere ai cambiamenti profondi, anche se sono nati da qualcosa di autentico.
In tutto questo, non dimenticare di prenderti cura anche di te: stai vivendo un periodo delicatissimo dal punto di vista fisico ed emotivo.

Un caro saluto
Dott.ssa A.Mustatea
Dott.ssa Gloria Giacomin
Psicologo, Psicologo clinico
Bologna
Gentile,
la situazione che descrive è molto delicata, e mostra quanta sensibilità e attenzione lei stia mettendo nel cercare di gestirla con rispetto, empatia e allo stesso tempo coerenza verso se stessa. La vostra amicizia nasce da un terreno comune di dolore e speranza, un legame che spesso diventa molto profondo, ma anche fragile, perché fondato su esperienze emotive intense e ancora “vive”.
È comprensibile che, dopo il suo lieto evento, la sua amica possa provare emozioni contrastanti: da un lato affetto e gioia per lei, dall’altro tristezza, rabbia o frustrazione per la propria situazione ancora incerta. Questi sentimenti non sempre vengono gestiti in modo lucido e possono tradursi in atteggiamenti di chiusura o accuse ingiuste. È importante ricordare che queste reazioni non sono necessariamente rivolte “a lei come persona”, ma al dolore che l’altra sta vivendo.
Allo stesso tempo, lei ha tutto il diritto di proteggere il proprio benessere emotivo e di non farsi carico di colpe che non le appartengono. Da quanto racconta, ha agito con rispetto e sensibilità: ha accolto le difficoltà dell’amica, ha cercato di non escluderla ma neppure di forzarla, e ha mantenuto una condotta coerente. È normale che, dopo ripetuti attacchi, anche lei abbia provato esasperazione — questo non la rende insensibile, ma semplicemente umana.
In momenti come questo, può essere utile concedere una pausa di respiro reciproco: non come rottura, ma come modo per permettere all’altra persona di elaborare le proprie emozioni senza sentirsi messa alla prova dal confronto. Se e quando lei si sentirà pronta, potrà eventualmente farle sapere, con calma e sincerità, che comprende il suo dolore ma che ha bisogno di essere rispettata nei propri limiti.
Non ha sbagliato nel voler continuare a vivere la propria felicità con delicatezza. In certe amicizie segnate da percorsi di sofferenza condivisa, può esserci una fase in cui gli equilibri si spezzano: questo non cancella il legame, ma richiede tempo, empatia e la consapevolezza che ognuna sta attraversando un tratto diverso dello stesso sentiero.

Resto a disposizione,
Dott.ssa Gloria Giacomin

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